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Resoconti delle Giunte e Commissioni

Resoconto della XIII Commissione permanente
(Agricoltura)
XIII Commissione

SOMMARIO

Martedì 26 ottobre 2010


AUDIZIONI INFORMALI:

Audizione informale dei rappresentanti delle associazioni Legambiente, World wide fund for nature Italia (WWF-Italia) e Lega italiana per la protezione degli uccelli (LIPU), nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 2744 Cenni «Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare» ... 138

SEDE CONSULTIVA:

Variazioni nella composizione della Commissione ... 139

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2011). C. 3778 Governo.
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013. C. 3779 Governo.
Tabella n. 12: Stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013 (Relazione alla V Commissione) (Seguito dell'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del regolamento, e conclusione - Relazione favorevole) ... 139
ALLEGATO 1 (Emendamenti ed articoli aggiuntivi riferiti al disegno di legge di stabilità C. 3778 ) ... 148
ALLEGATO 2 (Proposta di relazione approvata dalla Commissione) ... 156
ALLEGATO 3 (Proposta di relazione contraria presentata dal gruppo Idv) ... 157

RISOLUZIONI:

7-00402 Di Giuseppe, 7-00404 Oliverio, 7-00412 De Camillis e 7-00416 Delfino: Sulla crisi del comparto del pomodoro (Discussione congiunta e conclusione - Approvazione della risoluzione n. 8-00093) ... 144
ALLEGATO 4 (Proposta di risoluzione) ... 161
ALLEGATO 5 (Risoluzione approvata dalla Commissione) ... 164

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per l'anno 2010, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi. Atto n. 223 (Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio) ... 145

AVVERTENZA


XIII Commissione - Resoconto di martedì 26 ottobre 2010


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AUDIZIONI INFORMALI

Martedì 26 ottobre 2010.

Audizione informale dei rappresentanti delle associazioni Legambiente, World wide fund for nature Italia (WWF-Italia) e Lega italiana per la protezione degli uccelli (LIPU), nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 2744 Cenni «Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare».

L'audizione si è svolta dalle 17.35 alle 18.


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SEDE CONSULTIVA

Martedì 26 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Paolo RUSSO. - Interviene il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Giancarlo Galan.

La seduta comincia alle 18.40.

Variazioni nella composizione della Commissione.

Paolo RUSSO, presidente, comunica che il deputato Luca Volontè cessa di far parte della Commissione e torna a far parte della stessa il deputato Giuseppe Naro. Ad entrambi formula auguri di buon lavoro.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2011).
C. 3778 Governo.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013.
C. 3779 Governo.

Tabella n. 12: Stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013.
(Relazione alla V Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del regolamento, e conclusione - Relazione favorevole).

La Commissione prosegue l'esame dei disegni di legge, rinviati nella seduta del 20 ottobre 2010.

Paolo RUSSO, presidente, ricorda che nella seduta del 20 ottobre scorso il relatore Gottardo ha svolto la relazione introduttiva.
Comunica quindi che sono stati presentati emendamenti ed articoli aggiuntivi, riferiti al disegno di legge di stabilità (vedi allegato 1).
Al riguardo, fa presente che, come avvenuto gli scorsi anni, in considerazione della necessità di applicare criteri omogenei ed obiettivi, la valutazione puntuale di ammissibilità di tutte le proposte emendative sarà compiuta nel corso dell'esame presso la Commissione bilancio, mentre i giudizi di ammissibilità svolti in sede consultiva si limiteranno ai profili generali e non avranno carattere definitivo. Nel corso dell'esame presso la Commissione Bilancio sarà perciò ulteriormente valutata l'ammissibilità sia degli emendamenti approvati o respinti dalle Commissioni in sede consultiva sia degli emendamenti dichiarati inammissibili in tale fase ed eventualmente ripresentati presso la Commissione Bilancio.
Ciò premesso, rileva alcuni degli emendamenti presentati presentano profili critici, dal punto di vista della conformità alle regole in materia di emendabilità stabilite dalla legge di contabilità e finanza pubblica e dal regolamento della Camera.
In particolare, risultano inammissibili per estraneità di materia, in quanto non appaiono conformi al contenuto proprio del disegno di legge di stabilità, le seguenti proposte emendative:
Beccalossi 3778/XIII/1.2, che prevede l'utilizzabilità nel 2011 delle somme, stanziate per il 2010 e non utilizzate, per contributi per le produzioni a stagionatura prolungata e, quindi, reca norme di spesa a sostegno di un settore dell'economia;
Di Caterina 3778/XIII/1.3, che disciplina il settore delle scommesse ippiche, con norme di carattere ordinamentale;
Cenni 3778/XIII/1.4, che riconosce un credito di imposta per il gasolio utilizzato nelle coltivazioni sotto serra e, quindi, reca norme di spesa a sostegno di un settore dell'economia;
Servodio 3778/XIII/1.6, che prevede norme per la promozione della cooperazione e dell'associazionismo tra imprenditori ittici, con norma di carattere ordinamentale;
Servodio 3778/XIII/1.7, che prevede la proroga del programma nazionale triennale


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della pesca e dell'acquacoltura e, quindi, reca norme a sostegno di un settore dell'economia;
Beccalossi 3778/XIII/1.02, che rifinanzia il fondo bieticolo-saccarifero e, quindi, reca norme di spesa a sostegno di un settore dell'economia;
Beccalossi 3778/XIII/1.03, che disciplina deroghe al divieto di cessione dei crediti inerenti a contributi comunitari, con norme di carattere ordinamentale.

Risulta inoltre inammissibile per carenza di compensazione l'emendamento Agostini 3778/XIII/1.5, che prevede agevolazioni fiscali per gli imprenditori ittici.

Isidoro GOTTARDO (PdL), relatore, ricorda preliminarmente che la situazione della finanza pubblica e la manovra finanziaria in esame pongono vincoli che condizionano il soddisfacimento delle esigenze prioritarie del settore agricolo. Per affrontare tali esigenze, finalità che anche il Governo ha dichiarato di condividere, occorre reperire una copertura finanziaria effettiva e non meramente formale. Tuttavia, a suo giudizio, la Commissione Agricoltura non può non pronunciarsi favorevolmente sugli emendamenti che riguardano tali questioni, a prescindere dalla parte politica che li ha presentati e dal tipo di copertura finanziaria proposta, proprio per formulare un indirizzo politico, segnalando alla Commissione Bilancio l'esigenza di trovare finalmente una soluzione alle medesime questioni.
Per questi motivi, esprime parere favorevole sull'emendamento Oliverio 3778/XIII/1.1, che prevede la proroga delle agevolazioni contributive per le imprese agricole delle zone montane e svantaggiate, pur esprimendo perplessità sulla possibilità di disporre in questa sede la proroga anche per l'anno 2010.

Paolo RUSSO, presidente, sottolinea che, sulla base delle premesse esposte dal relatore e considerato che l'emendamento individua la copertura finanziaria nella Tabella C, la Commissione in questa fase esprimerà una valutazione politica, che prescinde dagli aspetti tecnici dell'emendamento.

Il Ministro Giancarlo GALAN, premesso che il Ministero dell'economia e delle finanze ha un orientamento generalmente contrario alla copertura finanziaria proposta, rileva che per parte sua è difficile esprimere contrarietà al merito dell'emendamento Oliverio 3778/XIII/1.1. Si rimette pertanto alla Commissione, segnalando che il Governo è orientato ad affrontare la questione nell'ambito del provvedimento finalizzato alla proroga di termini.

Viviana BECCALOSSI (PdL) illustra il suo emendamento 3778/XIII/1.2, che propone di rendere utilizzabile nel 2011 la somma di 10 milioni di euro stanziata dalla legge finanziaria 2010 per contributi in favore dei prodotti a lunga stagionatura. Al riguardo, sottolinea che tale somma non è stata ancora utilizzata nell'esercizio in corso, perché non è stato adottato il decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, che avrebbe dovuto stabilire, entro trenta giorni dalla sua entrata in vigore, le modalità per l'attuazione della disposizione. Premesso che si è assistito ad un «rimpallo» di responsabilità tra i due Ministeri, chiede al Ministro Galan di impegnarsi affinché le difficoltà siano superate e lo stanziamento in questione possa effettivamente andare a sostegno del settore destinatario.

Marco CARRA (PD), concordando con il merito dell'emendamento Beccalossi 3778/XIII/1.2, ritiene inaccettabile che, per l'attuazione di una norma condivisa dal Parlamento e dal Ministro delle politiche agricole, vengano invocate le difficoltà frapposte dal Tesoro. Infatti, il Governo è un organo unico. Invita pertanto il Ministro Galan ad esercitare le dovute pressioni sul Ministero dell'economia e delle finanze.


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Il Ministro Giancarlo GALAN, rilevando che difficoltà tra Ministeri e Tesoro hanno caratterizzato spesso anche altri Governi, fa presente che domani formalizzerà la richiesta di inserimento nel provvedimento di proroga dei termini.

Isidoro GOTTARDO (PdL), relatore, esprime parere contrario sull'emendamento Brandolini 3778/XIII/1.8, che propone di inserire un accantonamento in Tabella A destinato al rifinanziamento del fondo di garanzia di cui all'articolo 15 della legge n. 266 del 1997.
Esprime parere favorevole sull'emendamento Oliverio 3778/XIII/1.9, che propone di inserire un accantonamento in Tabella A destinato al finanziamento della proroga delle agevolazioni previdenziali per le imprese agricole delle zone montane e svantaggiate.
Esprime poi parere contrario sull'emendamento Sani 3778/XIII/1.10, che propone di inserire un accantonamento in Tabella A destinato all'istituzione di un Fondo per lo sviluppo della filiera ittica.
Esprime parere favorevole sull'emendamento Marco Carra 3778/XIII/1.11, che propone di inserire un accantonamento in Tabella A finalizzato a favorire l'accesso al credito per i produttori che hanno acquistato quote latte.

Viviana BECCALOSSI (PdL) ricorda che il decreto-legge n. 5 del 2009, convertito dalla legge n. 33 del 2009, sulle quote latte, aveva previsto risorse per 45 milioni di euro per l'anno 2009, al fine di favorire le misure di accesso al credito per i produttori che hanno acquistato quote latte successivamente al periodo di applicazione del decreto-legge 28 marzo 2003, n. 49, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 maggio 2003, n. 119. Tuttavia, il relativo fondo non è stato mai attivato.

Paolo RUSSO, presidente, osserva che l'emendamento Marco Carra 3778/XIII/1.11 propone di inserire un accantonamento in Tabella A per un successivo provvedimento legislativo avente la medesima finalità.

Isidoro GOTTARDO (PdL), relatore, esprime parere contrario sull'emendamento Fiorio 3778/XIII/1.12, che propone di inserire un accantonamento in Tabella A finalizzato all'ulteriore finanziamento dei contratti di filiera e di distretto, di cui all'articolo 1 del disegno di legge C 2260, recentemente approvato dalla Camera. Osserva in proposito che, pur trattandosi di una finalità apprezzabile, non può ritenersi un'esigenza prioritaria.
Esprime quindi parere favorevole sull'emendamento Cenni 3778/XIII/1.13, che propone di inserire un accantonamento in Tabella A destinato ad agevolazioni per il gasolio utilizzato per le coltivazioni sotto serra.
Esprime parere contrario sull'emendamento Agostini 3778/XIII/1.14.
Raccomanda poi l'approvazione del suo emendamento 3778/XIII/1.17, concernente il rifinanziamento del fondo bieticolo-saccarifero per 65 milioni di euro che riformula l'articolo aggiuntivo Beccalossi 3778/XIII/1.02 in termini compatibili con il contenuto proprio della legge di stabilità. Invita poi presentatori ad adeguare la somma prevista nell'analogo emendamento Zucchi 3778/XIII/1.15, che indica la cifra di 86 milioni di euro.

Angelo ZUCCHI (PD) sarebbe pronto a riformulare il suo emendamento, qualora avesse la garanzia che la differenza tra i due importi, pari a 21 milioni di euro, sia effettivamente messa dall'AGEA a disposizione del settore, come preannunciato dal Ministro. Tuttavia, ciò non pare ancora avvenuto.

Il Ministro Giancarlo GALAN precisa che la questione sarà portata all'esame del CIPE nella prossima riunione.

Angelo ZUCCHI (PD) è disponibile a considerare il suo emendamento 3778/XIII/1.15 assorbito da quello del relatore, ritirandolo.

Isidoro GOTTARDO (PdL), relatore, esprime parere contrario sull'emendamento Trappolino 3778/XIII/1.16 e parere


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favorevole sull'articolo aggiuntivo Beccalossi 3778/XIII/1.01.

Il Ministro Giancarlo GALAN esprime parere conforme a quello del relatore, richiamando quanto in precedenza precisato.

La Commissione, con distinte votazioni, approva quindi l'emendamento Oliverio 3778/XIII/1.1, respinge l'emendamento Brandolini 3778/XIII/1.8, approva l'emendamento Oliverio 3778/XIII/1.9, respinge l'emendamento Sani 3778/XIII/1.10, approva l'emendamento Marco Carra 3778/XIII/1.11, respinge l'emendamento Fiorio 3778/XIII/1.12, approva l'emendamento Cenni 3778/XIII/1.13, respinge l'emendamento Agostini 3778/XIII/1.14, approva l'emendamento del relatore 3778/XIII/1.17, respinge l'emendamento Trappolino 3778/XIII/1.16 e approva l'articolo aggiuntivo Beccalossi 3778/XIII/1.01.

Paolo RUSSO, presidente, avverte che il relatore ha presentato una proposta di relazione favorevole (vedi allegato 2) e che i deputati Di Giuseppe e Rota hanno presentato una proposta di relazione contraria (vedi allegato 3).

Anita DI GIUSEPPE (IdV) preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di relazione favorevole del relatore, illustrando la sua proposta di relazione contraria.
Sottolinea infatti che l'agricoltura non viene affatto sostenuta nella manovra finanziaria del Governo, al pari di quanto avvenuto con il disegno di legge C. 2260, nel quale pure sono mancati interventi concreti a favore del mondo agroalimentare. Si tratta di un ulteriore momento di una politica scellerata che prosegue ormai da anni e che preoccupa fortemente non solo le forze politiche, ma soprattutto gli agricoltori.

Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD), nel preannunciare il voto contrario del suo gruppo sulla proposta conclusiva del relatore, ricorda che lo scorso 14 ottobre il Ministro Galan aveva parlato di una «tragedia», riferendosi all'approvazione in Consiglio dei ministri della manovra finanziaria. In effetti, la manovra finanziaria costituisce una tragedia per l'agricoltura, poiché è del tutto inadeguata alle esigenze di tale settore, che viene completamente ignorato.
Sottolinea al riguardo che l'opposizione sarebbe anche disponibile a fornire il suo sostegno all'adozione delle misure necessarie nei settori agricolo e della pesca, ma viene di fatto bloccata dall'inazione del Governo. Anche sul disegno di legge C. 2260, in materia di etichettatura, si è verificata tale situazione, con la conseguenza che il testo approvato dalla Camera è stato privato delle principali misure di rilancio della competitività del settore agroalimentare. Le misure allora rinviate e i numerosi impegni assunti dal Ministro avrebbero potuto trovare posto nella manovra finanziaria, ma così non è avvenuto. Chiede pertanto al Ministro e alla maggioranza se intendono difendere dinanzi alla Commissione Bilancio, le proposte oggi approvate dalla Commissione, sottolineando che apparirebbe inaccettabile invocare la «cattiveria» del Tesoro.

Teresio DELFINO (UdC) non apprezza la proposta di relazione del relatore, la cui scarna formulazione rivela un atteggiamento di rassegnazione della maggioranza.
Fa quindi presente che il suo gruppo non ha presentato emendamenti in Commissione, riservandosi di avanzare le sue proposte in sede di Commissione Bilancio.
Sottolinea poi che il Ministro Galan, che con la sua frequente partecipazione ai lavori della Commissione dimostra di volersi impegnare per la soluzione dei problemi, non ha tuttavia fatto valere adeguatamente le sue ragioni nella definizione della manovra finanziaria del Governo. In particolare, non sono stati onorati neppure gli impegni precisi assunti di fronte ai produttori di latte rispettosi delle regole, che ancora attendono l'attivazione delle risorse finanziarie previste dalla legge, e di fronte agli operatori del settore bieticolo-saccarifero, che attendono il finanziamento


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delle ultime annualità del regime di aiuti autorizzato dall'Unione europea. Al riguardo, desidera sottolineare che, anche di fronte alle note difficoltà della finanza pubblica, un Governo responsabile considera gli accordi sottoscritti priorità che devono essere assolutamente rispettate, anche a costo di rinunciare ad altri interventi.
Quanto alle esigenze dell'agricoltura, osserva che vi è larga convergenza tra le forze politiche sulle misure da adottare, poiché i problemi dell'agricoltura sono obiettivi, non hanno colore politico e toccano i temi fondamentali dell'approvvigionamento e della sicurezza alimentare. Tuttavia, non vede a parte del Governo un impegno serio in tale direzione.
Per questi motivi, preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta del relatore, manifestando pessimismo sul testo della manovra finanziaria che con ogni probabilità verrà definitivamente approvata dalla maggioranza.

Corrado CALLEGARI (LNP) richiama l'attenzione sulla difficile situazione che sta attraversando l'economia italiana in questa fase. Ricorda inoltre le difficoltà nell'utilizzo delle risorse comunitarie che la Commissione ha potuto registrare in occasione dell'esame del progetto di legge C. 3472, sui programmi di sviluppo rurale.
Il suo gruppo, tuttavia, è convinto che l'azione svolta dal Governo, dal Ministro Tremonti e dai Ministri della Lega, soprattutto in materia di federalismo fiscale, siano la strada giusta e necessaria per «raddrizzare la barca» e portare tutto il Paese a procedere a una sola velocità.
Ricorda quindi che, come emerso nel corso dell'esame della proposta di legge C. 2744, sulla tutela della biodiversità agraria e alimentare, se le regioni vogliono, possono attivarsi utilmente, senza dover attendere indirizzi dallo Stato.
Preannuncia infine il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta del relatore.

Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD) invita il relatore ad integrare la sua proposta di relazione con alcune condizioni, volte a segnalare la necessità di risolvere le esigenze prioritarie del settore agricolo e, in particolare, la proroga delle agevolazioni previdenziali, il rifinanziamento del fondo bieticolo-saccarifero e le agevolazioni per il gasolio utilizzazto nelle serre.

Paolo RUSSO, presidente, fa presente che gli emendamenti approvato dalla Commissione, che riguardano, tra l'altro, le questioni indicate dal deputato Oliverio, saranno allegati alla relazione da trasmettere alla Commissione Bilancio.

Giuseppina SERVODIO (PD) osserva che l'approvazione di emendamenti non costituisce un esercizio privo di rilevanza concreta, anche se le previsioni circa il loro accoglimento da parte della Commissione Bilancio sono pessimistiche. Tuttavia, approvare una relazione con condizioni ha un significato politico ben diverso dall'allegare alla relazione medesima gli emendamenti approvati. Infatti, pur se il suo gruppo voterà contro la proposta del relatore, una relazione con condizioni segnala in modo più marcato le priorità politiche della maggioranza della Commissione Agricoltura. Sarebbe un modo di dare dignità al lavoro della Commissione.

Paolo RUSSO, presidente, premesso che spetta al relatore formulare la sua proposta, osserva che il ragionamento della collega Servodio viene meno nel momento in cui la stessa annuncia che in ogni caso il gruppo del Pd voterà contro la proposta del relatore.

Isidoro GOTTARDO (PdL), relatore, precisa che la Commissione Agricoltura non è un organo tecnico, ma un organo politico, che esprime una maggioranza impegnata a sostenere il Governo rispetto ad una manovra finanziaria coerente con gli obblighi assunti in sede europea e compatibile con le necessità della finanza pubblica. Per questi motivi, non sottoporrà a condizioni la sua proposta di relazione favorevole sulla manovra finanziaria, fermo restando che la maggioranza non mancherà di sostenere il Ministro Galan


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nell'azione volta a reperire le risorse necessarie per affrontare le emergenze dell'agricoltura.

La Commissione approva infine la proposta di relazione favorevole, presentata dal relatore, sul disegno di legge di bilancio, con riferimento alla tabella n. 12, e sulle connesse parti del disegno di legge di stabilità, risultando preclusa la proposta di relazione contraria presentata dai deputati Di Giuseppe e Rota. Nomina altresì il deputato Gottardo relatore presso la Commissione Bilancio.

La seduta termina alle 19.45.

RISOLUZIONI

Martedì 26 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Paolo RUSSO. - Interviene il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Giancarlo Galan.

La seduta comincia alle 19.45.

7-00402 Di Giuseppe, 7-00404 Oliverio, 7-00412 De Camillis e 7-00416 Delfino: Sulla crisi del comparto del pomodoro.
(Discussione congiunta e conclusione - Approvazione della risoluzione n. 8-00093).

Paolo RUSSO, presidente, avverte che, vertendo le risoluzioni su identico argomento, la discussione si potrà svolgere congiuntamente.

La Commissione concorda.

Viviana BECCALOSSI (PdL), nel richiamare la grave crisi che la filiera italiana del pomodoro sta attraversando, ricorda che la Commissione ha svolto sulla questione un articolato ciclo di audizioni informali, incontrando tutti i soggetti della filiera, sia di parte agricola che di parte industriale. Le risoluzioni in discussione nascono quindi dalle esigenze e dalle richieste rappresentate nel corso di tale importante confronto, sulle quali si è registrato l'impegno di tutte le forze politiche. Inoltre, i presentatori delle risoluzioni si sono impegnati a formulare una proposta di risoluzione unitaria, da sottoporre all'approvazione unanime della Commissione. Procede quindi ad illustrare la proposta di risoluzione (vedi allegato 4).

Anita DI GIUSEPPE (IdV) auspica che gli impegni indicati nella risoluzione siano osservati dal Governo.

Fabio RAINIERI (LNP), con riferimento all'impegno n. 1), ritiene necessario - come richiesto dagli operatori ascoltati in audizione - indicare una data precisa entro la quale devono essere definiti gli elementi essenziali per la programmazione degli investimenti e i contratti di fornitura a livello nazionale.

Paolo RUSSO, presidente, osserva che nello schema di risoluzione è utilizzata l'espressione «in tempi utili», in relazione all'esigenza indicata dal deputato Rainieri; sembrerebbe invece improprio che la Commisisone indichi una data precisa.

Fabio RAINIERI (LNP) insiste nella sua richiesta. Propone altresì, con riferimento all'impegno n. 6), di fare esplicito riferimento anche alla polpa di pomodoro e di prevedere che le iniziative per un sistema obbligatorio di etichettatura di origine, per renderle veramente efficaci, si svolgano non solo a livello dell'Unione europea, ma a livello mondiale.

Paolo RUSSO, presidente, propone una riformulazione dell'impegno n. 1), per recepire l'esigenza segnalata dal deputato Rainieri. Osserva invece che un sistema di etichettatura a livello mondiale non sarebbe possibile nell'attuale quadro del commercio internazionale e che, in ogni caso, un sistema europeo sarebbe efficace anche rispetto ai Paesi terzi, perché impedirebbe le triangolazioni.
Avverte infine che la risoluzione unitaria è stata riformulata sulla base del dibattito svoltosi. Essa assume il numero 8-00093 (vedi allegato 5).


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Il ministro Giancarlo GALAN esprime parere favorevole sulla risoluzione n. 8-00093.

La Commissione approva infine all'unanimità la risoluzione n. 8-00093.

La seduta termina alle 20.

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 26 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Paolo RUSSO.

La seduta comincia alle 20.

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per l'anno 2010, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi.
Atto n. 223.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto ministeriale.

Paolo RUSSO, presidente, ricorda che l'esame del provvedimento, trasmesso alle Camere nello scorso mese di giugno, non ha sinora avuto luogo per consentire al Governo di verificarne la compatibilità con il sopravvenuto decreto-legge n. 78, che ha previsto la soppressione del Centro per formazione in economia e politica dello sviluppo rurale di Portici. Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali ha successivamente comunicato che il contributo stanziato per il predetto ente andrà a coprire spese per la realizzazione di attività di formazione e ricerca già svolte e per la prosecuzione di progetti già avviati ed ha pertanto chiesto che la Commissione esprima il parere sul testo già trasmesso

Giovanna NEGRO (LNP), relatore, ricorda che lo schema di decreto ministeriale in esame è stato predisposto dal Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, di concerto con il Ministro dell'economia, ed è sottoposto al parere parlamentare sulla base del dettato dell'articolo 32, comma 2, della legge 23 dicembre 2001, n. 448 (legge finanziaria 2002), che ha disciplinato il sistema di riparto delle risorse che lo Stato assegna agli enti ed organismi indicati dalla legge medesima.
Il comma 2 di detto articolo 32, infatti, ha stabilito che gli importi dei contributi dello Stato in favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi, di cui alla tabella 1 allegata alla legge, siano iscritti in un'unica unità previsionale di base nello stato di previsione di ciascun Ministero interessato. È stato, altresì, disposto che il riparto delle risorse stanziate su ciascuna di tali unità previsionali di base debba essere annualmente effettuato entro il 31 gennaio dal ministro competente, con proprio decreto, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, «intendendosi corrispondentemente rideterminate le relative autorizzazioni di spesa». Il successivo comma 3 dell'articolo 32 ha stabilito che la dotazione delle unità previsionali di base di cui al precedente comma 2 venga quantificata annualmente ai sensi dell'articolo 11, comma 3, lettera d), della legge 5 agosto 1978, n. 468. La disposizione cui si fa riferimento prevede che la legge finanziaria determini, nella apposita Tabella C, la quota annuale da iscrivere nel bilancio in relazione a leggi di spesa a carattere permanente.
La tavola finale della tabella 1 allegata alla finanziaria 2001 reca il riepilogo delle somme totali a legislazione vigente, suddivise per Ministero, che sono interessate dalla procedura di accorpamento in un'unica unità previsionale di base e dalla connessa riduzione. Relativamente al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali tale somma, che ammontava a 6.714.000 euro, ha subito ripetute riduzioni per effetto delle successive leggi finanziarie; l'inversione di tendenza registrata con l'esercizio 2008, e confermata


Pag. 146

nel presente anno, è interamente dovuta alle nuove disponibilità assegnate all'UNIRE.
Lo schema di decreto ministeriale provvede a ripartire lo stanziamento iscritto sul capitolo 2200 «Somma da erogare ad enti, associazioni, fondazioni ed altri organismi» dello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, pari a 6.784.920 euro per il 2010. Tale importo è conseguente allo stanziamento inizialmente iscritto nel bilancio 2010 (7.268.000 euro), diminuito di 483.080 euro che la relazione di accompagnamento attribuisce, in primo luogo, all'applicazione dell'articolo 17 comma 4, del decreto-legge n. 78 del 2009, che autorizzava il Ministro dell'economia ad accantonare e rendere indisponibile in maniera lineare, una quota delle risorse disponibili delle unità previsionali di base del bilancio dello Stato, che (ai sensi dell'articolo 60, comma 3 del decreto-legge n. 112 del 2008) potevano essere rimodulate nel biennio 2009-2010. L'accantonamento è stato tradotto in una variazione negativa dall'articolo 2, comma 8-septies, del decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 194, (- 412.000 euro); in secondo luogo, la riduzione deriva dall'applicazione dell'articolo 10 del decreto-legge n. 1 del 2010, che dispone la riduzione lineare di talune dotazioni finanziarie di parte corrente, per la copertura delle spese derivanti dall'applicazione del provvedimento, segnatamente per la prosecuzione delle missioni internazionali di pace (- 71.000 euro).
Rispetto all'anno 2009, nel quale sono stati complessivamente ripartiti 4.700.378 euro, l'attuale stanziamento rivela un sensibile incremento ( 2.084,542 euro), anche al netto del 1.000.000 di euro destinato all'UNIRE, che nel passato esercizio non ha beneficiato di alcun finanziamento.
In merito al capitolo 2200 va rilevato che l'esercizio 2010 non sconta la riduzione disposta dall'articolo 7, comma 24, del decreto-legge n. 78 del 2010, poiché quando si è proceduto alla sua applicazione l'intero importo è risultato già impegnato. La norma, che dispone una riduzione sugli stanziamenti dei capitoli di spesa delle diverse amministrazioni centrali relativi ai contributi ad enti, istituti, fondazioni ed altri organismi pari al 50 per cento della dotazione dell'anno 2009, dispiegherà tutti i suoi effetti nei prossimi esercizi, quando per gli anni 2011 e 2012 l'importo iscritto nella tabella C pari a 5.487.000 euro per ciascun anno dovrà essere ridotto di 2.500.000 euro annuali.
Quanto alle risorse assegnate all'UNIRE, trattasi dell'ultima annualità delle tre che il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali si era impegnato ad attribuire all'Ente per l'ippodromo di Merano, e che per il passato esercizio non è stata attribuita mancando i fondi a ciò necessari. In assenza di uno stanziamento 2009 in favore dell'ippodromo di Merano è stata presentata dal deputato Zeller il 13 maggio 2009 l'interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3/00525, che richiamava gli impegni assunti, tenuto anche conto che la provincia di Bolzano, con l'articolo 48 della legge provinciale 9 aprile 2009, n. 1, aveva disposto in merito al reperimento delle risorse di propria competenza. Da parte dello stesso deputato Zeller, con l'ordine del giorno 9/02936-A/122, presentato in occasione della discussione del progetto di legge di bilancio ed accolto il 16 dicembre 2009, ancora una volta veniva chiesto al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali di valutare la possibilità di destinare adeguate risorse per la ristrutturazione dell'ippodromo di Maia, e ad adottare le misure necessarie per mantenere gli impegni già assunti dal dicastero. Va infine rammentato che con l'ordine del giorno 9/3638/326, accolto il 28 luglio 2010, la Camera ha impegnato il Governo a valutare l'opportunità di sopprimere l'UNIRE, interessata ormai da tempo da una grave crisi finanziaria ed organizzativa che ha portato al suo ennesimo commissariamento il 23 giugno.
Lo schema in esame effettua il riparto dei fondi disponibili fra i soggetti già considerati negli esercizi precedenti, che sono i seguenti: Unione nazionale incremento razze equine (UNIRE); Istituto nazionale


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di economia agraria (INEA); Enti e uffici internazionali che svolgono attività interessanti l'agricoltura; Centro per la formazione in economia e politica dello sviluppo rurale di Portici; Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (INRAN).
Con l'esclusione dell'UNIRE, il riparto è effettuato sulla base di quello operato per il 2009, applicando la stessa percentuale di incremento (1,23 per cento) a tutti gli enti beneficiari (con la sola eccezione degli enti per i quali sussistono obblighi internazionali).
Allo schema è allegata la documentazione sull'attività svolta da parte degli enti per i quali si prevede il finanziamento.
Per quanto riguarda, infine, il raffronto tra lo stanziamento previsto dallo schema in esame per il 2010 e gli stanziamenti previsti dagli analoghi provvedimenti dei due anni precedenti, si rileva che l'INEA ha ricevuto un contributo di 921.300 euro per il 2008, di 910.000 euro per il 2009 e di 1.124.200 per il 2010, con una variazione in aumento di 214.200 euro tra il 2009 e il 2010. L'INRAN ha ricevuto un contributo di 3.402.600 euro per il 2008, di 3.362.000 euro per il 2009 e di 4.153.200 per il 2010, con una variazione in aumento di 791.200 euro tra il 2009 e il 2010. Il Centro di Portici ha ricevuto un contributo di 333.000 euro per il 2008, di 329.300 euro per il 2009 e di 406.800 per il 2010, con una variazione in aumento di 77.500 euro tra il 2009 e il 2010. Gli Enti ed uffici internazionali hanno ricevuto un contributo complessivo di 95.300 euro per il 2008, di 99.100 euro per il 2009 e di 100.800 per il 2010, con una variazione in aumento di 1.700 euro tra il 2009 e il 2010. Infine, l'UNIRE ha ricevuto un contributo di 2.093.900 euro per il 2008 e di 1.000.000 di euro per il 2010, con una variazione in aumento di 1.000.000 di euro tra il 2009 e il 2010.

Paolo RUSSO, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 20.10.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

INTERROGAZIONI

5-02905 Murgia: Sulla riorganizzazione del sistema delle associazioni degli allevatori, con particolare riferimento alla situazione della regione Sardegna.

5-03421 Oliverio: Sulla situazione del settore vitivinicolo italiano, con particolare riferimento alla regione Calabria.

5-03442 Cenni: Sulla tutela della denominazione «vino nobile di Montepulciano».

5-03614 Callegari: Sui piani di gestione della pesca con particolare riferimento alla situazione nella regione Liguria.

XIII Commissione - Martedì 26 ottobre 2010


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ALLEGATO 1

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2011). (C. 3778 Governo).

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013. (C. 3779 Governo).

Tabella n. 12: Stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013.

EMENDAMENTI ED ARTICOLI AGGIUNTIVI RIFERITI AL DISEGNO DI LEGGE DI STABILITÀ (C. 3778)
ART. 1.

Dopo il comma 3, inserire il seguente:
3-bis. La rideterminazione delle agevolazioni contributive di cui al comma 2 dell'articolo 01 del decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 2, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 marzo 2006, n. 81, e all'articolo 1-ter, comma 1, del decreto-legge 3 novembre 2008, n. 171, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 dicembre 2008, n. 205, disciplinata per gli anni 2006-2009, come da ultimo estesa al periodo dal 1o gennaio 2010 al 31 luglio 2010 dall'articolo 2, comma 49, della legge 23 dicembre 2009, n. 191, è ulteriormente estesa dal 1o agosto 2010 al 31 luglio 2011. A tal fine è autorizzata la spesa di 210 milioni di euro.

Conseguentemente, al comma 9, alla fine del primo periodo, aggiungere le seguenti parole: , ivi comprese le variazioni di cui al periodo successivo. Le dotazioni relative alle autorizzazioni di spesa di parte corrente di cui alla predetta tabella C, i cui stanziamenti sono iscritti in bilancio come spese rimodulabili, sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 210 milioni di euro per l'anno 2011, ad eccezione delle spese relative alla Missione Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca.
3778/XIII/1.1.Oliverio, Zucchi, Agostini, Brandolini, Marco Carra, Cenni, Cuomo, Dal Moro, Fiorio, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino.
(Approvato)

Dopo il comma 4, aggiungere il seguente:
4-bis. I fondi di cui all'articolo 2, comma 57, della legge 23 dicembre 2009 n. 191 possono essere impegnati, relativamente alla parte non spesa né impegnata, anche nell'anno 2011. Con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, da adottarsi entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono definite


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l'ammontare delle risorse disponibili e le modalità per l'attuazione del presente comma.
3778/XIII/1.2.Beccalossi.
(Inammissibile)

Dopo il comma 4, sono aggiunti i seguenti:
4-bis. Al fine di contenere la spesa pubblica e razionalizzare le risorse dello Stato, a decorrere dal 1o gennaio 2011, le risorse provenienti dalle quote di prelievo di cui all'articolo 12, comma 2, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 aprile 1998, n. 169, sono incamerate dall'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato (AAMS). Dalla medesima data è abrogato il sistema di finanziamento previsto dai commi 281 e 282 dell'articolo 1 della legge 30 dicembre 2004, n. 311, come sostituiti dall'articolo 30-bis della legge 28 gennaio 2009, n. 2. I crediti e i debiti per la gestione del totalizzatore nazionale, di cui all'articolo 12 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 aprile 1998, n. 169, iscritti nei bilanci dell'AAMS e all'Unione nazionale incremento razze equine (UNIRE) sono annullati. L'AAMS e l'UNIRE definiscono, entro il 31 dicembre 2011, l'imputazione degli eventuali oneri derivanti dalla mancata corresponsione delle somme dovute dalle agenzie ippiche, nonché, con l'assistenza dell'Avvocatura dello Stato, le azioni da intraprendere per la definizione di eventuali contenziosi al riguardo.
4-ter. Con decreto, di natura non regolamentare, del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, si provvede, entro il 31 dicembre 2011, alla riforma dell'attuale sistema delle scommesse ippiche al fine di un loro rilancio nell'ambito del complessivo comparto dei giochi e nell'ambito della gestione dell'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato (AAMS). Per il finanziamento delle attività di rilancio del settore ippico nazionale, anche a compensazione della cessazione del gettito di cui al comma 4-bis, il contributo dello Stato all'UNIRE è così rideterminato: euro 500 milioni per l'anno 2011, euro 450 per l'anno 2012 ed euro 400 milioni per l'anno 2013. L'UNIRE, entro il 31 ottobre 2010, sulla base del predetto contributo, elabora un piano strategico triennale, da sottoporre all'approvazione del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali e del Ministro dell'economia e finanze, per consentire la prosecuzione ed il rilancio dell'attività istituzionale.
3778/XIII/1.3.Di Caterina.
(Inammissibile)

Dopo il comma 7, inserire i seguenti:
7-bis. Al fine di contrastare l'elevato innalzamento dei costi di produzione e la volatilità dei prezzi delle materie prime nel comparto agricolo, per i periodi d'imposta in corso al 31 dicembre 2011 e al 31 dicembre 2012 e nel limite complessivo di 15 milioni di euro per ciascun anno di riferimento, è riconosciuto un credito di imposta su quota parte del costo del gasolio utilizzato nelle coltivazioni sotto serra. Il credito d'imposta deve essere indicato, a pena di decadenza, nella dichiarazione dei redditi ed è utilizzabile a decorrere dalla data di ricevimento della comunicazione di cui al comma 2, in compensazione ai sensi dell'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241. Il credito d'imposta non dà luogo a rimborso e non concorre alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi, né del valore della produzione netta ai fini dell'imposta regionale sulle attività produttive e non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109, comma 5, del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917.
7-ter. Con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il


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Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono stabilite le modalità di attuazione dirette a disciplinare, tra l'altro, il rilascio di una preventiva autorizzazione per la fruizione del beneficio al fine di garantire, mediante l'attività di monitoraggio, il rispetto del limite annuo stabilito.
7-quater. Il credito di imposta di cui al comma 1 è concesso nei limiti di quanto disposto dal Regolamento (CE) 20 dicembre 2007, n. 1535, come modificati dalla Comunicazione 2009/C/261/02, in relazione all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti de minimis nel settore della produzione dei prodotti agricoli, a valere sulle quote disponibili della riserva nazionale di cui all'articolo 2, comma 1, del decreto ministeriale 19 febbraio 2010.
7-quinquies. Rimane salva la facoltà per le regioni di far fronte a eventuali ulteriori necessità eccedenti la quota nazionale mediante il ricorso alle quote ad esse assegnate ai sensi del decreto ministeriale 30 marzo 2009.

Conseguentemente, all'articolo 1, comma 9, alla fine del primo periodo aggiungere le seguenti parole: , ivi comprese le variazioni di cui al periodo successivo. Le dotazioni relative alle autorizzazioni di spesa di parte corrente di cui alla predetta Tabella C, i cui stanziamenti sono iscritti in bilancio come spese rimodulabili, sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 7,5 milioni di euro per l'anno 2011, 15 milioni di euro per l'anno 2012 e 7,5 milioni di euro per l'anno 2013, ad eccezione delle spese relative alla Missione Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca.
3778/XIII/1.4.Cenni, Oliverio, Zucchi, Agostini, Brandolini, Marco Carra, Cuomo, Dal Moro, Fiorio, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino.
(Inammissibile)

Dopo il comma 7, inserire il seguente:
7-bis. All'articolo 45 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n.446, apportare le seguenti modificazioni:
a) al comma 1, le parole: «e per le cooperative della piccola pesca e loro consorzi» sono soppresse;
b) dopo il comma 1, aggiungere i seguenti:

«1-bis. Per i soggetti che operano nel settore della pesca professionale per il periodo d'imposta in corso al 1o gennaio 2010 è disposta l'esenzione dall'imposta regionale sulle attività produttive (IRAP); a partire dal periodo d'imposta in corso il 31 dicembre 2011, l'aliquota è stabilita nella misura di cui al comma 1.
1-ter. Sono esenti dall'imposta sul reddito per l'esercizio in corso al 1o gennaio 2010 i soggetti esercenti attività di pesca professionale che determinano il proprio reddito rispettivamente ai sensi dell'articolo 54 e dell'articolo 56 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917».
3778/XIII/1.5.Agostini, Sani, Oliverio, Zucchi, Brandolini, Marco Carra, Cenni, Cuomo, Dal Moro, Fiorio, Marrocu, Mario Pepe (PD), Servodio, Trappolino.
(Inammissibile)

Dopo il comma 7, inserire il seguente:
7-bis. Al fine di favorire la ripresa economica, le attività di promozione e di assistenza tecnica in favore dei soggetti di cui all'articolo 2 del decreto legislativo n. 226 del 2001, nonché in favore delle attività di cui al presente articolo, rientrano fra quelle di cui agli articoli 16 e 17 del decreto legislativo 26 maggio 2004, n. 154.
3778/XIII/1.6.Servodio, Agostini, Sani, Oliverio, Zucchi, Brandolini, Marco Carra, Cenni, Cuomo, Dal Moro, Fiorio, Marrocu, Mario Pepe (PD), Trappolino.
(Inammissibile)


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Dopo il comma 7, inserire il seguente:
7-bis. Il Programma di cui all'articolo 5, comma 1, del decreto legislativo 26 maggio 2004, n. 154, di cui al decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali 3 agosto 2007, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 236 del 10 ottobre 2007, è ulteriormente prorogato sino al 31 dicembre 2011.
3778/XIII/1.7.Servodio, Agostini, Oliverio, Zucchi, Brandolini, Marco Carra, Cenni, Cuomo, Dal Moro, Fiorio, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Trappolino.
(Inammissibile)

Al comma 9, alla fine del primo periodo aggiungere le seguenti parole: , ivi comprese le variazioni di cui al periodo successivo. Le dotazioni relative alle autorizzazioni di spesa di parte corrente di cui alla predetta Tabella C, i cui stanziamenti sono iscritti in bilancio come spese rimodulabili, sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011, 2012 e 2013, ad eccezione delle spese relative alla Missione Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca.

Conseguentemente, alla Tabella A, inserire la seguente voce: Ministero dello sviluppo economico, con i seguenti importi:
2011: 50.000;
2012: 50.000;
2013: 50.000.
3778/XIII/1.8.Brandolini, Oliverio, Zucchi, Agostini, Marco Carra, Cenni, Cuomo, Dal Moro, Fiorio, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino.

Al comma 9, alla fine del primo periodo, aggiungere le seguenti parole: , ivi comprese le variazioni di cui al periodo successivo. Le dotazioni relative alle autorizzazioni di spesa di parte corrente di cui alla predetta Tabella C, i cui stanziamenti sono iscritti in bilancio come spese rimodulabili, sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 210 milioni di euro per l'anno 2011, ad eccezione delle spese relative alla Missione Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca.

Conseguentemente, alla Tabella A, inserire la seguente voce: Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, con il seguente importo:
2011: 210.000.
3778/XIII/1.9.Oliverio, Zucchi, Agostini, Brandolini, Marco Carra, Cenni, Cuomo, Dal Moro, Fiorio, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino.
(Approvato)

Al comma 9, alla fine del primo periodo, aggiungere le seguenti parole: , ivi comprese le variazioni di cui al periodo successivo. Le dotazioni relative alle autorizzazioni di spesa di parte corrente di cui alla predetta Tabella C, i cui stanziamenti sono iscritti in bilancio come spese rimodulabili, sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 45 milioni di euro per l'anno 2011, ad eccezione delle spese relative alla Missione Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca.

Conseguentemente, alla Tabella A, inserire la seguente voce: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, con il seguente importo:
2011: 45.000.
3778/XIII/1.10.Sani, Agostini, Oliverio, Zucchi, Brandolini, Marco Carra, Cenni, Cuomo, Dal Moro, Fiorio, Marrocu, Mario Pepe (PD), Servodio, Trappolino.


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Al comma 9, alla fine del primo periodo, aggiungere le seguenti parole: , ivi comprese le variazioni di cui al periodo successivo. Le dotazioni relative alle autorizzazioni di spesa di parte corrente di cui alla predetta Tabella C, i cui stanziamenti sono iscritti in bilancio come spese rimodulabili, sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 45 milioni di euro per l'anno 2011, ad eccezione delle spese relative alla Missione Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca.

Conseguentemente, alla Tabella A, inserire la seguente voce: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, con il seguente importo:
2011: 45.000.
3778/XIII/1.11.Marco Carra, Oliverio, Zucchi, Agostini, Brandolini, Cenni, Cuomo, Dal Moro, Fiorio, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino.
(Approvato)

Al comma 9, alla fine del primo periodo, aggiungere le seguenti parole: , ivi comprese le variazioni di cui al periodo successivo. Le dotazioni relative alle autorizzazioni di spesa di parte corrente di cui alla predetta Tabella C, i cui stanziamenti sono iscritti in bilancio come spese rimodulabili, sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011, 2012 e 2013, ad eccezione delle spese relative alla Missione Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca.

Conseguentemente, alla Tabella A, inserire la seguente voce: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, con i seguenti importi:
2011: 30.000;
2012: 30.000;
2013: 30.000.
3778/XIII/1.12.Fiorio, Oliverio, Zucchi, Agostini, Brandolini, Marco Carra, Cenni, Cuomo, Dal Moro, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino.

Al comma 9, alla fine del primo periodo, aggiungere le seguenti parole: , ivi comprese le variazioni di cui al periodo successivo. Le dotazioni relative alle autorizzazioni di spesa di parte corrente di cui alla predetta Tabella C, i cui stanziamenti sono iscritti in bilancio come spese rimodulabili, sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 10 milioni di euro per l'anno 2011, 15 milioni di euro per l'anno 2012 e 10 milioni di euro per l'anno 2013, ad eccezione delle spese relative alla Missione Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca.

Conseguentemente, alla Tabella A, inserire la seguente voce: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, con i seguenti importi:
2011: 10.000;
2012: 15.000;
2013: 10.000.
3778/XIII/1.13.Cenni, Oliverio, Zucchi, Agostini, Brandolini, Marco Carra, Cuomo, Dal Moro, Fiorio, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino.
(Approvato)

Al comma 9, alla fine del primo periodo, aggiungere le seguenti parole: , ivi comprese le variazioni di cui al periodo successivo. Le dotazioni relative alle autorizzazioni di spesa di parte corrente di cui alla predetta Tabella C, i cui stanziamenti sono iscritti in bilancio come spese rimodulabili, sono ridotte in maniera lineare per un importo


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pari a 10 milioni di euro per l'anno 2011, ad eccezione delle spese relative alla Missione Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca.

Conseguentemente, alla Tabella C, Missione Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca, Programma Politiche europee ed internazionali nel settore agricolo e della pesca, voce: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, legge n. 267 del 1991: attuazione Piano Nazionale della pesca marittima, apportare le seguenti variazioni.
2011:
CP: 10.000;
CS: 10.000.
3778/XIII/1.14.Agostini, Oliverio, Zucchi, Brandolini, Marco Carra, Cenni, Cuomo, Dal Moro, Fiorio, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino.

Al comma 9, alla fine del primo periodo, aggiungere le seguenti parole: , ivi comprese le variazioni di cui al periodo successivo. Le dotazioni relative alle autorizzazioni di spesa di parte corrente di cui alla predetta Tabella C, i cui stanziamenti sono iscritti in bilancio come spese rimodulabili, sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 86 milioni di euro per l'anno 2011, ad eccezione delle spese relative alla Missione Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca.

Conseguentemente, alla Tabella E, Missione Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca, inserire il seguente Programma, Sostegno al settore agricolo con la seguente voce: Ministero dell'economia e delle finanze - legge 27 dicembre 2006, n. 296: somma da corrispondere all'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) per la costituzione del fondo per la razionalizzazione e la riconversione della produzione bieticolo-saccarifera in Italia.
Articolo 1, comma 1063: fondo per la razionalizzazione e la riconversione della produzione bieticolo-saccarifera (7.1 - cap 7370),
rifinanziamento
2011:
CP: 86.000;
CS: 86.000.
3778/XIII/1.15.Zucchi, Oliverio, Agostini, Brandolini, Marco Carra, Cenni, Cuomo, Dal Moro, Fiorio, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino, Motta.

All'articolo 1, dopo il comma 12, aggiungere il seguente:
12-bis. Le disponibilità del Fondo infrastrutture di cui all'articolo 18, comma 1, lettera b), del decreto-legge 29 dicembre 2008, n.185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n.2, sono ridotte di 65 milioni di euro, a valere sulla somma di 100 milioni di euro destinata alle necessità del settore agricolo dall'articolo 2, comma 55, della legge 23 dicembre 2009, n.191.

Conseguentemente, alla tabella E, Missione Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca, inserire la seguente voce:
Sostegno al settore agricolo:
Ministero dell'economia e delle finanze:
Legge 27 dicembre 2006, n.296: somma da corrispondere all'agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) per la costituzione del Fondo per la razionalizzazione e la riconversione della produzione bieticolo-saccarifera in Italia.
Articolo 1, comma 1063: Fondo per la razionalizzazione e la riconversione della produzione bieticolo-saccarifera (7.1 - cap 7370),
rifinanziamento:
2011:
CP: 65.000;
CS: 65.000.
3778/XIII/1.17.Il Relatore.
(Approvato)


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Al comma 9, alla fine del primo periodo, aggiungere le seguenti parole: , ivi comprese le variazioni di cui al periodo successivo. Le dotazioni relative alle autorizzazioni di spesa di parte corrente di cui alla predetta Tabella C, i cui stanziamenti sono iscritti in bilancio come spese rimodulabili, sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 20 milioni di euro per l'anno 2011 e 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2012 e 2013, ad eccezione delle spese relative alla Missione Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca.

Conseguentemente, alla Tabella E, Missione Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca, Programma, Sviluppo e sostenibilità del settore agricolo, agroindustriale e mezzi tecnici di produzione, voce: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, inserire la seguente legge:
Legge 27 dicembre 2006, n. 296: Sviluppo dell'imprenditoria giovanile in agricoltura.
Articolo 1, comma 1068: fondo per lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile in agricoltura (9.6 - cap. 7818),
rifinanziamento:
2011:
CP: 20.000;
CS: 20.000;
2012:
CP: 15.000;
CS: 15.000;
2013:
CP: 15.000;
CS: 15.000.
3778/XIII/1.16.Trappolino, Oliverio, Zucchi, Agostini, Brandolini, Marco Carra, Cenni, Cuomo, Dal Moro, Fiorio, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio.

Dopo l'articolo 1, aggiungere il seguente:

Art. 1-bis.
(Gasolio per il riscaldamento delle coltivazioni sotto serra).

1. Al gasolio utilizzato per il riscaldamento delle coltivazioni sotto serra è applicata l'accisa al livello minimo di imposizione definito dalla direttiva 2003/96/CE del Consiglio dei 27 ottobre 2003 e successive modificazioni, pari, per l'anno 2011, a euro 21 per 1000 litri, qualora l'impresa agricola all'atto di assegnazione del gasolio, ai sensi del decreto ministeriale 14 dicembre 2001, n.454, si impegni a rispettare, nell'arco di 10 anni, una progressiva riduzione del consumo di gasolio per finalità ambientali. Il predetto livello minimo di imposizione decorre dall'entrata in vigore della presente legge e cessa di essere applicato a decorrere dal 1o novembre 2011 qualora non ne venga previsto il rifinanziamento.
2. Ai sensi dell'articolo 25 del regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008, il livello di accisa da corrispondere non deve essere inferiore al livello minimo di imposizione definito dalla direttiva (CE) n. 2003/96/CE, e successive modificazioni. Qualora tale livello minimo sia modificato l'accisa dovuta per il gasolio utilizzato per il riscaldamento delle coltivazioni sotto serra viene corrispondentemente adeguata.
3. La sintesi delle informazioni relative alla misura di cui alla presente disposizione è comunicata alla Commissione europea con le modalità di cui all'articolo 9 del regolamento (CE) n. 800/2008.
4. All'onere derivante dall'attuazione del presente articolo, pari a 14,5 milioni di euro per l'anno 2011, si provvede:
a) quanto a 6,8 milioni di euro, mediante parziale utilizzo delle residue disponibilità del fondo per lo sviluppo della meccanizzazione in agricoltura, di cui all'articolo 12 della legge 27 ottobre 1966, n. 910. A tale fine il Ministero dell'economia e delle finanze, a valere


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sulle predette disponibilità, provvede a versare all'entrata del bilancio dello Stato la somma di 6,5 milioni di euro;
b) quanto a 6,5 milioni di euro mediante soppressione, per l'anno 2011, del contingente annuo agevolato di cui all'articolo 22-bis, comma 1, delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative, testo unico di cui al decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504;
c) quanto a 1,2 milioni di euro mediante corrispondente riduzione, per l'anno 2011 dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 22-bis, comma 5-bis, del testo unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative, di cui al decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504.
3778/XIII/1.01.Beccalossi.
(Approvato)

Dopo l'articolo 1, aggiungere il seguente:

Art. 1-bis.
(Fondo bieticolo-saccarifero).

1. All'articolo 2, comma 55, della legge 23 dicembre 2009, n. 191, dopo le parole: «100 milioni di euro,» sono aggiunte le seguenti: «di cui 65 da destinare al fondo di cui all'articolo 2, comma 122, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 per l'attuazione dei regolamenti (CE) n. 318/2006 e 73/2009,».
2. Al fine di garantire il pagamento dei saldi contributivi degli interventi previsti dai regolamenti comunitari, di cui al comma 1, le disponibilità finanziarie del fondo di cui all'articolo 2, comma 122, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, possono essere utilizzate per coprire i fabbisogni di spesa degli anni precedenti a quello di competenza senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato.
3778/XIII/1.02.Beccalossi.
(Inammissibile)

Dopo l'articolo 1, aggiungere il seguente:

Art. 1-bis.
(Disposizioni a tutela della competitività delle imprese agricole).

1. Al fine di assicurare la tempestiva ed efficace applicazione alle disposizioni di cui all'articolo 3, paragrafo 1, lettera c), del Regolamento (CE) n. 1290/2005 del Consiglio del 21 giugno 2005, relativo al finanziamento della politica agricola comune, e dell'articolo 3 del Regolamento (CE) n. 73/2009 del Consiglio del 19 gennaio 2009, che stabilisce norme comuni relative ai regimi di sostegno diretto agli agricoltori nell'ambito della politica agricola comune e istituisce taluni regimi di sostegno a favore degli agricoltori, e che modifica i regolamenti (CE) n. 1290/2005, (CE) n. 247/2006, (CE) n. 378/2007 e abroga il regolamento (CE) n. 1782/2003, con decreto di natura non regolamentare del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali d'intesa con il Ministero dell'economia e delle finanze sono definite le deroghe alle disposizioni di cui al terzo comma dell'articolo 2 del decreto del Presidente della Repubblica 24 dicembre 1974, n. 727, anche in relazione alle operazioni di cui al comma 45, lettera c), dell'articolo 4 della legge 24 dicembre 2003, n. 350. Con il medesimo decreto sono altresì definite e modalità per la cessione dei crediti, anche in deroga a quanto previsto dagli articoli 69 e 70 del regio decreto del 18 novembre 1923, n. 2440. Alle cessioni non si applica l'articolo 1264 del codice civile e si applicano gli articoli 5 e 6 della legge 21 febbraio 1991, n. 52. Le predette cessioni ed i relativi mandati e ordini di pagamento, nonché le relative quietanze non sono soggetti alle disposizioni di cui al decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131.
3778/XIII/1.03.Beccalossi.
(Inammissibile)


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ALLEGATO 2

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2011). (C. 3778 Governo).

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013. (C. 3779 Governo).

Tabella n. 12: Stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013.

PROPOSTA DI

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

La XIII Commissione (Agricoltura),
esaminato il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013 (C. 3779), con riferimento allo stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Tabella n. 12), e le connesse parti del disegno di legge di stabilità per il 2011 (C. 3778),

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE

Il Relatore.


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ALLEGATO 3

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2011). (C. 3778 Governo).

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013. (C. 3779 Governo).

Tabella n. 12: Stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013.

PROPOSTA DI RELAZIONE CONTRARIA PRESENTATA DAL GRUPPO IDV

La XIII Commissione,
esaminato il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013 (C. 3779), con riferimento allo stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Tabella n. 12) e le connesse parti del disegno di legge di stabilità per il 2011 (C. 3778),

premesso che:

il disegno di legge di stabilità tiene conto dello scenario delineato dalla Decisione di finanza pubblica approvata a settembre, in base al quale si prevedono per il 2010 un tasso di crescita del PIL reale dell'1,2 per cento e un deflattore pari all'1,6 per cento;
la legge di stabilità, introdotta con la legge di riforma del bilancio (articolo 11 della legge n.196 del 2009), sostituisce da quest'anno la legge finanziaria;
il suddetto provvedimento, insieme al disegno di legge di bilancio, compone la manovra triennale di finanza pubblica e, in particolare, dispone il quadro di riferimento finanziario per il periodo compreso nel bilancio pluriennale 2011-2013, esprimendolo sotto un aspetto essenzialmente tabellare;
gli interventi ammontano a circa 1.000 milioni per l'anno 2011, 3.000 milioni per il 2012 e 9.500 milioni per il 2013, da attribuire, essenzialmente, a rimodulazioni di risorse finanziarie già inserite in bilancio;
la manovra economico-finanziaria per il prossimo triennio, per un valore di circa 25 miliardi di euro, di fatto, è stata anticipata con il decreto-legge n. 78 del 2010 e questa deve essere considerata la vera e propria manovra economica cui fare riferimento: una manovra pesantissima, di «soli e ingentissimi tagli» soprattutto nei confronti degli enti locali e incredibilmente priva di qualsiasi misura a sostegno dello sviluppo economico;
la manovra contenuta nel citato decreto-legge n. 78 del 2010 ha solo prodotto effetti depressivi sull'economia e l'occupazione;
l'ISTAT ha confermato che il tasso di disoccupazione nel primo trimestre del 2010 è salito al 9,1 per cento, senza calcolare i lavoratori in cassa integrazione


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guadagni. Dopo i 528 mila posti di lavoro distrutti negli ultimi due anni, sono a rischio altri 246 mila posti di lavoro;
Confindustria ha calcolato in 124 miliardi di euro l'ammontare dell'evasione fiscale, una cifra che risulta 5 volte superiore alla manovra correttiva impostata dall'attuale Governo, il cui cuore è tutto nel blocco delle retribuzioni del pubblico impiego, nel taglio, come si è detto, dei fondi ai comuni e alle regioni (complessivamente quasi 13 miliardi di euro) e nel rinvio del pensionamento dei cittadini; secondo le recentissime stime elaborate dal suo Centro studi nel mese di settembre 2010, il reddito pro capite in Italia continuerà ad essere «in retromarcia» e con la crisi attuale ha fatto passi indietro tornando ai livelli del 1998;
è infatti una «Italia più povera, in assoluto e ancor più in rapporto agli altri paesi avanzati» quella descritta dal rapporto di autunno del Centro studi di Confindustria, che, rinnovando l'allarme per il ritardo nelle riforme, sottolinea alcune questioni cruciali sul fronte dei «ritardi per la modernizzazione»: semplicità e chiarezza delle regole per le imprese (a partire dalla riforma della pubblica amministrazione); il carico fiscale sulle imprese e sui lavoratori; l'istruzione; la ricerca e l'innovazione, terreno su cui siamo «in forte svantaggio»; infrastrutture, settore in cui «il Paese ha dissipato la leadership che aveva quaranta anni fa tagliando le risorse e rafforzando il potere di veto dei sempre più numerosi soggetti interessati»; la concorrenza: «le liberalizzazioni da sole aumenterebbero la produttività del 14,1 per cento»;
l'attuale Governo non è in grado di proporre una politica economica anticiclica convincente tale da aggredire la crisi che attanaglia il nostro Paese;
i provvedimenti in esame contengono una manovra finanziaria inesistente, uno strumento di intervento del tutto inadeguato e insufficiente, che fa semplicemente da ponte tra ciò che non si è voluto fare prima e ciò che non si sa o non si vuole fare dopo;
il nostro Paese necessita invece di interventi che correggano la politica economica e la politica fiscale dell'attuale Governo: stimolando di più la domanda interna, prevedendo nell'immediato una vera manovra di almeno un punto di PIL che vada a sostegno dei redditi, della domanda, e delle piccole imprese;

considerato inoltre, per quanto concerne in particolare gli aspetti all'attenzione della Commissione agricoltura, che:
i provvedimenti in esame ricalcano quanto già deciso a luglio, con il decreto legge 31 maggio 2010, n. 78;
risulta evidente la situazione drammatica in cui si trova il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, al quale vengono tagliate ingenti risorse finanziarie;
nel disegno di legge di stabilità si conferma la disattenzione verso i problemi degli agricoltori: anche il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali ha dichiarato, in vari comunicati stampa, che dall'approvazione della legge di stabilità la situazione per il comparto agricoltura è diventata drammatica;
le risorse che la legge di bilancio per il 2010 prevedeva di attribuire allo stato di previsione del Ministero per l'esercizio 2011 erano pari a 1.438,4 milioni di euro. Con la legge di assestamento gli stanziamenti di competenza sono stati fissati in 1.538,1 milioni di euro. Rispetto all'assestamento 2010 il documento di bilancio in esame per il 2011 registra una diminuzione degli stanziamenti di ben 217,3 milioni di euro;
nello stato di previsione del dicastero agricolo le risorse sono assorbite per la gran parte dalla Missione 9 - Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca, alla quale vengono assegnati 690,310 milioni di euro (720,190 milioni di euro nel disegno di legge di bilancio 2010), che rappresentano il 52,3 per cento (51,9 per cento nell'esercizio 2010) dell'intera dotazione della tabella 12;


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la tabella 12 prevede spese di parte corrente pari a 971,6 milioni di euro (1.021,6 per il 2010) e spese in conto capitale pari a 349,2 milioni di euro (364,9 euro nel passato esercizio), in tal modo ulteriormente procedendo verso una composizione della spesa che vede la prevalenza delle prime sugli stanziamenti per investimenti; tale composizione si è profilata a decorrere dall'esercizio 2009 dopo un biennio nel quale le risorse attribuite alle spese per investimento erano risultate preponderanti;

in particolare, le previsioni delle spese per il 2011 del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ammontano:
per la missione 7 - Ordine pubblico e sicurezza, a 176,6 milioni di euro, con una riduzione pari a 1,6 milioni di euro rispetto alle previsioni assestate per l'anno 2010;
per la missione 9 - Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca, a 690,3 milioni di euro, con una riduzione pari a 181,4 milioni di euro rispetto alle previsioni assestate per l'anno 2010;
per la missione 33 - Fondi da ripartire, a 52,3 milioni di euro, con una diminuzione pari a 24,5 milioni di euro rispetto alle previsioni assestate per l'anno 2010;
nel disegno di legge di bilancio per il 2011 (A.C. 3779) è presente, in allegato a ciascuno stato di previsione, un apposito Allegato 1, recante il «Prospetto delle autorizzazioni di spesa per programmi», che espone le autorizzazioni di spesa previste a legislazione vigente che sono state rimodulate dal disegno di legge di bilancio. Nell'allegato 1 allo stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, risultano le seguenti variazioni degli stanziamenti di spesa previsti a legislazione vigente:
a) nell'ambito della Missione Agricoltura, nel Programma Politiche europee ed internazionali nel settore agricolo e della pesca:
la soppressione degli stanziamenti per le spese per il contributo al Comitato nazionale italiano della FAO, pari a 40.400 euro per gli anni 2011 2012 e 2013 (articolo 1 della legge n. 481 del 1973);
la soppressione degli stanziamenti per l'integrazione del contributo ordinario a favore del Comitato nazionale per il collegamento fra il Governo italiano e la FAO, pari a 107.734 euro per gli anni 2011 2012 e 2013;
la riduzione delle spese per l'attuazione del terzo piano nazionale della pesca marittima, credito peschereccio e riconversione delle unità adibite alla pesca con reti pari a 380.000 euro per gli anni 2011 e 2012 e 180.000 euro per l'anno 2013;
la riduzione delle spese per l'orientamento e modernizzazione del settore della pesca e dell'acquacoltura, pari a 553.024 euro per gli anni 2011 e 2012 e 351.158 per l'anno 2013;
b) nel Programma Sviluppo e sostenibilità del settore agricolo, agroindustriale e mezzi tecnici di produzione, della medesima missione:
la soppressione degli stanziamenti per l'orientamento e modernizzazione del settore forestale pari a 274.618 euro per gli anni 2011, 2012 e 2013;
la soppressione degli stanziamenti per l'orientamento e modernizzazione del settore agricolo pari a 1739.556 euro per gli anni 2011, 2012 e 2013;
la soppressione degli stanziamenti per il consorzio anagrafe animale pari a 521.507 euro per gli anni 2011, 2012 e 2013; la previsione di uno stanziamento per i trasferimenti alle imprese pari a 65.040 euro per gli anni 2011, 2012 e 2013; - la riduzione degli stanziamenti per i contributi all'UNIRE pari a 222.263 euro per gli anni 2011, 2012 e 2013;


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c) nel Programma Sviluppo delle filiere agroalimentari, tutela e valorizzazione delle produzioni di qualità e tipiche è prevista una riduzione di uno stanziamento per i trasferimenti alle imprese pari a 145.000 euro per gli anni 2011, 2012 e 2013;
d) nell'ambito della Missione Soccorso civile, Programma Interventi per soccorsi, è prevista una riduzione degli stanziamenti per il contrasto agli incendi boschivi di 506.270 euro per ciascuno degli anni 2011, 2012 e 2013.

per tutto quanto sopra premesso,

DELIBERA DI RIFERIRE IN SENSO CONTRARIO

Di Giuseppe, Rota.


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ALLEGATO 4

Risoluzioni n. 7-00402 Di Giuseppe, 7-00404 Oliverio, 7-00412 De Camillis e 7-00416 Delfino: Sulla crisi del comparto del pomodoro.

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

La XIII Commissione,
premesso che:
nell'ambito del settore del pomodoro da industria, l'Italia è leader assoluto per i prodotti di qualità e di maggiore valore aggiunto, rimanendo all'avanguardia nell'innovazione di prodotto e di packaging: le industrie italiane di trasformazione del pomodoro, che sono poco meno di 200 con oltre 15.000 addetti e sono distribuite in due principali distretti (il distretto Centro-Nord, localizzato tra Toscana e Lombardia, e il distretto del Sud, localizzato principalmente in Campania) trasformano circa l'80 per cento del pomodoro prodotto in Italia (circa 5 milioni di tonnellate nella campagna 2008) ed esportano le eccellenze del made in Italy (pelati, passata, polpa, sughi, concentrati), per oltre 750 milioni di euro nei Paesi dell'Unione europea;
la filiera italiana del pomodoro sta attraversando la più grave crisi degli ultimi anni. Le elevate temperature meteo che hanno fatto maturare il prodotto in anticipo rispetto al previsto hanno stravolto il calendario concordato con l'industria conserviera, causando una sovrapproduzione che probabilmente resterà a marcire nei campi e un conseguente crollo dei prezzi;
quella del pomodoro è una delle coltivazioni ortofrutticole a maggiore valore aggiunto per le aziende agricole italiane su cui ora rischiano di scaricarsi gli effetti negativi indotti da almeno due macrofattori: l'incremento delle superfici, quindi degli investimenti, e il prezzo non remunerativo imposto dalla parte industriale a quella agricola. Quest'ultima è particolarmente debole, dunque esposta alle manovre speculative che alcune industrie stanno attuando, riducendo le quantità di prodotto ritirato;
il prezzo del pomodoro viene deciso con una organizzazione comune di mercato (OCM) a livello europeo. Sulla base di questa OCM, le organizzazioni dei produttori (OP) e quelle delle industrie di trasformazione stabiliscono il prezzo per tonnellata che sarà corrisposto alla raccolta successiva;
quest'anno il prezzo pattuito si aggirava intorno ai 70 euro a tonnellata (prezzo già inferiore all'anno precedente), ma nel contratto è prevista una clausola che prevede la possibilità di applicare una forbice del più o meno trenta per cento in base agli standard qualitativi;
fino al 2010, la normativa europea prevede l'erogazione di un sussidio alla produzione di pomodoro cosiddetto «accoppiato», ovvero che impone di fatto accordi tra produttori e industria di trasformazione, ma, a partire dal 2011, ci sarà il passaggio all'aiuto «disaccoppiato» con l'erogazione di un contributo ad ettaro, indipendentemente dal prodotto coltivato e dalla resa del terreno;
il 30 agosto 2010 si è tenuto presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali un tavolo di filiera sulla crisi del pomodoro. Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti delle regioni maggiormente interessate, i rappresentanti


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dei produttori e dei trasformatori e i vertici del Ministero che sono arrivati alle seguenti conclusioni:
a) è stata prevista l'istituzione di una task force per aumentare i controlli nel settore delle importazioni soprattutto dalla Cina;
b) i rappresentanti degli industriali sono stati fortemente invitati al rispetto dei contratti sottoscritti, sia in termini di prezzo che di quantità;
c) prima della prossima campagna il Ministero si è impegnato a favorire un accordo che preveda una forma di contratto a cui attenersi, onde evitare che vi possano essere contratti in cui non siano indicate le penalità da applicarsi per il mancato rispetto degli accordi;
d) il Ministro si è impegnato a portare la questione al successivo Consiglio dei ministri e a supportare politicamente a livello europeo la proposta italiana di un regolamento comunitario che definisca l'obbligo di etichettatura dell'origine del pomodoro utilizzato nei trasformati;
e) si è previsto il monitoraggio della problematica relativa all'obbligo di conferimento del 70 per cento della resa media regionale per il conseguimento della parte dell'aiuto «accoppiato» e si vaglierà l'ipotesi di derogare quanto prevede l'attuale normativa, in caso si rilevassero le condizioni di eccezionalità previste;

impegna il Governo:

1) a mantenere aperto il tavolo di confronto tra tutti i soggetti della filiera per definire in tempi utili una programmazione sia degli investimenti agricoli che delle attività industriali, anche attraverso la definizione di contratti di fornitura di riferimento a livello nazionale, vincolando agevolazioni/incentivi al rispetto delle regole;
2) ad intraprendere le opportune iniziative volte a contrastare la grave crisi del pomodoro da industria, a risolvere il problema delle rese minime e a verificare le condizioni per dichiarare lo stato di crisi per calamità naturale per le produzioni di pomodoro a causa delle alte temperature estive che hanno determinato la maturazione anticipata dei prodotti e la conseguente impossibilità di utilizzo per le industrie di trasformazione, così determinando il deterioramento della qualità del prodotto e il crollo dei prezzi;
3) a promuovere gli interventi nell'ambito e nei limiti del regime di aiuti de minimis di cui al regolamento (CE) n. 1535/2007 e nell'ambito dei nuovi importi di aiuto previsti dalla Commissione europea nella comunicazione 2009/C/261/02, per sostenere la produzione di pomodoro mediante prestiti agevolati, contributi in conto interessi, sovvenzioni in denaro o esenzioni fiscali limitate, utilizzando a tal fine parte delle quote disponibili della riserva nazionale di cui all'articolo 2, comma 3, del decreto ministeriale 30 marzo 2009;
4) a verificare la fattibilità di misure a sostegno dei redditi dei produttori e ad intervenire tempestivamente per definire le regole per la programmazione della campagna 2011 al fine di evitare ulteriori crisi del comparto pomodoro;
5) ad adottare migliori sistemi di controllo nella filiera, in particolare sul prodotto importato e non solo dal punto di vista degli obblighi generati dal traffico di perfezionamento attivo, ma anche dal punto di vista igienico-sanitario, con maggiore attenzione alla ricerca di residui di antiparassitari, muffe, sostanze estranee;
6) ad adottare una forte iniziativa governativa a livello comunitario per un sistema di etichettatura obbligatoria dell'origine del pomodoro utilizzato in tutti i derivati, valido a livello europeo;
7) a sostenere e negoziare in sede europea tempestive misure, anche di carattere straordinario e innovativo, per assicurare ai produttori contributi economici e agevolazioni, finalizzati ad approntare una concentrazione di risorse finanziarie idonee a superare la grave crisi che il settore sta attraversando;


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8) ad intraprendere le opportune iniziative volte a sostenere il vero made in Italy attraverso la creazione di una filiera agricola italiana, con l'obiettivo di combattere le inefficienze e le speculazioni, di assicurare acquisti convenienti alle famiglie e di sostenere il reddito degli agricoltori.
«Di Giuseppe, Oliverio, De Camillis, Delfino, Agostini, Beccalossi, Bellotti, Biava, Brandolini, Calearo Ciman, Callegari, Carra Marco, Catanoso, Cenni, Cuomo, Dal Moro, De Girolamo, Della Vedova, Di Caterina, Dima, D'Ippolito Vitale, Faenzi, Fiorio, Fogliato, Gottardo, Marrocu, Naro, Nastri, Negro, Nola, Mario Pepe (Pd), Rainieri, Romele, Rosso, Rota, Paolo Russo, Ruvolo, Sani, Sardelli, Servodio, Taddei, Trappolino, Zucchi».


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ALLEGATO 5

Risoluzioni n. 7-00402 Di Giuseppe, 7-00404 Oliverio, 7-00412 De Camillis e 7-00416 Delfino: Sulla crisi del comparto del pomodoro.

RISOLUZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

La XIII Commissione,
premesso che:
nell'ambito del settore del pomodoro da industria, l'Italia è leader assoluto per i prodotti di qualità e di maggiore valore aggiunto, rimanendo all'avanguardia nell'innovazione di prodotto e di packaging: le industrie italiane di trasformazione del pomodoro, che sono poco meno di 200 con oltre 15.000 addetti e sono distribuite in due principali distretti (il distretto Centro-Nord, localizzato tra Toscana e Lombardia, e il distretto del Sud, localizzato principalmente in Campania) trasformano circa l'80 per cento del pomodoro prodotto in Italia (circa 5 milioni di tonnellate nella campagna 2008) ed esportano le eccellenze del made in Italy (pelati, passata, polpa, sughi, concentrati), per oltre 750 milioni di euro nei Paesi dell'Unione europea;
la filiera italiana del pomodoro sta attraversando la più grave crisi degli ultimi anni. Le elevate temperature meteo che hanno fatto maturare il prodotto in anticipo rispetto al previsto hanno stravolto il calendario concordato con l'industria conserviera, causando una sovrapproduzione che probabilmente resterà a marcire nei campi e un conseguente crollo dei prezzi;
quella del pomodoro è una delle coltivazioni ortofrutticole a maggiore valore aggiunto per le aziende agricole italiane su cui ora rischiano di scaricarsi gli effetti negativi indotti da almeno due macrofattori: l'incremento delle superfici, quindi degli investimenti, e il prezzo non remunerativo imposto dalla parte industriale a quella agricola. Quest'ultima è particolarmente debole, dunque esposta alle manovre speculative che alcune industrie stanno attuando, riducendo le quantità di prodotto ritirato;
il prezzo del pomodoro viene deciso con una organizzazione comune di mercato (OCM) a livello europeo. Sulla base di questa OCM, le organizzazioni dei produttori (OP) e quelle delle industrie di trasformazione stabiliscono il prezzo per tonnellata che sarà corrisposto alla raccolta successiva;
quest'anno il prezzo pattuito si aggirava intorno ai 70 euro a tonnellata (prezzo già inferiore all'anno precedente), ma nel contratto è prevista una clausola che prevede la possibilità di applicare una forbice del più o meno trenta per cento in base agli standard qualitativi;
fino al 2010, la normativa europea prevede l'erogazione di un sussidio alla produzione di pomodoro cosiddetto «accoppiato», ovvero che impone di fatto accordi tra produttori e industria di trasformazione, ma, a partire dal 2011, ci sarà il passaggio all'aiuto «disaccoppiato» con l'erogazione di un contributo ad ettaro, indipendentemente dal prodotto coltivato e dalla resa del terreno;
il 30 agosto 2010 si è tenuto presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali un tavolo di filiera sulla crisi del pomodoro. Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti delle regioni maggiormente interessate, i rappresentanti


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dei produttori e dei trasformatori e i vertici del Ministero che sono arrivati alle seguenti conclusioni:
a) è stata prevista l'istituzione di una task force per aumentare i controlli nel settore delle importazioni soprattutto dalla Cina;
b) i rappresentanti degli industriali sono stati fortemente invitati al rispetto dei contratti sottoscritti, sia in termini di prezzo che di quantità;
c) prima della prossima campagna il Ministero si è impegnato a favorire un accordo che preveda una forma di contratto a cui attenersi, onde evitare che vi possano essere contratti in cui non siano indicate le penalità da applicarsi per il mancato rispetto degli accordi;
d) il Ministro si è impegnato a portare la questione al successivo Consiglio dei ministri e a supportare politicamente a livello europeo la proposta italiana di un regolamento comunitario che definisca l'obbligo di etichettatura dell'origine del pomodoro utilizzato nei trasformati;
e) si è previsto il monitoraggio della problematica relativa all'obbligo di conferimento del 70 per cento della resa media regionale per il conseguimento della parte dell'aiuto «accoppiato» e si vaglierà l'ipotesi di derogare quanto prevede l'attuale normativa, in caso si rilevassero le condizioni di eccezionalità previste;

impegna il Governo:

1) a mantenere aperto il tavolo di confronto tra tutti i soggetti della filiera per definire in tempi utili la programmazione sia degli investimenti agricoli che delle attività industriali e la definizione di contratti di fornitura di riferimento a livello nazionale, vincolando agevolazioni/incentivi al rispetto delle regole;
2) ad intraprendere le opportune iniziative volte a contrastare la grave crisi del pomodoro da industria, a risolvere il problema delle rese minime e a verificare le condizioni per dichiarare lo stato di crisi per calamità naturale per le produzioni di pomodoro a causa delle alte temperature estive che hanno determinato la maturazione anticipata dei prodotti e la conseguente impossibilità di utilizzo per le industrie di trasformazione, così determinando il deterioramento della qualità del prodotto e il crollo dei prezzi;
3) a promuovere gli interventi nell'ambito e nei limiti del regime di aiuti de minimis di cui al regolamento (CE) n. 1535/2007 e nell'ambito dei nuovi importi di aiuto previsti dalla Commissione europea nella comunicazione 2009/C/261/02, per sostenere la produzione di pomodoro mediante prestiti agevolati, contributi in conto interessi, sovvenzioni in denaro o esenzioni fiscali limitate, utilizzando a tal fine parte delle quote disponibili della riserva nazionale di cui all'articolo 2, comma 3, del decreto ministeriale 30 marzo 2009;
4) a verificare la fattibilità di misure a sostegno dei redditi dei produttori e ad intervenire tempestivamente per definire le regole per la programmazione della campagna 2011 al fine di evitare ulteriori crisi del comparto pomodoro;
5) ad adottare migliori sistemi di controllo nella filiera, in particolare sul prodotto importato e non solo dal punto di vista degli obblighi generati dal traffico di perfezionamento attivo, ma anche dal punto di vista igienico-sanitario, con maggiore attenzione alla ricerca di residui di antiparassitari, muffe, sostanze estranee;
6) ad adottare una forte iniziativa governativa a livello comunitario per un sistema di etichettatura obbligatoria dell'origine del pomodoro utilizzato in tutti i derivati, compresa la polpa, valido a livello europeo;
7) a sostenere e negoziare in sede europea tempestive misure, anche di carattere straordinario e innovativo, per assicurare ai produttori contributi economici e agevolazioni, finalizzati ad approntare una concentrazione di risorse finanziarie idonee a superare la grave crisi che il settore sta attraversando;


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8) ad intraprendere le opportune iniziative volte a sostenere il vero made in Italy attraverso la creazione di una filiera agricola italiana, con l'obiettivo di combattere le inefficienze e le speculazioni, di assicurare acquisti convenienti alle famiglie e di sostenere il reddito degli agricoltori.
(8-00093)
«Di Giuseppe, Oliverio, De Camillis, Delfino, Agostini, Beccalossi, Bellotti, Biava, Brandolini, Calearo Ciman, Callegari, Carra Marco, Catanoso, Cenni, Cuomo, Dal Moro, De Girolamo, Della Vedova, Di Caterina, Dima, D'Ippolito Vitale, Faenzi, Fiorio, Fogliato, Gottardo, Marrocu, Naro, Nastri, Negro, Nola, Mario Pepe (Pd), Rainieri, Romele, Rosso, Rota, Paolo Russo, Ruvolo, Sani, Sardelli, Servodio, Taddei, Trappolino, Zucchi».

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