Camera dei deputati

Vai al contenuto

Sezione di navigazione

Menu di ausilio alla navigazione

Cerca nel sito

MENU DI NAVIGAZIONE PRINCIPALE

Vai al contenuto

Per visualizzare il contenuto multimediale è necessario installare il Flash Player Adobe e abilitare il javascript

Strumento di esplorazione della sezione Lavori Digitando almeno un carattere nel campo si ottengono uno o più risultati con relativo collegamento, il tempo di risposta dipende dal numero dei risultati trovati e dal processore e navigatore in uso.

salta l'esplora

Resoconti stenografici delle audizioni

Torna all'elenco delle indagini Torna all'elenco delle sedute
Commissioni Riunite (Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale e V Camera)
AUDIZIONE
INDAGINE CONOSCITIVA
1.
Lunedì 22 novembre 2010
INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:

La Loggia Enrico, Presidente ... 3

Audizione di rappresentanti del Sindacato unitario nazionale inquilini e assegnatari (SUNIA), del Sindacato inquilini casa e territorio (SICET), dell'Unione nazionale inquilini ambiente e territorio (UNIAT-UIL) e dell'Unione inquilini, nell'ambito dell'esame dello schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di federalismo fiscale municipale (Atto n. 292) (ai sensi dell'articolo 5 del Regolamento della Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale e dell'articolo 144 del Regolamento della Camera dei deputati):

La Loggia Enrico, Presidente ... 3 4 6 7 8 9 10 12
Barbieri Daniele, Segretario nazionale del SUNIA ... 8 10 11
Barbolini Giuliano (PD) ... 7 8
Chiriaco Francesco, Segretario generale del SUNIA ... 3
D'Ubaldo Lucio Alessio (PD) ... 8 11
De Cesaris Walter, Segretario nazionale dell'Unione inquilini ... 9 10
Franco Paolo (LNP) ... 11
Pascucci Fabrizio, Presidente dell'UNIAT-UIL ... 6 7 8 10
Petterlin Massimo, Segretario generale delSICET ... 4 9
Vitali Walter (PD) ... 11

Audizione di rappresentanti del Coordinamento unitario della proprietà immobiliare (Arpe, Federproprietà, Confederazione della piccola proprietà immobiliare-CONFAPPI e Unione piccoli proprietari immobiliari-UPPI) e di Confabitare-Associazione proprietari immobiliari, nell'ambito dell'esame dello schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di federalismo fiscale municipale (Atto n. 292) (ai sensi dell'articolo 5 del Regolamento della Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale e dell'articolo 144 del Regolamento della Camera dei deputati):

La Loggia Enrico, Presidente ... 12 15 16 17 19
Anderson Massimo, Presidente di Federproprietà ... 17
Barbolini Giuliano (PD) ... 17
Carini Giacomo, Presidente dell'UPPI ... 15 16 17 18
Notari Alessandro, Responsabile del Centro studi fiscale nazionale di Confabitare-Asso-ciazione proprietari immobiliari ... 12 15
Troilo Gabriele, Delegato dellaCONFAPPI ... 18
Vitali Walter (PD) ... 17
Zanni Alberto, Presidente nazionale di Confabitare-Associazione proprietari immobiliari ... 12

Audizione di rappresentanti dell'Associazione nazionale costruttori edili (ANCE), nell'ambito dell'esame dello schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di federalismo fiscale municipale (Atto n. 292) (ai sensi dell'articolo 5 del Regolamento della Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale e dell'articolo 144 del Regolamento della Camera dei deputati):

Franco Paolo, Presidente ... 19 23 25
Barbolini Giuliano (PD) ... 23
D'Ubaldo Lucio Alessio (PD) ... 23
Merola Federico, Direttore generale del-l'ANCE ... 19 23 25
Zandonà Marco, Direttore dell'area fiscalità edilizia dell'ANCE ... 19 23

Audizione di rappresentanti dell'Istituto per la finanza e l'economia locale (IFEL), nell'ambito dell'esame dello schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di federalismo fiscale municipale (Atto n. 292) (ai sensi dell'articolo 5 del Regolamento della Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale e dell'articolo 144 del Regolamento della Camera dei deputati):

La Loggia Enrico, Presidente ... 25 31 34 39
Barbolini Giuliano (PD) ... 33 39
D'Ubaldo Lucio Alessio (PD) ... 32
Ferrari Giuseppe Franco, Presidente dell'IFEL ... 25 39
Ferri Andrea, Consulente scientifico dell'IFEL ... 29 37
Scozzese Silvia, Direttore scientificodel-l'IFEL ... 26 34 39
Vitali Walter (PD) ... 32

ALLEGATI:
Allegato 1
: Documentazione consegnata dai rappresentanti di SUNIA, SICET e UNIAT-UIL ... 40
Allegato 2: Documentazione consegnata dai rappresentanti dell'Unione Inquilini ... 42
Allegato 3: Documentazione consegnata dai rappresentanti di Confabitare-Associazione proprietari immobiliari ... 45
Allegato 4: Documentazione consegnata dai rappresentanti del Coordinamento unitario della proprietà immobiliare (Arpe-Federproprietà, CONFAPPI e UPPI) ... 63
Allegato 5: Documentazione consegnata dai rappresentanti dell'ANCE ... 75
Allegato 6: Documentazione consegnata dai rappresentanti dell'IFEL ... 86

[Indietro] [Avanti]

Seduta del 22/11/2010


Pag. 40

ALLEGATO 1
Documentazione consegnata dai rappresentanti di SUNIA, SICET e UNIAT-UIL. Osservazioni e proposte sulla riforma della tassazione dei redditi da locazione nello schema di decreto legislativo sul federalismo fiscale municipale approvato dal Consiglio dei Ministri del 5 agosto 2010.

Il nostro paese vive da tempo la crisi di un sistema abitativo che non riesce a dare una risposta adeguata ad una domanda che, nel corso degli anni, è divenuta sempre più complessa per composizione sociale, livelli di reddito, esigenze di mobilità territoriali e qualità urbana ed edilizia.
Dietro alle punte di emergenza rappresentata dagli sfratti, ed in particolare quelli per morosità, si nasconde una realtà ben più vasta fatta di numeri assolutamente preoccupanti: 650.00 domande di edilizia pubblica inevase, circa tre milioni di giovani tra i 25 ed i 36 anni che continuano a vivere con i genitori, oltre tre milioni di lavoratori emigrati che vivono in condizioni di sovraffollamento e di forte disagio abitativo, oltre il 70 per cento delle famiglie in affitto (2 milioni e 300 mila nuclei familiari) ha un reddito inferiore ai 30.000 euro annui e vive in prevalenza nelle grandi aree metropolitane dove gli affitti sono più elevati.
La divaricazione crescente tra il livello dell'offerta e le capacità della domanda è dimostrata dall'andamento degli sfratti per morosità, passati dalle percentuali irrisorie dei primi anni '80 all'attuale 80% del totale delle sentenze di sfratto emesse.
Di fronte a questo sintetico e schematico quadro, ben evidenziato dal Cnel nel documento «La crisi degli affitti ed il piano di edilizia abitativa» appare evidente la necessità di intervenire in tre direzioni:
1) aumentare in maniera consistente e strutturale l'offerta di alloggi a canoni sostenibili dalla domanda;
2) sostenere il reddito delle famiglie più deboli attraverso il fondo di sostegno all'affitto;
3) riformare il regime delle locazioni per riequilibrare le dinamiche del mercato.

Se queste sono le esigenze gli strumenti finanziari e normativi messi in campo appaiono ad oggi insufficienti perché, oltre ai problemi quantitativi, non prevedono un flusso strutturale di risorse in grado di programmare gli interventi in un arco temporale di medio-lungo periodo. In particolare:
il sistema dei fondi immobiliari varato con la L. 133/2008 rischia di rispondere solo ad una parte della domanda per il livello dei canoni che propone, anche a causa dell'assenza di una reale contrattazione con le rappresentanze dell'utenza, contrattazione peraltro prevista dal DM di recepimento della convenzione nazionale ex lege 431;


Pag. 41


il fondo di sostegno alla locazione, strumento indispensabile per sostenere le famiglie a più basso reddito, viene costantemente ridotto. In valori assoluti è passato dagli oltre 360 milioni del 2000 ai 110 previsti per il 2011. Se si considera che questi anni hanno visto l'esplosione dei valori immobiliari e degli affitti, è immediatamente percepibile la divaricazione crescente tra le risorse che sarebbero necessarie e quelle realmente messe a disposizione;
la recente introduzione con il decreto delegato sul federalismo fiscale dell'imposta sostitutiva sui redditi da locazione al 20 per cento non avrà alcun effetto sulla dinamica degli affitti. È illusorio pensare che una riduzione della pressione fiscale possa produrre come effetto una analoga e spontanea riduzione del livello dei canoni. Non solo, l'applicazione generalizzata di una flat tax, oltre ovviamente a favorire in maniera consistente i redditi più alti, riduce, fino quasi ad annullare, il vantaggio fiscale, peraltro insufficiente, dei contratti concordati ex articolo 3 comma 2 della L. 431/98, rispetto ai contratti a canale libero.

L'uso attento e selettivo della leva fiscale è indispensabile per governare le dinamiche del mercato indirizzandole verso comportamenti virtuosi. Era questo uno degli obiettivi della L. 431 che, introducendo un doppio canale, tentava di contenere gli affitti attraverso uno scambio offerto alla proprietà tra contrattazione collettiva ed agevolazioni fiscali.
Questo sforzo viene nei fatti abbandonato nello schema del decreto sul federalismo fiscale che si configura, su questo punto, puramente e semplicemente come una riduzione secca della pressione fiscale senza una contropartita in termini sociali.
Eppure la riduzione degli affitti è uno degli obiettivi prioritari da perseguire per costruire una politica della casa non episodica o emergenziale. Oggi questo è possibile solo attraverso un aumento significativo dei contratti concordati.
È per questo che, nell'iter che porterà al varo definitivo del decreto delegato, va reintrodotta una forte differenza di trattamento fiscale tra i due canali attraverso l'applicazione ai redditi derivanti dai contratti concordati dell'imposta sostitutiva al 20 per cento calcolata sull'imponibile così come viene determinato dall'articolo 8 della L. 431.
Sul fronte della lotta all'evasione fiscale nel settore lo schema di decreto delegato contiene misure di contrasto significative ed importanti, ma manca di due strumenti fondamentali quali la tracciabilità dei pagamenti e la detrazione fiscale degli affitti pagati dai conduttori. Quest'ultima sarebbe una misura di equità, perché introdurrebbe un vantaggio analogo a quello praticato per i cittadini che pagano il mutuo per la prima casa; di contenimento del peso complessivo dell'affitto sul reddito; di contrasto all'evasione, perché creerebbe un conflitto di interessi tra proprietario e inquilino.

Roma, 22 novembre 2010

[Indietro] [Avanti]
Consulta resoconti delle audizioni
Consulta gli elenchi delle audizioni