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Resoconti delle Giunte e Commissioni

Resoconto della VIII Commissione permanente
(Ambiente, territorio e lavori pubblici)
VIII Commissione

SOMMARIO

Mercoledì 27 ottobre 2010


SEDE CONSULTIVA:

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2011) C. 3778 Governo.
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013. C. 3779 Governo.
Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2011 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 9: Stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'anno finanziario 2011.
Tabella n. 10: Stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'anno finanziario 2011 (limitatamente alle parti di competenza). (Parere alla V Commissione) (Seguito dell'esame congiunto e conclusione - Relazioni favorevoli con condizioni e con osservazioni) ... 252
ALLEGATO 1 (Emendamenti) ... 260
ALLEGATO 2 (Emendamento) ... 268
ALLEGATO 3 (Ordini del giorno) ... 269
ALLEGATO 4 (Relazione approvata dalla Commissione) ... 271
ALLEGATO 5 (Proposta di relazione alternativa presentata dal gruppo del partito democratico) ... 273
ALLEGATO 6 (Relazione approvata dalla Commissione) ... 275
ALLEGATO 7 (Proposta di relazione alternativa presentata dal gruppo del partito democratico) ... 277
ALLEGATO 8 (Proposta di relazione alternativa presentata dal gruppo dell'Italia dei valori) ... 279
ALLEGATO 9 (Relazione approvata dalla Commissione) ... 282
ALLEGATO 10 (Proposta di relazione alternativa presentata dal gruppo del partito democratico) ... 283

Sui lavori della Commissione ... 259

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

VIII Commissione - Resoconto di mercoledì 27 ottobre 2010


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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 27 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture ed i trasporti, Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 13.40.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2011). C. 3778 Governo.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013.
C. 3779 Governo.

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2011 (limitatamente alle parti di competenza).


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Tabella n. 9: Stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'anno finanziario 2011.

Tabella n. 10: Stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'anno finanziario 2011 (limitatamente alle parti di competenza).
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto e conclusione - Relazioni favorevoli con condizioni e con osservazioni).

La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti, rinviato il 26 ottobre 2010.

Ermete REALACCI (PD) sottolinea sul piano generale che il contenuto dei provvedimenti in titolo pone la Commissione, al di là delle differenze di ruolo fra maggioranza e opposizione, di fronte alla necessità ineludibile di prendere una posizione chiara, di mandare un segnale politico alla Commissione di merito e al Governo in ordine alla esigenza di rafforzare gli strumenti di politica ambientale. Segnala quindi che, proprio a questo scopo, il gruppo del Partito Democratico ha presentato pochi emendamenti, incentrati su questioni che possono trovare concordi tutti i gruppi della Commissione, come ad esempio quelli relativi all'aumento degli stanziamenti per i parchi nazionali o quelli diretti a rendere permanenti gli incentivi fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici (cosiddetto 55 per cento). Soffermandosi, poi, sulla valenza politica di tali emendamenti, sottolinea, da un lato, che il mancato reintegro dei fondi per i parchi nazionali ne decreterebbe, di fatto, la fine, e dall'altro lato che, a fronte degli straordinari risultati dei citati incentivi fiscali del 55 per cento (che hanno generato un volume d'affari di circa 11 miliardi di euro e sono stati usati da circa 800 mila famiglie producendo ogni anno 50 mila nuovi posti di lavoro), la loro soppressione avrebbe effetti disastrosi per un intera filiera produttiva che coinvolge ormai migliaia di piccole e piccolissime aziende industriali e artigianali su tutto il territorio nazionale.
Ricorda, inoltre, che gli incentivi fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici sono il risultato di uno sforzo e di un impegno comune portato avanti con successo dalla Commissione nella passata legislatura, ritenendo che anche per questa ragione la Commissione, unitariamente, debba cercare di difendere questo importante strumento delle politiche ambientali e di estenderlo, anzi, anche agli interventi per la messa in sicurezza del patrimonio edilizio rispetto al rischio sismico.

Raffaella MARIANI (PD) denuncia i pesanti tagli operati dal Governo agli stanziamenti per le politiche infrastrutturali, che complessivamente subiscono una riduzione di circa 2 miliardi di euro rispetto al dato assestato 2010. Ritiene, inoltre, che questi dati di bilancio facciano definitivamente chiarezza sul reale operato del Governo, ponendo fine alla politica degli annunci, e confermino tutte le critiche avanzate in questi due anni dall'opposizione - a partire da quelle sul contenuto delle delibere CIPE - sull'incapacità del Governo in carica di perseguire l'obiettivo essenziale della modernizzazione della dotazione infrastrutturale del Paese.
Giudica, al tempo stesso, inaccettabile che in conseguenza dei pesanti tagli agli stanziamenti per le infrastrutture, l'Italia rischia di non essere più in grado di rispettare gli impegni assunti nel corso degli ultimi anni in sede internazionale, ad esempio per la realizzazione delle opere comprese nella rete TEN-T, e di mettere così a repentaglio la stessa possibilità di utilizzare i fondi europei già stanziati per la realizzazione di tali opere.
Esprime quindi una forte preoccupazione per i tagli irragionevoli che hanno di fatto svuotato il fondo sociale per l'accesso alle locazioni proprio quando la crisi economica sta facendo sentire più pesantemente i suoi effetti sui bilanci delle famiglie italiane e si moltiplicano, soprattutto nei centri urbani, gli sfratti per morosità, restando inevase un numero sempre crescente di richieste di accesso al citato fondo per le locazioni.


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Quanto ai tagli alle dotazioni della Protezione civile, osserva che questo comporta un inaccettabile scarico di oneri e di responsabilità sugli enti locali chiamati di fatto a fronteggiare, senza disponibilità di risorse, le ricorrenti calamità naturali che colpiscono tutte le diverse aree del Paese anche per l'assenza di adeguate politiche di prevenzione e di mitigazione del rischio idrogeologico.
Nel richiamare, poi, in via esemplificativa, le questioni della mancata attivazione del capitolo di spesa del Ministero dell'ambiente per l'utilizzazione dei fondi stanziati dal CIPE nel novembre 2009 per gli interventi di messa in sicurezza del territorio e dell'ulteriore diminuzione della capacità di spesa delle sempre minori risorse assegnate a tale dicastero, ritiene sia giunto il momento di porre la questione di una complessiva inefficienza e inadeguatezza dell'azione, politica ma anche amministrativa, del ministero dell'ambiente. Conclude, quindi, illustrando brevemente il contenuto delle proposte di relazioni di minoranza presentate dal gruppo del Partito Democratico e sollecitando il relatore a prendere in considerazione, ai fini della redazione delle sue proposte di relazione, gli spunti di riflessione e le indicazioni fornite dai deputati del suo gruppo.

Elisabetta ZAMPARUTTI (PD) ricorda di avere presentato un emendamento diretto ad aumentare gli stanziamenti per la difesa del suolo e che tale iniziativa le è apparsa indispensabile, anche alla luce delle recenti prese di posizione del ministro dell'ambiente sulla mancata attivazione del capitolo di spesa necessario per la concreta utilizzazione dei 900 milioni stanziati dal CIPE nel novembre 2009 per interventi in campo ambientale, nonché dell'ammissione dello stesso ministro che tale stanziamento si riferisce non a ogni singola annualità ma all'intero periodo fino al 2013, di modo che risulta evidente che non vi è stata da parte del Governo nessun aumento degli stanziamenti per la difesa del suolo ma, al contrario, un taglio inaccettabile rispetto a quelli disposti dal precedente Governo.
Denuncia, inoltre, che il Governo ha disatteso completamente gli impegni contenuti nella mozione approvata dalla Camera nel gennaio 2010, con la quale si impegnava il Governo, fra l'altro, a presentare un piano nazionale straordinario per il rischio idrogeologico, dotandolo di adeguate risorse pluriennali, ritenendo che ciò configuri una plateale violazione da parte del Governo delle prerogative del Parlamento e del principio di leale collaborazione fra i poteri dello Stato. Conclude, quindi, annunciando di voler sottoscrivere gli emendamenti presentati dai deputati del Partito Democratico per la stabilizzazione degli incentivi fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici e per l'aumento degli stanziamenti a favore dei parchi nazionali.

Sergio Michele PIFFARI (IdV) rileva che dai provvedimenti di stabilità e bilancio presentati dal Governo emerga una gravissima riduzione di risorse che rischia di immobilizzare il Paese in una logica di sopravvivenza senza una qualsiasi prospettiva di rilancio economico. A tal fine sottolinea che il taglio lineare effettuato sui fondi destinati al Ministero dell'Ambiente vada ben oltre di quanto prospettato con la manovra di fine luglio, attestandosi su una percentuale di oltre il 30 per cento. Lo stesso Ministro dell'Ambiente ha sottolineato nel corso dell'audizione svoltasi il 20 ottobre scorso la situazione di emergenza in cui si viene a trovare il Dicastero a seguito dei tagli effettuati. Ritiene, inoltre, estremamente preoccupante che le uniche risorse a disposizione del Ministero dell'Ambiente riguardano spese di parte corrente e cioè prevalentemente spese per il personale e per la gestione ordinaria; ciò significa che si tiene in vita una macchina senza che la stessa risulti in alcun modo produttiva. Sottolinea, quindi, l'importanza di alcune proposte emendative presentate quali quelle riguardanti il rifinanziamento della detrazione fiscale del 55 per cento a favore di interventi per la riqualificazione energetica


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degli edifici, tra le quali quelli relativi alla sostituzione delle caldaie vecchie con quelle di nuova generazioni, nonché quelle a favore della reintegrazione delle risorse per gli enti parco. Annuncia, al riguardo, che il Gruppo dell'Italia dei Valori intende sottoscrivere tutti gli emendamenti presentati dal gruppo del Partito Democratico ed auspica che la Commissione possa trovare un'unanime condivisione su alcune misure, anche al fine di dare come Commissione un segnale a difesa delle politiche ambientali. Conclude affermando che occorre uscire dalla logica che le uniche spese possibili sono quelle strettamente necessarie per sopravvivere e non per rilanciare lo sviluppo.

Chiara BRAGA (PD), nell'associarsi alle considerazioni svolte dai deputati Mariani e Zamparutti, rileva, in merito agli interventi a favore della difesa del suolo, che occorre con urgenza definire le procedure affinché venga istituito il capitolo di bilancio con gli stanziamenti destinati a tali interventi; chiede, quindi, che quanto contenuto nell'ordine del giorno a prima firma Guido Dussin possa essere trasformato come condizione nella proposta di relazione sulla tabella 9 del relatore.
Per quanto concerne le politiche abitative, sottolinea la pesante decurtazione subita dal Fondo per il sostegno degli affitti nonostante la grave emergenza sociale in atto nel settore, la prossima scadenza della proroga degli sfratti, unitamente ad un aumento delle difficoltà economiche delle categorie sociali più svantaggiate. Rileva che dal prossimo anno solo il 15 per cento delle famiglie che faranno richiesta al Fondo potranno avere una risposta. Sottolinea, quindi, che anche il piano nazionale per l'edilizia vede assegnate risorse irrisorie, mentre la Commissione si era impegnata approvando una risoluzione nella quale era contenuto un programma estremamente ambizioso di politica abitativa.

Gianpiero BOCCI (PD) intervenendo con riferimento al contenuto del suo emendamento n. 3778/VIII/TAB.C.5, sottolinea che esso trova origine negli esiti di un recente incontro fra il presidente della V Commissione e i sindaci dei comuni della regione Umbria colpiti dai gravi eventi sismici del giorno 15 dicembre 2009, nonché della discussione svolta presso questa Commissione, alla presenza del sottosegretario Bertolaso, in sede di svolgimento di un'interrogazione parlamentare di cui era primo firmatario.
Nel richiamare, quindi, la necessità di un più stretto rapporto e dialogo fra la Protezione civile e la Commissione (che pure è chiamata ad esprimersi ogni anno sulle dotazioni di bilancio della stessa Protezione civile) in ordine alle linee-guida e ai criteri per l'assegnazione e l'utilizzo delle risorse finanziarie a disposizione di quella amministrazione, critica l'attuale situazione nella quale si continuano a finanziare «a pioggia» interventi per calamità naturali avvenute 20, 30 o anche 40 anni fa, mentre, a suo avviso, si dovrebbe selezionare le effettive priorità e finanziare in primis gli interventi per far fronte alle calamità più recenti, come quella sismica che ha colpito i citati comuni della regione Umbria.

Mauro PILI (PdL) richiama l'attenzione della Commissione, in particolare dei deputati della maggioranza, sulla oggettiva delicatezza della manovra di bilancio in discussione, che comporta la più rilevante riduzione di stanziamenti nei settori di competenza della Commissione.
Accanto al rilievo dei tagli, che ad esempio per il Ministero dell'ambiente ammontano complessivamente al 31,2 per cento rispetto al dato dell'assestato 2010, a suo avviso sono altrettanto seri i dati relativi all'ulteriore riduzione della capacità di spesa di tale dicastero (passata dal 60 al 50 per cento) e all'entità dei residui passivi, vale a dire delle somme che sono state impegnate ma che non si è riusciti a spendere, i quali ammontano ad oltre 900 milioni di euro.
Rileva, inoltre, che anche il bilancio del Ministero delle infrastrutture presenta analoghi profili di criticità, soprattutto con riferimento alla ciclopica entità della


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massa spendibile (residui passivi più stanziamenti di competenza) che ammonta a quasi 7 miliardi di euro.
Sotto questo aspetto, ritiene indispensabile che la Commissione approfondisca, alla presenza del ministro dell'ambiente e del ministro delle infrastrutture, tali profili di criticità, verificando quali siano le ragioni profonde della ridotta capacità di spesa dei citati dicasteri e i possibili rimedi che è necessario porre in essere con urgenza.
Denuncia, infine, che dall'esame dei provvedimenti di bilancio del ministero delle infrastrutture emerge ancora una volta il dato dell'iniqua ripartizione territoriale delle risorse infrastrutturali che egli giudica politicamente inaccettabile e giuridicamente in contrasto con il principio della perequazione infrastrutturale fissato della legge n. 42 del 2009. Nell'annunciare, per questo, che il voto favorevole che si appresta a dare sarà l'ultimo se non si porrà rimedio a tali distorsioni, invita il sottosegretario Giachino a sottoporre le considerazioni appena espresse all'attenzione Ministro delle infrastrutture.

Rodolfo Giuliano VIOLA (PD) nel sottolineare la serietà delle considerazioni svolte dall'onorevole Pili, ritiene che le stesse non possano non diventare oggetto di una specifica iniziativa della Commissione, che dovrebbe assumere la responsabilità di dare uno sbocco politico alle osservazioni critiche circa la ridotta capacità o l'incapacità di spesa dei ministeri dell'ambiente e delle infrastrutture e alla gravità e iniquità della politica dei tagli lineari che finisce per produrre l'impoverimento del Paese e per ostacolare l'uscita dalla crisi economica in atto e la ripresa dell'economia.

Agostino GHIGLIA (PdL), nell'annunciare l'orientamento favorevole del gruppo del gruppo Popolo delle libertà sui provvedimenti di stabilità e di bilancio, sottolinea che quanto rilevato dal collega Pili risulta degno della più alta considerazione da parte del Governo, le cui scelte, sovente, lasciano taluni dubbi soprattutto con riguardo alla distribuzione delle risorse nelle diverse parti del territorio.

Angelo ALESSANDRI, presidente, dichiara concluso l'esame preliminare. Avverte quindi che sono stati presentanti emendamenti riferiti alle parti del disegno di legge di stabilità connesse alla Tabella n. 2, limitatamente agli aspetti di competenza, alla Tabella n. 9, alla Tabella n. 10, per le parti di competenza (vedi allegato 1), nonché un emendamento riferito alla Tabella n. 9 del disegno di legge bilancio (vedi allegato 2). Avverte altresì che sono stati presentati ordini del giorno relativi alle parti del disegno di legge di stabilità connesse alla Tabella n. 9 (vedi allegato 3).
Passando alle proposte emendative presentate, viste anche le specifiche regole che disciplinano l'emendabilità dei documenti di bilancio, rileva preliminarmente che potrebbero presentare profili problematici in ordine ai vigenti criteri di ammissibilità, i seguenti emendamenti Motta 3778/VIII/1.4, Realacci 3778/VIII/1.5, Mariani 3778/VIII/1.11, 3778/VIII/tab E.6, 3778/VIII/1.14 e Realacci 3778/VIII/1.15. Propone quindi ai presentatori di non insistere per la votazione degli emendamenti medesimi e di valutarne, quindi, il ritiro, ai fini della loro ripresentazione direttamente alla V Commissione (Bilancio), per una valutazione più compiuta sotto il profilo dei criteri di ammissibilità
Avverte, quindi, che si passerà dapprima all'esame della Tabella n. 2, relativa al Ministero dell'economia e delle finanze, per le parti di competenza della VIII Commissione, e delle connesse parti del disegno di legge di stabilità.

Antonino Salvatore GERMANÀ (PdL), relatore, esprime parere contrario sugli emendamenti Mariani 3778/VIII/1.1 e Bocci 3778/VIII/1.2.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO esprime parere conforme a quello del relatore.

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Mariani 3778/VIII/1.1 e Bocci 3778/VIII/1.2.


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Antonino Salvatore GERMANÀ (PdL), relatore, illustra la proposta di relazione favorevole con osservazione riferita alla Tabella n. 2, limitatamente alle parti di competenza (vedi allegato 4).

Angelo ALESSANDRI, presidente, avverte che è stata presentata dal gruppo del Partito Democratico la proposta di relazione alternativa a quella del relatore in ordine alla Tabella n. 2, limitatamente alle parti di competenza (vedi allegato 5), la quale sarà posta in votazione solo qualora fosse respinta la proposta di relazione formulata dal relatore e che deve intendersi presentata come relazione di minoranza.

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di relazione favorevole con osservazione del relatore. Delibera altresì di nominare, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, il deputato Germanà quale relatore presso la V Commissione, per l'esame della Tabella n. 2, relativa al Ministero dell'economia e delle finanze, e delle connesse parti del disegno di legge di stabilità, per le parti di competenza.

Angelo ALESSANDRI, presidente, avverte che si passerà ora all'esame della Tabella n. 9, relativa al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, e delle connesse parti del disegno di legge di stabilità,

Raffaella MARIANI (PD), in considerazione dei profili problematici sul piano dell'ammissibilità evidenziati dalla presidenza, ritira gli emendamenti del suo gruppo Motta 3778/VIII/1.4, Realacci 3778/VIII/1.5, Mariani 3778/VIII/1.11 e 3778/VIII/tab E.6.

Antonino Salvatore GERMANÀ (PdL), relatore, invita i presentatori al ritiro degli identici emendamenti Ghiglia 3778/VIII/1.9 e Realacci 3778/VIII/1.10, esprimendo invece parere contrario sui restanti emendamenti relativi alla tabella n. 9.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO esprime parere conforme a quello del relatore.
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Realacci 3778/VIII/1.3, Mariani 3778/VIII/1.6, 3778/VIII/1.7 e 3778/VIII/1.8.

Agostino GHIGLIA (PdL), accogliendo l'invito del relatore, ritira l'emendamento a sua firma 3778/VIII/1.9

Ermete REALACCI (PD), intervenendo in ordine all'emendamento a sua firma 3778/VIII/1.10, identico all'emendamento Ghiglia 3778/VIII/1.9, testè ritirato, ricorda che il Ministro dell'Ambiente, nel corso dell'audizione del 20 ottobre scorso, ha chiesto espressamente un sostegno della Commissione affinché nel corso dell'esame parlamentare dei provvedimenti di stabilità e di bilancio potessero essere individuate le risorse necessarie a favore dei parchi. Nell'insistere per la votazione del suo emendamento, chiede, quindi, come mai l'onorevole Ghiglia, esponente del principale gruppo di maggioranza, abbia ritirato l'emendamento sull'aumento delle risorse per i parchi dopo averlo presentato, ritenendo che invece sarebbe importante che la Commissione Ambiente dia un segnale chiaro e forte in tale ambito.

Agostino GHIGLIA (PdL) precisa che, pur condividendo l'esigenza di ripristinare le risorse a favore degli enti parco, la maggioranza ha valutato più opportuno affrontare tale questione al momento dell'esame presso la V Commissione Bilancio, in modo da poter meglio ponderare e valutare l'iniziativa in questione.

La Commissione respinge, con distinte votazioni, l'emendamento Realacci 3778/VIII/1.10 e Mariani 3778/VIII/1.12; respinge quindi l'emendamento riferito alla Tabella n. 9 del disegno di legge bilancio Zamparutti 3779/VIII/tab. 9.1.

Guido DUSSIN (LNP) dichiara di ritirare l'ordine del giorno a sua prima firma 0/3778/VIII/1, a condizione che quanto previsto nell'impegno dell'ordine del


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giorno sia inserito come condizione nella proposta di relazione. Quanto alle considerazioni svolte dal deputato Pili, afferma di non aver nulla in contrario nel sostenere richieste per un riequilibrio delle risorse di finanza pubblica soprattutto qualora si tratti di quelle a favore del dissesto idrogeologico.

Giulia COSENZA (FLI) dichiara di ritirare l'ordine del giorno a sua firma 0/3778/VIII/2.

Antonino Salvatore GERMANÀ (PdL), relatore, illustra la proposta di relazione favorevole con condizioni e con osservazioni riferita alla Tabella n. 9 (vedi allegato 6), precisando che in essa è stata inserita come condizione il contenuto dell'impegno recato dall'ordine del giorno Guido Dussin 0/3778/VIII/1.

Angelo ALESSANDRI, presidente, avverte che sono state presentate proposte di relazione alternative a quella del relatore in ordine alla Tabella n. 9 dal gruppo del Partito Democratico (vedi allegato 7) e dal gruppo dell'Italia dei Valori (vedi allegato 8), le quali saranno poste in votazione solo qualora fosse respinta la proposta di relazione formulata dal relatore e che devono intendersi presentate come relazioni di minoranza.

La Commissione approva la proposta di relazione con condizioni e con osservazioni formulata dal relatore. Delibera altresì di nominare ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, il deputato Germanà quale relatore presso la V Commissione, per l'esame della Tabella n. 9, relativa al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, e delle connesse parti del disegno di legge di stabilità.

Angelo ALESSANDRI, presidente, avverte che si passerà ora all'esame della Tabella n. 10, relativa al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, e delle connesse parti del disegno di legge di stabilità, limitatamente alle parti di competenza.

Raffaella MARIANI (PD), in considerazione dei profili problematici sul piano dell'ammissibilità evidenziati dalla presidenza, ritira gli emendamenti del suo gruppo Mariani 3778/VIII/1.14 e Realacci 3778/VIII/1.15.

Antonino Salvatore GERMANÀ (PdL), relatore, esprime parere contrario su tutti gli emendamenti presentati.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO esprime parere conforme a quello del relatore.

Nessuno chiedendo di intervenire,la Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Cosenza 3778/VIII/1.13, Mariani 3778/VIII/1.16, Braga 3778/VIII/1.17, Motta 3778/VIII/1.18, Mariani 3778/VIII/1.19 e 3778/VIII/1.20

Antonino Salvatore GERMANÀ (PdL), relatore, illustra la proposta di relazione favorevole con osservazioni (vedi allegato 9) riferita alla Tabella n. 10, limitatamente alle parti di competenza.

Angelo ALESSANDRI, presidente, avverte che è stata presentata dal gruppo del Partito Democratico una proposta di relazione alternativa a quella del relatore in ordine alla Tabella n. 10 (vedi allegato 10), la quale sarà posta in votazione solo qualora fosse respinta la proposta di relazione formulata dal relatore e che deve intendersi presentata come relazione di minoranza.

La Commissione approva la proposta di relazione con osservazioni formulata dal relatore. Delibera altresì di nominare ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, il deputato Germanà quale relatore presso la V Commissione, per l'esame della Tabella n. 10, relativa al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, e delle connesse parti del disegno di legge di stabilità, limitatamente alle parti di competenza.

Angelo ALESSANDRI, presidente, avverte che le relazioni approvate nella seduta


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odierna dalla Commissione, nonché le relazioni di minoranza presentate, saranno trasmesse, ai sensi dell'articolo 120 del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio).

Sui lavori della Commissione.

Gianluca BENAMATI (PD) fa presente che è stato convocato un tavolo tecnico tra il Ministro delle infrastrutture ed il Sindaco di Roma sull'introduzione dei nuovi pedaggi Anas; poiché la questione non riguarda esclusivamente il Grande Raccordo anulare di Roma ma anche la strada Ferrara mare, chiede che il Presidente della Commissione si faccia carico di far presente al Governo che analogo interesse è stato manifestato dalla provincia di Ferrara e che l'apertura di tavoli tecnici deve riguardare indistintamente tutte le realtà territoriali interessate dalla misura, indipendentemente dalla loro appartenenza politica.

Angelo ALESSANDRI, presidente, assicura al deputato Benamati che si farà carico di rappresentare al Governo quanto da lui sollecitato.

La seduta termina alle 15.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.10 alle 15.20.

VIII Commissione - Mercoledì 27 ottobre 2010


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ALLEGATO 1

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2011) (C. 3778 Governo).

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013 (C. 3779 Governo).

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013 (limitatamente alle parti di competenza).

Tabella n. 9: Stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013.

Tabella n. 10: Stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013 (limitatamente alle parti di competenza).

EMENDAMENTI

All'articolo 1, comma 9, primo periodo, aggiungere le parole:
«, ivi comprese le variazioni di cui al periodo successivo. Le dotazioni di parte corrente, relative alle autorizzazioni di spesa di cui alla predetta Tabella C sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011, 2012 e 2013».

Conseguentemente alla Tabella C, missione Soccorso civile, programma Protezione civile, voce Ministero dell'economia e delle finanze, decreto-legge n. 142 del 1991 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 195 del 1991: Provvedimenti in favore delle popolazioni delle province di Siracusa, Catania e Ragusa colpite dal terremoto del dicembre 1990 ed altre disposizioni in favore delle zone danneggiate da eccezionali avversità atmosferiche dal giugno 1990 al gennaio 1991: articolo 6, comma 1: Reintegro Fondo Protezione Civile (6.2 - cap. 7446), apportare le seguenti variazioni:
2011:
CP: 100.000;
CS: 100.000;
2012:
CP: 100.000;
CS: 100.000;
2013:
CP: 100.000;
CS: 100.000.
3778/VIII/1. 1. Mariani, Realacci, Benamati, Bocci, Braga, Bratti, Esposito, Ginoble, Iannuzzi, Marantelli, Margiotta, Morassut, Motta, Viola.

All'articolo 1, comma 9, primo periodo, aggiungere le parole:
«, ivi comprese le variazioni di cui al periodo successivo. Le dotazioni di parte corrente, relative alle autorizzazioni di spesa di cui alla predetta Tabella C sono


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ridotte in maniera lineare per un importo pari a 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011, 2012 e 2013».

Conseguentemente alla tabella C, missione Soccorso civile, programma Protezione civile, alla voce MEF, decreto-legge n. 142 del 1991, articolo 6, comma 1, Reintegro fondo protezione civile, modificare gli importi come segue:
2011: 15 milioni;
2012: 15 milioni;
2013: 15 milioni.
3778/VIII/1. 2. Bocci, Mariani, Realacci, Benamati, Braga, Bratti, Esposito, Ginoble, Iannuzzi, Marantelli, Margiotta, Morassut, Motta, Viola.

Dopo il comma 7, aggiungere i seguenti:
7-bis. All'articolo 1, comma 20, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, le parole: 1o dicembre 2010» sono sostituite dalle seguenti: «31 dicembre 2012».
7-ter. È istituito presso il Ministero dell'economia e delle finanze un Fondo per la corresponsione degli interessi sui prestiti erogati dagli istituti bancari per il finanziamento di interventi di riqualificazione energetica degli edifici di cui ai commi 344 e successivi dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, con una dotazione 200 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012.
7-quater. Il Ministero dell'economia e delle finanze e l'Associazione bancaria italiana definiscono con apposita convenzione, da stipulare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, aperta all'adesione delle banche e degli intermediari finanziari ai sensi dell'articolo 106 del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1o settembre 1993, n. 385, le modalità ed i criteri di concessione dei prestiti di cui al comma 8-ter nonché i tassi applicabili.

Conseguentemente alla Tabella C sono ridotti in maniera lineare gli stanziamenti per un importo pari a 200 milioni per ciascuno degli anni 2011 e 2012, a 640 milioni di euro per l'anno 2013.
3778/VIII/1. 4. Motta, Mariani, Realacci, Benamati, Bocci, Braga, Bratti, Esposito, Ginoble, Iannuzzi, Marantelli, Margiotta, Morassut, Viola.

Dopo il comma 12 inserire il seguente:
12-bis. All'articolo 1, comma 20, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, sono apportate te seguenti modificazioni:
a) al primo periodo, le parole: «entro il 31 dicembre 2010» sono sostituite dalle seguenti: «entro il 31 dicembre 2012»;
b) al secondo periodo, le parole: «entro il 31 dicembre 2009» sono sostituite dalle seguenti: «entro il 31 dicembre 2012».

Conseguentemente, al comma 9, dopo le parole: alla presente legge inserire le parole: , ivi comprese le variazioni di cui al periodo successivo. Le dotazioni di parte corrente, relative alle autorizzazioni di spesa di cui alla predetta Tabella C, i cui stanziamenti sono iscritti in bilancio come spese rimodulabili, sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 440 milioni di euro per l'anno 2012, a 515 milioni di euro per l'anno 2013 e a 170 milioni di euro per l'anno 2014.
3778/VIII/1. 5. Realacci, Mariani, Benamati, Bocci, Braga, Bratti, Esposito, Ginoble, Iannuzzi, Marantelli, Margiotta, Morassut, Motta, Viola.

All'articolo 1, comma 9, primo periodo, aggiungere le parole:
«, ivi comprese le variazioni di cui al periodo successivo. Le dotazioni di parte corrente, relative alle autorizzazioni di spesa di cui alla predetta Tabella C sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011, 2012 e 2013».


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Conseguentemente alla tabella A, voce Ministero dell'economia e delle finanze, modificare gli importi come segue:
2011: 50.000;
2012: 50.000;
2013: 50.000.
3778/VIII/1. 3. Realacci, Mariani, Benamati, Bocci, Braga, Bratti, Esposito, Ginoble, Iannuzzi, Marantelli, Margiotta, Morassut, Motta, Viola.

All'articolo 1, comma 9, primo periodo, aggiungere le parole:
«, ivi comprese le variazioni di cui al periodo successivo. Le dotazioni di parte corrente, relative alle autorizzazioni di spesa di cui alla predetta Tabella C sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011, 2012 e 2013.»

Conseguentemente alla tabella A, voce Ministero dell'economia e delle finanze, apportare le seguenti variazioni:
2011: 20.000;
2012: 20.000;
2013: 20.000.
3778/VIII/1. 6. Mariani, Realacci, Benamati, Bocci, Braga, Bratti, Esposito, Ginoble, Iannuzzi, Marantelli, Margiotta, Morassut, Motta, Viola.

All'articolo 1, comma 9, primo periodo, aggiungere le parole:
«, ivi comprese le variazioni di cui al periodo successivo. Le dotazioni di parte corrente, relative alle autorizzazioni di spesa di cui alla predetta Tabella C sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011, 2012 e 2013».

Conseguentemente alla tabella B, voce Ministero dell'ambiente e delle tutela del territorio e del mare, apportare le seguenti variazioni:
2011: 100.000;
2012: 100.000;
2013: 100000.
3778/VIII/1. 7. Mariani, Realacci, Benamati, Bocci, Braga, Bratti, Esposito, Ginoble, Iannuzzi, Marantelli, Margiotta, Morassut, Motta, Viola.

All'articolo 1, comma 9, primo periodo, aggiungere le parole:
«, ivi comprese le variazioni di cui al periodo successivo. Le dotazioni di parte corrente, relative alle autorizzazioni di spesa di cui alla predetta Tabella C sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011, 2012 e 2013».

Conseguentemente alla tabella B, voce Ministero dell'ambiente e delle tutela del territorio e del mare, apportare le seguenti variazioni:
2011: 100.000;
2012: 100.000;
2013: 100.000.
3778/VIII/1. 8. Mariani, Realacci, Benamati, Bocci, Braga, Bratti, Esposito, Ginoble, Iannuzzi, Marantelli, Margiotta, Morassut, Motta, Viola.

All'articolo 1, comma 9, primo periodo, aggiungere le parole:
«, ivi comprese le variazioni di cui al periodo successivo. Le dotazioni di parte corrente, relative a tutte le voci, per il triennio 2011-2013, ad esclusione delle dotazioni di parte corrente nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 40 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011, 2012 e 2013».

Conseguentemente alla Tabella C, Missione Sviluppo sostenibile e tutela del


Pag. 263

territorio e dell'ambiente, programma Tutela e conservazione della fauna e della flora, salvaguardia della biodiversità e dell'ecosistema marino, voce Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, legge n. 549 del 1995: Misure di razionalizzazione della finanza pubblica: Articolo 1 comma 43: Contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi (1.10 - Cap. 1551), apportare le seguenti variazioni:
2011:
CP: 40.000;
CS: 40.000;
2012:
CP: 40.000;
CS: 40.000;
2013:
CP: 40.000;
CS: 40.000.
* 3778/VIII/1. 9. Ghiglia.

All'articolo 1, comma 9, primo periodo, aggiungere le parole:
«, ivi comprese le variazioni di cui al periodo successivo. Le dotazioni di parte corrente, relative a tutte le voci, per il triennio 2011-2013, ad esclusione delle dotazioni di parte corrente nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 40 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011, 2012 e 2013».

Conseguentemente alla Tabella C, missione Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente, programma Tutela e conservazione della fauna e della flora, salvaguardia della biodiversità e dell'ecosistema marino (18.13), rubrica Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, voce legge n. 549 del 1995: Misure di razionalizzazione della finanza pubblica - Art. 1 comma 43: Contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi (1.10 - Cap. 1551 Pg 1), sono apportate le seguenti variazioni:
2011:
CP: 40.000;
CS: 40.000;
2012:
CP: 40.000;
CS: 40.000;
2013:
CP: 40.000;
CS: 40000.
* 3778/VIII/1. 10. Realacci, Mariani, Benamati, Bocci, Braga, Bratti, Esposito, Ginoble, Iannuzzi, Marantelli, Margiotta, Morassut, Motta, Viola.

All'articolo 1, comma 9, primo periodo, aggiungere le parole:
«, ivi comprese le variazioni di cui al periodo successivo. Le dotazioni di parte corrente, relative alle autorizzazioni di spesa di cui alla predetta Tabella C sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011, 2012 e 2013».

Conseguentemente alla tabella E, inserire la voce: Ministero dell'ambiente e delle tutela del territorio e del mare, missione Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente, programma Tutela e conservazione del territorio e delle risorse idriche, trattamento e smaltimento rifiuti, bonifiche, legge 24 dicembre 2007, n. 244, disposizioni per a formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2008), con i seguenti importi:
2011: 10.000;
2012: 10.000;
2013: 10.000.
3778/VIII/1. 11. Mariani, Realacci, Benamati, Bocci, Braga, Bratti, Esposito, Ginoble, Iannuzzi, Marantelli, Margiotta, Morassut, Motta, Viola.


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All'articolo 1, comma 9, primo periodo, aggiungere le parole:
«, ivi comprese le variazioni di cui al periodo successivo. Le dotazioni di parte corrente, relative alle autorizzazioni di spesa di cui alla predetta Tabella C sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 200 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011, 2012 e 2013».

Conseguentemente alla tabella E, inserire la seguente voce: Missione Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente, programma Sviluppo sostenibile, voce Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, legge 27 dicembre 2006, n. 296: Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007), articolo 1, comma 1113 (18.5 - capitolo 7981) Rifinanziamento:
2011:
CP: 200.000;
CS: 200.000;
2012:
CP: 200.000;
CS: 200.000;
2013:
CP: 200.000;
CS: 200.000.
3778/VIII/1. 12. Mariani, Realacci, Benamati, Bocci, Braga, Bratti, Esposito, Ginoble, Iannuzzi, Marantelli, Margiotta, Morassut, Motta, Viola.

Alla tabella E, missione sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente, aggiungere la seguente voce:Programma 18.12 Tutela e conservazione del territorio e delle risorse idriche, trattamento e smaltimento rifiuti, bonifiche, legge n. 191 del 2009, Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2010), Art. 2, comma 240, piani straordinari diretti a rimuovere le situazioni a più elevato rischio idrogeologico, con i seguenti importi:
2011: 100.000;
2012: 100.000;
2013: 100.000.
3778/VIII/Tab. E. 6. Mariani, Realacci, Benamati, Bocci, Braga, Bratti, Esposito, Ginoble, Iannuzzi, Marantelli, Margiotta, Morassut, Motta, Viola.

Al comma 5, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Quanto previsto dal presente comma può realizzarsi solo qualora gli enti locali interessati avviino progetti e azioni volte al rinnovo del trasporto pubblico esclusivamente attraverso l'acquisto e la messa in strada di veicoli a energia pulita e all'efficientamento energetico, attraverso il ricorso alle fonti rinnovabili e il contrasto alla dispersione di calore, delle strutture sanitarie pubbliche.
0/3778/VIII/1. 13. Cosenza.

Dopo il comma 7, aggiungere il seguente:
7-bis. Sopprimere l'articolo 15, commi 1-5 del decreto-legge n. 78 del 2010.

Conseguentemente, alla Tabella C, sono ridotti in maniera lineare gli stanziamenti per un importo pari a 200 milioni di euro per l'anno 2011 e pari a 315 milioni di euro per ciascuno degli anni 2012 e 2013.
3778/VIII/1. 14. Mariani, Realacci, Benamati, Bocci, Braga, Bratti, Esposito, Ginoble, Iannuzzi, Marantelli, Margiotta, Morassut, Motta, Viola.

All'articolo 1, comma 9, primo periodo, aggiungere le parole:
«, ivi comprese le variazioni di cui al periodo successivo. Le dotazioni di parte corrente, relative alle autorizzazioni di spesa di cui alla predetta Tabella C sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 300 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011, 2012 e 2013».


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Dopo il comma 12 inserire i seguenti:
12-bis. Per gli interventi di adeguamento e miglioramento antisismico degli edifici di proprietà privata collocati nelle zone a media ed alta sismicità, è concessa, a decorrere dal 1o gennaio 2011, una detrazione di imposta lorda per una quota del 55 per cento delle spese documentate, fino ad un valore massimo di detrazione di 48.000 euro, da ripartire in cinque quote annuali di pari importo, fino alla concorrenza di 300 milioni di euro annui.
12-ter. Entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, d'intesa con il Ministero dell'economia e delle finanze sono individuati gli interventi ammessi al beneficio di cui al presente articolo, l'entità del beneficio in funzione della pericolosità dell'area e della vulnerabilità dell'edificio nonché le modalità di attivazione degli interventi.
12-quater. Per garantire la costituzione di una efficace rete tecnica di controllo ed assistenza per le costruzioni nelle zone di alta e media sismicità, nel rispetto del principio di adeguatezza, l'assunzione dell'occorrente personale tecnico qualificato avviene in deroga alle norme che disciplinano i vincoli per il reclutamento del personale nelle pubbliche amministrazioni. Le Regioni stabiliscono l'entità del contributo obbligatorio a carico dei richiedenti, a parziale copertura dei costi dell'attività istruttoria per le funzioni di cui al presente articolo.
3778/VIII/1. 15. Mariani, Realacci, Benamati, Bocci, Braga, Bratti, Esposito, Ginoble, Iannuzzi, Marantelli, Margiotta, Morassut, Motta, Viola.

All'articolo 1, comma 9, primo periodo, aggiungere le parole:
«, ivi comprese le variazioni di cui al periodo successivo. Le dotazioni di parte corrente, relative alle autorizzazioni di spesa di cui alla predetta Tabella C sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011, 2012 e 2013».

conseguentemente alla tabella B, voce Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, apportare le seguenti variazioni:
2011: 100.000;
2012: 100.000;
2013: 100.000.
3778/VIII/1. 16. Mariani, Realacci, Benamati, Bocci, Braga, Bratti, Esposito, Ginoble, Iannuzzi, Marantelli, Margiotta, Morassut, Motta, Viola.

All'articolo 1, comma 9, primo periodo, aggiungere le parole:
«, ivi comprese le variazioni di cui al periodo successivo. Le dotazioni di parte corrente, relative alle autorizzazioni di spesa di cui alla predetta Tabella C sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011, 2012 e 2013».

Conseguentemente alla Tabella C, missione Casa e assetto urbanistico, programma Politiche abitative, urbane e territoriali, voce Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Legge n. 431 del 1998: Disciplina delle locazioni e del rilascio degli immobili adibiti ad uso abitativo (articolo 11, comma 1) (3.1 - cap. 1690), apportare le seguenti variazioni:
2011:
CP: 100.000;
CS: 100.000.
2012:
CP: 100.000;
CS: 100.000.
2013:
CP: 100.000;
CS: 100.000.
3778/VIII/1.17 Braga, Mariani, Realacci, Benamati, Bocci, Bratti, Esposito, Ginoble, Iannuzzi, Marantelli, Margiotta, Morassut, Motta, Viola.


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All'articolo 1, comma 9, primo periodo, aggiungere le parole:
«, ivi comprese le variazioni di cui al periodo successivo. Le dotazioni di parte corrente, relative alle autorizzazioni di spesa di cui alla predetta Tabella C sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 150 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011, 2012 e 2013».

Conseguentemente alla tabella E, missione Diritto alta mobilità, programma Sviluppo e sicurezza della mobilità locale, voce Ministero delle infrastrutture e dei trasporti decreto legge n. 112 del 2008: disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, articolo 63, comma 12: fondo per la promozione e il sostegno dello sviluppo del trasporto pubblico locale (2.7, capitolo 7254), apportare le seguenti variazioni:
2011:
CP: 150.000;
CS: 150.000;
2012:
CP: 150.000;
CS: 150.000;
2013:
CP: 150.000;
CS: 150000.
3778/VIII/1. 18. Motta, Mariani, Realacci, Benamati, Bocci, Braga, Bratti, Esposito, Ginoble, Iannuzzi, Marantelli, Margiotta, Morassut, Viola.

All'articolo 1, comma 9, primo periodo, aggiungere le parole:
«, ivi comprese le variazioni di cui al periodo successivo. Le dotazioni di parte corrente, relative alle autorizzazioni di spesa di cui alla predetta Tabella C sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011, 2012 e 2013».

Conseguentemente alla tabella E, missione Infrastrutture pubbliche e logistica, programma Opere strategiche, edilizia statale e interventi per pubbliche calamità, voce Ministero infrastrutture e trasporti, Legge Finanziaria n. 244 del 2007: Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007), articolo 2, comma 257, Punto A: Legge obiettivo (1.7 - capitolo 7060/P), apportare le seguenti variazioni:
2011:
CP: 100.000;
CS: 100.000;
2012:
CP: 100.000;
CS: 100.000;
2013:
CP: 100.000;
CS: 100.000.
3778/VIII/1. 19. Mariani, Realacci, Benamati, Bocci, Braga, Bratti, Esposito, Ginoble, Iannuzzi, Marantelli, Margiotta, Morassut, Motta, Viola.

All'articolo 1, comma 9, primo periodo, aggiungere le parole:
«, ivi comprese le variazioni di cui al periodo successivo. Le dotazioni di parte corrente, relative alle autorizzazioni di spesa di cui alla predetta Tabella C sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011, 2012 e 2013».

Conseguentemente, alla tabella E, missione Casa e assetto urbanistico, programma Politiche abitative, urbane e territoriali, voce Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, decreto legge n. 112 del 2008: disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, articolo 11, comma 2, lettera c), apportare le seguenti variazioni:


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Rifinanziamento
2011:
CP: 100.000;
CS: 100.000;
2012:
CP: 100.000;
CS: 100.000;
2013:
CP: 100.000;
CS: 100.000.
3778/VIII/1. 20. Mariani, Realacci, Benamati, Bocci, Braga, Bratti, Esposito, Ginoble, Iannuzzi, Marantelli, Margiotta, Morassut, Motta, Viola.


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ALLEGATO 2

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013 (C. 3779 Governo).

Tabella n. 9: Stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013.

EMENDAMENTO

Allo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, missione Servizi istituzionali e generali delle amministrazione pubbliche, programma Servizi generali, formativi e approvvigionamenti per le Amministrazioni pubbliche, apportare le seguenti variazioni:
2011:
CP: - 88.032.708;
CS: - 88.032.708;
2012;
CP: - 88.032.708;
CS: - 88.032.708;
2013:
CP: - 88.032.708;
CS: - 88.032.708.

Conseguentemente, allo stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, missione Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente, programma Tutela e conservazione del territorio e delle risorse idriche, trattamento e smaltimento rifiuti, bonifiche, apportare le seguenti variazioni:
2011:
CP: 88.032.708;
CS: 88.032.708;
2012;
CP: 88.032.708;
CS: 88.032.708;
2013:
CP: 88.032.708;
CS: 88.032.708.
3778/VIII/Tab. 9. 1. Zamparutti, Beltrandi, Bernardini, Farina Coscioni, Mecacci, Maurizio Turco.


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ALLEGATO 3

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2011) (C. 3778 Governo).

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013 (C. 3779 Governo).

Tabella n. 9: Stato di previsione del Ministero dell'ambiente per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013.

ORDINI DEL GIORNO

L'VIII Commissione,
premesso che:
nell'ambito tabelle annesse al disegno di legge di stabilità 2011, è ricompresa, nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'anno finanziario 2011, la «Missione 18 (Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente)»;
al riguardo si segnala che tra i programmi in essa enunciati non è presente la previsione di cui all'articolo 2, comma 240, della legge finanziaria 2010, che ha destinato 900 milioni di euro ai piani straordinari diretti a rimuovere le situazioni a più elevato rischio idrogeologico (individuate dal Ministero dell'ambiente, sentite le autorità di bacino e il Dipartimento della protezione civile);
la situazione di rischio idrogeologico del territorio italiano è nota e conclamata. Uno studio del Ministero dell'ambiente evidenzia che il 9,8 per cento della superficie nazionale è ad alta criticità idrogeologica e che sono 6.633 i comuni interessati pari all'81,9 per cento dei comuni italiani. In particolare, il 24,9 per cento dei comuni è interessato da aree a rischio frana, il 18,6 per cento da aree a rischio alluvione e il 38,4 per cento da aree a rischio sia di frana che di alluvione;
proprio per la consapevolezza dell'importanza di affrontare il problema, va puntualizzato che la predetta cifra di 900 milioni di euro costituisce l'intera dotazione di risorse assegnate per il risanamento ambientale dalla delibera CIPE del 6 novembre 2009 e che il Governo ha deciso di destinare completamente alla realizzazione degli interventi diretti a rimuovere le situazioni a più elevato rischio idrogeologico;
la norma in questione stabilisce che le risorse disponibili possano essere utilizzate anche tramite Accordo di programma sottoscritto dalla regione interessata e dal Ministero dell'ambiente e nell'ambito del quale venga definita la quota di cofinanziamento regionale;
lo strumento dell'Accordo di programma ha consentito di convogliare, all'interno di un unico piano coordinato, sia le risorse statali sia quelle regionali, evitando così duplicazioni di interventi e frammentazione della spesa, e di attivare processi che consentiranno una più rapida attuazione degli interventi ed una maggiore incisività del monitoraggio;
nel corso dell'audizione svolta presso la VIII Commissione ambiente, il 20 ottobre scorso, il Ministro per l'ambiente ha riferito che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare non ha ancora ottenuto il trasferimento della predetta cifra e di aver chiesto al Ministro dell'economia e delle finanze l'istituzione


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del relativo capitolo di spesa, purtroppo senza alcuna risposta in merito,

impegna il Governo:

a procedere nell'immediato ad istituire il capitolo di spesa per il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ed a cui assegnare i 900 milioni di euro previsti dall'articolo 2, comma 240 della legge n. 191/2009, al fine di dare attuazione agli interventi straordinari diretti a rimuovere le situazioni a più elevato rischio idrogeologico presenti nel territorio nazionale.
0/3778/VIII/1. Guido Dussin, Lanzarin, Togni, Alessandri.

La VIII Commissione,
premesso che:
il problema dell'inquinamento dell'aria generato dai gas di scarico rappresenta una grave emergenza per l'Italia. Il nostro Paese, di fronte a questa emergenza, non ha finora saputo dare risposte concrete e organiche puntando invece su misure occasionali e, alla luce dei fatti, completamente inutili come le domeniche senza traffico o le giornate con traffico a targhe alterne;
già nel marzo 2010 le maggiori città italiane, a nord come al sud, hanno sforato il tetto annuo consentito dai parametri europei per lo sforamento dei limiti di concentrazione delle polveri sottili nell'aria;
l'estrema gravità della situazione italiana è stata confermata dalle seguenti azioni della Commissione europea:
il 28 settembre 2009 [Decisione C(2009)7390] il diniego alla quasi totalità delle richieste da parte dell'Italia di applicare deroghe, per numerose zone del Nord Italia, in termini di concentrazione di polveri sottili nell'aria-ambiente;
il 10 febbraio 2010 [Decisione C(2010)490] il rifiuto (con la sola eccezione dell'area del beneventano) a tutte le richieste di deroga relative a alle aree più densamente popolate della Campania, della Puglia e della Sicilia;
il 5 maggio 2010 il secondo e ultimo avvertimento all'Italia per il mancato rispetto degli standard in materia di qualità dell'aria-ambiente affermando la volontà, qualora nei prossimi mesi il nostro Paese non assuma robuste e credibili misure in materia, di deferire l'Italia alla Corte europea di giustizia avviando così la procedura di infrazione per violazione della direttiva europea 2008/50/CE;
l'intervento ritenuto più urgente, in quanto capace di incidere positivamente già in tempi relativamente brevi, è quello consistente nel favorire il rinnovo del parco veicoli composto dai mezzi pesanti o quantomeno la dotazione con i filtri antiparticolato. Infatti i veicoli pesanti sono causa di circa il 60 per cento dello smog che si accumula in Italia;
nell'ambito della Tabella 9 sul Ministero dell'ambiente, missione 18 («Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente»), il capitolo 8405 del programma 18.13 («Prevenzione e riduzione integrata dell'inquinamento») è destinatario, per interventi di disinquinamento e per il miglioramento della qualità dell'aria, di una dotazione di competenza pari a 17,7 milioni di euro per l'anno 2011,

impegna il Governo:

a valutare l'opportunità, alla luce anche dei risultati obiettivamente insoddisfacenti finora ottenuti nello sforzo di abbattere i tassi di inquinamento dell'aria causato dalle polveri sottili (e quindi dal particolato prodotto, soprattutto nei veicoli pesanti privi di filtri antiparticolato, dalla combustione dei motori diesel), di vincolare nella giusta misura parte dello stanziamento di cui all'ultimo paragrafo delle premesse allo scopo di favorire e incentivare l'utilizzo dei filtri antiparticolato sui veicoli pesanti.
0/3778/VIII/2. Cosenza.


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ALLEGATO 4

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2011) (C. 3778 Governo).

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013 (C. 3779 Governo).

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013 (limitatamente alle parti di competenza).

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

La VIII Commissione,
esaminato lo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (Tabella n. 2), limitatamente alle parti di competenza, e le connesse parti del disegno di legge stabilità;
considerato che gli interventi sulle materie di competenza della Commissione non possono non tenere conto del quadro complessivo della finanza pubblica e della congiuntura economica e finanziaria interna e internazionale;
constatato che la dotazione complessiva dei programmi di interesse della VIII Commissione (Interventi per pubbliche calamità; Protezione civile) ha subito una riduzione rispetto al dato assestato 2010 pari all'8,9 per cento;
rilevato in particolare che, all'interno del programma 8.5 Protezione civile, lo stanziamento del capitolo 7446 relativo alle spese per le ricorrenti emergenze relative alle varie calamità registra una riduzione del 72,5 per cento, pari a 420 milioni di euro, rispetto al dato assestato 2010;
richiamata la risoluzione 8-00040 approvata dalla VIII Commissione in data 21 aprile 2009 che impegnava il Governo ad intraprendere le occorrenti iniziative, anche di natura normativa volte a promuovere, sostenere ed attuare un organico programma di interventi diretti principalmente alla prevenzione del rischio idrogeologico ed alla manutenzione del territorio ed in tale ambito ad individuare confacenti risorse economiche, in particolare effettuando una ricognizione con finalizzazione convergente di quelle esistenti ma allocate in maniera non coordinata tra differenti regie, oppure valutando l'opportunità di autorizzare ulteriori risorse attraverso cui i soggetti competenti ai sensi della normativa vigente in materia di difesa del territorio e tutela dell'ambiente, segnatamente il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, tra cui i Comuni, le Province, i Consorzi di bonifica e le Comunità montane, possano provvedere all'adeguamento ed all'ammodernamento delle strutture deputate alla funzione di regimazione delle acque quali canali, impianti idrovori, sistemazioni, idrauliche, canali collettori, vasche di laminazione, sistemi di consolidamento, ed altre opere con analoghe finalità;


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richiamata altresì la mozione approvata dall'Assemblea della Camera dei deputati in data 26 gennaio 2010 che, tra l'altro, impegnava il Governo a presentare ed a dotare delle opportune risorse pluriennali il piano nazionale straordinario per il rischio idrogeologico, secondo le indicazioni già comunicate alle Camere;

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE

con la seguente osservazione:
valuti la Commissione di merito l'opportunità di incrementare la dotazione degli stanziamenti relativi alla protezione civile e alle calamità naturali, con particolare riferimento al capitolo relativo alle spese per fronteggiare le emergenze derivanti da calamità naturali, riferite in particolare agli ultimi anni.


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ALLEGATO 5

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2011) (C. 3778 Governo).

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013 (C. 3779 Governo).

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013 (limitatamente alle parti di competenza).

PROPOSTA DI RELAZIONE ALTERNATIVA PRESENTATA DAL GRUPPO DEL PARTITO DEMOCRATICO

La VIII Commissione;
esaminata, per le parti di competenza, la Tabella 2, recante lo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze e le connesse parti del disegno di legge di stabilità, e in particolare, gli stanziamenti relativi alla Protezione civile e alle calamità naturali che insistono in tale stato di previsione;

premesso che:

i due programmi di interesse dell'VIII Commissione (Ambiente), relativi alla missione 8 (Soccorso civile) e, in particolare, il programma 8.4 (Interventi per pubbliche calamità) e il programma 8.5 (Protezione civile) inseriti nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze hanno, nel bilancio di previsione 2011, una dotazione complessiva di 2.023,7 milioni di euro, con una riduzione di 196,7 milioni di euro rispetto all'assestato 2010 (pari all'8,9 per cento);
il Programma 8.4 (Interventi per pubbliche calamità), ha una dotazione di 128,6 milioni di euro, invariata rispetto all'assestato 2010 sia nel quantum sia nelle voci di spesa;
il taglio operato nella missione riguarda integralmente il Programma 8.5 (Protezione civile), che ha una dotazione complessiva pari a 1.895,0 milioni di euro, con una riduzione di 196,7 milioni di euro rispetto al dato assestato 2010 (pari al 9,4 per cento);
parte di tali fondi (25,1 milioni di euro) sono destinati ai capitoli 2179 e 2184 (il 2179 è un capitolo di nuova istituzione) per le spese di funzionamento del Dipartimento della protezione civile, con una dotazione complessiva di 25,1 milioni di euro;
il capitolo 7439, nell'ambito della stesso programma, prevede un nuovo stanziamento di 30 milioni di euro per il «Fondo per l'emergenza rifiuti in Campania» previsto dall'articolo 7, commi 6 e 18, del decreto-legge n. 195 del 2009;
il capitolo 7443 «Somme da assegnare alla Presidenza del Consiglio dei ministri per oneri derivanti dalla concessione di contributi per l'ammortamento di mutui contratti dalle regioni a seguito di eventi calamitosi», con 752,2 milioni di euro, registra un incremento di 9,1 milioni di euro rispetto al dato assestato 2010;
il capitolo 7446, molto importante, perché comprende le risorse per coprire le spese per le ricorrenti emergenze relative alle varie calamità, ha 159,6 milioni di


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euro, e registra una riduzione dello stanziamento di 420 milioni di euro rispetto all'assestato 2010 (-72,5 per cento in termini percentuali!);
mentre lo stanziamento del capitolo 7447 il «Fondo relativo agli investimenti del Dipartimento della Protezione civile», con 391,3 milioni di euro, resta invariato rispetto alle previsioni assestate 2010;
nessun incremento è previsto per il capitolo 7449, che dispone risorse per interventi infrastrutturali connessi alla riduzione del rischio sismico: vi sono solo 33,1 milioni di euro, una somma invariata rispetto alle previsioni assestate 2010;
solo il capitolo 7459 «Fondo per la prevenzione del rischio sismico», istituito in applicazione dell'articolo 11, comma 1, del decreto-legge n. 39 del 2009 (a seguito del sisma in Abruzzo), ha 145,1 milioni di euro, con un incremento di 101,1 milioni di euro, in considerazione dell'aumentata previsione di spesa relativa all'articolo 11 del decreto 39;
il capitolo 7462, che prevede «Somme da erogare per interventi di ricostruzione e altre misure a favore della popolazione colpita dal sisma dell'aprile 2009 in Abruzzo» ha 350 milioni di euro ( 90 milioni rispetto al dato assestato), che potrebbero rivelarsi tuttavia insufficienti a compensare gli ingenti danni che del sisma del 2009, che stanno ancora emergendo.
Nelle tabelle della legge di stabilità gli stanziamenti relativi alla protezione civile all'interno del MEF per complessivi circa 119,7 milioni di euro per il 2011, rimangono invariati nei due anni successivi, nonostante si vadano configurando crescenti emergenze;
parimenti, in tabella E della legge di stabilità, gli stanziamenti relativi alle calamità e alla protezione civile (missione 8 - Soccorso civile), per complessivi 691,2 milioni di euro per il 2011, 421,7 milioni di euro per il 2012 e 391,7 milioni di euro per il 2013 risultano pressoché invariati nel triennio.

DELIBERA DI RIFERIRE IN SENSO CONTRARIO

Mariani, Realacci, Benamati, Bocci, Braga, Bratti, Esposito, Ginoble, Iannuzzi, Marantelli, Margiotta, Morassut, Motta, Viola.


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ALLEGATO 6

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2011) (C. 3778 Governo).

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013 (C. 3779 Governo).

Tabella n. 9: Stato di previsione del Ministero dell'ambiente per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013.

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

La VIII Commissione,
esaminato lo stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare (Tabella n. 9) e le connesse parti del disegno di legge di stabilità;
considerato che gli interventi sulle materie di competenza della Commissione non possono non tenere conto del quadro complessivo della finanza pubblica e della congiuntura economica e finanziaria interna e internazionale;
rilevato, tuttavia, con preoccupazione, che lo stanziamento complessivo di competenza iscritto nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per il 2011 ammonta a 513,9 milioni di euro, con una diminuzione, rispetto al dato assestato, di 232,7 milioni di euro (pari al 31,2 per cento);
richiamato, a conferma della delicatezza della situazione finanziaria nella quale è venuto a trovarsi il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, quanto riferito dal Ministro Prestigiacomo alla VIII Commissione Ambiente nel corso dell'audizione del 20 ottobre scorso, e in particolare le affermazioni del Ministro circa la grave carenza di risorse a disposizione del dicastero e la difficoltà di attuare, senza un significativo incremento delle dotazioni di bilancio, politiche che vadano oltre l'ordinaria amministrazione e che siano capaci di incidere sulle complessive politiche di sviluppo del Governo, a partire da quelle relative ai settori strategici delle fonti rinnovabili, del conseguimento degli obiettivi in materia di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, all'investimento nelle cosiddette reti intelligenti nella produzione e distribuzione di energia;
richiamata, inoltre, la delibera CIPE del 6 novembre 2009 e la successiva disposizione contenuta nell'articolo 2, comma 240, della legge n. 191 del 2009 (legge finanziaria per il 2010) che hanno assegnato 900 milioni di euro, a valere sui fondi FAS, al Ministero dell'ambiente da utilizzare per la messa in campo di un Piano nazionale straordinario per la prevenzione del rischio idrogeologico e la messa in sicurezza del territorio;
considerata negativamente la farraginosità delle procedure amministrative che hanno impedito fino ad oggi l'effettiva messa a disposizione del Ministero dell'ambiente di tali ingenti risorse (attraverso l'istituzione nell'ambito dello stato di previsione del Ministero di uno specifico capitolo di spesa al quale destinare i suddetti 900 milioni di euro) e, conseguentemente, la concreta attuazione degli interventi diretti a rimuovere, quantomeno,


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le situazioni a più elevato rischio idrogeologico;
rilevata, peraltro, la necessità di prorogare in maniera stabile gli incentivi per la ristrutturazione e riqualificazione energetica degli edifici, anche in considerazione degli evidenti benefici che esse hanno prodotto finora in termini di sviluppo economico, sostegno alla piccola e media impresa ed emersione del lavoro non regolare;

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE

con le seguenti condizioni:
1) si provveda ad incrementare significativamente l'importo degli stanziamenti dello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare specificamente destinati al funzionamento dei parchi nazionali.
2) si proceda nell'immediato ad istituire il capitolo di spesa per il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare a cui assegnare i 900 milioni di euro previsti dall'articolo 2, comma 240 della legge n. 191/2009, al fine di dare attuazione agli interventi straordinari diretti a rimuovere le situazioni a più elevato rischio idrogeologico presenti nel territorio nazionale;

e con le seguenti osservazioni:
a) valuti la Commissione di merito l'opportunità di incrementare significativamente l'importo degli stanziamenti complessivi dello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, in considerazione del fatto che le attuali dotazioni comportano un'evidente diminuzione della possibilità di svolgere i compiti attribuiti al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e di mettere in campo politiche ambientali improntate, non alla mera conservazione, ma capaci, in concreto, di incidere sulle complessive politiche di sviluppo;
b) si raccomanda di prorogare in maniera stabile gli incentivi per la ristrutturazione e la riqualificazione energetica degli edifici, anche in considerazione degli evidenti benefici che essa ha prodotto finora in termini di sviluppo economico, sostegno alla piccola e media impresa ed emersione del lavoro non regolare.


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ALLEGATO 7

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2011) (C. 3778 Governo).

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013 (C. 3779 Governo).

Tabella n. 9: Stato di previsione del Ministero dell'ambiente per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013.

PROPOSTA DI RELAZIONE ALTERNATIVA PRESENTATA DAL GRUPPO DEL PARTITO DEMOCRATICO

La VIII Commissione:
esaminata, per le parti di competenza, la Tabella 9, recante lo stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e le connesse parti del disegno di legge di stabilità;
considerato che:
lo stanziamento complessivo di competenza iscritto nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per il 2011 risulta ridotto in maniera considerevole passando da uno stanziamento assestato di 746,6 milioni a soli 513,9 milioni di euro (-232,7 milioni), con una riduzione in termini percentuali pari al 31,2 per cento;
si contrae ulteriormente anche la capacità di spesa del Ministero che passa da un coefficiente valutato pari al 61,4 per cento ad un altro valutato pari al 50 per cento;
valutato che:
gli stanziamenti più penalizzati sono quelli attribuiti alla missione 18, (Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente) che registrano una diminuzione di 212,9 milioni di euro (pari a -35,2 per cento) rispetto alle previsioni assestate 2010;
la Missione 18 contiene i programmi più importanti di competenza del Ministero dell'ambiente e corrisponde al cosiddetto eco bilancio che rappresenta la parte più importante degli stanziamenti disposti per la tutela dell'ambiente nell'ambito delle politiche di bilancio dello Stato;
in particolare subiscono riduzione di stanziamenti i seguenti Programmi:
1) il Programma 18.3, Prevenzione e riduzione integrata dell'inquinamento, le cui risorse sono pari a 29,4 milioni di euro, con una riduzione di 42,3 milioni di euro rispetto al dato assestato 2010 (-59 per cento). Il capitolo 8405, il più importante del Programma perché reca interventi per il disinquinamento e per il miglioramento della qualità dell'aria, subisce una riduzione di oltre 35 milioni di euro passando da una previsione assestata per il 2010 di 53 milioni di euro ad uno stanziamento di soli 17,7 milioni di euro (pari al 60 per cento dello stanziamento complessivo del programma);
2) il Programma 18.5, Sviluppo sostenibile, le cui risorse sono pari a 68,9 milioni di euro, con una riduzione rispetto al dato assestato di 27 milioni di euro (-28,2 per cento). All'interno di tale programma


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c'è il fondo per l'efficientamento energetico e per la produzione di energie rinnovabili, in particolare quella solare termodinamica che viene ridotto di 9 milioni di euro,
3) il Programma 18.12. Tutela e conservazione del territorio e delle risorse idriche, trattamento e smaltimento rifiuti, bonifiche, la cui dotazione è pari a 164,3 milioni di euro, con una variazione negativa di 81,1 milioni di euro (pari al 33 per cento). In particolare sono ridotti gli stanziamenti per gli interventi per la tutela del rischio idrogeologico e relative misure di salvaguardia la cui dotazione passa da oltre 40 milioni di euro a 31 milioni di euro; sono ridotte di 9 milioni di euro le dotazioni per la costruzione, sistemazione, riparazione e manutenzione di opere idrauliche e per interventi di sistemazione dei suolo, nonché per l'apprestamento dei materiali e per le necessità più urgenti in caso di pubbliche calamità. La maggior parte della consistente riduzione degli stanziamenti del programma è dovuta all'azzeramento della dotazione del capitolo 7509 «Finanziamento di interventi urgenti di perimetrazione e messa in sicurezza, bonifica, disinquinamento e ripristino ambientale» (la cui dotazione nel bilancio assestato 2010 era pari a 40,1 milioni di euro), a seguito del venir meno della relativa autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 867, della legge n. 296 del 2006, (finanziaria 2007) relativa ai canali portuali di grande navigazione della Laguna di Venezia-Porto Marghera, nonché per gli interventi di risanamento del polo chimico Laghi di Mantova;
4) il Programma 18.13, Tutela e conservazione della fauna e della flora, salvaguardia della biodiversità e dell'ecosistema marino, la cui dotazione ammonta a 88,9 milioni di euro e registra una riduzione di 43,8 milioni di euro (-33 per cento) rispetto all'assestato 2010. In particolare subisce una consistente riduzione lo stanziamento non obbligatorio per gli Enti parco che passa da 63 milioni a 7 milioni. Sono diminuite anche le risorse per la protezione dell'ambiente marino dagli inquinamenti e per la gestione e promozione delle riserve marine, per un importa di oltre 10 milioni di euro.
preso atto che:
a fronte di tali consistenti contenimenti di spesa, appare molto grave che, come riferito nel corso dell'audizione svolta presso la Commissione ambiente il 20 ottobre scorso dal Ministro per l'ambiente, non si sia ancora provveduto ad istituire il capitolo di spesa per la rassegnazione sul proprio bilancio di previsione delle consistenti risorse, pari a 900 milioni di euro, che la legge finanziaria 2010, all'articolo 2, comma 240, ha destinato ai piani straordinari diretti a rimuovere le situazioni a più elevato rischio idrogeologico, al fine della loro piena utilizzazione;
gli stanziamenti per la tutela dell'ambiente considerati nella loro totalità e corrispondenti alle risorse previste per l'intera Missione 18 più le risorse del programma 17.3, Ricerca e innovazione in materia ambientale, hanno subito una drastica riduzione passando da oltre 2,3 miliardi di euro erogati nel 2008 a soli 764 milioni di euro allocati nel bilancio di previsione 2011 (-67,5 per cento):

DELIBERA DI RIFERIRE IN SENSO CONTRARIO

Mariani, Realacci, Benamati, Bocci, Braga, Bratti, Esposito, Ginoble, Iannuzzi, Marantelli, Margiotta, Morassut, Motta, Viola.


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ALLEGATO 8

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2011) (C. 3778 Governo).

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013 (C. 3779 Governo).

Tabella n. 9: Stato di previsione del Ministero dell'ambiente per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013.

PROPOSTA DI RELAZIONE ALTERNATIVA PRESENTATA DAL GRUPPO DELL'ITALIA DEI VALORI

La VIII Commissione Ambiente della Camera:
esaminato per le parti di propria competenza, il disegno di legge di bilancio e il disegno di legge recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2011)» (C. 3778);
premesso che:
il disegno di legge di stabilità tiene conto dello scenario delineato dalla Decisione di finanza pubblica approvata a settembre, in base al quale si prevedono per il 2010 un tasso di crescita del PIL reale dell'1,2 per cento e un deflatore pari all'1,6 per cento;
la legge di stabilità, introdotta con la legge di riforma del bilancio (articolo 11 legge n. 196 del 2009), sostituisce da quest'anno la legge finanziaria;
il suddetto provvedimento, insieme al disegno di legge di bilancio, compone la manovra triennale di finanza pubblica e, in particolare, dispone il quadro di riferimento finanziario per il periodo compreso nel bilancio pluriennale 2011-2013, esprimendolo sotto un aspetto essenzialmente tabellare;
gli interventi ammontano a circa 1.000 milioni per l'anno 2011, 3.000 milioni per il 2012 e 9.500 milioni per il 2013, da attribuire, essenzialmente, a rimodulazioni di risorse finanziarie già inserite in bilancio;
la manovra economico-finanziaria per il prossimo triennio, per un valore di circa 25 miliardi di euro, di fatto, è stata anticipata con il decreto-legge n. 78 del 2010 e questa deve essere considerata la vera e propria manovra economica cui fare riferimento. Una manovra pesantissima, di «soli e ingentissimi tagli» soprattutto nei confronti degli enti locali e incredibilmente priva di qualsiasi misura a sostegno dello sviluppo economico;
la manovra contenuta nel citato decreto 78 del 2010 ha solo prodotto effetti depressivi sull'economia e l'occupazione;
l'Istat ha confermato che il tasso di disoccupazione nel primo trimestre del 2010 è salito al 9,1 per cento, senza calcolare i lavoratori in cassa integrazione guadagni. Dopo i 528 mila posti di lavoro distrutti negli ultimi due anni, sono a rischio altri 246 mila posti di lavoro;
Confindustria ha calcolato in 124 miliardi di euro l'ammontare dell'evasione fiscale, una cifra che risulta 5 volte superiore alla manovra correttiva impostata dall'attuale Governo il cui cuore è tutto nel blocco delle retribuzioni del pubblico


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impiego, nel taglio, come si è detto, dei fondi ai comuni e alle regioni (complessivamente quasi 13 miliardi di euro) e nel rinvio del pensionamento dei cittadini e secondo le recentissime stime elaborate dal suo centro studi nel mese di settembre 2010, il reddito pro capite in Italia continuerà ad essere «in retromarcia» e con la crisi attuale ha fatto passi indietro tornando ai livelli del 1998;
è infatti una «Italia più povera, in assoluto e ancor più in rapporto agli altri paesi avanzati» quella descritta dal rapporto di autunno del Centro studi di Confindustria, che, rinnovando l'allarme per il ritardo nelle riforme, sottolinea alcune questioni cruciali sul fronte dei «ritardi per la modernizzazione»: semplicità e chiarezza delle regole per le imprese (a partire dalla riforma della pubblica amministrazione); il carico fiscale sulle imprese e sui lavoratori; l'istruzione; la ricerca e l'innovazione, terreno su cui siamo «in forte svantaggio»; infrastrutture, settore in cui «il Paese ha dissipato la leadership che aveva quaranta anni fa tagliando le risorse e rafforzando il potere di veto dei sempre più numerosi soggetti interessati»; la concorrenza: «le liberalizzazioni da sole aumenterebbero la produttività del 14,1 per cento»;
l'attuale Governo non è in grado di proporre una politica economica anticiclica convincente tale da aggredire la crisi che attanaglia il nostro Paese;
il provvedimento al nostro esame contiene una manovra finanziaria inesistente, uno strumento di intervento del tutto inadeguato e insufficiente, che fa semplicemente da ponte tra ciò che non si è voluto fare prima e ciò che non si sa o non si vuole fare dopo;
il nostro Paese necessita invece di interventi che correggano la politica economica e la politica fiscale dell'attuale Governo: stimolando di più la domanda interna, prevedendo nell'immediato una vera manovra di almeno un punto di PIL che vada a sostegno dei redditi, della domanda, e delle piccole imprese;
considerato inoltre che, per quanto concerne in particolare gli aspetti all'attenzione della Commissione Ambiente:
risulta evidente la situazione drammatica in cui si trova il Ministero dell'Ambiente, al quale vengono sottratte ingenti risorse finanziarie, ben oltre il taglio del 10 per cento imposto nella manovra della scorsa estate, con il decreto legge n. 78 del 2010. Lo stesso Ministro Prestigiacomo, nel corso della audizione svoltasi il 20 ottobre presso la Commissione Ambiente della Camera, ha segnalato la sua preoccupazione al riguardo, auspicando un reintegro delle risorse, specie quelle relative al dissesto idrogeologico;
la legge finanziaria 2010, all'articolo 2, comma 240, ha destinato 900 milioni di euro ai piani straordinari diretti a rimuovere le situazioni a più elevato rischio idrogeologico. Nel corso della medesima suddetta audizione, il Ministro per l'ambiente ha riferito di aver chiesto al Ministro dell'economia l'istituzione del relativo capitolo di spesa, ma di non aver ancora avuto risposta;
le risorse destinate ai parchi e alle aree marine protette sono ormai praticamente azzerate Sempre nel corso della suindicata audizione alla Camera, il Ministro Prestigiacomo ha dichiarato: «I 29 milioni di euro previsti in tabella previsti dalla legge di stabilità non bastano nemmeno a pagare le bollette, oltre agli stipendi del personale dei parchi nazionali. In dettaglio, va puntualizzato che, con questa somma, dovremmo assicurare non soltanto il funzionamento dei 24 parchi nazionali esistenti, ma anche quello di 14 Riserve Naturali dello Stato, del Parco tecnologico ed archeologico delle colline metallifere grossetane, del Parco museo delle miniere dell'Amiata, del Parco museo minerario delle miniere di zolfo delle Marche, e dovremmo far fronte alle spese per l'adesione alla Convenzione Internazionale di Rio de Janeiro sulla Biodiversità, alla Convenzione di Bonn e alla Convenzione sul Commercio Internazionale di Flora e Fauna minacciate di estinzione


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(CITES)». E ancora: «Se non intervengono subito misure correttive, promesse nel corso dell'ultimo consiglio dei ministri ma ancora non attuate, non resterà altro da fare che chiudere almeno la metà dei Parchi oggi esistenti, disperdendo un inestimabile serbatoio di conoscenze ed esperienze che il mondo ci invidia e che sono motore economico di aree talora depresse e forma di tutela della natura che oltrettutto attira turisti con relativo giro d'affari».;
l'esame dello stato di previsione del Ministero dell'ambiente per il 2011 indica uno stanziamento complessivo di competenza pari a 513,9 milioni di euro, con una drastica e insostenibile riduzione rispetto al dato assestato 2010, di 232,7 milioni di euro pari a - 31,2 per cento;
per la Missione a cui sono assegnate la gran parte delle risorse a disposizione del Ministero, ossia la Missione 18 relativa allo «Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente» vengono previste risorse pari a circa 391 milioni di euro, con una diminuzione di circa 213 milioni, pari a -35,2 per cento);
va sottolineato che le risorse allocate nella suddetta Missione 18 non sono però concentrate nel solo Ministero dell'ambiente, ma concorrono a tale missione anche i Ministeri dell'economia, dello Sviluppo economico, e quello delle politiche agricole. Se si analizza nella sua serie storica dal 2008 al 2013, il totale delle risorse finanziarie assegnate per la Missione 18 «Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente» interamente considerata (ossia non limitatamente alle sole risorse del Ministero dell'ambiente) ricaviamo dati allarmanti nella loro insostenibilità: se nel 2008 venivano assegnati 2.234,7 milioni di euro, il bilancio di previsione 2011 in esame assegna a detta Missione 682,9 milioni di euro nel 2011, che si riducono ulteriormente a 664,4 nel 2013;
il programma «Prevenzione e riduzione integrata dell'inquinamento», le cui risorse ammontano a 29,4 milioni di euro, viene ridotto di 42,3 milioni di euro - ossia del 59 per cento rispetto al dato assestato 2010;
il programma «Sviluppo sostenibile», le cui spese preventivate risultano pari a circa 69 milioni di euro, registrano una ennesima riduzione di 27 milioni di euro, pari a -28,2 per cento;
il programma «Tutela e conservazione del territorio e delle risorse idriche, trattamento e smaltimento rifiuti, bonifiche» dispone risorse di competenza pari a 164,3 milioni di euro, con una riduzione di oltre 81 milioni di euro, pari a -33 per cento. I capitoli interessati al suddetto taglio riguardano: 1) il servizio idrico integrato, il risparmio idrico e il riuso delle acque reflue; 2) rischio idrogeologico; 3) manutenzione di opere idrauliche e per interventi di sistemazione del suolo; il piano straordinario di completamento dei sistemi di collettamento e depurazione, il programma nazionale di bonifica dei siti inquinati, i contratti di programma relativi al ciclo di gestione dei rifiuti, l'attuazione del protocollo di Kyoto;
per il programma «Tutela e conservazione della fauna e della flora, salvaguardia della biodiversità e dell'ecosistema marino» vengono stanziate risorse pari a circa 89 milioni di euro, registrando una riduzione di 43,8 milioni di euro (-33 per cento) rispetto alle previsioni assestate 2010;
il programma «Coordinamento generale, comunicazione ambientale» prevede risorse per 25,6 milioni di euro. Rispetto al dato assestato 2010 si registra una riduzione di 18,4 milioni di euro (-4 1,8 per cento);
il programma «ricerca in materia ambientale», prevede uno stanziamento di competenza pari a 82 milioni di euro, con una riduzione di 8,3 milioni di euro rispetto alle previsioni assestate 2010 (pari a -9,2 per cento).

DELIBERA DI RIFERIRE IN SENSO CONTRARIO

Piffari, Scilipoti.


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ALLEGATO 9

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2011) (C. 3778 Governo).

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013 (C. 3779 Governo).

Tabella n. 10: Stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013 (limitatamente alle parti di competenza).

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

La VIII Commissione,
esaminato lo stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (Tabella n. 10), limitatamente alle parti di competenza, e le connesse parti del disegno di legge di stabilità;
considerato che gli interventi sulle materie di competenza della Commissione non possono non tenere conto del quadro complessivo della finanza pubblica e della congiuntura economica e finanziaria interna e internazionale;
rilevato positivamente che per il fondo per la realizzazione e la progettazione di opere strategiche di preminente interesse nazionale registra in incremento del relativo capitolo di 45,7 milioni di euro;
ritenuto opportuno, anche a fronte della riduzione del relativo stanziamento, rafforzare le misure in favore delle locazioni e dei programmi di edilizia residenziale, che devono mirare sia a sostenere le classi sociali svantaggiate e i cittadini in condizione di maggiore bisogno sia a incoraggiare, sotto il profilo della proprietà, una semplificazione delle procedure per ampliare la stessa offerta di case in affitto e facilitare l'emersione del cosiddetto «sommerso»;

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE

con le seguenti osservazioni:
a) valuti la Commissione di merito l'opportunità di sostenere un rafforzamento delle politiche abitative, a partire dall'integrazione del Fondo sostegno affitti e dall'introduzione, fin dal 2011, di una «cedolare secca» sugli affitti;
b) valuti la Commissione di merito di individuare e verificare parametri di ripartizione degli stanziamenti infrastrutturali al fine di eliminare il grave divario tra le regioni nella ripartizione delle risorse di cui alla «legge obiettivo», come previsto dell'articolo 22 della legge sul federalismo fiscale, con particolare riferimento alle regioni insulari;
c) relativamente alle tabelle di competenze per quanto riguarda la macro-opera Piastra Logistica Euro Mediterranea, valuti la Commissione di merito di individuare, eventualmente con una più adeguata ripartizione, risorse utili a riequilibrare il divario tra quelle spettanti alla regione Sardegna e quelle effettivamente attribuite.


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ALLEGATO 10

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2011) (C. 3778 Governo).

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013 (C. 3779 Governo).

Tabella n. 10: Stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013 (limitatamente alle parti di competenza).

PROPOSTA DI RELAZIONE ALTERNATIVA PRESENTATA DAL GRUPPO DEL PARTITO DEMOCRATICO

La VIII Commissione:
esaminata, per le parti di competenza, la Tabella 10, recante lo stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e le connesse parti del disegno di legge di stabilità;
premesso che:
la missione 14 (Infrastrutture pubbliche e logistica) e la missione 19 (Casa e assetto urbanistico) - reca previsioni di spesa per complessivi 2.809,3 milioni di euro, con un decremento, rispetto alle previsioni assestate 2010, di 229,9 milioni di euro, pari al 7,6 per cento; in particolare la missione casa e assetto urbanistico subisce una decurtazione, che raggiunge, in termini percentuali, quasi il 34 per cento;
il taglio effettuato dal Governo è particolarmente grave, con pesanti ricadute sugli investimenti pubblici e sul sistema economico; la maggior parte dello stanziamento di competenza per il 2011 è infatti rappresentato da spese in conto capitale, le quali costituiscono il 95,8 per cento (pari a 2.690,7 milioni di euro) del totale dello stanziamento complessivo delle missioni 14 (Infrastrutture pubbliche e logistica) e 19 (Casa e assetto urbanistico);
se si confronta la serie storica dal 2008 al 2011 degli stanziamenti previsti per le missioni 14 e 19 che costituiscono la parte principale della politica infrastrutturale di competenza dell'VIII Commissione, emerge che dopo il 2009, le risorse disponibili si sono ridotte drasticamente; la variazione più consistente è proprio quella prevista per il 2011: lo stanziamento complessivo previsto dalla manovra in esame per il 2011 sconta una riduzione di oltre 2 miliardi di euro rispetto al dato assestato 2010 (-38,7 per cento); la missione «Casa e assetto urbanistico» passa da uno stanziamento di 2.176 milioni di euro nel 2009 a 238 milioni di euro nel bilancio di previsione 2011 al nostro esame;
l'effettiva capacità di spesa del Ministero, rispetto alle previsioni assestate 2010, non è migliorata: non è aumentato in misura apprezzabile il livello delle spese effettuato rispetto ai precedenti esercizi finanziari, né è cresciuto il volume dei pagamenti: il tasso di realizzazione della spesa delle due missioni congiuntamente considerate, è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al 2010 (48,8 per cento);
la missione 14 (Infrastrutture pubbliche e logistica) con circa 2.570,7 milioni di euro, nella tabella 10, registra una diminuzione


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di 107,5 milioni di euro rispetto alle previsioni assestate 2010 (pari al 4 per cento), una variazione contenuta; nell'ambito di tale missione l'88,3 per cento delle risorse è concentrato nel programma 14.10 (opere strategiche, edilizia statale ed interventi speciali e per pubbliche calamità) con 2.270,4 milioni di euro;
se si considera però la previsione triennale, e, in particolare, anche gli stanziamenti del programma 14.8 (opere pubbliche e infrastrutture) inseriti nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (MEF) appare evidente un vero e proprio crollo della previsione 2011 rispetto al dato assestato (88,4 per cento), che si ripercuote sullo stanziamento totale dell'intera missione, che registra una diminuzione di quasi 2 miliardi di euro (pari al 41,4 per cento), quasi interamente dovuta alla riduzione del capitolo 7464 «Somma da erogare per interventi in materia di edilizia sanitaria pubblica», per 1.884,3 milioni di euro;
ma anche altri importanti programmi subiscono tagli incisivi: il Programma 14.5 (Sistemi idrici, idraulici ed elettrici), che ha solo 29,9 milioni di euro di risorse, si riduce di 14,4 milioni di euro rispetto all'assestato 2010;
il programma 14.10 (Opere strategiche, edilizia statale e interventi per calamità) - che rappresenta la maggior parte degli stanziamenti di competenza - e che riguarda le spese per investimenti collocate sul capitolo 7060 «Fondo da ripartire per la progettazione e la realizzazione delle opere strategiche di preminente interesse nazionale nonché per opere di captazione ed adduzione di risorse idriche» - registra, rispetto al dato assestato, un modesto incremento di 45,7 milioni di euro, pari al 2,7 per cento in termini percentuali;
l'altra missione di interesse della VIII Commissione (Ambiente), su cui sono concentrati i principali interventi del Ministero, la missione 19 (Casa e assetto urbanistico) ha 238,6 milioni di euro, attribuiti ad un unico programma 19.2 (Politiche abitative, urbane e territoriali); tale missione ha subito una riduzione consistente negli stanziamenti di competenza rispetto al dato assestato 2010 (122,4 milioni di euro rispetto al 2010, pari al 34 per cento);
se si considerano anche gli stanziamenti del programma 19.1 (edilizia abitativa e politiche territoriali) collocati nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (MEF) - unitamente al programma 19.2, presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, prima considerato, appare evidente che, mentre lo stanziamento complessivo della missione presso il MEF rimane pressoché invariato nel triennio rispetto al dato assestato 2010, la quota collocata nello stato di previsione del MIT mostra un trend decrescente, non compensato dall'incremento della dotazione del programma 19.1 presso il Ministero dell'Economia, in particolare per il 2011, per cui si determina una diminuzione dello stanziamento totale dell'intera missione - casa e assetto urbanistico - pari a 65 milioni di euro (equivalente, in termini percentuali, al 13 per cento);
occorre notare che le risorse assegnate al programma 19.1 presso il MEF ammontano a 197,5 milioni di euro ( 57,5 milioni di euro rispetto al dato assestato 2010) ma la maggior parte degli stanziamenti (il 90 per cento del totale) sono concentrati nel capitolo 7817 con 177 milioni di euro, destinato alla concessione di contributi anche sotto forma di crediti d'imposta, alle popolazioni colpite dal sisma in Abruzzo, risorse però sufficienti «solo» a coprire gli oneri quantificati dal «vecchio» decreto n. 39 del 2009, che si sono rivelati ben più elevati nei mesi successivi;
considerato che il programma 19.2 (Politiche abitative, urbane e territoriali), nell'arco di pochi mesi, subisce una decurtazione del 34 per cento, e che tale programma comprende capitoli di vitale importanza per le politiche abitative, tra cui in particolare: il capitolo 1690, con soli


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33,5 milioni di euro, per il Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione; il capitolo 7437, relativo a Programmi di edilizia sperimentale agevolata in locazione a canone concertato con 41,3 milioni di euro; il capitolo 7440, recante il Fondo per l'attuazione del Piano nazionale di edilizia abitativa, che evidenzia uno stanziamento irrilevante, per soli 4,1 milioni di euro;
nella tabella C della legge di stabilità, la parte di competenza dell'VIII Commissione (Ambiente) è limitata alla sola missione 19 (Casa e assetto urbanistico), con 33,55 milioni di euro per il 2011, 33,9 milioni di euro per il 2012 e 14,3 milioni di euro per il 2013 (capitolo 1690, programma: Politiche abitative, urbane e territoriali); la totalità degli stanziamenti indicati è prevista per il rifinanziamento del Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione di cui all'articolo 11, comma 1, della legge n. 431 del 1998; la riduzione di tale capitolo 1690 è motivata con l'applicazione dell'articolo 14, comma 2, del decreto-legge n. 78 del 2010, che prevede una riduzione delle risorse alle regioni a statuto ordinario;
sottolineato che:
il Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione, istituito dall'articolo 11 della legge n. 431 del 1998, è il principale strumento previsto dalla normativa nazionale in materia di agevolazioni alle locazioni, in quanto le sue risorse sono utilizzate per la concessione di contributi integrativi a favore dei conduttori appartenenti alle fasce di reddito più basse per il pagamento dei canoni di locazione, e per questo la dotazione del Fondo dovrebbe essere integrata ogni anno dalla legge finanziaria; mentre le singole regioni ed i comuni - che hanno subito tagli ingenti ai trasferimenti, con la manovra disposta dal decreto-legge n. 78 - dovrebbero mettere a disposizione ulteriori risorse;
se si considera la storica degli stanziamenti disposti dalle leggi finanziarie negli anni dal 2001 al 2010, relativi al cosidetto «Fondo affitti» emerge che tale fondo, che aveva una «dote» di oltre 335 milioni nel 2001, si è ridotto nel 2010, a meno della metà, con poco più di 143 milioni di euro; la legge di stabilità 2011, alla tabella C ci dice che il Fondo affitti avrà, nel 2011, un quarto delle risorse del 2010, 33,55 milioni di euro! Secondo le previsioni, non andrà meglio nel 2012: 33,9 milioni di euro! Per il 2013 lo stanziamento del relativo capitolo «crolla» a 14,3 milioni di euro!

DELIBERA DI RIFERIRE IN SENSO CONTRARIO

Mariani, Realacci, Benamati, Bocci, Braga, Bratti, Esposito, Ginoble, Iannuzzi, Marantelli, Margiotta, Morassut, Motta, Viola.

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