SOMMARIO
Mercoledì 11 aprile 2012
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Legge comunitaria 2012. C. 4925 Governo (Relazione alla XIV Commissione) (Seguito dell'esame e conclusione - Relazione favorevole) ... 48
ALLEGATO 1 (Relazione approvata dalla Commissione) ... 53
Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2011. Doc. LXXXVII, n. 5 (Parere alla XIV Commissione) (Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole) ... 49
ALLEGATO 2 (Parere approvato dalla Commissione) ... 54
Nuove norme in materia di animali d'affezione, di prevenzione e controllo del randagismo e di tutela dell'incolumità pubblica. Testo unificato C. 1172 Santelli e abbinate (Parere alla XII Commissione) (Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con condizione) ... 49
ALLEGATO 3 (Parere approvato dalla Commissione) ... 55
Schema di decreto ministeriale concernente il piano annuale di gestione del patrimonio abitativo della Difesa 2010 e 2011. Atto n. 452 (Seguito dell'esame e rinvio) ... 49
ALLEGATO 4 (Proposta di parere del Relatore) ... 56
7-00769 Di Stanislao: Sulle problematiche connesse ai gravi danni alla salute subìti dal personale militare in Italia e all'estero conseguenti all'esposizione all'uranio impoverito (Seguito della discussione e conclusione - Approvazione di un nuovo testo) ... 52
ALLEGATO 5 (Nuovo testo approvato dalla Commissione) ... 58
Mercoledì 11 aprile 2012.
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.05 alle 14.10.
Mercoledì 11 aprile 2012. - Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Filippo Milone.
La seduta comincia alle 14.10.
Legge comunitaria 2012.
C. 4925 Governo.
(Relazione alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Relazione favorevole).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo rinviato nella seduta del 3 aprile 2012.
Edmondo CIRIELLI, presidente, avverte che non sono stati presentati emendamenti al disegno di legge comunitaria 2012.
Pier Fausto RECCHIA (PD), relatore, presenta una proposta di relazione favorevole sul disegno di legge comunitaria, che illustra (vedi allegato 1).
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di relazione favorevole del relatore e conferisce al deputato Recchia il mandato a riferire presso la Commissione Politiche dell'Unione europea.
Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2011.
Doc. LXXXVII, n. 5.
(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo rinviato nella seduta del 3 aprile 2012.
Pier Fausto RECCHIA (PD), relatore, presenta una proposta di parere favorevole in ordine alla relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2011, che illustra (vedi allegato 2).
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.
Nuove norme in materia di animali d'affezione, di prevenzione e controllo del randagismo e di tutela dell'incolumità pubblica.
Testo unificato C. 1172 Santelli e abbinate.
(Parere alla XII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con condizione).
La Commissione prosegue l'esame del testo unificato delle proposte di legge in titolo, rinviato nella seduta del 3 aprile 2012.
Maria Grazia LAGANÀ FORTUGNO (PD), relatore, presenta una proposta di parere favorevole con una condizione, che illustra (vedi allegato 3).
Il sottosegretario Filippo MILONE dichiara di non aver nulla da rilevare con riferimento alla proposta di parere testé formulata.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere presentata dal relatore.
La seduta termina alle 14.20.
Mercoledì 11 aprile 2012. - Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Filippo Milone.
La seduta comincia alle 14.20.
Schema di decreto ministeriale concernente il piano annuale di gestione del patrimonio abitativo della Difesa 2010 e 2011.
Atto n. 452.
(Seguito dell'esame e rinvio).
Edmondo CIRIELLI, presidente, ricorda che nella seduta del 4 aprile scorso il relatore, onorevole De Angelis, ha illustrato i contenuti dello schema di decreto ministeriale all'ordine del giorno e si era riservato di formulare una proposta di parere.
Il sottosegretario Filippo MILONE, al fine di fornire informazioni in modo più approfondito, si riserva di presentare in tempi rapidi gli elementi di chiarimento relativi agli alloggi non più utili alla Difesa che erano stati richiesti nella precedente seduta. In via di prima approssimazione, fa presente che allo stato le offerte formulate sono 193, di cui 6 sono già state accettate tramite sottoscrizione del contratto
preliminare e versamento della relativa caparra. Il numero, invece, degli inquilini che avrebbero invece proposto ricorso al Tar - la cui decisione è prevista nel prossimo mese di maggio - è di 78.
Desidera comunque rassicurare la Commissione che la materia è oggetto di continua attenzione da parte del dicastero i cui uffici stanno procedendo speditamente affinché si possa arrivare a una soluzione conclusiva dei problemi connessi alla definizione del piano degli alloggi di servizio.
Antonio RUGGHIA (PD) osserva che, nell'anno 2011, il numero complessivo degli alloggi di servizio in dotazione allo Stato maggiore dell'Esercito ha subito una diminuzione di 53 unità rispetto all'anno 2010, e che quello relativo agli alloggi in dotazione allo Stato maggiore dell'Aeronautica militare ha registrato una diminuzione di 8 unità abitative, alcune delle quali cedute a società private.
Chiede, quindi, al rappresentante del Governo di fornire ulteriori precisazioni sul numero di alloggi ceduti a società private e sulle società beneficiarie.
Il sottosegretario Filippo MILONE assicura l'onorevole Rugghia che il Governo fornirà in tempo utile tutti gli elementi di informazione richiesti.
Marcello DE ANGELIS (PdL), relatore rileva che il piano pluriennale di gestione del patrimonio abitativo della Difesa, avviato nel 2008, sta attualmente attraversando una fase di immobilismo. È ben consapevole che ciò dipende da diversi fattori, tra cui la proposizione di ricorsi amministrativi nonché l'approvazione di risoluzioni e mozioni volti alla tutela di determinate categorie di conduttori degli alloggi.
Deve tuttavia constatare che lo schema di decreto in esame - che si riferisce a due annualità - fotografa una situazione sostanzialmente immutata rispetto all'ultimo piano esaminato dal Parlamento. Peraltro, la stessa cosa potrebbe dirsi per quanto concerne il censimento che di tale patrimonio doveva essere condotto e che invece sembra essersi arenato in maniera definitiva. Ricorda, quindi, che dalla vendita degli alloggi non più utili (3131 stando alla prima individuazione) si sarebbero dovute ricavare risorse sufficienti a consentire l'avvio del piano di costruzione di nuovi alloggi di servizio per le esigenze del personale militare. A distanza di alcuni anni, la proposta di revisione dello strumento militare annunciata dal nuovo ministro ed approvata nei giorni scorsi dal Consiglio dei ministri - con una riduzione prevista di oltre 40.000 uomini - impone invece, a suo avviso, un profondo ripensamento dello stesso programma pluriennale di alloggi di servizio del
Ministero della difesa di gestione.
Al fine di consentire che la Commissione possa esprimersi su un piano annuale di gestione completamente rinnovato, propone quindi di concludere l'esame del provvedimento nella seduta odierna. Presenta dunque una proposta di parere (vedi allegato 4).
Evidenzia che la sua proposta di parere reca due condizioni, la prima delle quali impegna il Governo a ripresentare ex novo un piano degli alloggi di servizio, anche alla luce dei recenti mutamenti verificatesi nelle esigenze della Difesa.
Segnala peraltro che anche l'omologa Commissione del Senato ha posto nel proprio parere due osservazioni sicuramente condivisibili.
Augusto DI STANISLAO (IdV) reputa non condivisibile la proposta avanzata dal relatore. Non ritiene, infatti, che esistano i presupposti per esprimere il parere nella seduta odierna, mentre sembra assai più opportuno che la Commissione attenda di avere dal Governo le informazioni richieste per poter svolgere il proprio compito dopo aver acquisito i necessari approfondimenti. Al riguardo, ribadisce la richiesta di conoscere quali società private abbiano acquisito gli alloggi della difesa.
Luciano ROSSI (PdL) manifesta, a nome del gruppo, il pieno apprezzamento
per la proposta del relatore. Ricorda che su tale problematica la Commissione ha avuto modo di esprimersi quasi sempre in modo unanime anche sulle numerose risoluzioni o altri atti riguardanti il patrimonio abitativo della difesa. Richiama, in particolare, la risoluzione a sua prima firma relativa alle unità abitative site presso la Caserma Monte Grappa di Orvieto, per la quale auspica che vi siano comportamenti conseguenti da parte dell'amministrazione della difesa.
Antonio RUGGHIA (PD), pur condividendo le valutazioni del relatore, ritiene che la Commissione potrebbe comunque attendere che il Governo fornisca gli elementi di informazione richiesti.
Edmondo CIRIELLI, presidente, osserva che sarebbe stato auspicabile che il Governo avesse fornito nella seduta odierna i dati richiesti, essendo essi probabilmente già nella disponibilità delle strutture amministrative. Prende comunque positivamente atto dell'impegno di fornire tempestivamente le informazioni richieste dalla Commissione, elemento necessario per consentire al Parlamento di svolgere appieno il proprio ruolo. Pertanto propone che la Commissione richieda una proroga del termine per l'espressione del parere.
La Commissione consente.
Francesco BOSI (UdCpTP) rileva come si sia determinata una dicotomia tra gli impegni assunti dal Governo sulla base degli atti di indirizzo approvati dalle Camere e le concrete attività poste in essere dai competenti uffici amministrativi. Invita quindi il Governo a proseguire l'interlocuzione con la Commissione nella ricerca di soluzioni eque, che tutelino coloro che avrebbero diritto a ricevere alloggi di servizio e che diano impulso al programma di dismissione delle unità abitative ritenute non più utili alle esigenze della difesa.
Marcello DE ANGELIS (PdL), relatore, ricorda che, nella sua funzione di relatore sul regolamento concernente il programma pluriennale per la costruzione, l'acquisto e la ristrutturazione di alloggi di servizio per le Forze armate, si era fatto carico dell'esigenza, unanimemente condivisa, di tutelare le categorie di conduttori degli alloggi meritevoli di particolare protezione. Ciò ha sicuramente rappresentato un'ulteriore difficoltà per l'attuazione del piano, cui si era aggiunta l'oggettiva difficoltà del governo uscente di acquisire i dati necessari. Manifesta quindi dubbi sulla possibilità che i medesimi dati possano essere rapidamente raccolti, e che possano contribuire in modo decisivo alla valutazione dell'atto in esame, che resta di carattere meramente ricognitivo della situazione esistente.
Il sottosegretario Filippo MILONE ritiene che nei prossimi giorni sarà comunque possibile fornire un quadro attendibile e esaustivo del lavori fin qui svolto. È consapevole che sono in gioco interessi concreti dei cittadini che occupano gli immobili e che sono state affrontate problematiche amministrative molto complesse, ma intende assicurare la Commissione che non vi è stata alcuna battuta d'arresto nell'attuazione del piano di dismissione a suo tempo avviato.
Edmondo CIRIELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 14.45.
Mercoledì 11 aprile 2012. - Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Filippo Milone.
La seduta comincia alle 14.45.
7-00769 Di Stanislao: Sulle problematiche connesse ai gravi danni alla salute subìti dal personale militare in Italia e all'estero conseguenti all'esposizione all'uranio impoverito.
(Seguito della discussione e conclusione - Approvazione di un nuovo testo).
La Commissione prosegue la discussione della risoluzione in titolo, rinviata nella seduta del 27 marzo 2012.
Edmondo CIRIELLI, presidente, ricorda che nella precedente seduta del 27 marzo 2012 il rappresentante del Governo ha espresso parere favorevole sul testo, ove riformulato nel senso indicato.
Ricorda altresì che la proposta di riformulazione è stata accolta dal firmatario della risoluzione.
A tal riguardo, dichiara di aggiungere la propria firma alla risoluzione in oggetto, nel testo riformulato, e prende atto che essa è sottoscritta anche dagli onorevoli Cicu, Rugghia, Bosi, Paglia, Gidoni, Mogherini Rebesani, Giacomelli, Laganà Fortugno, Moles, Mazzoni, Speciale, De Angelis, Ascierto, Ruben, Holzmann e Luciano Rossi.
Augusto DI STANISLAO (IdV) ringrazia il Governo per aver compreso lo spirito costruttivo che ha animato la sua iniziativa. L'obiettivo è infatti quello di iniziare un percorso, destinato a continuare attraverso l'esame di altri atti di sindacato ispettivo, per affrontare una tematica particolarmente complessa, senza alcuna strumentalizzazione, e giungere all'acquisizioni di dati certi sui fenomeni e sulle conseguenze derivanti dall'esposizione all'uranio impoverito.
Antonio RUGGHIA (PD) ribadisce il parere favorevole sulla risoluzione, già espresso in relazione al testo originario dell'atto. Manifesta, in particolare, apprezzamento per la posizione assunta dal Governo di impegnarsi ad estendere le attività di monitoraggio ambientale e le indagini epidemiologiche ai poligoni di Capo Teulada e Capo Frasca, ricordando che le popolazioni locali hanno da tempo espresso preoccupazioni per i possibili danni ambientali che possano essersi verificati per effetto delle attività militari condotte in quelle zone.
Salvatore CICU (PdL) rimarca l'importanza di questo passaggio parlamentare, che costituisce, a suo avviso, un primo passo verso una più ampia trattazione delle tematiche concernenti la salute del personale militare eventualmente esposto ad uranio impoverito e delle conseguenze sulla salubrità ambientale nelle zone su cui insistono i poligoni militari. Ricorda, in particolare, che sul poligono di capo Teulada sono in corso indagini che coinvolgono le amministrazioni locali ed alcuni responsabili militari e che ampie zone sono state rese inutilizzabili per le attività agricole e pastorali, componenti essenziali dell'economia locale. Occorrono dunque risposte ai quesiti che riguardano le cause di numerosi decessi e la massima certezza sulle evidenze scientifiche che emergono dagli studi in corso, i cui esiti potranno dunque orientare la Commissione nell'assumere le iniziative più opportune.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva all'unanimità la risoluzione n. 7-00769 Di Stanislao nel testo riformulato, che assume il numero 8-00171 (vedi allegato 5).
La seduta termina alle 14.55.
Legge comunitaria 2012 (C. 4925 Governo).
La IV Commissione Difesa,
esaminato, per la parte di propria competenza, il disegno di legge recante «Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2012» (C. 4925 Governo);
rilevato che il citato disegno di legge non reca parti di specifico interesse della Commissione,
Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2011 (Doc. LXXXVII, n. 5).
La IV Commissione Difesa,
esaminata, per la parte di propria competenza, la «Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2011» (Doc. LXXXVII, n. 5);
rilevato che tale documento, nella Parte I, paragrafo 2, espone un positivo consuntivo degli interventi e delle iniziate assunte nel 2011 nel campo della politica estera e di sicurezza comune (PESC) e della politica di sicurezza e difesa comune (PSDC), in cui emerge un sempre maggiore impegno dell'Italia per lo sviluppo delle capacità militari dell'Unione europea, in un quadro di rafforzata cooperazione tra l'Unione europea e l'Alleanza atlantica in ambito militare,
esprime
Nuove norme in materia di animali d'affezione, di prevenzione e controllo del randagismo e di tutela dell'incolumità pubblica (Testo unificato C. 1172 Santelli e abb.).
La IV Commissione (Difesa),
esaminato, per le parti di competenza, il testo unificato in titolo, come risultante dagli emendamenti approvati, da ultimo, lo scorso 6 marzo 2012;
rilevato che, ai sensi dell'articolo 3, comma 5, taluni dei doveri e compiti del responsabile di animali d'affezione non sono applicabili in relazione ai cani in dotazione alle Forze armate, di Polizia, di Protezione civile e ai Vigili del fuoco durante lo svolgimento delle attività istituzionali;
rilevato, altresì, che l'articolo 13 stabilisce che i medesimi cani, al termine del servizio, devono essere ceduti immediatamente a titolo gratuito a chiunque ne faccia richiesta potendone assicurare il benessere, dando la priorità all'ex conduttore;
evidenziata l'esigenza che, stante la peculiare attività delle unità cinofile delle Forze armate, la relativa normativa sui cani in dotazione non sia sussunta nella disciplina generale ma sia oggetto di specifica regolamentazione;
preso atto dell'invito del rappresentante del Governo circa l'opportunità di introdurre un inasprimento della pena prevista dall'articolo 544-quinquies del codice penale, anche mediante la previsione dell'arresto o del fermo del soggetto colto in flagranza di reato, per le posizioni qualificate nell'ambito del concorso, al fine di rafforzare l'effetto deterrente e conferire maggiore incisività all'azione di contrasto delle Forze di polizia;
ricordato che il Testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare (Libro III, Titolo I, Capo XII del Decreto del Presidente della Repubblica n. 90 del 2010) già reca, in un contesto normativo unitario, disposizioni organiche ed esaustive che si riferiscono agli animali e, quindi, anche ai cani delle unità cinofile delle diverse componenti delle Forze armate,
esprime
con la seguente condizione:
valuti la Commissione di merito l'opportunità di escludere dall'ambito di applicazione della disciplina in esame gli animali in dotazione alle Forze armate.
Schema di decreto ministeriale concernente il piano annuale di gestione del patrimonio abitativo della Difesa per gli anni 2010 e 2011 (Atto n. 452).
La IV Commissione Difesa,
esaminato lo schema di decreto ministeriale n. 452, concernente il piano annuale di gestione del patrimonio abitativo della Difesa per gli anni 2010 e 2011;
premesso che il presente schema di decreto, all'allegato 1, riporta il numero complessivo degli alloggi di servizio di 17.575 unità abitative per il 2010 e 17.514 unità abitative per il 2011, con una variazione negativa pari a 61 alloggi, mentre il numero di alloggi di servizio non più ritenuti utili nel quadro delle esigenze dell'Amministrazione risultano essere nel complesso 3.819, relativamente all'anno 2010, e 3.811 per l'anno 2011, con una variazione in negativo di 8 unità;
ricordato che, ai sensi dell'articolo 306, comma 2, del Codice dell'ordinamento militare - in cui è confluito l'articolo 9, comma 7, della legge n. 537/1993 - il piano annuale di gestione del patrimonio abitativo della Difesa indica:
a) l'entità, l'utilizzo e la futura destinazione degli alloggi di servizio, nonché degli alloggi non più ritenuti utili nel quadro delle esigenze dell'amministrazione e quindi transitabili in regime di locazione ovvero alienabili, anche mediante riscatto;
b) i parametri di reddito sulla base dei quali gli attuali utenti degli alloggi di servizio, ancorché si tratti di personale in quiescenza o di coniuge superstite non legalmente separato, né divorziato, possono mantenerne la conduzione;
richiamato altresì il principio enunciato dal citato articolo 306 secondo cui i proventi derivanti dalla gestione o vendita del patrimonio alloggiativo - in numero stimato non inferiore a 3000 unità - sono utilizzati per la realizzazione di nuovi alloggi di servizio e per la manutenzione di quelli esistenti;
evidenziato che tali proventi appaiono essenziali per l'attuazione del programma pluriennale di alloggi di servizio del Ministero della difesa di cui all'articolo 297 del Codice (in cui è confluito l'articolo 2, comma 627, della legge n. 244 del 2007);
segnalato che il suddetto programma pluriennale era parametrato su una valutazione delle esigenze abitative del personale della difesa che dovrà adesso essere ridefinita alla luce dell'annunciata revisione dello strumento militare e della riduzione degli organici che conseguirebbe dal disegno di legge approvato dal Consiglio dei ministri dello scorso 6 aprile 2012;
evidenziata la necessità di superare l'attuale situazione che vede una cospicua parte del patrimonio immobiliare utilizzato da soggetti sine titulo, con conseguente pregiudizio per coloro che ne avrebbero diritto;
preso atto tuttavia che dal raffronto tra il piano abitativo del 2008 e quelli del 2010 e 2011 emergono scostamenti poco
significativi quanto al numero degli alloggi di servizio ritenuti non più utili e funzionali alle esigenze istituzionali;
esprime
con le seguenti condizioni:
si proceda tempestivamente a presentare un nuovo piano annuale che integri l'attuale elenco degli alloggi ritenuti non più utili alle esigenze dell'amministrazione, in coerenza con una nuova programmazione pluriennale delle esigenze abitative della difesa effettuata alla luce della preventivata riduzione degli organici;
si indichi, in apposito allegato, quanti alloggi sono stati effettivamente alienati a far data dal 2008, nonché quelli di cui sia stata medio tempore programmata l'alienazione, ma che non risultano ancora alienati.
Risoluzione n. 7-00769 Di Stanislao: Sulle problematiche connesse ai gravi danni alla salute subìti dal personale militare in Italia e all'estero conseguenti all'esposizione all'uranio impoverito.
La IV Commissione,
premesso che:
l'Anavafaf, l'Associazione nazionale italiana assistenza vittime arruolate nelle forze armate e famiglie dei caduti, da molti anni ormai si occupa del tema relativo alla tutela dei diritti delle forze armate e in questo ambito ha dedicato estrema attenzione alla problematica relativa ai gravi danni alla salute subìti dal personale militare che in diversi contesti operativi, in Italia e all'estero, è venuta a contatto con uranio impoverito. Secondo dati forniti dalla citata associazione i malati sono oltre duemila, più di 200 quelli deceduti negli ultimi anni. La medesima Associazione ha altresì segnalato l'estrema difficoltà con la quale viene concessa una tutela risarcitoria al personale militare che ha contratto gravi patologie in conseguenze dell'esposizione all'uranio impoverito, sebbene apposite commissioni di verifica abbiano accertato con congrua probabilità il nesso di causalità tra la malattia contratta e
l'esposizione ad agenti chimici e fisici potenzialmente nocivi;
il fenomeno non riguarda solamente l'Italia, che si è occupata del fenomeno successivamente al primo caso verificatosi in Bosnia nel 1999, ma anche gli Stati Uniti e altri Paesi, soprattutto anglosassoni;
a livello scientifico, nel 2000, è stata istituita la commissione Mandelli con il compito di condurre un'analisi osservazionale retrospettiva di tipo caso-controllo sui reduci del teatro operativo balcanico. Lo stesso Professor Mandelli, in un articolo pubblicato a firma congiunta con il Professor Mele sulla rivista «Epidemiologia» dell'ottobre 2001, ha scritto che non si può escludere che l'uranio impoverito sia stato la causa dei linfomi di Hodgkin e il Professor Grandolfo della Commissione stessa in un'intervista resa ad un quotidiano ha affermato che non si può escludere che l'uranio sia letale;
sempre a livello scientifico è stato, inoltre, evidenziato come i vaccini somministrati ai soldati italiani non possono essere considerati l'unica causa delle malattie e che le nanoparticelle di metalli pesanti sebbene nocive per la salute non sarebbero letali. Ulteriori informazioni sui possibili danni provocati dall'uranio impoverito sono contenuti in uno studio di due scienziati americani, di fama internazionale, Marion Fulk e Leuren Moret, i quali precisano che il rischio dell'uranio impoverito riguarda tre diverse componenti così tipizzate: a) agente chimico; b) agente radiologico; c) agente di particolato (cioè di particelle);
non si conoscono ancora ed andrebbero, invece, quanto prima resi noti, i risultati del progetto SIGNUM, recentemente trasmessi dal relativo Comitato scientifico al Ministero della difesa. Il progetto SIGNUM si è proposto di svolgere una valutazione prospettica circa l'effettiva esposizione a uranio e ad altri genotossici ambientali noti e la stima del rischio di tumore in base alla variazione della frequenza di marcatori di esposizione e di effetto biologico precoce;
a livello parlamentare la tematica in esame ha formato oggetto di numerosi atti di sindacato ispettivo. Inoltre, al Senato, è stata costituita anche nella corrente legislatura una apposita Commissione d'inchiesta che, tra l'altro, deve indagare sull'adeguatezza degli istituti di indennizzo, attualmente previsti dall'ordinamento in favore dei soggetti colpiti da patologie correlate a talune situazioni di rischio. Si tratta di un profilo di indagine estremamente importante anche in considerazione del fatto che a fronte di talune sentenze di condanne al risarcimento dei danni pronunciate nei confronti del Ministero della difesa, ci sono, altresì, decine di casi in cui tali risarcimenti sono stati negati, anche a causa d una errata interpretazione del nesso di causalità;
una ulteriore problematica che deve essere approfondita è quella relativa ai possibili effetti dannosi derivanti dalle attività militari che si svolgono nei poligoni militari siti in zone carsiche, con particolare riferimento al poligono di Quirra dove i contaminanti potrebbero essersi annidati nel vasto sistema di grotte sottostanti l'area militare. Il semplice prelevamento di campioni di acque dalle sorgenti potrebbe fornire valori falsamente confortanti se non si procederà all'analisi dei sedimenti depositatisi all'interno delle grotte. Anche il poligono di Teulada insiste, in parte, su una zona carsica;
analoghe problematiche riguardano il poligono di Capo Frasca utilizzato per esercitazioni militari, sia italiane che straniere. Alcune ricerche dimostrerebbero che nelle comunità limitrofe all'area del poligono sarebbero in crescita i tumori e linfomi della tiroide, a Capo Frasca risulta esserci un pozzo artesiano e pare che anche i militari segnalino da anni tale problematica;
sempre con riferimento a Capo Frasca la stampa locale ha dato risalto al caso di Giovanni Madeddu, maresciallo, che tra il 1968 al 1987 ha lavorato presso quel poligono con l'incarico di armiere nelle guerre simulate che in quegli anni venivano ospitate nel poligono. Madeddu ha un linfoma diffuso a grandi cellule. Altre persone che hanno operato nell'area di Quirra sono state colpite da un simile tumore;
secondo quanto denunciato da Anavafaf e riportato dalla stampa, alcuni capi di bestiame, che si trovavano nella zona dei mitragliamenti nel poligono di Capo Frasca, sarebbero stati colpiti dai proiettili realizzati con metalli pesanti e quindi dalle nanoparticelle degli stessi. Il bestiame sarebbe stato poi macellato e cucinato. La medesima associazione ha, poi, denunciato la presenza di residui delle esercitazioni militari svolte nei poligoni e l'impiego di personale non specializzato nei compiti di «sgombra-bossoli»;
di recente anche il comune di Arbus ha chiesto all'assessorato regionale della sanità un nuovo impegno per accelerare al massimo l'avvio delle indagini epidemiologiche sui residenti in aree militari della Sardegna,
a confermare quanto già affermato riguardo alle precauzioni messe in atto dai competenti organi della difesa per tutelare il personale civile e militare che si trova impiegato o risiede in zone a rischio contaminazione, anche con riferimento ai possibili effetti dannosi derivanti dalle attività militari che si svolgono nei poligoni militari;
a rendere note, le conclusioni dello studio Signum, già illustrate dal professor Amadori presso la Commissione d'inchiesta presieduta dal senatore Costa;
a fornire i dati relativi al numero di pareri espressi negli ultimi dieci anni dal comitato di verifica per le cause di servizio - organo istituito e operante alle dipendenze del Ministero dell'economia e delle finanze - il cui parere assume carattere vincolante e obbligatorio per l'amministrazione riguardanti la dipendenza da causa di servizio di una determinata infermità o
della morte del personale militare, specificando il numero dei pareri contrari ed i criteri adottati;
ad estendere le attività di monitoraggio ambientale e le indagini epidemiologiche già avviate per il PISQ, anche ai poligoni di Capo Teulada e Capo Frasca, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili e di concerto con le attività in essere da parte della regione Sardegna-Assessorato alla sanità.
(8-00171)
«Di Stanislao, Cirielli, Cicu, Rugghia, Bosi, Paglia, Gidoni, Mogherini Rebesani, Giacomelli, Laganà Fortugno, Moles, Mazzoni, Speciale, De Angelis, Ascierto, Ruben, Holzmann, Luciano Rossi».