Commissione VII
Sulla pubblicità dei lavori:
Ghizzoni Manuela, Presidente ... 3
Missioni e sostituzioni:
Ghizzoni Manuela, Presidente ... 3
Proposte di legge (Seguito della discussione e approvazione):
Senatori Butti ed altri; Butti ed altri; Giambrone ed altri: Disposizioni per favorire la costruzione e la ristrutturazione di impianti sportivi e stadi anche a sostegno della candidatura dell'Italia a manifestazioni sportive di rilievo europeo o internazionale (Approvata, in un testo unificato, dalla 7a Commissione permanente del Senato)(C. 2800); Giancarlo Giorgetti e Caparini: Disposizioni in materia di impianti sportivi (C. 1255); Lolli ed altri: Disposizioni per favorire la costruzione e la ristrutturazione degli impianti sportivi (C. 1881); Frassinetti e Granata: Disposizioni per promuovere lo sport attraverso la costruzione e la ristrutturazione di impianti sportivi (C. 2251); Ciocchetti: Norme per la promozione dell'attività sportiva attraverso la costruzione e la ristrutturazione di impianti sportivi (C. 2394); Giorgio Conte: Disposizioni per la semplificazione dei procedimenti in materia di costruzione, acquisto, ampliamento e modifica degli impianti sportivi (C. 4655)
Ghizzoni Manuela, Presidente ... 3 7
Barbaro Claudio (FLpTP), Relatore ... 6
Capitanio Santolini Luisa (UdCpTP) ... 5
Coscia Maria (PD) ... 6
Crimi Rocco (PdL) ... 4
Gnudi Piero, Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport ... 7
Zazzera Pierfelice (IdV) ... 4
Votazione nominale:
Ghizzoni Manuela, Presidente ... 7
ALLEGATO: Emendamento approvato ... 9
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Resoconto stenografico
SEDE LEGISLATIVA
La seduta comincia alle 13,55.
(La Commissione approva il verbale della seduta precedente).
PRESIDENTE. Avverto che, ai sensi dell'articolo 65, comma 2 del Regolamento, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.
PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, il deputato Colucci è in missione.
Comunico altresì che, ai sensi dell'articolo 19, comma 4, del Regolamento, i deputati Lussu, Grimoldi e Siragusa sono sostituiti, rispettivamente, dai deputati Fadda, Vanalli e Zaccaria.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione delle abbinate proposte di legge di iniziativa dei senatori Butti ed altri; Butti ed altri; Giambrone ed altri: «Disposizioni per favorire la costruzione e la ristrutturazione di impianti sportivi e stadi anche a sostegno della candidatura dell'Italia a manifestazioni sportive di rilievo europeo o internazionale», già approvata, in un testo unificato, dalla 7a Commissione permanente del Senato nella seduta del 7 ottobre 2009; e dei deputati Giancarlo Giorgetti e Caparini: «Disposizioni in materia di impianti sportivi»; Lolli ed altri: «Disposizioni per favorire la costruzione e la ristrutturazione degli impianti sportivi»; Frassinetti e Granata: «Disposizioni per promuovere lo sport attraverso la costruzione e la ristrutturazione di impianti sportivi»; Ciocchetti: «Norme per la promozione dell'attività sportiva attraverso la costruzione e la ristrutturazione di impianti sportivi»; Giorgio Conte: «Disposizioni per la semplificazione dei procedimenti in materia di costruzione, acquisto, ampliamento e modifica degli impianti sportivi».
Avverto che le Commissioni competenti - affari costituzionali e ambiente, territorio e lavori pubblici - hanno espresso parere favorevole sull'emendamento Barbaro 3.1, approvato ieri in linea di principio dalla Commissione.
Passiamo all'esame dell'articolo 1.
Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 2.
Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 3 e dell'emendamento ad esso riferito.
Pongo in votazione l'emendamento 3.1 del relatore già approvato in linea di principio nella seduta di ieri.
(È approvato).
Nessuno chiedendo di parlare, pongo in votazione l'articolo 3, con la modifica testé apportata.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 4.
Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 5.
Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 6.
Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 7.
Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 8.
Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Passiamo alle dichiarazioni di voto sul complesso del provvedimento.
ROCCO CRIMI. Intervengo solamente per dire che finalmente arriviamo, dopo tanto lavoro svolto insieme, all'approvazione del provvedimento, il cui testo ritengo che sia migliorato rispetto a quello elaborato dal Senato.
Ringrazio il Ministro Gnudi che ha voluto mantenere gli impegni che il Governo Berlusconi, quando io avevo la delega per lo sport, aveva assunto, nel rapporto con tutte le forze politiche in Parlamento, anche destinando una somma per lo sport dilettantistico, che il Ministro ha voluto inserire nel provvedimento e che costituiva una condizione imprescindibile per il trasferimento in sede legislativa.
In tal modo, non si pensa solamente al calcio, ma a tutti gli sport e soprattutto allo sport per tutti. Voglio quindi ringraziare il Ministro Gnudi e tutti i componenti della Commissione con i quali, anche quando ero sottosegretario con delega allo sport del precedente Governo, abbiamo collaborato in maniera leale e costruttiva per arrivare all'elaborazione di un testo condiviso, che oggi sarà approvato in sede legislativa.
PIERFELICE ZAZZERA. Preannuncio il voto favorevole sul provvedimento. Credo che questo dimostri come l'Italia dei Valori non è e non era pregiudizialmente contraria in particolare al provvedimento, nato con il precedente Governo e arrivato a conclusione con quello attuale.
Il metodo utilizzato per portare a conclusione l'iter del provvedimento è un esempio da seguire. Ha ragione l'onorevole Crimi quando dice che il provvedimento è cambiato perché è partito un processo che non piace al Presidente Monti, mentre a noi piace: quello della concertazione, che comporta mettersi intorno a un tavolo, ascoltare e condividere.
Siamo riusciti a inserire nel provvedimento, attraverso alcune proposte emendative, integrazioni che tenessero fermi alcuni princìpi. Si può fare sviluppo e impresa in questo Paese nel rispetto delle regole e senza distruggere il territorio. Insomma, se un imprenditore vuole investire nel nostro Paese, nello sport, nella realizzazione di impianti sportivi, è possibile farlo senza il bisogno di fare lobby e pressioni dietro la porta della Commissione, ma rispettando le regole.
Questo è l'insegnamento che deriva dal provvedimento, che è stato licenziato dal Senato e che ha subito alla Camera integrazioni e modifiche. Abbiamo garantito il rispetto delle procedure e dei vincoli, ma non abbiamo impedito a un imprenditore di investire nel nostro Paese nello sport (e nello sport in generale, non solamente nel calcio). Da questo punto di vista, non dico che questa legge sarà la soluzione a tutti i problemi, ma che essa aprirà la strada per capire come si deve investire in termini economici nello sport.
Il testo è nato per fornire un rimedio al problema degli stadi, quindi per il calcio, ma forse il Paese deve cominciare a pensare allo sport in senso più generale, tanto è vero che l'Italia dei Valori - lo ricorderà l'ex sottosegretario Crimi - legava il provvedimento non solo allo sport professionistico, ma anche allo sport dilettantistico. Chiedevamo, cioè, che potessero partire insieme la legge sugli stadi ma anche gli aiuti e i finanziamenti a quelle attività sportive dilettantistiche che sono il vivaio per far crescere e far avvicinare i giovani allo sport. Questa era una delle motivazioni per le quali Italia dei Valori ha deciso di votare favorevolmente.
Secondo me, signor Ministro, è da rivedere - sono arrivate sollecitazioni al riguardo, sebbene il discorso non rientri in questo testo - la figura degli steward. È una norma che abbiamo approvato, ma probabilmente deve essere testata meglio sul territorio.
Credo che lo sport, come ho detto precedentemente, debba essere un'impresa che offre spettacolo ai cittadini garantendo sicurezza, garantendo sviluppo e soprattutto considerando lo sport - intendo lo sport in generale - come un'opportunità per i giovani, al fine di intraprendere azioni positive per il nostro Paese.
LUISA CAPITANIO SANTOLINI. Il provvedimento in esame è stato il frutto di un grande lavoro di cui sono comunque grata a tutti i colleghi.
Come tutti sanno, io sono salita su un treno in corsa, perché il provvedimento era già in discussione quando sono subentrata al collega Luciano Ciocchetti quando questi ha optato per la regione Lazio; l'argomento è complesso, molto articolato, ed abbiamo svolto sul provvedimento lunghissime discussioni, incontri formali e informali. Di questo ringrazio la Commissione, i colleghi, il Governo, tutti coloro che hanno contribuito alla stesura del testo.
Eravamo arrivati a un passo da una piena e condivisa soddisfazione sul provvedimento: con rammarico devo però constatare che quest'ultimo passo non è stato compiuto, sebbene mancassero gli ultimi dieci metri.
Speravo di arrivare a un testo che fosse maggiormente meditato. Conosco le obiezioni dei colleghi, che mi fanno notare che ci lavorano da due anni e un testo maggiormente meditato sarebbe un eccesso.
Ecco, proprio perché abbiamo lavorato tanto, mi sarebbe sembrato opportuno impiegare un'altra settimana per ragionare. Così non è stato e ne prendo atto. In questo momento sono una voce fuori dal coro, mentre mi rendo conto che tutti gli altri colleghi esprimono grande soddisfazione. Nel provvedimento sono contenuti molti aspetti positivi, questo è fuori discussione, e io mi auguro davvero che esso costituisca una spinta per realizzare gli stadi. Vi sono contenute, però, formulazioni che potrebbero essere di ostacolo alla creazione degli stessi.
Riconosco gli aspetti positivi del provvedimento e ringrazio per il percorso di condivisione e collaborazione. Come diceva il collega Zazzera, sono d'accordo che, quando si elaborano provvedimenti così complessi, che tutti aspettano da anni,
ciò è il segno che in Commissione dei lavori positivi si possono realizzare. Ottenere l'assenso per il trasferimento in sede legislativa non è stato semplicissimo.
Purtroppo, su alcune questioni sono ancora perplessa e non sono convinta di alcune formulazioni che sono state inserite. Preannunzio, pertanto, il mio voto contrario sul provvedimento. So di essere l'unica voce che esprime un dissenso, però mi sembra giusto dichiararlo.
MARIA COSCIA. Preannunzio il voto favorevole del mio gruppo sul provvedimento. Il collega Lolli ieri è intervenuto in modo molto approfondito. Si tratta di un testo che abbiamo costruito insieme agli altri gruppi e sono veramente dispiaciuta del fatto che parte del gruppo UDC, che pure ha partecipato a tutta la fase di elaborazione del testo, abbia espresso in questo momento il suo dissenso.
Credo che abbiamo svolto un buon lavoro - abbiamo profondamente modificato il testo rispetto a quello licenziato dal Senato - e che il provvedimento sia utile per il mondo dello sport e soprattutto per tutti i cittadini italiani che credono in questa attività così fondamentale per il nostro Paese.
CLAUDIO BARBARO, Relatore. In conclusione dei lavori non posso che esprimere la mia grande soddisfazione per essere arrivato insieme a tutti voi a questo importante momento. Oggi ci accingiamo a licenziare un importante provvedimento che, non dimentichiamolo, è di iniziativa parlamentare, ed è uno dei pochi provvedimenti di iniziativa parlamentare sul quale in questi giorni stiamo discutendo, oberati come siamo dal lavoro di conversione dei numerosi decreti-legge che il Governo ha trasmesso.
Questo mi consente di esprimere ancora un ringraziamento più sentito al Governo, per aver guardato con grande attenzione al provvedimento, avendo intuito che attraverso esso si sarebbe potuto aiutare lo sviluppo dello sport. Grazie anche a quello che abbiamo previsto nel testo del provvedimento, che è centrale per lo sviluppo delle dinamiche dello sport, possiamo aiutare la ripartenza dello sport italiano.
Per questo ringrazio il Ministro ma, richiamandomi a quanto già espresso dall'onorevole Crimi, devo dire che l'intervento del Ministro è in piena continuità con il lavoro svolto dall'onorevole Crimi, che ha rappresentato uno degli stimoli più forti per la discussione del provvedimento, avendolo seguito sin dal primo momento. Oggi l'onorevole Crimi è qui con noi e mi fa piacere, perché raccoglie il frutto del suo impegno.
Di tale impegno ovviamente debbo ringraziare anche tutti i colleghi, oltre agli uffici che ci hanno ben assistito.
Vorrei svolgere alcune considerazioni di carattere finale sul significato politico del provvedimento. Come abbiamo detto tutti, si è trattato di un lavoro lungo, durato due anni. Ciò significa che nessun dettaglio è stato trascurato; abbiamo affrontato nei minimi termini ogni problema, cercando di migliorare il testo licenziato dal Senato. La parola finale spetterà ai senatori, che mi auguro possano esprimersi in linea con il lavoro da noi svolto.
Come tutte le leggi, ovviamente anche questa può essere migliorata, ma è importante richiamarne, attraverso alcune riflessioni, i passaggi fondanti.
Il provvedimento in esame ha stabilito certezze e princìpi, innanzitutto regole e tempi certi; inoltre, ha previsto la possibilità di effettuare, attraverso una leva urbanistica, investimenti che possono produrre anche ritorni di carattere economico. Non dimentichiamo che, con la maggior parte degli investimenti realizzati in campo sportivo, spesso e volentieri in Italia si sono create cattedrali nel deserto. Peraltro, i problemi di manutenzione e di gestione ordinaria rendevano quasi impossibile il raggiungimento del pareggio delle spese e quindi la possibilità di rientrare dagli investimenti sostenuti.
Come si è ricordato, il provvedimento parte dal calcio ma si estende a tutto il mondo dello sport. Ciò va ascritto a merito della Commissione che ha cercato, attraverso
un lavoro serrato, di estendere il più possibile a tutto lo sport in generale e a tutti gli aspetti infrastrutturali dello sport le norme del provvedimento.
Infine, si è ristabilito un principio di solidarietà che ci ha fatto conoscere in tutto il mondo, quello della mutualità interna del mondo dello sport, anche se in minima parte. Come affermava ieri la collega Di Centa - mi ha fatto immensamente piacere che una persona esperta del mondo dello sport si sia agganciata a questo principio - attraverso l'aggancio all'edilizia scolastica di fatto si è ristabilito (ripeto, in parte) il principio della solidarietà interna del mondo dello sport, dove il più forte aiuta il più debole. La possibilità di costruire, insieme agli impianti sportivi, anche impianti sportivi scolastici va esattamente in questa direzione.
Tutto questo - concludo richiamando un concetto espresso in modo brillante dal collega Zazzera - avviene senza alterare minimamente la normativa preesistente. Credo che questo sia un passaggio importante che in termini di rispetto dei vincoli ci offre grandi garanzie.
Faccio una battuta: in gran parte degli interventi c'è stato un convitato di pietra di cui nessuno ha fatto il nome - non intendo farlo io - ma è evidente che si è registrata qualche piccola frizione e vi è stato qualche piccolo ostacolo al proseguimento dei lavori, che però abbiamo brillantemente superato. Avviamoci dunque alla votazione finale.
PIERO GNUDI, Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport. Intervengo solamente per ringraziare tutti voi per il lavoro svolto e tutto il Parlamento. Penso che il provvedimento, oltre a essere utile per lo sport, possa essere utile per l'economia, poiché si è calcolato che esso forse può attivare investimenti per 800 milioni di euro. In questo momento in cui l'Italia soffre, purtroppo, per la carenza di investimenti, questo può essere un aiuto.
Credo che abbiamo indicato un percorso abbastanza nuovo nei nostri impianti legislativi, che forse potrà essere utile anche per altre fattispecie. Se noi riusciamo, una volta approvata, a rendere la legge esecutiva e iniziamo i lavori anche di un solo stadio, credo che abbiamo indicato una via che può essere utile anche in altre occasioni.
Grazie soprattutto per il lavoro che tutti voi avete svolto.
PRESIDENTE. Avverto che la proposta di legge sarà subito votata per appello nominale.
Chiedo, in caso di approvazione, di essere autorizzato a procedere al coordinamento formale del testo, ai sensi dell'articolo 90, comma 2, del Regolamento.
Se non vi sono obiezioni, rimane così stabilito.
(Così rimane stabilito).
PRESIDENTE. Indìco la votazione nominale sulla proposta di legge di cui si è testé concluso l'esame.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:
Proposta di legge Senatori Butti ed altri; Butti ed altri; Giambrone ed altri: «Disposizioni per favorire la costruzione e la ristrutturazione di impianti sportivi e stadi anche a sostegno della candidatura dell'Italia a manifestazioni sportive di rilievo europeo o internazionale» (approvata, in un testo unificato, dalla 7a Commissione permanente del Senato) con modificazioni e con il seguente nuovo titolo: «Disposizioni per favorire la costruzione e la ristrutturazione di impianti sportivi anche a sostegno della candidatura dell'Italia a manifestazioni sportive di rilievo europeo o internazionale» (C. 2800):
Presenti e votanti 27
Maggioranza 14
Hanno votato sì 26
Hanno votato no 1
(La Commissione approva).
Risultano pertanto assorbite le proposte di legge C. 1255, C. 1881, C. 2251, C. 2394 e C. 4655.
Hanno votato sì: Barbaro, Barbieri, Coscia, Crimi, De Biasi, De Pasquale, De Torre, Di Centa, Fadda, Frassinetti, Ghizzoni, Giro, Giulietti, Goisis, Lainati, Levi, Lolli, Mazzarella, Mazzuca, Palmieri, Pes, Rivolta, Rossa, Vanalli, Zaccaria e Zazzera.
Ha votato no: Capitanio Santolini.
La seduta termina alle 14,25.