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Resoconti delle Giunte e Commissioni

Resoconto della VII Commissione permanente
(Cultura, scienza e istruzione)
VII Commissione

SOMMARIO

Giovedì 10 giugno 2010


SEDE CONSULTIVA:

Disciplina dell'attività professionale di costruttore edile e delle attività professionali di completamento e finitura in edilizia. Nuovo testo unificato C. 60 Realacci e abb. (Parere alla VIII Commissione) (Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole) ... 77

Individuazione delle funzioni fondamentali di Province e Comuni, semplificazione dell'ordinamento regionale e degli enti locali, nonché delega al Governo in materia di trasferimento di funzioni amministrative, Carta delle autonomie locali, razionalizzazione delle Province e degli Uffici territoriali del Governo. Riordino di enti ed organismi decentrati. Nuovo testo C. 3118 Governo e abb. (Parere alla I Commissione) (Esame e conclusione - Parere favorevole) ... 78

INDAGINE CONOSCITIVA:

Audizioni del Fondo Italiano Abbattimento Barriere Architettoniche (FIABA), nell'ambito dell'indagine conoscitiva per l'esame delle proposte di legge C. 2800 , approvata in un testo unificato dalla 7a Commissione del Senato, ed abbinate, recanti disposizioni per favorire la costruzione e la ristrutturazione di impianti sportivi e stadi anche a sostegno della candidatura dell'Italia a manifestazioni sportive di rilievo europeo o internazionale ... 81

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

AUDIZIONI INFORMALI:

Audizione di rappresentanti dell'Associazione Italiana Editori (AIE), dell'Associazione Librai Italiani (ALI) e del Sindacato Italiano Librai (SIL), nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 1257 Levi recante «Nuova disciplina del prezzo dei libri» ... 81

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE:

Sulla missione svolta a Firenze e Prato, il 18 maggio 2010 ... 81
ALLEGATO (Comunicazioni del presidente sulla missione svolta a Firenze e Prato, il 18 maggio 2010) ... 82

VII Commissione - Resoconto di giovedì 10 giugno 2010


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SEDE CONSULTIVA

Giovedì 10 giugno 2010. - Presidenza del presidente Valentina APREA.

La seduta comincia alle 13.30.

Disciplina dell'attività professionale di costruttore edile e delle attività professionali di completamento e finitura in edilizia.
Nuovo testo unificato C. 60 Realacci e abb.
(Parere alla VIII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta dell'8 giugno 2010.

Paola GOISIS (LNP), relatore, formula una proposta di parere favorevole, richiamando le considerazioni già espresse nella relazione svolta.

Maria COSCIA (PD) preannuncia, anche a nome dei deputati del proprio gruppo, il voto favorevole sulla proposta di parere presentata.

Pierfelice ZAZZERA (IdV) preannuncia, anche a nome dei deputati del proprio


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gruppo, il voto favorevole sulla proposta di parere presentata, sottolineando che il provvedimento in esame contiene una regolamentazione del settore anche attraverso l'istituzione di un codice deontologico dei costruttori edili, che può contribuire ad evitare infiltrazioni mafiose e a dare in ogni caso maggiore trasparenza al settore.

Emerenzio BARBIERI (PdL) preannuncia, anche a nome dei deputati del proprio gruppo, il voto favorevole sulla proposta di parere presentata.

La Commissione approva quindi la proposta di parere favorevole del relatore.

Individuazione delle funzioni fondamentali di Province e Comuni, semplificazione dell'ordinamento regionale e degli enti locali, nonché delega al Governo in materia di trasferimento di funzioni amministrative, Carta delle autonomie locali, razionalizzazione delle Province e degli Uffici territoriali del Governo. Riordino di enti ed organismi decentrati.
Nuovo testo C. 3118 Governo e abb.
(Parere alla I Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Valentina APREA, presidente, propone di passare dapprima all'audizione di rappresentanti del Fondo Italiano Abbattimento Barriere Architettoniche (FIABA), nell'ambito dell'indagine conoscitiva per l'esame delle proposte di legge C. 2800, e successivamente agli altri punti all'ordine del giorno.

Manuela GHIZZONI (PD) ricorda che la Commissione di merito attende il parere della Commissione cultura sul provvedimento in esame. Sarebbe quindi opportuno procedere immediatamente al suo esame.

Paola GOISIS (LNP) ritiene che si debba procedere allo svolgimento delle audizioni programmate, anche perché vi sono persone che stanno aspettando di essere audite.

Valentina APREA, presidente, prende atto delle richieste delle colleghe intervenute e, in attesa dell'arrivo del relatore, sospende la seduta.

La seduta sospesa alle 13.45, riprende alle 14.20.

Erica RIVOLTA (LNP), relatore, ricorda che il disegno di legge A.C. 3118, nel testo risultante a seguito dell'esame degli emendamenti presentati presso la Commissione di merito, reca disposizioni in materia di individuazione delle funzioni fondamentali di Province e Comuni, di semplificazione dell'ordinamento regionale e degli enti locali, una delega al Governo in materia di trasferimento di funzioni amministrative e disposizioni relative alla Carta delle autonomie locali, alla razionalizzazione delle Province e degli Uffici territoriali del Governo e al riordino di enti ed organismi decentrati. Sottolinea che l'articolo 1 del provvedimento. Indica l'oggetto delle disposizioni contenute negli articoli successivi e i fini cui si ispirano, tra questi l'individuazione delle funzioni fondamentali di comuni, province e città metropolitane e l'introduzione di alcune misure di razionalizzazione degli enti locali. Gli articoli da 2 a 8 individuano le funzioni fondamentali degli enti locali e le modalità del loro esercizio, attuando così quanto disposto con la riforma del titolo V dall'articolo 117, secondo comma lettera p) della Costituzione che individua, tra le materia di competenza legislativa esclusiva dello Stato, le funzioni fondamentali di comuni, province, e città metropolitane, accanto alla legislazione elettorale e alla disciplina degli organi di governo degli enti locali.
In particolare, per quel che riguarda le competenze della VII Commissione, segnala che l'articolo 2, comma 1, che elenca le funzioni fondamentali dei comuni, cita alle lettere r) e s) le seguenti materie di competenza: l'edilizia scolastica, l'organizzazione


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e la gestione dei servizi scolastici, compresi gli asili nido, fino all'istruzione secondaria di primo grado; la gestione e la conservazione di teatri, musei, pinacoteche, raccolte di beni storici, artistici e bibliografici pubblici di interesse comunale e di archivi comunali. Aggiunge che l'articolo 3, che riguarda invece le funzioni fondamentali delle province, include tra le funzioni alle lettere r) e t) la programmazione, l'organizzazione e la gestione dei servizi scolastici, compresa l'edilizia scolastica, relativi all'istruzione secondaria di secondo grado e la programmazione, l'organizzazione e la gestione delle attività di formazione professionale in ambito provinciale, compatibilmente con la legislazione regionale. L'articolo 9 reca una delega al Governo per l'attuazione dell'articolo 118, primo e secondo comma, Costituzione sul conferimento delle funzioni amministrative a regioni ed enti locali nelle materie di competenza legislativa esclusiva statale. L'articolo 10 disciplina il trasferimento di risorse agli enti locali quando una funzione fondamentale è attribuita ad un ente locale diverso dall'ente che la esercita alla data di entrata in vigore della legge. Il successivo articolo 11, invece, disciplina l'individuazione ed il trasferimento alle Regioni delle funzioni amministrative ancora esercitate dallo Stato, alla data di entrata in vigore della legge, nelle materie di competenza legislativa concorrente e residuale regionale. L'articolo 12 disciplina quindi le competenze delle regioni delle funzioni amministrative nelle materie di competenza legislativa concorrente e residuale e la razionalizzazione e semplificazione delle strutture, enti, agenzie o organismi operanti a livello regionale. Segnala altresì che l'articolo 13 reca un delega al Governo per l'adozione della «Carta delle autonomie locali», al fine di riunire e coordinare sistematicamente in un codice le disposizioni statali che disciplinano gli enti locali.
Aggiunge che il successivo articolo 13-bis, inserito nel corso dell'esame in sede referente presso la Commissione di merito, delega il Governo ad adottare, entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge, su proposta del ministro dell'interno e del Ministro per i rapporti con le regioni, di concerto con i Ministri per la semplificazione normativa e dell'economia e delle finanze, un decreto legislativo recante una disciplina organica delle disposizioni concernenti il comune di Campione d'Italia secondo le modalità e i princìpi e criteri direttivi di cui all'articolo 20 della legge 15 marzo 1997, n. 59, e successive modificazioni, nonché nel rispetto del seguente principio e criterio direttivo: mantenimento delle specialità presenti nelle disposizioni vigenti in ragione della collocazione territoriale separata del predetto comune e della conseguente peculiare realtà istituzionale, socio-economica, valutaria, sanitaria, doganale, fiscale e finanziaria. Osserva che l'articolo 14 reca una delega al Governo in materia di razionalizzazione delle province, mentre l'articolo 17 contiene norme concernenti la soppressione delle comunità montane, isolane e di arcipelago e dei relativi finanziamenti. L'articolo 18 reca invece disposizioni in materia di circoscrizioni di decentramento comunale; l'articolo 19 reca invece disposizioni in materia di soppressione di consorzi tra enti locali, mentre l'articolo 23-bis, introdotto nel corso dell'esame in sede referente, contiene disposizioni in materia di uffici di diretta collaborazione in ambito regionale; l'articolo 24 interviene quindi sulla disciplina delle attribuzioni dei consigli comunali e provinciali, mentre l'articolo 25 introduce la definizione di piccoli comuni.
Ricorda, ancora, che l'articolo 26 contiene misure organizzative in favore dei piccoli comuni; l'articolo 27 contiene disposizioni in materia di semplificazione dei documenti finanziari e contabili per i piccoli comuni; l'articolo 28 sopprime la figura del direttore generale nei comuni con meno di 100.000 abitanti; gli articoli 29 e 30 riformano la disciplina dei controlli negli enti locali; l'articolo 31 reca numerose disposizioni di abrogazione riguardanti prevalentemente le comunità montane; l'articolo 32, infine, reca una norma di coordinamento per le regioni a statuto speciale e le province autonome di


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Trento e di Bolzano, prevedendo che esse possono adeguarsi a quanto stabilito dalla presente legge in armonia con i rispettivi statuti, fermo restando quanto disposto dall'articolo 10 della legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3. Propone in conclusione l'espressione di un parere favorevole sul provvedimento in oggetto, anche alla luce del fatto che non vengono apportate modifica alla normativa vigente nelle materie di competenza della Commissione.

Emilia Grazia DE BIASI (PD) stigmatizza il fatto che vi sia stato così poco tempo a disposizione della Commissione per discutere di un argomento tanto importante. Sottolinea peraltro che una delle novità più rilevanti del testo in esame è contenuta nella lettera s) del comma 1 dell'articolo 2, che prevede l'inclusione della cultura tra le funzioni fondamentali dei comuni. Si tratta di una previsione che condivide, che era stata sostenuta esplicitamente dal proprio gruppo attraverso la presentazione di un apposito emendamento nell'ambito dell'esame del disegno di legge sul federalismo fiscale. Sottolinea, in particolare, che non è possibile parlare di cultura se si esclude questa competenza da quelle dei comuni. A tal proposito, rileva che vi saranno sicuramente molti disagi per i comuni per l'attuazione delle politiche in materia di beni culturali, proprio alla luce dei tagli delle risorse previsti dalla manovra finanziaria. Considera invece molto negativamente il fatto che non si sia provveduto ad accorpare le competenze in materia di edilizia scolastica nonché le differenti tempistiche previste per l'attuazione del provvedimento, che comporteranno difficoltà notevoli per la definizione dei costi standard. Auspica in conclusione che il testo del provvedimento possa essere migliorato presso la Commissione di merito, preannunciando, anche a nome dei deputati del proprio gruppo, il voto contrario sulla proposta di parere presentata.

Pierfelice ZAZZERA (IdV) preannuncia, anche a nome dei deputati del proprio gruppo, il voto contrario sulla proposta di parere presentata, pur riconoscendo che un provvedimento in materia di federalismo può costituire in linea di principio un'opportunità importante, se visto nell'ottica di una seria riorganizzazione e razionalizzazione delle funzioni degli enti locali. Rileva in particolare che sarebbe stato necessario abolire le province e non prevederne esclusivamente, come fa il provvedimento in esame, una riduzione. Sarebbe stato inoltre opportuno prevedere l'accorpamento delle funzioni per i comuni fino a 3.000 abitanti invece che solo per i comuni fino a 10.000 abitanti. Auspica, in conclusione, che il testo del provvedimento possa essere migliorato nel corso dell'esame in Assemblea.

Paola GOISIS (LNP) preannuncia, anche a nome dei deputati del proprio gruppo, il voto favorevole sulla proposta di parere, ricordando che il provvedimento costituisce un ulteriore passo nell'ambito del processo di attuazione del federalismo; esprime, al riguardo, la convinzione che tale processo verrà portato a compimento. Concorda infine positivamente sul fatto che la competenza in materia di cultura verrà assegnata ai comuni, che sono gli enti più interessati a livello locale alla sua applicazione.

Emerenzio BARBIERI (PdL) preannuncia, anche a nome dei deputati del proprio gruppo, il voto favorevole sulla proposta di parere presentata.

Emilia Grazia DE BIASI (PD), intervenendo per un precisazione, ritiene che vi sia stato da parte del Governo un ricorso eccessivo allo strumento della delega nel provvedimento in esame.

Valentina APREA, presidente, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimersi per le parti di competenza su un provvedimento, che ha una portata molto più ampia e organica. Precisa che alcune delle materie ricordate dai colleghi, come quella dell'edilizia scolastica, sono già assegnate alla competenza amministrativa e normativa delle Regioni.


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Erica RIVOLTA (LNP), relatore, si associa alle considerazioni espresse dal Presidente, auspicando che gli enti locali possano realizzare gli obiettivi posti dal provvedimento in esame, attraverso un'attività efficace e coordinata.

La Commissione approva quindi la proposta di parere favorevole del relatore.

La seduta termina alle 14.45.

INDAGINE CONOSCITIVA

Giovedì 10 giugno 2010. - Presidenza del presidente Valentina APREA.

La seduta comincia alle 14.45.

Audizioni del Fondo Italiano Abbattimento Barriere Architettoniche (FIABA), nell'ambito dell'indagine conoscitiva per l'esame delle proposte di legge C. 2800, approvata in un testo unificato dalla 7a Commissione del Senato, ed abbinate, recanti disposizioni per favorire la costruzione e la ristrutturazione di impianti sportivi e stadi anche a sostegno della candidatura dell'Italia a manifestazioni sportive di rilievo europeo o internazionale.

Valentina APREA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata, oltre che mediante impianto audiovisivo a circuito chiuso, anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati. Introduce, quindi, l'audizione.

Interviene, sui temi oggetto dell'audizione, il commendatore Giuseppe TRIESTE, presidente del Fondo italiano abbattimento barriere Architettoniche (FIABA).

Interviene, per porre quesiti e formulare osservazioni, il deputato Claudio BARBARO (PdL), al quale risponde il commendatore Giuseppe TRIESTE.

Valentina APREA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, ringrazia gli auditi per gli interventi svolti e dichiara conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 15.05.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.05 alle 15.10.

AUDIZIONI INFORMALI

Giovedì 10 giugno 2010.

Audizione di rappresentanti dell'Associazione Italiana Editori (AIE), dell'Associazione Librai Italiani (ALI) e del Sindacato Italiano Librai (SIL), nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 1257 Levi recante «Nuova disciplina del prezzo dei libri».

L'audizione informale è stata svolta dalle 15.10 alle 15.30.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Giovedì 10 giugno 2010. - Presidenza del presidente Valentina APREA.

La seduta comincia alle 15.30.

Sulla missione svolta a Firenze e Prato, il 18 maggio 2010.

Valentina APREA (PdL), presidente rende le comunicazioni sulla missione svolta a Firenze e Prato, il 18 maggio 2010 (vedi allegato).

La Commissione prende quindi atto delle comunicazioni rese.

La seduta termina alle 15.45.

VII Commissione - Giovedì 10 giugno 2010


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ALLEGATO

Comunicazioni del presidente sulla missione svolta a Firenze e Prato, il 18 maggio 2010.

1. Una delegazione della Commissione cultura della Camera dei deputati, guidata dalla presidente Valentina Aprea e formata dai deputati De Torre, segretario della Commissione, Capitanio Santolini, Centemero e Parisi, ha svolto una missione a Firenze e Prato, nella giornata del 18 maggio scorso. La missione ha avuto ad oggetto l'approfondimento del fenomeno della crescente dimensione multilinguistica e multiculturale della popolazione scolastica italiana, anche in riferimento all'indagine conoscitiva sulle problematiche connesse all'accoglienza di alunni con cittadinanza non italiana nel sistema scolastico italiano, svolta dalla Commissione.
2. All'arrivo a Firenze, la delegazione ha visitato il Centro di alfabetizzazione «Gandhi», facente parte di una rete di Centri istituiti dal Comune di Firenze, di intesa con l'Assessorato alla pubblica istruzione, all'Ufficio scolastico regionale per la Toscana e all'Ufficio scolastico provinciale CSA di Firenze, al fine di promuovere politiche ed esperienze di integrazione di alunni con cittadinanza non italiana.
La dottoressa Giuliana Danti, direttore istruzione del Comune di Firenze, ha sottolineato in particolare il valore dell'esperienza decennale realizzata tramite tali Centri, che hanno assunto nel tempo sempre più la funzione di servizi permanenti per le scuole e per la città, mettendo a disposizione operatori-docenti qualificati per l'insegnamento dell'italiano come seconda lingua, nonché esperti pedagogici, mediatori e docenti facilitatori bilingui. La professoressa Bizzarri, dirigente di istituto ha evidenziato invece la tipologia di utenza dei cosiddetti «centri-alfa», che annoverano studenti di trenta/quaranta nazionalità diverse, che affluiscono anche nel corso dell'anno, insieme ai genitori. La dottoressa Fontana, e le operatrici didattiche presso i Centri di alfabetizzazione Ilaria Raspanti, Cecilia Froson e Maria Amodeo hanno rimarcato come l'alfabetizzazione dei bambini consente ai ragazzi, sin da una settimana dopo l'arrivo, la frequenza scolastica, grazie alla rete esistente fra gli istituti comprensivi che consente il migliore inserimento dei ragazzi. Il professore Testi, dirigente di istituto comprensivo, ha precisato che, dopo un primo insegnamento in classe per la durata di due/tre ore a giorni alterni, si svolgono lezioni in laboratorio, con classi di venticinque alunni, per portare i discenti al medesimo livello di alfabetizzazione. Nell'ambito della seconda fase di alfabetizzazione, invece, denominata «la lingua per lo studio», si svolge un percorso più mirato, con gruppi di cinque o sei allievi. Nel corso degli interventi è, altresì, emerso che tra i bambini che presentano maggiori difficoltà vi sono i cinesi, che non hanno lingue di mediazione; si è reso necessario quindi istituire gemellaggi con alcune scuole situate in Cina, consentendo così scambi culturali con quel territorio. È stato sottolineato peraltro che anche questi bambini riescono, una volta scolarizzati, a riconoscere l'alfabeto occidentale, ottenendo un apprendimento disciplinare soddisfacente, grazie al lavoro svolto in gruppi di studio personalizzati.
È quindi intervenuta l'onorevole Capitanio Santolini, per chiedere se siano previsti gruppi analoghi anche per i genitori stranieri, e le ragioni per le quali le comunità cinesi e filippine tendono a mandare i neonati di un anno di età nelle proprie terre d'origine, dove rimangono fino ai dieci anni. È stato quindi chiarito che il progetto «Anche le mamme a


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scuola», consente ai genitori di imparare la lingua italiana frequentando la stessa scuola dei figli, con risultati molto interessanti. Il problema del ritorno nell'area di origine è legato alla mancata conoscenza della lingua da parte delle famiglie; i genitori, facendo fatica ad ambientarsi, non intendono così affidare i propri figli ad educatori che parlano un'altra lingua. I Centri, in ogni caso, favoriscono in tutti i modi la frequenza della scuola da parte dei bambini, anche modificando gli orari di entrata.
È quindi intervenuto l'onorevole Parisi per chiedere un confronto tra le situazioni scolastiche di Firenze e di Prato e le percentuali di alunni cinesi presenti. Il professor Testi ha evidenziato, al riguardo, che le famiglie cinesi si spostano con notevole frequenza da un Comune all'altro, evidenziando in particolare che nella scuola media il quaranta per cento dei ragazzi è straniero, per lo più cinese, ma anche nordafricano e rom.
La Presidente Aprea ha quindi inteso approfondire il tema dell'efficacia educativa, chiedendo agli interlocutori le percentuali di successo scolastico degli allievi; fino a che età, poi, i ragazzi frequentino la scuola; il raffronto inoltre tra le prove di valutazione a carattere nazionale previste dall'Invalsi di questi ragazzi rispetto i dati nazionali. Il professor Testi ha osservato, in proposito, che i bambini più piccoli sono inseriti nelle classi per età, mentre i più grandi generalmente frequentano un anno indietro rispetto ai loro coetanei, per favorirne un inserimento più graduale. Sono comunque attivi i rapporti con gli istituti di orientamento per creare un ponte verso le classi successive, in modo che i ragazzi con maggiori difficoltà siano accompagnati e seguiti con percorsi specifici. Quanto alle prove Invalsi, è stato rimarcato che, nel complesso, i risultati acquisiti rispecchiano quelli previsti a livello nazionale. È quindi intervenuto l'assessore all'educazione del Comune di Firenze, Rosa Maria Di Giorgi, la quale ha osservato che i Centri di formazione professionale presenti sul territorio comunale concorrono a completare il quadro delineato nei vari interventi, poiché annoverano anch'essi un'elevata presenza di stranieri. Ha quindi evidenziato la presenza di quattrocento ragazzi ogni anno, di cui il dieci per cento torna a scuola, mentre gli altri trovano inserimento nel mondo del lavoro, con risultati positivi rispetto agli obiettivi proposti. L'onorevole De Torre ha ricordato infine come rispetto a due anni fa - quando in qualità di Sottosegretario di Stato per l'istruzione, si era recata a Firenze per approfondire la conoscenza dell'esperienza sviluppata dai Centri di educazione, rimanendo positivamente colpita - i risultati raggiunti sono stati più soddisfacenti, invitando gli interlocutori a proseguire con il pregevole lavoro svolto.
3. La delegazione si è quindi recata a Prato, dov'è stata accolta dall'Assessore ai rapporti con l'Unione europea, relazioni con il pubblico e politiche di integrazione, Giorgio Silli. Si è, quindi, svolto un incontro presso l'Istituto comprensivo «Marco Polo» di Prato al quale hanno preso parte il sindaco di Prato, Roberto Cenni, l'Assessore all'istruzione pubblica, università e pari opportunità, Rita Pieri, e alcuni dirigenti scolastici di istituti particolarmente interessati dal fenomeno dell'immigrazione.
Dopo una visita della delegazione ad alcune classi dell'Istituto, i rappresentanti istituzionali del territorio hanno ringraziato la delegazione per l'importante testimonianza di attenzione e sensibilità manifestata all'approfondimento tematiche di grande rilievo per la vita scolastica locale. L'Assessore Pieri si è soffermata in specie sulla necessità di sviluppare le potenzialità dei bambini e aiutarli ad integrarsi al di là delle possibili differenze di etnia. Anche in questo caso, è stato posto l'accento sul fatto che i bambini stranieri nati a Prato emigrano nel corso del primo anno di vita, per ritornare solo verso gli otto/nove anni, perdendo così ogni contatto col territorio e con la lingua. È stato quindi evidenziato come risulti problematico rispettare il tetto del trenta per cento massimo di presenza di alunni non italiani nelle classi - previsto dalla normativa vigente - in aree, come quella locale, in cui il fenomeno


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dell'immigrazione è cospicuo. L'Assessore Silli ha, quindi, ribadito che a Prato è stata varata la «Carta dei valori, della cittadinanza e dell'integrazione», al fine di definire una serie di principi etici rivolti per gli immigrati, nella convinzione che il tentativo di integrazione non possa essere unilaterale ma necessiti di vera e autentica condivisione.
La Presidente Aprea ha quindi evidenziato come la situazione peculiare di Prato determini la necessità di riconsiderare il limite del trenta per cento di alunni stranieri per classe, in accordo con l'Ufficio scolastico regionale. Ha sottolineato, in particolare, che in una realtà tanto peculiare, con punte dell'ottanta per cento di alunni immigrati per classe, appare indispensabile procedere all'adozione di Protocolli speciali ad hoc. Ha espresso quindi pieno apprezzamento per l'attività svolta dal Comune di Prato, che ha saputo delineare un modello di multiculturalità di grande interesse. Il dirigente scolastico dell'Istituto ospitante, professore Imperatrice, ha quindi concluso l'incontro, ringraziando la delegazione parlamentare per la visita, evidenziando la difficile situazione in cui lavorano gli insegnanti, sempre pronti in ogni caso ad assicurare la piena collaborazione per la migliore riuscita dell'integrazione di alunni stranieri.

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