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Resoconti stenografici delle indagini conoscitive

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Commissione XIII
13.
Giovedì 2 aprile 2009
INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:

Russo Paolo, Presidente ... 3

INDAGINE CONOSCITIVA SULL'ANDAMENTO DEI PREZZI NEL SETTORE AGROALIMENTARE

Esame del documento conclusivo:

Russo Paolo, Presidente ... 3 4
Agostini Luciano (PD) ... 3
Brandolini Sandro (PD) ... 4
Fiorio Massimo (PD) ... 4
Gottardo Isidoro (PdL) ... 3
Oliverio Nicodemo Nazzareno (PD) ... 3

ALLEGATO: Proposta di documento conclusivo presentata dal deputato Isidoro Gottardo ... 5
Sigle dei gruppi parlamentari: Popolo della Libertà: PdL; Partito Democratico: PD; Lega Nord Padania: LNP; Unione di Centro: UdC; Italia dei Valori: IdV; Misto: Misto; Misto-Movimento per l'Autonomia: Misto-MpA; Misto-Minoranze linguistiche: Misto-Min.ling.; Misto-Liberal Democratici-Repubblicani: Misto-LD-R.

COMMISSIONE XIII
AGRICOLTURA

Resoconto stenografico

INDAGINE CONOSCITIVA


Seduta di giovedì 2 aprile 2009


Pag. 3

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PAOLO RUSSO

La seduta comincia alle 14,35.

(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.
(Così rimane stabilito).

Esame del documento conclusivo.

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sull'andamento dei prezzi nel settore agroalimentare, l'esame del documento conclusivo.
La Commissione è chiamata oggi ad iniziare l'esame del documento conclusivo dell'indagine conoscitiva, ai sensi dell'articolo 144, comma 3, del regolamento. Ricordo al riguardo che, come preannunciato in sede di ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, al deputato Gottardo è stato conferito l'incarico di predisporre uno schema di documento da sottoporre all'esame della Commissione.
Darei quindi la parola al collega Gottardo perché illustri la proposta di documento.

NICODEMO NAZZARENO OLIVERIO. Signor presidente, desidero sottolineare che, avendo il Governo posto nella giornata di ieri una questione di fiducia, tuttora pendente, la seduta odierna della Commissione non dovrebbe aver luogo.

PRESIDENTE. Come lei sa, la prassi parlamentare prevede che in pendenza di fiducia le sedute dedicate ad indagini conoscitive possano comunque svolgersi normalmente.
Peraltro, si tratta solo di incardinare l'esame del documento conclusivo, come più volte sollecitato dallo stesso gruppo del PD. Ovviamente, se ci sono questioni da porre sono disponibile a discuterne.

NICODEMO NAZZARENO OLIVERIO. Il mio gruppo ritiene importante portare l'indagine a conclusione, tanto è vero che siamo qui presenti e stamattina abbiamo anche chiesto di poter disporre della proposta di documento conclusivo. Tuttavia, in considerazione delle attuali circostanze politiche, chiederei che la seduta odierna non si svolgesse in modo formale e che non fosse data pubblicità ai lavori mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

PRESIDENTE. Prendo atto della richiesta del deputato Oliverio e dispongo quindi la disattivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

ISIDORO GOTTARDO. Le altre Commissioni stanno svolgendo normalmente le audizioni previste. Comunque, se il clima è questo, ritengo di potermi limitare a depositare la proposta di documento conclusivo, il cui esame può essere rinviato ad altra seduta.

LUCIANO AGOSTINI. Presidente, lei dovrebbe preliminarmente rispondere al


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quesito che le è stato posto se la seduta odierna possa svolgersi in pendenza della questione di fiducia.

PRESIDENTE. Le sedute per lo svolgimento di indagini conoscitive non subiscono limitazioni per la pendenza di una questione di fiducia, che incide invece sull'attività legislativa e su ogni altra attività che implichi un rapporto con il Governo. Per questa ragione, l'ordine del giorno della seduta odierna è stato modificato rispetto a quanto inizialmente previsto.

MASSIMO FIORIO. Vorrei sottolineare che di regola in Commissione agricoltura, in pendenza della questione di fiducia, si è sempre proceduto esclusivamente alle audizioni alle quali il Partito Democratico non si è mai sottratto. Tuttavia, mi sembra che l'esame del documento conclusivo abbia diversa natura e che quindi in questa occasione sia opportuno rinviare.

PRESIDENTE. Se il gruppo del PD intende porre una questione politica, ne prendo atto e mi rammarico soltanto di non esserne stato informato ancor prima dell'inizio della seduta, che avrei in questo caso sconvocato.
Ritengo quindi che, in presenza di un'esigenza prospettata in modo così fermo, sia opportuno prendere atto del fatto che è stata presentata la proposta di documento conclusivo, per rinviarne l'esame a quando le condizioni ce lo consentiranno.

SANDRO BRANDOLINI. Direi quindi che la mediazione del presidente risulta essere nel senso di incardinare il documento, la cui illustrazione avrà luogo in altra seduta.

PRESIDENTE. Avverto che la proposta di documento conclusivo presentata dal deputato Gottardo si intende depositata agli atti della Commissione. Ne autorizzo inoltre la pubblicazione in allegato al resoconto stenografico della seduta odierna (vedi allegato).
Rinvio pertanto il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14,45.


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ALLEGATO

Indagine conoscitiva sull'andamento dei prezzi nel settore agroalimentare.

PROPOSTA DI DOCUMENTO CONCLUSIVO

L'indagine conoscitiva svolta dalla Commissione XIII Agricoltura nasce con l'esigenza di dare una spiegazione al paradosso implicito nell'aumento dei prezzi del settore agroalimentare, e il conseguente impatto negativo sul consumatore, e la lamentata perdita di valore della produzione primaria. L'incremento dei prezzi-vendita ha creato una ricchezza che si è dissipata nella filiera produttiva senza arrivare al primo anello della catena, ovvero al produttore; al contempo, a causa dell'aumento dei prezzi-acquisto sopportato delle aziende agricole, la redditività delle stesse si è ridotta drasticamente. Gli attori che hanno subito maggiormente gli effetti del rialzo dei prezzi sono stati quindi gli estremi della filiera produttiva. Obiettivo principale dell'indagine svolta dalla XIII Commissione e delle proposte che da essa emergono risulta essere proprio un sostegno agli agricoltori e ai destinatari finali dei prodotti, ovvero i consumatori. I primi devono poter vedere assicurata una redditività minima a fronte di un adeguato investimento, mentre ai secondi è doveroso garantire il diritto ad una trasparente informazione unitamente ad un prezzo equo.
Il libero mercato si inserisce in questo contesto delineandosi come il presupposto necessario alla base delle proposte avanzate, che vogliono creare le condizioni perché i prezzi possano rappresentare il punto di reale incontro tra domanda e offerta, perché il profitto sia allocato equamente tra i molteplici operatori della filiera e perché sia garantito un livello informativo adeguato al consumatore ultimo.
Al fine di ottenere i suddetti risultati si individuano quattro principali direttive da seguire:
1. infrastrutture e ricerca scientifica;
2. implementazione dell'efficienza del mercato;
3. sistema ispettivo e sanzionatorio;
4. sensibilizzazione sociale.

La scelta di investire ha un orizzonte di lungo periodo e, come risulta evidente, non è la soluzione al problema immediato del caro prezzi o del calo di redditività delle imprese agricole, ma raffigura un'importante base sulla quale è necessario intraprendere una politica pressante e incisiva allo scopo di trasmettere un messaggio di stabilità e fiducia per il futuro prossimo. Nell'ambito dell'indagine conoscitiva in esame, fermo restando alcuni sgravi fiscali necessari per alimentare un processo di aggregazione, gli investimenti necessari per dare risposta la problema dovrebbero concentrarsi su due direzioni: la rete infrastrutturale e la ricerca scientifica.
Il potenziamento della rete infrastrutturale, logistica ed energetica rappresenta un nodo fondamentale non solo per il settore agroalimentare, ma anche per lo sviluppo dell'intera economia nazionale. Un idoneo sistema infrastrutturale porterebbe ad una riduzione dei costi di trasporto merci e di fornitura energetica, nonché un notevole risparmio in termini di tempo. La ricerca e sviluppo costituiscono l'altra direzione cui gli investimenti dovrebbero tendere. L'innovazione e la


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cooperazione tra settori anche lontani tra loro possono creare le condizioni per lo sviluppo di prodotti o processi in grado di permettere risparmi consistenti. Ad esempio, nuove tecniche derivanti dal settore sanificazione si potrebbero trasferire alla conservazione della frutta riducendo sensibilmente l'input energetico e l'utilizzo di prodotti chimici; un nuovo concetto di rifiuto potrebbe permettere all'agricoltura di diventare energicamente eccedentaria mediante il ritiro e il trattamento in piccoli impianti dello scarto organico derivante da lavorazioni o da prodotti alimentari scaduti e utilizzando il digestato come concime.
L'equilibrio economico generale, ovvero il perfetto incontro tra domanda e offerta, risiede nell'efficienza del mercato. Tuttavia, è stato empiricamente dimostrato che l'efficienza dei mercati è un concetto puramente teorico che non può trovare riscontro nella realtà in quanto dipende dalla presenza di una concorrenza perfetta e di un'informazione assolutamente simmetrica. Ovviamente, la dimensione che ha raggiunto il mercato globale non permette alla cosiddetta «mano invisibile» di Smith di svolgere la sua funzione in quanto ne vengono a mancare le ipotesi alla base. A tale scopo, l'azione politica dovrebbe operare nella direzione di ristabilire, per quanto più possibile, le condizioni nodali dell'efficienza, ovvero l'informazione e la concorrenza. Risulta necessario garantire che tutte le imprese, a qualsiasi livello della filiera, e quindi partendo dai produttori fino a giungere alla grande distribuzione, possano proporsi nel mercato in maniera liberamente concorrenziale e possano ottenere una redditività tale da permettergli di rimanere nel mercato. Una volta raggiunte le condizioni per l'efficienza, anche il prezzo pagato dal consumatore risulterà corretto, in quanto derivante dal naturale incontro di domanda e offerta.
Per questa ragione si vede con favore l'introduzione di nuovi strumenti aggregativi per il primo anello della filiera, oggi più frammentato e assoggettato alle dimensioni dell'associazionismo delle controparti intermediarie e distributive, al fine di conferire ai produttori maggiore capacità di coordinamento del mercato e quindi assicurare loro una redditività pur conservando la concorrenzialità del sistema. Allo stesso scopo è inoltre auspicabile che la parte agricola della filiera non si limiti alla produzione, ma includa le fasi principali della catena del valore che derivano dai servizi mediati dal prodotto diventando interlocutore diretto della grande distribuzione organizzata (GDO) piuttosto che dell'industria. La vendita diretta attraverso diverse tipologie sperimentate e ancora da sviluppare (vedi farmer market o vendita diretta all'interno della stessa GDO) rappresenta un elemento certamente utile e da percorrere, anche mediante l'incremento degli spazi dedicati e degli orari di apertura, ma, essendo limitato ad alcuni prodotti e tipologie di prodotti, la quota veicolabile attraverso questo sistema potrebbe risultare limitata così come la sua efficacia.
Oltre ad un prezzo equo, la seconda condizione da garantire al consumatore è un'adeguata informazione tale da permettergli di compiere scelte consapevoli al momento dell'acquisto. La tracciabilità del prodotto risulta a questo proposito fondamentale nella sua funzione di garante della sicurezza alimentare e della qualificazione del prodotto stesso. La possibilità di identificare, documentare e comunicare tutti i percorsi che un prodotto segue, dal primo momento fino all'acquisto da parte del consumatore, può portare alla realizzazione di un chiaro ed inequivocabile elemento identificativo (etichetta) che accompagna il prodotto di qualità, ma deve anche saper giustificare le difformità tra i prezzi e lasciare la scelta finale ed informata all'utente. Nuovi strumenti sono oggi disponibili per arrivare ad un concetto esteso di trasparenza e di servizi aggiunti al consumatore, così come per colmare la distanza che separa i due estremi della filiera: un esempio sono gli smart tag o codici matrix. Il meccanismo del doppio prezzo si inserisce proprio in questo contesto, ovvero nell'informare il cliente della GDO di come viene ripartito il prezzo da


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lui pagato tra i diversi anelli della catena e lascia allo stesso la scelta in merito all'equità della distribuzione della redditività.
A garanzia dell'efficienza di un qualsiasi sistema occorre che la struttura dei controlli sia dotata di strumenti tali da poter operare correttamente e che l'apparato sanzionatorio appaia sufficientemente identificabile e fermo da reprimere ogni tentativo di aggirare le disposizioni a riguardo.
A tale riguardo, l'audizione del capo del III reparto operazioni del comando generale della Guardia di finanza risulta particolarmente chiara nell'esprimere la necessità di ampliare gli strumenti investigativi e di inasprire i profili sanzionatori del reparto in oggetto. Dello stesso parere appare anche il Garante per la sorveglianza dei prezzi, che sottolinea l'importanza del ruolo di un soggetto controllore per verificare e assicurare che non ci siano anomalie derivanti da inefficienze o frodi.
È opportuno concludere con una considerazione riguardo alle abitudini al consumo dell'intera popolazione che non vuole sembrare retorica e puramente astratta, ma mira ad una reale e tangibile politica di sensibilizzazione sociale poiché sono proprio i modelli di consumo a determinare la domanda. La società del consumo, in cui ognuno di noi è perfettamente inserito, ha storicamente inizio in un periodo di espansione senza precedenti dell'economia mondiale in cui si è registrato un vertiginoso aumento della produzione agricola e industriale e una spasmodica crescita della produttività. L'accresciuto benessere ha reso possibile un grande aumento dei consumi in tutti gli strati sociali dissociando l'atto dell'acquisto dall'effettiva necessità, e senza prendere in considerazione l'origine o le conseguenze ambientali della produzione e smaltimento. L'abbandono dell'individualismo a favore di una cultura attenta alla qualità, al contenuto, al rispetto dell'ambiente e alle reali necessità porterebbe inevitabilmente, oltre che ad una vita più sana e naturale, ad una riduzione della domanda e al conseguente calo dei prezzi di vendita. Quindi, una politica di favore per la diffusione e la vendita di prodotti sfusi o per la promozione della produzione locale e di qualità (vedi chilometro zero) è sicuramente un proposito accettato positivamente.

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