Sulla pubblicità dei lavori:
Dal Lago Manuela, Presidente ... 2
INDAGINE CONOSCITIVA SULLA SITUAZIONE E SULLE PROSPETTIVE DEL SISTEMA INDUSTRIALE E MANIFATTURIERO ITALIANO IN RELAZIONE ALLA CRISI DELL'ECONOMIA INTERNAZIONALE
Seguito esame ed approvazione del documento conclusivo:
Dal Lago Manuela, Presidente ... 2 3 4
Cimadoro Gabriele (IdV) ... 2
Lulli Andrea (PD) ... 4
Pezzotta Savino (UdCpTP) ... 3
Vico Ludovico (PD) ... 3
Sigle dei gruppi parlamentari: Popolo della Libertà: PdL; Partito Democratico: PD; Lega Nord Padania: LNP; Unione di Centro per il Terzo Polo: UdCpTP; Futuro e Libertà per il Terzo Polo: FLpTP; Italia dei Valori: IdV; Iniziativa Responsabile (Noi Sud-Libertà ed Autonomia, Popolari d'Italia Domani-PID, Movimento di Responsabilità Nazionale-MRN, Azione Popolare, Alleanza di Centro-AdC, La Discussione): IR; Misto: Misto; Misto-Alleanza per l'Italia: Misto-ApI; Misto-Movimento per le Autonomie-Alleati per il Sud: Misto-MpA-Sud; Misto-Liberal Democratici-MAIE: Misto-LD-MAIE; Misto-Minoranze linguistiche: Misto-Min.ling.
Resoconto stenografico
INDAGINE CONOSCITIVA
La seduta comincia alle 14,20.
(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).
PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.
(Così rimane stabilito).
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla situazione e sulle prospettive del sistema industriale e manifatturiero italiano in relazione alla crisi dell'economia internazionale, il seguito dell'esame del documento conclusivo.
Ricordo che nella seduta svoltasi la settimana scorsa l'onorevole Lulli ha illustrato la proposta di documento conclusivo. La Commissione ha quindi deciso di sospenderne l'esame per consentire a quanti lo volessero di presentare ulteriori osservazioni e rilievi da inserire nel citato documento conclusivo prima di passare alla sua approvazione finale.
Do ora la parola ai deputati che intendano intervenire per formulare ulteriori osservazioni.
GABRIELE CIMADORO. Grazie, presidente. L'onorevole Lulli aveva accennato alla possibilità di divulgare il documento approvato. Non so se a qualcuno interesserà, ma esso rappresenta un lavoro cui ritengo giusto dare adeguato risalto, essendo il risultato di uno sforzo che si è prolungato per oltre due anni e per il quale la Commissione può esprimere la giusta soddisfazione.
Nonostante questo Governo sia probabilmente sordo alle richieste che vengono da tutte le associazioni, da tutti i sindacati, da tutto il mondo del lavoro e dell'impresa, credo che la Commissione abbia fatto tutto ciò che era nella sua disponibilità e che abbia sentito tutti, anche più di quanto non dovesse fare. Stiamo parlando ormai di due anni e mezzo di lavoro. «Per fortuna» la crisi persiste e non ne siamo ancora fuori, altrimenti il documento in oggetto non sarebbe neanche all'ordine del giorno e non sarebbe più di attualità. Per fortuna lo è ancora. Se vi ricordate, il Ministro Tremonti era venuto in Aula nel 2009 e ci aveva comunicato che la crisi era finita. Poi nel 2010 si è accorto che la disoccupazione cominciava ad aumentare. La mia intenzione non è quella di fare polemica in questa sede.
PRESIDENTE. Vorrei ricordare che la discussione di oggi era prevista per proporre le eventuali integrazioni alla proposta di documento conclusivo che si ritenessero necessarie.
GABRIELE CIMADORO. Non ho integrazioni da proporre, ma desidero sottolineare come il documento sia ancora attuale perché il nostro Paese è al momento in piena crisi economica e non si
vede per ora una rapida via di uscita. Spero che il documento possa servire a scuotere le coscienze, ma soprattutto offra la possibilità al Governo di svolgere una riflessione seria, per dare risposte a questo mondo del lavoro che gli gira intorno, su cui noi abbiamo lavorato e che sta aspettando ancora, ormai senza ossigeno, adeguate misure che affrontino le emergenze del Paese.
PRESIDENTE. Con la convinzione che, comunque agirà, questo Governo non sarà da lei considerato serio, segnalo a tutti i colleghi che il documento sarà pubblicato dalla Camera in un volume che raccoglie tutti gli atti relativi all'indagine conoscitiva svolta dalla Commissione.
SAVINO PEZZOTTA. Vorrei avere chiarimenti sulle modalità di diffusione del documento in esame. Propongo di trasmetterne una copia a quanti che sono venuti in audizione in Commissione, altrimenti rischia di rimanere una pubblicazione interna al Palazzo.
PRESIDENTE. Nel volume che sarà pubblicato dalla Camera, oltre al documento conclusivo saranno inserite tutte le audizioni che abbiamo svolto. La settimana scorsa si accennava anche all'opportunità di tenere un'eventuale conferenza stampa di presentazione, pregando tutti di presentare il documento senza, però, svolgere interventi a carattere politico, in modo da non creare difficoltà.
LUDOVICO VICO. È un lavoro molto interessante - come è stato rilevato nella precedente seduta - in cui, attraverso l'attività parlamentare conoscitiva svolta nel biennio che ci lasciamo alle spalle, sono state individuate iniziative concrete per affrontare la crisi economica, che auspichiamo possano essere tempestivamente assunte dal Governo e dal Parlamento.
Le indicazioni che ci vengono dalle audizioni e la proposta di documento conclusivo, elaborato con il contributo degli uffici della X Commissione, offrono uno spaccato non irrilevante del sistema delle piccole e medie imprese e dei distretti industriali. Si tratta di materiale parlamentare raro che, sulla base degli obiettivi fissati dall'indagine, fornisce una ricostruzione approfondita della crisi che ha colpito il settore manifatturiero del nostro Paese.
Il lavoro potrà essere utile anche agli osservatori esterni alla Camera dei deputati e ritengo che, nel prosieguo della legislatura - se la legislatura proseguirà -, sarebbe il caso di prendere in esame un'altra parte del sistema industriale italiano, che potremmo individuare nella media e grande impresa. Si potrebbe svolgere uno studio che possa consentire alla Commissione di indagare, dal momento che in altre sedi non si è fatto, sul rapporto tra spesa pubblica e finanziamento alle banche, sulle dinamiche della crisi, non solo della bolla finanziaria, nonché sulla reale ricchezza del nostro Paese, dell'Europa e dell'Occidente, con la possibilità di completare il quadro che oggi abbiamo sulla grande e media impresa. Si potrebbero individuare non più di dieci o venti grandi gruppi nelle relazioni industriali del sistema Italia e nel processo di internazionalizzazione della grande impresa - procedendo non per filiere, ma proprio per
grandi gruppi: penso ai settori dell'auto, dell'energia, quindi ad ENI e Finmeccanica - per elaborare, prima della conclusione della legislatura, un altro documento che consegni alla storia del Paese una testimonianza importante e organica, che consenta a ognuno di noi di leggere in modo compiuto i rapporti dell'ISTAT o di Banca Impresa.
Mi permetto di avanzare questo suggerimento, ma sarà poi l'ufficio di presidenza della Commissione a decidere. Non sto pensando alla crisi di Fincantieri, anche se non è una questione secondaria, ma alle problematiche che riguardano alcuni dei grandi gruppi che compongono l'ossatura del sistema industriale italiano e non i poteri forti, ossia quelli finanziari.
ANDREA LULLI. Giudico opportuno a questo punto, date le opinioni favorevoli espresse sulla proposta di documento conclusivo, che la Commissione proceda alla sua approvazione formale.
PRESIDENTE. Nessun altro chiedendo di intervenire, pongo in votazione la proposta di documento conclusivo dell'indagine conoscitiva.
(È approvata).
Dichiaro conclusa la seduta.
La seduta termina alle 14,30.