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Resoconti delle Giunte e Commissioni

Resoconto della XIII Commissione permanente
(Agricoltura)
XIII Commissione

SOMMARIO

Mercoledì 9 giugno 2010


INTERROGAZIONI:

Variazione nella composizione della Commissione ... 135

5-01699 Brandolini: Sul fermo biologico della pesca per il 2009 ... 135
ALLEGATO 1 (Testo della risposta) ... 138

5-02085 Mattesini: Riorganizzazione delle strutture di ricerca del Consiglio per la ricerca e sperimentazione in agricoltura (CRA), con particolare riferimento alla filiera foresta-legno ... 136
ALLEGATO 2 (Testo della risposta) ... 139

5-02566 Oliverio: Consorzio di tutela e valorizzazione dei vini Cirò e Melissa DOC ... 136
ALLEGATO 3 (Testo della risposta) ... 141

SEDE CONSULTIVA:

Semplificazione dell'ordinamento regionale e degli enti locali, nonché delega al Governo in materia di trasferimento di funzioni amministrative e Carta delle autonomie locali. Nuovo testo C. 3118 Governo ed abbinate. Parere alla I Commissione (Esame e rinvio) ... 136

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

AVVERTENZA

XIII Commissione - Resoconto di mercoledì 9 giugno 2010


Pag. 135


INTERROGAZIONI

Mercoledì 9 giugno 2010. - Presidenza del presidente Paolo RUSSO. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali, Antonio Buonfiglio.

La seduta comincia alle 14.35.

Variazione nella composizione della Commissione.

Paolo RUSSO, presidente, comunica che il deputato Massimo Calearo Ciman, del gruppo Misto - Alleanza per l'Italia, è entrato a far parte della Commissione Agricoltura, mentre il deputato Donato Mosella ha cessato di farne parte.

5-01699 Brandolini: Sul fermo biologico della pesca per il 2009.

Il Sottosegretario Antonio BUONFIGLIO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Desidera infine ricordare gli incentivi per i datori di lavoro previsti dal decreto «anticrisi» dello scorso anno.

Sandro BRANDOLINI (PD), replicando, ricorda di aver posto il tema lo scorso anno, anche per evidenziare il diverso trattamento riservato alle due tipologie di assetti proprietari esistenti nel settore: gli armatori classici, veri e propri imprenditori, e i piccoli pescatori che sono anche proprietari della barca, ma che operano in realtà come i lavoratori imbarcati e lavorano


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in mare. Ringrazia pertanto il sottosegretario per aver colto il significato profondo della interrogazione e per aver considerato la atipicità della disciplina del rapporto di lavoro in ambito marittimo al fine di poter estendere la cassa integrazione guadagni straordinaria ad un maggior numero di soggetti, tra cui l'armatore imbarcato. Pure essendo datata, ritiene che l'interrogazione abbia una sua valenza per la concomitante entrata in vigore del regolamento della pesca nel Mediterraneo - tema sul quale la Commissione svolgerà domani l'audizione del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali - e per far fronte alla conseguente inevitabile crisi del settore nella delicata fase di passaggio. Preannuncia pertanto che porrà il tema direttamente al ministro al fine di accelerare il processo in corso e dare risposte immediate, necessarie al settore della piccola pesca e della marineria.

5-02085 Mattesini: Riorganizzazione delle strutture di ricerca del Consiglio per la ricerca e sperimentazione in agricoltura (CRA), con particolare riferimento alla filiera foresta-legno.

Il Sottosegretario Antonio BUONFIGLIO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Donella MATTESINI (PD), replicando, ringrazia il sottosegretario per la chiarezza della risposta e per il fatto che si sta sostanzialmente soprassedendo al piano di razionalizzazione del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione indicato nella sua interrogazione. Rileva positivamente anche l'attenzione prestata ai centri di ricerca, tra i quali quello di Arezzo, che costituisce un polo importante di ricerca ambientale nel settore della selvicoltura.

5-02566 Oliverio: Consorzio di tutela e valorizzazione dei vini Cirò e Melissa DOC.

Il Sottosegretario Antonio BUONFIGLIO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD), replicando, ricorda di avere posto il problema da molto tempo e di avere atteso lungamente la risposta. Rileva inoltre con rammarico che, al di là del linguaggio burocratico della risposta che riporta in maniera quasi pedissequa il testo dell'interrogazione, la risposta del Governo non affronta gli altri due quesiti contenuti nell'interrogazione riguardanti, rispettivamente, i controlli relativi alla base costitutiva del consorzio, che riguardano l'intera filiera dei viticoltori, dei vinificatori e degli imbottigliatori e l'attività istituzionale del consorzio, con particolare riferimento all'accordo con Valoritalia che ha creato immedesimazione tra controllore e controllato. Pertanto, soddisfatto per la risposta al primo dei quesiti, non può che dichiararsi insoddisfatto per quella agli altri due quesiti, che non risulta essere affatto esauriente.

Paolo RUSSO, presidente, avverte che, su richiesta dell'interrogante e d'intesa con il Governo l' interrogazione n. 5-02608 è rinviata ad altra seduta.
Dichiara infine concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.55.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 9 giugno 2010. - Presidenza del presidente Paolo RUSSO. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali, Antonio Buonfiglio.

La seduta comincia alle 14.55

Semplificazione dell'ordinamento regionale e degli enti locali, nonché delega al Governo in materia di trasferimento di funzioni amministrative e Carta delle autonomie locali.
Nuovo testo C. 3118 Governo ed abbinate.
Parere alla I Commissione.
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del nuovo testo del disegno di legge.


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Paolo RUSSO, presidente e relatore, fa presente che la I Commissione ha trasmesso un nuovo testo del disegno di legge, risultante dall'esame degli emendamenti, concluso nella seduta di ieri.
Al riguardo, osserva che tale testo non contiene disposizioni che investono direttamente la competenza della Commissione Agricoltura. Ricorda altresì che alcune proposte emendative riguardanti i consorzi di bonifica, formulate in sede di I Commissione, sono state successivamente ritirate.
Propone in conclusione di esprimere parere favorevole.

Angelo ZUCCHI (PD) ritiene opportuno concedere ai deputati il tempo necessario per approfondire l'esame del testo trasmesso dalla I Commissione nella giornata di ieri.

Paolo RUSSO, presidente, facendo presente che la Commissione dovrà esprimere il parere entro la mattina di domani, rinvia il seguito dell'esame alla seduta di domani.

La seduta termina alle 15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15 alle 15.10.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

INTERROGAZIONI

5-02608 Nastri: Sulla crisi del settore del tabacco.

SEDE REFERENTE

Disposizioni per il rafforzamento della competitività del settore agroalimentare.
C. 2260-2646-2743/A.

XIII Commissione - Mercoledì 9 giugno 2010


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ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-01699 Brandolini: Sul fermo biologico della pesca per il 2009.

TESTO DELLA RISPOSTA

In riferimento all'interrogazione indicata in oggetto, si rappresenta quanto segue.
L'interruzione temporanea delle attività di pesca per l'anno 2009, disciplinata dal decreto ministeriale 30 luglio 2009 aveva natura non retribuita e giustificata da questioni di natura biologica, trattandosi di un fermo obbligatorio finalizzato alla tutela delle risorse ittiche. Infatti, i periodi di arresto temporaneo delle attività di pesca variavano in funzione delle diverse GSA (Geographical Sub Area) tenendo conto dei risultati delle ricerche.
Premesso quanto sopra, appare evidente la diversa natura del fermo temporaneo 2008 che è stato attivato, quale misura di emergenza, a seguito dello stato di grave crisi in cui versava il settore pesca a causa dell'aumento dei prezzi dei carburanti e, pertanto, prevedeva una compensazione in favore delle imprese e l'erogazione diretta del minimo monetario garantito per i marittimi imbarcati, a valere su fondi comunitari e nazionali.
In base a quanto detto, pertanto, non è possibile ipotizzare l'applicazione di trattamenti analoghi, a valere su provvedimenti diversi quali quelli sopra richiamati, per i lavoratori marittimi imbarcati.
In ogni caso, questa Amministrazione si è adoperata con il Ministero del lavoro per la attivazione della cassa integrazione guadagni straordinaria. Tale misura, che è di esclusiva competenza del predetto Dicastero del lavoro, viene direttamente gestita dallo stesso.
Al riguardo, si precisa che i soci delle imprese di pesca costituite, in forma di società a responsabilità limitata o società in nome collettivo, qualora imbarcati sulle unità da pesca di cui le predette società risultano essere armatori, sono esclusi dalla predetta cassa integrazione straordinaria in quanto parificati al datore di lavoro.
Naturalmente questa Amministrazione, considerata la atipicità della disciplina del rapporto di lavoro in ambito marittimo nonché la tipicità della figura dell'armatore ha avviato, con il competente Ministero del lavoro, le procedure dirette ad estendere la predetta cassa al numero maggiore di soggetti tra cui l'armatore imbarcato.


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ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-02085 Mattesini: Riorganizzazione delle strutture di ricerca del Consiglio per la ricerca e sperimentazione in agricoltura (CRA), con particolare riferimento alla filiera foresta-legno.

TESTO DELLA RISPOSTA

In riferimento all'interrogazione indicata in oggetto si fa presente quanto segue.
Con delibera n. 189/08 del 17 dicembre 2008 il Consiglio di amministrazione del Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura (CRA) ha approvato le «Linee guida per la razionalizzazione delle strutture di ricerca del CRA» finalizzate alla modifica del «Piano di riorganizzazione e razionalizzazione della rete delle articolazioni territoriali» del CRA, approvato con decreto ministeriale 23 marzo 2006, ai sensi dell'articolo 7, comma 5, del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 454.
L'entrata in vigore della legge n. 205 del 2008 induceva, tuttavia, il CRA a non completare il percorso di definizione del Piano di razionalizzazione.
Successivamente, nel corso dell'iter tecnico procedurale di modifica dello statuto, il CdA del CRA, nonostante fosse stata avviata la procedura di sostituzione del predetto organo, riteneva di dover riprendere l'iter di approvazione delle modifiche del Piano di razionalizzazione, che venivano approvate dal CdA con delibera n. 149/09 del 29 ottobre 2009, in attesa comunque dell'acquisizione del necessario parere del Consiglio dei Dipartimenti nonché della consultazione con la rete delle Regioni.
Il documento veniva accompagnato da una proposta di ulteriore modifica, a cui l'interrogante fa riferimento.
Si sottolinea però che, la delibera del CdA del CRA, mancando del parere obbligatorio del Consiglio dei Dipartimenti, non potrebbe essere ancora esaminata compiutamente da questo Ministero ai fini dell'approvazione.
Pertanto, con nota in data 19 gennaio 2010, questa amministrazione ha segnalato l'opportunità che, avendo nel frattempo il Consiglio dei Ministri provveduto alla designazione del nuovo Presidente del CRA, il Piano fosse sottoposto alla valutazione del nuovo Consiglio di amministrazione.
Con delibera n. 52/10 dell'11-12 marzo 2010 il CdA del CRA ha stabilito di soprassedere ad ogni ulteriore approfondimento del Piano di razionalizzazione, affinché esso venga sottoposto alla valutazione del nuovo CdA, secondo l'orientamento espresso in più occasioni da questo Ministero.
L'Amministrazione già da qualche tempo è stata interessata alla questione relativa alle ulteriori proposte di razionalizzazione predisposte dal CRA, evidenziando sempre come sia necessario portare a compimento l'opera di razionalizzazione del CRA allo scopo di renderlo quanto più funzionale, competitivo ed operativo possibile, tenendo conto però delle esigenze di distribuzione dei centri sul territorio e, soprattutto, della necessità di tutelare le competenze dei gruppi di ricerca operanti in Italia.
L'obiettivo dell'Amministrazione è quello di tutelare gli interessi dei Centri,


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delle Unità e dei gruppi di ricercatori che dimostrano competenze e capacità nei loro ambiti di attività di ricerca e rappresentano per il territorio su cui operano un valore aggiunto da preservare, creando eventualmente anche delle sinergie con strutture affini. Ne è un esempio anche il Centro di Arezzo (con 28 persone in servizio di cui 11 ricercatori e tecnologi).
Ulteriori proposte di razionalizzazione e riorganizzazione dell'Ente dovranno essere oggetto di verifica e valutazione da parte di questo Ministero, data l'importanza che l'Ente riveste a livello nazionale ed internazionale nella ricerca.
Si ritiene che, alla luce di quanto esposto, i provvedimenti intrapresi dall'Amministrazione corrispondano alle esigenze del territorio, al fine di accompagnare la riorganizzazione nel rispetto di ruoli, competenze ed esigenze territoriali specifiche.


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ALLEGATO 3

Interrogazione n. 5-02566 Oliverio: Consorzio di tutela e valorizzazione dei vini Cirò e Melissa DOC.

TESTO DELLA RISPOSTA

In merito all'interrogazione indicata in oggetto, si fa presente quanto segue.
Il Consorzio di tutela e valorizzazione dei vini DOC Cirò e Melissa è stato autorizzato allo svolgimento del controllo erga omnes a carico della filiera vitivinicola con decreto dirigenziale del 16 ottobre 2008, previa individuazione dell'ente consortile da parte del Dipartimento agricoltura, foreste e forestazione della regione Calabria.
Si ritiene di precisare sin d'ora che il Consorzio di tutela autorizzato è stato individuato dalla filiera vitivinicola ed autorizzato dall'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari di questo Ministero - così come previsto dal decreto ministeriale 29 marzo 2007 - in piena legittimità ed in ottemperanza al sistema di controllo vigente fino al 1o agosto 2009, data di entrata in vigore della nuova OCM vino (Regolamento (CE) 479/08).
In particolare, con il sopra richiamato decreto dirigenziale del 16 ottobre 2008, lo stesso Consorzio è stato autorizzato allo svolgimento dei controlli in parola mediante l'applicazione dei piani di controllo e dei relativi prospetti tariffari approvati per le denominazioni di origine «Cirò», e «Melissa», previo parere favorevole della Regione Calabria.
Con decreti dirigenziali del 22 luglio 2009 sono stati conferiti alla società Valoritalia srl gli incarichi a svolgere le funzioni di controllo previste dall'articolo 48 del Regolamento (CE) 479/08 per le DOC «Cirò» e «Melissa», previo parere favorevole espresso dal Dipartimento agricoltura, foreste e forestazione della Regione Calabria in merito all'individuazione della società Valoritalia srl da parte del Consorzio di tutela e valorizzazione dei vini DOC Cirò e Melissa, organo rappresentativo delle filiere vitivinicole in questione e pertanto detentore della facoltà di indicare l'organismo da autorizzare al controllo.
In tal senso si deve sottolineare che il provvedimento di conferimento alla società Valoritalia dell'incarico allo svolgimento dei controlli a carico delle filiere delle DOC «Cirò» e «Melissa» in luogo del consorzio di tutela, non deriva da un'insussistenza dei requisiti specifici dell'ente consortile sopra richiamato, bensì da una precisa disposizione del Regolamento (CE) 479/08. L'articolo 48 del citato Regolamento, infatti, stabiliva che tali controlli potevano essere eseguiti:
dall'autorità di controllo o dalle autorità di controllo incaricate dallo Stato membro secondo i criteri fissati dall'articolo 4 del Regolamento (CE) 882/2004;
da uno o più organismi di controllo che operano come organismi di certificazione dei prodotti secondo i criteri fissati dall'articolo 5 del Regolamento (CE) 882/2004, conformi alla norma europea EN 45011 che stabilisce i requisiti generali relativi agli organismi che gestiscono sistemi di certificazione di prodotti tra i quali l'imparzialità, la responsabilità, l'identità, l'efficienza, la stabilità finanziaria e la riservatezza dei dati.


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Le disposizioni dell'articolo 48 del Regolamento (CE) 479/08, entrate in vigore a decorrere dal 1o agosto 2009, così come stabilito dall'articolo 129 del medesimo regolamento, escludevano, di fatto, i Consorzi di tutela dalla possibilità di essere autorizzati ai controlli, in quanto non soddisfacenti il requisito della conformità alla norma EN 45011 richiesti al medesimo articolo; in tal senso, il Consorzio di tutela e valorizzazione dei vini DOC Cirò e Melissa, così come tutti i Consorzi di tutela incaricati allo svolgimento dei controlli erga omnes antecedentemente al 1o agosto 2009, è stato indicato quale organo rappresentativo della filiera delle DOC «Cirò» e «Melissa», e quindi idoneo ad individuare, per conto della stessa filiera, la società Valoritalia srl come organo di controllo delle denominazioni di origine medesime.
Si precisa comunque che l'Ispettorato ha richiesto alla società medesima idonea documentazione affinché potesse essere valutata la conformità ai dettami della norma EN 45011 e, a seguito di accertamenti documentali, è stato emanato il decreto dirigenziale del 20 maggio 2009 di individuazione, appunto, di Valoritalia srl quale soggetto conforme alla norma EN 45011 e pertanto idoneo allo svolgimento dei controlli previsti all'articolo 48 del Regolamento (CE) 479/08.
L'organismo di controllo e il consorzio di tutela rappresentano entità giuridiche a sé stanti, aventi diversa natura e, allo stato attuale, diverse finalità sociali e societarie. In tal senso, pur ritenendo improbabile che il Consorzio abbia provveduto ad incassare gli oneri dei controlli svolti da Valoritalia srl, si precisa che in fase di vigilanza verranno programmati idonei accertamenti sull'operato dell'OdC al fine di verificare tale evenienza.
Si deve evidenziare, peraltro, che l'avvicendamento della titolarità di controllo ha consentito agli utilizzatori delle DOC, di poter rivendicare e commercializzare le produzioni vitivinicole senza soluzione di continuità; in assenza dei decreti dirigenziali del 22 luglio 2009, infatti, sarebbe decaduto, per i soggetti della filiera, il diritto alla rivendicazione delle denominazioni di origine a far data dal 1o agosto 2009, per palese violazione ai dettami del Regolamento (CE) 479/08.
Il cambiamento dell'OdC incaricato del controllo sui vini in parola, peraltro, non ha modificato le tariffe già precedentemente applicate dal Consorzio di tutela.
In merito all'applicazione di tariffe differenziate a carico delle diverse filiere vitivinicole controllate da Valoritalia srl, si deve sottolineare che nessuna norma prevede limitazioni alle tariffe applicate a viticoltori, vinificatori ed imbottigliatori delle denominazioni di origine; gli organismi di controllo e di certificazione dei vini a denominazione di origine operano su un libero mercato ed in tal senso la filiera vitivinicola può liberamente individuare l'organismo di controllo in considerazione dell'importo e dei costi connessi a tale volontario riconoscimento delle produzioni vitivinicole. L'estensione dell'area di produzione, le produzioni di uva e/o vino rivendicate e certificate, il valore commerciale delle produzioni stesse rappresentano dei fattori che possono influire direttamente sulla quantificazione delle tariffe da parte dell'organismo di controllo autorizzato.
In ogni caso, sarà cura del citato Ispettorato attivare l'attività di vigilanza a carico di Valoritalia srl, così come già programmato per l'anno solare in corso, al fine di verificare l'operato e la corretta ed imparziale applicazione del piano dei controlli e del prospetto tariffari, utilizzato delle DOC «Cirò» e «Melissa».

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