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Resoconti delle Giunte e Commissioni

Resoconto della XI Commissione permanente
(Lavoro pubblico e privato)
XI Commissione

SOMMARIO

Martedì 14 dicembre 2010


UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

SEDE CONSULTIVA:

DL 196/2010: Disposizioni relative al subentro delle amministrazioni territoriali della regione Campania nelle attività di gestione del ciclo integrato dei rifiuti. C. 3909 Governo (Parere alla VIII Commissione) (Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con condizione) ... 49
ALLEGATO (Parere approvato dalla Commissione) ... 53

XI Commissione - Resoconto di martedì 14 dicembre 2010


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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Martedì 14 dicembre 2010.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 9.55 alle 10.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 14 dicembre 2010. - Presidenza del vicepresidente Giuliano CAZZOLA.

La seduta comincia alle 10.

DL 196/2010: Disposizioni relative al subentro delle amministrazioni territoriali della regione Campania nelle attività di gestione del ciclo integrato dei rifiuti.
C. 3909 Governo.

(Parere alla VIII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con condizione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 2 dicembre 2010.

Antonino FOTI (PdL), relatore, dopo avere ripercorso a grandi linee il contenuto originario dell'intervento d'urgenza adottato dal Governo, segnala che la VIII Commissione ha concluso ieri l'esame degli emendamenti riferiti al disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 196 del 2010, recante disposizioni relative al subentro delle amministrazioni territoriali della regione Campania nelle attività di gestione del ciclo integrato dei rifiuti, il cui testo risultante è stato trasmesso alle Commissioni competenti in sede consultiva.
In proposito, avverte che, sulla base degli emendamenti approvati, sono state apportate due modifiche rispetto ai profili di più diretto interesse della XI Commissione. In particolare, fa presente che il comma 1 dell'articolo 2, che reca disposizioni in materia di ammortizzatori sociali in favore del personale dei consorzi di bacino campani, è stato modificato esclusivamente sotto l'aspetto formale, nel senso che il testo - in accoglimento del parere del Comitato per la legislazione - è stato trasformato in una novella alle corrispondenti disposizioni del precedente decreto in materia (decreto-legge n. 195


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del 2009). Rileva, inoltre, che - sempre con riferimento all'articolo 2 - è stato introdotto un comma aggiuntivo 2-bis, che prevede la definizione di un percorso di progressiva copertura della dotazione organica dei consorzi di bacino delle province della regione Campania, con assorbimento del relativo personale nelle società provinciali e anche nelle pubbliche amministrazioni di riferimento.
Preso atto dell'esigenza di convertire in legge il decreto in esame, propone, quindi, l'espressione di un parere favorevole con condizione sul testo del provvedimento, come risultante dagli emendamenti approvati presso la Commissione di merito (vedi allegato), che consente di cogliere talune perplessità emerse in ordine alle disposizioni in materia di ammortizzatori e di assorbimento di personale nelle amministrazioni pubbliche.

Massimiliano FEDRIGA (LNP) ringrazia innanzitutto il relatore per aver accolto nella sua proposta di parere le perplessità manifestate sul testo - in particolare sull'articolo 2 - dal gruppo della Lega Nord Padania nel corso del dibattito, che sono riferite, in particolare, all'esigenza di evitare discriminazioni tra lavoratori a seconda delle zone territoriali in cui essi operano. Fa altresì notare positivamente che il relatore, nella propria proposta di parere, ha sottolineato con ragionevolezza la necessità di valutare i profili di copertura finanziaria di talune disposizioni del testo, laddove vi sia il rischio di intaccare la capienza del Fondo sociale occupazione e formazione. In proposito, fa notare che sarebbe auspicabile finanziare gli interventi contenuti all'articolo 2 - ove si decidesse di confermarli - attingendo alle risorse del FAS, fisiologicamente destinate proprio alle aree meridionali, piuttosto che andando a ridurre gli stanziamenti finalizzati al sostegno sociale ed occupazionale dei lavoratori di tutto il territorio nazionale.

Giuseppe BERRETTA (PD) manifesta forti perplessità sul decreto-legge in esame, dal momento che esso costituisce la naturale prosecuzione di una politica sbagliata del Governo sul tema della gestione dei rifiuti, che appare fondata esclusivamente sugli annunci. Fa notare che su questo argomento l'Esecutivo si è preoccupato esclusivamente di intervenire con decreti-legge, prolungando di fatto lo stato di emergenza, invece di affrontarlo con soluzioni adeguate. Evidenzia, inoltre, che il testo in esame sembra prediligere un modello di governance del territorio sbilanciato a favore delle province e fortemente penalizzante per i comuni, che, a suo avviso, appaiono i soggetti istituzionali più in grado di gestire la problematica della gestione dei rifiuti.
Entrando più nello specifico delle competenze della XI Commissione, esprime poi una netta contrarietà rispetto all'articolo 2 del provvedimento, così come risultante dagli emendamenti approvati dalla Commissione di merito, dal momento che esso, diversamente da quanto previsto inizialmente, prevede un percorso di assorbimento in servizio di un contingente di personale in esubero, derogando in tal modo al principio costituzionale dell'accesso per concorso alla pubblica amministrazione e conferendo a posteriori legittimità ad una serie di assunzioni avvenute secondo modalità che giudica perlomeno incerte. In proposito, si dichiara sorpreso dalle dichiarazioni indulgenti svolte sull'argomento dal rappresentante del gruppo della Lega Nord Padania, che si è sempre schierato contro interventi di questa natura.
In conclusione, preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere favorevole con condizione del relatore, osservando che, con tale orientamento, esso intende sia stigmatizzare un modus operandi generale del Governo, teso esclusivamente ad alimentare una situazione emergenziale piuttosto che a risolverla, sia contrastare con forza un intervento di stabilizzazione di personale che giudica iniquo, ingiustificato e suscettibile di determinare ulteriori disagi sociali tra lavoratori di diverse zone del territorio (molti dei quali, magari, sono in attesa da tempo di un'assunzione,


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avendo superato una procedura concorsuale), in un Paese già gravemente colpito dalla crisi economica.

Michele SCANDROGLIO (PdL) giudica singolare che gli esponenti del gruppo del Partito Democratico - invece di mostrarsi disponibili a dialogare con la maggioranza in vista dell'elaborazione di soluzioni concrete e condivise rispetto ad una questione tanto rilevante - si limitino a svolgere interventi demagogici per il semplice gusto di alimentare la polemica politica, mostrandosi indifferenti ai veri problemi del Paese. Fa notare, altresì, che i gruppi di opposizione sembrano dimenticare le gravi responsabilità che sul tema della gestione dei rifiuti ricadono sulle amministrazioni locali di centrosinistra, rivelatesi, a suo avviso, incapaci di risolvere il problema, a differenza del Governo in carica. Evidenzia che occorre, piuttosto, continuare ad intervenire con sollecitudine e pragmatismo su alcune questioni fondamentali, tra le quali cita, in particolare, la mancanza di termovalorizzatori, l'assenza di una oculata selezione dei rifiuti e l'inefficienza delle attività municipali.
Dichiara, in conclusione, che, se l'opposizione si mostra disponibile ad un confronto serio e concreto sul merito, la maggioranza è pronta a discutere di eventuali modifiche al testo; in caso contrario, ritiene che la proposta di parere favorevole con condizione del relatore sia ampiamente idonea ad evitare sterili e strumentali polemiche politiche.

Massimiliano FEDRIGA (LNP), intervenendo per una precisazione, fa notare che la condizione inserita dal relatore nella propria proposta di parere favorevole mira ad evidenziare gli elementi di criticità emersi nel corso del dibattito, che fanno riferimento a profili economici, ma anche a una questione di equità nelle opportunità occupazionali, con ciò ponendo un problema di rispetto delle disposizioni costituzionali in materia di accesso ai pubblici uffici. Si interroga ironicamente, pertanto, sull'utilità di svolgere l'esame in sede consultiva di un decreto-legge contenente disposizioni molto delicate in materia di lavoro, se poi si preferisce - come sembrerebbe emergere dall'intervento svolto dal rappresentante del gruppo del Partito Democratico, che ha preannunciato il voto contrario sulla proposta di parere - che la Commissione abdichi al proprio ruolo e rinunci (con una posizione puramente negativa) alla possibilità di incidere sul merito del disegno di legge, come definito dalla Commissione di merito.

Cesare DAMIANO (PD) stigmatizza le parole in precedenza pronunciate dal deputato Scandroglio nei confronti del suo gruppo, rivendicando un maggiore rispetto per l'intervento svolto dal deputato Berretta, ricco di argomentazioni concrete e fondate, che non possono in alcun modo essere giudicate demagogiche. Ritiene, infatti, incontestabile che l'azione del Governo in materia di emergenza nel settore dei rifiuti sia stata totalmente inefficace, nonostante l'atteggiamento - questo di certo, a suo avviso, populista e demagogico - del Presidente del Consiglio, abile solo ad «infiammare» l'opinione pubblica con promesse irrealistiche mai mantenute. Nell'evidenziare che il testo in esame introduce ingiustificate deroghe in materia di accesso alla pubblica amministrazione, fa notare quindi che l'Esecutivo sembra assumere, di volta in volta, una posizione differente in materia di stabilizzazione del personale, a seconda delle convenienze del momento.

Giuliano CAZZOLA, presidente, ritiene di non potersi esimere dal far notare che la proposta di parere favorevole con condizione elaborata dal relatore costituisce il massimo sforzo che la XI Commissione può compiere, in sede consultiva, in vista di una possibile modifica del testo, in ordine alla quale la scelta finale spetta, in ogni caso, alla Commissione di merito.

Maria Grazia GATTI (PD), in relazione a quanto appena rilevato dal presidente, osserva che le perplessità del suo gruppo, più che concentrarsi - come sembrerebbe


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fare, invece, la proposta di parere del relatore - sui profili di copertura finanziaria del provvedimento, mirano a prestare la massima attenzione alla deroga (contenuta nel nuovo comma 2-bis dell'articolo 2) ai principi fondamentali in materia di accesso alla pubblica amministrazione, che appare ancora più inaccettabile in un periodo di grave crisi economica come quello attuale, nel quale i lavoratori in tutto il territorio vivono in uno stato di profonda incertezza.

Giuliano CAZZOLA, presidente, prima che la Commissione proceda alla deliberazione di competenza, ritiene comunque doveroso riconoscere lo sforzo compiuto dal relatore, nel tentativo di andare incontro alle legittime perplessità sollevate dai gruppi nel corso del dibattito. Fa notare, infatti, che la condizione contenuta nella proposta di parere fa proprio riferimento all'esigenza di valutare con attenzione le disposizioni di cui ai commi 1 e 2-bis dell'articolo 2, non soltanto sotto il profilo economico, ma anche sotto quello dell'opportunità delle misure in tema di assunzioni.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole con condizione del relatore.

La seduta termina alle 10.25.

XI Commissione - Martedì 14 dicembre 2010


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ALLEGATO

Conversione in legge del decreto-legge 26 novembre 2010, n. 196, recante disposizioni relative al subentro delle amministrazioni territoriali della regione Campania nelle attività di gestione del ciclo integrato dei rifiuti (C. 3909 Governo).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La XI Commissione,
esaminato il testo del disegno di legge di conversione del decreto-legge 26 novembre 2010, n. 196, recante disposizioni relative al subentro delle amministrazioni territoriali della regione Campania nelle attività di gestione del ciclo integrato dei rifiuti, come risultante dagli emendamenti approvati dalla Commissione di merito;
preso atto positivamente degli interventi di carattere generale contenuti nel testo, che si pongono il condivisibile obiettivo di assicurare lo smaltimento dei rifiuti urbani nella regione Campania, anche attraverso l'accelerazione della realizzazione di impianti di termovalorizzazione e l'incremento dei livelli della raccolta differenziata;
visto il comma 1 dell'articolo 2, che prevede che continui l'applicazione, non oltre il 31 dicembre 2011, delle disposizioni in materia di ammortizzatori sociali in favore del personale dei consorzi di bacino campani, risultante in esubero rispetto alla definizione delle piante organiche;
preso atto che la Commissione di merito ha inserito un nuovo comma all'articolo 2, che definisce un percorso di progressiva copertura della dotazione organica dei consorzi di bacino delle province della regione Campania, con assorbimento del relativo personale nelle società provinciali e anche nelle pubbliche amministrazioni di riferimento;
rilevata la preoccupazione di non inserire nel testo disposizioni che possano creare discrasie rispetto ad analoghe situazioni presenti in altri settori lavorativi o in altre aree territoriali,
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente condizione:
valuti la Commissione di merito, con la massima attenzione possibile, se le disposizioni di cui ai commi 1 e 2-bis dell'articolo 2 non rischino di operare in un quadro di difficile sostenibilità, sia sotto il profilo economico sia sotto quello dell'equità di opportunità occupazionali; a tal fine, occorre comunque evitare che le relative norme di copertura finanziaria vadano ad intaccare la capienza del Fondo sociale occupazione e formazione.

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