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Resoconti delle Giunte e Commissioni

Resoconto della XI Commissione permanente
(Lavoro pubblico e privato)
XI Commissione

SOMMARIO

Giovedì 17 giugno 2010


TESTO AGGIORNATO
AL 13 LUGLIO 2010

RISOLUZIONI:

7-00326 Damiano: Sulla tutela dei posti di lavoro del personale operante nel settore dei servizi di pulizia e sorveglianza nelle scuole (Discussione e rinvio) ... 53

SEDE CONSULTIVA:

Disposizioni in materia di sicurezza stradale. C. 44 e abb.-B, approvata in un testo unificato, dalla Camera e modificata dal Senato (Parere alla IX Commissione) (Esame e conclusione - Parere favorevole) ... 59

Sui lavori della Commissione ... 61

XI Commissione - Resoconto di giovedì 17 giugno 2010
TESTO AGGIORNATO AL 13 LUGLIO 2010


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RISOLUZIONI

Giovedì 17 giugno 2010. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA. - Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Pasquale Viespoli.

La seduta comincia alle 14.05.

7-00326 Damiano: Sulla tutela dei posti di lavoro del personale operante nel settore dei servizi di pulizia e sorveglianza nelle scuole.
(Discussione e rinvio).

La Commissione inizia la discussione della risoluzione in titolo.

Delia MURER (PD), nell'illustrare la risoluzione di cui è cofirmataria, giudica grave la riduzione dei fondi da destinare al personale che opera nel settore dei servizi di pulizia e sorveglianza delle scuole, che colpisce in modo drammatico molte cooperative cosiddette di «tipo B», chiamate all'inserimento nel mondo del lavoro di soggetti svantaggiati, per i quali si registrano, peraltro - anche in caso di mantenimento del posto di lavoro - significative riduzioni orarie e retributive. Ritiene paradossale, peraltro, che, da un lato, lo Stato «tagli» gli appalti nel settore e, dall'altro, finanzi con fondi pubblici la CIG in deroga, per compensare la perdita corrispondente di posti di lavoro. Chiede, in conclusione, che il Governo si impegni a promuovere concrete iniziative di tutela a favore dei lavoratori e dei soci di cooperative sociali, impegnati nella attività di pulizia e sorveglianza nelle scuole.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI fa presente che, relativamente al programma annuale delle istituzioni scolastiche per il 2010 e, in particolare, in merito alla conferma dei contratti per i servizi di pulizia ed altre attività ausiliarie, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha reso noti taluni dati, che intende esporre alla Commissione. Osserva, infatti, che le procedure di terziarizzazione dei servizi di pulizia nelle scuole, per la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili ivi utilizzati, sono state definite con decreto n. 65 del 2001, emanato dal


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Ministero del lavoro, di concerto con l'allora Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, in applicazione delle disposizioni di cui alla legge finanziaria 2001. Per effetto di detto decreto, nelle scuole che si avvalgono, per l'espletamento dei servizi di pulizia, di imprese e consorzi, che utilizzano lavoratori socialmente utili, è stata conseguentemente ridotta la dotazione organica dei collaboratori scolastici. Successivamente, nel giugno 2001, è stata stipulata una Convenzione-Quadro che ha previsto, tra l'altro, la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili impiegati (al 30 giugno 2001) presso gli istituti scolastici. In tale ambito, ricorda la legge n. 306 del 2003, che ha disposto l'applicazione della disciplina comunitaria in materia di appalti anche con riferimento alla materia dei servizi di pulizia.
In merito alla lamentata riduzione del 25 per cento del budget per i contratti in argomento, rileva che il Ministero ha fatto presente di aver proceduto, nell'ottica di contenere i costi e garantire maggiore qualità al sistema scolastico, alla rimodulazione dei contratti di fornitura dei servizi di pulizia ed altre attività ausiliarie di cui alla direttiva ministeriale n. 68 del 2005. È stato, quindi, comunicato a ciascuna istituzione scolastica l'ammontare di risorse finanziarie su cui far affidamento ai fini della predisposizione del programma annuale; il predetto dicastero, inoltre, ha ribadito che, a fronte della rimodulazione della spesa per i contratti in questione (pari al 2,25 per cento del totale delle risorse destinate ai servizi di pulizia e vigilanza) risultano comunque assicurate a tutte le istituzioni scolastiche risorse finanziarie tali da garantire adeguati livelli di servizio.
Informa che, con circolare dello scorso 22 febbraio, il Ministero predetto ha reso noto che sono stati forniti ulteriori chiarimenti alle istituzioni scolastiche circa il programma annuale 2010; in particolare, per quanto riguarda gli impegni di spesa per il servizio di pulizia, è stato confermato che a ciascuna istituzione scolastica è garantita una risorsa finanziaria pari almeno al costo del personale statale ridotto per effetto della esternalizzazione dei servizi. Pertanto, nel caso in cui la somma per spese di pulizia (comunicata con nota protocollo n. 9537 del 14 dicembre 2009) fosse inferiore alla suddetta risorsa finanziaria, la stessa verrà integrata della differenza; qualora, invece, dette somme già assegnate fossero eccedenti, rimarranno a disposizione della scuola per il prosieguo del contratto ex «appalto storico» ovvero per le ulteriori esigenze di funzionamento. Infine, qualora la differenza tra le somme assegnate e il costo del personale ridotto per effetto della esternalizzazione risultasse particolarmente rilevante, la stessa costituirà oggetto di adeguata analisi.
Rende noto, inoltre, che nella giornata di ieri si è tenuto, presso il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, un incontro con le organizzazioni sindacali di categoria, avente ad oggetto l'esame delle questioni relative alla terziarizzazione dei servizi nelle scuole, affidati tramite i cosiddetti «appalti storici»: in tale sede, sono state fornite ai presenti assicurazioni circa la proroga - fino al 31 dicembre 2010 - dei contratti scaduti o che dovessero scadere in corso d'anno, ferma restando la necessaria riduzione nel limite massimo del 25 per cento; è stato, altresì, rilevato che, nell'ambito della complessiva normativa di riferimento, saranno ricercate possibili soluzioni tali da garantire gli attuali livelli occupazionali e retributivi del personale interessato. A tal fine, fa presente che è stata fissata un'apposita riunione nel mese di ottobre, allorquando, presumibilmente, si potrà contare su un quadro normativo e finanziario di maggiore chiarezza rispetto a quello attuale; da ultimo, è stato anche convenuto di indire un prossimo incontro, entro la seconda decade di luglio, per una prima verifica dei monitoraggi effettuati a livello locale e delle informazioni che, per tale data, saranno opportunamente acquisite.
Fa poi presente che, in attuazione dell'articolo 2, comma 250, della legge n. 191 del 2009, è stato adottato il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 19


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marzo 2010, con il quale è stato disposto l'utilizzo, per l'anno 2010, di 260 milioni di euro ai fini della proroga delle attività concernenti i servizi di pulizia e sorveglianza nelle scuole. Conseguentemente al perfezionamento del decreto medesimo, è stato predisposto, per l'anno corrente, il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze n. 2545, di attribuzione del suddetto importo sugli appositi capitoli di bilancio dello stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per la prosecuzione delle attività.
Ciò premesso, fa presente, in via più generale, che l'ordinamento riconosce una pluralità di strumenti rivolti a quei lavoratori che hanno difficoltà ad entrare nel mercato del lavoro. Tra le misure adottate per agevolare i lavoratori cosiddetti svantaggiati, ricorda che il decreto legislativo n. 276 del 2003 prevede misure di incentivazione rivolte alle agenzie di somministrazione per l'assunzione di detti lavoratori. II predetto decreto, inoltre, prevede una specifica tipologia contrattuale finalizzata proprio all'inserimento o reinserimento di determinate categorie di soggetti, tra i quali i lavoratori svantaggiati, mediante un progetto individuale di adattamento delle competenze professionali al contesto lavorativo.
Per quanto concerne il riconoscimento del trattamento straordinario d'integrazione salariale in favore dei lavoratori dipendenti di azienda appaltatrice di servizi di pulizia, ricorda le disposizioni che prevedono che la contrazione dell'attività dell'azienda sia in diretta connessione con la contrazione dell'attività dell'impresa committente verificatasi a seguito di programmi di crisi aziendale ovvero di ristrutturazione, riorganizzazione o conversione industriale. Le difficoltà dell'impresa committente devono inoltre essere già state oggetto di specifici provvedimenti di integrazione salariale, ivi compreso l'intervento d'integrazione salariale a seguito della sottoscrizione di contratti di solidarietà. I lavoratori svantaggiati, assunti con contratto a tempo determinato o indeterminato da aziende private, possono essere ammessi al trattamento d'integrazione salariale in deroga se in possesso del requisito di anzianità aziendale di novanta giorni previsto dalla legge. Resta fermo che l'individuazione dei settori e dei lavoratori destinatari degli interventi in deroga viene effettuata dagli accordi territoriali tra regioni e parti sociali e, pertanto, occorre riferirsi a suddetti accordi per l'individuazione dei lavoratori beneficiari; vale specificare che per i lavoratori con contratto a termine la fruizione dei benefici d'integrazione salariale è limitata al tempo di vigenza del contratto.
Rappresenta inoltre che, nel corso della programmazione FSE per il biennio 2009-2010, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali sta provvedendo al finanziamento, con il supporto tecnico di Italia Lavoro ed ISFOL, di diversi progetti finalizzati al miglioramento delle condizioni dei soggetti svantaggiati (lavoratrici, disabili, detenuti ed ex detenuti, immigrati, soggetti in stato di povertà). In particolare, nell'ambito del progetto Monitoraggio dell'Occupazione, realizzato dall'ISFOL, una delle attività principali è quella relativa alla «Partecipazione femminile al mercato del lavoro: inattività, maternità e doppia presenza». La stessa è finalizzata ad approfondire le conoscenze relative al ruolo della maternità come fattore ostativo alla partecipazione femminile al mercato del lavoro, in relazione ai bassi tassi di attività femminile italiani, individuandone caratteristiche e determinanti.
Per quanto riguarda il tema dei lavoratori disabili ovvero del reintegro nella società di detenuti ed ex-detenuti, rileva che Italia Lavoro, attraverso il progetto Servizi per l'inclusione socio-lavorativa dei soggetti svantaggiati con il concorso dei SPL, intende potenziare gli interventi volti a favorire l'inserimento lavorativo dei soggetti particolarmente svantaggiati, sostenendo e aumentando le reti integrate e di inclusione sociale ed ottimizzando, in tal modo, le risorse professionali pubbliche e private, nonché le stesse risorse economiche; scopo dell'iniziativa è quello di promuovere livelli omogenei di tutela su tutto il territorio nazionale per le varie tipologie


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di soggetti svantaggiati, proponendo attività finalizzate alla messa a sistema di modelli d'intervento e al potenziamento di networking dedicati, in un'ottica di integrazione dei servizi finalizzati alla personalizzazione degli interventi, dove la «persona» è al centro del sistema. In particolare, con riferimento ai soggetti disabili, ritiene che sia da attendersi il miglioramento del sostegno all'inserimento lavorativo con lo sviluppo del collocamento mirato e della relativa rete degli attori, attraverso il trasferimento di metodologie innovative qualificate ICF (nuovo standard internazionale elaborato dalla OMS per la valutazione della persona).
Relativamente, invece, ai soggetti destinatari di misure penali, fa notare che il Governo intende facilitarne l'inclusione sociale e lavorativa superando le difficoltà di ordine sociale e professionale attraverso la qualificazione dei servizi del lavoro e il coinvolgimento degli attori coinvolti nella transizione pena lavoro. Sono inoltre in corso di realizzazione, da parte di ISFOL e Italia Lavoro, diversi progetti che mirano ad un miglioramento delle condizioni socio lavorative degli immigrati. In particolare, l'obiettivo del progetto Programmazione e organizzazione dei servizi per il reimpiego degli immigrati, realizzato da Italia Lavoro, è quello di contribuire a favorire l'accesso e il mantenimento nel lavoro regolare degli immigrati di nuovo ingresso o disoccupati; il progetto si propone di rafforzare la capacità di reinserimento dei predetti soggetti a livello territoriale agendo - superata la fase di emergenza occupazionale collegata alla crisi - anche sulla capacità di programmazione delle politiche migratorie a livello locale da parte delle istituzioni che hanno competenza in materia. Sottolinea che l'obiettivo generale del progetto «Politiche e strumenti a favore della continuità occupazionale e della condizione di regolarità dei lavoratori stranieri», realizzato dall'ISFOL, consiste, invece, nel supportare i processi di riforma in atto volti a disciplinare la presenza dei lavoratori stranieri sul territorio nazionale, favorendo la legalità, combattendo il lavoro sommerso e valorizzando la partecipazione al mercato del lavoro come elemento chiave per l'acquisizione di una più ampia cittadinanza; al contempo, il progetto «Politiche e strumenti di contrasto all'irregolarità della condizione lavorativa», realizzato dall'ISFOL, ha come scopo quello di promuovere analisi sulle politiche e gli strumenti attivati, a livello nazionale e locale, per contrastare l'irregolarità della condizione lavorativa nelle diverse forme che la stessa assume, con particolare attenzione agli aspetti della vigilanza e del controllo. Tale attività fornisce alcune rilevanti modalità interpretative supplementari che si aggiungono, a suo avviso, a quelle già programmate in relazione all'obiettivo specifico «Migliorare l'efficienza, l'efficacia, la qualità e l'inclusività delle istituzioni del mercato del lavoro». Per il 2010, ISFOL ha inoltre previsto, nell'ambito del progetto «Valutazioni delle Politiche del Lavoro», l'analisi dell'attività di «microcredito», quale fattore di stabilizzazione e strumento utile all'avvio di attività autonome, microimprese e auto imprese.
Osserva che, nell'ambito della progettazione esecutiva del Ministero del lavoro e delle politiche sociali per il 2010, è inoltre prevista la realizzazione del progetto «Misure di contrasto al lavoro irregolare stagionale degli immigrati spontanei e per favorire l'integrazione socio-occupazionale con affidamento diretto all'OIM (Organizzazione internazionale per le migrazioni)»: il progetto prevede di realizzare un'azione di sistema con lo scopo di ipotizzare possibili meccanismi di migrazione circolare strutturati in stretto coordinamento con le amministrazioni dei Paesi da cui il fenomeno migratorio origina. Infine, nell'ambito del già citato Progetto «Valutazioni delle politiche del lavoro», realizzato dall'ISFOL, assume particolare rilievo l'attività di valutazione degli interventi delle amministrazioni territoriali per il contrasto alla povertà ed il sostegno alle famiglie in difficoltà.
Fa presente, quindi, che il Governo ritiene, in questo modo, di avere esaurito compiutamente la disamina degli argomenti portati all'attenzione con l'atto parlamentare


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in discussione; qualora, invece, si ritenesse di dover vagliare gli impegni posti e di sottoporli a votazione, segnala che il Governo ha la necessità di una pausa di riflessione, al fine di approfondire ulteriormente gli argomenti trattati e di conferire loro una concreta operatività, a fronte di una formulazione, allo stato attuale, alquanto generica e, dunque, di difficile prospettazione nella pratica.

Maria Grazia GATTI (PD), nel ringraziare il rappresentante del Governo per l'articolata illustrazione svolta, osserva che i tagli operati dal Governo nel settore delle pulizie nelle scuole rischiano di mettere a repentaglio il posto di lavoro di migliaia di lavoratori - cita il caso di taluni comuni della regione Toscana - per molti dei quali la Cassa integrazione guadagni, peraltro, è ormai prossima alla scadenza. Fa altresì notare che la richiamata riduzione dei fondi comporterà, in danno dei lavoratori in oggetto, una contrazione significativa sia degli orari sia degli stipendi, che, a fronte di un aumento della produttività, appare incompatibile con l'esigenza di reinserimento sociale dei soggetti svantaggiati in questione, anche laddove essi fossero impiegati da altre aziende del settore.
Chiede, pertanto, che il Governo assuma impegni seri e concreti sull'argomento, in vista della risoluzione della problematica segnalata.

Cesare DAMIANO (PD) giudica insoddisfacente ed evasivo l'intervento svolto dal rappresentante del Governo, nella parte in cui avrebbe dovuto indicare le misure operative da porre in essere, atteso che esso sembra rimandare agli strumenti legislativi vigenti per la soluzione del problema in oggetto, che appare ben più complesso. Fa presente, infatti, che appare urgente intraprendere azioni di ampia portata in un settore particolarmente in crisi, come quello dei servizi di pulizia in ambito scolastico, soggetto, peraltro, ad una concorrenza spietata tra imprese, spesso in corsa per l'accaparramento di appalti al massimo ribasso. I tagli di risorse a tale settore, a suo avviso, rischiano di produrre gravi conseguenze sul versante dell'occupazione e dei salari, colpendo in, particolare, soggetti svantaggiati, per i quali già si registrano gravi forme di vessazione e di intermediazione impropria di manodopera. Nel chiedere misure concrete a sostegno dei lavoratori in questione, anche in accordo con le organizzazioni di rappresentanza sindacale, svolge, infine, una riflessione più generale sull'azione sociale svolta dall'Esecutivo, facendo notare che i provvedimenti di natura economica assunti di recente rischiano di rendere ancora più esplosiva la situazione sociale di migliaia di lavoratori già posti in cassa integrazione, portando a vere e proprie forme di disoccupazione di massa.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI fa notare che il suo intervento si è articolato in due parti: la prima, di carattere più specifico, riguardante strettamente il tema in discussione; l'altra, più generale, tesa ad evocare interventi di più ampia prospettiva posti in essere da parte dei Ministeri competenti sul tema vasto della disoccupazione, del sostegno al reddito e del rilancio della produzione. Entrando più nel dettaglio della questione oggetto della risoluzione in discussione, ricorda che sulla vicenda in oggetto, che «si trascina» da molti anni - durante i quali si sono succeduti Governi di diverso colore - si sono registrate fin dall'inizio evidenti difficoltà connesse alla copertura finanziaria, che, insieme ad un problema di tenuta sul mercato delle imprese chiamate ad assumersi i costi della esternalizzazione dei servizi in questione, ne hanno impedito una felice conclusione. Invita comunque la Commissione a valutare con maggiore attenzione l'ultima parte del suo intervento iniziale che, a suo avviso, è in grado di offrire interessanti spunti di riflessione, i quali, se adeguatamente approfonditi tra i gruppi in modo trasparente e costruttivo, anche con l'ausilio di una costante interlocuzione con le parti sociali e con i Ministeri interessati, possono aiutare a giungere a possibili soluzioni condivise di più ampia portata, al fine di superare le


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criticità esistenti nel mondo dell'occupazione.
In proposito, si dichiara sin d'ora disponibile ad avviare con la Commissione un lavoro di confronto e di approfondimento, non solo sui temi del sostegno al reddito, ma anche su quelli legati alla produttività delle imprese, per impedire che si protraggano dannose pratiche volte esclusivamente a prorogare interventi di natura assistenziale, tenuto conto che, comunque, gli interventi di salvaguardia dell'occupazione, già posti in essere dall'Esecutivo nel frattempo, danno la possibilità di operare con una certa tranquillità anche dal punto di vista del rispetto dei tempi.

Giovanni PALADINI (IdV) ritiene necessario intraprendere un lavoro comune sull'argomento in oggetto, nell'interesse dei lavoratori e delle imprese, riservando una particolare attenzione alla tutela dei lavoratori svantaggiati e dei settori a rischio, come quello indicato nella risoluzione in discussione, nonché alla salvaguardia di una omogenea applicazione dei trattamenti di integrazione salariale. Auspica, per queste ragioni, una convergenza su tali tematiche, in vista di un rilancio dell'economia del Paese.

Delia MURER (PD), nell'apprezzare la disponibilità mostrata dal rappresentante del Governo, auspica che sulla materia possano essere individuate al più presto soluzioni concrete, che riguardino, in particolare, la tutela di quei lavoratori colpiti dal taglio di risorse operato dal Governo nel settore dei servizi di pulizia e di sorveglianza nelle scuole. Fa notare, in proposito, che le soluzioni finora prospettate a livello di contrattazione sindacale hanno riguardato solamente la continuità degli appalti del comparto e non anche la salvaguardia del posto di lavoro di tale categorie di soggetti svantaggiati, costretti a pagare in prima persona i costi della riduzione della spesa pubblica.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI, intervenendo per una precisazione rispetto alle considerazioni svolte, precisa che, sempre nell'ambito di un più ampio confronto che si riterrà di avviare nelle sedi istituzionali opportune, potrà essere esaminata anche la questione relativa alle sorti occupazionali dei lavoratori in oggetto.

Cesare DAMIANO (PD), apprezzata la disponibilità dimostrata, auspica che possano essere assunte al più presto concrete determinazioni, che consentano l'avvio di un percorso comune di approfondimento, anche in vista dell'elaborazione di soluzioni condivise sull'argomento.

Silvano MOFFA, presidente, nel ringraziare i deputati intervenuti, nonché il rappresentante del Governo, per l'interessante dibattito svolto, ritiene opportuno limitare l'odierna discussione entro i margini di una iniziale fase di ricognizione delle vicende oggetto della risoluzione in titolo, rinviando ad altre sedi ulteriori approfondimenti di merito, anche in vista dell'elaborazione di soluzioni puntuali e condivise. Pertanto, ravvisa l'esigenza che - dopo una breve pausa di riflessione richiesta dal Governo - si possa avviare un'ampia riflessione sul tema, da svolgere eventualmente nell'ambito di un gruppo di lavoro informale, le cui modalità di costituzione e organizzazione potranno essere sottoposte all'attenzione dei gruppi rappresentati in Commissione. In quella sede, al termine di un serio esame istruttorio, potrà essere valutata - a suo avviso - l'opportunità di intraprendere iniziative sul tema, che potranno anche assumere la forma di atti normativi o di indirizzo.

La Commissione conviene.

Silvano MOFFA, presidente, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.45.


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SEDE CONSULTIVA

Giovedì 17 giugno 2010. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA. - Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Pasquale Viespoli.

La seduta comincia alle 14.45.

Disposizioni in materia di sicurezza stradale.
C. 44 e abb.-B, approvata in un testo unificato, dalla Camera e modificata dal Senato.
(Parere alla IX Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Mariarosaria ROSSI (PdL), relatore, osserva che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere alla IX Commissione sul testo unificato delle proposte di legge in titolo, già approvato dalla Camera e modificato dal Senato, recante disposizioni in materia di sicurezza stradale. Al riguardo, ricorda anzitutto che l'esame in terza lettura è concentrato esclusivamente sulle parti del testo modificate dal Senato; fa notare, peraltro, che il testo in esame è stato già ulteriormente emendato presso la Commissione di merito nel corso di questa terza lettura parlamentare, seppur in modo circoscritto e limitato, e che il testo risultante dall'approvazione di tali proposte di modifica è stato ora trasmesso alle Commissioni per l'espressione del prescritto parere.
Con riferimento al provvedimento nel suo complesso, fa quindi presente che esso ha inteso affrontare alcune questioni di particolare rilievo rispetto alla tematica della sicurezza stradale: tra di esse, in primo luogo, sottolinea che è stato inserito il divieto di guidare dopo aver assunto bevande alcoliche per alcune, specifiche categorie di conducenti; in secondo luogo, è stata rivista complessivamente la normativa in materia di sanzioni per i conducenti che guidino in stato di ebbrezza o dopo aver assunto sostanze stupefacenti, in particolare nel caso in cui si verifichino incidenti ad essi imputabili. Fa notare poi che un altro tema importante trattato dal provvedimento riguarda la destinazione dei proventi derivanti dalle sanzioni pecuniarie inflitte per violazione delle disposizioni del codice della strada; si tratta dei proventi delle multe, che vengono destinati in misura significativa ad aumentare la sicurezza stradale, in particolare attraverso il potenziamento dei controlli e il miglioramento della segnaletica.
Per quanto concerne le norme di diretto interesse della Commissione, segnala l'articolo 25, recante modifiche all'articolo 142 del decreto legislativo n. 285 del 1992 (cosiddetto «Codice della strada»), in materia di limiti di velocità, nella parte in cui interviene ad aggiungere a tale disciplina un comma 12-ter, prevedendo che le somme derivanti dall'attribuzione delle quote dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie alla realizzazione di interventi di manutenzione e messa in sicurezza delle infrastrutture stradali e dei relativi impianti, arredi, attrezzature e pertinenze, nonché al potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, ivi comprese le spese relative al personale. Per tale ragione, evidenzia con particolare soddisfazione che la disposizione citata si preoccupi anche di individuare apposite risorse da destinare al personale in servizio chiamato ad accertare il rispetto del Codice della strada.
Segnala poi l'articolo 47, recante l'istituzione del Comitato per l'indirizzo ed il coordinamento delle attività connesse alla sicurezza stradale, che, al comma 4, prevede che i membri di derivazione ministeriale di tale Comitato abbiano qualifica almeno di direttore generale o equivalente e siano nominati dai Ministri delle rispettive amministrazioni di appartenenza, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge. Si prevede, peraltro, che per la partecipazione al Comitato non sia prevista la corresponsione di compensi o rimborsi spese di alcun genere.


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In conclusione, preso atto della circoscritta incidenza di tale provvedimento sugli ambiti di competenza della Commissione e considerato che si tratta di portare a compimento un lungo ed articolato iter di esame parlamentare, volto a migliorare in misura significativa la disciplina vigente in materia di sicurezza stradale, propone di esprimere parere favorevole sul testo unificato delle proposte di legge in esame.

Silvano MOFFA, presidente, nell'osservare che i circoscritti tempi di esame del provvedimento sono imposti dalla necessità di rendere con celerità un parere alla IX Commissione, anche in vista di un trasferimento alla sede legislativa e di una sollecita approvazione, ricorda che la presente proposta normativa, lungo l'ampio iter di discussione a cui è stata sottoposta, è stata più volte soggetta a revisioni e profonde modifiche. Al riguardo, fa notare, ad esempio, che due importanti disposizioni in materia di sicurezza stradale, introdotte all'unanimità dalla Camera dei deputati e successivamente soppresse dal Senato, sono state reintrodotte nel testo in questa terza lettura, a conferma dell'attento lavoro di approfondimento svolto da entrambi i rami del Parlamento.

Elisabetta RAMPI (PD), nel giudicare positivamente l'impianto complessivo del provvedimento in esame, considerata l'importante finalità di aumentare la sicurezza sulle strade italiane, ritiene che sia comunque opportuno avviare una riflessione più profonda su tali temi, eventualmente coinvolgendo gli enti locali e gli istituti scolastici nello svolgimento di una campagna di sensibilizzazione ed educazione, atta a scongiurare la messa in essere di comportamenti a rischio tra i giovani.
Pur esprimendo una certa perplessità su taluni circoscritti profili del provvedimento riguardanti, in particolare, il tema della semplificazione nel settore, potenzialmente posto a rischio dall'interrelazione tra talune disposizioni contenute nella proposta e certe funzioni proprie degli enti locali, ritiene comunque che non si possa che prendere atto della delicatezza delle questioni in gioco: preannuncia, per tale ragione, il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore.

Silvano MOFFA, presidente, ricorda al deputato Rampi che, proprio per affrontare in termini corretti il tema della semplificazione, si è previsto di conferire al Governo una delega legislativa in vista di una puntuale revisione dello stesso Codice della strada.

Giovanni PALADINI (IdV), pur stigmatizzando un metodo legislativo fondato sull'eccessivo ricorso alle deleghe al Governo, esprime un giudizio complessivamente positivo sul provvedimento in esame, considerate le urgenti esigenze di sicurezza stradale cui esso mira a rispondere. Associandosi poi alle considerazioni svolte dal deputato Rampi, ritiene opportuno intraprendere sul tema iniziative più ampie, che prendano in considerazione azioni di moralizzazione e di sensibilizzazione nei confronti dell'opinione pubblica, al fine di prevenire comportamenti dannosi per i giovani e per la società. In conclusione, condividendo le finalità del provvedimento, preannuncia il voto favorevole del suo sulla proposta di parere formulata dal relatore.

Donato Renato MOSELLA (Misto-ApI) fa notare che il tema della sicurezza stradale, considerati gli alti costi sociali che ne derivano, appare prioritario e delicato, richiedendo, per questo, un approccio unitario e attento da parte delle forze politiche. Nel convenire con i deputati intervenuti circa l'esigenza di svolgere una forte campagna di sensibilizzazione - non solo a livello locale (come già avviene), ma anche nazionale - dichiara il voto favorevole sulla proposta di parere formulata dal relatore, preso atto dell'esigenza di introdurre misure in grado di fronteggiare l'emergenza della sicurezza sulle strade.

Massimiliano FEDRIGA (LNP), sebbene riconosca che molte disposizioni non rientrino nell'ambito di competenza della


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Commissione, ritiene doveroso esprimere perplessità su talune innovazioni contenute nel provvedimento in esame. Si riferisce, in particolare, alle norme che introducono una sorta di «tolleranza zero» nei confronti dei giovani entro i 21 anni, anche rispetto a limitatissime alterazioni del tasso alcolemico, e che prevedono l'obbligo di svolgere un certo numero di ore di scuola guida per il conseguimento dell'autorizzazione alla guida di determinati veicoli, imponendo un ulteriore aggravio di spesa a carico delle famiglie, sopratutto di quelle disagiate.
Nel condividere, tuttavia, la parte del provvedimento di più diretto interesse della Commissione, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore.

Silvano MOFFA, presidente, con riferimento alle considerazioni testé svolte dal deputato Fedriga, fa notare che negli incidenti stradali il più alto tasso di mortalità si registra nei giovani tra i 18 e i 21 anni.

Massimiliano FEDRIGA (LNP), intervenendo per una ulteriore precisazione, dichiara di non ritenere particolarmente influente sulla guida dei giovani un tasso alcolemico pari allo 0,1 per cento, percentuale suscettibile, a suo avviso, di penalizzare ingiustamente coloro i cui comportamenti non incidono minimamente sulla sicurezza stradale.

Antonino FOTI (PdL), nel ripercorrere il lungo iter di discussione della proposta di legge in esame, giudica condivisibili le misure contenute nel provvedimento, comprese quelle definite di «tolleranza zero», attesa l'esigenza di far fronte ad una emergenza sociale connessa alla circolazione stradale, particolarmente sentita anche oggi, che ci si trova in prossimità del periodo estivo.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva quindi la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

Sui lavori della Commissione.

Silvano MOFFA, presidente, fa presente che è in fase di assegnazione il disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 64 del 2010, recante disposizioni urgenti in materia di spettacolo e attività culturali, approvato dal Senato nella giornata di ieri.
Considerato che il provvedimento è stato originariamente incluso nel calendario dei lavori dell'Assemblea a partire dal prossimo lunedì 21 giugno e che, tuttavia, non vi sono al momento notizie certe circa i tempi di esame del provvedimento in Commissione, avverte che la presidenza si riserva - qualora ve ne fossero le condizioni in relazione all'organizzazione dei lavori dell'Assemblea - di convocare la Commissione per l'esame in sede consultiva, restando inteso che tale esame non avrà luogo, ove fosse prevista una tempistica incompatibile con i lavori della Commissione stessa.

La Commissione prende atto.

La seduta termina alle 15.05.

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