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Resoconti delle Giunte e Commissioni

Resoconto della V Commissione permanente
(Bilancio, tesoro e programmazione)
V Commissione

SOMMARIO

Mercoledì 13 aprile 2011


INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata su questioni di competenza del Ministero dell'economia e delle finanze ... 67

5-04583 Baccini: Istituzione di un fondo presso la Cassa depositi e prestiti Spa per l'acquisizione di partecipazioni nelle imprese italiane ... 67
ALLEGATO 1 (Testo della risposta) ... 74

5-04584 Bitonci: Sanzioni, applicabili agli enti locali nel caso di mancato rispetto del patto di stabilità interno ... 67
ALLEGATO 2 (Testo della risposta) ... 75

5-04585 Baretta e Cesare Marini: Situazione finanziaria del comune di Reggio Calabria ... 67
ALLEGATO 3 (Testo della risposta) ... 77

SEDE CONSULTIVA:

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo dello Stato del Qatar sulla cooperazione nel settore della difesa, fatto a Doha il 12 maggio 2010. C. 4142 Governo (Parere alla III Commissione) (Esame e conclusione - Parere favorevole) ... 68

Ratifica ed esecuzione del Protocollo emendativo della Convenzione del 1988 tra gli Stati membri del Consiglio d'Europa ed i Paesi membri dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico - OCSE - sulla reciproca assistenza amministrativa in materia fiscale, fatto a Parigi il 27 maggio 2010. C. 4143 Governo (Parere alla III Commissione) (Esame e conclusione - Parere favorevole) ... 69

Ratifica ed esecuzione della Convenzione di Oslo sulla messa al bando delle munizioni a grappolo, fatta a Dublino il 30 maggio 2008, nonché norme di adeguamento dell'ordinamento interno. C. 4193 Governo e abb., approvato dal Senato (Parere alla III Commissione) (Esame e conclusione - Parere favorevole) ... 70

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto legislativo recante attuazione dell'articolo 16 della legge 5 maggio 2009, n. 42, e successive modificazioni, in materia di risorse aggiuntive ed interventi speciali per la rimozione degli squilibri economici e sociali. Atto n. 328 (Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio) ... 72

Sui lavori della Commissione ... 72

INDAGINE CONOSCITIVA:

Indagine conoscitiva sul'efficacia della spesa e delle politiche di sostegno alle aree sottoutilizzate.
Audizione di rappresentanti dell'ANCE (Svolgimento e conclusione) ... 73

V Commissione - Resoconto di mercoledì 13 aprile 2011


Pag. 67

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 13 aprile 2011. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti.

La seduta comincia alle 14.10.

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata su questioni di competenza del Ministero dell'economia e delle finanze.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-04583 Baccini: Istituzione di un fondo presso la Cassa depositi e prestiti Spa per l'acquisizione di partecipazioni nelle imprese italiane.

Mario BACCINI (PdL) illustra l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Mario BACCINI (PdL), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto e, pur dando atto al sottosegretario della disponibilità manifestata rispondendo all'interrogazione, rileva che l'argomento oggetto della medesima è particolarmente complesso e meriterebbe ulteriore approfondimento poichè fornisce l'occasione per valutare la politica del Governo sulla tematica. Ritiene importante l'avere appreso dell'esistenza di un fondo presso la Cassa depositi e prestiti Spa per l'acquisizione di partecipazioni nelle imprese italiane. Pur apprezzandone le finalità, esprime la preoccupazione che il rimedio individuato possa creare più problemi di quanti possa risolverne, richiamando in proposito innanzitutto il tema della concorrenza. Chiede quindi a chi sia rimessa la decisione di considerare o meno un'impresa come strategica per il Paese e osserva come non siano chiare le modalità di alimentazione del fondo stesso, né le garanzie in termini di redditività per le partecipazioni al fondo conferite da enti pubblici.

5-04584 Bitonci: Sanzioni, applicabili agli enti locali nel caso di mancato rispetto del patto di stabilità interno.

Massimo BITONCI (LNP) illustra l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Massimo BITONCI (LNP), in sede di replica, si dichiara parzialmente soddisfatto, evidenziando come i vincoli derivanti dall'applicazione del patto di stabilità interno stiano determinando situazioni di sofferenza a livello territoriale. In questa ottica, osserva che la risposta del rappresentante del Governo non sembra muoversi nella direzione auspicata nell'atto di sindacato ispettivo, che proponeva sostanzialmente la disapplicazione delle sanzioni previste dall'articolo 14, comma 3, del decreto-legge n. 78 del 2010, limitatamente alla fase transitoria prevista per l'applicazione delle disposizioni relative al federalismo fiscale municipale, contenute nel decreto legislativo n. 23 del 2011.

5-04585 Baretta e Cesare Marini: Situazione finanziaria del comune di Reggio Calabria.

Cesare MARINI (PD), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo.


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Il sottosegretario Alberto GIORGETTI risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Cesare MARINI (PD), replicando, si dichiara insoddisfatto, sottolineando come ciò non derivi da un pregiudizio nei confronti del Governo. Sottolinea che l'attività della magistratura non dovrebbe costituire ragione ostativa allo svolgimento dell'attività amministrativa. Ritiene che il Ministro, a prescindere dall'attività giudiziaria in corso, dovrebbe conoscere la situazione finanziaria dell'ente,

Giancarlo GIORGETTI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.30.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 13 aprile 2011. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti.

La seduta comincia alle 14.30.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo dello Stato del Qatar sulla cooperazione nel settore della difesa, fatto a Doha il 12 maggio 2010.
C. 4142 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Claudio D'AMICO (LNP), relatore, ricorda che il disegno di legge in esame dispone la ratifica e l'esecuzione dell'Accordo, tra i governi della Repubblica italiana e dello Stato del Qatar, sulla cooperazione nel settore della difesa, fatto a Doha il 12 maggio 2010 e che il provvedimento è corredato di relazione tecnica.
Con riferimento ai profili finanziari del provvedimento, pur essendo l'onere configurato come limite di spesa, evidenzia alcuni profili sui quali ritiene opportuno acquisire elementi di valutazione dal Governo. In merito all'articolo 6, comma 2, dell'Accordo, rileva che tale previsione attribuisce alla Parte inviante anche le spese relative all'assicurazione contro gli incidenti, voce questa non considerata dalla relazione tecnica tra i costi connessi all'invio di personale militare in Qatar. In merito all'articolo 7, segnala che la relazione tecnica afferma che, ove dovessero determinarsi oneri collegati al risarcimento di danni prodotti da personale italiano inviato in Qatar, ai medesimi si dovrebbe far fronte con gli stanziamenti già autorizzati a legislazione vigente per il Ministero della difesa. In proposito, osserva che detti oneri, sia pure di carattere eventuale, non risultano predeterminabili nel loro ammontare. In mancanza della previsione di coperture assicurative, segnala che andrebbe quindi chiarito con quali modalità e a valere su quali stanziamenti del Dicastero si presume che possa farsi fronte a tale eventualità. Per quanto concerne la clausola di copertura finanziaria di cui all'articolo 3 del disegno di legge, rileva che l'accantonamento del fondo speciale di parte corrente relativo al Ministero degli affari esteri reca le necessarie disponibilità. Osserva che la correttezza della copertura finanziaria presuppone che le consultazioni tra i rappresentanti delle due Parti - previste dall'articolo 2 dell'Accordo di cooperazione in questione - abbiano luogo per la prima volta a Doha nell'anno 2011.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI conferma che dal provvedimento non deriveranno oneri ulteriori rispetto a quelli previsti dall'articolo 3 del disegno di legge, assicurando che le riunioni previste dall'articolo 2 dell'Accordo di cooperazione nell'anno 2011 avranno luogo a Doha.


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Claudio D'AMICO (LNP), relatore, formula la seguente proposta di parere:
«La V Commissione,
esaminato il disegno di legge C. 4142, recante ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo dello Stato del Qatar sulla cooperazione nel settore della difesa, fatto a Doha il 12 maggio 2010;
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo;
nel presupposto che la prima consultazione tra i rappresentanti delle due Parti, di cui all'articolo 2 dell'Accordo, si tenga a Doha nel 2011,
esprime

PARERE FAVOREVOLE»

La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Ratifica ed esecuzione del Protocollo emendativo della Convenzione del 1988 tra gli Stati membri del Consiglio d'Europa ed i Paesi membri dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico - OCSE - sulla reciproca assistenza amministrativa in materia fiscale, fatto a Parigi il 27 maggio 2010.
C. 4143 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Claudio D'AMICO (LNP), relatore, nell'illustrare il contenuto del disegno di legge, per quanto attiene ai profili di competenza della Commissione bilancio, osserva che, come affermato nelle relazioni allegate al testo, dall'applicazione delle norme del Protocollo non dovrebbero derivare effetti finanziari di carattere diretto, trattandosi di misure essenzialmente volte a garantire una gestione delle informazioni maggiormente conforme agli standard attualmente in vigore. Ciò premesso, rileva che l'articolo 8 del Protocollo consente l'adesione alla Convenzione da parte di nuovi Stati richiedenti e l'articolo 5 esclude che il segreto bancario e l'interesse fiscale nazionale possano essere invocati a fondamento del rifiuto di scambiare informazioni. Ritiene che andrebbe chiarito se da tali previsioni possano derivare riflessi finanziari di carattere indiretto connessi alla necessità di fare fronte ad un incremento delle richieste di collaborazione amministrativa. Giudica utile, a tal fine, acquisire dati ed elementi in ordine alla prima esperienza applicativa della Convenzione, ratificata dall'Italia nel febbraio 2005. Ricorda, infatti, che la relazione illustrativa al disegno di legge di ratifica della Convenzione del 1988 affermava che l'entrata in vigore del Trattato multilaterale non avrebbe comportato un maggiore impegno da parte dei servizi dell'Amministrazione finanziaria per i primi anni di applicazione del Trattato, considerato il ridotto volume di richieste di assistenza, mentre un più consistente volume di domande avrebbe potuto verificarsi successivamente, in presenza di un più elevato numero di adesioni all'Accordo.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI esprime parere favorevole all'ulteriore corso del provvedimento. In relazione alla richiesta di chiarimenti formulata dal relatore concernente dati ad elementi in ordine alla prima esperienza applicativa della Convenzione, ratificata con legge 10 febbraio 2005, n. 19, nel rappresentare che eventuali ulteriori attività di collaborazione nei settori regolati dalla Convenzione derivanti dalla possibile adesione di nuovi Stati membri dovranno avvenire con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, evidenzia che nei primi anni di applicazione il ricorso allo strumento convenzionale non è risultato molto frequente. Rileva che, in particolare, gli elementi statistici più aggiornati sul ricorso alla Convenzione di cui si dispone sono stati forniti nell'anno 2009 dall'Agenzia delle Entrate in relazione all'attività svolta nell'anno 2008. Per quanto riguarda lo scambio di informazioni a


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richiesta, nel 2008, osserva che non si sono verificati casi in entrata né in uscita. Con riferimento alle notifiche di cui all'articolo 17 della Convenzione, si sono registrate 12 trattazioni in uscita, di cui 7 verso il Regno Unito, 4 verso la Francia e una verso la Danimarca, relative all'imposta di registro, ipotecaria e catastale. Non si sono registrate richieste di notifica in entrata. Per quanto riguarda, infine, la mutua assistenza al recupero crediti, osserva che risulta un esiguo numero di richieste in entrata, essendo pervenute due richieste dalla Norvegia sia nell'anno 2009 sia nell'anno 2010.

Claudio D'AMICO (LNP), relatore, formula la seguente proposta di parere:
«La V Commissione,
esaminato il disegno di legge C. 4143 recante ratifica ed esecuzione del Protocollo emendativo della Convenzione del 1988 tra gli Stati membri del Consiglio d'Europa ed i Paesi membri dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico - OCSE - sulla reciproca assistenza amministrativa in materia fiscale, fatto a Parigi il 27 maggio 2010;
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo, il quale ha comunicato i dati e gli elementi richiesti in ordine all'applicazione della Convenzione concernente la reciproca assistenza amministrativa in materia fiscale tra gli Stati membri del Consiglio d'Europa ed i Paesi membri dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, ratificata con la legge 10 febbraio 2005, n. 19, facendo presente che eventuali ulteriori attività di collaborazione dovranno essere attuate nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente,
esprime

PARERE FAVOREVOLE»

La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Ratifica ed esecuzione della Convenzione di Oslo sulla messa al bando delle munizioni a grappolo, fatta a Dublino il 30 maggio 2008, nonché norme di adeguamento dell'ordinamento interno.
C. 4193 Governo e abb., approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, in sostituzione del relatore, osserva che, in base a quanto affermato dalla relazione tecnica, le attività di assistenza previste dagli articoli 5 e 6 della Convenzione potranno essere fornite sulla base delle risorse finanziarie «che si renderanno disponibili» sul Fondo per lo sminamento umanitario di cui alla legge 58 del 2001. Fa presente che l'articolo 5 del disegno di legge di ratifica prevede quindi che, a decorrere dal 2011, il Fondo sarà destinato, oltre che alle finalità già stabilite a legislazione vigente, anche alla realizzazione di programmi di bonifica di aree con residui di munizioni a grappolo ed all'assistenza delle vittime. Ricorda che il Senato ha, inoltre, integrato il medesimo articolo 5 con un nuovo comma, in base al quale le iniziative di sensibilizzazione attuate da ciascuno Stato Parte contro l'uso delle mine terrestri dovrebbero essere estese anche alle munizioni a grappolo e alla Convenzione di Oslo in esame. A fronte di tali previsioni, il testo non dispone alcun rifinanziamento del Fondo. Fa presente che durante l'esame presso il Senato, il Governo ha precisato che attualmente risulta iscritta sul Fondo per lo sminamento umanitario la somma di 1 milione di euro a regime. Ritiene che andrebbe tuttavia chiarito se, ed in quale misura, una quota di tali risorse sia allo stato disponibile per finalità ulteriori rispetto a quelle già previste a legislazione vigente, tenuto conto che l'articolo 6 della Convenzione prevede forme di assistenza assai estese per i Paesi danneggiati dalle munizioni a grappolo. Ritiene, infatti, che si tratti di interventi che potrebbero richiedere


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un significativo impegno anche di carattere finanziario e che potrebbero, quindi, costituire le premesse per incrementi dell'attuale dotazione del Fondo. Giudica necessario acquisire analoghi chiarimenti anche con riferimento all'articolo 6 del disegno di legge di ratifica, introdotto dal Senato, in base al quale l'ambito di intervento delle iniziative di cooperazione allo sviluppo dovrebbe essere esteso alle attività di assistenza alle vittime delle munizioni a grappolo. Fa presente che poiché, in base alla medesima legge, gli stanziamenti destinati alla realizzazione delle attività di cooperazione sono determinati su base triennale con la legge finanziaria, andrebbe chiarito se la nuova finalità prevista dal testo risulti compatibile con i programmi di spesa già previsti a legislazione vigente o se richiederà un incremento degli attuali stanziamenti di bilancio. Osserva che la relazione tecnica non considera le norme che introducono nuovi obblighi informativi in materia di rimozione e distruzione delle munizioni a grappolo. Sottolinea che, in particolare, tali obblighi competono al Ministero degli affari esteri, al Ministero della difesa e al Ministero dello sviluppo economico. Ritiene che andrebbe chiarito se tali funzioni possano essere esercitate dai Ministeri nell'ambito delle risorse già disponibili a legislazione vigente. Circa il possibile disallineamento fra i tempi previsti dalla Convenzione per la distruzione delle scorte di munizioni - otto anni prorogabili per ulteriori quattro anni - e l'autorizzazione di spesa contenuta nel disegno di legge di ratifica (dal 2011 al 2015), prende atto di quanto affermato da Governo nel corso dell'esame presso il Senato. Osserva che in quella sede, è stato chiarito che, qualora le attività di bonifica e di distruzione delle munizioni non dovessero essere completate entro l'anno 2015, si renderà necessario il reperimento delle coperture finanziarie per gli oneri da sostenere negli anni successivi. Segnala, infine, che la somma, pari a euro 8.123.380, delle voci di spesa indicate dalla relazione tecnica con riferimento alla distruzione delle munizioni a grappolo in dotazione all'Esercito, pari ad euro 3.882.240, all'Aeronautica, pari ad euro 3.969.340, e alla Marina, pari ad euro 271.800, risulta leggermente inferiore rispetto all'onere complessivo relativo alla medesima finalità indicato dalla stessa relazione tecnica e oggetto della norma di copertura, pari a euro 8.506.400. Con riferimento alle risorse utilizzate a copertura, segnala che l'accantonamento del Fondo speciale del quale è previsto l'utilizzo reca le necessarie disponibilità ed una specifica voce programmatica. Relativamente all'esplicita previsione di una clausola di salvaguardia, per la copertura delle eventuali eccedenze di spesa previste dagli oneri di cui al comma 2 del presente articolo, segnala che nel corso dell'esame in prima lettura presso la Commissione bilancio del Senato, il rappresentante del Governo, nella seduta del 9 marzo 2011, ha specificato che la stessa si rende necessaria in quanto gli oneri derivanti dal suddetto comma, relativi ai costi per le riunioni, per le Conferenze di revisione e di emendamento degli Stati Parte nonché alle spese per le attività del Segretariato generale delle Nazioni unite, non sono determinati in misura fissa, ma sulla base di parametri variabili. Al riguardo, giudica opportuno che il Governo confermi che la missione e il programma dello stato di previsione relativo al Ministero degli affari esteri del quale è prevista la riduzione nel caso in cui si verifichino scostamenti rechino le necessarie risorse senza pregiudicare gli interventi già previsti a valere sulle medesime risorse

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI, in relazione alla richiesta di chiarimenti formulata dal presidente, conferma che alle attività relative agli articoli 5 e 6 del disegno di legge di ratifica si farà fronte nei limiti delle risorse assegnate allo scopo; in ordine, poi, all'entità e alla congruità del Fondo di cui alla legge 7 marzo 2001, n.58, si rinvia al Ministero degli affari esteri. Quanto agli obblighi informativi a carico dei Ministeri interessati di cui agli articoli 4 del disegno di legge e 7 della Convenzione, ribadisce che


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essi saranno espletati con le risorse disponibili a legislazione vigente. In ordine alla clausola di salvaguardia, conferma che la missione ed il programma indicati contemplano le necessarie risorse, considerata peraltro la limitata consistenza dell'onere oggetto di valutazione.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, formula la seguente proposta di parere:
«La V Commissione,
esaminato il disegno di legge C. 4193 e abb. recante ratifica ed esecuzione della Convenzione di Oslo sulla messa al bando delle munizioni a grappolo, fatta a Dublino il 30 maggio 2008, nonché norme di adeguamento dell'ordinamento interno;
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo, per cui:
alle attività previste agli articoli 5 e 6 del disegno di ratifica si farà fronte nei limiti delle risorse assegnate allo scopo;
gli obblighi informativi a carico dei Ministeri interessati, previsti all'articolo 4 del disegno di legge di ratifica e all'articolo 7 della Convenzione, saranno espletati con le risorse disponibili a legislazione vigente;
il programma e la missione indicati nella clausola di salvaguardia di cui all'articolo 8, comma 4 del disegno di legge di ratifica dispongono delle necessarie risorse, considerata peraltro la limitata consistenza dell'onere derivante dall'articolo 14 della Convenzione,
esprime

PARERE FAVOREVOLE»

Renato CAMBURSANO (IdV) chiede se la Convenzione che si prevede di ratificare escluda solo il commercio di munizioni a grappolo ovvero si riferisca anche all'uso, alla produzione e allo stoccaggio.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, precisa che la Convenzione si riferisce anche all'uso, alla produzione e allo stoccaggio delle munizioni a grappolo.
La Commissione approva la proposta di parere formulata dal presidente in sostituzione del relatore.

La seduta termina alle 14.45.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 13 aprile 2011. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti.

La seduta comincia alle 14.45.

Schema di decreto legislativo recante attuazione dell'articolo 16 della legge 5 maggio 2009, n. 42, e successive modificazioni, in materia di risorse aggiuntive ed interventi speciali per la rimozione degli squilibri economici e sociali.
Atto n. 328.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo, rinviato nella seduta del 12 aprile 2011.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, fa presente che nell'ambito della Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale sta maturando l'orientamento di rinviare l'espressione del parere al 5 maggio 2011. Ritiene, pertanto, che la Commissione potrà utilizzare l'ulteriore tempo a disposizione per svolgere ulteriori approfondimenti. Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

Sui lavori della Commissione

Pier Paolo BARETTA (PD) chiede alla presidenza della Commissione di sollecitare l'attuazione della risoluzione 8-00099 approvata dalle Commissioni riunite V e VII nella seduta del 25 novembre 2010.


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Giancarlo GIORGETTI, presidente, fa presente di avere già risposto ad una lettera del Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti in proposito, sollecitando l'attuazione della predetta risoluzione e di avere successivamente ricevuto rassicurazioni in proposito per le vie brevi.

Renato CAMBURSANO (IdV) ricorda che ai sensi dell'articolo 7 della legge n. 196 del 2009, come modificato dalla legge n. 39 del 2011, appena entrata in vigore, il Governo avrebbe dovuto presentare alle Camere il Documento di economia e finanza, mentre esso non è stato ancora trasmesso.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, dopo aver ricordato che la legge n. 39 del 2011 è entrata in vigore nella giornata di oggi, fa presente che il Consiglio dei ministri è convocato in data odierna con all'ordine del giorno l'approvazione del Documento di economia e finanza e che, d'intesa con la Commissione bilancio del Senato della Repubblica, è già in corso di definizione un calendario di audizioni in merito a tale documento da tenere a partire dalla prossima settimana e che sarà sottoposto all'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

La seduta termina alle 14.50.

INDAGINE CONOSCITIVA

Mercoledì 13 aprile 2011. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI.

La seduta comincia alle 15.10.

Indagine conoscitiva sul'efficacia della spesa e delle politiche di sostegno alle aree sottoutilizzate.

Audizione di rappresentanti dell'ANCE.
(Svolgimento e conclusione).

Giancarlo GIORGETTI, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
Introduce, quindi, l'audizione.

Paolo BUZZETTI, presidente dell'ANCE, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

Intervengono, quindi, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Renato CAMBURSANO (IdV), Massimo VANNUCCI (PD), Giulio CALVISI (PD), Ludovico VICO (PD), Pietro FRANZOSO (PdL), Marco MARSILIO (PdL) e Cesare MARINI (PD), ai quali replica Paolo BUZZETTI, presidente dell'ANCE.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, ringrazia il presidente dell'ANCE per il contributo fornito all'indagine. Dichiara quindi conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 16.05.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

V Commissione - Mercoledì 13 aprile 2011


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ALLEGATO 1

5-04583 Baccini: Istituzione di un fondo presso la Cassa depositi e prestiti Spa per l'acquisizione di partecipazioni nelle imprese italiane.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con l'interrogazione a risposta immediata in Commissione l'onorevole Baccini pone quesiti in ordine al fondo per far fronte ai problemi di ricapitalizzazione delle imprese italiane, che potrebbero essere oggetto di scalate da parte di società straniere.
Al riguardo, sentita anche la Cassa depositi e prestiti, si fa presente che a seguito della modifica legislativa introdotta dal decreto-legge 31 marzo 2011, n. 34, all'articolo 5 del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326 (trasformazione della Cassa depositi e prestiti in società per azioni), l'assemblea straordinaria della Cassa depositi e prestiti Spa, riunitasi in forma totalitaria, in data 11 aprile 2011, ha approvato le modifiche statutarie necessarie per poter intervenire nel processo di acquisizione di società di rilevante interesse nazionale, anche attraverso veicoli societari o fondi di investimento.
Al momento, tale processo è stato definito unicamente a livello di mission, infatti lo statuto, oltre a disporre che le società devono, rientrare nel perimetro che sarà definito dal decreto ministeriale, ai sensi del citato decreto-legge n. 34, impone che le società target risultino in una stabile situazione di equilibrio finanziario, patrimoniale ed economico e siano caratterizzate da adeguate prospettive di redditività.
Lo statuto ha, inoltre, previsto che l'acquisizione possa avvenire in via diretta o attraverso veicoli societari o fondi d'investimento.
Per quanto riguarda, invece, l'eventuale partecipazione degli enti previdenziali alle predette operazioni, si precisa che i termini e le modalità di tale partecipazione non risultano al momento definiti.


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ALLEGATO 2

5-04584 Bitonci: Sanzioni, applicabili agli enti locali nel caso di mancato rispetto del patto di stabilità interno.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con l'interrogazione a risposta immediata in Commissione l'onorevole Bitonci chiede una moratoria sulla disposizione prevista per le sanzioni da applicare in caso di mancato rispetto del patto di stabilità interno, di cui all'articolo 14, comma 3, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, nella legge 30 luglio 2010, n. 122. In particolare, nell'interrogazione si rappresenta l'inasprimento apportato dalla citata normativa, la quale prevede, in caso di mancato rispetto del patto di stabilità interno, la riduzione dei trasferimenti erariali in misura pari alla differenza tra il risultato registrato e l'obiettivo programmatico predeterminato.
Peraltro, la precedente previsione legislativa, ovvero l'articolo 77-bis, comma 20, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito nella legge 6 agosto 2008, n. 133, sanciva un taglio dei contributi ordinari dovuti dal Ministero dell'interno, pari alla differenza, se positiva, tra il saldo programmatico e il saldo reale e, comunque, per un importo non superiore al 5 per cento.
Nell'interrogazione, inoltre, si fa presente che la recente normativa sul federalismo municipale, ovvero il decreto legislativo 14 marzo 2011, n 23, sopprimendo i trasferimenti statali e sostituendoli con i tributi erariali derivanti dalla fiscalità immobiliare e dalla compartecipazione all'IVA, di fatto rende inefficace le disposizioni di cui all'articolo 14, comma 3, del decreto-legge n. 78 del 2010.
Alla luce dell'attuale quadro normativo, gli enti locali si troverebbero, quindi, in difficoltà nel predisporre i bilanci di previsione per l'anno 2011.
Si chiede, pertanto, di conoscere gli orientamenti di questo Dicastero sulla questione descritta, nonché la valutazione circa un'eventuale moratoria sull'applicazione delle sanzioni.
Al riguardo, nel condividere la preoccupazione in ordine alle difficoltà che, in determinate circostanze, il vigente quadro normativo potrebbe creare ad alcuni enti locali nell'approvazione dei bilanci di previsione 2011, si fa presente che la richiesta di modifica dell'attuale sistema sanzionatorio comporterebbe oneri finanziari, qualora non si operasse una conseguente modifica del comma 122, dell'articolo 1 della legge n. 220 del 2010, che prevede la riduzione degli obiettivi programmatici 2011 per un valore complessivo pari allo sforamento registrato dagli enti non rispettosi del patto 2010.
Infatti, la predetta riduzione degli obiettivi è finanziata con i maggiori spazi finanziari rinvenienti dall'applicazione della sanzione in parola.
Conseguentemente, si ritiene che la modifica potrebbe aver corso, purché sia contestualmente apportata una modifica al richiamato comma 122, volta a ridurre gli spazi finanziari da utilizzare per la riduzione degli obiettivi 2011.
Con specifico riferimento, poi, agli orientamenti di questo Dicastero sulla presunta inefficacia delle norme disciplinanti le sanzioni attualmente in vigore, si ritiene, in via interpretativa, che l'applicazione delle riduzioni previste dall'attuale sistema sanzionatorio possano essere applicati a carico delle assegnazioni derivanti


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dal Fondo sperimentale di riequilibrio di cui all'articolo 2, comma 3, del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23.
Pur tuttavia va segnalato che la soluzione interpretativa potrebbe comportare lo sviluppo di presumibili contenziosi da parte degli Enti sanzionati, pertanto, si ritiene auspicabile uno specifico intervento legislativo, da introdurre previa valutazione del Ministero dell'interno.


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ALLEGATO 3

5-04585 Baretta e Cesare Marini: Situazione finanziaria del comune di Reggio Calabria.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con l'interrogazione a risposta immediata in Commissione gli onorevoli Baretta e Marini, nell'evidenziare preliminarmente la grave situazione in cui versa il comune di Reggio Calabria, chiedono le ragioni per le quali non è stato ancora disposto l'invio dei servizi ispettivi di finanza pubblica per accertare la sussistenza di episodi gravi che hanno danneggiato la stabilità finanziaria dell'ente.
Al riguardo, si fa presente che, su richiesta della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, due dirigenti dei servizi ispettivi di finanza pubblica e un funzionario del Ministero dell'interno sono stati designati per effettuare una consulenza tecnica nell'ambito di un procedimento penale volto all'accertamento di fatti penalmente rilevanti nella gestione economico-finanziaria del comune di Reggio Calabria.
Conseguentemente, al fine di evitare sovrapposizioni con i citati accertamenti, si è ritenuto di soprassedere, per il momento, dall'effettuazione di una verifica amministrativo-contabile presso il suddetto Comune, fermo restando che accertamenti ispettivi potranno essere svolti successivamente su eventuali ulteriori ambiti della gestione economico-finanziaria non interessati dall'indagine penale in corso.

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