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Resoconti delle Giunte e Commissioni

Resoconto della XII Commissione permanente
(Affari sociali)
XII Commissione

SOMMARIO

Giovedì 10 giugno 2010


COMITATO DEI NOVE:

Principi fondamentali in materia di governo delle attività cliniche per una maggiore efficienza e funzionalità del Servizio sanitario nazionale. C. 278-799-977-ter-1552-1942-2146-2355-2529-2693-2909/A ... 119

SEDE CONSULTIVA:

Semplificazione dell'ordinamento regionale e degli enti locali, nonché delega al Governo in materia di trasferimento di funzioni amministrative e Carta delle autonomie locali. Nuovo testo C. 3118 Governo e abb. (Parere alla I Commissione) (Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole) ... 120

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

5-03023 Miotto ed altri: Adozione di linee guida omogenee su tutto il territorio nazionale in materia di trapianti ... 120
ALLEGATO 1 (Testo della risposta) ... 123

5-03024 Barani e di Virgilio: Campagna informativa di sensibilizzazione sul tema dell'obesità ... 121
ALLEGATO 2 (Testo della risposta) ... 125

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

SEDE REFERENTE:

Disposizioni in materia di assistenza psichiatrica. C. 919 Marinello, C. 1423 Guzzanti, C. 1984 Barbieri, C. 2065 Ciccioli, C. 2831 Jannone, C. 2927 Picchi, C. 3038 Garagnani e C. 3421 Polledri (Seguito dell'esame e rinvio - Abbinamento della proposta di legge C. 3421 Polledri) ... 121

COMITATO RISTRETTO:

Disposizioni in materia di assistenza psichiatrica. C. 919 Marinello, C. 1423 Guzzanti, C. 1984 Barbieri, C. 2065 Ciccioli, C. 2831 Jannone, C. 2927 Picchi, C. 3038 Garagnani e C. 3421 Polledri.
Audizione informale di rappresentanti di associazioni che operano nel settore ... 122

XII Commissione - Resoconto di giovedì 10 giugno 2010


Pag. 119


COMITATO DEI NOVE

Giovedì 10 giugno 2010.

Principi fondamentali in materia di governo delle attività cliniche per una maggiore efficienza e funzionalità del Servizio sanitario nazionale.
C. 278-799-977-ter-1552-1942-2146-2355-2529-2693-2909/A.

Il Comitato si è riunito dalle 9.10 alle 9.30 e dalle 11.10 alle 11.15.

SEDE CONSULTIVA

Giovedì 10 giugno 2010. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO.

La seduta comincia alle 13.25.


Pag. 120

Semplificazione dell'ordinamento regionale e degli enti locali, nonché delega al Governo in materia di trasferimento di funzioni amministrative e Carta delle autonomie locali.
Nuovo testo C. 3118 Governo e abb.
(Parere alla I Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 9 giugno 2010.

Giuseppe PALUMBO, presidente, ricorda che, nella seduta di ieri, il relatore ha formulato una proposta di parere favorevole.

Antonio PALAGIANO (IdV), intervenendo sull'ordine dei lavori, rileva come, sin dall'inizio della legislatura, l'atteggiamento della maggioranza denoti una grave mancanza di rispetto nei confronti del suo gruppo, la quale si concretizza, tra l'altro, in un atteggiamento pregiudizialmente contrario verso emendamenti assai simili ad altri, presentati da gruppi di maggioranza o da altri gruppi di opposizione, che vengono, invece, accolti. Stigmatizza, altresì, la serie di circostanze che gli ha impedito di partecipare all'ultima riunione del Comitato dei nove sulle proposte di legge n. 278 Farina Coscioni e abbinate sul governo clinico e, in particolare, l'impossibilità, in un primo momento, di accedere alla sala in cui doveva tenersi detta riunione, perché era in corso una riunione di maggioranza sul medesimo argomento, e il fatto di non essere stato, successivamente, avvisato in modo tempestivo dell'inizio della riunione.

Giuseppe PALUMBO, presidente, dopo avere espresso il proprio rincrescimento per il disagio causato dalla riunione di maggioranza che, in effetti, ha preceduto la riunione del Comitato dei nove, fa presente che tutti i membri del Comitato sono stati avvertiti contestualmente e con le modalità consuete dell'inizio della riunione, il quale non poteva essere differito dato che era imminente la ripresa dei lavori dell'Assemblea.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 13.35.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Giovedì 10 giugno 2010. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la salute Eugenia Maria Roccella.

La seduta comincia alle 13.35.

Giuseppe PALUMBO, presidente, propone di procedere ad un'inversione dell'ordine del giorno, per passare subito allo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata previste per la giornata odierna.

La Commissione concorda.

Giuseppe PALUMBO, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-03023 Miotto ed altri: Adozione di linee guida omogenee su tutto il territorio nazionale in materia di trapianti.

Anna Margherita MIOTTO (PD) illustra l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Eugenia Maria ROCCELLA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).


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Anna Margherita MIOTTO (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta. In particolare, prende atto con favore del fatto che il Ministero della salute condivida la circolare esplicativa emanata dall'assessorato alla sanità della regione Veneto, nonché la proposta, implicita nell'atto di sindacato, di promuovere l'adozione di linee guida omogenee sul territorio nazionale in materia di trapianti. In proposito, sottolinea come l'adozione di tali linee guida non sarebbe in alcun modo lesiva delle competenze regionali in materia. Dichiara, invece, di non condividere l'interpretazione riduttiva dell'allegato A alla delibera della Giunta regionale veneta n. 851 del 2009, suggerita dal rappresentante del Governo, ritenendo che detto allegato svolga una funzione fondamentale nell'economia della citata delibera.

5-03024 Barani e di Virgilio: Campagna informativa di sensibilizzazione sul tema dell'obesità.

Lucio BARANI (PdL) illustra l'interrogazione in titolo, sottolineando l'opportunità di inserire la prevenzione dell'obesità tra i livelli essenziali di assistenza, anche al fine di porre rimedio all'assenza di iniziative regionali in materia.

Il sottosegretario Eugenia Maria ROCCELLA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Lucio BARANI (PdL), replicando, si dichiara pienamente soddisfatto e rileva come la risposta del Governo confermi le sue valutazioni sulla mancanza di interventi regionali volti a prevenire l'obesità. Lo stesso intervento del Governo, con le modalità descritte nella risposta del sottosegretario Roccella, conferma, infatti, la necessità di indurre le regioni ad assumere iniziative più incisive o di esercitare poteri sostitutivi nei confronti delle regioni inadempienti, dopo avere introdotto le prestazioni in discorso tra i livelli essenziali di assistenza.

Giuseppe PALUMBO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 13.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.50 alle 14.

SEDE REFERENTE

Giovedì 10 giugno 2010. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO.

La seduta comincia alle 14.

Disposizioni in materia di assistenza psichiatrica.
C. 919 Marinello, C. 1423 Guzzanti, C. 1984 Barbieri, C. 2065 Ciccioli, C. 2831 Jannone, C. 2927 Picchi, C. 3038 Garagnani e C. 3421 Polledri.
(Seguito dell'esame e rinvio - Abbinamento della proposta di legge C. 3421 Polledri).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato, da ultimo, nella seduta del maggio 2010.

Giuseppe PALUMBO, presidente, avverte che in data 3 giugno 2010 è stata assegnata alla Commissione, in sede referente, la proposta di legge n. 3421 Polledri: «Modifiche all'articolo 34 della legge 23 dicembre 1978, n. 833, in materia di accertamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori per malattia mentale, e altre disposizioni concernenti l'organizzazione dei servizi per la tutela della salute mentale». Poiché la suddetta proposta di legge verte su materia identica a quella delle proposte di legge in esame, la presidenza ne ha disposto l'abbinamento ai sensi dell'articolo 77, comma 1, del regolamento.


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Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.05.

COMITATO RISTRETTO

Giovedì 10 giugno 2010.

Disposizioni in materia di assistenza psichiatrica.
C. 919 Marinello, C. 1423 Guzzanti, C. 1984 Barbieri, C.2065 Ciccioli, C. 2831 Jannone, C. 2927 Picchi, C. 3038 Garagnani e C. 3421 Polledri.

Audizione informale di rappresentanti di associazioni che operano nel settore.

L'audizione informale è stata svolta dalle 14.05 alle 16.05.

XII Commissione - Giovedì 10 giugno 2010


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ALLEGATO 1

5-03023 Miotto: Adozione di linee guida omogenee su tutto il territorio nazionale in materia di trapianti.

TESTO DELLA RISPOSTA

In via preliminare, ringrazio gli Onorevoli che hanno sollevato una tematica di particolare interesse per il Ministero.
Fornisco prima alcune considerazioni di carattere generale.
Il trapianto comporta profonde implicazioni psicologiche, esistenziali, affettive, relazionali e sociali sia per il candidato al trapianti che per il donatore vivente e la famiglia. Lo studio e la valutazione degli aspetti psichici sono di fondamentale importanza per evitare o quantomeno scongiurare, che aspetti non adeguatamente considerati, possano con il trapianto determinare un disagio psichico e sofferenza psicologica per il paziente stesso.
Sin dal 2005 le problematiche attinenti al trapianto e al relativo impatto sulle condizioni psicologiche e psichiatriche del paziente sono stati ometto di attenzione per al Ministero della Salute.
In questo contesto vanno viste sia le Linee grida del Centro Nazionale Trapianti, finalizzate a definire le modalità e standard omogenei per prevenire o arginare eventuali complicanze psichiche post trapianto, trasmesse agli Assessori e alla rete trapiantologica nel giugno del 2005, che tutta la formazione di un gruppo di esperti nelle discipline di psichiatria e psicologia dei trapianti che attualmente si è costituito in società scientifica.
La valutazione psicologica-psichiatrica è di particolare importanza per l'inserimento in lista di attesa per trapianto di organi. L'inserimento, infatti, deve avvenire anche in considerazione di alcuni aspetti psicologici, di carattere generale, del paziente e del contesto relazionale all'interno del quale lo stesso vive. Tali criteri lungi dall'essere criteri selettivi devono considerarsi dei parametri di valutazione da adottare in ogni singolo caso e, soprattutto, volti a garantire al meglio la salute del paziente.
Nel merito della questione, si osserva che nel 2009 la Regione Veneto ha elaborato un indirizzo che integra i criteri da utilizzare per la valutazione dei pazienti pretrapianto. Nell'allegato A) alla DGR 851/2009 vengono citate le indicazioni e posizioni, in materia, di diversi autori ma, va da subito chiarito, che l'impianto e le principali indicazioni contenute nella citata delibera sono in linea con i principi e le valutazioni sopra esposte. Va anche detto che fino ad oggi, nella Regione Veneto sono stati trapiantati 28 bambini con ritardo mentale. In nessun caso sono state effettuate discriminazioni sulla base di indicazioni generali.
A seguito di una interpretazione non in linea con i contenuti della delibera, riferita ad una pubblicazione scientifica, l'Assessore della Regione Veneto ha inteso adottare una circolare esplicativa dei contenuti della medesima delibera e superare le difficoltà interpretative che si erano determinate.
In particolare tale circolare chiarisce che il «documento ha il significato di indicare ed evidenziare le condizioni nelle quali, per eseguire con successo il trapianto, è necessario mettere in atto interventi di tipo diagnostico e terapeutico nonché una rette di sostegno, finalizzati a garantire il massimo delle possibilità di cura, anche in presenza di rischi aumentati».


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Il Ministero della Salute unitamente al Centro Nazionale Trapianti condividono i contenuti della circolare esplicativa della Regione Veneto.
Da ultimo si segnala che la questione sarà posta, in accordo con quanto proposto dall'Assessore regionale, anche alla Conferenza degli Assessori, al fine di condividere e unificare gli indirizzi a livello nazionale, e i criteri di inserimento di persone affette da disabilità nelle liste d'attesa e il follow up di eventuali problematiche post trapianto. Tali attività seguiranno le indicazione fino ad ora fornite alle Regioni, dal Centro Nazionale Trapianti anche in collaborazione degli esperti che, come sopra riferito, dal 2005 si interessano di tali materie.


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ALLEGATO 2

5-03024 Barani e di Virgilio: Campagna informativa di sensibilizzazione sul tema dell'obesità.

TESTO DELLA RISPOSTA

La questione posta riveste particolare rilevanza per il Ministero della Salute.
L'obesità e le patologie croniche che da essa possono derivare (cardiopatie ischemiche, alcuni tipi di neoplasia, ictus, ipertensione, diabete mellito), costituiscono un grave problema di salute e hanno un significativo impatto economico sul nostro Sistema sanitario nazionale. Si stima, infatti, che il costo dell'obesità si avvicini a 30 milioni di euro l'anno per perdita di produttività e cure delle complicanze cliniche correlate.
Peraltro, in Italia e in tutti i Paesi occidentali ha ormai acquisito grande importanza il problema dell'obesità e del sovrappeso nei bambini, sia per le implicazioni dirette sulla salute del bambino sia perché rappresenta un fattore di rischio per l'insorgenza di patologie in età adulta. L'obesità infantile è, infatti, predittiva di obesità nell'età adulta, in quanto i principali determinanti dell'obesità dipendono da stili di vita e comportamenti che si instaurano nell'età evolutiva (dieta scorretta, sedentarietà).
Per avere un quadro aggiornato del fenomeno tra i bambini italiani, il Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie (CCM) di questo ministero ha affidato al Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (CNESPS) dell'Istituto Superiore di Sanità il coordinamento del progetto «Sistema di indagini sui rischi comportamentali in età 6-17 anni».
Obiettivo del progetto è mettere a punto un sistema di sorveglianza a livello nazionale, che permetta la raccolta dei dati nelle scuole, che sia sostenibile nel tempo per il sistema sanitario e per la scuola ed efficace nel guidare la programmazione degli interventi di sanità pubblica. Il progetto è diviso in 2 fasi: la prima, svoltasi nel 2008 e denominata «OKkio alla SALUTE», ha comportato lo svolgimento di un'indagine per la sorveglianza nutrizionale e sui fattori di rischio comportamentali su un campione rappresentativo di alunni delle scuole primarie (terza classe); la seconda riguarda la sorveglianza dei comportamenti associati con lo stato di salute negli adolescenti, avviata nel corso dell'anno scolastico 2009/2010, inserendosi nel progetto dell'OMS HBSC (Health Behaviour in School-aged Children).
La prevalenza di sovrappeso ed obesità rilevata da OKkio è risultata molto elevata: a livello nazionale il 23,6 per cento dei bambini risulta sovrappeso e il 12,3 per cento obeso, cioè più di 1 bambino su 3 ha un peso superiore a quello che dovrebbe avere per la sua età. Riportando questi valori a tutta la popolazione di bambini di età 6-11 anni si arriva a una stima di più di 1 milione di bambini sovrappeso o obesi in Italia. Si evidenziano, inoltre, notevoli differenze per Regione: dal 49 per cento di bambini sovrappeso o obesi in Campania al 23 per cento nella stessa condizione in Valle D'Aosta. Generalmente, comunque, nelle Regioni del Sud si rilevano valori più elevati.
Sulla base di quanto sopra, appare necessario, oltre che continuare a monitorare il fenomeno per consentire la costruzione di trend temporali e la valutazione dei risultati di salute, programmare interventi di sanità pubblica che possano


Pag. 126

risultare incisivi nelle varie fasce d'età e nelle diverse condizioni socioeconomiche, e che vedano coinvolti vari attori istituzionali.
Nella scia delle politiche intersettoriali promosse dal Piano Nazionale della Prevenzione (PNP), nel 2007 è stato avviato il programma «Guadagnare Salute: rendere facili le scelte salutari» (DPCM del 4 maggio 2007).
Per favorire il sistema di alleanze operative e la creazione di reti funzionali a livello locale, con decreto ministeriale 26 aprile 2007 è stata istituita, presso il Ministero della Salute, la «Piattaforma nazionale sull'alimentazione, l'attività fisica e il tabagismo», che prevede la partecipazione di rappresentanti delle Amministrazioni centrali interessate, delle Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano e di rappresentanti di organizzazioni appartenenti al mondo delle imprese, del sindacato e dell'associazionismo che hanno firmato protocolli d'intesa tra il Ministero della Salute per il conseguimento di specifici obiettivi.
Il Programma «Guadagnare Salute» ha dato vita ad una serie complessa di attività, soprattutto finalizzate alla modifica di abitudini alimentari scorrette ed alla promozione di una vita attiva, anche grazie alle Intese siglate tra il Ministro della Salute e i Ministri dell'Istruzione, delle Politiche Giovanili e delle Politiche Agricole e Forestali. Molte di queste attività hanno, tra l'altro, riguardato, interventi di comunicazione e informazione sul tema della prevenzione dell'obesità.
Va anche detto che il nuovo Piano Nazionale della Prevenzione 2010-2012, sottoscritto con Intesa Stato-Regioni del 29 aprile 2010, ripropone e rilancia fortemente la tematica della prevenzione dell'obesità, con particolare riguardo a quella infantile.
Per quanto attiene alle iniziative di comunicazione, il Governo italiano partecipa al Programma «Scuola e Cibo» - Piani di Educazione Scolastica Alimentare.
Il Programma si prefigge di introdurre, nel Sistema di Istruzione italiano, l'Educazione Alimentare quale materia trasversale e interdisciplinare, coinvolgendo progressivamente le Scuole di ogni ordine e grado e le Università.
Il Programma si articola in due fasi distinte.
La prima fase ha già visto, nell'anno scolastico 2009-2010, la realizzazione di un Progetto pilota destinato alle scuole primarie, selezionandone un campione di 15, con circa 75 classi (IV e V elementare) e coinvolgendo complessivamente circa 1.500 alunni, oltre al personale docente interno ed esterno (in particolare: 5 Scuole di Roma e Provincia, 5 di Milano e Provincia, 5 di Catania e Provincia, ognuna con 4-5 classi diverse).
È stato previsto l'utilizzo di materiale didattico specifico, appositamente realizzato per le scuole primarie (per gli studenti, per le loro famiglie, per i docenti e i loro formatori interni ed esterni), privilegiandone l'aspetto ludico-formativo, particolarmente adatto all'età degli alunni coinvolti.
Nella seconda fase è anche prevista l'adozione di un testo base di riferimento sull'Educazione Alimentare, al quale si dovranno auspicabilmente uniformare le altre singole iniziative territoriali.
Nell'ambito del Programma, si valuteranno le possibili intese con le associazioni di categoria per rilanciare il Made in Italy del settore alimentare, anche in accordo con i comparti a questo trasversali (ristorazione, turismo, eccetera), che a livello scolastico possono offrire interessanti collegamenti.
A partire dall'anno scolastico 2010-2011 sarà attivata la celebrazione di una «Giornata Aperta» al pubblico nelle scuole interessate, in prospettiva con la diffusione del citato Programma nell'intero territorio nazionale, sulle tematiche «Cibo-Acqua-Ambiente-Mense Scolastiche», anche in relazione e in accordo con il Ministero degli Affari Esteri e la FAO, che annualmente già curano le celebrazioni per la Giornata Mondiale dell'Alimentazione-GMA in tutta Italia.

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