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Resoconti delle Giunte e Commissioni

Resoconto della I Commissione permanente
(Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni)
I Commissione

SOMMARIO

Mercoledì 21 settembre 2011


ESAME AI SENSI DELL'ARTICOLO 86, COMMA 3, DEL REGOLAMENTO:

Partecipazione dei giovani alla vita economica, sociale, culturale e politica della Nazione ed equiparazione tra elettorato attivo e passivo. C. 4358-849-997-3296-4023-A (Esame emendamenti e conclusione) ... 13

INTERROGAZIONI:

5-04045 Fiano ed altri: Pubblicazione di liste di cittadini italiani ebrei su un sito internet antisemita.
5-04326 Fiano e Fontanelli: Pubblicazione di liste di famiglie ebraiche italiane su un sito internet antisemita ... 15
ALLEGATO 1 (Testo della risposta) ... 24

5-04173 Marchignoli e Amici: Organico del commissariato di Polizia di Imola ... 15
ALLEGATO 2 (Testo della risposta) ... 26

5-04658 Tullo: Mancanza di fondi per l'acquisto di carburante per gli automezzi della Questura di Genova ... 15
ALLEGATO 3 (Testo della risposta) ... 28

5-04669 Marco Carra: Ordine pubblico nella città di Mantova, con particolare riguardo alla zona di Via Bettinelli ... 15
ALLEGATO 4 (Testo della risposta) ... 30

ATTI DEL GOVERNO:

Proposte di nomina di Alessandro Natalini e di Romilda Rizzo a componenti della Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche (Esame delle proposte di nomina n. 123 e n. 124, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento e conclusione. - Pareri contrari) ... 16

SEDE REFERENTE:

Modifiche agli articoli 41, 97 e 118, comma quarto, della Costituzione. Testo base C. 4144 Cost. Governo, C. 3039 Cost. Vignali, C. 3054 Cost. Vignali, C. 3967 Cost. Beltrandi e C. 4328 Mantini (Seguito dell'esame e rinvio) ... 18
ALLEGATO 5 (Emendamenti) ... 31

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI:

Delega in materia di sperimentazione clinica e per la riforma degli ordini delle professioni sanitarie. Emendamenti C. 4274-A Governo (Parere all'Assemblea) (Esame e conclusione - Parere) ... 22

Modifica all'articolo 13 del decreto legislativo 5 aprile 2006, n. 160, in materia di attribuzione delle funzioni ai magistrati ordinari al termine del tirocinio. Testo base C. 2984 Vietti e abb. (Parere alla II Commissione) (Esame e conclusione - Parere favorevole con osservazione) ... 22
ALLEGATO 6 (Parere approvato) ... 36

Disposizioni in materia di totalizzazione dei periodi assicurativi e di estensione del diritto alla pensione supplementare. Testo unificato C. 3871 Gnecchi ed abb. (Parere alla XI Commissione) (Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole) ... 23
ALLEGATO 7 (Parere approvato) ... 37

AVVERTENZA

I Commissione - Resoconto di mercoledì 21 settembre 2011


Pag. 13

ESAME AI SENSI DELL'ARTICOLO 86, COMMA 3, DEL REGOLAMENTO

Mercoledì 21 settembre 2011. - Presidenza del presidente Donato BRUNO. - Interviene il ministro della gioventù Giorgia Meloni.

La seduta comincia alle 9.55.

Partecipazione dei giovani alla vita economica, sociale, culturale e politica della Nazione ed equiparazione tra elettorato attivo e passivo.
C. 4358-849-997-3296-4023-A.

(Esame emendamenti e conclusione).

Donato BRUNO, presidente, ricorda che nella seduta di ieri la Commissione ha deliberato di presentare all'articolo l'emendamento 1.100. La Presidenza della Camera ha conseguentemente fissato un termine per la presentazione di subemendamenti e la Commissione è pertanto chiamata oggi a valutare tali subemendamenti ai fini dell'espressione del parere su di essi in Assemblea: si tratta, in particolare, dei subemendamenti 0.1.100.1 Lanzillotta e altri e 0.1.100.2 Zaccaria e altri.

Pierluigi MANTINI (UdCpTP) ricorda di aver presentato, nella seduta di ieri, un proprio subemendamento, volto a riformulare il testo nei seguenti termini: «Valorizza, secondo i criteri e i modi stabiliti dalla legge, la partecipazione dei giovani al lavoro e l'accesso delle giovani famiglie all'autonoma abitazione. Informa le proprie scelte al principio di equità tra le generazioni».

Mario TASSONE (UdCpTP) ricorda di aver presentato a sua volta, nella seduta di ieri, un proprio subemendamento, volto a riformulare il testo nei seguenti termini: «Valorizza, secondo i criteri e i modi stabiliti dalla legge, le attese sociali, economiche e politiche delle nuove generazioni. Informa le proprie scelte al principio di equità tra le generazioni».

Donato BRUNO, presidente, chiarisce che i subemendamenti che la Commissione deve esaminare oggi sono quelli formalmente presentati all'Assemblea come tali a seguito della presentazione dell'emendamento 1.100 della Commissione.
Ricorda che il testo di tale emendamento è stato definito dalla Commissione nella seduta di ieri all'esito di una discussione avente ad oggetto un'ipotesi di modifica dell'articolo 1 prospettata dal ministro della gioventù. A tale discussione hanno preso parte, contribuendo con propri suggerimenti di riformulazione parziale o integrale del testo suggerito dal ministro, diversi deputati, tra i quali - come risulta dal resoconto della seduta - i colleghi Mantini e Tassone, i quali hanno avanzato le proposte da loro testé ricordate. Al termine di questa discussione la Commissione e il Governo hanno convenuto su un testo e questo è stato presentato all'Assemblea come emendamento 1.110 della Commissione. I suggerimenti di riformulazione del testo inizialmente prospettato dal ministro, ancorché formulati per iscritto, non possono quindi essere considerati subemendamenti all'emendamento della Commissione sia perché questo non era stato ancora definito dalla Commissione stessa, e si dibatteva in quel momento solo della proposta del ministro, sia perché i subemendamenti a un emendamento della Commissione devono, com'è noto, essere presentati alla Presidenza della Camera.


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Il ministro Giorgia MELONI esprime parere favorevole sul subemendamento 0.1.100.1 Lanzillotta e altri, a condizione che esso sia riformulato sopprimendo le parole «del Paese», che a suo avviso sono superflue. Il testo che risulterebbe dal subemendamento, ove riformulato dai presentatori e approvato dall'Aula, suonerebbero così: «Promuove con appositi provvedimenti la partecipazione dei giovani alla vita politica, economica e sociale. Informa le proprie scelte al principio di equità tra generazioni».
Esprime invece parere contrario sul subemendamento 0.1.100.2 Zaccaria e altri, in quanto, come chiarito anche nella seduta di ieri, ritiene che la locuzione «Informa le proprie scelte al principio di equità tra generazioni» sia più efficace di quella proposta con il subemendamento in esame. Invita pertanto al ritiro del subemendamento 0.1.100.2.
Per quanto riguarda infine l'articolo aggiuntivo Zeller 1.02 e gli emendamenti e articoli aggiuntivi agli articoli 2 e 3, esprime su di essi parere contrario.

Pietro LAFFRANCO (PdL), relatore, condivide le valutazioni del ministro.

Gianclaudio BRESSA (PD), anche a nome della deputata Lanzillotta, accetta la riformulazione proposta dal ministro del subemendamento 0.1.100.1, del quale è cofirmatario. Fa presente, peraltro, che la locuzione «vita politica, economica e sociale del Paese» riecheggia quella del secondo comma dell'articolo 3 della Costituzione, in cui si parla di «organizzazione politica, economica e sociale del Paese».

Roberto ZACCARIA (PD), con riferimento al subemendamento Lanzillotta 0.1.100.2, del quale è cofirmatario, preannuncia che esso non sarà ritirato in quanto è giusto e opportuno che in questa prima fase di esame di un progetto di legge di revisione costituzionale siano poste agli atti parlamentari tutte le proposte, anche ai fini del lavoro che compirà il Senato. Questo non esclude peraltro che il suo gruppo, che sta ancora riflettendo sui migliori termini della modifica che si intende apportare alla Costituzione, non possa in un secondo momento trovarsi d'accordo sulla formulazione voluta dal ministro.

Pierguido VANALLI (LNP) suggerisce che il subemendamento 0.1.100.1 Lanzillotta e altri potrebbe essere riformulato nel senso di scrivere «sociale, economica e politica», atteso che la dimensione economica e quella politica sono una specificazione della sfera sociale, che è più generale.

Linda LANZILLOTTA (Misto-ApI) insiste perché gli aggettivi si succedano nell'ordine da lei proposto («politica, economica e sociale»), per ragioni di simmetria con la formulazione del secondo comma dell'articolo 3 della Costituzione.

Gianclaudio BRESSA (PD) condivide le considerazioni della deputata Lanzillotta.

Donato BRUNO, presidente, prende atto che la Commissione ha convenuto di esprimere parere favorevole sul subemendamento Lanzillotta 0.1.100.1, a condizione che siano soppresse in esso le parole «del Paese», parere contrario sul subemendamento Lanzillotta 0.1.100.2 e parere contrario sull'articolo aggiuntivo Zeller 1.02 e su tutti gli emendamenti e articoli aggiuntivi agli articoli 2 e 3.

La seduta termina alle 10.10.

INTERROGAZIONI

Mercoledì 21 settembre 2011. - Presidenza del presidente Donato BRUNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Alfredo Mantovano.

La seduta comincia alle 14.05.


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5-04045 Fiano ed altri: Pubblicazione di liste di cittadini italiani ebrei su un sito internet antisemita.

5-04326 Fiano e Fontanelli: Pubblicazione di liste di famiglie ebraiche italiane su un sito internet antisemita.

Donato BRUNO, presidente, avverte che le interrogazioni Fiano n. 5-04045 e n. 5-04326, vertendo sul medesimo argomento, saranno svolte congiuntamente.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Emanuele FIANO (PD), replicando, si dichiara soddisfatto per la risposta resa. Espresso apprezzamento per il meritorio lavoro svolto dalla polizia postale per debellare siti come quelli segnalati nelle sue interrogazioni, esprime l'avviso che l'opera di contrasto delle forze dell'ordine debba essere affiancata da una riforma della legge Mancino, che, a suo giudizio, è oggi insufficiente. In particolare, andrebbero riviste le fattispecie di reato determinate da quella legge. Fa presente, infatti, che pubblicare su un sito internet i nomi di componenti di famiglie ebraiche non è di per sé reato, ma suscita fondate preoccupazioni, potendo provocare effetti che forse non sono neppure voluti o previsti dai gestori del sito. Raccomanda in ogni caso al Governo di monitorare con attenzione il fenomeno del razzismo, non solo antisemita, sui internet.

5-04173 Marchignoli e Amici: Organico del commissariato di Polizia di Imola.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Massimo MARCHIGNOLI (PD), replicando, sottolinea il ritardo con il quale il Governo risponde alla sua interrogazione. Prende atto che per il momento permane la situazione critica da lui descritta nell'interrogazione e più volte denunciata anche alle autorità locali. Auspica peraltro che nel piano di assunzioni di nuovo personale cui ha fatto riferimento il sottosegretario Mantovano si tenga presente la situazione di difficoltà in cui versa la città di Imola, che, per le sue caratteristiche demografiche e socio-economiche, è un terreno appetibile per la criminalità organizzata. Sottolinea inoltre come la chiusura del posto di polizia al servizio dei quartieri più popolosi della città abbia fortemente ridotto la sicurezza dei residenti in quei quartieri.

5-04658 Tullo: Mancanza di fondi per l'acquisto di carburante per gli automezzi della Questura di Genova.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Mario TULLO (PD), replicando, prende atto e ringrazia della risposta fornita. Rileva come dopo la presentazione delle interrogazioni passi del tempo prima di avere una risposta e chiaramente le maggiori emergenze vengono nel frattempo risolte. Sottolinea peraltro come tuttora permangano gran parte delle disfunzioni segnalate nella sua interrogazione con un incremento dei disservizi.
Sotto il profilo più generale, evidenzia come, oltre Genova, anche una città come Roma risente della forte riduzione della presenza di forze dell'ordine dovuta in primo luogo al decremento delle risorse disponibili.
Alla luce delle considerazioni testè esposte si dichiara insoddisfatto della risposta fornita.

5-04669 Marco Carra: Ordine pubblico nella città di Mantova, con particolare riguardo alla zona di Via Bettinelli.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO risponde alle interrogazioni in titolo


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nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Marco CARRA (PD), replicando, ringrazia per la risposta fornita che gli consente di esprimere una valutazione parzialmente positiva.
Sottolinea come dopo le lamentele dei residenti e dei commercianti della zona vi è stata una intensificazione dei controlli. Fa presente come sia da elogiare il lavoro delle forze dell'ordine, che risente dei tagli imposti dal Governo, e richiama le difficoltà operative che ne sono conseguite.
Si dichiara dunque parzialmente soddisfatto ricordando come solo due giorni fa vi è stata una rissa nella stessa zona e come quindici giorni addietro sono stati causati gravi danni ai negozi del posto. Evidenzia quindi l'importanza di potenziare i servizi di controllo e di monitoraggio nel momento in cui vi sarà un aumento delle risorse umane ed economiche delle forze dell'ordine.
Coglie poi l'occasione per lamentare la totale assenza dell'amministrazione cittadina che, al di là dei soliti proclami, mostra ancora una volta tutta la sua inefficienza rispetto a problematiche di questo tipo.

La seduta termina alle 14.35.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 21 settembre 2011. - Presidenza del presidente Donato BRUNO.

La seduta comincia alle 14.35.

Proposte di nomina di Alessandro Natalini e di Romilda Rizzo a componenti della Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche.
(Esame delle proposte di nomina n. 123 e n. 124, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento e conclusione. - Pareri contrari).

La Commissione prosegue l'esame congiunto delle proposte di nomina in oggetto, rinviato, da ultimo, nella seduta del 20 settembre 2011.

Beatrice LORENZIN (PdL), relatrice, formula una proposta di parere favorevole su ciascuna delle proposte di nomina in titolo.

Donato BRUNO, presidente, avverte che la Commissione procederà a due distinte votazioni. Ricorda che la votazione su ogni singola proposta si effettuerà a scrutinio segreto con il sistema delle palline bianche e nere. In particolare: chi intende votare a favore della proposta di parere dovrà introdurre una pallina di colore bianco nell'urna di colore bianco e una pallina di colore nero nell'urna di colore nero; chi intende esprimere voto contrario alla proposta di parere dovrà introdurre una pallina di colore bianco nell'urna di colore nero e una pallina di colore nero nell'urna di colore bianco. L'astensione dal voto dovrà essere invece espressa verbalmente all'atto della chiama.
Ricorda inoltre che ai fini della validità della votazione deve essere presente la maggioranza dei componenti della Commissione. Ricorda altresì che, ai sensi dell'articolo 13, comma 3, del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, per l'espressione del parere favorevole sulle proposte, è richiesta, in ciascuna votazione, la maggioranza dei due terzi dei componenti la Commissione.
La proposta della relatrice di esprimere parere favorevole sulla proposta di nomina del Governo si intenderà quindi approvata se i voti favorevoli saranno pari almeno ai due terzi dei componenti la Commissione. Se i voti favorevoli saranno invece in numero inferiore, si intenderà approvato il parere contrario.

Salvatore VASSALLO (PD) preannuncia il proprio voto di astensione sulle proposte di nomina in titolo, che si fonda non sulla valutazione dei candidati proposti ma sul modo con cui è stata gestita finora la Commissione per la valutazione, la trasparenza


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e l'integrità delle amministrazioni pubbliche (CIVIT) e sulla sua composizione attuale.
Ricorda come già nella precedente occasione si era astenuto dalla votazione sulle proposte di nomina presentate dal Governo, sulla base di diverse motivazioni: tra queste il fatto che, a suo avviso, nonostante l'attività che la commissione è chiamata a svolgere dalla legge, erano stati proposti nominativi di persone con formazione quasi interamente da giurista. Perplessità aveva poi evidenziato rispetto ai requisiti del componente che poi è stato nominato presidente della Commissione. Successivamente a tale nomina, com'è noto, vi sono poi state altre vicende che hanno riguardato la composizione della CIVIT: un commissario - che oltretutto aveva i requisiti più idonei rispetto alle funzioni da svolgere - si è dimesso, lamentando il modo in cui venivano organizzati i lavori e rappresentando aspetti imbarazzanti come l'affidamento di una consulenza retribuita 50.000 euro per la stesura di una relazione da presentare al Ministro Rotondi, di cui era amico di lunga data. Sono seguite le dimissioni di un altro componente e, da ultimo, è stata posta la questione riguardante l'appropriatezza della funzione svolta dal presidente Martone alla luce del suo coinvolgimento nelle indagini che riguardano la cosiddetta loggia P3 e rappresentate in un atto di sindacato ispettivo sottoscritto dai colleghi Giovanelli e altri in data 30 novembre 2010.
Ritiene quindi che il Governo debba fornire elementi più cogenti sull'attività effettivamente svolta dalla CIVIT e valutare se l'attuale presidente debba ancora rivestire quella carica.
Per le ragioni testè esposte ribadisce la propria astensione dalla votazione.

Donato BRUNO, presidente, dà conto delle sostituzioni comunicate alla Presidenza e dei deputati in missione.

La Commissione procede alla votazione per scrutinio segreto della proposta di parere favorevole del relatore sulla proposta di nomina di Alessandro Natalini.

Donato BRUNO, presidente, comunica il risultato della votazione.

Presenti 33
Votanti 32
Maggioranza 32
Astenuti 1
Hanno votato 30
Hanno votato no 2

(La Commissione respinge).

Donato BRUNO, presidente, avverte che comunicherà il parere contrario testé espresso alla Presidenza della Camera, ai fini della sua trasmissione al Governo.

Hanno preso parte alla votazione i deputati: Amici, Bordo, Bressa, Bruno, Calabria, Calderisi, Berardi in sostituzione di Cicchitto, Mazzoni in sostituzione di Corsaro, Gregorio Fontana in sostituzione di Cristaldi, D'Antona, De Girolamo, Distaso, Ferrari, Fontanelli, Giachetti, Giovanelli, De Angelis in sostituzione di Laffranco, Lo Moro, Lorenzin, Minniti, Naccarato, Orsini, Petrenga in sostituzione di Pecorella, Pollastrini, Santelli, Sbai, Stasi, Stracquadanio, Maurizio Turco, Zaccaria e Zeller.
Si è astenuto il deputato Vassallo.

Donato BRUNO, presidente, dà conto delle sostituzioni comunicate alla Presidenza e dei deputati in missione.

La Commissione procede alla votazione per scrutinio segreto sulla proposta di parere favorevole del relatore relativa alla proposta di nomina di Romilda Rizzo.

Donato BRUNO, presidente e relatore, comunica il risultato della votazione.

Presenti 34
Votanti 33
Maggioranza 32
Astenuti 1
Hanno votato 30
Hanno votato no 3

(La Commissione respinge).


Pag. 18

Donato BRUNO, presidente, avverte che comunicherà il parere contrario testé espresso alla Presidenza della Camera, ai fini della sua trasmissione al Governo.

Hanno preso parte alla votazione i deputati: Amici, Bertolini, Vignali in sostituzione di Bianconi, Bordo, Bressa, Bruno, Calabria, Calderisi, Berardi in sostituzione di Cicchitto, Mazzoni in sostituzione di Corsaro, Gregorio Fontana in sostituzione di Cristaldi, D'Antona, De Girolamo, Distaso, Ferrari, Fontanelli, Giachetti, Giovanelli, Di Virgilio in sostituzione di La Loggia, De Angelis in sostituzione di Laffranco, Lo Moro, Lorenzin, Minniti, Naccarato, Orsini, Petrenga in sostituzione di Pecorella, Pollastrini, Santelli, Sbai, Stasi, Stracquadanio, Maurizio Turco e Zaccaria.
Si è astenuto il deputato Vassallo.

La seduta termina alle 15.10.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 21 settembre 2011. - Presidenza del presidente Donato BRUNO. - Intervengono il ministro per la semplificazione normativa Roberto Calderoli e il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Francesco Belsito.

La seduta comincia alle 15.10.

Modifiche agli articoli 41, 97 e 118, comma quarto, della Costituzione.
Testo base C. 4144 Cost. Governo, C. 3039 Cost. Vignali, C. 3054 Cost. Vignali, C. 3967 Cost. Beltrandi e C. 4328 Mantini.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 15 settembre 2011.

Donato BRUNO, presidente e relatore, ricorda che nella seduta del 15 settembre 2011 è stato adottato come testo base il disegno di legge costituzionale del Governo C. 4144 e che il termine per la presentazione degli emendamenti al testo base è scaduto alle ore 10 di ieri, martedì 20 settembre 2011. Comunica che sono stati presentati emendamenti e articoli aggiuntivi (vedi allegato 5). Chiede quindi se vi siano interventi sul complesso delle proposte emendative.

Giuseppe CALDERISI (PdL), rilevato come alcuni degli emendamenti presentati tendano a inserire nell'articolo 41 della Costituzione il principio della tutela della concorrenza, al quale è personalmente favorevole, sottolinea la necessità di riflettere attentamente sulla sua formulazione, che è, a suo avviso, il nodo decisivo da sciogliere in questa fase. Una soluzione, che prende spunto da alcune proposte formulate da Einaudi in Assemblea costituente, è quella prospettata dall'emendamento 1.12 da lui presentato insieme ai colleghi Bertolini e Orsini.
Ricorda che nell'attuale testo della Costituzione la libertà di concorrenza è ben tutelata sotto forma di diritto soggettivo. L'Unione europea, per contro, affronta il problema dal punto di vista oggettivo: detta cioè una disciplina positiva per rimuovere gli ostacoli alla libera concorrenza. Ciò reca indubbiamente benefici, ma può scadere nel paradosso dell'eccesso di regolazione del mercato, con effetti dirigistici e di burocratizzazione del mercato. Negli Stati uniti d'America, per contro, si presta attenzione alla effettiva libertà di concorrenza assicurata ai cittadini e alle imprese.
Ritiene che un contributo di chiarimento su questo punto avrebbe potuto essere fornito, nell'ambito dell'indagine conoscitiva svolta per l'approfondimento delle questioni poste dal testo in esame, dal professor Cintioli, il quale è stato invitato ma non ha potuto intervenire nel giorno stabilito dalla Commissione per le audizioni.

Gianclaudio BRESSA (PD) dichiara che il suo gruppo è assolutamente contrario ad una revisione della Costituzione nel senso prospettato dal disegno di legge del Governo,


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che è ispirato da un'impostazione ideologica di parte e che stravolge quindi l'equilibrio raggiunto dai costituenti sulla materia economica.
Ricorda, per chiarire la posizione del suo gruppo, quanto detto dal professor Luciani nell'ambito dell'indagine conoscitiva svolta dalla Commissione: «questa iniziativa governativa può essere interpretata come non in grado di esprimere contenuti normativi automaticamente innovativi, ripetendo cose che sono già contenute nella Costituzione. Se fosse così, sarebbe inutile».
Fa presente che questa affermazione del professor Luciani trova riscontro nel fatto che, come confermato dalla giurisprudenza della Corte costituzionale, l'attuale formulazione dell'articolo 41 non conculca la libertà economica, né impedisce l'attuazione dei principi comunitari di tutela della concorrenza. Prosegue il professor Luciani: «Però si potrebbe anche ritenere che questa iniziativa governativa implichi un vero e proprio rovesciamento dell'impianto costituzionale, rendendo secondario il limite dell'utilità sociale e palesando il convincimento che l'iniziativa dei privati basti a se stessa e che ci sia una originaria coincidenza tra interesse individuale e interesse generale, come pensava qualcuno tra Seicento e Settecento. Se così fosse, questa iniziativa non sarebbe inutile, ma illegittima».
Ricorda, ancora, quanto sostenuto dalla professoressa Massa Pinto, la quale, riferendosi alla clausola prevista dal disegno di legge del Governo secondo la quale «è permesso tutto ciò che non è espressamente vietato dalla legge», dopo aver rilevato come tale previsione costituzionalizzi la norma generale esclusiva, osserva che «è la natura stessa delle disposizioni costituzionali di principio a essere incompatibile con la norma generale esclusiva. I principi costituzionali, tra cui rientra anche la libertà di cui all'articolo 41, devono essere attuati dalla politica attraverso la legislazione ordinaria compiendo un'attività di bilanciamento, come insegna la Consulta, con altri principi. I limiti di cui al secondo comma dell'attuale articolo 41 non sono altro che un modo di tutelare altri principi costituzionali».
Infine, rileva che la sua parte politica ha della sussidiarietà orizzontale un'idea opposta a quella del disegno di legge del Governo e della dottoressa Sileoni, ricercatrice dell'Istituto Bruno Leoni, intervenuta nell'ambito dell'indagine conoscitiva svolta dalla Commissione. Ad avviso della sua parte politica, la democrazia liberale è una limitazione della democrazia.
Cita, a questo riguardo, da un suo intervento svolto durante i lavori della Commissione parlamentare per le riforme istituzionali del 18 settembre 1997, relativi all'esame del progetto di legge di revisione della parte seconda della Costituzione: «dobbiamo chiederci oggi quale sia il vero ruolo della pubblica amministrazione in relazione al conseguimento della finalità dell'articolo 3 della Costituzione, cioè rispetto alla rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale, ossia in ordine all'attuazione del principio costituzionale dell'eguaglianza. Il vero oggetto dell'intervento pubblico non è il bene o il servizio che viene erogato, bensì ciò che tale bene o servizio consente alla persona di fare: istruirsi, mantenersi in salute, avere relazioni sociali, muoversi, avere un'abitazione eccetera. Ma in realtà queste attività fondamentali sono importanti non in sé, ma in quanto consentono alla persona umana di essere autonoma, ovvero, detto con le parole della Costituzione, di perseguire il proprio pieno sviluppo».
Per queste ragioni, ribadisce che la posizione del suo gruppo è di assoluta contrarietà al disegno di legge del Governo. Per questo il gruppo ha presentato solamente emendamenti soppressivi.

Andrea ORSINI (PT) concorda sul fatto che l'impostazione liberale della democrazia era estranea alla forza politica da cui discende il partito di appartenenza del deputato Bressa ed è lieto che anche quest'ultimo lo ammetta. A suo avviso, la democrazia liberale è il valore fondante degli Stati liberi dell'Europa e dell'Occidente,


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tra i quali l'Italia, ed è la più alta espressione della democrazia.

Linda LANZILLOTTA (Misto-ApI) rileva che in questi ultimi mesi il Governo ha presentato al Parlamento o preannunciato diversi disegni di legge di revisione costituzionale: quello in esame, per la riforma della costituzione economica; quello del ministro della gioventù per la tutela dei giovani che è attualmente all'esame dell'Assemblea; e quello per l'introduzione nell'articolo 81 del principio del pareggio di bilancio, che peraltro, dopo essere stato annunciato come imminente dal ministro dell'economia e delle finanze in una seduta delle Commissioni riunite affari costituzionali e bilancio di Camera e Senato convocata d'urgenza l'11 agosto scorso, non è ancora stato presentato alle Camere. A fronte di queste tardive enunciazioni di principio che si vorrebbero tradurre in norme costituzionali stanno però tre anni di legislatura nei quali il Governo ha mortificato il mercato con politiche stataliste e anticoncorrenziali, ha trascurato di risolvere i problemi che provocano disavanzo di spesa e non ha fatto nulla per i giovani. A suo avviso, non è accettabile che il Governo proponga riforme costituzionali per sancire principi che non applica nelle sue scelte politiche quotidiane.

Donato BRUNO, presidente e relatore, avverte che, per quanto riguarda il disegno di legge del Governo per l'introduzione nell'articolo 81 della Costituzione del principio del pareggio di bilancio, questo è stato presentato alla Camera dei deputati e dovrebbe essere assegnato nei prossimi giorni.
Quindi, preso atto che non vi sono altre richieste di intervento sul complesso degli emendamenti, formula, in qualità di relatore, i seguenti pareri sugli emendamenti, avvertendo che il relatore sta ancora riflettendo su alcuni punti e si riserva quindi anche di modificare eventualmente la sua posizione nel corso dell'esame in Assemblea: contrario sugli identici emendamenti Favia 1.1 e Bressa 1.2; contrario sugli emendamenti Mantini 1.3, Favia 1.4, Lanzillotta 1.5, Favia 1.6 e 1.7, Zeller 1.8 e 1.9; di invito al ritiro dell'emendamento Vanalli 1.10, in quanto il parere è favorevole, con una richiesta di riformulazione, sull'analogo emendamento Vanalli 3.2, di cui dirà in seguito; di invito al ritiro dell'emendamento Lanzillotta 1.11, anche perché il parere è favorevole sull'analogo emendamento 1.12 Calderisi; parere pertanto favorevole su quest'ultimo, a condizione che sia riformulato nei seguenti termini: «La legge e i regolamenti disciplinano le attività economiche unicamente al fine di impedire la formazione di monopoli pubblici e privati»; contrario sugli emendamenti Favia 1.13, Tassone 1.14, Cazzola 1.15 e Lanzillotta 1.16, nonché sull'articolo aggiuntivo Lanzillotta 1.01; parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Vanalli 1.02, a condizione che sia riformulato con la soppressione delle parole «e medie»; contrario sull'articolo aggiuntivo Zeller 1.03; di invito al ritiro dell'articolo aggiuntivo Gianfranco Conte 1.04; contrario sugli emendamenti Bressa 2.1, Favia 2.2, Zeller 2.3; favorevole sull'emendamento Cazzola 2.4, contrario sugli emendamenti Mantini 2.5 e 2.6; favorevole sull'emendamento Mantini 2.7; favorevole sull'emendamento 2.8, a condizione che sia riformulato nel senso di sopprimere in esso la parte che inserisce, dopo le parole «pubbliche amministrazioni», le parole «e alle nomine negli enti pubblici»; contrario sull'emendamento Bressa 3.1; favorevole sull'emendamento Vanalli 3.2, a condizione che sia riformulato nei termini seguenti: «Stato, regioni, città metropolitane, province e comuni esercitano le attività che non possono essere svolte adeguatamente dai cittadini singoli o associati»; di invito al ritiro dell'emendamento Calderisi 3.3; contrario sull'emendamento Mantini 3.4, Vanalli 3.5 e Lanzillotta 3.6.

Il ministro Roberto CALDEROLI esprime parere conforme a quello del presidente.

Donato BRUNO, presidente e relatore, rilevato che i deputati dei gruppi dell'Italia


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dei valori e dell'Unione di centro per il Terzo polo e il deputato Zeller sono assenti, invita il deputato Bressa a sottoscrivere ed eventualmente ritirare i loro emendamenti, per evitarne la decadenza.
Per la stessa ragione, invita la deputata Lorenzin a sottoscrivere ed eventualmente ritirare gli emendamenti presentati dai deputati Cazzola e Gianfranco Conte.

Gianclaudio BRESSA (PD) sottoscrive e ritira gli emendamenti presentati dai deputati dei gruppi dell'Italia dei valori e dell'Unione di centro per il Terzo polo e dal deputato Zeller, con l'eccezione di quelli sui quali il parere è favorevole.

Beatrice LORENZIN (PdL) sottoscrive e ritira gli emendamenti presentati dai deputati Cazzola, con l'eccezione di quello sul quale il parere è favorevole, e Gianfranco Conte.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Bressa 1.2.

Linda LANZILLOTTA (Misto-ApI) ritira il suo emendamento 1.5.

Pierguido VANALLI (LNP) ritira il suo emendamento 1.10.

Linda LANZILLOTTA (Misto-ApI), nel ritirare il suo emendamento 1.11, osserva che, in ogni caso, l'emendamento 1.12 Calderisi è concepito, anche nella riformulazione proposta dal presidente, in termini limitativi: a suo avviso, non si dovrebbe solo «impedire la formazione di monopoli pubblici e privati», ma anche provvedere in positivo per favorire l'accesso degli aspiranti imprenditori al mercato. Inoltre i monopoli non sono l'unico problema: esistono anche i mercati chiusi, ovvero mercati che non sono concorrenziali, ma non sono neanche monopolistici.

Giuseppe CALDERISI (PdL), nel riformulare il suo emendamento 1.12 nei termini suggeriti dal presidente, osserva che il termine «monopoli» può essere interpretato in senso lato, come riferito a tutte le forme di mercato chiuso.

Donato BRUNO, presidente e relatore, si riserva di riflettere meglio sulla formulazione di questa disposizione in vista della discussione in Assemblea.

La Commissione approva l'emendamento Calderisi 1.12 (nuova formulazione) (vedi allegato 5).

Linda LANZILLOTTA (Misto-ApI), nel ritirare il suo emendamento 1.16, osserva che esso è ispirato a un principio di equità: quando si rafforzano le libertà individuali, occorre rafforzare nel contempo anche le responsabilità dei singoli, i doveri. Libertà e responsabilità sono infatti due lati inseparabili. Ritira quindi il suo articolo aggiuntivo 1.01.

Pierguido VANALLI (LNP) riformula il suo articolo aggiuntivo 1.02 nei termini suggeriti dal presidente.

La Commissione, con distinte votazioni, approva l'articolo aggiuntivo Vanalli 1.02 (nuova formulazione) (vedi allegato 5); respinge l'emendamento Bressa 2.1; e approva gli emendamenti Lorenzin 2.4 e Mantini 2.7 (quest'ultimo fatto proprio dal deputato Bressa).

Gianclaudio BRESSA (PD) riformula l'emendamento Mantini 2.8, da lui sottoscritto, nei termini suggeriti dal presidente.

La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Mantini 2.8 (nuova formulazione) (vedi allegato 5) e respinge l'emendamento Bressa 3.1.

Pierguido VANALLI (LNP) riformula il suo emendamento 3.2 nei termini prospettati dal presidente.

La Commissione approva l'emendamento Vanalli 3.2 (nuova formulazione) (vedi allegato 5).


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Giuseppe CALDERISI (PdL) ritira il suo emendamento 3.3.

Pierguido VANALLI (LNP) ritira il suo emendamento 3.5.

Linda LANZILLOTTA (Misto-ApI) ritira il suo emendamento 3.6.

Donato BRUNO, presidente, avverte che, essendosi così concluso l'esame degli emendamenti, il testo sarà trasmesso alle Commissioni competenti in sede consultiva per l'acquisizione del rispettivo parere. Quindi rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.55.

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Mercoledì 21 settembre 2011. - Presidenza del presidente Isabella BERTOLINI.

La seduta comincia alle 15.55.

Delega in materia di sperimentazione clinica e per la riforma degli ordini delle professioni sanitarie.
Emendamenti C. 4274-A Governo.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione - Parere).

Il Comitato inizia l'esame degli emendamenti.

Isabella BERTOLINI, presidente, sostituendo la relatrice, rileva che né gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 2, né gli articoli aggiuntivi aggiuntivi 10.0100 e 16.0100 della Commissione e i subemendamenti 0.10.0100.1 Binetti e 0.10.0100.2, 0.10.0100.3 e 0.10.0100.4 Palumbo presentano profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione e propone pertanto di esprimere su di essi il parere di nulla osta.

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del presidente.

Modifica all'articolo 13 del decreto legislativo 5 aprile 2006, n. 160, in materia di attribuzione delle funzioni ai magistrati ordinari al termine del tirocinio.
Testo base C. 2984 Vietti e abb.

(Parere alla II Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole con osservazione).

Il Comitato inizia l'esame del provvedimento.

Isabella BERTOLINI, presidente, sostituendo la relatrice, illustra il nuovo testo della proposta di legge C. 2984 Vietti ed abb., recante «Modifica all'articolo 13 del decreto legislativo 5 aprile 2006, n. 160, in materia di attribuzione delle funzioni ai magistrati ordinari al termine del tirocinio».
Rileva che le disposizioni da esso recate sono riconducibili alle materie «ordinamento e organizzazione amministrativa dello Stato» e «giurisdizione e norme processuali; ordinamento civile e penale; giustizia amministrativa», che le lettere g) ed l) del secondo comma dell'articolo 117 della Costituzione attribuiscono alla competenza legislativa esclusiva dello Stato.
Si sofferma sull'articolo 1, che apporta alcune modifiche alla normativa vigente in materia di attribuzione di funzioni ai magistrati al termine del periodo di tirocinio (articolo 13, comma 2, del decreto legislativo n. 160 del 2006) attenuando, tra l'altro, il divieto di svolgimento di funzioni giudicanti monocratiche penali con l'introduzione di un'eccezione per i reati per cui è ammessa, ai sensi dell'articolo 550 c.p.p., la citazione diretta a giudizio.
Rileva peraltro che, diversamente da quanto previsto dalla normativa vigente, il nuovo articolo 13, comma 2, primo periodo, del citato decreto legislativo n. 160 del 2006 non specifica che il divieto vige fino al conseguimento della prima valutazione di professionalità.


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Formula in conclusione una proposta di parere favorevole con un'osservazione (vedi allegato 6).

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

Disposizioni in materia di totalizzazione dei periodi assicurativi e di estensione del diritto alla pensione supplementare.
Testo unificato C. 3871 Gnecchi ed abb.

(Parere alla XI Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

Il Comitato prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 7 settembre 2011.

Isabella BERTOLINI, presidente, sostituendo la relatrice, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 7).

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 16.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

COMITATO PARERI
Disciplina delle professioni nel settore delle scienze estetiche.
Testo unificato C. 3107 Milanato e abb.

I Commissione - Mercoledì 21 settembre 2011


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ALLEGATO 1

5-04045 Fiano ed altri: Pubblicazione di liste di cittadini italiani ebrei su un sito internet antisemita. 5-04326 Fiano e Fontanelli: Pubblicazione di liste di famiglie ebraiche italiane su un sito internet antisemita.

TESTO DELLA RISPOSTA

Signor Presidente, Onorevoli Colleghi, do un'unica risposta alle due interrogazioni presentate dall'Onorevole Fiano. Il sito internet www.stormfront.org, è attualmente oggetto di un procedimento penale alla Procura della Repubblica di Roma per i reati di diffamazione e di discriminazione, odio e violenza per motivi razziali, etnici, nazionali e religiosi.
Già in passato, tale sito aveva diffuso messaggi dal contenuto antisemita. Nel 2007 vennero divulgati online brani musicali con espressioni offensive nei confronti della comunità ebraica e due cittadini italiani furono denunciati all'autorità giudiziaria per violazione della legge Mancino.
Nei confronti del sito internet Holywar sono state svolte, sin dal 1999, attività investigative ed è stata interessata l'autorità giudiziaria. Quest'ultima è stata pure informata dalla Questura di Pisa anche a seguito della recente pubblicazione di elenchi di nominativi di origine ebraica.
Il sito risulta registrato a nome di un cittadino norvegese, mentre i server che lo ospitano risultano attestati negli Stati Uniti d'America, precisamente in Florida. Pertanto, l'identificazione degli autori responsabili della pubblicazione è possibile solo attraverso l'attivazione di un'eventuale rogatoria internazionale, che ovviamente va decisa dall'autorità giudiziaria.
La prevenzione e la repressione di ogni atto di intolleranza, in particolare quello di matrice antisemita, è tra gli obiettivi prioritari del Ministero dell'interno.
Le Forze di polizia dedicano attenzione al fenomeno.
La Polizia Postale e delle Comunicazioni, in particolare, svolge, sia a livello centrale che territoriale, una straordinaria attività di monitoraggio della rete internet per individuare i contenuti di eventuale rilievo penale in materia di crimini informatici.
Dunque confermo al massimo l'impegno contro l'antisemitismo online, alimentato dalla diffusione della propaganda sul web.
Il monitoraggio generale degli spazi web è continuo e ha consentito di effettuare le seguenti verifiche: 45.521 nel 2008; 56.293 nel 2009; 47.427 nel 2010 e 37.180 sino al 31 agosto 2011.
II fenomeno delle discriminazioni nei confronti delle minoranze e delle categorie più deboli ha richiesto l'adozione di strumenti operativi finalizzati alla prevenzione ed alla tutela delle vittime.
Tra le iniziative del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, segnalo l'istituzione, nel 2010, dell'Osservatorio per la Sicurezza contro gli Atti Discriminatori (OSCAD), presieduto dal Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza-Direttore Centrale della Polizia Criminale.
L'organismo si propone di offrire uno spaccato conoscitivo sull'eterogeneo mondo delle discriminazioni (da sintetizzare in uno studio di settore finalizzato a determinare le dimensioni del fenomeno), e di costituire un polo di raccolta delle segnalazioni


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provenienti da tutte le fonti esterne che necessitano di interventi mirati da parte degli organi info-investigativi.
Per rendere pienamente funzionale l'organismo è stato stabilito un percorso operativo tale da fornire anche agli Uffici e Reparti territoriali di polizia utili input per i necessari approfondimenti investigativi finalizzati agli eventuali interventi.
Nel primo anno di attività dell'Osservatorio gli atti segnalati sono stati 130; di questi 56 sono relativi a reati.
Grazie all'attività investigativa, sono state arrestate 11 persone e 33 sono state denunciate in libertà per atti discriminatori.
Tra le segnalazioni, 21 hanno riguardato contenuti discriminatori inseriti su Internet.
Per il futuro è prevista la creazione di un manuale per le scuole delle Forze di Polizia e una maggiore divulgazione dell'attività dell'Osservatorio anche attraverso gli organi di stampa.
Per quanto riguarda i profili normativi, la cd. legge Mancino fornisce strumenti di contrasto.
Tale norma, nata in un particolare momento storico, politico e culturale, registra oggi limiti oggettivi, conseguenti all'avvento e al proliferare dei siti informatici.
Alla «globalizzazione» della criminalità online deve quindi corrispondere una stretta collaborazione internazionale tra i vari Paesi.
La cooperazione di polizia in questo settore è di vitale importanza. È anche necessario, però, che uno stesso comportamento sia perseguibile in tutte le altre Nazioni.
Come ha osservato il Ministro dell'interno nell'audizione svolta il 26 luglio innanzi alla I e III Commissione della Camera dei deputati, nella lotta all'antisemitismo online è auspicabile il raggiungimento di quel livello di cooperazione che si registra nella lotta alla pedopornografia online, utilizzando anche lo stesso modulo operativo della Virtual Global Task Force (tra USA, Australia, Canada, Gran Bretagna e Italia) che sta dando risultati positivi in materia di contrasto allo sfruttamento sessuale online di minori.
In questa direzione il Ministero dell'interno intende promuovere ogni possibile azione non solo per reprimere il fenomeno dell'odio e della discriminazione razziale, ma anche per potenziare tutte le capacità specialistiche operative tese a prevenire delitti commessi nella rete Internet.


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ALLEGATO 2

5-04173 Marchignoli e Amici: Organico del commissariato di Polizia di Imola.

TESTO DELLA RISPOSTA

Signor Presidente, Onorevoli Colleghi, dagli elementi forniti dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza e dal Prefetto di Bologna, emerge che il Commissariato di Imola ha 64 appartenenti ai ruoli operativi (rispetto alla previsione organica di 63 unità), un appartenente ai ruoli tecnico scientifici e nove impiegati dell'Amministrazione Civile dell'Interno che contribuiscono ad assicurare la funzionalità della struttura.
Questa situazione del personale (superiore dell'1,6 per cento rispetto all'organico) risulta essere favorevole se paragonata alla media nazionale che è pari al meno 10 per cento. E comunque si sta provvedendo ad assunzioni progressive a tempo indeterminato, compatibilmente con i limiti di contenimento della spesa pubblica.
In particolare, per la Polizia di Stato è in atto la procedura concorsuale finalizzata all'assunzione per l'anno 2010 di 2.033 unità, mentre per l'anno 2011 sono previsti ulteriori 2.900 operatori.
Della questione posta dagli onorevoli interroganti, nonostante la generale carenza di risorse, dal 28 luglio scorso sono stati assegnati alla Questura di Bologna 12 appartenenti al ruolo operativo degli Agenti ed Assistenti della Polizia di stato, di cui 6 per le specifiche esigenze del Commissariato di Imola.
Assicurano il controllo dell'area cittadina anche la Compagnia dell'Arma dei Carabinieri, che dispone di 49 unità, e la Compagnia della Guardia di Finanza con una forza effettiva di 46 unità che, anche se con prevalenti compiti di polizia economica e finanziaria, concorre a garantire gli interventi previsti dai piani coordinati di prevenzione generale.
Va evidenziato, inoltre, il contributo offerto dal Corpo della polizia locale che, con circa 90 operatori, collabora ai piani coordinati di controllo del territorio, in un sistema integrato di sicurezza volto a prevenire e contrastare ogni forma di violenza e illegalità.
Proprio grazie a tale attività di prevenzione generale, disimpegnata anche attraverso mirati dispositivi, che si è potuto registrare - nei primi sette mesi del corrente anno - una diminuzione dei delitti (pari al 9,5 per cento) rispetto all'analogo periodo del 2010.
Per quanto riguarda più specificatamente il Posto di Polizia ubicato nel quartiere imolese denominato «Pedagna», esso è stato istituito nel 1984 con una previsione in pianta organica di 21 addetti. In realtà, nel corso degli anni, gli operatori effettivamente assegnati all'ufficio non hanno mai superato le quattro unità.
In sede di Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica (CPOSP) svoltosi a Imola il 2 dicembre 2010, è stata discussa la questione della possibile chiusura del Posto di Polizia; ciò anche alla luce di una più vasta analisi della situazione dell'ordine pubblico e della sicurezza del territorio, che ha tenuto conto, altresì, della presenza della Compagnia Carabinieri, della Guardia di Finanza e della collaborazione del personale della Polizia locale.
Nel corso della riunione è emerso che la chiusura del presidio di P.S., operativamente


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poco significativo, avrebbe consentito di recuperare risorse umane per altre esigenze.
La proposta, delle cui motivazioni il Sindaco ha preso atto, è stata quindi favorevolmente esaminata dal CPOSP. Successivamente, con decreto del Capo della Polizia del 14 marzo scorso, il Posto di Polizia è stato soppresso e le dotazioni di risorse umane e strumentali sono state conferite al Commissariato di Imola. Ulteriori potenziamenti di organici potranno essere valutati, compatibilmente con le priorità di altri Uffici e reparti distribuiti sull'intero territorio nazionale, nell'ambito della pianificazione delle risorse disponibili per il corrente anno, contestualmente alle nuove immissioni in servizio.


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ALLEGATO 3

5-04658 Tullo: Mancanza di fondi per l'acquisto di carburante per gli automezzi della Questura di Genova.

TESTO DELLA RISPOSTA

A seguito delle riduzioni alla categoria di spesa «consumi intermedi», che include la voce destinata agli acquisti di carburante, è stato privilegiato l'utilizzo dei buoni cedola al rifornimento a domicilio o mediante «fuel card», stante la disponibilità di un rilevante quantitativo di buoni cedola approvvigionati con fondi del dicembre 2009, che altrimenti non sarebbero utilizzabili.
I buoni cedola acquistati dall'Amministrazione della Pubblica sicurezza mediante ordinativi Consip S.p.a. sono rilasciati da tre diverse compagnie petrolifere (ENI S.p.a.; ERG-TAMOIL; Q8 S.p.a.) presenti a Genova e provincia con diversi impianti di erogazione. Quindi, consentono il rifornimento delle autovetture di servizio per tutte le esigenze operative.
Gli equipaggi della Sezione della Polizia stradale di Genova ed i Reparti dipendenti effettuano il rifornimento di carburante al distributore AGIP, ubicato in via F. Pozzo, limitrofo alla sede della Sezione e del Compartimento e aperto dalle 7 alle 19, e non al distributore AGIP di Boccadasse.
Le autovetture del Distaccamento della polizia stradale di Chiavari (GE), che in mancanza di un distributore in sede utilizzano da sempre buoni cedola, fanno rifornimento presso la stazione di servizio AGIP ubicata in quel comune.
Il Reparto autostradale di Genova Sampierdarena effettua i rifornimenti tramite «fuel card» fornite, a titolo di convenzione, da Autostrade per l'Italia S.P.A., presso i distributori di carburante accreditati.
Nelle giornate festive e di notte le pattuglie della specialità stradale possono effettuare il rifornimento a qualsiasi distributore AGIP che si trovi sulla tratta di competenza, mentre, in casi di emergenza, è sempre possibile avvalersi dell'impianto di erogazione presente nella Caserma sede della Sezione della Polizia stradale di Genova, perfettamente funzionante e con una scorta pari a circa 2.000 litri di benzina e altrettanti di gasolio, per fronteggiare situazioni di emergenza. Detto carburante è a disposizione, sempre per i casi di imprevista necessità, anche per gli altri reparti della Polizia di Stato della provincia.
Per quanto concerne il rifornimento delle autovetture della Questura del capoluogo, anch'esse - per i motivi sopra evidenziati - si avvalgono prevalentemente dell'uso di buoni cedola, fruiti presso il distributore AGIP di via F. Cavallotti, per un controvalore economico di euro 94.250 circa.
Nel corrente esercizio finanziario, compatibilmente con la difficile congiuntura economica e con la situazione del relativo capitolo di bilancio, l'Amministrazione della Pubblica sicurezza ha assegnato all'autocentro della Polizia di Genova circa 465.000 euro per l'acquisto di carburanti, con riserva di successivi accreditamenti. Tale sopravvenuta disponibilità di fondi ha consentito, a partire dal 29 maggio scorso, di autorizzare di nuovo l'acquisto di benzina.
Il 17 giugno l'Amministrazione della Pubblica Sicurezza ha attribuito all'Autocentro della Polizia di Stato di Genova altri 126.900 euro per l'acquisto di carburante; è, altresì, prevista un'imminente assegnazione di altri 31.900 euro.


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Per quanto riguarda i fondi stanziati per la manutenzione e la riparazione di automezzi, è vero che le risorse economiche assegnate alla Sezione della Polizia stradale di Genova hanno subito una lieve diminuzione. Tale circostanza, tuttavia, è bilanciata dal fatto che il Compartimento e la Sezione della specialità stradale dispongono di autovetture di recentissima immatricolazione, per la maggior parte delle quali è prevista la cosiddetta «manutenzione a pacchetto», non incidente sulle disponibilità finanziarie.
Relativamente ai fondi destinati alla manutenzione e riparazione delle autovetture della Questura di Genova, oltre agli euro 10.800 assegnati lo scorso 19 aprile, è stato corrisposto per il corrente esercizio finanziario un ulteriore accredito di euro 24.750.
Dunque, malgrado le ristrettezze finanziarie, le misure adottate hanno, finora, evitato disservizi, assicurando la corretta e puntuale esecuzione dell'attività di controllo del territorio e il mantenimento dell'ordine pubblico.
A conferma di ciò, per quanto riguarda il settore della Polizia Stradale, nel periodo 1 gennaio-31 maggio 2011 sono state espresse 22 pattuglie in più rispetto al corrispondenti periodo dell'anno precedente.


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ALLEGATO 4

5-04669 Marco Carra: Ordine pubblico nella città di Mantova, con particolare riguardo alla zona di Via Bettinelli

TESTO DELLA RISPOSTA

Signor Presidente, Onorevoli Deputati, la zona circostante la stazione ferroviaria di Mantova - in particolare via Bettinelli - registra una consistente presenza di extracomunitari, favorita dall'apertura di numerosi esercizi commerciali che offrono una serie di servizi per stranieri.
La situazione dell'ordine e della sicurezza pubblica nell'area è alla certamente attenzione delle forze di polizia che, con il Comando provinciale dell'Arma dei Carabinieri, attuano servizi di prevenzione generale e controllo del territorio, con frequenti passaggi degli equipaggi delle «Volanti», nonché attività di monitoraggio, secondo le modalità stabilite dal Piano di Controllo del Territorio. Recentemente, a tutela della sicurezza e del decoro della città, è stata messa in campo una strategia imperniata sull'intensificazione dei servizi svolti dalla Polizia locale, anche sotto il profilo dei controlli delle licenze commerciali e del rispetto degli orari di apertura e chiusura degli esercizi.
L'attività di contrasto ha consentito, nel periodo gennaio-giugno di quest'anno la denuncia all'Autorità Giudiziaria di 182 persone, di cui 63 in stato di arresto.
La polizia locale ha portato a termine il 4 maggio un'operazione a largo raggio finalizzata al ripristino delle normali condizioni di legalità.
L'assessorato alla Mobilità e Polizia Urbana del Comune ha altresì annunciato il potenziamento a breve del sistema di videosorveglianza della zona, oggi costituito da dodici telecamere fisse.
Grazie all'attività di prevenzione e vigilanza svolta dalle Forze dell'ordine nel primo semestre del 2011, la città di Mantova fa registrare una diminuzione del 14,7 per cento del numero dei reati rispetto allo stesso periodo del 2010 e un aumento del 23,3 per cento Servizi controllo territorio.
Quanto alla presenza delle Forze di Polizia a Mantova, la Polizia di Stato dispone di 224 appartenenti ai ruoli operativi e la Guardia di Finanza di 142, l'Arma dei Carabinieri di 109 militari.


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ALLEGATO 5

Modifiche agli articoli 41, 97 e 118, comma quarto, della Costituzione (Testo base C. 4144 Cost. Governo, C. 3039 Cost. Vignali, C. 3054 Cost. Vignali, C. 3967 Cost. Beltrandi, e C. 4328 Mantini).

EMENDAMENTI
ART. 1.

Sopprimerlo.
*1. 1.Favia, Donadi.

Sopprimerlo.
*1. 2.Bressa, Amici, Bordo, D'Antona, Ferrari, Fontanelli, Giachetti, Giovanelli, Lo Moro, Minniti, Naccarato, Pollastrini, Vassallo, Zaccaria.

Sostituirlo con il seguente:

Art. 1.
(Modifiche all'articolo 41 della Costituzione).

All'articolo 41 della Costituzione sono apportate le seguenti modificazioni:
a) il primo comma è sostituito dal seguente:
«L'attività economica privata è libera nel rispetto dei principi di concorrenza e di responsabilità sociale»;
b) al terzo comma sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: «nel rispetto del principio di semplificazione amministrativa».
1. 3.Mantini.

Al comma 1, capoverso «Art. 41», sostituire il primo periodo con i seguenti: L'iniziativa e l'attività economica privata sono libere. La legge determina gli opportuni controlli sulle modalità del loro esercizio.

Conseguentemente, al medesimo comma 1, capoverso «Art. 41», sopprimere l'ultimo periodo.
1. 4.Favia, Donadi.

Al comma 1, capoverso «Art. 41», sostituire il primo periodo con il seguente: L'iniziativa e l'attività economica privata sono libere. Esse si svolgono secondo i principi della concorrenza e della responsabilità sociale.
1. 5.Lanzillotta.

Al primo comma, capoverso «Art. 41», primo periodo, sopprimere le parole da: ed è fino alla fine del periodo.
1. 6.Favia, Donadi.

Al comma 1, capoverso «Art. 41», secondo periodo, sopprimere le seguenti parole: con i principi fondamentali della Costituzione.
1. 7.Favia, Donadi.

Al comma 1, capoverso «Art. 41», secondo periodo, dopo la parola: sicurezza, aggiungere la seguente: all'ambiente.
1. 8.Zeller, Brugger.


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Al comma 1, capoverso «Art. 41», secondo periodo, dopo la parola: sicurezza, aggiungere la seguente: alla salute.
1. 9.Zeller, Brugger.

Al comma 1, capoverso «Art. 41», dopo il secondo periodo, aggiungere il seguente: In forza del principio di sussidiarietà, spetta all'autonoma iniziativa dei soggetti privati lo svolgimento di tutte quelle attività di interesse pubblico che possono essere assicurate in modo adeguato ed efficiente.
1. 10.Vanalli.

Al comma 1, capoverso «Art. 41», dopo il secondo periodo, aggiungere il seguente: Le leggi della Repubblica tutelano e promuovono la libera concorrenza nello svolgimento di ogni attività economica anche agevolando, per ogni iniziativa economica, l'accesso al mercato.
1. 11.Lanzillotta.

Al comma 1, capoverso «Art. 41», dopo il secondo periodo, inserire il seguente: La legge e i regolamenti disciplinano le attività economiche unicamente al fine di impedire la formazione di monopoli pubblici e privati o di tutelare situazioni di fondamentale interesse pubblico.
1. 12.Calderisi, Bertolini, Orsini.

Al comma 1, capoverso «Art. 41», dopo il secondo periodo, inserire il seguente: La legge e i regolamenti disciplinano le attività economiche unicamente al fine di impedire la formazione di monopoli pubblici e privati.
1. 12.(nuova formulazione) Calderisi, Bertolini, Orsini.
(Approvato)

Al comma 1, capoverso «Art. 41», sopprimere il terzo periodo.
1. 13.Favia, Donadi.

Al comma 1, capoverso «Art. 41», sostituire il terzo periodo con i seguenti: La Repubblica promuove e tutela il libero ed effettivo esercizio di ogni attività economica secondo il principio di concorrenza, attraverso la rimozione degli ostacoli esistenti per l'accesso al mercato nella legislazione riguardante lo Stato, le Regioni e gli enti locali. Le funzioni amministrative ai vari livelli di governo e nelle Autorità indipendenti sono organizzate in modo da facilitare il buon funzionamento del mercato, secondo i principi di semplificazione procedimentale e di tempestività dell'azione.
1. 14.Tassone.

Al comma 1, capoverso «Art. 41», terzo periodo, dopo le parole: ai principi aggiungere le seguenti: di libera concorrenza.
1. 15.Cazzola.

Al comma 1, capoverso «Art. 41», dopo il terzo periodo, aggiungere il seguente: È fatto divieto di condonare illeciti commessi per violazioni delle norme, anche fiscali, che regolano l'iniziativa e l'attività economica dei cittadini e delle imprese.
1. 16.Lanzillotta.

Dopo l'articolo 1, aggiungere il seguente:

Art. 1-bis.
(Modifica dell'articolo 43 della Costituzione).

All'articolo 43, dopo il primo comma, è aggiunto il seguente:
«Lo Stato e gli altri enti pubblici affidano la gestione di tali imprese secondo le regole della concorrenza».
1. 01.Lanzillotta.


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Dopo l'articolo 1, aggiungere il seguente:

Art. 1-bis.
(Modifica dell'articolo 45 della Costituzione).

1. Al secondo comma dell'articolo 45 della Costituzione, sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: «e delle piccole e medie imprese».
1. 02.Vanalli.

Dopo l'articolo 1, aggiungere il seguente:

Art. 1-bis.
(Modifica dell'articolo 45 della Costituzione).

1. Al secondo comma dell'articolo 45 della Costituzione, sono aggiunte, in fine, le parole: «e delle piccole imprese».
1. 02.(nuova formulazione) Vanalli.
(Approvato)

Dopo l'articolo 1, aggiungere il seguente:

Art. 1-bis.
(Modifica dell'articolo 53 della Costituzione).

1. All'articolo 53 della Costituzione, dopo il secondo comma, aggiungere il seguente:
«La legge tributaria non dispone che per l'avvenire: essa non ha effetto retroattivo».
1. 03.Zeller, Brugger.

Dopo l'articolo 1, aggiungere il seguente:

Art. 1-bis.
(Modifica dell'articolo 53 della Costituzione).

1. All'articolo 53 della Costituzione, sono aggiunti, in fine, i seguenti commi:
L'adozione di norme interpretative in materia tributaria può essere disposta soltanto in casi eccezionali e con legge ordinaria, qualificando come tali le disposizioni di interpretazione autentica.
Tranne che nel caso previsto dal terzo comma, le disposizioni tributarie non hanno effetto retroattivo. Relativamente ai tributi periodici, le modifiche introdotte si applicano solo a decorrere dal periodo d'imposta successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore delle disposizioni che le prevedono.
Le disposizioni tributarie non possono prevedere adempimenti a carico dei contribuenti, la cui scadenza sia fissata anteriormente al sessantesimo giorno dalla data della loro entrata in vigore o dell'adozione dei provvedimenti di attuazione in esse espressamente previsti.
I termini di prescrizione e di decadenza per gli accertamenti dei tributi non possono essere prorogati.
1. 04.Gianfranco Conte, Ventucci, Bernardo, Savino.

ART. 2.

Sopprimerlo.
2. 1.Bressa, Amici, Bordo, D'Antona, Ferrari, Fontanelli, Giachetti, Giovanelli, Lo Moro, Minniti, Naccarato, Pollastrini, Vassallo, Zaccaria.

Al comma 1, capoverso «Art. 97», primo periodo, sopprimere le parole: delle libertà dei cittadini e.
2. 2.Favia, Donadi.


Pag. 34

Al comma 1, capoverso «Art. 97», primo periodo, sopprimere le seguenti parole: delle libertà.
2. 3.Zeller, Brugger.

Al comma 1, capoverso «Art. 97», primo periodo, dopo la parola: cittadini aggiungere le seguenti: , dei diritti delle persone.
2. 4.Cazzola.
(Approvato)

Al comma 1, capoverso «Art. 97», primo periodo, aggiungere, in fine, le seguenti parole: , nel rispetto dei diritti e dei doveri.
2. 5.Mantini.

Al comma 1, capoverso «Art. 97», secondo periodo, dopo le parole: siano assicurate, aggiungere le seguenti: la legalità, la partecipazione,.
2. 6.Mantini.

Al comma 1, capoverso «Art. 97», quarto periodo, aggiungere, in fine, le seguenti parole: , nel rispetto del principio di distinzione tra politica e amministrazione.
2. 7.Mantini.
(Approvato)

Al comma 1, capoverso «Art. 97», quinto periodo, dopo le parole: pubbliche amministrazioni, aggiungere le seguenti: e alle nomine negli enti pubblici e dopo le parole: salvi i casi, aggiungere: eccezionali.
2. 8.Mantini.

Al comma 1, capoverso «Art. 97», quinto periodo, dopo le parole: salvo i casi, aggiungere la seguente: eccezionali.
2. 8.(nuova formulazione) Mantini.
(Approvato)

ART. 3.

Sopprimerlo.
3. 1.Bressa, Amici, Bordo, D'Antona, Ferrari, Fontanelli, Giachetti, Giovanelli, Lo Moro, Minniti, Naccarato, Pollastrini, Vassallo, Zaccaria.

Sostituirlo con il seguente:

Art. 3.
(Modifica all'articolo 118 della Costituzione).

1. All'articolo 118 della Costituzione, il quarto comma è sostituito dal seguente:
«I Comuni, le Province, le Città metropolitane, le Regioni e lo Stato esercitano solo le attività che non possono essere svolte in modo più efficace dall'iniziativa autonoma dei privati».
3. 2.Vanalli.

Sostituirlo con il seguente:

Art. 3.
(Modifica all'articolo 116 della Costituzione).

1. All'articolo 118 della Costituzione, il quarto comma è sostituito dal seguente:
«Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni esercitano le attività che non possono essere svolte adeguatamente dai cittadini singoli o associati».
3. 2.(nuova formulazione) Vanalli.
(Approvato)

Al comma 1, sostituire le parole da: garantiscono fino alla fine del comma con


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le seguenti: svolgono le attività di produzione dei beni ed erogazioni di servizi solo qualora le stesse non possono essere svolte adeguatamente dai cittadini singoli o associati.
3. 3.Calderisi, Bertolini, Orsini.

Al comma 1, sopprimere le parole: garantiscono e ed aggiungere, in fine, le seguenti: , di concorrenza e di merito, e garantiscono atti di auto amministrazione basati sul rispetto della legge e della responsabilità professionale.
3. 4.Mantini.

Al comma 1, aggiungere, in fine, le seguenti parole: anche attraverso misure fiscali.
3. 5.Vanalli.

Al comma 1, aggiungere, in fine, il seguente periodo: ... Essi intervengono nell'attività economica esclusivamente allorché si accerti che l'iniziativa e l'attività economica dei privati non è in grado di operare con efficacia ed efficienza.
3. 6.Lanzillotta.


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ALLEGATO 6

Modifica all'articolo 13 del decreto legislativo 5 aprile 2006, n. 160, in materia di attribuzione delle funzioni ai magistrati ordinari al termine del tirocinio (Testo base C. 2984 Vietti e abb.).

PARERE APPROVATO

Il Comitato permanente per i pareri della I Commissione,
esaminato il nuovo testo della proposta di legge C. 2984 Vietti ed abb., recante «Modifica all'articolo 13 del decreto legislativo 5 aprile 2006, n. 160, in materia di attribuzione delle funzioni ai magistrati ordinari al termine del tirocinio»,
considerato che le disposizioni da esso recate sono riconducibili alle materie «ordinamento e organizzazione amministrativa dello Stato» e «giurisdizione e norme processuali; ordinamento civile e penale; giustizia amministrativa», che le lettere g) ed l) del secondo comma dell'articolo 117 della Costituzione attribuiscono alla competenza legislativa esclusiva dello Stato;
tenuto conto che l'articolo 1 apporta alcune modifiche alla normativa vigente in materia di attribuzione di funzioni ai magistrati al termine del periodo di tirocinio (articolo 13, comma 2, del decreto legislativo n. 160 del 2006) attenuando, tra l'altro, il divieto di svolgimento di funzioni giudicanti monocratiche penali con l'introduzione di un'eccezione per i reati per cui è ammessa, ai sensi dell'articolo 550 c.p.p., la citazione diretta a giudizio,
rilevato peraltro che, diversamente da quanto previsto dalla normativa vigente, il nuovo articolo 13, comma 2, primo periodo, del citato decreto legislativo n. 160 del 2006 non specifica che il divieto vige fino al conseguimento della prima valutazione di professionalità,
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente osservazione:
all'articolo 1, valuti la Commissione di merito l'opportunità di specificare, come già previsto dalla normativa vigente, che il divieto di cui all'articolo 13, comma 2, primo periodo, del decreto legislativo n. 160 del 2006, vige fino al conseguimento della prima valutazione di professionalità.


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ALLEGATO 7

Disposizioni in materia di totalizzazione dei periodi assicurativi e di estensione del diritto alla pensione supplementare (Testo unificato C. 3871 Gnecchi ed abb.).

PARERE APPROVATO

Il Comitato permanente per i pareri della I Commissione,
esaminato il testo unificato delle proposte di legge C. 3871 Gnecchi ed abbinate, recante «Disposizioni in materia di totalizzazione dei periodi assicurativi e di estensione del diritto alla pensione supplementare»,
rilevato che le norme da esso recate sono riconducibili alle materie di legislazione esclusiva statale previdenza sociale, di cui all'articolo 117, comma 2, lettera o), della Costituzione;
considerato che non sussistono motivi di rilievo sugli aspetti di legittimità costituzionale,
esprime

PARERE FAVOREVOLE
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