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Resoconti delle Giunte e Commissioni

Resoconto della Commissione parlamentare per le questioni regionali
Commissione parlamentare per le questioni regionali

SOMMARIO

Mercoledì 28 settembre 2011


SEDE CONSULTIVA:

Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione. C. 4434 Governo, approvato dal Senato, e abb. (Parere alle Commissioni riunite I e II della Camera) (Esame e conclusione - Parere favorevole) ... 210
ALLEGATO 1 (Parere approvato dalla Commissione) ... 214

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2010. C. 4621 Governo, approvato dal Senato.
Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2011. C. 4622 Governo, approvato dal Senato. (Pareri alla V Commissione della Camera) (Esame congiunto e conclusione - Pareri favorevoli) ... 211
ALLEGATO 2 (Parere approvato dalla Commissione) ... 215
ALLEGATO 3 (Parere approvato dalla Commissione) ... 216

Disciplina delle professioni nel settore delle scienze estetiche. Testo unificato C. 3107 e abb. (Parere alla X Commissione della Camera) (Seguito esame e conclusione - Parere contrario) ... 213
ALLEGATO 4 (Parere approvato dalla Commissione) ... 217

AVVERTENZA

Commissione parlamentare per le questioni regionali - Resoconto di mercoledì 28 settembre 2011


Pag. 210

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 28 settembre 2011. - Presidenza del presidente Davide CAPARINI.

La seduta comincia alle 14.

Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione.
C. 4434 Governo, approvato dal Senato, e abb.
(Parere alle Commissioni riunite I e II della Camera).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione avvia l'esame del provvedimento in oggetto.

Il senatore Paolo TANCREDI, relatore, illustrando il provvedimento in titolo, riferisce che l'articolo 1, in attuazione di convenzioni internazionali in materia di lotta alla corruzione, individua l'autorità nazionale competente a coordinare l'attività di contrasto della corruzione nella pubblica amministrazione nella Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche; sono individuate anche le funzioni degli altri organi incaricati di funzioni di prevenzione e contrasto dell'illegalità, delineandosi una collaborazione tra la Civit, il Dipartimento della funzione pubblica e le pubbliche amministrazioni centrali. Rileva che l'articolo 2 dispone che la trasparenza dell'attività amministrativa, livello essenziale delle prestazioni concernenti


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i diritti sociali e civili ai sensi dell'articolo 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione, è mediante la pubblicazione, sui siti istituzionali delle pubbliche amministrazioni, delle informazioni relative a procedimenti amministrativi. Osserva che con uno o più decreti dei Ministri per la pubblica amministrazione e l'innovazione e per la semplificazione normativa, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono individuate le informazioni rilevanti e le modalità di pubblicazione. Si sofferma quindi sull'articolo 3, in tema di incompatibilità, cumulo di impieghi e incarichi di dipendenti pubblici, e sull'articolo 4, che mira a tutelare il pubblico dipendente che, fuori dei casi di responsabilità per calunnia o diffamazione, denuncia condotte illecite apprese in ragione del suo rapporto di lavoro. Sottolinea che l'articolo 5 individua attività d'impresa particolarmente esposte al rischio di inquinamento mafioso. Fa notare che l'articolo 6 contiene una clausola di adeguamento alle disposizioni degli articoli da 1 a 5 per le regioni e province autonome di Trento e Bolzano, ivi compresi gli enti regionali e le amministrazioni del Servizio sanitario nazionale, nonché per gli enti locali; è fatta salva la compatibilità con le disposizioni previste dagli statuti e dalle norme di attuazione in materia. Rileva che l'articolo 7 dispone in tema di danno all'immagine della pubblica amministrazione. Riferisce che l'articolo 8 delega il Governo ad adottare un testo unico per disciplinare, in caso di sentenze definitive di condanna per delitti non colposi, l'incandidabilità a diverse cariche elettive e di governo a livello centrale, regionale e locale; in particolare, la lettera i) del comma 2 prevede, tra i princìpi e criteri direttivi, l'individuazione, fatta salva la competenza legislativa regionale sul sistema di elezione e i casi di ineleggibilità e di incompatibilità del presidente e degli altri componenti della giunta regionale nonché dei consiglieri regionali, delle ipotesi di incandidabilità alle elezioni regionali e di divieto di ricoprire cariche negli organi politici di vertice delle regioni, conseguenti a sentenze definitive di condanna. Evidenzia quindi che l'articolo 9 aumenta le pene per alcuni delitti contro la pubblica amministrazione.
Formula quindi una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

Il deputato Mario PEPE (PD) dichiara di condividere la proposta di parere del relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2010.
C. 4621 Governo, approvato dal Senato.

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2011.
C. 4622 Governo, approvato dal Senato.

(Pareri alla V Commissione della Camera).
(Esame congiunto e conclusione - Pareri favorevoli).

La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti in titolo.

Il senatore Cosimo LATRONICO (PdL), relatore, illustra i provvedimenti in titolo. Riferisce che il rendicontogenerale dell'Amministrazione dello Stato è lo strumento con cui il Governo adempie all'obbligo costituzionale di rendere conto al Parlamento dei risultati della gestione finanziaria annuale relativa alle amministrazioni dello Stato. Rileva che l'articolo 1 dispone l'approvazione del Rendiconto generale delle amministrazioni dello Stato e dei rendiconti delle amministrazioni e delle aziende autonome, mentre gli articoli 2, 3 e 4 espongono i risultati complessivi relativi alle amministrazioni dello Stato per l'esercizio finanziario 2010, e sono riferiti rispettivamente alle entrate (con accertamenti per 778.247 milioni di euro), alle spese (con impegni per 715.380 milioni di euro) e alla gestione finanziaria di


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competenza, che evidenzia un avanzo di 62.867 milioni di euro. Osserva che l'articolo 5 espone la situazione finanziaria del conto del Tesoro; l'articolo 6 reca l'approvazione dell'allegato previsto dall'articolo 28, comma 4, della legge n. 196 del 2009, contenente l'elenco dei decreti con i quali sono stati effettuati prelevamenti dal «Fondo di riserva per le spese impreviste» nell'esercizio 2010; l'articolo 7 dispone l'approvazione delle eccedenze di impegni e di pagamenti risultate in sede di consuntivo, rispettivamente sul conto della competenza, sul conto dei residui e sul conto della cassa. Sottolinea che l'articolo 8 espone la situazione del patrimonio dello Stato, da cui risultano attività per un totale di 835,6 miliardi di euro e passività per un totale di 2.279.9 miliardi di euro, mentre gli articoli da 9 a 18 espongono i dati relativi ai conti consuntivi delle aziende e amministrazioni autonome.
In ordine al disegno di legge di assestamento del bilancio per l'esercizio 2009, riferisce che l'articolo 1 dispone l'approvazione delle variazioni alle previsioni del bilancio dello Stato per il 2010, indicate nelle annesse tabelle, che si riferiscono allo stato di previsione dell'entrata, agli stati di previsione della spesa dei Ministeri e ai bilanci delle Amministrazioni autonome. Sottolinea che il disegno di legge contiene, sia per lo stato di previsione dell'entrata che per ciascuno degli stati di previsione dei Ministeri di spesa, le proposte di variazione degli stanziamenti di bilancio in termini di competenza e di cassa, oggetto di approvazione da parte del Parlamento. Si sofferma quindi sull'articolo 2, che reca alcune modifiche all'articolo 2 della legge di bilancio per il 2011: in particolare: la lettera a) del comma 1, novellando l'articolo 2, comma 3, della legge di bilancio per il 2011, aumenta il limite massimo di emissione di titoli pubblici, stabilito nella legge di bilancio, da 70.000 milioni a 75.000 milioni di euro; la lettera b) del comma 1, novellando l'articolo 2, comma 7, della legge di bilancio per il 2011, aumenta lo stanziamento del Fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa da 10.000 a 12.000 milioni di euro; la lettera c) del comma 1, introduce un nuovo comma 29-bis, il quale autorizza il Ministro dell'economia e finanze, in relazione alle necessità gestionali derivanti dalle diverse variabili connesse al finanziamento del bilancio dell'Unione europea a titolo di risorse proprie, ad effettuare variazioni compensative in termini di competenza e cassa, tra gli stanziamenti dei capitoli iscritti nell'ambito della Missione 3 «L'Italia in Europa e nel mondo», Programma 3.1 «Partecipazione italiana alle politiche di bilancio in ambito UE».
In conclusione, formula su ciascuno dei disegni di legge in esame una proposta di parere favorevole (vedi allegati 2 e 3).

Il deputato Mario PEPE (PD) sostiene che da una ponderata valutazione dei documenti in esame emerge una forte penalizzazione del complessivo sistema delle autonomie territoriali. Deplora la circostanza che le variazioni di assestamento effettuate dal Ministero dell'economia non siano sottoposte ad un controllo preliminare da parte del Parlamento. Evidenzia che nei documenti in esame non sono contemplate le necessarie perequazioni a favore degli enti locali destinatari di incisive riduzioni di risorse dalla politica economica del Governo. Valuta quindi negativamente la mancata attuazione delle politiche di cofinanziamento comunitario di progetti di sviluppo economico dei territori del Sud d'Italia.

Il senatore Gianvittore VACCARI (LNP) fa notare che la politica economica del Governo appare particolarmente attenta alle esigenze delle amministrazioni locali. Sostiene che in molti casi la responsabilità del mancato utilizzo dei fondi comunitari è da imputare alle stesse amministrazioni locali che sovente non attuano nei tempi prefissati gli adempimenti necessari per accedere a tali risorse.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva i distinti pareri formulati dal relatore, rispettivamente sul disegno di legge recante il Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato


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per l'esercizio finanziario 2010 e il disegno di legge recante l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2011.

Disciplina delle professioni nel settore delle scienze estetiche.
Testo unificato C. 3107 e abb.

(Parere alla X Commissione della Camera).
(Seguito esame e conclusione - Parere contrario).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 27 luglio 2011.

Davide CAPARINI, presidente, in sostituzione del relatore, senatore Salvatore Piscitelli, richiama i termini del dibattito svoltosi nella precedente seduta, nel corso della quale erano emersi orientamenti contrari ai contenuti del provvedimento, ritenuto invasivo delle competenze regionali fissate dal Titolo V della Costituzione.
Formula quindi una proposta di parere contrario (vedi allegato 4).

Il deputato Mario PEPE (PD) dichiara di concordare con le osservazioni del presidente e avanza rilievi fortemente critici sul merito del testo in esame.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 14.40.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE CONSULTIVA

Regolamentazione del settore dei materiali gemmologici in commercio.
Testo unificato C. 225 e 2274.
(Parere alla X Commissione della Camera).

Commissione parlamentare per le questioni regionali - Mercoledì 28 settembre 2011


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ALLEGATO 1

Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione. C. 4434 Governo, approvato dal Senato, e abb.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La Commissione parlamentare per le questioni regionali,
esaminato, per i profili di propria competenza, il testo del disegno di legge C. 4434, in corso di esame presso le commissioni riunite I e II della Camera, recante disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione;
valutato che, con riferimento ai diversi aspetti del provvedimento, assumono rilievo materie quali ordinamento e organizzazione amministrativa dello Stato, giurisdizione e norme processuali, ordinamento civile e penale, organi dello Stato e relative leggi elettorali, riconducibili alla potestà legislativa esclusiva dello Stato, ai sensi dell'articolo 117, secondo comma della Costituzione;
rilevato che il disegno di legge appare finalizzato a prevenire i fenomeni degenerativi della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione, in modo da fornire risposte adeguate alla domanda di trasparenza, intesa quale livello essenziale delle prestazioni concernenti i diritti sociali e civili ai sensi dell'articolo 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione;
evidenziata l'esigenza di assicurare la conformità alle competenze regionali fissate dal Titolo V della Costituzione delle previsioni di cui all'articolo 6, secondo cui le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, nonché gli enti locali, adeguano, compatibilmente con le disposizioni previste dagli statuti e dalle relative norme di attuazione in materia, i propri ordinamenti alle disposizioni di cui agli articoli da 1 a 5 del testo,
esprime

PARERE FAVOREVOLE


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ALLEGATO 2

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2010. C. 4621 Governo, approvato dal Senato.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La Commissione parlamentare per le questioni regionali,
esaminato il disegno di legge C. 4621 Governo, che dispone l'approvazione del Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2010;
rilevato che, ai sensi dell'articolo 117, comma 2, lettera e) della Costituzione, il sistema contabile dello Stato afferisce alla competenza legislativa esclusiva dello Stato e preso atto delle previsioni richiamate dall'articolo 117, comma 3, della Costituzione relative al coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario;
considerato che il provvedimento in titolo si colloca in una fase di transizione per la finanza regionale e locale in attesa di una piena attuazione dei principi di cui all'articolo 119 della Costituzione in materia di federalismo fiscale,
esprime

PARERE FAVOREVOLE


Pag. 216

ALLEGATO 3

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2011. C. 4622 Governo, approvato dal Senato.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La Commissione parlamentare per le questioni regionali,
esaminato altresì il disegno di legge C. 4622 Governo, recante disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2011,
esprime

PARERE FAVOREVOLE


Pag. 217

ALLEGATO 4

Disciplina delle professioni nel settore delle scienze estetiche.
Testo unificato C. 3107 e abb.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La Commissione parlamentare per le questioni regionali,
esaminato, per i profili di propria competenza, il testo unificato della proposta di legge C. 3107 e abb., in corso di esame presso la X Commissione della Camera, recante la disciplina delle professioni nel settore delle scienze estetiche;
considerato che il testo in esame reca norme in materia di professioni, afferenti alla competenza concorrente Stato-Regioni ai sensi dell'articolo 117, terzo comma, della Costituzione;
evidenziato che in relazione agli articoli 3 e 4, che disciplinano i requisiti di qualificazione professionale, assume altresì rilievo la materia istruzione e formazione professionale, di competenza esclusiva delle regioni;
rilevato che appaiono eccessivamente dettagliati ed invasivi dei profili di competenza regionale i principi fondamentali recati dal provvedimento e richiamati all'articolo 1,
esprime

PARERE CONTRARIO
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