Camera dei deputati

Vai al contenuto

Sezione di navigazione

Menu di ausilio alla navigazione

Cerca nel sito

MENU DI NAVIGAZIONE PRINCIPALE

Vai al contenuto

Per visualizzare il contenuto multimediale è necessario installare il Flash Player Adobe e abilitare il javascript

Strumento di esplorazione della sezione Lavori Digitando almeno un carattere nel campo si ottengono uno o più risultati con relativo collegamento, il tempo di risposta dipende dal numero dei risultati trovati e dal processore e navigatore in uso.

salta l'esplora

Resoconti delle Giunte e Commissioni

Resoconto della III Commissione permanente
(Affari esteri e comunitari)
III Commissione

SOMMARIO

Mercoledì 9 giugno 2010


COMITATO PERMANENTE SUGLI ITALIANI ALL'ESTERO:

Comunicazioni del Presidente ... 47

SEDE CONSULTIVA:

Semplificazione dell'ordinamento regionale e degli enti locali, nonché delega al Governo in materia di trasferimento di funzioni amministrative e Carta delle autonomie locali. C. 3118 Governo ed abb. (Parere alla I Commissione) (Esame e conclusione - Nulla osta) ... 48

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

III Commissione - Resoconto di mercoledì 9 giugno 2010


Pag. 47

COMITATO PERMANENTE SUGLI ITALIANI ALL'ESTERO

Mercoledì 9 giugno 2010. - Presidenza del presidente Marco ZACCHERA.

La seduta comincia alle 8.30.

Comunicazioni del Presidente

Marco ZACCHERA, presidente, ricorda che nelle sedute precedenti si era convenuto di avviare una riflessione sulle questioni affrontate nelle proposte di legge finora presentate presso i due rami del Parlamento nelle materie di interesse per le comunità degli italiani all'estero, a partire dalla riforma delle procedure elettorali per la circoscrizione estero, anche al fine di individuare proposte ed indirizzi condivisi dai gruppi presenti presso questo Comitato. Auspica pertanto che dal dibattito odierno possano emergere spunti e valutazioni proficue sulle diverse tematiche.

Antonio RAZZI (IdV), intervenendo sulla questione delle modalità di espressione del voto, illustra i vantaggi connessi al ricorso al metodo del voto elettronico e la necessità di procedere alla abolizione delle preferenze nell'espressione del voto per corrispondenza.

Marco FEDI (PD), preannunciando la presentazione da parte del suo gruppo di una proposta di legge sulla questione del voto degli italiani all'estero, condivide l'indicazione di metodo del presidente Zacchera, utile a creare le condizioni per un consenso bipartisan sui temi degli italiani all'estero. Ritiene che, per evitare i brogli elettorali e la conseguente perdita di legittimità dei rappresentanti degli italiani all'estero, la disciplina dell'esercizio del diritto di voto dovrebbe essere uniforme in Italia e nella circoscrizione estero con l'unica eccezione del voto per corrispondenza. Si dichiara, infine, non pregiudizialmente contrario al voto elettronico, osservando però che al momento esso appare prematuro e che in ogni caso il voto all'estero non debba essere il luogo per sperimentare eventuali innovazioni rispetto al voto nazionale.


Pag. 48

Fabio PORTA (PD) ritiene importante sfruttare appieno le potenzialità di questa sede di lavoro ed esprime soddisfazione per la presenza alla seduta odierna di esponenti della maggioranza. Associandosi alle considerazioni del collega Fedi, segnala la necessità di introdurre un sistema di registrazione degli aventi diritto per quanto riguarda il voto per corrispondenza. Giudica in ogni caso necessaria una riflessione su questi temi che tenga conto delle specificità, anche geografiche, dei singoli Paesi di emigrazione.

Guglielmo PICCHI (PdL) esprime apprezzamento per il metodo di lavoro proposto dal presidente Zacchera. Nel segnalare un miglioramento nelle procedure elettorali tra le tornate del 2006 e del 2008, ritiene possibile procedere ad un ulteriore affinamento in vista delle prossime elezioni. Concorda sulla necessita di inserire correttivi, quali la preventiva registrazione, al voto per corrispondenza e dichiara di guardare con particolare interesse al voto elettronico, concordando però con il collega Fedi sul fatto che si debbano evitare fughe in avanti rispetto alle procedure nazionali.

Amato BERARDI (PdL) richiama la pluriennale esperienza del voto per corrispondenza con registrazione previsto dal sistema statunitense che garantisce, ad un tempo, procedure corrette e riduzione dei costi.

Laura GARAVINI (PD) si associa all'apprezzamento per la presenza dei parlamentari della maggioranza ai lavori del Comitato e si congratula con il presidente per il metodo seguito. Auspica che si possano trovare sulla materia punti di convergenza, ritenendo in ogni caso necessaria una difesa chiara e netta del voto per corrispondenza.

Marco ZACCHERA, presidente, fa presente che la materia del voto degli italiani all'estero rientra nelle competenze della Commissione affari costituzionali e che, in occasione dell'esame di provvedimenti, la Commissione affari esteri sarebbe investita delle diverse questioni in sede consultiva.

Marco FEDI (PD) rileva l'opportunità che ulteriori questioni sui temi sollevati possano essere approfondite in una sede informale e tecnica.

Antonio RAZZI (IdV) concorda con quanto osservato dai colleghi che si sono espressi a favore dell'omogeneità delle procedure elettorali tra il territorio nazionale e la circoscrizione estero, con l'unica particolarità del voto per corrispondenza, che deve essere tuttavia rigorosamente disciplinato per scongiurare eventuali indebite interferenze.

Marco ZACCHERA, presidente, nel preannunciare i contenuti di una proposta di legge a sua firma sui temi del voto degli italiani all'estero, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara concluse le comunicazioni in titolo.

La seduta termina alle 9.20.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 9 giugno 2010. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI.

La seduta comincia alle 15.30.

Semplificazione dell'ordinamento regionale e degli enti locali, nonché delega al Governo in materia di trasferimento di funzioni amministrative e Carta delle autonomie locali.
C. 3118 Governo ed abb.
(Parere alla I Commissione).
(Esame e conclusione - Nulla osta).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Enrico PIANETTA (PdL), relatore, illustra il disegno di legge in titolo rilevando che le funzioni fondamentali degli enti locali e le modalità del loro esercizio sono


Pag. 49

definite dagli articoli da 2 ad 8 del testo in esame, in attuazione di quanto disposto con la riforma del titolo V dall'articolo 117, secondo comma, lettera p), della Costituzione che individua, tra le materia di competenza legislativa esclusiva dello Stato, le funzioni fondamentali di comuni, province e città metropolitane, accanto alla legislazione elettorale ed alla disciplina degli organi di governo degli enti locali.
Ricorda, a tale proposito, che la riforma del Titolo V della Costituzione ha disposto, all'articolo 118, l'attribuzione delle funzioni amministrative al livello di governo più vicino al cittadino e, dunque, in via generale, ai comuni, salvo conferimento ad altri livelli di governo sulla base dei princìpi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza, mirando a superare con ciò il principio del parallelismo tra attribuzione di funzioni legislative ed attribuzione di funzioni amministrative, che invece ispirava il precedente testo costituzionale. Inoltre, comuni, province e città metropolitane sono titolari di una serie di funzioni proprie, non definite dalla Costituzione, e delle ulteriori funzioni ad esse attribuite dalle leggi statale e regionale.
Particolare rilievo assume, in tale prospettiva, il comma 2 dell'articolo 6 del provvedimento, introdotto con emendamento approvato dalla I Commissione, inteso a prevedere che i comuni, le province e le città metropolitane organizzino le rispettive funzioni valorizzando, in applicazione del principio di sussidiarietà, l'iniziativa dei cittadini, singoli o associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale e per l'erogazione di servizi e prestazioni di interesse pubblico.
Segnala che il Capo III (articoli da 9 a 13-bis) disciplina le funzioni amministrative degli enti locali introducendo una delega al Governo per l'adozione della «Carta delle autonomie locali», al fine di riunire e coordinare sistematicamente in un codice le disposizioni statali che disciplinano gli enti locali. Osserva che era forse questa la sede più opportuna per definire, accanto alle funzioni fondamentali degli enti, anche la missione specifica di ciascuno di essi ed adottare criteri di specializzazione nell'attribuzione delle funzioni: rientra in tale ambito l'esigenza di disciplinare la cosiddetta «attività di mero rilievo internazionale» svolta dagli enti-subregionali, promuovendo un maggior raccordo ed un migliore coordinamento - che non può non può non far capo al Ministero degli affari esteri - tra le iniziative assunte a tale livello e la vasta attività internazionale svolta dalle autonomie regionali. I capi successivi delegano il Governo alla razionalizzazione e riduzione delle province ed al riordino delle prefetture - uffici territoriali del Governo; dispongono la soppressione di diversi enti e organismi sub-regionali; intervengono sulla disciplina delle attribuzioni dei consigli comunali e provinciali ed introducono un'opportuna regolamentazione per i «piccoli comuni», destinatari di una serie di misure di agevolazione.
Rileva che la disciplina dei controlli negli enti locali è riformata dagli articoli 29 e 30 del provvedimento che reca altresì, all'articolo 31, numerose disposizioni di abrogazione riguardanti prevalentemente le comunità montane. Infine, l'articolo 32 introduce una norma di coordinamento per le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e di Bolzano, prevedendo che queste disciplinano le materie del provvedimento in esame secondo quanto stabilito dai rispettivi statuti di autonomia e dalle norme di attuazione.
Alla luce di quanto esposto propone che la Commissione esprima il parere di nulla osta sul provvedimento in titolo.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere di nulla osta formulata dal relatore.

La seduta termina alle 15.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 9 giugno 2010.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.40 alle 15.45.

Consulta resoconti
Consulta convocazioni