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Resoconti delle Giunte e Commissioni

Resoconto della XI Commissione permanente
(Lavoro pubblico e privato)
XI Commissione

SOMMARIO

Mercoledì 23 marzo 2011


UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

RISOLUZIONI:

7-00470 Gatti: Lavoratori impiegati presso gli enti previdenziali.
7-00509 Paladini: Lavoratori impiegati presso gli enti previdenziali.
7-00511 Poli: Lavoratori impiegati presso gli enti previdenziali (Seguito della discussione congiunta e rinvio) ... 185

SEDE CONSULTIVA:

Istituzione di un sistema di prevenzione delle frodi nel settore assicurativo. Testo unificato C. 2699-ter , approvato dal Senato, C. 1964 Barbato, C. 3544 Pagano e C. 3589 Bragantini (Parere alla VI Commissione) (Esame e rinvio) ... 187

SEDE REFERENTE:

Disposizioni in materia di totalizzazione dei periodi assicurativi e di estensione del diritto alla pensione supplementare. C. 3871 Gnecchi (Seguito dell'esame e rinvio) ... 189

Norme in favore del personale a contratto in servizio presso le rappresentanze italiane all'estero. C. 111 Angeli, C. 719 Fedi, C. 1632 Di Biagio, C. 1963 Lenzi (Seguito dell'esame e rinvio - Nomina di un Comitato ristretto) ... 190

XI Commissione - Resoconto di mercoledì 23 marzo 2011


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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 23 marzo 2011.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.50 alle 14.05.

RISOLUZIONI

Mercoledì 23 marzo 2011. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 14.05.

7-00470 Gatti: Lavoratori impiegati presso gli enti previdenziali.

7-00509 Paladini: Lavoratori impiegati presso gli enti previdenziali.

7-00511 Poli: Lavoratori impiegati presso gli enti previdenziali.
(Seguito della discussione congiunta e rinvio).

La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo, rinviata nella seduta del 16 marzo 2011.

Silvano MOFFA, presidente, considerato il peculiare andamento della discussione delle risoluzioni in titolo, giudica opportuno


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che il Governo fornisca da subito i necessari chiarimenti sull'argomento, al fine di porre la Commissione al corrente degli ultimi sviluppi.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO, nel fare presente di partecipare alla seduta in nome della Presidenza del Consiglio dei ministri, osserva che le risoluzioni in discussione coinvolgono tre amministrazioni (Ministero dell'economia e delle finanze, Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Dipartimento della funzione pubblica e dell'innovazione) e che, a seguito dell'iter istruttorio svolto, si è anche effettuata - lo scorso 21 marzo - una riunione di coordinamento con dette amministrazioni, presso la Presidenza del Consiglio. Fa notare che, nel corso di tale riunione, le varie amministrazioni hanno informato che le stesse stanno lavorando sinergicamente sulla materia, al fine di analizzare ed evidenziare eventuali, possibili, soluzioni. Ciò premesso, assicura che il Governo, come già sostenuto, sta analizzando con attenzione la questione trattata, che potrà - a breve e, comunque, prima della scadenza dei contratti in oggetto, fissata al 31 marzo prossimo - essere esplicitata, in quanto presso i dicasteri interessati sono in corso le verifiche degli eventuali percorsi possibili.

Maria Grazia GATTI (PD) manifesta forti perplessità sulla tempistica con cui il Governo intende affrontare la questione in esame, dal momento che una eventuale informativa resa nell'imminenza della scadenza dei contratti dei lavoratori interessati, anche se positiva, rischierebbe di non produrre alcun effetto nei loro confronti, non essendovi più, a quel punto, margini temporali per assumere ulteriori conseguenti iniziative. Auspica, pertanto, che l'Esecutivo possa definire una posizione chiara - nella prospettiva dell'adozione delle misure (amministrative o normative) più opportune - ben prima della data del 31 marzo, atteso che è in gioco la sorte professionale di numerosi lavoratori, chiamati a svolgere mansioni importanti in vista dell'espletamento di essenziali servizi alla collettività, così come riconosciuto, anche recentemente, dalle organizzazioni sindacali e dagli stessi istituti previdenziali. Dichiara, pertanto, di non comprendere le ragioni per le quali la Commissione non possa procedere sin d'ora alla votazione delle risoluzioni in titolo.

Nedo Lorenzo POLI (UdC), nel condividere le perplessità testé rappresentate, giudica importante che il Governo intervenga sulla questione e fornisca una precisa indicazione alla Commissione prima della data del 31 marzo, affinché vi sia concretamente spazio per l'assunzione di misure adeguate alla soluzione della problematica in oggetto. Si tratta, a suo avviso, sia di intervenire a tutela dei lavoratori interessati, a rischio di disoccupazione, sia di garantire la corretta erogazione di fondamentali servizi ai cittadini. Fa notare, infine, che gli oneri finanziari da sostenere per la conferma di tali lavoratori non sarebbero superiori a quelli a cui si andrebbe incontro per il versamento dei relativi trattamenti di disoccupazione nei loro confronti. Confida, da ultimo, nella capacità del Governo di affrontare la questione in tempi utili, al fine di evitare forti disagi sul versante occupazionale e dei servizi pubblici.

Giovanni PALADINI (IdV), considerato che il Governo continua a rinviare la formulazione di un preciso orientamento in materia, a fronte di ristretti margini temporali a disposizione per individuare una soluzione al problema, si domanda se esista una seria volontà dell'Esecutivo di affrontare la questione, facendo notare che, nel caso in cui tale intendimento non vi fosse, tanto varrebbe procedere da subito alla votazione delle risoluzioni in discussione. Auspica che su tale materia possa giungersi quanto prima all'assunzione di scelte concrete, sulle quali possa registrarsi la convergenza di maggioranza ed opposizione, a prescindere da logiche di schieramento, essendo in gioco il destino di numerosi lavoratori precari.

Paola PELINO (PdL) si dichiara convinta che il Governo - nonostante sia


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impegnato su numerosi versanti, anche a seguito dei recenti accadimenti internazionali - stia studiando con attenzione la delicata vicenda in esame, in vista della elaborazione di soluzioni adeguate e condivise. Fa affidamento, pertanto, nella capacità dell'Esecutivo di fornire una risposta in tempi congrui, prima della scadenza dei contratti dei lavoratori in questione - presumibilmente nella giornata del 30 marzo 2011 - affinché si possa giungere in tempo utile ad un impegno condiviso, teso a soddisfare le aspettative di lavoratori qualificati, impegnati nello svolgimento di importanti compiti in favore della collettività.

Cesare DAMIANO (PD) si associa alle considerazioni espresse dai deputati della minoranza sinora intervenuti, osservando che una votazione delle risoluzioni in prossimità della scadenza dei contratti equivarrebbe a rinunciare ad intervenire concretamente, ponendosi in essere, in tal modo, una «beffarda farsa» alla quale il suo gruppo non intende partecipare. Dichiara di ritenere preferibile, eventualmente, una votazione immediata degli atti di indirizzo in discussione, al fine di impegnare da subito il Governo ad assumere le iniziative più opportune.

Silvano MOFFA, presidente, fa notare che la richiesta del Governo di un ulteriore approfondimento in materia appare motivata esclusivamente dall'esigenza di concludere in tempi congrui i lavori a livello tecnico, nell'ottica di fornire una sollecita risposta al problema: pertanto, si dichiara convinto che l'Esecutivo non abbia alcuna intenzione di aggirare la questione, sulla quale, al contrario, chiede di poter continuare a lavorare con serietà e attenzione. Nel condividere l'esigenza di giungere ad una soluzione nel più breve tempo possibile, ritiene, quindi, che la data del 30 marzo 2011 possa essere ritenuta - conformemente a quanto già emerso nell'ambito dell'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi - quella più ragionevole per acquisire il definitivo orientamento del Governo e procedere alla votazione delle risoluzioni in discussione.
Nel ringraziare, quindi, il rappresentante del Governo per la disponibilità alla sua presenza alla seduta odierna, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.20.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 23 marzo 2011. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA.

La seduta comincia alle 14.20.

Istituzione di un sistema di prevenzione delle frodi nel settore assicurativo.
Testo unificato C. 2699-ter, approvato dal Senato, C. 1964 Barbato, C. 3544 Pagano e C. 3589 Bragantini.
(Parere alla VI Commissione).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Paola PELINO (PdL), relatore, osserva che la XI Commissione è chiamata a rendere alla VI Commissione (Finanze) il parere di competenza - anche ai fini dell'eventuale trasferimento alla sede legislativa da parte della Commissione di merito - sul testo unificato di una serie di proposte di legge, la prima delle quali è già stata approvata dal Senato, finalizzate a istituire un sistema di prevenzione delle frodi nel settore assicurativo.
In proposito, osserva preliminarmente come l'iniziativa legislativa in questione nasca dall'esigenza di contrastare in maniera efficace le frodi nel settore dell'assicurazione della responsabilità civile per la circolazione dei veicoli a motore (cosiddetta «RC auto»), le quali hanno un'incidenza media sui sinistri denunciati del 3 per cento e, in alcune regioni, anche del 16 per cento. Evidenzia, peraltro, che la risposta che le stesse compagnie assicuratrici hanno fornito rispetto a tale situazione


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è stata, molto spesso, quella di un incremento dei premi - anziché di una vera lotta alle frodi - con la conseguenza che i prezzi delle assicurazioni dei mezzi di trasporto hanno registrato in Italia una crescita che supera di molto la media europea, senza contare il significativo aumento del ricorso al «Fondo vittime della strada» da parte di cittadini che hanno avuto sinistri con veicoli non assicurati e la rilevanza delle cifre riferite ai falsi contrassegni assicurativi.
Giudica evidente, dunque, la ragione per la quale il Senato, prima, e la VI Commissione della Camera, ora, abbiano convenuto di adottare nuove misure di contrasto del «mercato del falso», sentendo il dovere di profondere ogni sforzo per giungere - in un'ottica che risulta unanimemente condivisa presso la Commissione di merito - all'approvazione di un provvedimento che consenta di combattere ogni forma di aggiramento della legge, oltre che di abbattere i costi impropri sopportati dalle compagnie a causa delle frodi, determinando, conseguentemente, le condizioni per l'attesa diminuzione dei premi corrisposti dagli assicurati. In questo contesto, fa notare che la scelta fondamentale adottata dalla Commissione di merito - con l'articolo 1 del testo unificato - è quella di creare presso l'ISVAP (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo) una struttura appositamente deputata alla prevenzione delle frodi nel settore assicurativo della «RC auto», alla quale vengono attribuite importanti funzioni di analisi, di acquisizione di informazioni e di proposta di interventi, oltre che di collaborazione con le forze di polizia e con l'autorità giudiziaria; inoltre, con gli articoli successivi viene disciplinato un innovativo meccanismo di sanzioni, di contrasto alle contraffazioni e di disciplina dello stato di rischio e di liquidazioni dei danni, che dovrebbe essere in grado di fornire i risultati sperati.
Tra le misure più innovative, evidenzia quella contenuta all'articolo 4, che - al fine di contrastare la contraffazione - definisce le modalità per la progressiva dematerializzazione dei contrassegni, prevedendo la loro sostituzione o integrazione con sistemi elettronici e telematici; al contempo, l'articolo 5 del testo unificato attribuisce alle imprese di assicurazione il compito di trasmettere all'ISVAP una relazione specifica su sinistri per i quali le compagnie hanno ritenuto di svolgere approfondimenti in relazione al rischio di frodi, in modo da assicurare all'Istituto di vigilanza una conoscenza capillare del fenomeno e, pertanto, facilitare lo stesso lavoro della struttura di prevenzione.
Per quanto concerne, più specificamente, le disposizioni di interesse della XI Commissione, segnala esclusivamente i profili legati alla composizione del «gruppo di lavoro» diretto a costituire - unitamente ad un archivio informatico integrato - la più volte richiamata struttura di prevenzione delle frodi nel settore assicurativo: il gruppo sarà formato, ai sensi dei commi 3 e 4 dell'articolo 1, da componenti nominati da diversi dicasteri, oltre che da rappresentanti delle forze dell'ordine e da membri designati dall'ANIA (imprese assicuratrici), per la cui partecipazione all'attività della struttura non è prevista alcun rimborso, indennità o emolumenti a qualsiasi titolo; inoltre, è previsto (articolo 1, comma 10) che l'organizzazione e il funzionamento della struttura di prevenzione siano disciplinati con regolamento dell'ISVAP.
In questo senso, preso atto del contenuto del provvedimento e dei profili molto limitati di competenza della XI Commissione, ritiene che possa valutarsi positivamente lo scopo di dotare l'ordinamento di mezzi efficaci per contrastare le frodi nel settore assicurativo e che, pertanto, possa concludersi sin dalla seduta odierna l'esame in sede consultiva, anche ai fini di un possibile trasferimento del testo unificato alla sede legislativa da parte della Commissione di merito. Propone, quindi, di esprimere un parere favorevole sul provvedimento in esame.

Cesare DAMIANO (PD), pur prendendo atto dell'invito rivolto dal relatore, manifesta l'esigenza di procedere ai necessari


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approfondimenti sul testo unificato in esame, chiedendo pertanto alla presidenza di concedere ai gruppi un certo margine temporale al fine di svolgere una discussione più consapevole e meditata: prospetta, a tal fine, l'opportunità di un rinvio del seguito dell'esame alla prossima settimana.

Silvano MOFFA, presidente, preso atto dell'esigenza testé manifestata e non essendovi obiezioni in merito, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.30.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 23 marzo 2011. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA.

La seduta comincia alle 14.30.

Disposizioni in materia di totalizzazione dei periodi assicurativi e di estensione del diritto alla pensione supplementare.
C. 3871 Gnecchi.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 9 marzo 2011.

Marialuisa GNECCHI (PD), ad integrazione di quanto già sottolineato nella precedente seduta, giudica molto importante il provvedimento in esame, dal momento che favorisce il ricorso alla totalizzazione, prevedendo la facoltà per i lavoratori di cumulare i periodi assicurativi non coincidenti, di qualsiasi durata, al fine del conseguimento di un'unica pensione: si tratta, a suo avviso, di prestare una particolare attenzione soprattutto al futuro dei giovani, atteso l'alto grado di precarietà raggiunto dalle loro carriere professionali.
Osserva, altresì, che il provvedimento in esame consentirà di affrontare in modo efficace le rilevanti criticità emerse con l'ultima manovra economica del Governo in materia di ricongiunzione dei contributi previdenziali, potendo contribuire a risolvere una problematica fortemente avvertita da numerosi soggetti (i lavoratori elettrici e telefonici, ad esempio, ma anche altri lavoratori), che hanno versato contributi presso fondi differenti. Giudica opportuno, al riguardo, che la Commissione svolga apposite audizioni delle organizzazioni sindacali di tali categorie di lavoratori, nonché di rappresentanti degli enti previdenziali più direttamente interessati (in particolare, INPS e INPDAP), al fine di definire con maggiore certezza lo stato attuale della situazione. Infine, pur riconoscendo che l'iter del provvedimento in esame è stato avviato proprio per dare seguito ad un atto d'indirizzo (a sua prima firma) presentato in Commissione sulla materia e non concluso, ritiene importante intraprendere - parallelamente all'esame del provvedimento in titolo - altre iniziative volte ad individuare soluzioni più specifiche a problemi urgenti determinati dall'azione del Governo in materia di finestre di uscita dal lavoro e di onerosità della ricongiunzione dei contributi.

Giovanni PALADINI (IdV) fa presente che la questione riguardante l'onerosità della ricongiunzione dei contributi rappresenta un effettivo ostacolo al riconoscimento di diritti previdenziali acquisiti e rischia di determinare significative disparità di trattamento tra lavoratori, alcuni dei quali, a suo avviso, potranno accedere al trattamento pensionistico pur in presenza di una contribuzione inferiore. Giudica pertanto urgente intervenire sulla materia, affinché si possa risolvere un problema che coinvolge numerose categorie di lavoratori.

Silvano MOFFA, presidente, ritiene che le modalità del seguito dell'esame del provvedimento potranno essere approfondite in una prossima riunione dell'ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, nell'ambito della quale si potrà valutare anche l'opportunità di procedere,


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come richiesto, ad un ciclo di audizioni informali dei soggetti interessati.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Norme in favore del personale a contratto in servizio presso le rappresentanze italiane all'estero.
C. 111 Angeli, C. 719 Fedi, C. 1632 Di Biagio, C. 1963 Lenzi.
(Seguito dell'esame e rinvio - Nomina di un Comitato ristretto).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 22 luglio 2010.

Silvano MOFFA, presidente, ricorda che nel mese di dicembre 2010 si è esaurito il ciclo di audizioni informali programmate con riferimento ai provvedimenti in titolo e che, alla luce degli elementi acquisiti nelle predette audizioni, si è convenuto di sospendere provvisoriamente l'esame dei progetti di legge, in modo da approfondire taluni dei principali aspetti problematici emersi. Essendo, nel frattempo, stati avviati anche contatti informali con i soggetti interessati dall'intervento normativo proposto, ritiene che possa ormai considerarsi concluso l'esame preliminare dei provvedimenti medesimi e che si possa procedere - anche al fine di verificare l'eventuale definizione di un testo unificato dei progetti di legge in esame - alla costituzione di un Comitato ristretto.

Gabriella GIAMMANCO (PdL), relatore, manifesta la disponibilità ad approfondire nell'ambito di un Comitato ristretto le problematiche sinora emerse.

Giovanni PALADINI (IdV) dichiara di condividere la proposta della presidenza di nominare un Comitato ristretto.

Silvano MOFFA, presidente, propone, quindi, che la Commissione proceda alla nomina di un Comitato ristretto per il seguito dell'istruttoria legislativa delle proposte di legge nn. 111, 719, 1632 e 1963.

La Commissione delibera di nominare un Comitato ristretto, riservandosi la presidenza di indicarne i componenti sulla base delle designazioni dei gruppi.

Silvano MOFFA, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.45.

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