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Resoconti delle Giunte e Commissioni

Resoconto della XIV Commissione permanente
(Politiche dell'Unione europea)
XIV Commissione

SOMMARIO

Mercoledì 13 aprile 2011


ATTI DELL'UNIONE EUROPEA:

Libro verde sulla modernizzazione della politica dell'UE in materia di appalti pubblici. COM( 2011 )15 def. (Parere alla VIII Commissione) (Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole con osservazioni) ... 148
ALLEGATO 1 (Parere approvato dalla Commissione) ... 154

SEDE REFERENTE:

Legge comunitaria 2010. C. 4059-A Governo, approvato dal Senato (Esame e conclusione) ... 149

Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nel 2009. Doc. LXXXVII, n. 3 (Esame e conclusione) ... 153
ALLEGATO 2 (Emendamenti posti in votazione) ... 155

SEDE CONSULTIVA:

Ratifica ed esecuzione del Protocollo emendativo della Convenzione del 1988 tra gli Stati membri del Consiglio d'Europa ed i Paesi membri dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico - OCSE - sulla reciproca assistenza amministrativa in materia fiscale, fatto a Parigi il 27 maggio 2010. C. 4143 Governo (Parere alla III Commissione) (Seguito dell'esame e conclusione. - Parere favorevole) ... 153

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

XIV Commissione - Resoconto di mercoledì 13 aprile 2011


Pag. 148

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

Mercoledì 13 aprile 2011. - Presidenza del presidente Mario PESCANTE. - Interviene il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Francesco Belsito.

La seduta comincia alle 14.45.

Libro verde sulla modernizzazione della politica dell'UE in materia di appalti pubblici.
COM(2011)15 def.
(Parere alla VIII Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole con osservazioni).

La Commissione prosegue l'esame dell'atto dell'Unione europea in oggetto, rinviato nella seduta del 12 aprile 2011.

Marco MAGGIONI (LNP), relatore, ricorda di aver formulato, nella seduta di ieri, una proposta di parere favorevole con osservazioni.

Mario PESCANTE, presidente, riterrebbe utile fare riferimento, nella proposta di parere, allaopportuna trasmissione del parere medesimo, unitamente al documento finale della Commissione di merito, alla Commissione europea nell'ambito del cosiddetto dialogo politico, nonché al Parlamento europeo e al Consiglio.

Marco MAGGIONI (LNP), relatore, condivide l'osservazione del Presidente e riformula


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il parere proposto, inserendo in premessa il richiamo alla trasmissione del parere alle istituzioni dell'UE (vedi allegato 1).

Gianluca PINI (LNP) preannuncia il voto favorevole del proprio gruppo sulla nuova proposta di parere formulata dal relatore.

Nicola FORMICHELLA (PdL) preannuncia il voto favorevole del gruppo del PdL sulla nuova proposta di parere formulata dal relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la nuova proposta di parere favorevole con osservazioni formulata dal relatore.

La seduta termina alle 14.50.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 13 aprile 2011. - Presidenza del presidente Mario PESCANTE, indi del vicepresidente Enrico FARINONE. - Interviene il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Francesco Belsito.

La seduta comincia alle 14.50.

Legge comunitaria 2010.
C. 4059-A Governo, approvato dal Senato.
(Esame e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 12 aprile 2011.

Mario PESCANTE, presidente, ricorda che nella seduta del 6 aprile 2011 l'Assemblea ha deliberato il rinvio in Commissione del disegno di legge comunitaria per il 2010 (C. 4059-A). Nella riunione dell'Ufficio di presidenza della Commissione, integrato dai rappresentanti dei gruppi, del 7 aprile si è quindi stabilito - come peraltro indicato dal relatore in Assemblea - che oggetto di approfondimento siano esclusivamente gli articoli 13 e 21, già accantonati in sede di Comitato dei nove.
A tal fine, gli emendamenti già presentati nel corso dell'esame in Assemblea, e riferiti agli articoli 13 e 21, si intendono ripresentati in Commissione e sono stati trasmessi, per il parere di competenza, alle Commissioni VI (Finanze) e IX (Trasporti), insieme ai tre nuovi emendamenti 13.100 e 13.101 del Relatore e 21.100 Mariani.
Il Relatore ha inoltre presentato alcuni emendamenti volti a recepire le condizioni formulate dalla V Commissione Bilancio ex articolo 81, quarto Comma, della Costituzione.
Nella seduta odierna la XIV Commissione sarà dunque chiamata a votare gli emendamenti sui quali le Commissioni di merito hanno dato parere favorevole e gli emendamenti di recepimento delle condizioni formulate dalla Commissione Bilancio.
Ricorda che la VI Commissione Finanze ha espresso ieri parere contrario su tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 21 e che questi non saranno dunque posti in votazione.
La IX Commissione Trasporti ha espresso invece parere favorevole sugli emendamenti 13.100 e 13.101 del relatore, e parere contrario sui restanti emendamenti all'articolo 13. Saranno dunque posti in votazione unicamente gli emendamenti 13.100 e 13.101 del relatore.
Il fascicolo degli emendamenti da votare nella seduta odierna è in distribuzione, a disposizione dei colleghi, e sarà allegato al resoconto della seduta odierna (vedi allegato 2).

Gianluca PINI (LNP), relatore, raccomanda l'approvazione dei suoi emendamenti 13.100 e 13.101.

Francesco BELSITO, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, esprime parere favorevole sugli emendamenti 13.100 e 13.101 del relatore.

Sandro GOZI (PD) osserva che le disposizioni recate dall'emendamento 13.100


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del relatore dovranno essere oggetto di approfondimento nel corso del successivo iter del provvedimento, e preannuncia l'astensione del suo gruppo su tale proposta emendativa.
Si sofferma invece sin d'ora sull'emendamento 13.101 presentato dal relatore, ritenendo scandalosa l'insistenza con la quale il relatore e il Governo si ostinano a inserire nel disegno di legge comunitaria disposizioni che nulla hanno a che vedere con il suo oggetto proprio, contribuendo in tal modo a stravolgere il contenuto del provvedimento. L'emendamento in oggetto è infatti volto a risolvere - come già si era tentato con l'approvazione dell'articolo 19, poi espunto dal Presidente della Camera, a seguito di un suo ricorso, in quanto ritenuto inammissibile - la nota questione della condanna da parte della Corte di Conti dei componenti del CDA della Rai al risarcimento dei danni causati dalla nomina di Meocci a direttore generale della stessa RAI. Ritiene inaccettabile che, ancora una volta, il relatore si faccia portatore di istanze del Governo e, verosimilmente, nel caso in questione, del Ministro Romani, che si configurano come veri e propri scempi regolamentari, legislativi e costituzionali. Altrettanto stupefacente valuto il fatto che il Presidente Pescante dichiari ammissibile una simile proposta emendativa.
Sottolinea peraltro che la presentazione dell'emendamento appare come l'ultimo di una serie di gravi errori compiuti nel corso dell'esame del provvedimento: ricorda infatti l'inserimento dell'articolo 18, in materia di responsabilità civile dei magistrati, il mancato recepimento della direttiva rimpatri, il rinvio pretestuoso del disegno di legge dall'Assemblea alla Commissione, solo per anticipare in Aula l'esame del provvedimento contro la durata indeterminata dei processi, l'inserimento del citato articolo 19 in materia di danno erariale.
Non intende soffermarsi sul merito della questione affrontata dall'emendamento 13.101 ma solo rilevare che questo appare del tutto inammissibile, in quanto prevede la sospensione dei giudizi pendenti in attesa dell'attuazione del criterio di delega di cui alla lettera h) del comma 4, riguardante la ridefinizione del ruolo dell'Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni con particolare riferimento alla disciplina dell'incompatibilità di cui alla legge n. 481 del 1995. Il contenuto della proposta emendativa non risulta infatti è in alcun modo riconducibile alle direttive di cui all'articolo 13, né all'adempimento di alcun altro obbligo europeo. Inoltre, l'emendamento è pretestuosamente connesso con la lettera h) del comma 4 dell'articolo 13 - inserita durante l'esame in Commissione - che dovrà essere attuata attraverso un decreto legislativo. L'emendamento sembra quindi contrario ai basilari principi di certezza del diritto, determinando la sospensione di giudizi pendenti sino all'effettiva attuazione di un mero principio di delega.
Alla luce di tali motivazioni preannuncia pertanto sin d'ora che ancora una volta, come già fatto con riferimento all'articolo 19 in precedenza approvato dalla XIV Commissione, investirà immediatamente della questione la Presidenza della Camera, affinché possa essere riconsiderata la valutazione di ammissibilità dell'emendamento 13.101 del relatore.

Enrico FARINONE (PD) osserva come il percorso seguito dal relatore, anche con la presentazione dell'emendamento 13.101, non solo rischia di stravolgere il testo del disegno di legge comunitaria, ma ne mette a serio rischio la stessa approvazione in tempi rapidi.
Ricorda che l'emendamento del relatore è volto, nella sostanza, a conseguire le stesse finalità che erano sottese all'articolo 19 del disegno di legge 4059-A (inserito nel corso dell'esame in Commissione per effetto dell'approvazione dell'articolo aggiuntivo 12.04 del relatore) che la Presidenza della Camera, accogliendo un precedente ricorso presentato dall'onorevole Gozi, aveva espunto dal testo del provvedimento in quanto estraneo al contenuto proprio della legge comunitaria.
Invita dunque la maggioranza a recuperare lo spirito originariamente annunciato


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dal relatore per l'esame del disegno di legge comunitaria, ovvero quello di interventi ridotti al minimo sul provvedimento. Deve purtroppo rilevare che sinora si è seguito un criterio opposto, che non coincide certo con l'interesse del Paese, né con quello dello stesso Governo, che, peraltro non è rappresentato, ormai da cinque mesi, da un Ministro delle politiche europee.

Massimo POMPILI (PD) concorda con le considerazioni dei colleghi Gozi e Farinone, evidenziando come ormai il disegno di legge comunitaria si sia caricato di così tante e così rilevanti questioni - soprattutto in materia di giustizia - da doversi ritenere un provvedimento omnibus. Si tratta certo di un modo di procedere che la maggioranza ha scelto in piena consapevolezza e responsabilità e che non potrà che provocare, nel PD, lo stesso comportamento di ferma opposizione seguito nell'esame del provvedimento attualmente all'esame dell'Aula sulla durata dei processi.

Gaetano PORCINO (IdV) dichiara, pur essendo solo da poco tempo entrato a far parte della XIV Commissione, di aver assunto questo compito con spirito collaborativo; deve tuttavia rilevare con rammarico che la sua disponibilità si scontra regolarmente con un atteggiamento estremamente negativo della maggioranza. Si tratta di una situazione che non può che condurre ad una contrapposizione particolarmente dura del suo gruppo, necessaria per far comprendere agli italiani cosa avviene in Parlamento e quali sono i veri obiettivi del Governo e dei gruppi che lo sostengono.

Rocco BUTTIGLIONE (UdC) dichiara di avere numerosi motivi di doglianza riguardanti l'attuale disegno di legge comunitaria, che ha ormai assunto la fisionomia di un provvedimento omnibus. Cita quale esempio negativo, tra gli altri, l'articolo 18, in materia di responsabilità civile dei magistrati, introdotto nel corso dell'iter in Commissione.
Sottolinea tuttavia come l'emendamento 13.101 del relatore non possa essere paragonato all'articolo aggiuntivo 12.04 del relatore - divenuto articolo 19 a seguito dell'approvazione in Commissione, e sul quale ricorda di aver votato contro - in quanto si limita, con la sospensione dei giudizi pendenti, ad evitare che alcuni procedimenti giudiziari vadano a soluzione sulla base di una normativa obsoleta e che sarà oggetto di una globale rivisitazione, come previsto dalla lettera h) del comma 4 dell'articolo 13; ciò anche al fine di evitare successivi contenziosi. Ritiene pertanto legittima la proposta emendativa, essendo ben altre le questioni «scandalose» contenute nel provvedimento.
Preannuncia pertanto il proprio voto favorevole sull'emendamento 13.101 del relatore; preannuncia invece la propria astensione sull'emendamento 13.100 del relatore.

Gianluca PINI (LNP), relatore, condivide pienamente le considerazioni del Presidente Buttiglione e ribadisce la sostanziale differenza tra la formulazione dell'articolo 19 e quella dell'emendamento 13.101, volto unicamente a sospendere i giudizi pendenti ed i relativi termini in attesa di una revisione della normativa. Ritiene che le posizioni assunte dall'opposizione siano frutto di una forzatura politica.

Sandro GOZI (PD) non si ritiene convinto dalle argomentazioni del Presidente Buttiglione, né da quelle del relatore, che si configurano, queste sì, come una forzatura politica. Ribadisce la propria intenzione di investire della questione la Presidenza della Camera e preannuncia il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento 13.101 del relatore.

La Commissione approva, con distinte votazioni, gli emendamenti 13.100 e 13.101 del relatore.

Gianluca PINI (LNP), relatore, ricorda che tutti gli ulteriori emendamenti da lui presentati agli articoli 16, 18, 25, 29, 31 e


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39 sono volti a recepire condizioni formulate dalla Commissione Bilancio volte a garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione.
Segnala di non aver invece ritenuto opportuno presentare emendamenti di recepimento delle condizioni della V Commissione volte alla soppressione degli articoli 32 e 33. La Commissione ha infatti motivato tale richiesta, «in mancanza di ulteriori elementi di valutazione», in quanto «deve ritenersi che le disposizioni di cui agli articoli 32 e 33 siano suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica». Alla luce di ulteriori approfondimenti svolti, che mostrano come le disposizioni in questione non comportino oneri per la finanza pubblica, ma anzi possano comportare, nel caso dell'articolo 32, una riduzione degli oneri amministrativi con effetti positivi anche sulla finanza pubblica, propone di rivolgere alla V Commissione l'invito ad una riconsiderazione delle determinazioni assunte in merito alla soppressione dell'articolo 32 e 33 del disegno di legge in oggetto.

Mario PESCANTE, presidente, alla luce delle motivazioni esposte, si farà carico di chiedere alla V Commissione una rivalutazione delle condizioni formulate relativamente agli articoli 32 e 33.

La Commissione prende atto.

Francesco BELSITO, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, esprime parere favorevole sugli emendamenti 16.100, 18.100, 25.100, 29.100, 31.100 e 39.100 del relatore.

La Commissione approva l'emendamento 16.100 del relatore.

Gianluca PINI (LNP), relatore, con riferimento all'emendamento 18.100, osserva come la Commissione Bilancio abbia definito una norma di copertura per gli effetti finanziari derivanti dall'articolo 18, anche a tal fine stabilendo, al comma 2, trattandosi di nuova normativa, che il Ministro della giustizia provveda al monitoraggio degli oneri, al fine di adeguarli agli eventuali scostamenti rispetto alle previsioni.

Sandro GOZI (PD) prende atto con piacere del fatto che la V Commissione non solamente non si esprime negativamente su disposizioni assai onerose ma suggerisce, con dovizia di dettagli, norme di copertura, per il presente e anche per il futuro.
Preannuncia dunque il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento 18.100.

La Commissione approva, con distinte votazioni, gli emendamenti 18.100, 25.100, 29.100 e 31.100 del relatore.

Massimo POMPILI (PD) chiede al relatore alcuni chiarimenti in ordine all'emendamento 39.100 del relatore, che sopprime la previsione di oneri per l'anno 2012, sostituendola con la quantificazione per il 2013 e 2014, con riferimento alla deducibilità delle spese relative ai contratti di locazione sostenute da studenti universitari fuori sede.

Gianluca PINI (LNP), relatore, osserva che gli oneri relativi al 2012 saranno contabilizzati sull'anno 2013, la cui dotazione è infatti quasi raddoppiata rispetto a quella inizialmente prevista solo per l'anno 2012.

Rocco BUTTIGLIONE (UdC) rileva che verosimilmente, trattandosi di detrazione di oneri, le spese sostenute nel 2012 saranno fatte valere sulle dichiarazioni del 2013.

La Commissione approva l'emendamento 39.100 del relatore.

Mario PESCANTE, presidente, comunica che, ai sensi dell'articolo 90, comma 2, del Regolamento, la Presidenza si intende autorizzata al coordinamento formale


Pag. 153

del testo, come risultante dagli emendamenti approvati.
Pone quindi in votazione il mandato al relatore a riferire in senso favorevole all'Assemblea sul disegno di legge comunitaria 2010 (C. 4059-A Governo, approvato dal Senato).

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire il mandato al relatore, on. Pini, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul disegno di legge comunitaria 2010, come risultante dagli emendamenti approvati.
Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

Mario PESCANTE, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nel 2009.
Doc. LXXXVII, n. 3.
(Esame e conclusione).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Mario PESCANTE, presidente, essendo stata la Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nel 2009 rinviata dall'Assemblea in Commissione insieme al disegno di legge comunitaria, propone - non essendo state avanzate proposte di modifica - di confermare la relazione per l'Assemblea già approvata nella seduta di giovedì 24 marzo 2011.

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva.

Mario PESCANTE, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

La seduta termina alle 15.30.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 13 aprile 2011. - Presidenza del presidente Enrico FARINONE.

La seduta comincia alle 15.30.

Ratifica ed esecuzione del Protocollo emendativo della Convenzione del 1988 tra gli Stati membri del Consiglio d'Europa ed i Paesi membri dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico - OCSE - sulla reciproca assistenza amministrativa in materia fiscale, fatto a Parigi il 27 maggio 2010.
C. 4143 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione. - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 12 aprile 2011.

Nicola FORMICHELLA (PdL), relatore, formula una proposta di parere favorevole.

Massimo POMPILI (PD) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore.

Rocco BUTTIGLIONE (UdC) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore.

Marco MAGGIONI (LNP) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

La seduta termina alle 15.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.35 alle 15.40.

XIV Commissione - Mercoledì 13 aprile 2011


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ALLEGATO 1

Libro verde sulla modernizzazione della politica dell'UE in materia di appalti pubblici COM(2011)15 def.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La XIV Commissione Politiche dell'Unione europea,
esaminato il «Libro verde sulla modernizzazione della politica dell'UE in materia di appalti pubblici - COM(2011)15 def.»;
apprezzato il lavoro compiuto volto a effettuare una ricognizione complessiva e organica sui diversi aspetti che riguardano la normativa a livello europeo vigente in materia e i margini per eventuali integrazioni o modifiche;
rilevato che il metodo adottato anche in questa occasione dalle Istituzioni dell'UE consente di affrontare questioni complesse e di suscitare sulle stesse un largo confronto attraverso il quale acquisire utili elementi di valutazione da parte delle istituzioni pubbliche e degli operatori del mercato;
sottolineata la necessità che il presente parere, unitamente al documento finale della Commissione di merito, sia trasmesso tempestivamente alla Commissione europea nell'ambito del cosiddetto dialogo politico, nonché al Parlamento europeo e al Consiglio;
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:
a) si valutino con particolare attenzione le proposte avanzate nel documento volte a semplificare alcune procedure e a ridimensionare gli adempimenti e gli oneri burocratici non soltanto a carico delle imprese ma anche delle stesse stazioni appaltanti, specie quando si tratta di enti di minore dimensioni;
b) si considerino le potenzialità degli appalti ai fini dell'attuazione della strategia Europa 2020, in particolare per quanto concerne la promozione dell'innovazione, il rispetto dell'ambiente e la lotta ai cambiamenti climatici.


Pag. 155


ALLEGATO 2

Legge comunitaria 2010. C. 4059-A Governo, approvato dal Senato.

EMENDAMENTI POSTI IN VOTAZIONE
Art. 13.

Sostituire il comma 3 con il seguente:
3. All'articolo 15 del testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici, di cui al decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, e successive modificazioni, dopo il comma 6 è inserito il seguente:
«6-bis. Fermo restando quanto previsto dall'articolo 8, gli operatori di rete locale che d'intesa tra loro raggiungano una copertura non inferiore all'80 per cento della popolazione nazionale possono diffondere un solo programma di fornitori di servizi di media audiovisivi autorizzati in ambito nazionale ad eccezione di quelli integrati, anche con i soggetti di cui all'articolo 2, comma 1, lettera q). Un ulteriore programma di fornitori di servizi di media audiovisivi nazionali, così come definiti precedentemente, può essere trasmesso dagli stessi operatori locali a condizione che per la stessa capacità trasmissiva non vi sia richiesta da parte dei soggetti che hanno proceduto al volontario rilascio delle frequenze utilizzate in ambito locale, di cui al comma 8 dell'articolo 1 della legge 13 dicembre 2010, n. 220.».
13. 100.Il Relatore.
(Approvato)

Dopo il comma 4 inserire il seguente:
4-bis
. In attesa dell'attuazione dei principi e criteri direttivi previsti dal comma 4, lettera h), i giudizi pendenti, salvo quelli penali, nonché i relativi termini, sono sospesi ove abbiano ad oggetto la violazione delle disposizioni in materia di incompatibilità di cui alla legge 14 novembre 1995, n.481, ovvero altre violazioni di legge determinate dalla violazione delle medesime disposizioni ovvero conseguenti ad essa.
13. 101.Il Relatore.
(Approvato)

Art. 16.

Al comma 5, capoverso 1, sostituire le parole: «della finanza pubblica» con le seguenti: «del bilancio dello Stato».
16. 100.Il Relatore.
(Approvato)

Art. 18.

Dopo il comma 1, aggiungere i seguenti:
«2. Agli oneri derivanti dall'attuazione del comma 1, valutati in 2,45 milioni di euro per l'anno 2011 e in 4,9 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2012, si provvede, quanto a 2,45 milioni di euro per l'anno 2011, mediante utilizzo delle risorse di cui all'articolo 1, comma 14, del decreto legge 3 ottobre 2006, n. 262, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2006, n. 286, e quanto a 4,9 milioni di euro a decorrere dall'anno 2012, mediante corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa prevista all'articolo 10, comma 5, del decreto legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre


Pag. 156

2004, n.307, relativa al fondo per interventi strutturali di politica economica.
3. Ai sensi dell'articolo 17, comma 12, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, il Ministro della giustizia provvede al monitoraggio degli oneri di cui al presente articolo e riferisce in merito al Ministro dell'economia e delle finanze. Nel caso si verifichino, o siano in procinto di verificarsi scostamenti rispetto alle previsioni di cui al comma 2, il Ministro dell'economia e delle finanze, sentito il Ministro della giustizia, provvede, con proprio decreto, alla riduzione, nella misura necessaria alla copertura finanziaria del maggior onere risultante dall'attività di monitoraggio, delle dotazioni finanziarie di parte corrente iscritte, nell'ambito delle spese rimodulabili di cui all'articolo 21, comma 5, lettera b), della legge n.196 del 2009, nel programma «Giustizia civile e penale» della missione «Giustizia» dello stato di previsione del Ministero della Giustizia. Il Ministro dell'economia e delle finanze riferisce senza ritardo alle Camere con apposita relazione in merito alle cause degli scostamenti e all'adozione delle misure di cui al secondo periodo.».
18. 100.Il Relatore.
(Approvato)

Art. 25.

Al comma 1, sopprimere le parole da: «, senza oneri aggiuntivi» fino a: «normativa vigente,».

Conseguentemente, al medesimo articolo, aggiungere, in fine, il seguente comma:
«2. Dall'attuazione del decreto di cui al presente articolo non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Le Amministrazioni interessate provvedono all'adempimento dei compiti derivanti dall'attuazione del decreto di cui al primo periodo con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.».
25. 100.Il Relatore.
(Approvato)

Art. 29.

Al comma 3, aggiungere, in fine, il seguente periodo: «Le Amministrazioni interessate provvedono all'adempimento dei compiti derivanti dall'attuazione del decreto di cui al presente articolo con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.».
29. 100.Il Relatore.
(Approvato)

Art. 31.

Al comma 6, dopo le parole: «rischi ambientali» aggiungere le seguenti: «predisposto dai soggetti privati ovvero dagli enti territoriali richiedenti, i quali vi provvedono con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente».
31. 100.Il Relatore.
(Approvato)

Art. 39.

Al comma 3, sostituire le parole: «pari a 15 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2012,» con le seguenti: «valutati in 28 milioni di euro per l'anno 2013 e in 16 milioni di euro a decorrere dall'anno 2014,».
39. 100.Il Relatore.
(Approvato)

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