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Resoconti delle Giunte e Commissioni

Resoconto delle Commissioni riunite
III (Affari esteri e comunitari) e IV (Difesa)
Commissioni Riunite III e IV

SOMMARIO

Mercoledì 18 gennaio 2012


SEDE REFERENTE:

DL 215/2011: Proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché disposizioni urgenti per l'amministrazione della difesa. C. 4864 Governo (Seguito dell'esame e rinvio) ... 39

SEDE REFERENTE:

DL 215/2011: Proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché disposizioni urgenti per l'amministrazione della difesa. C. 4864 Governo (Seguito dell'esame e rinvio) ... 44
ALLEGATO (Emendamenti ed articoli aggiuntivi) ... 46

Commissioni Riunite III e IV - Resoconto di mercoledì 18 gennaio 2012


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SEDE REFERENTE

Mercoledì 18 gennaio 2012. - Presidenza del presidente della IV Commissione, Edmondo CIRIELLI, indi del presidente della III Commissione, Stefano STEFANI. - Intervengono il sottosegretario di Stato per gli affari esteri, Marta Dassù e il sottosegretario di Stato per la difesa, Filippo Milone.

La seduta comincia alle 11.05.

DL 215/2011: Proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché disposizioni urgenti per l'amministrazione della difesa.
C. 4864 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 17 gennaio 2012.

Enrico PIANETTA (PdL) condivide le considerazioni del relatore per la III Commissione, il collega Frattini, circa la centralità delle missioni internazionali per la politica estera italiana e sul fatto che esse rappresentano un elemento di continuità che rafforza la credibilità internazionale del nostro Paese.
Ricorda la presenza italiana negli scenari più problematici per la pace e la sicurezza, sottolineando in particolare l'importanza degli aumentati contributi per la Somalia e per la lotta alla pirateria.
Pone in evidenza il rilevante incremento, dal 3,25 ad oltre il 5 per cento dell'impegno finanziario complessivo previsto dal provvedimento, delle risorse destinate ad interventi di cooperazione allo sviluppo nell'ambito delle missioni, che rappresentano un impegno consolidato del nostro Paese e sono sempre largamente apprezzati.
Richiama quindi l'attenzione sui problemi posti da alcune disposizioni recate


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dagli articoli 7 e 9, di cui anche il relatore e lo stesso sottosegretario Dassù hanno segnalato le criticità, e sulla prospettiva di prevedere l'intesa tra il Ministro degli affari esteri e il Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione. A suo avviso, se non sono ben definiti i rispettivi ambiti di competenza gestionale, nessun modello di collaborazione potrà fare chiarezza per cui è opportuno procedere, anche da parte dell'esecutivo ad una più approfondita riflessione che tenga conto del dettato e dello spirito della legge n. 49 del 1987, nonché della rilevanza della politica di cooperazione nel quadro della politica estera.
Sottolinea quindi la necessità di tenere conto del consolidato patrimonio di esperienza e competenza maturato dall'Amministrazione degli affari esteri, che è determinante ai fini dell'apprezzamento internazionale sulle nostre missioni più volte richiamato in questo dibattito. Ritiene che si debbano esplicitare le modalità di cogestione della materia da parte dei due ministeri in questione, scongiurando ogni duplicazione delle strutture o aggravio di costi. Richiede pertanto chiarimenti al Governo, suggerendo in proposito modifiche emendative al fine di prevedere che il Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione sia sentito prima dell'emanazione dei decreti ministeriali.

Francesco TEMPESTINI (PD) manifesta apprezzamento per la migliore leggibilità del testo del decreto-legge rispetto ai precedenti ed esprime soddisfazione per il respiro annuale del provvedimento, auspicando che il Parlamento sia messo rapidamente in grado di svolgere un'analisi ad ampio raggio delle condizioni geo-politiche all'interno delle quali operano le nostre missioni all'estero.
In particolare ritiene necessario un approfondimento ad hoc sulla situazione afgana dopo la Conferenza di Bonn, da affrontarsi non con una visione rivolta al passato ma riflettendo sulle condizioni di una exit strategy.
Giudica positivamente l'incremento dell'impegno in Kosovo nel solco di un'attenzione condivisa e costante al ruolo strategico dei Balcani occidentali. Esprime analoga valutazione positiva anche per la continuità dell'impegno in Libano che si manifesta in una riduzione ragionevole della nostra presenza e nella riassunzione delle funzioni di comando.
Passando al tema specifico della cooperazione allo sviluppo, osserva che si pone il tema delle deleghe da attribuire al Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione, la cui istituzione è da considerare in chiave positiva e prospetta una fase di rinnovamento anche istituzionale tra i diversi attori della politica di cooperazione. Si tratta indubbiamente di una questione politica su cui il Governo ha manifestato una volontà di investimento specifico. Rinviando all'audizione del Ministro Riccardi, prevista per la prossima settimana davanti alla III Commissione, esprime a nome del suo gruppo piena disponibilità alla collaborazione costruttiva per superare l'attuale situazione di impasse senza ritardi. Ritiene inopportuno un ripensamento da parte del Governo sulla questione laddove è necessario avviare un percorso di lavoro fin dall'esame del provvedimento in titolo senza toni liquidatori.
I riferimenti al neo-istituito Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione sono piuttosto circoscritti ma, costituendo una novità, vanno valutati in modo accurato, secondo quanto indicato dal sottosegretario Dassù in particolare in merito all'articolo 7, comma 1, anche al fine di tenere distinti i profili di indirizzo politico da quelli amministrativo-gestionale. In generale, la previsione di un ruolo per il Ministero per la cooperazione internazionale e l'integrazione a partire dal decreto-legge in esame prelude ad un'apertura anche sul più ampio tema della riforma della legge n. 49 del 1987.
Esprime invece forti perplessità sul comma 1 dell'articolo 9 relativo alle strutture operative temporanee, le cosiddette task force, di cui non è evidente l'utilità e le modalità di raccordo con il Ministero degli affari esteri.


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Conclude sottolineando che le novità proposte dal provvedimento devono essere quanto più preservate nel loro spirito alla luce della necessità di rinnovare la dimensione istituzionale della politica di cooperazione, malgrado le difficoltà di metodo. Nel sottolineare che non è sicuramente praticabile la soluzione della eliminazione delle nuove disposizioni relative al ruolo del Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione, preannuncia che il suo gruppo non presenterà proposte emendative sulla questione, che deve rientrare nell'ambito decisionale del Governo.

Francesco BOSI (UdCpTP) esprime apprezzamento per la scelta dell'Esecutivo di disporre la proroga annuale - e non più semestrale - delle missioni internazionali che vedono impegnato il nostro Paese. Tale scelta consente non semplicemente una migliore programmazione delle spese ma anche un più efficace svolgimento dei compiti che l'Italia assume sul piano internazionale, rafforzando la nostra posizione nei diversi contesti internazionali in cui si decidono gli impegni da assumere e le loro prospettive temporali.
Rileva, inoltre, che il momento di grave crisi economica non deve essere certamente assunto a pretesto per chiedere un ridimensionamento del nostro impegno internazionale, proprio perché la partecipazione alle missioni di sicurezza rappresenta uno strumento necessario anche per il consolidamento della forza economica dell'Europa e dell'Occidente nel suo complesso, anche attraverso l'incremento delle attività di cooperazione, che questo decreto prevede.
Condivide infine la necessità di fornire adeguate risposte di contrasto al fenomeno della pirateria internazionale, manifestando tuttavia l'esigenza che tale attività sia affidata a personale in possesso di elevate qualifiche professionali e che offrano quindi le più ampie garanzie.

Augusto DI STANISLAO (IdV), ricordando come i rappresentanti dell'attuale Governo abbiano in più sedi affermato di considerare il decreto di proroga delle missioni internazionali un fondamentale strumento di politica estera, si dichiara stupito per i contenuti del provvedimento in esame che non rispecchiano quanto sopra richiamato. Rammenta, al riguardo, che il Parlamento ha lungamente discusso su una bozza di legge quadro delle missioni internazionali, giungendo anche a elaborare un testo che questo Governo di tecnici avrebbe potuto prendere come riferimento anziché riproporre decreti legge sulla falsa riga di quanto accaduto in passato.
Poiché l'impostazione non è cambiata rispetto al passato, giudica ben poca cosa la sola novità di aver disposto la proroga dei finanziamenti delle missioni per l'intero anno 2012, invece che per un solo semestre.
Ritiene inoltre non condivisibile che nel provvedimento siano state inserite norme estranee al tema delle missioni militari, così come le disposizioni riguardanti misure di contrasto alla pirateria in acque internazionali. Nutre, inoltre, perplessità sul rapporto che, nell'ambito della cooperazione, per via delle norme presenti nel decreto, si viene ad instaurare tra il Ministro degli esteri e la nuova figura del Ministro senza portafoglio con delega agli affari della cooperazione.
Riguardo alle missioni cui l'Italia partecipa, evidenzia come il Parlamento abbia chiaramente indicato quali siano le linee politiche degli interventi autorizzati. Ciò con riguardo soprattutto all'Afghanistan e ai Balcani, teatro in passato sottovalutato e che adesso viene rivalutato considerevolmente.
Anche le disposizioni che riguardano il Corpo militare della Croce rossa italiana e quelle relative all'Agenzia industrie difesa sono, a suo avviso, ultronee rispetto ai contenuti tipici del decreto che proroga le missioni internazionali.
Ribadisce dunque il suo giudizio critico nei confronti del provvedimento predisposto dal Governo che si dimostra non all'altezza delle proprie ambizioni e di quanto promesso. Suggerisce, peraltro, l'utilità di recuperare risorse per la cooperazione eliminando norme che generano


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sprechi quali, ad esempio, quelle che hanno istituito la cosiddetta mini-naja.

Americo PORFIDIA (Misto) manifesta il proprio apprezzamento per la conferma dell'impegno italiano sul piano internazionale, in piena coerenza con il dettato costituzionale e con gli accordi responsabilmente assunti con gli alleati e nelle diverse organizzazioni internazionali. Ribadisce che ciascun intervento, anche di carattere militare, deve essere sempre orientato a consentire alle popolazioni ed agli Stati esteri di potersi autodeterminare sulla base di più solide istituzioni democratiche. Tale logica appare ispirare anche la riduzione - sia pure in misura limitata - del contingente impegnato sul terreno afgano, in coerenza con le valutazioni espresse anche dal precedente Governo circa il progressivo ritiro da quel teatro. Analoga valutazione favorevole esprime con riguardo al progressivo ridimensionamento delle risorse complessivamente impiegate, che appare necessario alla luce delle attuali contingenze economiche.

Federica MOGHERINI REBESANI (PD) si associa alla valutazione positiva già espressa da altri colleghi in ordine al carattere annuale del provvedimento di proroga delle missioni internazionali, giudicando che ciò rende più solido l'apporto del nostro Paese. In questo senso è apparsa dunque opportuna l'operazione di dotare il fondo missioni internazionali di risorse adeguate.
Da parte sua avrebbe anche auspicato che vi fosse nel decreto un'ulteriore novità, legata alla possibilità di riorientare parte delle risorse impegnate in Afghanistan in attività di training e di supporto delle forze di sicurezza e delle istituzioni democratiche locali, piuttosto che sull'impegno militare, che tuttavia appare ancora necessario in queste dimensioni. Peraltro non va sottovalutato che il decreto incrementa complessivamente gli stanziamenti per la cooperazione. Proprio per l'impossibilità di sottrarci ai nostri obblighi di carattere internazionale auspica tuttavia che vi sia un adeguato confronto - anche in sede parlamentare - sulle linee di intervento che la NATO intende definire nel prossimo futuro, in quanto vincolanti per il nostro Paese.
Nel dichiarare il pieno appoggio alla nuova missione in Sud Sudan ed a quella in Libia, che assume nuova veste, desidera evidenziare alcune criticità presenti nel provvedimento. Richiama in particolare, le incerte linee di demarcazione delle attribuzioni del nuovo dicastero competente sulla cooperazione internazionale rispetto a quelle proprie del Ministero degli esteri, che rischiano di creare duplicazioni e sovrapposizioni tra strutture amministrative. Inoltre, le nuove disposizioni sul contrasto alla pirateria rischiano di indurre alla costituzione di veri e propri depositi di armi negli stati costieri di quell'area, sulla cui opportunità invita il Governo ad un supplemento di riflessione.
Infine, ritiene che la disciplina relativa all'attuazione ed al finanziamento dei programmi d'armamento rappresenti un profilo problematico sul piano del metodo prima ancora che nel merito, Appare infatti in atto un'operazione poco trasparente di utilizzo dei fondi in un ambito su cui l'opinione pubblica ha recentemente manifestato particolare sensibilità, oltre che una pressante richiesta di riduzione delle risorse impiegate.

Matteo MECACCI (PD) osserva, in generale, che il provvedimento si muove all'interno di una linea perseguita in questa legislatura sui temi della presenza italiana nelle missioni internazionali. Prospetta la necessità di una riflessione da parte del Governo su una più consistente ed efficace presenza nel continente africano. Ritiene che, accanto alla previsione di interventi in Somalia e Libia, dovremmo essere protagonisti in aree, quali la Repubblica Democratica del Congo, il Darfur e il Sudan del Sud che sono attualmente aree di conflitti, di gravi crisi umanitarie e di conseguenti flussi migratori.
Preannuncia in proposito la presentazione di due emendamenti per incrementare la presenza italiana nelle missioni in


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Darfur e Sudan del Sud, al fine di dare un segnale politico di maggiore impegno del nostro Paese nel contesto africano.
Ricorda le difficoltà incontrate in passato per il dispiegamento di un contingente in Darfur e l'appello lanciato recentemente in sede ONU per una maggiore presenza in Sudan del Sud, dove l'attuale contingente può solo svolgere un'azione di monitoraggio ma non ha la forza sufficiente per fermare le violenze interetniche.

Franco GIDONI (LNP) segnala che la decisione di disporre la proroga annuale delle missioni non rappresenta un motivo di soddisfazione, anche in ragione del fatto che ciò non consentirà più al Parlamento di discutere e seguire puntualmente l'evoluzione dei singoli interventi medio tempore. Nell'analizzare le caratteristiche dei principali impegni internazionali, prende atto che non si opera una reale riduzione delle risorse e degli uomini, neppure nel teatro afgano, dove pure perfino il presidente degli Stati Uniti ha annunciato drastici tagli. Né viene dato alcun chiarimento in ordine all'istaurazione di un canale di contatto con i talebani, nonostante abbiano attivato un'apposita struttura che risulta avere un'interlocuzione perfino con gli USA che qualche effetto deve aver prodotto, come lascia supporre l'assenza di manifestazioni antioccidentali di fronte ad agghiaccianti immagini diffuse recentemente sui siti internet.
Anche in Libano resta sostanzialmente confermata la dimensione del contingente italiano, a fronte di un mandato che la Lega ha sempre avversato in quanto evidentemente contraddittorio. Resta il dubbio che la presenza in quel teatro sia legata ad inconfessabili programmi legati alle sorti del regime siriano.
È nota la posizione della Lega in relazione alla missione in Libia, che appare peraltro muoversi su canali non del tutto predeterminati dalle risoluzioni ONU quanto piuttosto da accordi bilaterali poco trasparenti e che, ove abbiano determinato impegni per il nostro Paese, sarebbero evidentemente assunti in contrasto con le procedure a suo tempo cristallizzate dalla risoluzione Ruffino, cui invece il precedente Governo si è sempre attenuto.

Renato FARINA (PdL), richiamandosi a quanto precedentemente dichiarato dai colleghi Frattini e Pianetta, esprime perplessità su alcune disposizioni recate dagli articoli 7 e 9 del provvedimento in esame e prende atto della disponibilità manifestata dal Governo ad individuare le soluzioni idonee.
Pone in evidenza il segnale politico positivo insito nell'istituzione della figura del Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione ma giudica imprudente, vista la delicatezza del tema, utilizzare un provvedimento relativo alle missioni internazionali per attribuirgli in via surrettizia specifiche competenze.
Richiama il suo ruolo di relatore per la III Commissione sui progetti di legge finalizzati alla definizione di una legge quadro sulle missioni internazionali, all'esame delle due Commissioni, per ricordare che il fondamento delle missioni internazionali risiede nella visione di un ordine internazionale fondato sul rispetto dei diritti umani e sulla responsabilità di ciascun Paese ad adoperarsi per renderne efficace il rispetto.
In questa ottica l'Italia si è sempre caratterizzata per la presenza dell'azione civile di cooperazione accanto alla dimensione militare. Occorre quindi dotare di competenze e di risorse il nuovo Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione, per evitare ogni deriva ideologica o politica dei buoni propositi e senza pregiudicare il funzionamento della struttura che alla Farnesina opera efficacemente nel settore.

Il sottosegretario Marta DASSÙ si riserva di intervenire nel prosieguo dell'esame in replica agli interventi finora svolti.

Stefano STEFANI, presidente, avverte che è concluso l'esame preliminare del provvedimento. Ricordando che il termine per la presentazione degli emendamenti è


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fissato alle ore 14, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 12.25.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 18 gennaio 2012. - Presidenza del presidente della III Commissione, Stefano STEFANI. - Intervengono il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Marta Dassù, e il sottosegretario di Stato per la difesa, Filippo Milone.

La seduta comincia alle 19.50.

DL 215/2011: Proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché disposizioni urgenti per l'amministrazione della difesa.
C. 4864 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

Stefano STEFANI, presidente della III Commissione, avverte che, alla scadenza di oggi alle ore 14, sono state presentate 74 proposte emendative (vedi allegato). D'intesa con il Presidente Cirielli e acquisito il consenso dei gruppi, segnala che le Commissioni potrebbero esaminare in questa seduta gli emendamenti riferiti agli articoli da 7 a 9, oltre a quelli relativi al reinserimento della missione EUMM Georgia ed alla cessione di mezzi non più in uso alla Libia, di cui all'articolo 1, mentre tutte le proposte emendative riferite agli altri articoli, alcune delle quali presentano profili di particolare complessità anche ai fini dell'ammissibilità, saranno esaminate nella prossima seduta, presumibilmente martedì 24 gennaio.

Le Commissioni concordano.

Stefano STEFANI, presidente della III Commissione, avverte altresì che i relatori hanno ritirato l'emendamento 1.27.

Edmondo CIRIELLI, presidente e relatore per la IV Commissione, intervenendo anche a nome del relatore per la III Commissione, nell'invitare al ritiro dell'emendamento Stefani 1.28, raccomanda l'approvazione dell'emendamento 1.22, da entrambi sottoscritto, di cui illustra le finalità. Apprezza la disponibilità del Governo a continuare nella collaborazione con l'Unione europea per la missione in Georgia e considera importante ai fini delle relazioni con il nuovo Governo libico l'instaurazione di una cooperazione anche sul piano dei mezzi militari.

Il sottosegretario Filippo MILONE esprime parere conforme a quello dei relatori.

Stefano STEFANI, presidente della III Commissione, accoglie l'invito al ritiro del proprio emendamento 1.28 esprimendo soddisfazione per il fatto che l'Italia non rinunci a giocare un ruolo significativo nel Caucaso meridionale.

Franco FRATTINI (PdL), relatore per la III Commissione, intervenendo anche a nome del relatore per la IV Commissione, raccomanda l'approvazione dei propri emendamenti 7.4, identico all'emendamento 7.7 Barbi, 7.5, identico all'emendamento 7.8 Corsini, 7.6, 8.1, 8.2, 9.3 e 9.2, mentre invita al ritiro degli emendamenti 7.1, 7.2 e 7.3 Pianetta, 7.9 Narducci, 9.4 Tempestini e 9.1 Pianetta.
Segnala di avere inteso presentare i propri emendamenti, oltre che al fine di riparare ad errori materiali ed a formulazioni imprecise, da un lato sulla base di considerazioni relative alla specificazione delle competenze di natura amministrativa, dall'altro nell'ottica della definizione più funzionale dell'intesa tra il Ministro degli affari esteri e il Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione.


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Il sottosegretario Marta DASSÙ esprime parere conforme a quello dei relatori.

Enrico PIANETTA (PdL) ritira gli emendamenti a sua firma 7.1, 7.2, 7.3 e 9.1 ribadendo l'esigenza già prospettata nella seduta antimeridiana che il Governo faccia chiarezza sulla gestione di un segmento così delicato della politica estera quale la cooperazione allo sviluppo.

Franco NARDUCCI (PD) ritira l'emendamento 7.9, di cui è primo firmatario.

Francesco TEMPESTINI (PD) ritira l'emendamento 9.4, di cui è primo firmatario.

Franco GIDONI (LNP) esprime il proprio dissenso sull'emendamento dei relatori 1.22 per la parte che autorizza la cessione di mezzi militari al Governo libico, che non appare versare in condizioni disastrose sul piano delle risorse disponibili. Ne costituisce testimonianza il fatto che il medesimo Governo si appresta a partecipare in modo significativo alla sottoscrizione dell'aumento di capitale di Unicredit. Sarebbe dunque più corretto, a suo avviso, utilizzare le ingenti risorse stanziate dal nuovo comma 16-bis per aiuti a Paesi realmente bisognosi.

Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano quindi l'emendamento dei relatori 1.22, gli identici emendamenti del relatore per la III Commissione 7.4 e 7.7 Barbi, gli identici emendamenti del relatore per la III Commissione 7.5 e 7.8 Corsini, e gli emendamenti del relatore per la III Commissione 7.6, 8.1, 8.2, 9.3 e 9.2.

Stefano STEFANI, presidente della III Commissione, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 20.20.

Commissioni Riunite III e IV - Mercoledì 18 gennaio 2012

TESTO AGGIORNATO AL 24 GENNAIO 2012

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ALLEGATO

DL 215/2011: Proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché disposizioni urgenti per l'amministrazione della difesa. (C. 4864 Governo).

EMENDAMENTI ED ARTICOLI AGGIUNTIVI
ART. 1.

Al comma 1, sostituire le parole: «la spesa di euro 747.649.929» con le seguenti: «la spesa di euro 550.000.000».
1. 1. Gidoni.

Al comma 1, sostituire le parole: «la spesa di euro 747.649.929» con le seguenti: «la spesa di euro 560.000.000».
1. 2. Gidoni.

Al comma 1, sostituire le parole: «la spesa di euro 747.649.929» con le seguenti: «la spesa di euro 570.000.000».
1. 3. Gidoni.

Al comma 1, sostituire le parole: «la spesa di euro 747.649.929» con le seguenti: «la spesa di euro 580.000.000».
1. 4. Gidoni.

Al comma 1, sostituire le parole: «la spesa di euro 747.649.929» con le seguenti: «la spesa di euro 590.000.000».
1. 5. Gidoni.

Al comma 1, sostituire le parole: «la spesa di euro 747.649.929» con le seguenti: «la spesa di euro 600.000.000».
1. 6. Gidoni.

Al comma 1, sostituire le parole: «la spesa di euro 747.649.929» con le seguenti: «la spesa di euro 610.000.000».
1. 7. Gidoni.

Al comma 1, sostituire le parole: «la spesa di euro 747.649.929» con le seguenti: «la spesa di euro 620.000.000».
1. 8. Gidoni.

Al comma 1, sostituire le parole: «la spesa di euro 747.649.929» con le seguenti: «la spesa di euro 630.000.000».
1. 9. Gidoni.

Al comma 1, sostituire le parole: «la spesa di euro 747.649.929» con le seguenti: «la spesa di euro 640.000.000».
1. 10. Gidoni.


Pag. 47

Al comma 1, sostituire le parole: «la spesa di euro 747.649.929» con le seguenti: «la spesa di euro 650.000.000».
1. 11. Gidoni.

Al comma 1, sostituire le parole: «la spesa di euro 747.649.929» con le seguenti: «la spesa di euro 660.000.000».
1. 12. Gidoni.

Al comma 1, sostituire le parole: «la spesa di euro 747.649.929» con le seguenti: «la spesa di euro 670.000.000».
1. 13. Gidoni.

Al comma 1, sostituire le parole: «la spesa di euro 747.649.929» con le seguenti: «la spesa di euro 680.000.000».
1. 14. Gidoni.

Al comma 1, sostituire le parole: «la spesa di euro 747.649.929» con le seguenti: «la spesa di euro 690.000.000».
1. 15. Gidoni.

Al comma 1, sostituire le parole: «la spesa di euro 747.649.929» con le seguenti: «la spesa di euro 700.000.000».
1. 16. Gidoni.

Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. I contingenti di personale militare impiegato nelle missioni di cui al comma 1 sono ridotti, rispetto a quelli effettivamente impiegati nelle medesime missioni alla data del 31 dicembre 2012:
a) di almeno il 10 per cento entro il 30 giugno 2012;
b) di almeno il 10 per cento entro il 31 dicembre 2012.
1. 17. Maurizio Turco, Beltrandi, Bernardini, Farina Coscioni, Mecacci, Zamparutti.

Al comma 2, sostituire le parole: «la spesa di euro 157.012.056» con le seguenti: «la spesa di euro 125.000.000».
1. 18. Gidoni.

Al comma 2, sostituire le parole: «la spesa di euro 157.012.056» con le seguenti: «la spesa di euro 135.000.000».
1. 19. Gidoni.

Al comma 2, sostituire le parole: «la spesa di euro 157.012.056» con le seguenti: «la spesa di euro 145.000.000».
1. 20. Gidoni.

Al comma 3, sostituire le parole: «di cui all'articolo 4, comma 3, del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 228, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 febbraio 2011, n. 9» con le seguenti: «di cui all'articolo 4, comma 3, del decreto-legge 12 luglio 2011, n. 107, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 agosto 2011, n. 130».
1. 23. Il Relatore per la IV Commissione.

Al comma 8, sostituire le parole: «euro 256.320» con le seguenti: «euro 768.960».

Conseguentemente, all'articolo 10, comma 1, sostituire le parole: «euro 1.402.405.458» con le seguenti: «euro 1.402.910.098».
1. 24. Mecacci, Beltrandi, Bernardini, Farina Coscioni, Maurizio Turco, Zamparutti.


Pag. 48

Al comma 9, sostituire le parole: «in Cipro» con le seguenti: «in Cyprus».
1. 25.Il Relatore per la IV Commissione.

Sopprimere il comma 16.
1. 21. Gidoni.

Al comma 16, sostituire le parole: «euro 10.081.868» con le seguenti: «euro 9.742.928».

Conseguentemente:
al comma 16, inserire i seguenti:
«16-bis. Il Ministero della difesa è autorizzato a cedere, a titolo gratuito, al Governo provvisorio libico mezzi non più in uso alle Forze armate. Per la finalità di cui al presente comma è autorizzata, per l'anno 2012, la spesa di euro 1.025.000.
16-ter. È autorizzata, a decorrere dal 1o marzo 2012 e fino al 31 dicembre 2012, la spesa di euro 338.947 per la proroga della partecipazione di personale militare alla missione di vigilanza dell'Unione europea in Georgia, denominata EUMM Georgia, di cui all'articolo 4, comma 12, del decreto-legge 12 luglio 2011, n. 107, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 agosto 2011, n. 130»;
all'articolo 10, comma 1, sostituire le parole: «euro 1.402.405.458» con le seguenti: «euro 1.403.430.465».
1. 22. I Relatori.
(Approvato)

Al comma 17, sostituire le parole: «euro 143.259» con le seguenti: «euro 429.777».

Conseguentemente, all'articolo 10, comma 1, sostituire le parole: «euro 1.402.405.458» con le seguenti: «euro 1.402.691.976».
1. 26. Mecacci, Beltrandi, Bernardini, Farina Coscioni, Maurizio Turco, Zamparutti.

Dopo il comma 29, inserire il seguente:
30. È autorizzata, a decorrere dal 1o gennaio 2012 e fino al 14 settembre 2012, la spesa di euro 659.835 per la proroga della partecipazione di personale militare alla missione di vigilanza dell'Unione europea in Georgia, denominata EUMM Georgia, di cui all'articolo 4, comma 12, del decreto-legge 12 luglio 2011, n. 107, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 agosto 2011, n. 130.

Conseguentemente, all'articolo 10, comma 1, sostituire le parole: «euro 1.402.405.458» con le seguenti: «euro 1.403.065.293».
*1. 27. I Relatori.

Dopo il comma 29, inserire il seguente:
30. È autorizzata, a decorrere dal 1o gennaio 2012 e fino al 14 settembre 2012, la spesa di euro 659.835 per la proroga della partecipazione di personale militare alla missione di vigilanza dell'Unione europea in Georgia, denominata EUMM Georgia, di cui all'articolo 4, comma 12, del decreto-legge 12 luglio 2011, n. 107, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 agosto 2011, n. 130.

Conseguentemente, all'articolo 10, comma 1, sostituire le parole: «euro 1.402.405.458» con le seguenti: «euro 1.403.065.293».
*1. 28. Stefani.

ART. 2.

Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. All'articolo 3, comma 4, della legge 3 agosto 2009, n. 108 le parole: «Si applicano l'articolo 19, primo comma, del testo unico delle norme sul trattamento di quiescenza dei dipendenti civili e militari dello Stato» sono sostituite con le seguenti: «Si applicano l'articolo 18 del testo


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unico delle norme sul trattamento di quiescenza dei dipendenti civili e militari dello Stato».
2. 1. Maurizio Turco, Beltrandi, Bernardini, Farina Coscioni, Mecacci, Zamparutti.

Al comma 3, dopo le parole: «di cui all'articolo 1, commi 5 e 11,» inserire le seguenti: «del presente decreto».
2. 2.Il Relatore per la IV Commissione.

Dopo il comma 2, aggiungere il seguente:
All'articolo 3, comma 1, della legge 3 agosto 2009, n. 108, dopo le parole: «dei Paesi interessati» sono aggiunte le seguenti: «, ovvero delle zone di intervento stabilite ai sensi della legge 11 dicembre 1962, n. 1746 e fino alla data di uscita dalle stesse».
2. 9. Maurizio Turco, Beltrandi, Bernardini, Farina Coscioni, Mecacci, Zamparutti.

Dopo il comma 2, aggiungere il seguente:
All'articolo 3, comma 1, lettera b), della legge 3 agosto 2009, n. 108, dopo la parola: «ISAF» sono aggiunte le seguenti: «ACTIVE ENDEAVOUR, ATALANTA».
2. 8. Maurizio Turco, Beltrandi, Bernardini, Farina Coscioni, Mecacci, Zamparutti.

Dopo il comma 3, aggiungere il seguente:
3-bis. Al fine di garantire il pieno rispetto dei diritti e delle tutele del personale militare e civile delle Forze armate e delle Forze di polizia di cui alla presente legge, anche ai fini dell'eventuale riconoscimento della qualifica di vittima del dovere, ovvero vittima del servizio, all'articolo 1878 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, è aggiunto il seguente comma:
«2. All'articolo 14 del decreto del Presidente della Repubblica 29 ottobre 2001, n. 461:
a) dopo il comma 2, inserire il seguente:
2-bis. Il superamento del computo massimo dei termini procedimentali previsti dal comma precedente senza che sia stato emesso il provvedimento finale determina l'accoglimento della domanda di cui all'articolo 2 e il conseguente riconoscimento della dipendenza da causa di servizio, anche nei casi previsti dall'articolo 3.»;
b) dopo il comma 5-bis, inserire il seguente:
6. I termini procedimentali per il compimento degli atti di competenza dell'amministrazione previsti dal presente regolamento sono perentori. Il superamento di detti termini costituisce fatto illecito sanzionabile a norma dell'articolo 328, comma primo, del codice penale. Il responsabile che abbia provocato col proprio fatto illecito, colposo o doloso, un danno ingiusto è obbligato a risarcire il danneggiato».
2. 10. Maurizio Turco, Beltrandi, Bernardini, Farina Coscioni, Mecacci, Zamparutti.

Sostituire il comma 4 con il seguente:
«4. In relazione alle esigenze di supporto sanitario nelle missioni internazionali di cui al presente decreto, il Ministero della difesa può avvalersi del personale appartenente alla Croce Rossa Italiana e dei relativi mezzi e materiali necessari».
2. 3. Laganà Fortugno, Rugghia, Garofani, Villecco Calipari, Giacomelli, Gianni Farina, Fioroni, La Forgia, Letta, Migliavacca, Mogherini Rebesani, Recchia, Rosato, Rigoni, Vico.


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ART. 4.

Dopo il comma 1, inserire il seguente:
1-bis. L'articolo 1 del decreto-legge 25 maggio 1994, n. 313, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 luglio 1994, n. 460, e successive modificazioni, si applica anche ai fondi destinati al pagamento di spese, principali e accessorie, per servizi e forniture aventi finalità di difesa nazionale e sicurezza, nonché agli emolumenti di qualsiasi tipo dovuti al personale amministrato dal Ministero della difesa, accreditati mediante aperture di credito in favore dei funzionari delegati degli uffici centrali e periferici del Ministero della difesa.
1-ter. Gli atti di sequestro e di pignoramento afferenti ai fondi di cui al comma 1-bis sono nulli. La nullità è rilevabile d'ufficio e gli atti non determinano obbligo di accantonamento da parte delle sezioni della Tesoreria dello Stato né sospendono l'accreditamento di somme destinate ai funzionari delegati centrali e periferici.
4. 1.Il Relatore per la IV Commissione.

ART. 5.

Al comma 1, sostituire le parole: «ed efficientamento» con le seguenti: «e di incremento dell'efficienza».
5. 12.Il Relatore per la IV Commissione.

Dopo il comma 1, inserire il seguente:
1-bis. Gli arsenali e gli stabilimenti militari adibiti allo svolgimento di attività di manutenzione sui mezzi e gli equipaggiamenti delle Forze armate concorrono, all'occorrenza, anche all'espletamento degli interventi manutentivi sui mezzi e gli equipaggiamenti delle Forze di polizia ad ordinamento civile e militare.
5. 1. Gidoni.

Dopo il comma 1, inserire il seguente:
1-bis. A decorrere dal 1o aprile 2012, i sottufficiali che rivestono il grado di maresciallo capo ed equiparati e che godano già del trattamento stipendiale spettante ai primi marescialli ed equiparati, in base alle disposizioni dell'articolo 19 del decreto legislativo 28 febbraio 2001, n. 82 sono autorizzati ad indossare i relativi gradi senza oneri per lo Stato.
5. 3. Gidoni.

Al comma 2, lettera a), numero 2), capoverso, primo periodo, sostituire le parole: con il grado non superiore con le seguenti: di grado non superiore. b) dopo il comma 5-bis, inserire il seguente:
5. 13.Il Relatore per la IV Commissione.

Al comma 2, dopo la lettera c), aggiungere la seguente:
«c-bis) all'articolo 847, dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. La rideterminazione dell'anzianità di grado degli ufficiali in servizio permanente effettivo del ruolo tecnico logistico dell'Arma dei carabinieri, già appartenenti al disciolto ruolo unico, il grado e la relativa anzianità sono rideterminanti, ai soli fini giuridici, in base agli anni di anzianità minima richiesti per le promozioni ad anzianità stabilite nell'articolo 1238 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, calcolati a partire dalla data di immissione nel servizio permanente effettivo».
5. 14. Maurizio Turco, Beltrandi, Bernardini, Farina Coscioni, Mecacci, Zamparutti.

Al comma 2, sostituire la lettera e), con la seguente:
e) all'articolo 2190:
1) il comma 1 è sostituito dal seguente:
«1. Le funzioni attribuite all'Agenzia Industria Difesa sono devolute al Segretario


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Generale della difesa e direttore nazionale degli armamenti entro e non oltre il 31 marzo 2012. Entro la stessa data sono assegnati al Segretario Generale della difesa i contributi, di cui all'articolo 559, determinati per gli importi, rispettivamente, di euro 6.000.000 nell'anno 2012, euro 5.000.000 nell'anno 2013 ed euro 4.000.000 nell'anno 2014; a decorrere dall'anno 2015 i suddetti contributi sono soppressi. Qualora il processo di risanamento delle unità produttive di cui all'articolo 48, comma 1, non risultasse conseguito con il bilancio 2014 per il complesso delle unità produttive, ovvero il bilancio di esercizio a tale data non fosse presentato al Ministero della difesa, si procede alla liquidazione, ai sensi della legge 4 dicembre 1956, n. 1404, di quelle unità che non hanno conseguito la capacità di operare secondo criteri di economica gestione.».
2) il comma 3 è sostituito dal seguente:
«3. Il Segretario Generale della difesa è autorizzato a prorogare i contratti di cui all'articolo 143, comma 3, del regolamento, comunque non oltre la scadenza del 31 dicembre 2014 e, in ogni caso, entro i limiti della spesa già sostenuta nell'anno 2011 per tale tipologia di contratti, ridotta per gli anni 2012, 2013 e 2014, rispettivamente, del 10 per cento, del 20 per cento e del 30 per cento.».
5. 15. Rugghia, Garofani, Villecco Calipari, Giacomelli, Gianni Farina, Fioroni, La Forgia, Laganà Fortugno, Letta, Migliavacca, Mogherini Rebesani, Recchia, Rosato, Rigoni, Vico.

Al comma 2, lettera e), sopprimere il numero 1).
5. 18. Di Stanislao.

Al comma 2, lettera e), sopprimere il numero 2).
5. 16. Di Stanislao.

Al comma 2, lettera e), numero 1), capoverso 1, aggiungere, in fine, il seguente periodo:
1-bis. Per quanto previsto dal presente comma, è fatto obbligo di acquisire il parere delle Commissioni parlamentari competenti.
5. 17. Di Stanislao.

Al comma 2, aggiungere, in fine, la seguente lettera:
e-bis) gli articoli 1803, 1804, 1816, 1815, 2162, 2261, 2262, del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, nonché gli articoli 3 e 5 della legge 28 febbraio 2000, n. 42, sono abrogati.
5. 4. Maurizio Turco, Beltrandi, Bernardini, Farina Coscioni, Mecacci, Zamparutti.

Al comma 2, aggiungere, in fine, la seguente lettera:
e-bis) all'articolo 2270, punto 4), le parole: «regio decreto-legge 20 luglio 1934, n. 1302 e legge di conversione 4 aprile 1935, n. 808: articoli 3, 7, 9 e 10» sono sostituite con le seguenti: «regio decreto-legge 20 luglio 1934, n. 1302 e legge di conversione 4 aprile 1935, n. 808: articoli 3, 7, 9, 10 e 11».
5. 5. Maurizio Turco, Beltrandi, Bernardini, Farina Coscioni, Mecacci, Zamparutti.

Sopprimere il comma 3.
5. 19. Mogherini Rebesani, Rugghia, Garofani, Villecco Calipari, Giacomelli, Gianni Farina, Fioroni, La Forgia, Laganà Fortugno, Letta, Migliavacca, Recchia, Rosato, Rigoni, Vico.


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Al comma 3, alinea, dopo le parole: «della legge 24 dicembre 2003, n. 350,» inserire le seguenti: «e successive modificazioni,»; alla lettera b), dopo le parole: «della legge 23 dicembre 1998, n. 448,» inserire le seguenti: «e successive modificazioni,».
5. 21.Il Relatore per la IV Commissione.

Al comma 3, alinea, dopo le parole: «, della legge 24 dicembre 2003, n. 350, è adottato» inserire le seguenti: «, previa acquisizione del parere vincolante espresso dalle competenti Commissioni parlamentari».
5. 20. Villecco Calipari, Rugghia, Garofani, Giacomelli, Gianni Farina, Fioroni, La Forgia, Laganà Fortugno, Letta, Migliavacca, Mogherini Rebesani, Recchia, Rosato, Rigoni, Vico.

Sopprimere il comma 4.
5. 22. Mogherini Rebesani, Rugghia, Garofani, Villecco Calipari, Giacomelli, Gianni Farina, Fioroni, La Forgia, Laganà Fortugno, Letta, Migliavacca, Recchia, Rosato, Rigoni, Vico.

Al comma 4, aggiungere, in fine, il seguente periodo: «I provvedimenti che dispongono l'utilizzo delle risorse finanziarie di cui al presente comma sono sottoposti al parere vincolante delle competenti Commissioni parlamentari».
5. 23. Villecco Calipari, Rugghia, Garofani, Giacomelli, Gianni Farina, Fioroni, La Forgia, Laganà Fortugno, Letta, Migliavacca, Mogherini Rebesani, Recchia, Rosato, Rigoni, Vico.

Aggiungere, in fine, il seguente comma:
4-bis. Anche in relazione alle esigenze connesse con le missioni internazionali di cooperazione e sviluppo di cui alla presente legge, e fino al definitivo riordino della disciplina concernente le bonifiche da ordigni esplosivi, ai sensi dell'articolo 14, comma 18, della legge 28 novembre 2005, n. 246, il Ministero della difesa continua a emanare le prescrizioni tecniche e ad assicurare le funzioni di vigilanza sulle attività di ricerca e scoprimento di ordigni esplosivi residuali bellici svolte, su richiesta degli interessati, mediante ditte che impiegano personale specializzato, formato a cura del medesimo Ministero, la cui assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro continua ad essere a carico dello Stato.
5. 11. Maurizio Turco, Beltrandi, Bernardini, Farina Coscioni, Mecacci, Zamparutti.

ART. 6.

Sopprimerlo.
6. 1. Di Stanislao.

Al comma 1, lettera a), sostituire le parole: «teorico pratici qualora» con le seguenti: «teorico-pratici, a condizione che».

Conseguentemente alla lettera b), numero 2), sostituire le parole: «a rischio pirateria» con le seguenti: «a rischio di pirateria».
6. 2.Il Relatore per la IV Commissione.

Al comma 1, lettera a), dopo le parole: «incarichi operativi» aggiungere le seguenti: «e siano a tal fine abilitate da apposita certificazione rilasciata dal Ministero della difesa».
6. 3. Villecco Calipari, Rugghia, Garofani, Giacomelli, Gianni Farina, Fioroni, La Forgia, Laganà Fortugno, Letta, Migliavacca, Mogherini Rebesani, Recchia, Rosato, Rigoni, Vico.


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ART. 7.

Al comma 1, sostituire le parole: il Ministro degli affari esteri e il Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione possono inviare o reclutare con le seguenti: può essere inviato o reclutato.
*7. 4.Il Relatore per la III Commissione.
(Approvato)

Al comma 1 sostituire le parole: il Ministro degli Affari esteri e il Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione possono inviare o reclutare con le seguenti: può essere inviato o reclutato.
*7. 7. Barbi, Maran, Tempestini, Porta, Narducci, Corsini, Touadi, Pistelli.
(Approvato)

Al comma 1, sostituire le parole: e il Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione possono con la seguente: può.
7. 1. Pianetta, Nirenstein, Renato Farina, Boniver.

Al comma 2, sostituire le parole: e il Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione identificano con le seguenti: , sentito il Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione,.
7. 2. Pianetta, Nirenstein, Renato Farina, Boniver.

Al comma 2, dopo le parole: il Ministro degli affari esteri e il Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione aggiungere le seguenti: , d'intesa tra loro,.
*7. 5.Il Relatore per la III Commissione.
(Approvato)

Al comma 2 dopo le parole: il Ministro degli affari esteri e il Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione aggiungere le seguenti: , d'intesa tra di loro,.
*7. 8. Corsini, Barbi, Maran, Tempestini, Porta, Narducci, Touadi, Pistelli.

Al comma 3, sostituire le parole: e il Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione, con decreto, possono con le seguenti: , sentito il Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione, può.
7. 3. Pianetta, Nirenstein, Renato Farina, Boniver.

Al comma 3, dopo le parole: il Ministro degli affari esteri e il Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione, con decreto, aggiungere le seguenti: d'intesa tra di loro,.
7. 9. Narducci, Porta, Touadi, Corsini, Barbi, Maran, Tempestini, Pistelli.

Al comma 3, dopo le parole con decreto aggiungere le seguenti: adottato d'intesa tra loro.
7. 6.Il Relatore per la III Commissione.
(Approvato)

ART. 8.

Al comma 8, sostituire le parole: per l'anno 2011 con le seguenti: per l'anno 2012.
8. 1.Il Relatore per la III Commissione.
(Approvato)

Al comma 14, dopo le parole: da reperire in loco aggiungere le seguenti: per un periodo.
8. 2.Il Relatore per la III Commissione.
(Approvato)


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ART. 9.

Sopprimere il comma 1.

Conseguentemente, all'articolo 7, aggiungere in fine il seguente comma:
3-bis. Fatto salvo quanto previsto dalla legge n. 49 del 1987, per assicurare il necessario coordinamento delle attività e l'organizzazione degli interventi e delle iniziative di cui al presente articolo, nell'ambito degli stanziamenti previsti, il Ministro degli affari esteri e il Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione, con decreti di natura non regolamentare adottati d'intesa tra loro, possono provvedere alla costituzione di strutture operative temporanee.

Conseguentemente, all'articolo 8, aggiungere infine il seguente comma:
15-bis. Fatto salvo quanto previsto dalla legge n. 49 del 1987, per assicurare il necessario coordinamento delle attività e l'organizzazione degli interventi e delle iniziative di cui al presente articolo, nell'ambito degli stanziamenti previsti, il Ministro degli affari esteri, con propri decreti di natura non regolamentare, può provvedere alla costituzione di strutture operative temporanee.
9. 3.II Relatore per la III Commissione.
(Approvato)

Sostituire il comma 1 con il seguente:
1. Fatto salvo quanto previsto dalla legge 26 febbraio 1987, n. 49, per assicurare il necessario coordinamento delle attività e l'organizzazione degli interventi e delle iniziative di cui al presente capo, il Ministro degli affari esteri e il Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione, d'intesa tra di loro, provvedono alla costituzione di strutture operative temporanee nell'ambito degli stanziamenti di cui agli articoli 7 e 8.
9. 4. Tempestini, Pistelli, Barbi, Narducci, Corsini, Touadi, Maran, Porta.

Al comma 1, sopprimere il secondo periodo.
9. 1. Pianetta, Nirenstein, Renato Farina, Boniver.

Al comma 8, sostituire le parole: entrata in vigore con le seguenti: di conversione in legge.
9. 2.Il Relatore per la III Commissione.
(Approvato)

ART. 10.

Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. All'articolo 55 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, come convertito dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, sono abrogati i commi da 5-bis a 5-sexies. I risparmi di spesa derivanti dal presente comma sono destinati al finanziamento del fondo di cui al comma 1.
*10. 1.Paglia, Di Biagio.

Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. All'articolo 55 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, come convertito dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, sono abrogati i commi da 5-bis a 5-sexies. I risparmi di spesa derivanti dal presente comma sono destinati al finanziamento del fondo di cui al comma 1.
*10. 2. Gidoni.


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Dopo l'articolo 10, inserire il seguente:

Art. 10-bis.
(Comunicazioni al Parlamento).

1. I ministri degli affari esteri e della difesa, con cadenza quadrimestrale, rendono comunicazioni alle Commissioni parlamentari competenti sullo stato delle missioni in corso e degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione di cui al presente decreto.
10. 01. Tempestini, Pianetta.

Dopo l'articolo 10, inserire il seguente:

Art. 10-bis.
(Relazione al Parlamento).

1. Entro sei mesi dall'entrata in vigore del presente decreto, il Governo presenta al Parlamento una relazione analitica sulle missioni militari e di polizia di cui al presente decreto, con riferimento all'evoluzione di ciascuna missione, agli obiettivi prefissati e alla verifica dei risultati conseguiti.
10. 02. Tempestini, Rugghia, Barbi, Villecco Calipari, Maran, Pistelli, Mogherini Rebesani, Porta, Narducci, Corsini, Touadi.

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