Camera dei deputati

Vai al contenuto

Sezione di navigazione

Menu di ausilio alla navigazione

Cerca nel sito

MENU DI NAVIGAZIONE PRINCIPALE

Vai al contenuto

Per visualizzare il contenuto multimediale è necessario installare il Flash Player Adobe e abilitare il javascript

Strumento di esplorazione della sezione Lavori Digitando almeno un carattere nel campo si ottengono uno o più risultati con relativo collegamento, il tempo di risposta dipende dal numero dei risultati trovati e dal processore e navigatore in uso.

salta l'esplora

Resoconti delle Giunte e Commissioni

Resoconto della Commissione parlamentare per l'infanzia
Commissione parlamentare per l'infanzia

SOMMARIO

Martedì 21 aprile 2009


UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

RISOLUZIONI:

Esame di una risoluzione relativa ai minori stranieri non accompagnati (Doc. XXIV-bis, n. 1) (Seguito dell'esame e approvazione) ... 200
ALLEGATO (Testo approvato) ... 203

INDAGINE CONOSCITIVA:

Indagine conoscitiva sulla tutela dei minori nei mezzi di comunicazione.
Audizione del presidente della Terza Commissione per la censura cinematografica, Maria Pia Baccari Vari (Svolgimento e conclusione) ... 202

Commissione parlamentare per l'infanzia - Resoconto di martedì 21 aprile 2009


Pag. 200

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Martedì 21 aprile 2009.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 11.30 alle 12.30.

RISOLUZIONI

Martedì 21 aprile 2009. - Presidenza del presidente Alessandra MUSSOLINI. - Interviene il sottosegretario di Stato al lavoro, la salute e le politiche sociali, Eugenia Maria Roccella.

La seduta comincia alle 12.30.

Esame di una risoluzione relativa ai minori stranieri non accompagnati (Doc. XXIV-bis, n. 1).
(Seguito dell'esame e approvazione).

La Commissione prosegue l'esame della risoluzione in titolo rinviato nella seduta di martedì 24 marzo scorso.

Alessandra MUSSOLINI, presidente e relatore, presenta una riformulazione del testo della risoluzione, di cui la Commissione ha iniziato l'esame nella seduta del 24 marzo scorso (vedi allegato). Precisa che tale riformulazione è il frutto di un lavoro di approfondita mediazione fra il testo originario, elaborato dalla Presidente della Commissione, e alcune significative indicazioni di merito provenienti dai gruppi dell'opposizione. Ricorda incidentalmente che alcune di queste indicazioni sono state formalizzate in proposte emendative, che la Commissione ha iniziato ad esaminare nella seduta del 24 marzo scorso.
Aggiunge poi che la predetta riformulazione tiene conto di un articolato confronto con i rappresentanti dei gruppi dell'opposizione, che ha avuto luogo nella riunione dell'Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, testé svoltasi, nonché delle indicazioni sul testo pervenute dal Governo, anche per le vie brevi.
Conclude perciò affermando che il testo attuale sintetizza molto efficacemente,


Pag. 201

in nome del superiore interesse del minore, la convergenza di maggioranza e opposizione su una materia così delicata e importante come quella della tutela dei minori stranieri non accompagnati.
Passa infine ad illustrare nel dettaglio la riformulazione in questione.

Eugenia Maria ROCCELLA, sottosegretario di Stato al lavoro, la salute e le politiche sociali, esprime una valutazione largamente positiva sul testo della risoluzione, nella riformulazione testé illustrata dalla presidente. In particolare, manifesta soddisfazione per l'avvenuta convergenza delle posizioni della maggioranza e dell'opposizione in Commissione sui singoli punti della risoluzione in titolo, rispetto ai quali esprime la massima condivisione da parte del Governo.
Precisa inoltre che il Governo italiano conferma in questa sede una tradizionale linea di accoglienza ed integrazione dei minori stranieri sul territorio del nostro Paese, che punta a bilanciare un alto grado di garanzia dei diritti della persona e, nel contempo, il concreto esercizio di tali diritti da parte dei minori stranieri, attraverso l'attuazione di un'effettiva opera di accoglienza da parte dello Stato italiano.
Riconoscendo la delicatezza e la rilevanza del problema, assicura che il Governo intende così scongiurare ogni possibile rischio per la sicurezza dei minori stranieri non accompagnati dal momento dell'arrivo sul nostro territorio.

Luciana SBARBATI (PD) si congratula con la presidente per il proficuo lavoro volto ad integrare le proposte dei gruppi dell'opposizione nel testo della risoluzione sui minori stranieri non accompagnati presentato dalla maggioranza.
Sottolineando l'importanza di non dare adito a divisioni ideologiche su una materia così delicata come la tutela dei minori, auspica che il testo che la Commissione approverà in questa sede contribuisca a condizionare fortemente e decisamente il Governo in ogni eventuale intervento normativo che influisca sulla condizione dei minori stranieri non accompagnati.
Preannuncia pertanto il voto favorevole del gruppo PD sulla risoluzione in titolo.

Irene ADERENTI (LNP) valuta positivamente i contenuti della riformulazione presentata dalla presidente, frutto di un proficuo e positivo confronto tra tutti i gruppi della Commissione.
Preannuncia pertanto il voto favorevole del gruppo LNP sulla risoluzione in titolo.

Giuliana CARLINO (IdV) si associa alle valutazioni positive testè espresse dalle altre parlamentari, esprimendo soddisfazione per il lavoro approfondito e condiviso che ha dato luogo alla riformulazione della risoluzione in esame.
Preannuncia il voto favorevole del gruppo IdV sulla risoluzione in titolo.

Alessandra MUSSOLINI, presidente, esprime soddisfazione per il contributo fattivo di tutti i gruppi politici della Commissione che ha condotto all'elaborazione del testo in esame.
Preannuncia conclusivamente l'intenzione di alcuni deputati e senatori, membri della Commissione, di presentare autonomamente presso le rispettive Assemblee una mozione dai contenuti analoghi alla risoluzione in esame.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva all'unanimità la risoluzione nel testo riformulato.

La seduta termina alle 12.45.

INDAGINE CONOSCITIVA

Martedì 21 aprile 2009. - Presidenza del presidente Alessandra MUSSOLINI. - Interviene la presidente della Terza Commissione per la censura cinematografica, Maria Pia Baccari Vari.

La seduta comincia alle 12.45.


Pag. 202

Indagine conoscitiva sulla tutela dei minori nei mezzi di comunicazione.

Audizione del presidente della Terza Commissione per la censura cinematografica, Maria Pia Baccari Vari.
(Svolgimento e conclusione).

Alessandra MUSSOLINI, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
Introduce, quindi, l'audizione.

Maria Pia BACCARI VARI, presidente della Terza Commissione per la censura cinematografica, svolge una relazione sui temi oggetto dell'indagine.

Alessandra MUSSOLINI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, dichiara conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 13.45.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

Commissione parlamentare per l'infanzia - Martedì 21 aprile 2009


Pag. 203

ALLEGATO

Risoluzione sui minori stranieri non accompagnati. Doc. XXIV-bis, n. 1.

TESTO APPROVATO

La Commissione parlamentare per l'infanzia,
premesso che:
ai sensi della legge 23 dicembre 1997, n. 451, istitutiva della Commissione parlamentare per l'infanzia, la Commissione formula osservazioni e proposte sugli effetti, sui limiti e sull'eventuale necessità di adeguamento della legislazione vigente in materia di infanzia e di adolescenza in particolare per assicurarne la rispondenza alla normativa dell'Unione europea ed in riferimento ai diritti previsti dalla Convenzione sui diritti del fanciullo, fatta a New York il 20 novembre 1989 e ratificata con legge 27 maggio 1991, n.176;
tale Convenzione, ai sensi della quale (articolo 1) sono definiti «bambini» gli individui di età inferiore ai 18 anni, rappresenta lo strumento normativo internazionale più importante e completo in materia di promozione e tutela dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, tra cui il diritto alla vita (articolo 6), il diritto alla salute e a godere delle prestazioni sanitarie (articolo 24), il diritto ad esprimere la propria opinione (articolo 12) e ad essere informati (articolo 13), il diritto al nome, tramite registrazione anagrafica, nonché alla nazionalità (articolo 17), il diritto all'istruzione (articoli 28 e 29), il diritto al gioco (articolo 31) ed il diritto ad essere tutelati da ogni forma di sfruttamento e di abuso (articolo 34);
alla Convenzione sui diritti dell'infanzia si accompagnano due Protocolli opzionali che l'Italia ha ratificato con la legge 11 marzo 2002, n.46, concernenti rispettivamente la tratta dei bambini, lo sfruttamento a fini di prostituzione e pedopornografia ed il coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati;
la Convenzione sui diritti dell'infanzia, negli articoli 22, 30, 32, 34, 35, 36, 38 e 39, prevede una tutela particolare a favore di alcuni gruppi di bambini e adolescenti in considerazione della loro maggiore vulnerabilità: si tratta dei minori in situazioni di emergenza, come i minori rifugiati e i minori impiegati nei conflitti armati; dei minori in condizione di sfruttamento economico, compreso il lavoro minorile; dei minori oggetto di abuso e sfruttamento sessuale; dei minori vittime di tratta o di altre forme di sfruttamento; infine dei bambini e adolescenti appartenenti a minoranze etniche o popolazioni indigene;
nel quadro dell'attività della Commissione infanzia è stata deliberata lo scorso 23 ottobre un'indagine conoscitiva volta ad approfondire la condizione dei minori stranieri non accompagnati, ovvero dei minori immigrati nel territorio italiano ed ivi presenti in assenza di familiari;
tale indagine è volta in particolare a ricostruire il percorso di questi minori, una volta che abbandonano i centri di prima accoglienza per gli immigrati, dopo essere stati identificati come minori e pertanto esclusi dalla procedura di espulsione dal territorio italiano;
con riferimento anche a questo tema la Commissione infanzia ha audito, fra gli altri soggetti: il Ministro dell'Interno, il Ministro degli Affari esteri, il


Pag. 204

Prefetto di Agrigento, il Presidente del Comitato per i minori stranieri non accompagnati, il delegato dell'ANCI alle politiche migratorie, l'Assessore della regione Sicilia con delega alla famiglia, politiche sociali e autonomie locali, nonché rappresentanti dell'UNICEF e dell'associazione Save the Children;
secondo i dati forniti dal Comitato per i minori stranieri non accompagnati, i minori stranieri non accompagnati censiti al 31 dicembre 2007 erano in totale 7.548, di cui oltre il 74,6 per cento sprovvisto di documenti di identità; dalla ripartizione per nazionalità di appartenenza di tali minori, emerge che le prime tre nazionalità registrate costituiscono oltre il 50 per cento delle segnalazioni: Marocco 19,8 per cento, Albania 17,2 per cento e Palestina 14 per cento; seguono l'Egitto 10,7 per cento; l'Afghanistan 7,1 per cento, l'Iraq 6 per cento, la Serbia e il Montenegro 3,2 per cento;
nell'audizione presso la Commissione Infanzia del 26 novembre 2008, il prefetto di Agrigento ha affermato che i minori stranieri non accompagnati in Italia rappresentano un fenomeno nuovo, che è andato sensibilmente crescendo negli ultimi anni, passando dai 789 minori del 2006 a 1450 nel 2007; in base ai dati forniti dalle autorità di Pubblica sicurezza, per l'anno 2008 il numero dei minori stranieri non accompagnati ammontava, nel mese di novembre, già a 1712;
nell'ambito della stessa indagine conoscitiva sui minori stranieri non accompagnati, la Commissione Infanzia ha svolto una missione al Centro di identificazione ed espulsione degli immigrati a Lampedusa, allo scopo di verificare le condizioni di prima accoglienza dei minori ivi ospitati;
le risultanze delle citate audizioni e della missione svolta, nonché i ripetuti contatti intercorsi fra la Commissione e gli organismi umanitari operanti nel settore dell'accoglienza agli immigrati, hanno concordemente evidenziato una situazione di grave allarme sociale;
infatti, una larga parte dei minori che vengono rilasciati dai centri di prima accoglienza affrontano un destino incerto, allontanandosi in molti casi senza lasciare traccia dalle comunità alloggio che li ospitano ed esponendosi così a pericoli di sfruttamento da parte della criminalità organizzata o a gravi rischi per la loro stessa incolumità;
a tale proposito, secondo le recenti dichiarazioni del Ministro dell'Interno, alcuni riscontri incrociati fra i dati dell'immigrazione clandestina dei minori e segnalazioni relative ad un possibile traffico di organi internazionale gettano un'ombra inquietante sulla scomparsa di numerosi minori stranieri;
risulta altresì che molte giovani donne arrivino nel nostro Paese in stato di gravidanza, anche a seguito delle ripetute violenze subite durante il viaggio verso l'Italia, e siano spesso costrette ad abbandonare il figlio nel centro di accoglienza dove sono ospitate;
in alcuni casi, l'allontanamento dei minori dalle comunità ospitanti è conseguenza di un ricongiungimento con parenti o conoscenti sul territorio nazionale; in altri casi, l'allontanamento dei minori è principalmente da ricondurre alla insufficienza delle risorse finanziarie poste a disposizione degli enti locali su cui insistono i centri di prima accoglienza; ai Comuni sono infatti, nella grande maggioranza dei casi, affidati i minori con il provvedimento di tutela del magistrato, che segue alla prima accoglienza finanziata dal Ministero dell'Interno;
per finanziare le comunità alloggio in cui vengono ospitati i minori stranieri, infatti, i comuni dei territori limitrofi alle aree di sbarco degli immigrati clandestini subiscono un carico finanziario talvolta insostenibile rispetto alle loro limitate dimensioni, che conduce spesso al dissesto finanziario dell'ente locale;
il fenomeno descritto presenta altresì preoccupanti connessioni con i flussi dell'immigrazione clandestina, gestiti dalla


Pag. 205

criminalità organizzata, spesso con base al di fuori del territorio italiano, a conferma dell'esistenza di gravi fenomeni di tratta di esseri umani, finalizzata allo sfruttamento di minori, soprattutto donne;
la gravità sociale dei fenomeni sin qui descritti e l'urgenza di individuare al più presto gli strumenti per una efficace tutela di questi minori e per l'affermazione dei loro diritti, accertando tutte le eventuali responsabilità connesse, induce la Commissione a porre all'attenzione del Governo la complessa problematica ora illustrata;
per una compiuta valutazione delle possibili soluzioni alla problematica testè illustrata, sarebbe utile considerare le conclusioni del 4o Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della Convenzione ONU in Italia, 2007-2008, pubblicato dal Gruppo di lavoro per la Convenzione sui diritti del fanciullo in Italia.
in particolare, nel citato Rapporto si raccomanda, in accordo con i principi e le disposizioni della Convenzione (soprattutto gli articoli 2, 3, 22 e 37), e nel rispetto dei bambini, richiedenti o meno asilo, che l'Italia:
a) incrementi gli sforzi per creare sufficienti centri speciali di accoglienza per minori non accompagnati, con particolare attenzione per quelli che sono stati vittime di traffico e/o sfruttamento sessuale;
b) assicuri che la permanenza in questi centri sia la più breve possibile e che l'accesso all'istruzione e alla sanità siano garantiti durante e dopo la permanenza nei centri di accoglienza;
c) adotti, il prima possibile, una procedura armonizzata nell'interesse superiore del bambino per trattare con minori non accompagnati in tutto lo Stato parte;
d) assicuri che sia previsto il rimpatrio assistito quando ciò corrisponde al superiore interesse del bambino, e che sia garantita a questi stessi bambini l'assistenza per tutto il periodo successivo;
a tale riguardo, sia il Comitato sui diritti dell'infanzia che la Rete europea dei Garanti dell'infanzia hanno raccomandato linee guida esplicite per la gestione delle operazioni di rimpatrio dei minori, secondo le quali il rimpatrio dovrebbe avvenire solo quando è rispondente al «superiore interesse del minore», ovvero dopo opportuna verifica dei fattori di rischio diretto e indiretto;
come la Commissione parlamentare per l'infanzia ha potuto accertare nel corso delle audizioni svolte nell'ambito dell'indagine conoscitiva sui minori stranieri non accompagnati, molte famiglie già affidatarie di minori sarebbero disponibili ad accogliere in affido temporaneo anche minori stranieri non accompagnati,

impegna il Governo:

ad adoperarsi affinché ogni intervento, anche normativo, che influisca sulla condizione dei minori stranieri non accompagnati nel nostro Paese, risulti in armonia con i principi della Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza richiamati in premessa, nonché con la normativa dell'Unione europea e con le indicazioni del Consiglio d'Europa in materia;
ad adoperarsi affinché siano destinate adeguate risorse finanziarie a favore dei minori stranieri non accompagnati, anche per assicurare, in accordo con la Conferenza Unificata, la prosecuzione dei progetti e delle iniziative già avviate, quali ad esempio il «Programma nazionale di protezione dei minori stranieri non accompagnati», che il Comitato gestisce con l'Anci;
ad intraprendere idonee iniziative, per definire - anche attraverso l'elaborazione di Linee guida - criteri standard e procedure omogenee per l'identificazione dei minori stessi, la loro presa in carico, anche al fine di favorire la loro integrazione nel tessuto sociale del nostro Paese;


Pag. 206


a garantire ai minori stranieri non accompagnati uno status giuridico in grado di poterli maggiormente tutelare;
ad adoperarsi per rendere effettivo l'esercizio del diritto d'asilo dei minori stranieri non accompagnati;
a coordinare, sempre in accordo con la Conferenza Unificata, le opportune iniziative per instaurare una rete di comunità alloggio estesa al territorio nazionale, evitando la concentrazione in alcune Regioni, come la Sicilia, attraverso cui ospitare i minori stranieri non accompagnati all'atto delle dimissioni dai centri di prima accoglienza, per ripartire equamente il carico finanziario di tale ospitalità e per evitare che la permanenza dei minori nell'ambito delle strutture sia condizionata da valutazioni di convenienza economica;
ad intraprendere idonee iniziative volte a verificare e controllare l'operato di tutte le strutture di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati;
a promuovere affidamenti familiari temporanei di minori stranieri non accompagnati;
a verificare se i criteri utilizzati per l'adozione dei provvedimenti di tutela dei minori stranieri non accompagnati siano omogenei su tutto il territorio nazionale;
a prevedere un rafforzamento delle funzioni del Comitato minori stranieri non accompagnati presso il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, per fronteggiare in maniera efficace la massiccia e crescente immigrazione clandestina di minori diretti verso il nostro territorio, che si è andata registrando negli ultimi anni.
Mussolini

Consulta resoconti
Consulta convocazioni