Nel corso del 2008 sono intervenute alcune disposizioni che hanno inciso in maniera significativa sulla programmazione delle risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate.
Va rammentato che sulla base della situazione vigente all’inizio della XVI legislatura, in tale Fondo sono concentrate tutte le risorse destinate agli interventi per le aree sottoutilizzate del Paese. Il Fondo è iscritto nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, al quale sono state trasferite, ai sensi del decreto-legge 181/2006, le funzioni in materia di politiche di sviluppo e di coesione, prima di competenza del Ministero dell’economia.
Con la manovra triennale di finanza pubblica, approvata con il decreto-legge 112/2008, è stata impostata una strategia di razionalizzazione delle risorse del FAS, volta, da un lato, al recupero delle risorse disponibili sul Fondo per le aree sottoutilizzate e, dall’altro, alla concentrazione delle risorse del Fondo a favore di settori e di interventi considerati di rilevanza strategica nazionale. A tal fine:
Il D.L. 185/2008, all’articolo 18, ponendosi in linea di continuità rispetto a quanto disposto in materia dal D.L. 112/2008, ed in considerazione della eccezionale situazione di crisi economica internazionale in atto, ha previsto la riprogrammazione delle risorse nazionali disponibili destinate allo sviluppo delle aree sottoutilizzate del Paese, al fine di concentrare tali risorse su obiettivi considerati prioritari per il rilancio dell’economia italiana, in primis le opere pubbliche e l’emergenza occupazionale.
In sostanza, la norma prevede che una quota delle risorse del Fondo aree sottoutilizzate, destinate agli interventi di competenza delle Amministrazioni centrali, siano ripartite dal CIPE, presieduto in maniera non delegabile dal presidente del Consiglio dei Ministri, su tre Fondi:
a) al Fondo sociale per occupazione e formazione, istituito nello stato di previsione del Ministero del lavoro, sul quale confluiscono anche le risorse del Fondo per l'occupazione nonché ogni altra risorsa comunque destinata al finanziamento degli ammortizzatori sociali, concessi in deroga alla normativa vigente, e quelle destinate in via ordinaria dal CIPE alla formazione;
b) al Fondo infrastrutture, istituito nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico. Le somme assegnate a tale Fondo sono destinate anche alla messa in sicurezza delle scuole, alla realizzazione di opere di risanamento ambientale, all’edilizia carceraria, alle infrastrutture museali ed archeologiche, all’innovazione tecnologica e alle infrastrutture strategiche per la mobilità;
b-bis) al Fondo strategico per il Paese a sostegno dell’economia reale, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri dall’articolo 7-quinquies, commi 10 e 11, del decreto-legge 5/2009 (secondo decreto anticrisi), attraverso una novella all’articolo 18, comma 1, lettera b), del D.L. 185/2008.
Per quanto concerne la dotazione finanziaria del Fondo aree sottoutilizzate, si ricorda che a seguito delle numerose riduzioni apportate a carico delle risorse del Fondo dalla normativa adottata nel corso del 2008, il CIPE ha provveduto ad aggiornare la dotazione del Fondo e a riprogrammare la destinazione delle risorse relative al periodo 2007-2013.
In particolare, rispetto ai 63,3 miliardi iniziali, stanziati con la legge finanziaria per il 2007, sono state apportate riduzioni alle risorse del FAS della programmazione 2007-2013 per 10,5 miliardi.
Con le delibere CIPE adottate in data 6 marzo 2009, in attuazione dell’Accordo siglato tra Governo e regioni in data 12 febbraio 2009, l’ammontare complessivo delle risorse disponibili del FAS per il periodo 2007-2013 è stato rideterminato in 52,768 miliardi, che sono stati assegnati per 25.409 milioni alle Amministrazioni centrali, ai fini del successivo riparto tra i tre Fondi suindicati, e per 27.027 milioni alle Amministrazioni regionali, per la realizzazione dei Programmi di interesse strategico regionale.