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Resoconti stenografici delle indagini conoscitive

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Commissione IX
22.
Mercoledì 26 novembre 2008
INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:

Valducci Mario, Presidente ... 3

INDAGINE CONOSCITIVA SULL'ASSETTO E SULLE PROSPETTIVE DELLE NUOVE RETI DEL SISTEMA DELLE COMUNICAZIONI ELETTRONICHE

Seguito dell'esame del documento conclusivo:

Valducci Mario, Presidente ... 3 7
Biasotti Sandro (PdL) ... 6
Carra Enzo (PD) ... 6
Crosio Jonny (LNP) ... 5
Misiti Aurelio Salvatore (IdV) ... 5
Montagnoli Alessandro (LNP) ... 6
Sarubbi Andrea (PD) ... 4
Sigle dei gruppi parlamentari: Popolo della Libertà: PdL; Partito Democratico: PD; Lega Nord Padania: LNP; Unione di Centro: UdC; Italia dei Valori: IdV; Misto: Misto; Misto-Movimento per l'Autonomia: Misto-MpA; Misto-Minoranze linguistiche: Misto-Min.ling.; Misto-Liberal Democratici-Repubblicani: Misto-LD-R.

COMMISSIONE IX
TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI

Resoconto stenografico

INDAGINE CONOSCITIVA


Seduta di mercoledì 26 novembre 2008


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PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MARIO VALDUCCI

La seduta comincia alle 14.

(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.
(Così rimane stabilito).

Seguito dell'esame del documento conclusivo.

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sull'assetto e sulle prospettive delle nuove reti del sistema delle comunicazioni elettroniche, il seguito dell'esame del documento conclusivo.
Avverto che, in relazione alle proposte di integrazione presentate da diversi membri della Commissione, ho predisposto un'ulteriore formulazione del documento conclusivo, che è in distribuzione. Le modifiche e le integrazioni sono evidenziate in neretto.
Ho ritenuto opportuno accogliere diverse integrazioni dei colleghi Montagnoli e Crosio, finalizzate ad ampliare e rafforzare le parti del documento relative alla informatizzazione della pubblica amministrazione e alla promozione della conoscenza e dell'uso degli strumenti informatici anche nell'ambito dell'educazione scolastica.
In particolare, è stata accolta un'integrazione che, rispetto alla necessità di promuovere iniziative finalizzate ad accrescere la conoscenza e l'impiego degli strumenti informatici, propone di fare esplicito riferimento all'esigenza di inserire nei programmi scolastici di diverso ordine e grado di istruzione l'insegnamento dell'informatica, nonché all'esigenza di sollecitare l'informatizzazione di alcuni adempimenti fiscali, come le fatture digitali, e delle gare di appalto per le opere pubbliche.
Una seconda integrazione è volta a sostenere l'azione di digitalizzazione della pubblica amministrazione, nella prospettiva di pervenire a una vera e propria interoperabilità tra le reti delle diverse amministrazioni a livello nazionale, regionale, provinciale e comunale.
Nella medesima ottica è stato, altresì, rafforzato il riferimento al ruolo di indirizzo del CNIPA, al fine di favorire l'integrazione e la condivisione tra i sistemi delle pubbliche amministrazioni.
Infine, è stata inserita una specifica menzione del sistema di e-procurement, finalizzato a incentivare il ricorso all'informatica nell'ambito delle procedure di appalto di forniture e servizi, anche in considerazione dei risparmi di spesa che potrebbero derivare da una maggiore cooperazione tra la CONSIP e le strutture incaricate degli acquisti a livello territoriale.
In questa parte del documento ho inserito anche la proposta volta ad evidenziare che l'informatizzazione della pubblica amministrazione deve essere perseguita in una logica di contenimento dei


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costi e di miglioramento della qualità dei servizi, che vada a beneficio diretto dei cittadini.
Ho ritenuto, inoltre, opportuno recepire sostanzialmente la proposta di integrazione dell'onorevole Barbareschi, volta ad evidenziare l'importanza di una produzione di contenuti di qualità anche legati agli elementi specifici della tradizione culturale italiana, in considerazione della rilevanza che un'industria nazionale in grado di fornire contenuti adeguati assume sia sul piano economico, sia sul piano culturale.
L'onorevole Barbareschi ha indicato, altresì, alcune precisazioni principalmente di carattere tecnico, che sono state in ampia misura accolte. Tali precisazioni - che, lo ricordo, sono evidenziate in neretto - riguardano in particolare la configurazione di Open Access e l'idoneità della soluzione adottata da Telecom a garantire la gestione imparziale della rete e assicurare l'accesso alla stessa a parità di condizioni per tutti gli operatori.
Altre precisazioni suggerite dal deputato Barbareschi e accolte nel documento riguardano le caratteristiche delle tecnologie wireless e la disciplina comunitaria in merito alla regolazione del mercato al dettaglio della banda larga.
Infine, è stata accolta la proposta del collega Nizzi di eliminare l'avverbio «gradualmente», laddove si evidenzia la necessità di giungere ad un sistema universale di accesso imperniato sulle quattro tecnologie disponibili.
Di mia iniziativa ho, inoltre, rafforzato le indicazioni già contenute nel documento per quanto concerne l'attribuzione all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni di adeguati poteri di intervento in relazione alla separazione gestionale adottata da Telecom e per quanto concerne la valenza che può assumere il censimento generale delle reti avviato dal Ministero per lo sviluppo economico.
A questo punto, credo sia possibile esprimere qualche valutazione finale, rinviando la votazione del documento conclusivo alla seduta di martedì. Dopo il voto, potremmo organizzare, con la partecipazione di almeno un rappresentante per gruppo, una conferenza stampa per presentare alla stampa il documento, che sarà illustrato - vi anticipo - anche attraverso grafici di sintesi. Distribuiremo sia il testo, che verrà approvato, sia una sintesi.
Do la parola ai colleghi che intendono intervenire.

ANDREA SARUBBI. Signor presidente, avrei motivi personali per recriminare, in quanto le due proposte emendative che avevo avanzato non sono state accolte.
In realtà, credo che vi siano molti più motivi per essere soddisfatti di questo lavoro che abbiamo svolto insieme, che secondo me può essere una testimonianza di come, al di là delle schermaglie politiche, si possa serenamente lavorare insieme, quando si ha a cuore la vita delle persone. Certo, non stiamo discutendo del pane o dell'acqua, sebbene purtroppo ci sarebbe da farlo, ma comunque stiamo parlando di strutture che possono migliorare la qualità della vita delle persone, in particolare oggi in Italia.
Si tratta di problemi che forse i padri costituenti non avrebbero mai pensato di dover affrontare e che noi, essendo cambiato il mondo in cui viviamo, siamo costretti ad affrontare, anche con poca esperienza. Sperimenteremo sul campo se quello che facciamo oggi è giusto o meno. Si procede, quindi, per tentativi ed errori.
Sono, tuttavia, convinto che il nostro sia un tentativo abbastanza valido. Posso dire, senza polemica, che se avessimo scritto noi del Partito Democratico il documento conclusivo di questa indagine conoscitiva, forse avremmo puntualizzato maggiormente alcuni aspetti, soprattutto relativi al ruolo dell'incumbent e alla posizione di Telecom.
Riconosco, invece, che da parte della maggioranza c'è una cautela maggiore nei confronti del Governo, probabilmente per lasciare a quest'ultimo le mani più libere in materia. Mi rendo anche conto, però, che si tratta di un'indagine conoscitiva, pertanto questi sono limiti fissati dalla natura stessa del nostro lavoro.


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Detto questo, oltre a ringraziare lei, come ho già fatto in altre circostanze, vorrei ringraziare anche gli amici della Lega per il contributo che hanno dato, in particolare sull'informatizzazione della pubblica amministrazione. In Aula facciamo spesso polemiche e ci troviamo su posizioni diverse, ma alla fine dimostriamo - a noi stessi innanzitutto - che si possono fare insieme anche delle scelte di buonsenso.
Non ho ascoltato uno per uno i componenti del Partito Democratico in Commissione, ma anticipo che da parte nostra ci sarà una disponibilità di massima a votare favorevolmente il documento.

AURELIO SALVATORE MISITI. Sono abbastanza soddisfatto del risultato del lavoro che abbiamo svolto, soprattutto delle integrazioni e delle modifiche finali. In particolare, sono veramente contento che siano state accolte le osservazioni del collega Barbareschi. Penso, infatti, che su quel punto avevamo sorvolato in precedenza nella stesura del documento, quindi ha fatto bene il collega a sollecitarci in quella direzione.
Credo che dobbiamo riconoscere al presidente la capacità di accogliere e di inserire organicamente, all'interno di un testo che aveva finalità un po' diverse, anche le proposte dei colleghi di cui è stato dato conto nella breve relazione appena letta.
Sono soddisfatto, naturalmente, perché diamo un contributo. Il nostro obiettivo, infatti, dovrebbe essere quello di migliorare la situazione italiana in questo campo. Sappiamo che, in alcuni settori delle telecomunicazioni, siamo indietro rispetto all'Europa, mentre in altri, ad esempio nell'uso dei telefonini, siamo in prima fila. Per quanto riguarda l'industria di produzione dell'hardware, ossia l'industria di base che permette lo sviluppo delle telecomunicazioni, credo che dobbiamo fare dei passi avanti.
Questa relazione, con la quale abbiamo voluto imprimere una sorta di spinta, dovrebbe avere - e spero avrà - l'obiettivo di migliorare la situazione italiana rispetto al resto d'Europa e del mondo.
Naturalmente, non possiamo fare miracoli. Per il momento, noi abbiamo dato delle indicazioni, saranno poi il Governo e il Parlamento a decidere se imprimere un'accelerazione su questi aspetti, oppure se investire su altri.
Credo che, in un momento di grande crisi finanziaria internazionale che si riflette anche nell'economia reale, un forte e serio investimento sulle infrastrutture, fisiche e non, delle telecomunicazioni abbia la stessa valenza dell'investimento che si prevede di fare nel campo delle infrastrutture classiche, relative alle quattro modalità di trasporto.
A mio avviso, l'aspetto delle infrastrutture delle telecomunicazioni viene un po' sottovalutato. In generale, non si riesce a comprendere che gli investimenti in questo settore sono più immediatamente produttivi degli altri e possono creare reddito e ricchezza più degli investimenti nelle altre infrastrutture fisiche.
Occorre, dunque, uno sforzo da parte della Commissione per cercare di convincere i gruppi, la maggioranza e il Governo, a prevedere - tra le prossime decisioni che si assumeranno per affrontare la crisi del nostro Paese - investimenti in questo settore, che risulterebbero più produttivi che in altri Paesi, dato che noi registriamo in questo ambito un notevole ritardo.
In questa prospettiva, non posso che plaudere alla conclusione unitaria dell'indagine e del documento conclusivo.

JONNY CROSIO. Dichiaro la piena soddisfazione per questo documento. In particolare, ci ha soddisfatto il lavoro svolto, innanzitutto da parte sua, signor presidente, che ha avuto sicuramente il grande merito di fare un'estrema sintesi, comunque molto soddisfacente, delle proposte da noi espresse. Ai colleghi devo dire che mi ha fatto davvero molto piacere lavorare a questa indagine e a questo documento conclusivo, come diceva il collega Sarubbi, con un atteggiamento sicuramente bipartisan. Abbiamo lavorato con la consapevolezza


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che il sistema delle reti fa parte di un patrimonio che dobbiamo tutelare e cercare di rendere il più possibile performante, per avere un sistema Paese che, riguardo all'infrastruttura della rete, sia all'altezza dei tempi moderni.
Come gruppo abbiamo voluto sottolineare e accentuare quelli che consideriamo elementi fondamentali e fondanti di un sistema Paese al passo con i tempi, con particolare riferimento al sistema delle pubbliche amministrazioni. Nell'obiettivo di rendere queste ultime più dinamiche e al servizio del cittadino, abbiamo posto l'accento sullo sviluppo dell'amministrazione digitale, al quale teniamo in modo particolare, come elemento in grado di creare i presupposti per offrire ai cittadini e al Paese servizi sicuramente migliori.
Abbiamo altresì voluto sottolineare la nostra volontà di affrontare il discorso delle nuove tecnologie. Speriamo che anche il Governo sappia affrontarlo, non in base a valutazioni politiche, ma con una logica «industriale», a beneficio del sistema Paese, come questa Commissione ha dimostrato di saper fare con questa indagine.
In conclusione, signor presidente, a nome del gruppo della Lega Nord dichiaro la piena soddisfazione per il lavoro svolto e per il documento presentato.

SANDRO BIASOTTI. Anche il gruppo del PdL si dichiara ampiamente soddisfatto, innanzitutto per la partecipazione di tutti i gruppi alla formulazione di questo documento: questa circostanza, non usuale in questo inizio di legislatura, ci dà grande soddisfazione.
In secondo luogo, esprimiamo apprezzamento per l'oggetto di questa indagine e per il documento conclusivo, soprattutto nella parte finale, quella più difficile. Se, infatti, in una prima stesura il documento aveva mantenuto una formulazione piuttosto generica sulle quattro ipotesi di conclusione, mi sembra che nell'elaborazione finale siano stati inseriti degli elementi più incisivi rispetto a quella che dovrebbe essere la trasparenza dell'accesso alla rete da parte di Telecom Italia.
Questo dimostra che c'è la volontà di operare per lo sviluppo di questa rete così importante.
Sono anche soddisfatto per la scelta di inserire nel documento un richiamo alla necessità non solo di permettere l'accesso, ma anche di facilitare l'insegnamento ai tanti cittadini che, pur potendo accedere ad Internet, non lo usano. A mio avviso, è questo il vero nocciolo della questione.
In conclusione, ribadisco a nome del PdL la più ampia soddisfazione per questo documento.

ENZO CARRA. L'apprezzamento da parte nostra è già stato espresso dal collega Sarubbi.
Oltre al ringraziamento personale per la serietà e lo scrupolo con il quale lei, signor presidente, ha condotto questi lavori, mi limiterei a rappresentarle la sintesi della sintesi. Intendo dire che molte delle questioni che sono all'interno di questa indagine hanno uno snodo decisivo, di cui il collega Biasotti parlava poco fa: la separazione della rete.
Approfittando di questo momento in cui siamo tutti intorno allo stesso tavolo e condividiamo un'analisi - dobbiamo fermarci a questo, altro non possiamo fare - le chiederei, come presidente di questa Commissione, di fare un passo avanti presso il Governo, perché su questo tema si legiferi il più presto possibile.
Glielo chiedo con grande forza da parte del Partito Democratico.

ALESSANDRO MONTAGNOLI. La ringrazio anch'io, signor presidente. Sicuramente questa è stata un'indagine conoscitiva importante e condivisa da tutti. La ringrazio anche per aver accolto nel documento finale le nostre osservazioni, soprattutto relativamente alla scuola e alle attività scolastiche.
Dal momento che i vari soggetti auditi ci hanno riferito dati diversi, chiedo che, nel momento in cui il Ministero dello sviluppo economico avrà completato il censimento di tutta la rete, renda edotta la Commissione, per permetterci finalmente di conoscere la situazione reale del Paese.


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PRESIDENTE. Ringrazio voi tutti del contributo che avete dato a questo lavoro, che penso debba essere e spero sia oggetto di un'approfondita analisi e soprattutto di un'azione da parte del Governo (da questo punto di vista, mi associo a quanto richiesto poco fa dall'onorevole Carra). Credo che una grande azienda come Telecom non possa concedersi il lusso di «galleggiare», né lo Stato italiano possa concedersi il lusso, da una parte, di aspettare che si aggravino situazioni aziendali e, dall'altra, di non sviluppare una rete di telecomunicazioni all'avanguardia e al passo con i tempi moderni.
Penso che tutto si possa fare, tranne attendere gli eventi. Nel documento si dice chiaramente che, oltre alla necessità di migliorare l'alfabetizzazione delle imprese e dei cittadini, oltre a migliorare il piano industriale attraverso il CNIPA, procedendo alla digitalizzazione della pubblica amministrazione, vi è anche la necessità che lo scorporo della rete sia funzionale, se non societario. Solo così ci sarà una crescita in termini produttivi del nostro Paese.
Ricordo che voteremo il documento alle ore 14,15 di martedì prossimo. Al voto seguirà la conferenza stampa.
Rinvio il seguito dell'esame del documento conclusivo alla prossima seduta.

La seduta termina alle 14,30.

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