SOMMARIO
Mercoledì 20 luglio 2011
Disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici e dei borghi antichi d'Italia. Testo unificato C. 169 Tommaso Foti, C. 582 Iannuzzi, C. 583 Iannuzzi e C. 1129 Bocci-A ... 69
Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento per la semplificazione degli adempimenti amministrativi in materia ambientale. Atto n. 369 (Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole con osservazione) ... 69
ALLEGATO 1 (Parere approvato dalla Commissione) ... 72
7-00556 Morassut: Sulla realizzazione di interventi attuativi della legge per Roma Capitale (Seguito della discussione e conclusione - Approvazione della risoluzione n. 8-00136) ... 70
ALLEGATO 2 (Nuova formulazione approvata dalla Commissione) ... 73
Sui lavori della Commissione ... 70
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Mercoledì 20 luglio 2011.
Disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici e dei borghi antichi d'Italia.
Testo unificato C. 169 Tommaso Foti, C. 582 Iannuzzi, C. 583 Iannuzzi e C. 1129 Bocci-A.
Il Comitato dei nove si è riunito dalle 9.40 alle 10.
Mercoledì 20 luglio 2011. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Bartolomeo Giachino.
La seduta comincia alle 15.10.
Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento per la semplificazione degli adempimenti amministrativi in materia ambientale.
Atto n. 369.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole con osservazione).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 28 giugno 2011.
Roberto TORTOLI (PdL), relatore, presenta una proposta di parere favorevole con osservazione (vedi allegato 1), che illustra sinteticamente.
Gabriella MONDELLO (UdCpTP) ringrazia il relatore per aver voluto tenere conto nella proposta di parere presentata della necessità di dare risposta positiva alle esigenze di semplificazione normativa provenienti dai piccoli frantoi di servizio, diffusi soprattutto in Liguria, che svolgono un ruolo prezioso nella tutela della piccola agricoltura e nella lotta contro l'abbandono dei territori. Sottolinea, peraltro, che l'osservazione contenuta nella proposta di parere del relatore non appare affatto risolutiva e che essa deve considerarsi solo come un primo passo nella indicata direzione della semplificazione della normativa vigente e del superamento delle disparità di trattamento che oggi pesano in modo gravoso nella gestione dei piccoli frantoi di servizio rispetto alle analoghe attività svolte da altri impianti nello stesso settore dell'agricoltura.
Sergio Michele PIFFARI (IdV), nell'esprimere condivisione in ordine alla questione segnalata dalla collega Mondello, invita a considerare attentamente l'efficacia della osservazione recata nella proposta di parere, ritenendo che la formulazione della stessa sia del tutto inadeguata a dare una risposta positiva alle esigenze dei piccoli frantoi di servizio.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole con osservazione, formulata dal relatore.
La seduta termina alle 15.20.
Mercoledì 20 luglio 2011. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Bartolomeo Giachino.
La seduta comincia alle 15.20.
7-00556 Morassut: Sulla realizzazione di interventi attuativi della legge per Roma Capitale.
(Seguito della discussione e conclusione - Approvazione della risoluzione n. 8-00136).
La Commissione prosegue la discussione della risoluzione in titolo, rinviata nella seduta del 29 giugno 2011.
Angelo ALESSANDRI, presidente, ricorda che nella precedente seduta il rappresentante del Governo aveva sottoposto all'attenzione del firmatario della risoluzione in titolo un'ipotesi di riformulazione (vedi Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari del 29 giugno 2011), che il collega Morassut si era riservato di valutare.
Roberto MORASSUT (PD) dichiara di accogliere la proposta di riformulazione avanzata nella precedente seduta dal rappresentante del Governo.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva all'unanimità la risoluzione in titolo nella riformulazione avanzata dal rappresentante del Governo ed accolta dal firmatario, che assume il numero 8-00136 (vedi allegato 2).
Rodolfo Giuliano VIOLA (PD) stigmatizza l'assenza alla seduta odierna del rappresentante del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare che
non ha consentito di concludere la discussione della propria risoluzione 7-00549, iscritta nel calendario dei lavori della Commissione ormai da qualche mese.
Angelo ALESSANDRI, presidente, precisa che sarà sua cura rappresentare al Ministro dell'ambiente l'esigenza di procedere in tempi rapidi alla conclusione della discussione della risoluzione 7-00549.
La seduta termina alle 15.30
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.30 alle 15.40.
I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:
7-00549 Viola e 7-00575 Guido Dussin: iniziative urgenti per la realizzazione di interventi di messa in sicurezza dal rischio idrogeologico di territori ubicati nelle regioni Veneto e Friuli-Venezia Giulia.
7-00360 Pili: stralcio del parco nazionale del golfo di Orosei e del Gennargentu dall'elenco ufficiale delle aree protette.
7-00518 Mariani: sulla realizzazione del metanodotto denominato Rete Adriatica.
Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento per la semplificazione degli adempimenti amministrativi in materia ambientale (Atto n. 369).
La VIII Commissione,
esaminato lo schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento per la semplificazione degli adempimenti amministrativi in materia ambientale;
esprime
con la seguente osservazione:
valuti il Governo l'opportunità di inserire all'articolo 101, comma 7, del decreto legislativo n. 152 del 2006, dopo la lettera f), la seguente lettera: «g) provenienti da imprese dedite alla trasformazione di olive in olio purché tali imprese trasformino prevalentemente olive per conto di chi coltiva uliveti siti nella stessa provincia ove è ubicato il frantoio o in provincia confinante, purché i sistemi depurativi siano dotati di tecnologie idonee al trattamento di tali acque allo scopo di garantire il rispetto degli obiettivi di qualità di cui ai commi 1 e 2 per lo scarico finale nel corpo recettore.».
7-00556 Morassut: Sulla realizzazione di interventi attuativi della legge per Roma Capitale.
respinti da una sentenza del Consiglio di Stato (1996-97) che ha stabilito la piena legittimità dell'esproprio generalizzato da parte del comune;
la sentenza riconosceva peraltro anche ai vecchi proprietari la possibilità di intervenire in qualità di operatori nelle trasformazioni decise dal comune;
nel 2001 sono stati emanati i decreti di esproprio generalizzato - anche a seguito della sospensione di due anni dell'efficacia del programma poliennale a causa del contenzioso - e sempre nel 2001 la regione Lazio ha approvato il piano particolareggiato del comprensorio di Pietralata, mentre il comune ha approvato i criteri per la cessione delle aree espropriate stabilendo modalità e prezzi di cessione;
il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ed il sindaco di Roma hanno sottoscritto nel settembre del 2003 l'atto di intesa che sancisce la necessità di accelerare la realizzazione del comprensorio secondo i criteri fissati in un precedente protocollo di intesa che stabiliva soprattutto di rilocalizzare le sedi del Ministero dell'ambiente, dell'Università La Sapienza di Roma, dell'ISTAT e di altre importanti sedi della Pubblica amministrazione;
il progetto unitario del polo direzionale di Pietralata (area A) è stato approvato dalla Giunta comunale il 30 marzo del 2004 e dalle competenti amministrazioni dello Stato e della regione Lazio in sede di conferenza dei servizi in data 1o agosto 2005;
l'approvazione del progetto ha consentito la cessione onerosa all'ISTAT dell'area di pertinenza mentre la cessione delle rispettive aree all'università La Sapienza, pur deliberata dal consiglio comunale, non risulta ad oggi perfezionata;
l'intero programma ha avuto un lungo ed elaborato procedurale e si è concretizzato grazie all'impegno di risorse statali finalizzate ad un riordino strutturale delle sedi della Pubblica amministrazione nel territorio della capitale, per favorirne la modernizzazione e l'efficientamento coniugando una riqualificazione di un settore urbano strategico della periferia est di Roma;
l'amministrazione comunale di Roma attraverso la Roma Metropolitane Spa da essa interamente controllata ha pubblicato sulla GUUE n. 2009/S 127-185228 del 7 luglio 2009 un bando di gara per la realizzazione del prolungamento della linea B della metropolitana dalla fermata di Rebibbia al comprensorio di Casalmonastero;
tale iniziativa è stata promossa secondo la procedura del progetto di finanza;
per realizzare l'opera, l'amministrazione comunale ha previsto la cessione di porzioni significative dei volumi e delle aree ricomprese nel comprensorio direzionale di Pietralata - comparto A del piano particolareggiato;
come precedentemente ricordato dette aree sono sottoposte a dettagliati indirizzi normativi ed urbanistici risultanti da atti pubblici sottoscritti da diverse amministrazioni;
ad assumere ogni iniziativa tesa a verificare - in forza delle competenze nazionali sul programma sistema direzionale orientale e degli atti nel tempo sottoscritti - il rispetto di quanto previsto nel citato accordo di programma, segnalato che la trasformazione di aree direzionali in residenza può avvenire solo previa dimostrazione - per esempio attraverso un bando pubblico - che è venuta meno l'esigenza di realizzare nuove sedi della Pubblica amministrazione;
ad assumere ogni iniziativa relativa a verificare il rispetto di quanto previsto nel citato atto di intesa tra il Ministero delle infrastrutture e il Comune di Roma che all'articolo 5 prevede: «Le aree necessarie per la realizzazione delle sedi delle pubbliche amministrazioni elencate all'articolo 3,
acquisite dal Comune di Roma ai sensi dell'articolo 8 della legge n. 396 del 1990, saranno dal Comune stesso cedute in proprietà alle singole Amministrazioni, ovvero al Demanio dello Stato, secondo i rispettivi ordinamenti in materia di titolarità del patrimonio immobiliare. L'efficacia delle cessioni è subordinata alla corresponsione al Comune di Roma, a titolo di contribuzione finanziaria da parte delle Amministrazioni interessate, di importo proporzionale agli oneri di acquisizione e di urbanizzazione sostenuti dal Comune stesso, detratti in quota parte i contributi a tal fine trasferiti dallo Stato».
(8-00136)«Morassut».