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Resoconti delle Giunte e Commissioni

Resoconto della IX Commissione permanente
(Trasporti, poste e telecomunicazioni)
IX Commissione

SOMMARIO

Giovedì 29 luglio 2010


SEDE REFERENTE:

DL 103/2010: Disposizioni urgenti per assicurare la regolarità del servizio pubblico di trasporto marittimo. C. 3646 Governo, approvato dal Senato (Seguito dell'esame e conclusione) ... 183

RISOLUZIONI:

7-00329 Montagnoli: Ridefinizione del tracciato della linea ferroviaria AV/AC Brescia-Verona (Discussione e approvazione) ... 187

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto legislativo recante attuazione delle direttive 2008/57/CE e 2009/131/CE in materia di interoperabilità del sistema ferroviario comunitario. Atto n. 234 (Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio) ... 188

Sull'ordine dei lavori ... 189

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

IX Commissione - Resoconto di giovedì 29 luglio 2010


Pag. 183

SEDE REFERENTE

Giovedì 29 luglio 2010. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 9.25.

DL 103/2010: Disposizioni urgenti per assicurare la regolarità del servizio pubblico di trasporto marittimo.
C. 3646 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 28 luglio 2010.

Vincenzo GAROFALO (PdL), relatore, dà conto dei pareri espressi dalle Commissioni competenti in sede consultiva. In particolare hanno espresso parere favorevole le Commissioni II (Giustizia), V (Bilancio), X (attività produttive), XI (lavoro pubblico e privato) e XIV (Politiche dell'Unione europea) mentre ha espresso nulla osta la Commissione VI (Finanze). La I Commissione ha espresso un parere favorevole con un'osservazione con la quale si chiede che venga precisata la specifica causa giustificatrice che evidenzi sul piano costituzionale le ragioni poste alla base delle deroghe al principio generale della responsabilità degli amministratori per gli atti da essi compiuti. Osserva in proposito che tale disposizione è stata inserita anche in precedenti occasioni, da ultimo nel caso di Alitalia, quando le condizioni particolarmente difficili della società imponevano di garantire efficacia e


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tempestività degli atti di gestione. In ogni caso non viene meno la tutela dei terzi, che è assicurata dalla responsabilità della società. Segnala infine che l'accettazione da parte di Fintecna dell'offerta di acquisto presentata da Mediterranea holding SpA limita ad un tempo estremamente breve l'attività dell'amministratore unico e, di conseguenza, l'applicazione delle norme relative alla responsabilità sugli atti adottate. La Commissione parlamentare per le questioni regionali ha espresso un parere favorevole con una condizione, nella quale si chiede che venga previsto il parere della Conferenza unificata sui decreti ministeriali relativi sia al commissariamento di Tirrenia sia anche alla definizione del contenuto della scheda di trasporto. Rileva che, per quanto concerne Tirrenia, i tempi della privatizzazioni sono tali da non rendere possibile un prolungamento della procedura di adozione dei relativi decreti. Per quanto concerne l'autotrasporto, gli interventi contenuti sono l'esito di un confronto prolungato e molto approfondito con le associazioni di categoria e la committenza, per cui si può ritenere che rispondano alle esigenze del settore. Infine il Comitato per la legislazione ha espresso parere favorevole con alcune osservazioni in ordine all'efficacia del testo per la semplificazione e il riordinamento della legislazione vigente e sotto il profilo della chiarezza e della proprietà della formulazione. Pur comprendendo le ragioni di tali osservazioni, ritiene che l'urgenza degli interventi contenuti nel decreto-legge sia tale da non permettere l'approvazione di modifiche che rischierebbero di impedirne la conversione in legge entro i termini previsti dalla Costituzione.

Silvia VELO (PD) in ordine alle disposizioni in materia di autotrasporto, ribadisce la propria contrarietà al metodo seguito dal Governo già espressa durante la discussione generale del provvedimento e rilevata anche durante l'esame al Senato. Osserva infatti che l'inserimento di un articolato insieme di disposizioni in materia di autotrasporto nel decreto-legge volto alla gestione della Tirrenia nelle more della privatizzazione non ha consentito neanche alla Commissione Lavori pubblici del Senato di effettuare i necessari approfondimenti al riguardo. Rileva che, pur essendo tali disposizioni frutto di un accordo tra le parti e pur comprendendo la delicatezza di eventuali modifiche, non può venir meno il ruolo del Parlamento e il diritto dei singoli parlamentari di intervenire nel procedimento legislativo. Fa presente che nel settore dell'autotrasporto è stata operata una apertura del mercato attraverso una riforma la cui applicazione ha dato esiti negativi, perché si è prodotta una liberalizzazione selvaggia che ha creato diffuse situazioni di illegalità. Osserva quindi che sarebbe stata apprezzabile, da parte del Governo, un'autocritica o quanto meno una riflessione sugli effetti della liberalizzazione e sulle carenze che questa ha messo in luce. Inoltre rileva che tale accordo è frutto di un compromesso tra la committenza e le associazioni di settore in cui le parti hanno tentato di venirsi incontro e pertanto ritiene assai grave la mancata apposizione della firma da parte di Confindustria. Sottolinea che il settore dell'autotrasporto necessita di interventi strutturali, in quanto è composto tra moltissime aziende di piccole dimensioni e che sarebbe opportuno un intervento incisivo del Governo volto ad incentivare la formazione di aziende di dimensioni di più ampie o l'accorpamento tra imprese, a permettere la ripulitura degli albi provinciali attraverso l'eliminazione delle aziende prive di mezzi, e a contrastare i fenomeni di illegalità e di abusivismo, contestualmente prevedendo che non possano determinarsi condizioni che creino per i lavoratori italiani una situazione di svantaggio competitivo rispetto ai lavoratori stranieri e in particolare dei Paesi dell'est Europa. Auspica quindi che all'interno del Piano nazionale della logistica che il Governo sta elaborando insieme alla Consulta per l'autotrasporto vengano sottolineati questi indirizzi e sia perseguito lo sforzo di pervenire ad un riequilibrio intermodale che permetta di risolvere anche la questione del traffico nei nodi urbani, dal momento che lo


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squilibrio dei trasporti a favore della gomma rende il Paese assai meno competitivo. In ultimo non ritiene condivisibili le dichiarazioni rese dal rappresentante del Governo, che stima e di cui in generale apprezza la disponibilità e l'operato, dalle quali è emerso che la conclusione dell'accordo è avvenuta a seguito delle minacce di fermo da parte delle categorie degli autotrasportatori. A suo giudizio tali minacce sono fisiologiche in ciascuna trattativa e sarebbe apprezzabile invece che il Governo difendesse l'accordo per la bontà dei suoi contenuti, piuttosto che diffondere la sensazione che la sua conclusione sia avvenuta a seguito di una sorta di ricatto, anche per non svilire le categorie del settore e lo stesso ruolo del Governo.

Mario TULLO (PD), avendo letto sugli organi di stampa notizie contraddittorie sul processo di privatizzazione della società Tirrenia e sull'aggiudicazione della gara, chiede al Governo chiarimenti al riguardo.

Il sottosegretario di Stato Bartolomeo GIACHINO, in risposta alle osservazioni mosse dall'onorevole Velo, sottolinea con convinzione la bontà dei contenuti dell'accordo, che non è stato sottoscritto in conseguenza della minaccia di sciopero delle categorie, bensì all'esito di un lungo e articolato confronto con gli operatori del settore e, per la prima volta, anche con la committenza. Pur prendendo atto che tale accordo è perfettibile e che potranno essere adottate misure correttive, una volta che ne venissero evidenziate le carenze, ritiene che il lavoro compiuto sia stato assai importante e che si sia proceduto con una visione del tutto diversa rispetto ad un passato che ha visto molto spesso, e da ultimo nel 2007, il Governo cedere di fronte ai ricatti degli operatori del settore a seguito di blocchi della circolazione. Ribadisce quindi la propria condivisione dei contenuti dell'accordo, che giudica positivo e che auspica possa permettere al settore dell'autotrasporto di uscire dalla crisi in cui versa da molti anni. Per quanto concerne la richiesta di chiarimenti formulata dal deputato Tullo, si riserva di illustrate in modo dettagliato gli sviluppi della vicenda Tirrenia durante l'esame del provvedimento da parte dell'Assemblea.

Sandro BIASOTTI (PdL), intervenendo in sede di dichiarazioni di voto, preannuncia il voto favorevole del gruppo del Popolo della libertà sul provvedimento in esame, esprimendo viva soddisfazione per la conclusione positiva della vicenda relativa alla privatizzazione della Tirrenia. Condivide le osservazioni espresse dalla collega Velo in merito alla necessità di riequilibrare le modalità di trasporto a favore del ferro, ma fa presente che il trasporto ferroviario in Italia è caratterizzato da gravi carenze soprattutto sul versante del trasporto delle merci e per i collegamenti con gli snodi logistici principali del Paese, ossia i porti e gli interporti. Esprime quindi viva soddisfazione per il riconoscimento che il Governo, attraverso le disposizioni introdotte nel decreto-legge in esame in materia di autotrasporto, ha reso ad un settore che registra una situazione di crisi da molti anni. Osserva che tale situazione di crisi è ancor più preoccupante in relazione al fatto che il trasporto merci in Italia è per lo più effettuato su gomma. In ordine ai rilievi mossi dall'Autorità antitrust sulle tariffe minime, osserva che si sono avute per anni le tariffe cosiddette «a forcella» che tuttavia non sono state mai applicate e che i costi minimi hanno la funzione di tutelare non solo l'autotrasportatore ma anche l'utenza. In particolare giudica assai positiva la disposizione che prevede il riconoscimento delle soste; ricorda al riguardo che gli autotrasportatori non hanno finora percepito alcun compenso per le ore di sosta presso gli stabilimenti di carico, che spesso assai numerose. Ritiene importante sottolineare che le disposizioni in esame in materia di autotrasporto costituiscono degli importanti passi in avanti rispetto all'attuale disciplina del settore e auspica che tale intervento permetta la ripresa di un settore che giudica fondamentale nell'economia del Paese.


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Marco DESIDERATI (LNP), intervenendo in sede di dichiarazioni di voto, ringrazia il sottosegretario Giachino per la celerità con cui il Governo ha affrontato la questione dell'autotrasporto. Osserva che la conclusione di questi accordi ha evitato il minacciato sciopero degli autotrasportatori e il preannunciato blocco dei trasporti, che avrebbe avuto il solo effetto di peggiorare la grave crisi economica in cui versa il Paese e in particolare la categoria. Esprime soddisfazione per i pareri resi dalle Commissioni in sede consultiva, che sono stati tutti favorevoli al provvedimento. Riguardo all'introduzione dei costi minimi di esercizio sottolinea che essi costituiscono una garanzia sia per gli operatori del settore che per gli utenti. In ordine alla situazione della società Tirrenia, avendo appreso dalla stampa che Fintecna ha accettato l'offerta di acquisto presentata da Mediterranea holding SpA, esprime perplessità per il fatto che la società aggiudicataria abbia tra i propri soci la Regione siciliana. Osserva tuttavia che l'accettazione da parte di Fintecna costituisce essa stessa una garanzia rispetto ai requisiti dell'offerta presentata dalla società aggiudicataria. Preannuncia in conclusione il voto favorevole del proprio gruppo sul provvedimento in esame.

Antonio MEREU (UdC), intervenendo in sede di dichiarazioni di voto, evidenzia la difficoltà ad esprimere una posizione unitaria sul provvedimento in esame, che contiene norme del tutto eterogenee. Osserva inoltre la propria perplessità sulla disposizione che esonera l'amministratore unico nominato per la gestione di Tirrenia da ogni responsabilità civile e amministrativa. Osserva che sarebbe stato opportuno affrontare un dibattito più articolato sulla società Tirrenia incentrato soprattutto sulla qualità dei servizi della società di cabotaggio marittimo piuttosto che sulla necessità di salvataggio dell'azienda. Preannuncia, in conclusione, il voto di astensione del proprio gruppo sul provvedimento in esame.

Michele Pompeo META (PD) ritiene che le posizioni del gruppo siano state già compiutamente espresse dalla collega Velo. Ribadisce quindi la contrarietà personale e del proprio gruppo sull'impianto del provvedimento e sul metodo seguito dal Governo che ha visto l'inserimento di norme del tutto eterogenee all'interno del decreto-legge volto a definire la gestione della società Tirrenia. Quanto all'articolo 1 del provvedimento, fa presente che a suo giudizio emergono profili di incostituzionalità, dato che vengono affidati all'amministratore unico poteri pressoché assoluti e una sorta di immunità rispetto alle disposizioni del codice civile. Esprime la propria contrarietà rispetto al metodo seguito per risolvere la questione della privatizzazione della Tirrenia, dalla quale è emersa una sostanziale debolezza del Governo. Quanto all'autotrasporto chiede al rappresentante del Governo una maggiore correttezza nei confronti della Commissione e soprattutto delle posizioni espresse dal Partito democratico nell'autonomia di giudizio che da sempre lo contraddistingue. Sottolinea con forza che non vi è alcun pregiudizio da parte del Partito democratico nei confronti del settore dell'autotrasporto e che le critiche mosse al riguardo hanno per oggetto il metodo seguito piuttosto che il merito delle disposizioni. Osserva che la materia dell'autotrasporto è assai delicata ed esprime la propria contrarietà a qualsiasi strumentalizzazione politica delle posizioni espresse. Preannuncia infine il voto contrario del proprio gruppo sul provvedimento in esame e si riserva di articolare ulteriormente la posizione del proprio gruppo sulle distinte materie di intervento affrontate nel decreto-legge durante la discussione in Assemblea.

La Commissione delibera di conferire il mandato al relatore di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

Mario VALDUCCI, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

La seduta termina alle 9.50.


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RISOLUZIONI

Giovedì 29 luglio 2010. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 15.15.

7-00329 Montagnoli: Ridefinizione del tracciato della linea ferroviaria AV/AC Brescia-Verona.
(Discussione e approvazione).

Alessandro MONTAGNOLI (LNP), relatore, illustra la risoluzione in titolo, facendo presente che essa è volta a chiedere la modifica del tracciato della tratta ferroviaria ad alta velocità/alta capacità Brescia-Verona, in quanto il tracciato attualmente previsto crea una serie di criticità di carattere progettuale, ambientale ed economico. Rileva che gli enti locali hanno chiesto la definizione di un tracciato alternativo che eviti l'impatto sui territori agricoli di alto pregio, che comporta peraltro una sostanziale riduzione dei costi dell'opera. La risoluzione impegna quindi il Governo a promuovere un tavolo di confronto che coinvolga anche le amministrazioni locali che abbia ad oggetto la revisione del tracciato dell'opera oggetto dell'atto di indirizzo.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO ricorda che la tratta AV/AC Brescia-Verona, fase funzionale della linea AV/AC Milano-Verona, è stata prevista nel Contratto di programma 2007-2011, aggiornamento 2009, tra Rete ferroviaria italiana ed il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, tra le opere programmatiche per lo sviluppo della rete ferroviaria nazionale e, quindi, allo stato attuale priva dei finanziamenti necessari al completamento della progettazione ed alla realizzazione.
Per quanto concerne il tracciato della linea AV/AC Milano-Verona, fa presente che Ferrovie dello Stato evidenzia quanto segue. Lungo la direttrice ferroviaria Milano-Verona era stato predisposto un primo progetto di massima nel 1992, con successive varianti nel 1994 (variante Fiume Mincio Verona), sviluppato come progetto definitivo nel 1996. Nel periodo 1996-2000 sono stati effettuati una lunga serie di approfondimenti istituzionali tesi a definire il tracciato della linea. In particolare, il tavolo istituzionale per gli approfondimenti di tracciato in Veneto, istituito dal Ministero dei trasporti e della navigazione con decreto n. 46/T del 1o aprile 1999, ha concluso i suoi lavori in data 22 marzo 2000 con l'emissione di un Documento di indirizzo preliminare. Per quanto riguarda il tratto dal confine regionale occidentale fino al quadrante Europa, rileva che il citato documento riporta il parere favorevole, dei Ministeri dei trasporti e dell'ambiente, della Regione Veneto, della Provincia di Verona, di TAV ed di Ferrovie dello Stato, sulla soluzione che prevede l'affiancamento della linea alta velocità all'autostrada A4 nel tratto da Peschiera a San Giorgio in Salici e alla linea storica nel tratto da San Giorgio in Salici a Verona.
Osserva che il documento citato costituisce, in relazione agli impegni assunti dai soggetti firmatari, il riferimento programmatico e progettuale su cui sono state sviluppate le successive fasi del progetto. Parallelamente a tali eventi ricorda che il progetto della Milano-Verona è stato sottoposto, per la parte lombarda, ad una serie di verifiche da parte degli enti locali con il coordinamento della regione Lombardia e che conseguentemente sono state individuate, a partire dal 1997, una serie di ottimizzazioni di tracciato e di modifiche ed integrazioni infrastrutturali.
Sottolinea che in esito a tali approfondite ottimizzazioni e modifiche, condivise a livello istituzionale, è stato redatto il progetto preliminare e lo Studio di impatto ambientale della linea AV/AC Milano-Verona, trasmessi, in data 10 marzo 2003, al Ministero delle infrastrutture, al Ministero dell'ambiente, alle regioni ed


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agli altri enti interessati, ai sensi della legge n. 443 del 2001 (cosiddetta «legge obiettivo»).
Rileva che su tale progetto, in data 18 luglio 2003, la regione Lombardia, con deliberazione di giunta n. 13714, ha espresso parere favorevole con prescrizioni. Parimenti, in data 23 giugno 2003, con deliberazione di giunta n. 6015/45.01, integrata con parere n. 8343/45.01 del 11 agosto 2003, la regione Veneto si è espressa positivamente sul progetto preliminare, con prescrizioni.
Infine fa presente che, sul progetto preliminare, la Commissione speciale VIA ha espresso parere favorevole con prescrizioni e raccomandazioni. Successivamente, secondo le procedure previste dalla «legge obiettivo», in esito alla conclusione della Conferenza di servizi del 19 dicembre 2002 ed all'istruttoria del Ministero delle infrastrutture, il progetto preliminare della Linea AV/AC Milano-Verona, di cui la tratta AV/AC Brescia-Verona, come detto, costituisce una fase funzionale, è stato approvato con prescrizioni dal CIPE, con delibera n. 120/03 del 5 dicembre 2003 pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n. 132/04 del 8 giugno 2004, vincolando, tra l'altro, il corridoio infrastrutturale dove si inserisce il tracciato ferroviario.
Per quanto attiene la problematica del rumore, segnala che il progetto approvato prevede barriere antirumore per l'attenuazione dell'impatto acustico sui ricettori presenti lungo il tracciato individuato. Nell'ambito della realizzazione dell'opera ferroviaria sono inoltre previste opere di mitigazione dell'impatto socio-ambientale dell'opera stessa.
In conclusione dichiara che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e, naturalmente, Rete ferroviaria italiana sono disponibili ad un confronto istituzionale tra tutte le amministrazioni interessate al fine di approfondire e valutare le proposte avanzate dai proponenti la risoluzione in oggetto.
Segnala infine che, in base a quanto disposto dalla legge n. 133 del 2008, il soggetto preposto alla progettazione ed alla realizzazione dell'opera è il general contractor «Consorzio Cepav Due», in forza della convenzione sottoscritta nel 1991 con TAV (ora RFI).
In ragione delle considerazioni sopra esposte, esprime parere favorevole sulla risoluzione in discussione.

La Commissione approva la risoluzione n. 7-00329, relativa alla ridefinizione del tracciato della linea ferroviaria AV/AC Brescia-Verona.

Mario VALDUCCI, presidente, evidenzia che la risoluzione è stata approvata unanimemente dalla Commissione.

La seduta termina alle 15.25.

ATTI DEL GOVERNO

Giovedì 29 luglio 2010. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 15.25.

Schema di decreto legislativo recante attuazione delle direttive 2008/57/CE e 2009/131/CE in materia di interoperabilità del sistema ferroviario comunitario.
Atto n. 234.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame dello Schema di decreto all'ordine del giorno.

Mario VALDUCCI, presidente, avverte che il termine per l'espressione del parere è fissato al 28 agosto 2010. In considerazione dell'imminente sospensione dei lavori parlamentari, chiede al rappresentante del Governo di assicurare che l'adozione definitiva del decreto legislativo da parte del Governo stesso non avvenga prima dell'espressione del parere della Commissione. La Commissione, a sua


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volta, si impegna ad avviare e svolgere l'esame dello schema di decreto legislativo alla ripresa dei lavori.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO si impegna nel senso indicato dal presidente.

Mario VALDUCCI, presidente, nessun deputato chiedendo di intervenire, rinvia quindi in seguito dell'esame ad altra seduta.

Sull'ordine dei lavori

Mario VALDUCCI, presidente, avverte che, in data 28 luglio 2010, è stato assegnato alla Commissione, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del regolamento, lo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2008/63/CE, relativa alla concorrenza sui mercati delle apparecchiature terminali di telecomunicazioni (Atto n. 238).
Fa presente che il termine per l'espressione del parere è fissato al 6 settembre 2010. Chiede al rappresentante del Governo di assicurare che l'adozione definitiva del decreto legislativo da parte del Governo stesso non avvenga prima dell'espressione del parere della Commissione, che avvierà l'esame dello schema immediatamente alla ripresa dei lavori.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO, in accordo con il Ministero dello sviluppo economico, si impegna nel senso richiesto dal presidente.

La seduta termina alle 15.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.30 alle 15.35.

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