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Resoconti stenografici delle indagini conoscitive

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Commissione XII
12.
Martedì 31 luglio 2012
INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:

Palumbo Giuseppe, Presidente ... 2

INDAGINE CONOSCITIVA SUGLI ASPETTI SOCIALI E SANITARI DELLA DIPENDENZA DAL GIOCO D'AZZARDO

Esame del documento conclusivo:

Palumbo Giuseppe, Presidente ... 2 3 4
Barani Lucio (PdL) ... 4
Farina Coscioni Maria Antonietta (PD) ... 3
Miotto Anna Margherita (PD) ... 2
Molteni Laura (LNP) ... 3

ERRATA CORRIGE ... 5

ALLEGATO: Proposta di documento conclusivo ... 6
Sigle dei gruppi parlamentari: Popolo della Libertà: PdL; Partito Democratico: PD; Lega Nord Padania: LNP; Unione di Centro per il Terzo Polo: UdCpTP; Futuro e Libertà per il Terzo Polo: FLpTP; Popolo e Territorio (Noi Sud-Libertà ed Autonomia, Popolari d'Italia Domani-PID, Movimento di Responsabilità Nazionale-MRN, Azione Popolare, Alleanza di Centro-AdC, Democrazia Cristiana): PT; Italia dei Valori: IdV; Misto: Misto; Misto-Alleanza per l'Italia: Misto-ApI; Misto-Movimento per le Autonomie-Alleati per il Sud: Misto-MpA-Sud; Misto-Liberal Democratici-MAIE: Misto-LD-MAIE; Misto-Minoranze linguistiche: Misto-Min.ling; Misto-Repubblicani-Azionisti: Misto-R-A; Misto-Noi per il Partito del Sud Lega Sud Ausonia: Misto-NPSud; Misto-Fareitalia per la Costituente Popolare: Misto-FCP; Misto-Liberali per l'Italia-PLI: Misto-LI-PLI; Misto-Grande Sud-PPA: Misto-G.Sud-PPA; Misto-Iniziativa Liberale: Misto-IL.

[Avanti]
COMMISSIONE XII
AFFARI SOCIALI

Resoconto stenografico

INDAGINE CONOSCITIVA


Seduta di martedì 31 luglio 2012


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PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIUSEPPE PALUMBO

La seduta comincia alle 15,35.

(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.
(Così rimane stabilito).

Esame del documento conclusivo.

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sugli aspetti sociali e sanitari della dipendenza dal gioco d'azzardo, l'esame del documento conclusivo.
Avverto che, in esito allo svolgimento del programma dell'indagine conoscitiva, l'onorevole Miotto ha predisposto una proposta di documento conclusivo, nella quale si dà conto delle risultanze delle audizioni svolte e si formulano alcune proposte in merito alle problematiche affrontate.
Do la parola all'onorevole Miotto, per una sintetica illustrazione della proposta di documento conclusivo (vedi allegato).

ANNA MARGHERITA MIOTTO. Signor presidente, nelle audizioni svolte in questi mesi, numerose e molto interessanti, abbiamo sentito ripetere spesso affermazioni del seguente tenore: bisogna inserire il contrasto del gioco d'azzardo patologico nei livelli essenziali di assistenza; è preferibile parlare non di «ludopatia» ma, appunto, di «gioco d'azzardo patologico»; la platea degli interessati è composta prevalentemente di persone appartenenti a un ceto sociale medio-basso o, comunque, con minori possibilità di conservare un'autonomia di comportamento rispetto all'aggressività della pubblicità.
Le uniche posizioni che abbiamo rilevato essere un po' sulla difensiva - ma ciò è una conseguenza del diverso ruolo dei soggetti cui sto per fare riferimento - sono quelle espresse dai concessionari e dai gestori, i quali hanno sostenuto che stanno facendo tutto quanto è nelle loro possibilità per finanziare progetti di prevenzione. Mi sembra che la loro sia una posizione assolutamente comprensibile.
La proposta di documento conclusivo che ho predisposto si compone di cinque capitoli: oggetto e svolgimento dell'indagine conoscitiva; quadro del fenomeno, così come desunto dalle audizioni; profilo dei giocatori, come identificato nelle varie esperienze riferite sia dalle associazioni impegnate nel contrasto del gioco d'azzardo sia dai Sert che in Italia svolgono tale funzione; dipendenza da gioco, come fenomeno sanitario; conclusioni, nelle quali sono esplicitate alcune proposte.
Tra queste ultime, quelle più impegnative, per quanto riguarda gli ambiti di competenza della Commissione, riguardano, naturalmente, i versanti sociale e sanitario.
Tuttavia, mi sono permessa di richiamare anche alcune proposte, formulate nel corso delle audizioni, che rientrerebbero nelle competenze di altre Commissioni. Mi riferisco, in particolare, alla rilevata esigenza di uniformità dell'imposizione fiscale, da conseguire rimuovendo le differenti


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tassazioni tra giochi e la possibilità di praticare sconti per incentivare la diffusione dei giochi, nonché agli interventi da operare sulla pubblicità, limitando i messaggi pubblicitari e di marketing e vietando la pubblicità ingannevole e quella ammiccante.
Peraltro, gli interventi relativi ai messaggi pubblicitari sono riconducibili a una logica di prevenzione che credo debba essere recuperata alle competenze della XII Commissione.
Ho ritenuto meritevoli di considerazione, nell'ambito delle conclusioni, anche le sollecitazioni concernenti taluni poteri regolatori da affidare ai comuni, segnatamente in materia di determinazione degli orari di funzionamento degli apparecchi da gioco e/o di ubicazione degli stessi, al fine di evitare la contiguità con scuole e luoghi di aggregazione giovanile. Sebbene le predette sollecitazioni attengano agli ambiti di competenza di altre Commissioni, ho ritenuto opportuno farne menzione ugualmente nella proposta di documento conclusivo, anche perché credo che esse possano essere recepite.

PRESIDENTE. Per quanto riguarda il prosieguo dei nostri lavori, invito i componenti della Commissione a esaminare il testo della proposta di documento conclusivo illustrata dalla collega Miotto.
Alla ripresa dei lavori, dopo l'aggiornamento per il periodo estivo, prenderemo in esame i suggerimenti e le richieste di integrazione o modifica eventualmente formulati, ai fini dell'approvazione di un testo che spero sia da tutti condiviso (le premesse ci sono tutte, anche perché alcuni fenomeni sono abbastanza evidenti).
Do la parola ai colleghi che desiderano intervenire.

LAURA MOLTENI. In seguito all'entrata in vigore di alcune disposizioni contenute nel decreto-legge n. 1 del 2012, recante disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività, alcune attività possono essere svolte, indipendentemente dal consenso di tutti i proprietari, anche all'interno dei caseggiati. Sono rilevanti, da questo punto di vista, anche le innovazioni che saranno apportate alla disciplina del condominio negli edifici, oggetto di alcune proposte di legge approvate dal Senato, ora all'esame della Camera.
A mio avviso, potrebbe essere utile prevedere una forma di tutela in qualche modo rafforzata per il comune che si esprimesse negativamente, anche attraverso gli organi circoscrizionali, sull'apertura di una sala giochi. Penso, in particolare, ai quartieri periferici poveri di strutture sociali, dove la gente rischia di lasciare l'intero stipendio nelle sale giochi.
Nella situazione attuale, infatti, si moltiplicano i contenziosi, e le sale giochi, in molti casi, rimangono comunque aperte, nonostante le decisioni in senso contrario dei comuni. L'unico modo per evitare che tale situazione si perpetui è quello di definire misure volte ad assicurare una maggiore stabilità ai provvedimenti con i quali i comuni negano l'autorizzazione prescritta per l'apertura delle sale giochi.

MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI. Non vorrei si pervenisse, in base alle risultanze delle numerose audizioni svolte, a una sintesi che colleghi il gioco d'azzardo patologico soltanto alle classi sociali medio-basse, dandosi nel contempo per scontato che il medesimo fenomeno, quando riguarda le classi più ricche, trova altri luoghi sia per esprimersi sia per essere oggetto di cure.
Può sorgere il sospetto che l'inserimento nei livelli essenziali di assistenza torni comodo per contenere una condizione patologica di un ceto sociale medio-basso, per rendere la miseria e la povertà controllate e mute e per farle parlare, diciamo così, esclusivamente come malattia. Vorrei, quindi, che fosse scongiurato questo pericolo. Se il gioco d'azzardo può diventare un fenomeno patologico per un soggetto che appartiene a una fascia sociale medio-bassa, perché lo stesso non dovrebbe valere per un soggetto che ha la possibilità di esprimersi in luoghi diversi e


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di farsi curare in forme diverse? A mio avviso, questo aspetto non emerge ancora con sufficiente chiarezza.
Inoltre, non so se nella proposta di documento conclusivo si tenga conto del fatto che, mentre noi stiamo per concludere l'indagine conoscitiva, le Commissioni riunite 2a e 6a del Senato hanno avviato l'esame in sede referente di alcune proposte di legge in materia di gioco d'azzardo, trasparenza e controllo del mercato dei giochi, prevenzione e contrasto delle ludopatie, sulle quali si accinge a esprimere il proprio parere, tra l'altro, anche la 12a Commissione dell'altro ramo del Parlamento. So benissimo che vige, nel nostro sistema, il principio del bicameralismo perfetto; tuttavia, mi dispiacerebbe se, dopo aver svolto un complesso lavoro di indagine, durante il quale abbiamo ritenuto di valorizzare e approfondire alcuni aspetti piuttosto che altri - tralasciando quelli che sono oggetto di analisi presso le predette Commissioni riunite -, vedessimo arrivare dal Senato un provvedimento recante la disciplina della medesima materia.

PRESIDENTE. Non ero al corrente dell'iniziativa del Senato, onorevole Farina Coscioni. In ogni caso, proprio perché vige il bicameralismo perfetto, se il provvedimento cui lei ha fatto riferimento sarà approvato dall'altro ramo del Parlamento, dovrà esaminarlo anche la Camera, cosicché nessuno ci vieterà, in seconda lettura, di integrare o di modificare, ove opportuno, il testo trasmesso dal Senato.

LUCIO BARANI. La collega Miotto ha svolto, in maniera molto scrupolosa, un importante lavoro. La proposta di documento conclusivo che ella ha illustrato, sia pure per sommi capi, raccoglie quanto è emerso dalle audizioni che ci hanno visti impegnati per diverse settimane.
La collega Farina Coscioni ha riferito - avevo letto anch'io la notizia su un quotidiano - che il Senato sta esaminando, in sede referente, un progetto di legge nella medesima materia. Ciò significa, a mio avviso, che i risultati del nostro lavoro potranno essere utilizzati anche dai colleghi senatori.
In tale ottica - l'intervento della collega Farina Coscioni ha rafforzato una convinzione che avevo già maturato -, mi chiedo quale senso abbia, anche in considerazione del lavoro molto serio e approfondito svolto dalla Commissione, rinviare a settembre l'approvazione del documento conclusivo. Infatti, mentre l'oggetto dell'indagine è stato completamente sviscerato, i concetti e le proposte finali, rigo più, rigo meno, sono quelli illustrati dalla collega Miotto.
Suggerisco, quindi, che le proposte di integrazioni o di modifiche al testo predisposto dalla collega, da considerare come una sorta di «testo base», siano formulate entro brevissimo tempo. Considerato che anche la prossima settimana ci saranno sedute dell'Assemblea, potremmo arrivare all'approvazione finale, se non dopodomani, il giovedì successivo.
Signor presidente, se approviamo la proposta di documento conclusivo prima della pausa estiva, le Commissioni riunite del Senato potranno tenerne conto nel prosieguo dell'esame delle proposte di legge presentate presso l'altro ramo del Parlamento. Se, invece, decidiamo di rinviare a settembre l'approvazione del documento, al Senato andranno avanti per conto loro, con la conseguenza che potremmo essere costretti a stravolgere il nostro testo. A quel punto, il bicameralismo sarà, sì, perfetto, ma anche, in qualche modo, «ostruzionistico».

PRESIDENTE. Se l'onorevole Miotto è in grado di raccogliere eventuali suggerimenti e di approntare per tempo una nuova versione della proposta di documento conclusivo, potremmo procedere alla votazione di tale documento anche giovedì prossimo, in quanto non sono in programma sedute della Commissione per la settimana successiva.
A tal fine, invito i colleghi a prendere visione della proposta di documento conclusivo e a valutare entro domani mattina se intendano avanzare proposte di modifica. L'onorevole Miotto avrà, in tal


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modo, la possibilità di predisporre un nuovo testo. Se siamo tutti d'accordo a procedere in tal senso, non ho problemi di sorta.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvio il seguito dell'esame del documento conclusivo ad altra seduta.

La seduta termina alle 16.

ERRATA CORRIGE

Nel Resoconto stenografico del 19 aprile 2012 n. 7, relativo all'indagine conoscitiva sugli aspetti sociali e sanitari della dipendenza del gioco d'azzardo, a pagina 7, prima colonna, settima e diciottesima riga il numero «61» si intende sostituito dal seguente «81».

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