Sulla pubblicità dei lavori:
Aprea Valentina, Presidente ... 3
Missoni e sostituzioni:
Aprea Valentina, Presidente ... 3
Proposta di legge (Discussione e approvazione):
Moffa ed altri: Norme per promuovere l'equità retributiva nel lavoro giornalistico (C. 3555):
Aprea Valentina, Presidente ... 3 6 7
Bonaiuti Paolo (PdL) ... 6
Capitanio Santolini Luisa (UdCpTP) ... 5
Carra Enzo (UdCpTP), Relatore ... 3
Giulietti Giuseppe (Misto) ... 4
Goisis Paola (LNP) ... 6
Granata Benedetto Fabio (FLpTP) ... 6
Levi Ricardo Franco (PD) ... 5
Mazzuca Giancarlo (PdL) ... 6
Moffa Silvano (PT) ... 7
Peluffo Paolo, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri ... 4
Scalera Giuseppe (PdL) ... 4
Zazzera Pierfelice (IdV) ... 5
Votazione nominale:
Aprea Valentina, Presidente ... 7
Sigle dei gruppi parlamentari: Popolo della Libertà: PdL; Partito Democratico: PD; Lega Nord Padania: LNP; Unione di Centro per il Terzo Polo: UdCpTP; Futuro e Libertà per il Terzo Polo: FLpTP; Popolo e Territorio (Noi Sud-Libertà ed Autonomia, Popolari d'Italia Domani-PID, Movimento di Responsabilità Nazionale-MRN, Azione Popolare, Alleanza di Centro-AdC, La Discussione): PT; Italia dei Valori: IdV; Misto: Misto; Misto-Alleanza per l'Italia: Misto-ApI; Misto-Movimento per le Autonomie-Alleati per il Sud: Misto-MpA-Sud; Misto-Liberal Democratici-MAIE: Misto-LD-MAIE; Misto-Minoranze linguistiche: Misto-Min.ling; Misto-Repubblicani-Azionisti: Misto-R-A; Misto-Noi per il Partito del Sud Lega Sud Ausonia: Misto-NPSud; Misto-Fareitalia per la
Costituente Popolare: Misto-FCP; Misto-Liberali per l'Italia-PLI: Misto-LI-PLI; Misto-Grande Sud-PPA: Misto-G.Sud-PPA.
Resoconto stenografico
SEDE LEGISLATIVA
La seduta comincia alle 11,30.
(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).
PRESIDENTE. Avverto che, ai sensi dell'articolo 65, comma 2, del Regolamento, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso impianti audiovisivi a circuito chiuso.
PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2 del Regolamento, il deputato Pisicchio è in missione per incarico del suo ufficio.
Comunico altresì che, ai sensi dell'articolo 19, comma 4, del Regolamento, i deputati Rivolta e Cavallotto sono sostituiti, rispettivamente, dai deputati Fedriga e Follegot.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della proposta di legge di iniziativa dei deputati Moffa ed altri: «Norme per promuovere l'equità retributiva nel lavoro giornalistico».
Avverto che l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha definito l'organizzazione della discussione del provvedimento, stabilendo, altresì, il tempo disponibile ripartito ai sensi dell'articolo 25, comma 3, del Regolamento.
La Commissione ha già esaminato in sede referente la proposta di legge in titolo, giungendo all'elaborazione di un nuovo testo, sul quale le Commissioni competenti hanno espresso i prescritti pareri. È stato, quindi, richiesto il trasferimento alla sede legislativa, deliberato dall'Assemblea nella seduta del 26 marzo 2012.
Propongo che, in considerazione dell'urgenza di approvare in tempi brevi il provvedimento in esame, la Commissione, ove nulla osti da parte dei deputati, possa concludere l'esame nella giornata odierna.
Se non vi sono obiezioni, rimane così stabilito.
(Così rimane stabilito).
Dichiaro aperta la discussione sulle linee generali.
ENZO CARRA, Relatore. Il testo del provvedimento, molto succinto - si tratta di quattro articoli - è conosciuto da questa Commissione, che l'ha esaminato nel dettaglio e l'ha anche corretto, laddove era da correggere: il provvedimento, inoltre, non prevede oneri per le casse dello Stato. Il testo che abbiamo elaborato in sede referente è ora al nostro esame in sede legislativa; propongo quindi di adottarlo come nuovo testo per il seguito dell'esame.
Raccomandandone l'approvazione, ringrazio per la sensibilità che questa Commissione vorrà usare nei confronti di tante persone che attendono il voto finale del provvedimento.
PAOLO PELUFFO, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Il Governo esprime il suo orientamento favorevole sulla proposta di legge in esame.
GIUSEPPE GIULIETTI. Irritualmente, intervengo anche per dichiarazione di voto, in modo da non dover intervenire nuovamente in seguito.
Se me lo consente, presidente, intervengo per ringraziare un parlamentare che non è presente in questo momento, il presidente Moffa, il quale, insieme al relatore Carra, ha fortemente contribuito all'elaborazione del testo. È lui che ha messo assieme diverse esigenze, ascoltando non solo le parti politiche, ma anche le parti sociali, come ha fatto anche l'onorevole Carra: mi riferisco alla Federazione della stampa, all'Ordine dei giornalisti e a miriadi di associazioni dei precari, che ricevono pochi euro a pezzo, così come ad altre associazioni che hanno costruito una grandissima attenzione su un tema che era stato cancellato.
Mi fa piacere che ciò possa rimanere a verbale. Intervengo non solo per preannunciare il mio voto favorevole sul provvedimento, ma anche per rivolgere una raccomandazione a lei, signor sottosegretario, e alla presidente Aprea: se voteremo a favore del provvedimento, come immagino che faremo tutti insieme, chiedo al Governo di seguire l'esame della proposta al Senato con una straordinaria attenzione, senza innescare polemiche.
La proposta di legge sull'ordine dei giornalisti, il cui relatore era l'onorevole Mazzuca, è ferma al Senato e non dà segni di vita. Tale legge riguarda gli ultimi della professione, spesso senza diritti, persone sovraesposte. Le chiedo di accompagnare il provvedimento, al momento del voto al Senato, con la richiesta di votare rapidamente la «miniriforma» dell'ordine e di accertarsi che venga approvata rapidissimamente.
Numerosi sono stati gli interventi effettuati affinché la proposta perché venisse bloccata e di essa si ritardasse l'approvazione, non da parte della politica e delle forze parlamentari rappresentate in questa sede. Non è una situazione che possa accadere, in particolare nei confronti dei soggetti meno difesi.
Signor sottosegretario, le riferisco tale situazione, chiedendo in questa fase un'attenzione straordinaria su di essa, oltre che sul tema degli ammortizzatori sociali. Altrimenti, da una parte si si approverebbe una legge e poi, dall'altra, si potrebbe verificare una situazione di disastro.
GIUSEPPE SCALERA. Intervengo brevemente anticipando la mia dichiarazione di voto: preannuncio il voto favorevole del gruppo del PdL su un provvedimento che riteniamo oggettivamente utile, necessario e fondamentale al fine di restituire retributiva a una realtà particolarmente svilita in questi ultimi anni.
All'interno di periodici di natura anche telematica, di agenzie di stampa, di emittenti radiotelevisive e più complessivamente di realtà connesse ai quotidiani, assistiamo quotidianamente a fenomeni di deprofessionalizzazione oggettiva e, al tempo stesso, anche allo svilimento di una professione di straordinaria vitalità e di straordinario indice di democrazia che nel nostro Paese può e deve svilupparsi in termini equi.
Questa proposta, alla quale ovviamente ci associamo, tende finalmente a promuovere un'equità di natura retributiva. Mi associo alle parole del collega Giulietti, sottolineando che su questi temi, così come sulla «miniriforma» dell'ordine dei giornalisti, non si sviluppa soltanto ed esclusivamente un momento di iniziativa parlamentare, ma soprattutto un indice chiaro di democrazia all'interno del nostro Parlamento e della realtà sociale connessa al nostro Paese.
PIERFELICE ZAZZERA. Grazie, presidente. Intervengo anticipando anch'io la mia dichiarazione di voto.
Anch'io mi associo a quanto dichiarato dall'onorevole Giulietti, ringraziando il lavoro del presidente Moffa e il relatore Carra per il lavoro svolto sul provvedimento, che conferma ancora una volta che questa Commissione, approvando leggi condivise all'unanimità, dimostra che, se lavora sui contenuti, sui diritti delle persone più deboli e soprattutto senza forzature, ma attraverso il coinvolgimento e la partecipazione, di cui va dato merito al relatore e al presidente, può arrivare a risultati importanti.
Io credo che sia segno di civiltà del nostro Paese dare un segnale che per chi svolge una professione con dignità possa essere previsto l'equo compenso. A questo equo compenso dobbiamo dare un aiuto ulteriore - mi appello al sottosegretario -, mettendo l'editoria nelle condizioni di operare non solo attraverso il rispetto dei diritti, ma anche attraverso l'acquisizione di fondi dello Stato, perché è chiaro che, meno fondi dello Stato ci sono, sempre meno diritti ci saranno all'interno del sistema.
In questo senso, auspico che vi sia un rafforzamento complessivo del settore, perché un'editoria forte e con diritti stabiliti significa un'editoria libera in un Paese libero.
RICARDO FRANCO LEVI. Anticipo anche da parte del Partito Democratico il convinto voto favorevole sulla proposta di legge in esame. Non occorrono tante parole per esprimere una posizione che abbiamo già reso pubblica in molte occasioni all'interno di questa Commissione.
Svolgo soltanto una riflessione. Accanto a quella inerente al valore ovvio della tutela della dignità dei lavoratori, che con questo testo rafforziamo, svolgo una riflessione che si collega anche a quanto ci ha comunicato ieri il sottosegretario, illustrandoci la situazione attuale del mondo dell'editoria. L'editoria attraversa una fase di grande trasformazione: tutti gli strumenti, i mezzi e i prodotti della comunicazione soffrono di questa grande trasformazione in atto, che forse ha un equivalente soltanto nell'invenzione della stampa ai tempi di Gutenberg. Quello che sta emergendo con grande chiarezza è che hanno prospettive di futuro i prodotti, gli editori e gli strumenti di comunicazione che riescono a mantenere una qualità e una capacità di distinguersi nel mercato. Ciò presuppone la grande qualità di coloro che producono i giornali, i libri, i siti online. Alla base di tutto ciò ci sono anche ovviamente,
quando si parla di prodotto editoriale, i giornalisti.
Difendere la qualità delle retribuzioni del mondo giornalistico ha, dunque, un senso ben più ampio di quello, pure indispensabile, della difesa stretta della capacità di far fronte alle esigenze della vita dei giornalisti con i loro salari e con le loro retribuzioni e comporta anche consentire un'informazione di qualità, sempre più indispensabile nel mondo di oggi.
LUISA CAPITANIO SANTOLINI. Intervengo per condividere quanto hanno affermato i colleghi che mi hanno preceduto, presidente, e per ringraziare molto l'onorevole Carra e giustamente anche l'onorevole Moffa. Sappiamo che hanno lavorato in stretto accordo e in continuità per fornire risposte.
Mi associo a quanto sosteneva l'onorevole Zazzera: quando si lavora per contenuti, seriamente e senza forzature, effettivamente si arriva a risultati molto brillanti. Credo che possiamo tutti congratularci del fatto che questa Commissione riesce a sostenere legislative con una data frequenza anche rispetto alle altre Commissioni del Parlamento, segno che abbiamo l'intenzione di portare contributi costruttivi ai diversi campi su cui ci applichiamo e di cui ci occupiamo. Questo dell'editoria non è secondo a nessuno, anzi è un aspetto fondamentale.
Auspico che si proceda speditamente verso una soluzione di tutti i problemi dell'editoria, ai quali hanno accennato i colleghi. Nel ringraziare tutti, preannuncio il voto favorevole dell'UdC.
PAOLA GOISIS. Intervengo naturalmente per lasciare agli atti anche il segno della nostra posizione, sottolineando il risultato del lavoro che in questa Commissione abbiamo svolto, partendo ancora dal Governo precedente, il Governo Berlusconi: eravamo in maggioranza quando l'abbiamo svolto, ma lo condividiamo. Per questo motivo, il nostro sarà sicuramente un voto positivo.
Svolgo anche una puntualizzazione in merito all'esame di Stato. Avevamo già osservato che prevedere l'esame di Stato soltanto a Roma ci sembrava una forzatura. Per esempio, si potrebbe pensare ad una sede al Nord, a Milano, una al centro, a Roma e una al Sud, a Napoli o a Palermo: lasciamo libertà di scelta. Comunque, il nostro voto sarà favorevole.
PAOLO BONAIUTI. Quando parliamo di velocizzare l'iter del provvedimento sui precari, mi permetto di ricordare un'esperienza che ha vissuto questa Commissione negli ultimi anni del Governo di centrodestra, insediato dal 2001 al 2006.
In quell'occasione noi licenziammo in Commissione, inviando in tutta velocità in Aula, una proposta di legge che, a mio parere, anticipava molto i tempi e che poi non è stata più esaminata. Essa riguardava la depenalizzazione dei reati giornalistici. La legge fu approvata in grande velocità e fu trasmessa al Senato: cercammo in tutti i modi di smuoverla io, l'onorevole Gaetano Pecorella e la senatrice Finocchiaro, ma essa rimase ferma e non è mai più stata approvata. Se fosse stata approvata, secondo me, sarebbe stata una legge di avanguardia e avrebbe risparmiato anche tanti guai, proprio sulla questione della depenalizzazione.
Invito tutti, dal sottosegretario Peluffo a tutti i membri della Commissione, a vigilare, perché, una volta che la legge sarà da noi approvata in sede legislativa, a quel punto, quando sarà trasmessa al Senato, si potrebbe correre il rischio che rimanga ferma: è già capitato in una precedente occasione. Cerchiamo di evitare che ciò si ripeta, perché è in gioco il lavoro dei precari.
GIANCARLO MAZZUCA. Sono completamente d'accordo con l'onorevole Bonaiuti e porto l'esempio concreto della legge sulla riforma dell'Ordine dei giornalisti, che nel luglio scorso è stata approvata all'unanimità, salvo un astenuto, dalla Commissione cultura della Camera e otto mesi giace immobilizzata senza risultati presso la 1a Commissione del Senato.
Mi associo al sollecito dell'onorevole Bonaiuti, affinché si vigili sulle nostre leggi, altrimenti si finisce per lavorare per nulla, per i posteri. Ritengo importante che si svolga un intervento molto efficace nei confronti del Senato, per capire che fine ha fatto quel nostro provvedimento, anche perché esso era stato approvato all'unanimità.
BENEDETTO FABIO GRANATA. Intervengo solo perché resti a verbale il voto favorevole del gruppo Futuro e Libertà.
PRESIDENTE. Nessun altro chiedendo di parlare, dichiaro chiusa la discussione sulle linee generali.
Pongo in votazione la proposta del relatore di adottare come testo base per il prosieguo della discussione il nuovo testo della proposta di legge elaborato dalla Commissione nel corso dell'esame in sede referente.
(È approvata).
Propongo di fissare il termine per la presentazione degli emendamenti alle 11,50 della seduta odierna.
Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito.
(Così rimane stabilito).
Sospendo brevemente la seduta per consentire il decorso del termine.
La seduta, sospesa alle 11,45, è ripresa alle 11,50.
PRESIDENTE. Saluto il presidente Moffa, che ha presentato la proposta di legge in discussione. Siamo lieti che sia qui presente in occasione dell'esame del provvedimento in sede legislativa.
Passiamo all'esame degli articoli.
Avverto che non sono stati presentati emendamenti.
Passiamo all'esame dell'articolo 1.
Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 2.
Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 3.
Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 4.
Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Colleghi, le dichiarazioni di voto sul complesso del provvedimento sono state svolte nell'ambito degli interventi nella discussione sulle linee generali. Do, quindi, la parola al presidente Moffa.
SILVANO MOFFA. Ringrazio il presidente, i membri della Commissione e il relatore per aver aderito alla proposta di legge in esame e per averla sostenuta in ogni momento, anche in quelli più difficili, in cui bisognava superare alcuni ostacoli che si paravano di fronte a un provvedimento di questa natura e di questo livello.
Come sapete, la mia proposta di legge ha riscontrato da subito una visione molto diffusa e bipartisan, come si usa dire oggi, a testimonianza del fatto che bisognava intervenire in maniera significativa proprio per superare un'ingiustizia che caratterizza il mondo giornalistico. Credo che sia questo sia anche un primo esempio concreto che è merito della Commissione presieduta dalla collega Aprea aver affrontato. Si parla tanto di precariato e credo che questa sia la prima grande, vera risposta in tale settore, con la speranza che i giornalisti guardino anche con più attenzione alle attività che si svolgono in Parlamento.
Ovviamente la legge non nasceva per questa prospettiva, ma credo che il Parlamento, soprattutto dando corso all'esame del provvedimento in sede legislativa, abbia dimostrato ancora una volta di essere molto attento a problemi di equità sostanziale e lo abbia fatto superando anche alcune perplessità che potevano essere segnalate.
Ciò premesso, non posso che ringraziarvi, anche perché questa legge porta la mia firma, ma porta anche il nome di tutta la Commissione e di tutto il Parlamento.
PRESIDENTE. Grazie, presidente Moffa.
Avverto che la proposta di legge sarà subito votata per appello nominale.
Chiedo, in caso di approvazione, di essere autorizzata a procedere al coordinamento formale del testo, ai sensi dell'articolo 90, comma 2, del Regolamento.
Se non vi sono obiezioni, rimane così stabilito.
(Così rimane stabilito).
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale sulla proposta di legge di cui si è testé concluso l'esame.
(Segue la votazione)
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:
Proposta di legge Moffa ed altri: «Norme per promuovere l'equità retributiva nel lavoro giornalistico» (C. 3555):
Presenti e votanti 34
Maggioranza 18
Hanno votato sì 34
(La Commissione approva).
Hanno votato sì: Aprea, Bachelet, Barbieri, Belcastro, Bonaiuti, Capitanio Santolini, Carlucci, Carra, Follegot in sostituzione di Cavallotto, Coscia, De Biasi, De Pasquale, De Torre, Di Centa, Frassinetti, Ghizzoni, Giro, Giulietti, Goisis, Granata, Grimoldi, Lainati, Levi, Mazzarella, Melandri, Murgia, Palmieri, Pes, Fedriga in sostituzione di Rivolta, Rossa, Russo, Scalera, Siragusa e Zazzera.
La seduta termina alle 12.