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Resoconti delle Giunte e Commissioni

Resoconto delle Commissioni riunite
I (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni) e V (Bilancio, tesoro e programmazione)
Commissioni Riunite I e V

SOMMARIO

Venerdì 18 febbraio 2011


SEDE REFERENTE:

DL 225/2010: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e di interventi urgenti in materia tributaria e di sostegno alle imprese e alle famiglie. C. 4086 Governo, approvato dal Senato (Seguito dell'esame e conclusione) ... 3

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

ERRATA CORRIGE ... 6

Commissioni Riunite I e V - Resoconto di venerdì 18 febbraio 2011


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SEDE REFERENTE

Venerdì 18 febbraio 2011. - Presidenza del presidente della V Commissione Giancarlo GIORGETTI. - Intervengono i sottosegretari di Stato per l'economia e le finanze Luigi Casero e Sonia Viale.

La seduta comincia alle 10.05.

DL 225/2010: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e di interventi urgenti in materia tributaria e di sostegno alle imprese e alle famiglie.
C. 4086 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e conclusione).

Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 17 febbraio 2011.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, ricorda che le Commissioni riunite proseguono il dibattito sul complesso delle proposte emendative presentate.

Massimo VANNUCCI (PD), intervenendo sull'organizzazione dei lavori delle Commissioni e rilevando l'anomalia di una maggioranza parlamentare che fa opposizione a se stessa, ritiene opportuno valutare una diversa organizzazione del lavoro, anche in merito ai tempi di intervento, nella sede dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, ritiene che la proposta del collega Vannucci possa essere presa in considerazione alla luce del numero dei colleghi iscritti a parlare.

Massimo POLLEDRI (LNP) si associa alle considerazioni sull'uso del tempo nell'esame in sede referente del provvedimento in titolo. Si tratta di una conseguenza del vuoto della politica e dell'incapacità del Parlamento di svolgere il proprio ruolo, anche nel riequilibrio della dinamica con gli altri poteri dello Stato. Nel sottolineare che questa riflessione generale riguarda entrambi gli schieramenti, sottopone alla valutazione delle Commissioni la proposta emendativa che mira a


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sopprimere l'articolo 2, comma 1-quinquies, in tema di obblighi informativi sulla procreazione medicalmente assistita e su cui è in corso un dibattito demagogico e disinformato. Infatti, è stato esteso anche al campo della procreazione medicalmente assistita l'obbligo di comunicazione biomedica per materiale organico biologico, previsto dal decreto legislativo n. 191 del 2007 per la tracciabilità di tutti i tessuti e delle cellule prelevati. Richiama a tal proposito le critiche allora mosse dal senatore Marino che intravedeva in ciò l'intento di schedare i cittadini. Segnala che sono circa 130 mila le coppie italiane che ricorrono alla procreazione medicalmente assistita e sono circa 31 mila i casi di successo di cui si ha notizia. Allo stato attuale il 22 per cento delle coppie che ricorrono alla procreazione assistita non è tracciabile, con conseguente difficoltà per lo Stato di monitorare le strutture e le tecniche che consentono di realizzare i miglior risultati. Al riguardo, ricorda il flusso da Sud a Nord di coppie che si spostano per recarsi in strutture meglio adeguate all'obiettivo.
In generale, rileva che il provvedimento raccoglie importanti istanze di politica economica e meriterebbe, pertanto, una riflessione di merito adeguata, al di là del dato formale relativo al suo essere un decreto-legge di proroga di termini.

Antonio BORGHESI (IdV), intervenendo a sua volta sull'organizzazione dei lavori delle Commissioni riunite, ritiene che, ai sensi dell'articolo 44 del Regolamento sulla chiusura di una discussione, le Commissioni riunite potrebbe valutare di deliberare sulla chiusura della discussione in corso sul complesso degli emendamenti per passare alle votazioni sui medesimi.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, richiamando i precedenti in materia, fa presente che le disposizioni dell'articolo 44 del Regolamento sono applicabili solo all'esame in Assemblea e a quello in Commissione in sede legislativa. Tale strumento non appare invece compatibile con i lavori in sede referente che, ancor più a seguito delle riforme regolamentari del 1997, sono organizzati dall'ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi, ispirandosi a principi di economia procedurale: infatti, a norma dell'articolo 79, comma 1, del Regolamento, il procedimento in sede referente è organizzato in modo tale da garantirne la conclusione in tempo utile per l'avvio dell'esame dei progetti di legge in Assemblea.

Gioacchino ALFANO (PdL), relatore per la V Commissione, intervenendo anche a nome del relatore per la I Commissione e alla luce di quanto testé proposto dal collega Borghesi, ritiene opportuno valutare la funzionalità del dibattito rispetto all'esame del provvedimento, in considerazione dei rapporti di forza tra i gruppi.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, anche alla luce della proposta del collega Vannucci, ritiene che debba valutarsi l'opportunità di sottoporre all'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite l'organizzazione del prosieguo del lavoro di esame.

Pier Paolo BARETTA (PD) chiede chiarimenti in merito alla disponibilità dei relatori ad esprimere già in questa fase il parere sugli emendamenti presentati.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, fa presente che di regola i relatori esprimono i pareri sulle proposte emendative al termine della discussione sul complesso degli emendamenti. Comunica inoltre che i rappresentanti del gruppo Futuro e libertà nelle due Commissioni sottoscrivono l'emendamento Bellotti 2.2 e che il deputato Vico sottoscrive l'emendamento Damiano 2-quater.3.

Raffaele VOLPI (LNP), relatore per la I Commissione, condivide quanto detto dal presidente, sottolineando che i relatori non possono esprimere i pareri prima di aver ascoltato tutti gli interventi sul complesso degli emendamenti. Prende atto, d'altra parte, che questi potrebbero protrarsi per tutto il tempo disponibile alle Commissioni per l'esame in sede referente.


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Amedeo CICCANTI (UdC) constata che alle Commissioni riunite viene impedito di esercitare il loro diritto di deliberare sugli emendamenti e sul testo, in quanto la presunta maggioranza - che sempre più si dimostra minoranza nel Paese e in Parlamento - si prepara ad impiegare in interventi di carattere generale tutto il tempo disponibile per l'esame in sede referente. Ritiene pertanto necessario un chiarimento tra la presidenza e i gruppi in merito al prosieguo dei lavori.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, rilevata l'opportunità di riunire immediatamente l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni, sospende la seduta, che riprenderà al termine della riunione dello stesso.

La seduta, sospesa alle 10.35, riprende alle 11.05.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, preso atto dell'orientamento espresso dai rappresentanti dei Gruppi in sede di ufficio di presidenza, apprezzate le circostanze, propone, anche a nome del presidente della I Commissione, di considerare tutti gli emendamenti presentati respinti ai fini dell'esame in Assemblea.

Le Commissioni consentono.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, propone, inoltre, anche a nome del presidente della I Commissione, che le Commissioni non procedano ad alcuna deliberazione riguardo al mandato ai relatori e si limitino ad affidare ai presidenti delle Commissioni medesime il compito di riferire in Assemblea, al solo fine di dare conto dell'andamento dell'esame del provvedimento svolto dalle Commissioni.

Gianclaudio BRESSA (PD) rimarca che la decisione assunta dalla presidenza ha una rilevanza non regolamentare ma squisitamente politica ed è la certificazione del fatto che la parte che era maggioranza in Parlamento all'inizio della legislatura ha smesso di esserlo e prende atto della propria impotenza. L'unica conclusione che se ne può trarre è che tutti gli interventi legislativi preannunciati in queste settimane dal Governo non sono altro che propaganda politica.

Antonio BORGHESI (IdV), nel prendere atto delle dichiarazioni del presidente, ribadisce la posizione, già espressa dal suo gruppo, in sede di ufficio di presidenza, sulla necessità di proseguire ad oltranza nei lavori, ritenendo che il modo di procedere sin qui seguito sia oltraggioso nei confronti del Parlamento e della Costituzione.

Bruno TABACCI (Misto-ApI), nel prendere atto degli orientamenti emersi in ufficio di presidenza e delle dichiarazioni del presidente, sottolinea il dato politico che la maggioranza avrebbe dovuto meglio ponderare la propria ostentazione di sicurezza. Osserva che i dati economici disponibili non sono incoraggianti e che tutto concorre ad aumentare le preoccupazioni sugli sviluppi della situazione. Ritiene comunque ineccepibile la posizione assunta dai presidenti delle Commissioni, che, a suo avviso, rappresenta una presa d'atto politica dal valore istituzionale molto rilevante. Sottolinea che la costatazione dell'impossibilità di procedere al conferimento di un mandato ai relatori rappresenta la costatazione di uno stallo politico.

Mario TASSONE (UdC), rilevato che la soluzione adottata dalla presidenza è una ammissione di sconfitta politica della presunta maggioranza, prende atto che opporsi ad essa non avrebbe senso, in quanto perpetuerebbe soltanto la messinscena fin qui vista di una serie di interventi inconcludenti, intesi unicamente a impedire la votazione.

Mario BACCINI (PdL) esprime un ringraziamento, per il loro senso di responsabilità, ai due presidenti, i quali, a suo avviso, hanno preso atto della situazione venuta a determinarsi nelle Commissioni riunite e della conseguente opportunità di


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non procedere in questa sede ad alcuna votazione. Ricorda inoltre che gli ultimi dati dell'ISTAT dimostrano segnali di ripresa del settore industriale con un significativo incremento del fatturato e degli ordini per le industrie.

Luciano Mario SARDELLI (IR) dichiara la convinta adesione del suo gruppo alla soluzione individuata dalla presidenza, che rispetta gli equilibri di forze all'interno del Parlamento. Ritiene che nel corso della legislatura ci sarà spazio per un confronto costruttivo tra Governo e Parlamento sui problemi aperti del paese.

Amedeo CICCANTI (UdC), ritenendo di poter sintetizzare le posizioni dei diversi gruppi dell'opposizione, prende atto della proposta della presidenza, tenuto conto delle dichiarazioni e della volontà dei gruppi di maggioranza di voler utilizzare tutti i tempi a disposizione non consentendo, di fatto, di procedere alle votazioni. Osserva che, nella sostanza, si impedisce di arrivare al voto conclusivo sul mandato ai relatori, atteggiamento che, a suo avviso, conferma la crisi della maggioranza parlamentare nelle Commissioni strategiche della Camera.

Le Commissioni convengono sulla proposta del presidente. Convengono altresì di nominare un comitato dei nove.

La seduta termina alle 11.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Venerdì 18 febbraio 2011.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 10.35 alle 11.05.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 440 del 17 febbraio 2011: a pagina 210, seconda colonna, trentatreesima riga, sono aggiunte le seguenti: «Beccalossi 2.23 e»; a pagina 239, seconda colonna, dopo la quinta riga, è aggiunta la seguente: «(Inammissibile)».

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