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Resoconti delle Giunte e Commissioni

Resoconto della IV Commissione permanente
(Difesa)
IV Commissione

SOMMARIO

Mercoledì 16 marzo 2011


SEDE REFERENTE:

Variazione nella composizione della Commissione ... 63

Incentivi per favorire, nelle regioni dell'arco alpino, il reclutamento di militari volontari nei reparti delle truppe alpine. C. 607-1897/A (Esame e rinvio) ... 63

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE:

Sulla missione a Orvieto del 2 marzo 2011, per una visita al Centro addestrativo di specializzazione della Guardia di Finanza (Svolgimento e conclusione) ... 65
ALLEGATO (Comunicazioni) ... 66

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

IV Commissione - Resoconto di mercoledì 16 marzo 2011


Pag. 63


SEDE REFERENTE

Mercoledì 16 marzo 2011. - Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI.

La seduta comincia alle 14.15.

Variazione nella composizione della Commissione.

Edmondo CIRIELLI, presidente, comunica che, dal 9 marzo 2011, il deputato Carlo Nola ha cessato di far parte della Commissione.

Incentivi per favorire, nelle regioni dell'arco alpino, il reclutamento di militari volontari nei reparti delle truppe alpine.
C. 607-1897/A.
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Edmondo CIRIELLI, presidente, ricorda che l'Assemblea, nella seduta del 9 marzo 2011, ha deliberato il rinvio dell'esame in Commissione del testo unificato all'ordine del giorno. Nella riunione dell'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, lo scorso 10 marzo, il gruppo della Lega Nord ha chiesto l'inserimento, all'ordine del giorno, del testo rinviato in Commissione.
Prima di dare la parola al relatore per il prosieguo dell'esame, premette che il testo licenziato per l'Assemblea ricalcava in gran parte la proposta di legge a sua firma, che si proponeva essenzialmente due scopi. Da un lato, essa intendeva attribuire il giusto riconoscimento a un Corpo, come quello degli alpini, caratterizzato da un'elevata specializzazione, attraverso l'istituzione di un apposito brevetto, similmente a quanto previsto per un altro Corpo altamente specializzato, quello del paracadutisti. Dall'altro lato, si intendeva favorire il radicamento nelle regioni alpine dei giovani provenienti dalle regioni meridionali che, altrimenti, a causa del


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differenziale del costo della vita, dopo alcuni anni si trovano frequentemente a richiedere il trasferimento nelle regioni di provenienza, in pregiudizio delle competenze e della formazione professionale del Corpo. Tale obiettivo era peraltro perseguito senza gravare sul bilancio statale bensì rimettendo agli enti territoriali la scelta in ordine ai benefici da assicurare.
Segnala che, in occasione della presentazione della sua proposta, si era fatto carico di consultare personalmente i vertici militari, trovando solo riscontri positivi. Ribadisce infatti che tale disciplina è attesa dalle stesse truppe alpine composte, per quasi il 90 per cento, da giovani meridionali e, evidentemente, non sono rinvenibili in essa né elementi discriminatori né forme embrionali di esercito federale. Invita, pertanto, i colleghi a valutare il testo con pragmatismo e senza polemiche connesse a considerazioni ideologiche, al fine di individuare con spirito costruttivo ogni miglioramento possibile.

Franco GIDONI (LNP), relatore, nel condividere le considerazioni del presidente Cirielli, ricorda come l'esame del provvedimento sia stato caratterizzato da un'ampia disponibilità della maggioranza ad accogliere le proposte migliorative avanzate dalle opposizioni. Al riguardo cita gli emendamenti elaborati in sede di Comitato dei nove su impulso degli onorevoli Laganà Fortugno e Porfidia, volti ad estendere a tutte le regioni la facoltà di attribuire incentivi per il reclutamento degli alpini, nonché l'espressione del parere favorevole sull'emendamento dell'onorevole Paglia, volto ad affermare il principio secondo cui l'accesso alla riserva mobilitabile debba essere consentito a chiunque sia stato congedato dagli alpini, indipendentemente dalle zone di provenienza. Infine, era stato espresso parere favorevole anche sull'emendamento dell'onorevole Villecco Calipari, finalizzato all'istituzione di un elenco ministeriale dei titoli di preferenza. Ribadisce, pertanto, la propria impressione che sul provvedimento sia stato svolto un proficuo lavoro meritevole di ampia condivisione, in quanto scevro da elementi di discriminazione su base territoriale.

Gianfranco PAGLIA (FLI) esprime dissenso in ordine alle considerazioni svolte dal presidente Cirielli riguardo alla condivisione del provvedimento da parte degli appartenenti ai reparti delle truppe alpine. Non ritiene infatti che un simile intervento abbia un reale impatto sulle richieste di assegnazione degli alpini ad altri Corpi, dislocati nel meridione d'Italia, che peraltro possono essere proposte solo dopo un significativo lasso di tempo. Ritiene invece necessario approfondire l'impatto della normativa sui diretti interessati e, in termini generali, sull'organizzazione dell'Esercito, mediante un'apposita attività conoscitiva.

Francesco BOSI (UdC), nell'esprimere rincrescimento per le polemiche originate dal rinvio in Commissione del provvedimento, fa presente che, a suo avviso, il nodo problematico deve essere rintracciato nelle procedure previste per il reclutamento degli alpini che avviene prevalentemente in base alle selezioni effettuate dall'Esercito. Concorda con la proposta del deputato Paglia di procedere ad audizioni, mentre ritiene che l'attribuzione alle regioni del potere di stabilire le modalità con le quali assegnare gli incentivi possa dare luogo a forme di discriminazione. Inoltre, pur apprezzando in termini generali l'esigenza di preservare le peculiarità delle truppe alpine, manifesta la sua perplessità sull'attribuzione di un contributo alla sola Associazione Nazionale Alpini e non anche ad altre analoghe associazioni altrettanto meritevoli di sovvenzioni. In conclusione, sottolinea come il Parlamento dovrebbe occuparsi di provvedimenti che incidano in maniera più significativa a livello generale sul modello di difesa e sullo strumento militare anziché occuparsi di provvedimenti eccessivamente settoriali e specifici come quelli attualmente all'esame della Commissione.

Antonio RUGGHIA (PD) preannuncia la presentazione da parte del proprio


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gruppo di una proposta di legge volta ad assegnare incentivi per il reclutamento dei volontari per tutte le Forze armate. Ritiene che la proposta rinviata alla Commissione abbia due forti limiti. Il limite fondamentale riguarda la previsione di incentivi per il reclutamento senza individuare in alcun modo le risorse necessarie a carico dello Stato, avendo il Parlamento trasferito il relativo onore agli enti territoriali. Inoltre, il giudizio negativo discende dal fatto che non si sia nemmeno ipotizzata una sede, quale quella della Conferenza Stato-regioni, idonea a definire una cornice unitaria nella quale ricomprendere le varie forme di incentivo da riconoscere a tutti i Corpi delle Forze armate. A tali problematiche cercherà di dare una risposta la preannunciata iniziativa legislativa del Partito Democratico.
Sottolinea, inoltre, come, pur essendo stato sicuramente migliorato nel corso dell'esame, non sussistano al momento le condizioni per approvare il testo così come rinviato in Commissione in quanto, alla luce del giudizio di ammissibilità sugli emendamenti presentati in Assemblea, non sarà possibile incidere su di questo in maniera significativa. In conclusione, si associa alla richiesta di svolgimento di audizioni, segnalando l'opportunità di estenderle anche ai componenti delle relative rappresentanze sindacali.

Edmondo CIRIELLI, presidente, replicando alle osservazioni dell'onorevole Bosi, sottolinea come la normativa vigente già preveda la possibilità di richiedere l'assegnazione ai reparti alpini per i volontari residenti nelle regioni tipiche di reclutamento alpino. Ribadisce pertanto il favore che i vertici militari avevano informalmente espresso sulla sua proposta e sottolinea come anche moltissimi giovani meridionali abbiano manifestato interesse per l'iniziativa in esame. Ritiene, infine, che il mandato conferito dall'Assemblea di approfondire l'esame del provvedimento possa essere giustamente identificato nello svolgimento di un'adeguata attività conoscitiva. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.40.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Mercoledì 16 marzo 2011. - Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI.

La seduta comincia alle 14.40.

Sulla missione a Orvieto del 2 marzo 2011, per una visita al Centro addestrativo di specializzazione della Guardia di Finanza.
(Svolgimento e conclusione).

Edmondo CIRIELLI, presidente, rende comunicazioni sulla missione in titolo (vedi allegato). Nessuno chiedendo di intervenire, dichiara quindi concluso lo svolgimento delle comunicazioni in titolo.

La seduta termina alle 14.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.45 alle 14.55.

IV Commissione - Mercoledì 16 marzo 2011


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ALLEGATO

Sulla missione a Orvieto del 2 marzo 2011, per una visita al Centro addestrativo di specializzazione della Guardia di Finanza.

COMUNICAZIONI

Nella giornata del 2 marzo 2011 una delegazione della IV Commissione ha svolto una missione presso il Centro addestrativo di specializzazione della Guardia di Finanza, con sede a Orvieto.
Presso il suddetto Centro si svolge infatti la formazione specialistica dei reparti antiterrorismo e pronto impiego della Guardia di Finanza (comunemente noti come «Baschi Verdi»), per tutti i servizi extratributari del Corpo, con speciale riguardo alle attività caratterizzate da un particolare taglio operativo, comprese quelle relative alla partecipazione alle missioni internazionali di pace.
Nel corso della visita è stato possibile apprezzare la sede del Centro di addestramento, ubicato nel cuore della città di Orvieto, in un complesso storico di pregio trasformatosi nel corso degli anni da convento in Accademia Femminile di Educazione Fisica dal 1932 al 1940, in Scuola Militare di Educazione Fisica dal 1952 al 1991 e dal 1996 infine nella sede del Centro di Addestramento.
L'incontro con il Generale di Corpo d'Armata Virgilio Elio Cicciò, attuale Ispettore per gli Istituti di Istruzione - di recente divenuto Comandante in Seconda della Guardia di Finanza - nonché con il Colonello Sandro Itro Comandante del Centro, ha permesso di avere un quadro generale della notevole offerta formativa degli istituti d'istruzione della Guardia di Finanza, articolata in diverse strutture: Accademia, Scuola Ispettori e Sovrintendenti, Legione Allievi, Scuola di Polizia Tributaria, Centro Di Reclutamento, Reparto Tecnico Logistico Amministrativo.
In questo contesto, il Comandante del Centro Colonello Sandro Itro ha illustrato, nel corso del breafing, i peculiari compiti formativi nei seguenti ambiti:
1. gestione delle attività addestrative di post-formazione nei settori della difesa e della sicurezza, nonché di qualsiasi altro tipo di addestramento propedeutico all'impiego in attività caratterizzate da un particolare taglio operativo;
2. gestione delle attività di addestramento e sperimentazione al tiro, di studio di nuove armi e nuove tecniche di tiro e di difesa;
3. cura dell'allevamento e addestramento dei cani, formazione delle unità cinofile, nonché direzione tecnica e controllo delle attività cinoagonistiche;
4. cura dello sviluppo delle procedure operative di impiego e la sperimentazione degli equipaggiamenti e dei materiali cino-tecnici;
5. soddisfacimento delle esigenze di addestramento tecnico-militare e di supporto logistico alle unità destinate alle missioni internazionali quale abroad operations center della Guardia di Finanza.
6) ricerca, studio, sperimentazione e consulenza in ordine alla standardizzazione del vestiario, dei materiali di equipaggiamento e degli armamenti più appropriati da utilizzare nelle missioni internazionali.

Le attività addestrative si svolgono nei confronti di: personale appartenente al Corpo (con particolare riguardo a tecniche


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di polizia, tiro, unità cinofile, missioni estere), ma anche ad altre amministrazioni dello Stato (anch'esse relative a tecniche di polizia, tiro. unità cinofile) ovvero a personale appartenente a forze armate e polizie estere (soprattutto in relazione alle tecniche di border/custom police, oltre che quelle di tiro e uso di unità cinofile).
Uno dei settori di alta specializzazione del Centro consiste proprio nella sua attività di collaborazione internazionale. Si segnala infatti che il Centro è stato riconosciuto istituzione di rilievo internazionale (unica tra quelle delle FF.AA. e di polizia) deputata alla progettazione ed allo sviluppo dei programmi di cooperazione del ministero degli Affari esteri nell'ambito dell'iniziativa diplomatica nazionale, ai sensi della legge n. 180 del 1992 (d.m. 364/10).
In particolare, esso provvede all'organizzazione di «formazione operatori fuori area», di «stage di pre-immissione in teatro» e di «sostegno e alimentazione missioni».
Per quanto riguarda l'abroad operations expert (addetto alle operazioni fuori area), il centro procede alla selezione da apposita abroad operations list formata su base volontaria dal personale del Corpo di verificata conoscenza linguistica in possesso di requisiti professionali e disciplinari ritenuti idonei per l'impiego all'estero.
Il personale selezionato viene avviato, in un primo tempo, all'abroad operations training course presso la Scuola di Polizia Tributaria per l'acquisizione delle nozioni teoriche di base per operare nei diversi contesti internazionali. Il corso, che dura tre settimane, comprende l'area giuridico-economica, l'area politico-internazionale e l'area militare.
Successivamente, il personale frequenta il Military Training Course presso il Centro Addestramento di Specializzazione di Orvieto per l'acquisizione delle conoscenze e le capacità di carattere tecnico-operativo ritenute basilari per gli impieghi in ambito internazionale. Si tratta di un corso molto approfondito e multisettoriale, della durata di tre settimane.
I moduli formativi si articolano in tre macroaeree:
1) sicurezza e benessere psico-fisico, con particolare attenzione al mantenimento dell'efficienza fisica, la difesa personale, la gestione dello stress in situazioni critiche, gli strumenti di supporto psicologico per la gestione delle problematiche familiari, la prevenzione e profilassi sanitaria dei teatri operativi fuori area, compresi elementi di primo soccorso e abilitazione all'utilizzo di defribillatori (bls-d);
2) tecniche militari quali, in particolare, l'addestramento al tiro con armi corte (pab mod. 92/fs) e lunghe (fucile d'assalto beretta mod. sc70/90; pistola mitragliatrice mod. m12/s); tecnologie e manutenzione delle armi, tecniche di antisabotaggio, studio e conoscenza di ordigni e trappole esplosive (i.e.d.), elementi di difesa ed utilizzo in sicurezza del relativo equipaggiamento, lineamenti di attività tattica fuori area, elementi di topografia e orientamento;
3) materiali, equipaggiamenti e mezzi tecnici, in cui si effettuano esercitazioni teorico-pratiche di guida di automezzi a trazione integrale con ambientamento in condizioni disagiate e notturne ed acquisizione delle relative patenti di guida militari, nonché pratica circa l'utilizzo degli equipaggiamenti ordinari e speciali; l'addestramento comprende l'uso dei sistemi di comunicazione e di protocolli di sicurezza nelle comunicazioni informatiche.
Infine, il personale è immesso in teatro operativo a cura del Centro Addestramento di Specializzazione al termine della frequenza presso lo stesso Istituto dell'Operational Stage per l'acquisizione delle nozioni tecnico-operative relative alla specifica missione. Il corso di una settimana è anch'esso svolto presso il Centro Addestramento di Specializzazione (che provvede anche all'eventuale alloggiamento di familiari), e si articola in quattro moduli:
1) mantenimento e richiamo addestrativo, per perfezionare l'efficienza fisica, la difesa personale, il tiro con l'armamento previsto per la specifica missione;


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2) analisi e contestualizzazione del teatro di impiego, in cui si acquisiscono elementi di inquadramento geotopografico delle strutture e degli interessi nazionali ed internazionali e la loro localizzazione, nozioni sulle patologie mediche locali, sulla loro sintomatologia e prevenzione, attualizzazione del contesto di impiego sotto il profilo operativo, di sicurezza e ambientale, norme di comportamento e usi locali, strumenti di supporto professionale per lo svolgimento della specifica missione, condivisione delle esperienze di teatro a cura del personale già ivi impiegato;
3) materiali, equipaggiamenti e mezzi tecnici, per una piena cognizione del funzionamento e della manutenzione dell'armamento e degli equipaggiamenti in dotazione all'operatore nello specifico contesto;
4) assegnazione e inquadramento missione, affinché siano chiari l'ordine delle operazioni, le regole di ingaggio e i caveat nazionali, la catena di comando e controllo, il t.o.a. (transfert of authority), la logistica generale e dei trasporti ed, infine, il trattamento economico ed altri aspetti matricolari (permessi e licenze).

Il Centro è infine responsabile dell'alimentazione della missione, per la parte di immissione e ritiro dal teatro operativo fuori area del personale, nonché movimentazione e supporto (compresa l'assistenza famigliare), il sostegno delle missioni estere terrestri del corpo ovunque si svolgano per la fornitura di materiali, equipaggiamenti, armamenti, eccetera;
Di tali attività il Centro si cura di effettuare la raccolta e lo sviluppo delle esperienze acquisite.
Infine, i dati forniti dalla struttura evidenziano l'attribuzione della qualifica di abroad operation expert per 318 militari (2008/2011), la movimentazione di 205 militari (2006/2011) e la spedizione spediti 450 colli di materiali, armamenti, equipaggiamenti e aiuti umanitari (2006/2011).
Di particolare interesse è risultata essere la visita alle strutture addestrative del Centro, che ha consentito anche di assistere allo svolgimento di attività didattiche di altissima specializzazione, nonché l'incontro con il personale che ha preso parte alla Task Force Grifo in Afghanistan.

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