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Resoconti stenografici delle indagini conoscitive

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Commissione IV
21.
Mercoledì 13 ottobre 2010
INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:

Cirielli Edmondo, Presidente ... 2

INDAGINE CONOSCITIVA SULL'ACQUISIZIONE DEI SISTEMI D'ARMA, DELLE OPERE E DEI MEZZI DIRETTAMENTE DESTINATI ALLA DIFESA NAZIONALE, A VENTI ANNI DALL'ENTRATA IN VIGORE DELLA LEGGE 4 OTTOBRE 1988, N. 436

Seguito dell'esame e approvazione del documento conclusivo:

Cirielli Edmondo, Presidente ... 2 4
Beltrandi Marco (PD) ... 4
Cicu Salvatore (PdL) ... 4
Di Stanislao Augusto (IdV) ... 3
Gidoni Franco (LNP) ... 4
Recchia Pier Fausto (PD) ... 3

ALLEGATO: Documento conclusivo approvato dalla Commissione ... 5
Sigle dei gruppi parlamentari: Popolo della Libertà: PdL; Partito Democratico: PD; Lega Nord Padania: LNP; Unione di Centro: UdC; Futuro e Libertà per l’Italia: FLI; Italia dei Valori: IdV; Misto: Misto; Misto-Alleanza per l’Italia: Misto-ApI; Misto-Noi Sud Libertà e Autonomia-Partito Liberale Italiano: Misto-Noi Sud LA-PLI; Misto-Movimento per le Autonomie-Alleati per il Sud: Misto-MpA-Sud; Misto-Liberal Democratici-MAIE: Misto-LD-MAIE; Misto-Minoranze linguistiche: Misto-Min.ling.; Misto-Repubblicani, Azionisti. Alleanza di Centro: Misto-RAAdC.

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COMMISSIONE IV
DIFESA

Resoconto stenografico

INDAGINE CONOSCITIVA


Seduta di mercoledì 13 ottobre 2010


Pag. 2

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE EDMONDO CIRIELLI

La seduta comincia alle 11,05.

(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Pubblicità dei lavori.

PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso.
(Così rimane stabilito).

Seguito dell'esame del documento conclusivo.

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sull'acquisizione dei sistemi d'arma, delle opere e dei mezzi direttamente destinati alla difesa nazionale, a venti anni dall'entrata in vigore della legge 4 ottobre 1988, n. 436, il seguito dell'esame del documento conclusivo.
Avverto che, sulla base delle diverse proposte di modifica e di integrazione che sono pervenute, ho predisposto una nuova formulazione della proposta di documento conclusivo. Di ciascuna proposta riepilogherò ora brevemente il contenuto, così come recepito nel documento, ricordando i gruppi che l'hanno presentata.
Avverto, inoltre, che nel testo in distribuzione le citate modifiche e integrazioni sono state evidenziate in grassetto e figurano, ad eccezione di una, sia nei paragrafi di riferimento sia nelle conclusioni.
La prima proposta, presentata dai gruppi del Partito Democratico e dell'Italia dei Valori, riguarda il problema dell'integrazione tra le componenti logistiche delle Forze armate. In particolare, essa tende a realizzare tale integrazione prevedendo l'istituzione di un unico centro di responsabilità, non necessariamente coincidente con la figura del Capo di stato maggiore della difesa, come invece indicato nella precedente versione del documento conclusivo.
Si individua, quindi, una soluzione aperta e adattabile anche alle nuove indicazioni emerse dallo schema di Regolamento recante modifiche al Testo unico delle disposizioni regolamentari presentato dal Governo, che tende a far confluire la responsabilità in materia di procurement sul segretario generale della Difesa.
Si suggerisce, inoltre, l'istituzione di un sistema informatico centralizzato per la gestione unitaria della logistica e delle scorte, nonché la valorizzazione dell'area tecnico-industriale, in modo da consentire di realizzare le attività di manutenzione in economia, ove ciò risulti economicamente conveniente, ovvero quando ne derivino vantaggi dal punto di vista operativo, affidando invece tale attività all'esterno qualora vi siano vantaggi economici.
La seconda proposta, presentata dai gruppi del Partito Democratico e dell'Italia dei Valori, esorta a valutare attentamente, considerata la delicatezza della materia, l'opportunità di prevedere il divieto per i responsabili del procurement militare di assumere incarichi dirigenziali nell'industria degli armamenti per un congruo periodo di tempo decorrente dalla data di cessazione del servizio.
La terza proposta, presentata dal gruppo della Lega Nord, sottolinea come nell'ambito dei programmi finanziati congiuntamente dai Ministeri dello sviluppo economico e della difesa vi sia anche il


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programma Eurofighter. Tale proposta, peraltro, avendo esclusivamente carattere informativo, non è stata riportata nelle conclusioni, ma soltanto nel paragrafo 2, concernente i finanziamenti erogati dal Ministero dello sviluppo economico.
La quarta proposta, presentata dai gruppi del Partito Democratico e dell'Italia dei Valori, prevede che la presentazione della relazione periodica del Comitato permanente per il monitoraggio dei programmi di armamento della Commissione difesa avvenga prima della scadenza del termine per la trasmissione alle Camere del documento riassuntivo annuale da parte del Governo, in modo da poter disporre tempestivamente di un valido strumento istruttorio.
La quinta proposta, presentata dal gruppo della Lega Nord, sottolinea il fatto che attraverso l'attività del Comitato permanente potrebbe svolgersi in maniera strutturata tutta la complessa attività di controllo attualmente dispersa negli atti di sindacato ispettivo dei singoli deputati, che, per quanto preziosi, risultano, per la loro stessa natura, inidonei a offrire una sistematica visione d'insieme della materia.
La sesta proposta, elaborata sulla base delle indicazioni dei gruppi del Partito Democratico e dell'Italia dei Valori, prescrive che le relazioni illustrative che corredano i programmi relativi al rinnovamento e all'ammodernamento dei sistemi d'arma, delle opere, dei mezzi e dei beni direttamente destinati alla difesa nazionale dovrebbero precisare se si intenda ricorrere alla deroga prevista dall'articolo 346 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea anche per le esigenze di segretezza, indicandone le ragioni.
La stessa precisazione, peraltro, dovrebbe essere contenuta nel predetto documento riassuntivo, con riferimento a ciascun programma d'arma, compresi quelli in itinere, per i quali si sia già fatto ricorso alla medesima deroga. In questo modo si avrebbe un quadro chiaro delle opere e dei programmi realizzati a trattativa privata.
Il gruppo del PdL, ovviamente, ha dato il suo contributo alla redazione del documento conclusivo nella proposta del sottoscritto.
Do la parola ai colleghi che intendono intervenire per dichiarazione di voto.

PIER FAUSTO RECCHIA. Intervengo solo un minuto per rilevare che abbiamo svolto un buon lavoro. L'indagine conoscitiva ha messo in evidenza le criticità dell'applicazione della legge Giacchè da noi già osservate quando la Commissione ha dovuto esprimere il parere sugli atti recanti i vari sistemi d'arma.
L'obiettivo che si pone il documento è sostanzialmente condiviso, dal momento che esso cerca di mettere in coerenza l'efficienza dell'attività del Governo con l'attività di indirizzo e di controllo che attualmente non svolge il Parlamento. Il documento conclusivo, quindi, si fa carico di cercare di mettere riparo a tale situazione.
Non entro nel merito dei punti, perché abbiamo già ribadito più volte che li condividiamo. Condividiamo, in particolare, il documento programmatico e il fatto che il Comitato permanente vada rafforzato il più possibile.
Esprimo un dubbio personale sul ruolo del Consiglio supremo di difesa, perché non capisco quali siano i poteri che esercita, soprattutto dal punto di vista della procedura, ossia come si inserisca la sua azione dentro la procedura, considerato che in qualsiasi momento può verificare la situazione dei sistemi d'arma.
Gli altri punti sono tutti condivisibili. Naturalmente, avendo raccolto anche le osservazioni che noi avevamo presentato con il nostro documento, annuncio il nostro voto favorevole sul documento stesso.

AUGUSTO DI STANISLAO. Anche noi esprimiamo un parere favorevole e affermiamo che, questa volta, si è compiuto un buon lavoro da parte di tutti, senza condizionamenti di carattere ideologico o di posizioni politiche. Nessuno ha vissuto di rendita in attesa che si definissero alcune questioni che ritengo molto importanti.
Penso che il contributo dato dal gruppo dell'Italia dei Valori sia stato di qualità e di contenuto e che, attraverso la nostra presenza, si sia «costretto» - mi si passi il termine - a chiudere subito la partita


Pag. 4

per dare finalmente una risposta definitiva, importante e sistematica a una situazione che altrimenti rischiava di arrivare alle calende greche.
Sono convinto che, in virtù di quanto emerso nel corso delle audizioni e del contributo che ognuno di noi ha fornito, la Commissione sia stata in grado di convergere su un documento unitario di grande dignità e qualità, e che, alla fine, le integrazioni proposte da noi, ma anche dagli altri gruppi, abbiano consentito al documento stesso di arricchirsi di ulteriori elementi di carattere politico-istituzionale che gli hanno permesso di guadagnare tono e che sicuramente consentiranno un'applicazione concreta dei principi in esso contenuti.

MARCO BELTRANDI. Anche da parte dei radicali si ritiene che sia stato compiuto un ottimo lavoro. Peraltro, penso che i punti di modifica illustrati siano di particolare significato e valenza. Al riguardo, voglio rivolgere un ringraziamento al gruppo del PD, che ha lavorato in questa direzione.
Voglio anche evidenziare che questo è il documento conclusivo di un'indagine conoscitiva e che, quindi, sicuramente non può avere valenza normativa di alcun tipo. È vero, però, che scrivere determinate proposte su un documento di una Commissione parlamentare rappresenta, comunque, un indirizzo. Mi auguro, quindi, che il Governo vorrà tenerne conto nella sua attività di proposta legislativa.

SALVATORE CICU. Sicuramente si tratta di un lavoro che ci ha consentito di far emergere diverse problematiche complesse, difficili e delicate, che finalmente ci proiettano verso un'opportunità, innanzitutto quella di una condivisione dello schema di documento conclusivo, con la possibilità che, nel confronto col Governo e, nel prosieguo, con il Comitato permanente, si possano realizzare concrete opportunità di modifica legislativa.
Come sappiamo, si tratta di un tema necessario per inserirci in un processo che vede finalmente la possibilità che anche questo settore si inserisca in un contesto molto più ampio, quello europeo, e che attraverso questo documento si possa definire anche una concreta partecipazione del Parlamento alle decisioni in uno dei settori strategicamente più rilevanti e importanti, che riguarda la programmazione degli armamenti e non solo.
È evidente che abbiamo svolto le audizioni e abbiamo potuto capire meglio e di più le questioni in oggetto. Credo che ora subentri il compito dei Gruppi e della Commissione di offrire effettivamente la possibilità di una produzione normativa all'altezza della situazione.

FRANCO GIDONI. Anche il gruppo della Lega Nord voterà a favore di questo documento. Condividiamo quanto affermato dal deputato Cicu e il fatto che questo documento conclusivo sia la base da cui possano scaturire azioni concrete nel campo della regolamentazione e dell'acquisizione dei sistemi d'arma.
Come stimolo ai colleghi di Commissione, credo che l'iniziativa possa già partire, a breve termine, con alcune risoluzioni sui temi trattati e, ovviamente, come sostiene il collega Cicu, con un atto o una proposta legislativa condivisa da tutti i gruppi. Sarebbe la conclusione migliore di questo lavoro, che ci ha visti impegnati per due anni.

PRESIDENTE. Nessun altro chiedendo di intervenire, pongo in votazione la proposta di documento conclusivo, così come riformulata (vedi allegato).
(È approvata).

Nel rilevare l'approvazione all'unanimità della nuova formulazione della proposta di documento conclusivo, dichiaro conclusa la seduta.

La seduta termina alle 11,25.

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