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Resoconti delle Giunte e Commissioni

Resoconto della VI Commissione permanente
(Finanze)
VI Commissione

SOMMARIO

Mercoledì 5 ottobre 2011


INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

5-05459 Fluvi: Libretti al portatore interessati dall'applicazione del nuovo limite di saldo stabilito dall'articolo 2, comma 4, del decreto-legge n. 138 del 2011 ... 82
ALLEGATO 1 (Testo della risposta) ... 87

5-05460 Fugatti: Notizie relative al processo di quotazione in borsa della società Avio SpA ... 83
ALLEGATO 2 (Testo della risposta) ... 88

5-05461 Barbato: Coinvolgimento di appartenenti al Corpo della Guardia di Finanza in indagini penali ... 83

Sull'ordine dei lavori ... 84

SEDE CONSULTIVA:

Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione. C. 4434 Governo, approvato dal Senato, e abb. (Parere alle Commissioni riunite I e II) (Rinvio del seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria) ... 85

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2011. Doc. LVII, n. 4-bis (Parere alla V Commissione) (Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole) ... 85
ALLEGATO 3 (Parere approvato dalla Commissione) ... 89

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

ERRATA CORRIGE ... 86

VI Commissione - Resoconto di mercoledì 5 ottobre 2011


Pag. 82


INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 5 ottobre 2011. - Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Bruno Cesario.

La seduta comincia alle 13.35.

Gianfranco CONTE, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-05459 Fluvi: Libretti al portatore interessati dall'applicazione del nuovo limite di saldo stabilito dall'articolo 2, comma 4, del decreto-legge n. 138 del 2011.

Alberto FLUVI (PD) rinuncia ad illustrare la propria interrogazione.

Il Sottosegretario Bruno CESARIO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).


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Alberto FLUVI (PD) ringrazia il Sottosegretario per la risposta, rilevando come l'atto di sindacato ispettivo intendesse richiamare l'attenzione del Governo sui problemi che, a seguito all'entrata in vigore del decreto-legge n. 138 del 2011, il quale, all'articolo 2, comma 4, ha adeguato a 2.500 euro l'importo massimo circa l'uso del contante e circa il valore dei titoli al portatore, potrebbero incontrare molti cittadini, il cui numero, in mancanza di più precisi elementi informativi, può comunque essere stimato, sia pure in maniera empirica e parziale, in alcune decine di migliaia.
A tale proposito, pur considerando corretta la predetta disposizione del decreto-legge n. 138, che è peraltro volta ad adeguare la normativa nazionale alle disposizioni vigenti in ambito comunitario in tema di prevenzione dell'utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo, osserva come né il Ministero dell'economia e delle finanze, né Poste italiane Spa, né gli istituti di credito abbiano promosso idonee iniziative per informare i possessori di libretti al portatore circa i nuovi limiti, nonché della possibilità di estinguere i libretti stessi, ovvero di ridurne il saldo, entro il termine del 30 settembre 2011.
Rileva quindi come, a causa di tale carenza informativa, i possessori di libretti al portatore che non hanno esercitato le suddette facoltà di estinzione ovvero di riduzione del saldo, siano esposti all'applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra il 10 ed il 20 per cento del saldo del libretto, comunque in misura non inferiore a 3.000 euro, prevista dall'articolo 58, comma 3, del decreto legislativo n. 231 del 2007.
Auspica, pertanto, che l'Esecutivo voglia considerare la possibilità di differire il predetto termine del 30 settembre 2011, al fine di consentire l'estinzione dei libretti, ovvero la riduzione del saldo, a quanti non hanno potuto esercitare tali facoltà a causa della mancanza di idonee campagne informative in merito.

5-05460 Fugatti: Notizie relative al processo di quotazione in borsa della società Avio SpA.

Maurizio FUGATTI (LNP) rinuncia ad illustrare la propria interrogazione.

Il Sottosegretario Bruno CESARIO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Maurizio FUGATTI (LNP) si dichiara soddisfatto della risposta fornita dal Sottosegretario.

5-05461 Barbato: Coinvolgimento di appartenenti al Corpo della Guardia di Finanza in indagini penali.

Gianfranco CONTE, presidente, avverte che il rappresentante del Governo ha chiesto di rinviare ad altra seduta lo svolgimento dell'interrogazione n. 5-05461.

Francesco BARBATO (IdV) chiede di conoscere i motivi che hanno indotto il Governo a chiedere il rinvio nello svolgimento della sua interrogazione.

Il Sottosegretario Bruno CESARIO rileva come il rinvio dello svolgimento dell'interrogazione si renda necessario per acquisire una serie di elementi informativi necessari per predisporre una risposta compiuta.

Francesco BARBATO (IdV) stigmatizza la decisione del Governo di non dare risposta al proprio atto di sindacato ispettivo, evidenziando come tale atteggiamento dilatorio confermi le preoccupazioni, già espresse in più occasioni da lui stesso e dal gruppo dell'IdV, circa i rapporti esistenti tra il Ministro dell'economia e la Guardia di Finanza, in considerazione delle inquietanti vicende che hanno coinvolto, nell'ultimo periodo, alcuni esponenti del Corpo. Ritiene quindi ancor più necessario focalizzare l'attenzione su tali episodi, al fine


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di tutelare l'onore e la dignità di tutti gli appartenenti alla Guardia di Finanza e di assicurare che il Corpo stesso possa svolgere, in assoluta trasparenza, e nel pieno rispetto delle regole, le fondamentali funzioni in materia di contrasto all'evasione ed alla criminalità economica che la legge gli attribuisce.
Sottolinea inoltre come il mancato svolgimento, in questa settimana, dell'atto di sindacato ispettivo non debba pregiudicare la possibilità, per il suo gruppo, di presentare nella prossima settimana una nuova interrogazione a risposta immediata in Commissione.

Gianfranco CONTE, presidente, avverte che, sulla base della richiesta del Sottosegretario, l'interrogazione n. 5-05461 Barbato sarà svolta in altra seduta. Con riferimento alle considerazioni da ultimo svolte dal deputato Barbato, ricorda che il regime di presentazione delle interrogazioni a risposta immediata in Commissione è puntualmente definito dall'articolo 135-ter del Regolamento, il quale prevede la possibilità, per ciascun gruppo, di presentare un'interrogazione per ciascuna seduta di svolgimento di tali atti di sindacato ispettivo.
Dichiara quindi concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

Alberto FLUVI (PD), intervenendo su lavori della Commissione, chiede che il Governo fornisca alla Commissione, entro la prossima settimana, più precisi elementi informativi in merito alla notizia, pubblicata oggi dal Corriere della Sera, secondo la quale il tribunale di Pinerolo avrebbe disposto l'immediata archiviazione di un procedimento contro un presunto evasore fiscale, in ragione del fatto che l'investigazione si basava sulla cosiddetta «lista Falciani», documento processualmente inutilizzabile perché formato attraverso l'illecita estrazione di dati da un archivio informatico riservato della banca svizzera HSBC.
Peraltro, sempre secondo il citato quotidiano, il giudice avrebbe ordinato al pubblico ministero di provvedere alla distruzione della predetta lista, trasmessa lo scorso anno per rogatoria dalla Procura di Nizza alla Procura di Torino, e da questa inoltrata ai comandi regionali della Guardia di finanza e alle Procure della Repubblica territorialmente competenti.
In considerazione della rilevanza della lista, che dovrebbe contenere i nominativi di circa 7.000 evasori fiscali italiani, chiede che il Governo chiarisca, inoltre, se intenda assumere iniziative, e di quale natura, per fare in modo che i predetti evasori siano comunque perseguiti per le violazioni da essi perpetrate a danno dell'erario.

Sull'ordine dei lavori.

Gianfranco CONTE, presidente, propone, concorde la Commissione, di procedere ad un'inversione nell'ordine dei lavori della seduta odierna, nel senso di passare prima all'esame dei provvedimenti in sede consultiva ed alla riunione dell'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi e, quindi, allo svolgimento, in congiunta con la XII Commissione, dell'audizione del Presidente dell'ABI, nell'ambito dell'esame del disegno di legge C. 4566, recante delega al Governo per la riforma fiscale ed assistenziale.

La seduta termina alle 13.55.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 5 ottobre 2011. - Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Bruno Cesario.

La seduta comincia alle 13.55.


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Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione.
C. 4434 Governo, approvato dal Senato, e abb.
(Parere alle Commissioni riunite I e II).
(Rinvio del seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria).

Gianfranco CONTE, presidente, avverte che non si è ancora concluso l'esame in sede referente, presso le Commissioni Affari costituzionali e Giustizia, degli emendamenti presentati al disegno di legge in titolo, e che pertanto il parere su di esso potrà essere espresso nel corso della prossima settimana.
Rinvia, quindi, ad altra seduta il seguito dell'esame del provvedimento.

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2011.
Doc. LVII, n. 4-bis.

(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 4 ottobre scorso.

Gianfranco CONTE, presidente, ricorda che nella seduta di ieri il relatore, Fugatti, ha formulato una proposta di parere favorevole (vedi allegato 3), alla cui votazione è necessario procedere nella seduta odierna, dal momento che l'Assemblea dovrebbe iniziare l'esame del documento nella seduta di martedì prossimo.

Alberto FLUVI (PD) dichiara la valutazione nettamente contraria del proprio gruppo sulla Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza 2011, la quale costituisce l'ennesima testimonianza del fallimento della politica economica del Governo, già posto in risalto dal Partito Democratico in molteplici occasioni.
Osserva, al riguardo, come la necessità di correggere le previsioni macroeconomiche sottolinei i veri problemi del nostro Paese, rappresentati, da un lato, dalla perdita di credibilità e di fiducia dell'Esecutivo e, dall'altro, dalla mancanza di crescita, come evidenziato non soltanto dalle agenzie di rating del credito Standard & Poor's e Moody's - le quali hanno declassato il nostro debito sovrano, esprimendo un outlook negativo sulle prospettive dell'economia italiana -, ma anche dal Fondo monetario internazionale.
Pur riconoscendo le difficoltà che un'azione di rilancio dell'economia del Paese comporta nell'attuale situazione di crisi, sottolinea, inoltre, come nessuna delle iniziative assunte dal Governo in carica per stimolare lo sviluppo, a partire dal decreto-legge n. 40 del 2010, abbia prodotto, in realtà, effetti concretamente apprezzabili.
Esprime, quindi, preoccupazione per il livello di pressione fiscale, che raggiungerà, nel 2014, il 45 per cento del PIL, a dispetto dell'intenzione del Governo, continuamente proclamata dal Presidente del Consiglio, nonché da autorevoli esponenti della compagine governativa e della maggioranza, di non «mettere le mani» nelle tasche dei cittadini.
Paventa infine il rischio che, qualora il Presidente del Consigliosi ostini a non compiere un passo indietro, come gli viene chiesto da più parti, impedendo in tal modo che si realizzino i presupposti per la creazione di un Esecutivo di responsabilità nazionale, la situazione del nostro Paese divenga sempre più grave, anche a causa dei provvedimenti inadeguati finora adottati e di quelli di analoga natura che potrebbero essere adottati nel prossimo futuro.
Esprime quindi il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore.

Francesco BARBATO (IdV) esprime la valutazione fortemente contraria del proprio gruppo sulla Nota di aggiornamento in esame, rilevando come tale documento sancisca il disastro del Governo e della sua


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politica economica, sulla quale anche le agenzie di rating hanno dato un voto nettamente negativo, peggiorando il giudizio espresso sui titoli pubblici italiani e sulle prospettive dell'economia nazionale. Tale fallimento è, del resto, certificato dallo stesso Ministro dell'economia, il quale, nell'evidenziare come il motivo per il quale la Spagna si trova in una situazione finanziaria migliore dell'Italia, a dispetto delle differenze nei fondamentali economici, sia dato dal fatto che il Paese iberico si avvia ad elezioni politiche anticipate, ha chiaramente riconosciuto l'esigenza di un rinnovamento del quadro politico nazionale.
Una valutazione severa sull'operato dell'Esecutivo è inoltre manifestato anche da quei settori imprenditoriali che tradizionalmente si riconoscevano nello schieramento di centro-destra, richiamando a tale proposito le forti critiche del Presidente di Confindustria, la quale ha stigmatizzato l'incapacità del Governo di adottare un piano credibile di tagli alla spesa, in particolare per quanto riguarda la riduzione dei costi della politica, ed ha evidenziato come la scelta di basare gli interventi correttivi adottati nel corso dell'estate prevalentemente su un ulteriore incremento della pressione fiscale, rischino di gettare l'Italia nel baratro, fomentando ulteriormente l'insoddisfazione dei cittadini nei confronti di larghi settori della classe politica.
In tale contesto sottolinea inoltre come le numerose manovre finanziarie adottate nel corso di questa legislatura risultino totalmente prive di misure adeguate a riavviare il processo di crescita dell'economia italiana, aggravando in tal modo la situazione, già molto difficile, dell'intero tessuto produttivo. A questo proposito ritiene che la recente tragedia sul lavoro di Barletta costituisca l'ultima testimonianza della condizione di disperazione in cui si trovano molti lavoratori, i quali sono spesso costretti ad accettare condizioni economiche e di lavoro indegne di un Paese civile.
Preannuncia quindi il voto contrario sulla proposta di parere formulata dal relatore.

La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 14.05.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 5 ottobre 2011.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.05 alle 14.10.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 540 del 29 settembre 2011, a pagina 40, prima colonna, trentesima riga, la parola: «cresce»; è sostituita dalla seguente: «decresce».

VI Commissione - Mercoledì 5 ottobre 2011


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ALLEGATO 1

5-05459 Fluvi: Libretti al portatore interessati dall'applicazione del nuovo limite di saldo stabilito dall'articolo 2, comma 4, del decreto-legge n. 138 del 2011.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con l'interrogazione a risposta immediata in Commissione l'onorevole Fluvi pone quesiti in ordine ai libretti al portatore interessati dall'applicazione del nuovo limite imposto dalla recente normativa (articolo 2, comma 4, del decreto-legge n. 138 del 2011, convertito nella legge n. 148 del 2011, che ha modificato la soglia prevista dall'articolo 49 del decreto legislativo n. 231 del 2007).
Al riguardo, si fa presente dal 1o luglio 2011 sono pervenute al Ministero dell'Economia e delle Finanze le segnalazioni da parte del sistema bancario e di Poste Italiane S.p.A. relativamente alle singole operazioni effettuate presso gli sportelli per estinguere o ricondurre sotto la soglia dei 5.000 euro i libretti al portatore nel termine del 30 giugno 2011 previsto dal decreto legge n. 78 del 2010, convertito nella legge n. 122 del 2010.
Gli sportelli bancari e postali, in ottemperanza del disposto dell'articolo 51 del decreto legislativo n. 231 del 2007, sono tenuti a comunicare entro 30 giorni la notizia della singola infrazione, nel caso i libretti fossero stati ricondotti sotto soglia, dopo il termine previsto. Pertanto, non sono tenute ad effettuare comunicazioni generiche al Ministero dell'economia e delle finanze sui libretti al portatore esistenti, ma a segnalare la persona fisica e a produrre copia del libretto oggetto di infrazione, dopo la presentazione allo sportello.
D'altra parte, l'Amministrazione non avrebbe la possibilità, ai sensi della legge sulle sanzioni amministrative (legge n. 689 del 1981) di contestare al possessore la singola violazione.
Infatti, nel caso dei libretti al portatore, per definizione, è il soggetto presentatore che si rende autore della violazione, nel momento in cui viene accertato dalla banca o dallo sportello postale il possesso del libretto. Attraverso i tabulati questo accertamento non è possibile, finché non si viene a conoscenza dell'ultimo possessore.
Il sistema bancario e postale si è attivato per far pervenire al Ministero dell'Economia e delle Finanze tutte le operazioni poste in essere sui libretti dopo il 30 giugno 2011; nella maggior parte dei casi si tratta di operazioni di regolarizzazione o estinzione o di ammortamento su libretti denunciati smarriti.
Con specifico riferimento al quesito posto nell'interrogazione e relativo al numero dei libretti al portatore interessati dall'applicazione del nuovo limite di saldo (euro 2.500), ai sensi del decreto-legge n. 138 del 2011, convertito nella legge n. 148 del 2011, si precisa che, il Ministero dell'economia e delle finanze non è a conoscenza del numero complessivo dei libretti al portatore esistenti attualmente, perché il sistema bancario ha 30 giorni di tempo che decorrono dal 1o ottobre 2011, per comunicare le singole operazioni avvenute sui libretti eventualmente ancora sopra soglia.
In ogni caso, il dettato normativo contenuto negli obblighi di comunicazione al Ministero dell'Economia e delle Finanze riguarda solo le infrazioni tracciate agli sportelli bancari e postali al momento dell'operazione con un soggetto fisico e un libretto materialmente esistente.


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ALLEGATO 2

5-05460 Fugatti: Notizie relative al processo di quotazione in borsa della società Avio SpA.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con l'interrogazione a risposta immediata in Commissione gli onorevoli Fugatti ed altri chiedono se la Consob possa o meno confermare la sospensione del processo di quotazione di Avio S.p.A. e se il Ministro e la Consob stessa dispongano di notizie in merito all'interesse di Safran per l'acquisizione del controllo della società piemontese.
Al riguardo, occorre premettere che le competenze in materia di ammissione a quotazione spettano alla società Borsa Italiana S.p.A., mentre il provvedimento di approvazione del prospetto informativo viene rilasciato dalla Consob.
Sulla questione, la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa ha comunicato quanto segue:
in data 5 agosto 2011 Avio S.p.a. ha diffuso al mercato un comunicato con il quale ha reso noto di aver depositato alla Consob la richiesta di approvazione del prospetto informativo relativo all'offerta pubblica di vendita e sottoscrizione e di relativa ammissione a quotazione delle azioni della società e formulato a Borsa Italiana S.p.A. la domanda di ammissione a quotazione delle proprie azioni ordinarie sul mercato telematico azionario;
a tutt'oggi è in corso l'iter istruttorio finalizzato al provvedimento di approvazione del prospetto informativo da parte dei competenti uffici della Consob;
in data 21 settembre 2011, a seguito di indiscrezioni diffuse dalla stampa, la Società ha confermato con proprio comunicato l'intenzione di proseguire il processo di quotazione entro il 2012;
ad oggi non risultano pervenute alla Consob richieste di «sospensione» del processo di quotazione di Avio S.p.a.;
con riferimento all'interesse della società francese Safran per l'acquisizione del controllo della Società Avio S.p.a., la Consob è in attesa di ricevere le informazioni già richieste ai soggetti interessati.

La Consob ha, infine, soggiunto che, ai sensi della normativa vigente, il prospetto dovrà contenere tutte le informazioni necessarie affinché gli investitori possano pervenire ad un fondato giudizio sulla situazione patrimoniale e finanziaria, sui risultati economici e sulle prospettive dell'emittente, nonché sui prodotti finanziari.


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ALLEGATO 3

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2011 (Doc. LVII, n. 4-bis).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La VI Commissione,
esaminata la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2011 (Doc. LVII, n. 4-bis);
evidenziato come la Nota di aggiornamento sia stata predisposta dal Governo al fine di integrare le indicazioni del DEF 2011, alla luce del peggioramento intervenuto nel quadro macroeconomico dovuto in larga parte al rallentamento dell'economia mondiale, nonché per tenere conto degli interventi di finanza pubblica adottati con il decreto-legge n. 98 del 2011 e con il decreto-legge n. 138 del 2011;
rilevato come tali correzioni dovrebbero consentire di realizzare, già nel 2013, il sostanziale azzeramento del rapporto tra deficit pubblico e PIL attraverso un deciso incremento del saldo primario, anticipando in tal modo tale obiettivo, che era stato fissato nel 2014 dal DEF 2011 ed ottemperando agli impegni assunti dal Governo in sede europea;
rilevato inoltre come le norme contenute nei predetti decreti-legge nn. 98 e 138 consentano di accelerare, rispetto alle previsioni contenute nel DEF 2011, la discesa del rapporto tra debito pubblico e PIL nel 2013 e nel 2014;
sottolineato come tali interventi si siano resi indispensabili per scongiurare i pericolosi riflessi sulla stabilità delle finanze pubbliche italiane causati dalle turbolenze sui mercati dei titoli di debito pubblico degli Stati membri dell'Unione europea, che si sono in particolare manifestati in un allargamento del differenziale tra i tassi di interesse sui titoli del debito pubblico italiano rispetto ai titoli pubblici tedeschi ed in un conseguente incremento, in prospettiva, degli oneri per il servizio del debito pubblico italiano;
evidenziato come gli interventi realizzati attraverso i citati decreti-legge nn. 98 e 138 prevedano, dal punto di vista tributario, da un lato, un aggravio di alcuni prelievi, dall'altro interventi di armonizzazione di regimi fiscali in precedenza differenziati, nonché, infine, un notevole rafforzamento delle norme di contrasto all'evasione fiscale già adottate nel corso della legislatura;
rilevato altresì come la manovra finanziaria complessiva adottata nel corso dell'estate abbia previsto misure, anche di carattere tributario, volte al sostegno dello sviluppo, quali l'introduzione di un regime di tassazione agevolata e di sgravio contributivo per le somme erogate ai lavoratori dipendenti del settore privato correlate a incrementi di produttività o efficienza; la riduzione al 5 per cento dell'imposta sostitutiva dell'imposta sui redditi in favore dell'imprenditoria giovanile; l'introduzione di un'esenzione fiscale sui proventi dei fondi comuni di investimento armonizzati UE (fondi per il Venture Capital) che investono almeno il 75 per cento dei capitali raccolti in società non quotate in fase di sperimentazione, costituzione, avvio dell'attività o sviluppo del prodotto;
segnalato come le misure recate dai predetti decreti - legge anticipino alcuni aspetti della riforma del sistema fiscale


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prevista dal disegno di legge C. 4566, recante deleghe legislative al Governo in tale materia, in particolare per quanto riguarda l'armonizzazione al 20 per cento delle aliquote delle imposte dirette sulle rendite finanziarie;
rilevato, peraltro, come gli interventi legislativi in materia tributaria adottati dal Governo nel corso della presente legislatura dovranno trovare compimento nella riforma complessiva del sistema fiscale prevista dal predetto disegno di legge C. 4566, attualmente all'esame in sede referente delle Commissioni riunite Finanze e Affari sociali, attraverso il quale sarà possibile realizzare i prioritari obiettivi costituiti: dalla semplificazione del sistema tributario e dalla riduzione del numero delle aliquote; dal riequilibrio del carico fiscale dal lavoro ai consumi ed al patrimonio; dalla revisione del sistema complessivo delle agevolazioni fiscali; dalla separazione tra gli strumenti di sostegno alle situazioni di bisogno di carattere fiscale e quelli di carattere socio-assistenziale;
segnalato come un'efficace politica di duratura stabilizzazione della finanza pubblica debba svilupparsi non solo su misure di incremento delle entrate e di riduzione delle spese improduttive, che pure sono necessarie, soprattutto nell'immediato, ma debba poggiare anche su una serie mirata di interventi che incentivino la ripresa della crescita economica e favoriscano l'ampliamento delle basi imponibili, riducendo per tale via il rapporto debito/PIL e il rapporto deficit/PIL e ricostituendo la fiducia dei mercati, degli imprenditori e dei cittadini nelle prospettive del Paese;
rilevato, a quest'ultimo proposito, come il primo e più efficace strumento di sostegno alla crescita economica sia rappresentato dalla realizzazione di una riforma tributaria che, nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica, riequilibri il carico tributario a favore dei fattori del lavoro e della produzione e determini una riduzione complessiva della pressione fiscale su di essi;
sottolineato come molte delle misure recate dagli ultimi interventi di finanza pubblica siano ispirate ed orientate dalle raccomandazioni di politica economica rivolte nel luglio scorso dal Consiglio europeo all'Italia nel quadro della procedura relativa al semestre europeo, nonché dalle indicazioni contenute nella lettera inviata il 5 agosto scorso dalla Banca Centrale europea al Presidente del Consiglio dei Ministri, in particolare per quanto riguarda: la riduzione dei costi della pubblica amministrazione e il rallentamento della dinamica dei salari pubblici; il sostegno alle forme di Venture Capital; l'incentivazione fiscale delle quote di salario legate all'incremento della produttività; le misure a sostegno della contrattazione collettiva di prossimità; l'inasprimento delle sanzioni penali contro l'intermediazione illecita e lo sfruttamento del lavoro; il potenziamento dei cofinanziamenti nazionali dei fondi comunitari a finalità strutturale,

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