Commissione IX
Sulla pubblicità dei lavori:
Valducci Mario, Presidente ... 3
Proposta di legge (Seguito della discussione e approvazione):
Zeller e Brugger; Contento; Formisano Anna Teresa e Testa Nunzio Francesco: Meta ed altri; Carlucci; Lulli ed altri; Conte; Velo ed altri;Boffa ed altri; Velo ed altri; Vannucci; Lorenzin ed altri; Moffa ed altri; Minasso ed altri; Giammanco; Dussin Guido ed altri; Cosenza; Barbieri; Consiglio regionale del Veneto; Consiglio regionale del Veneto; Stasi; Bratti e Motta: Disposizioni in materia di sicurezza stradale (Approvata, in un testo unificato, dalla IX Commissione permanente della Camera e modificata dal Senato) (C. 44-419-471-649-772-844-965-1075-1101-1190-1469-1488-1717-1737-1766-1998-2177-2299-2322-2349-2406-2480-B): ... 3
Valducci Mario, Presidente, Relatore ... 3 4 5 6 9 10 11 16
Biasotti Sandro (PdL) ... 15
Buonanno Gianluca (LNP) ... 11
Compagnon Angelo (UdC) ... 3 4 14
Crosio Jonny (LNP) ... 9
Desiderati Marco (LNP) ... 10 11
Garofalo Vincenzo (PdL) ... 10
Giachino Bartolomeo, Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti ... 4 9 10 11
Lovelli Mario (PD) ... 11
Meta Michele Pompeo (PD) ... 11
Montagnoli Alessandro (LNP) ... 5 6 10 15
Nicco Roberto Rolando (Misto-Min.ling.) ... 10 12
Toto Daniele (PdL) ... 5 10
Sostituzioni:
Valducci Mario, Presidente ... 16
Votazione nominale:
Valducci Mario, Presidente ... 16
ALLEGATI:
Allegato 1: Emendamenti esaminati ... 21
Allegato 2: Ordini del giorno ... 26
Allegato 3: Correzioni di forma ... 44
Resoconto stenografico
SEDE LEGISLATIVA
La seduta comincia alle 15,20.
(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).
PRESIDENTE. Avverto che, ai sensi dell'articolo 65, comma 2, del Regolamento, la pubblicità della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione della proposta di legge di iniziativa dei deputati Zeller e Brugger; Contento; Formisano Anna Teresa e Testa Nunzio Francesco; Meta ed altri; Carlucci; Lulli ed altri; Conte; Velo ed altri;Boffa ed altri; Velo ed altri; Vannucci; Lorenzin ed altri; Moffa ed altri; Minasso ed altri; Giammanco; Dussin Guido ed altri; Cosenza; Barbieri; Consiglio regionale del Veneto; Consiglio regionale del Veneto; Stasi; Bratti e Motta: «Disposizioni in materia di sicurezza stradale», già approvata, in un testo unificato, dalla IX Commissione permanente della Camera e modificata dal Senato nella seduta del 6 maggio 2010.
Avverto che le Commissioni competenti in sede consultiva hanno espresso il parere sugli emendamenti approvati in linea di principio di propria competenza. Ho, pertanto, presentato in qualità di relatore nuove formulazioni di alcuni emendamenti approvati in linea di principio, finalizzate a recepire i pareri espressi dalle Commissioni in sede consultiva (vedi allegato 1).
In particolare, le nuove formulazioni degli emendamenti Montagnoli 16.1 e Toto 16.2 recepiscono le condizioni contenute nel parere della Commissione bilancio, tesoro e programmazione, che vanno nella direzione di prevedere espressamente che le visite mediche siano sostenute a spese dei richiedenti.
ANGELO COMPAGNON. Chiedo scusa, presidente, gli emendamenti 16.1 e il 16.2 subiscono questa piccola modifica, ma le volevo chiedere: rimane fermo il contenuto degli emendamenti e quindi il limite a 68 anni per i conducenti professionali e la visita biennale per il rinnovo della patente agli ultraottantenni, non è vero?
PRESIDENTE. Il resto rimane tutto invariato.
La nuova formulazione dell'emendamento Montagnoli 25.1 recepisce la condizione contenuta nel parere della Commissione affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni, con la quale si richiede che, qualora la proprietà della strada sia direttamente in capo allo Stato, non sia possibile effettuare la ripartizione dei proventi.
ANGELO COMPAGNON. Chiedo scusa, presidente, ma sarebbe opportuno un chiarimento sul'applicazione della disposizione all'ANAS, che mi pare riconducibile al complesso delle amministrazioni dello Stato.
PRESIDENTE. Oggi l'ANAS è una Spa e come tale è una persona giuridica privata, che ha come azionista unico lo Stato, ma non è compresa nel bilancio dello Stato. La condizione della Commissione Affari costituzionali si riferisce esclusivamente allo Stato in senso proprio.
La nuova formulazione dell'emendamento Pini 55.3 recepisce il parere della Commissione attività produttive, commercio e turismo, che, rispetto alla disposizione che riguarda gli stabilimenti balneari, prevede che venga aggiunta alla fine la seguente frase «per lo svolgimento delle forme di intrattenimento di cui al presente comma non si applica l'articolo 80 del citato testo unico di cui al regio decreto del 1931, n. 773».
È un'aggiunta in materia di pubblica sicurezza in merito alle autorizzazioni date dal comune agli esercizi commerciali, che sono competenza della Commissione attività produttive.
La Commissione giustizia ha espresso parere favorevole su tutti gli emendamenti a essa trasmessi.
BARTOLOMEO GIACHINO, Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti. Esprimo parere favorevole sulle nuove formulazioni degli emendamenti Montagnoli 16.1, Toto 16.2, Montagnoli 25.1 e Pini 55.3.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dei singoli articoli e degli emendamenti ad essi riferiti.
Avverto che, deliberando la Commissione un testo già approvato in prima lettura dalla Camera e successivamente modificato dal Senato, ai sensi dell'articolo 70, comma 2, del Regolamento, saranno oggetto di deliberazione solo gli articoli ai quali il Senato ha apportato modifiche.
Passiamo all'esame dell'articolo 1. Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 2. Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 3. Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 4. Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 5 e degli emendamenti ad esso riferiti.
Pongo in votazione gli identici emendamenti Velo 5.1 e Garofalo 5.2, approvati in linea di principio.
(Sono approvati).
Pongo in votazione l'articolo 5, con le modifiche testé apportate.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 6. Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 7. Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 8. Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 9. Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Avverto che il Senato non ha modificato l'articolo 10.
Passiamo all'esame dell'articolo 11. Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 12, e dell'emendamento ad esso riferito.
Pongo in votazione l'emendamento Velo 12.2, approvato in linea di principio.
(È approvato).
Pongo in votazione l'articolo 12, con le modifiche testé apportate.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 13. Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 14 e dell'emendamento ad esso riferito.
Pongo in votazione l'emendamento 14.1 del relatore, approvato in linea di principio.
(È approvato).
Pongo in votazione l'articolo 14, con le modifiche testé apportate.
(È approvato).
Avverto che l'articolo 15 non ha subìto modifiche da parte del Senato.
Passiamo all'esame dell'articolo 16, e degli emendamenti ad esso riferiti.
Chiedo al presentatore se intenda accettare la terza nuova formulazione dell'emendamento Montagnoli 16.1, volta a recepire una condizione contenuta nel parere della V Commissione.
ALESSANDRO MONTAGNOLI. Accetto, signor presidente, la terza nuova formulazione proposta dell'emendamento 16.1 a mia firma.
PRESIDENTE. Pongo in votazione l'emendamento Montagnoli 16.1 nella terza nuova formulazione.
(È approvato).
Chiedo al presentatore se intende accettare la nuova formulazione dell'emendamento Toto 16.2, volta a recepire una condizione contenuta nel parere della V Commissione.
DANIELE TOTO. Accetto la nuova formulazione proposta dell'emendamento a mia firma 16.2.
PRESIDENTE. Pongo in votazione l'emendamento Toto 16.2, come riformulato.
(È approvato).
Nessuno chiedendo di parlare, pongo in votazione l'articolo 16, con le modifiche testé apportate.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 17. Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Avverto che l'articolo 18 non ha subìto modifiche da parte del Senato.
Passiamo all'esame dell'articolo 19 e dell'emendamento ad esso riferito.
Pongo in votazione l'emendamento 19.1 del relatore, approvato in linea di principio.
(È approvato).
Nessuno chiedendo di parlare, pongo in votazione l'articolo 19, con le modifiche testé apportate.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 20. Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Avverto che l'articolo 21 non ha subìto modifiche da parte del Senato.
Passiamo all'esame dell'articolo 22 e dell'emendamento ad esso riferito.
Pongo in votazione l'emendamento 22.1 del relatore, approvato in linea di principio.
(È approvato).
Nessuno chiedendo di parlare, pongo in votazione l'articolo 22, con le modifiche testé apportate.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 23. Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Avverto che l'articolo 24 non ha subìto modifiche da parte del Senato.
Passiamo all'esame dell'articolo 25 e degli emendamenti ad esso riferiti.
Chiedo al presentatore se intende accettare la nuova formulazione dell'emendamento Montagnoli 25.1.
ALESSANDRO MONTAGNOLI. Accetto la nuova formulazione proposta, signor presidente.
PRESIDENTE. Pongo in votazione la nuova formulazione dell'emendamento Montagnoli 25.1.
(È approvato).
Pongo in votazione l'emendamento 25.2 del relatore, approvato in linea di principio.
(È approvato).
Nessuno chiedendo di intervenire, pongo in votazione l'articolo 25, con le modifiche testé apportate.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 26. Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 27. Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 28. Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 29. Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 30. Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 31. Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 32. Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 33. Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 34 e degli emendamenti ad esso riferiti.
Pongo in votazione l'emendamento 34.2 del relatore, approvato in linea di principio.
(È approvato).
Pongo in votazione l'emendamento 34.3 del relatore, approvato in linea di principio.
(È approvato).
Nessuno chiedendo di parlare, pongo in votazione l'articolo 34, con le modifiche testé apportate.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 35. Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 36 e dell'emendamento ad esso riferito.
Avverto che la Commissione ha approvato in linea di principio l'emendamento Compagnon 36.1, interamente soppressivo dell'articolo 36.
Pongo quindi in votazione, ai sensi dell'articolo 87, comma 2 del Regolamento, il mantenimento dell'articolo 36.
(È respinto).
L'articolo 36 si intende soppresso.
Passiamo all'esame dell'articolo 37. Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 38 e degli emendamenti ad esso riferiti.
Pongo in votazione gli identici emendamenti Montagnoli 38.1 e Toto 38.2, approvati in linea di principio.
(Sono approvati).
Nessuno chiedendo di parlare, pongo in votazione l'articolo 38, con le modifiche testé apportate.
(È approvato).
Avverto che l'articolo 39 non ha subìto modifiche da parte del Senato.
Passiamo all'esame dell'articolo 40 e dell'emendamento ad esso riferito.
Pongo quindi in votazione l'emendamento Terranova 40.1, approvato in linea di principio.
(È approvato).
Nessuno chiedendo di parlare, pongo in votazione l'articolo 40, con le modifiche testé apportate.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 41. Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 42 e dell'emendamento ad esso riferito.
Pongo in votazione l'emendamento Terranova 42.4, approvato in linea di principio.
(È approvato).
Nessuno chiedendo di parlare, pongo in votazione l'articolo 42, con le modifiche testé apportate.
(È approvato).
Avverto che l'articolo 43 non ha subìto modifiche da parte del Senato.
Passiamo all'esame dell'articolo 44. Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 45. Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Avverto che l'articolo 46 non ha subìto modifiche da parte del Senato.
Passiamo all'esame dell'articolo 46-bis, introdotto dalla Commissione nel corso dell'esame in sede referente in seconda lettura da parte della Camera. Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 47. Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 48. Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 49. Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 50. Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 51. Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 52. Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Avverto che l'articolo 53 non ha subìto modifiche da parte del Senato.
Passiamo all'esame dell'articolo 54. Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 55 e dell'emendamento ad esso riferito.
Chiedo al presentatore se intende accettare l'ulteriore nuova formulazione dell'emendamento Pini 55.3.
ALESSANDRO MONTAGNOLI. In qualità di cofirmatario, accetto la riformulazione proposta dal relatore dell'emendamento Pini 55.3.
PRESIDENTE. Pongo in votazione l'emendamento Pini 55.3 nell'ulteriore nuova formulazione.
(È approvato).
Nessuno chiedendo di parlare, pongo in votazione l'articolo 55, con le modifiche testé apportate.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 56. Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Avverto che l'articolo 57 non ha subìto modifiche da parte del Senato.
Passiamo all'esame dell'articolo 58. Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Avverto che gli articoli 59 e 60 non hanno subìto modifiche da parte del Senato.
Passiamo all'esame dell'articolo 61. Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 62. Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 63. Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).
È, pertanto, esaurita la votazione delle proposte emendative degli articoli del provvedimento.
Avverto che sono stati presentati ordini del giorno (vedi allegato 2).
Nessuno chiedendo di intervenire per illustrare gli ordini del giorno, invito il rappresentante del Governo ad esprimere il parere.
Avverto che non saranno posti in votazione gli ordini del giorno che il Governo ha accettato pienamente. Per quanto riguarda gli ordini del giorno accolti dal Governo come raccomandazione, chiederò al presentatore se insiste per la votazione. Saranno naturalmente posti in votazione gli ordini del giorno non accettati dal Governo.
BARTOLOMEO GIACHINO, Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti. Accetto l'ordine del giorno Bergamini n. 0/44 e abb.-B/IX/1, accolgo come raccomandazione l'ordine del giorno Crosio n. 0/44 e abb.-B/IX/2, accetto l'ordine del giorno Nizzi n. 0/44 e abb.-B/IX/3, accetto con riformulazione l'ordine del giorno Montagnoli n. 0/44 e abb.-B/IX/4; la riformulazione è necessaria, in quanto l'ordine del giorno di per sé contraddice il discorso della targa personale. Il fatto, però, che si possa aggiungere l'indicazione di un simbolo che individui la provincia potrebbe, se il presentatore non accetta la riformulazione, essere accolto come raccomandazione. Accetto gli ordini del giorno Velo n. 0/44 e abb.-B/IX/5 e Terranova n. 0/44 e abb.-B/IX/19, accetto con riformulazione l'ordine del giorno Toto n. 0/44 e abb.-B/IX/17, accolgo come raccomandazione l'ordine del giorno Zeller n. 0/44 e abb.-B/IX/6, accetto con riformulazione l'ordine del giorno Desiderati n. 0/44 e abb.-B/IX/7, accolgo come raccomandazione l'ordine del giorno Monai n. 0/44 e abb.-B/IX/8, accetto gli ordini del giorno Iapicca n. 0/44 e abb.-B/IX/18, Antonino Foti n. 0/44 e abb.-B/IX/9, Meta n. 0/44 e abb.-B/IX/10, Tullo n. 0/44 e abb.-B/IX/11, Garofalo n. 0/44 e abb.-B/IX/12, accetto con riformulazione l'ordine del giorno Buonanno n. 0/44 e abb.-B/IX/13; il Governo lo accoglie con una piccola rielaborazione, in quanto la formulazione «impegna il Governo ad attivarsi in tempi rapidi nel dispositivo dell'impegno» appare eccessivamente perentoria e non gentile rispettosa nei confronti del Governo; poiché il modo e il tono compongono la musica, usiamo sempre toni gradevoli. Propongo quindi la seguente formulazione: «ad attivarsi al fine di rielaborare». Accetto con riformulazione l'ordine del giorno Torazzi n. 0/44 e abb.-B/IX/14; anche in questo caso sostituirei la formulazione «impegna il Governo ad attivarsi in tempi rapidi» con la seguente: «impegna il Governo a valutare la possibilità di modificare l'articolo 62...». Accetto con riformulazione gli ordini del giorno Motta n. 0/44 e abb.-B/IX/15 e Lovelli n. 0/44 e abb.-B/IX/16.
PRESIDENTE. Riepiloghiamo rapidamente.
L'ordine del giorno Bergamini n. 0/44 e abb.-B/IX/1 è accettato dal Governo.
L'ordine del giorno Crosio n. 0/44 e abb.-B/IX/2 è accolto come raccomandazione. Chiedo al presentatore se insiste per la votazione.
JONNY CROSIO. Non insisto, presidente
PRESIDENTE. L'ordine del giorno Nizzi 0/44 e abb.-B/IX/3 è accettato dal Governo.
L'ordine del giorno Montagnoli n. 0/44 e abb.-B/IX/4 è accettato con la seguente riformulazione: «a valutare la possibilità di inserire il simbolo della regione e la sigla della provincia di residenza del proprietario del veicolo, aggiungendoli nella targa o in prossimità di essa.»
BARTOLOMEO GIACHINO, Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti. Poiché tra 15 giorni sarete tutti impegnati a illustrare il lavoro compiuto nelle vostre realtà locali, osservo che l'ordine del giorno sulla targa riguarda non solo le regioni ma anche tutte le province.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno n. 0/44 e abb.-B/IX/4 chiede, dunque, che si possa apporre il simbolo della regione e la sigla delle province nella targa o in prossimità di essa. Chiedo al presentatore se accetta la riformulazione dell'ordine del giorno Montagnoli n. 0/44 e abb.-B/IX/4.
ALESSANDRO MONTAGNOLI. La accetto, signor presidente.
PRESIDENTE. Gli ordini del giorno Velo n. 0/44 e abb.-B/IX/5 e Terranova n. 0/44 e abb.-B/IX/19 sono accettati dal Governo.
L'ordine del giorno Toto 0/44 e abb.-B/IX/17 è accettato con riformulazione.
BARTOLOMEO GIACHINO, Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti. Esiste un problema legato al fatto che se un veicolo supera più volte i limiti di velocità in tratti di strada in cui c'è il sistema tutor gli vengono comminate più multe. Propongo quindi di apportare la seguente riformulazione: «impegna il Governo a valutare la possibilità che si eviti che il superamento del limite di velocità da parte del medesimo veicolo (...) implichi l'applicazione ripetuta della sanzione prevista.»
PRESIDENTE. Sarebbe opportuno che il Governo intervenisse con delle circolari volte a chiarire definitivamente questo aspetto. Chiedo al presentatore se intende accettare la riformulazione dell'ordine del giorno Toto n. 0/44 e abb.-B/IX/17.
DANIELE TOTO. Accetto la riformulazione, signor presidente.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno Zeller n. 0/44 e abb.-B/IX/6 è accolto come raccomandazione.
ROBERTO ROLANDO NICCO. In qualità di cofirmatario, non insisto per la votazione.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno Desiderati n. 0/44 e abb.-B/IX/7 è accettato con riformulazione.
BARTOLOMEO GIACHINO, Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti. La riformulazione è volta quindi ad «impegnare il Governo a valutare la possibilità di prevedere un'apposita patente di servizio anche per i conducenti di veicoli adibiti al soccorso da parte delle organizzazioni di volontariato riconosciute ai sensi della legge n. 266 del 1991, da impiegarsi nell'espletamento dei compiti di istituto».
MARCO DESIDERATI. Accetto la riformulazione.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno Monai n. 0/44 e abb.-B/IX/8 è accolto come raccomandazione.
Gli ordini del giorno Iapicca n. 0/44 e abb.-B/IX/18 e Antonino Foti n. 0/44 e abb.-B/IX/9 sono accettati dal Governo.
VINCENZO GAROFALO. Signor presidente, in accordo con il proponente sottoscrivo l'ordine del giorno Antonino Foti n. 0/44 e abb.-B/IX/9.
PRESIDENTE. Gli ordini del giorno Meta n. 0/44 e abb.-B/IX/10, Antonino Foti n. 0/44 e abb.-B/IX/9 e Garofalo n. 0/44 e abb.-B/IX/12 sono accettati dal Governo.
L'ordine del giorno Buonanno n. 0/44 e abb.-B/IX/13 è accettato con una riformulazione.
BARTOLOMEO GIACHINO, Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti.
Propongo di riformulare l'ordine del giorno con l'esclusione delle parole «in tempi rapidi».
GIANLUCA BUONANNO. Accetto la riformulazione, signor presidente.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno Torazzi n. 0/44 e abb.-B/IX/14 è accettato con una riformulazione.
BARTOLOMEO GIACHINO, Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti. Riguardo all'ordine del giorno Torazzi n. 0/44 e abb.-B/IX/14, la riformulazione è volta a prevedere l'impegno del Governo di valutare la possibilità di modificare l'articolo 62 con cui si ammette la circolazione degli autosnodati e i filosnodati per una lunghezza massima di 25 metri così da permetterne la loro circolazione.
MARCO DESIDERATI. In qualità di cofirmatario dell'ordine del giorno, ne accetto la riformulazione.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno Motta n. 0/44 e abb.-B/IX/15 è accettato con una riformulazione.
BARTOLOMEO GIACHINO, Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti. La riformulazione è volta ad impegnare il Governo a valutare la possibilità di assumere le iniziative indicate nell'ordine del giorno medesimo.
MARIO LOVELLI. Sottoscrivo, in accordo con i proponenti, l'ordine del giorno Motta n. 0/44 e abb.-B/IX/15 e in qualità di cofirmatario ne accetto la riformulazione.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno Lovelli n. 0/44 e abb.-B/IX/16 è accettato con una riformulazione.
BARTOLOMEO GIACHINO, Sottosegretario di Stato le infrastrutture e i trasporti. La riformulazione è volta ad impegnare il Governo ad istituire, compatibilmente con le risorse del bilancio dello Stato, l'Agenzia nazionale per la sicurezza stradale.
MARIO LOVELLI. Accetto la riformulazione proposta.
PRESIDENTE. Si è così concluso l'esame degli ordini del giorno.
Passiamo alle dichiarazioni di voto sul complesso del provvedimento.
MICHELE POMPEO META. Grazie, signor presidente. Ci accingiamo a licenziare un provvedimento importantissimo.
Ribadisco qui una raccomandazione che abbiamo sottolineato anche la volta scorsa: garantiamo, nel rispetto dell'autonomia dell'altro ramo del Parlamento, che questa legge possa essere varata prima dell'estate.
Stiamo, dunque, concludendo un provvedimento che ha avuto un iter molto lungo, con il quale si aggiungono ulteriori disposizioni all'insieme delle norme contenute nel codice della strada.
Ciò pone un problema, anche in questa fase di transizione verso l'adeguamento dei codici nazionali al codice unico europeo. Chiedo al Governo, che detiene nelle proprie mani da circa due anni la delega a riorganizzare e riformulare organicamente un testo unico, di farlo. Non si tratta di verificare questo impegno con le compatibilità economiche, ma di assumerlo con una metodologia rispettosa anche dei ruoli delle Commissioni e del Parlamento.
Ritengo che la Commissione abbia dato una risposta equilibrata all'insieme delle questioni che emergono dalla sicurezza stradale, che è un grande problema, ma anche una grande opportunità.
Per il 2010 avevamo sottoscritto un impegno con l'Europa, ma purtroppo, come Paese, non siamo ancora vicinissimi agli obiettivi previsti, che - ve lo ricordo - avrebbero dovuto farci dimezzare il numero dei morti da incidentalità stradale. Sono stati diffusi dati sbagliati, ma è necessario che venga detta la verità: i morti non sono 3 mila 500, purtroppo, ma sono molti di più.
Queste norme possono aiutare nella direzione dell'abbattimento della mortalità, perché sono costruite sull'elemento della formazione e dell'informazione. Esiste, però, un dato che riguarda non solo l'efficacia della norma nuova prodotta, ma anche dei controlli.
Non abbiamo affrontato questo tema adeguatamente, perché ci è mancato il coraggio necessario a trasferire le risorse disponibili ai soggetti deputati a effettuare i controlli; è questa l'unica condizione per conferire cogenza ed efficacia alle norme, anche severe, che abbiamo prodotto. Anche in questo caso, comunichiamo i dati veri: gli altri Paesi continuano a effettuare 6-7 milioni di controlli, mentre noi siamo ancora intorno al milione. Questo è il punto.
Non possiamo aumentare i controlli né con le norme astratte, né con gli ordini del giorno; i controlli si aumentano se ci sono risorse da trasferire alle forze dell'ordine. Questo è un dramma. Abbiamo incontrato anche i rappresentanti sindacali delle forze di polizia, che ci riferivano che in una situazione di emergenza come questa, nel corso dell'estate, verranno distratti agenti e personale dalla Polstrada per essere impiegati nelle scorte.
Ciò non può essere accettabile. Non abbiamo avuto sufficiente coraggio: credo che una parte delle risorse e dei proventi delle multe, in questa fase, anche tenendo conto degli scenari delineati dalla manovra e delle difficoltà finanziarie in cui si trova il nostro Paese, avrebbe potuto e dovuto essere destinata alla polizia, ai carabinieri e a tutti gli organi deputati a effettuare i controlli. Non l'abbiamo fatto.
Chiediamo al Governo di stanziare, anche in questa fase difficilissima, un po' di risorse affinché, con l'entrata in vigore di queste norme e proprio per conferire loro efficacia e cogenza, siano aumentati i controlli.
Credo che abbiamo compiuto un buon lavoro. Ci siamo messi in sintonia con un sentimento diffuso presente nel Paese e - la sede legislativa né è una riprova - abbiamo costruito un equilibrio largamente condiviso.
Bisogna continuare, però, perché non tutti i problemi sono risolti. Auspico che il Governo eserciti fino in fondo la propria delega e metta le mani al riordino del codice della strada, in attesa di recepire le norme europee, tornando in Commissione a discutere su numerosi argomenti sui quali il Parlamento può collaborare.
Il Governo - non voglio fare polemiche astratte - sa che questo provvedimento è nato e sarà licenziato in queste aule. Si tratta di un fatto importantissimo. Non siamo un ostacolo o un ingombro, ma, come Parlamento, in questo caso siamo una risorsa.
È finito il tempo della propaganda, perché sulla sicurezza non si fa propaganda. Dobbiamo assumere impegni nobili, alti e coraggiosi su questo tema e lo dobbiamo fare cessando di tenere conferenze e improvvisare comunicati stampa. Speriamo che il Senato vari questa legge entro il mese di luglio, in modo tale che possa entrare in funzione per il prossimo esodo estivo.
Cessiamo anche, ancora una volta, di proporre tavoli, perché non servono. Questo è un provvedimento che, se attuato diligentemente, ci farà compiere passi in avanti nella direzione di una maggiore sicurezza, in corrispondenza con gli obiettivi che noi abbiamo indicato già nella scorsa legislatura e che sono stati condivisi da tutte le forze politiche.
ROBERTO ROLANDO NICCO. Per le minoranze linguistiche il provvedimento è stato seguito nel merito dal collega Zeller, con alcuni precisi e puntuali interventi e alcuni emendamenti che hanno consentito di migliorare il testo, il che mi esime da un esame specifico. Mi limito, perciò, a due considerazioni più di carattere generale.
La prima verte sul percorso parlamentare di questo disegno di legge. Ancora una volta, siamo di fronte a un caso esemplare, che fa il paio con il Protocollo trasporti della convenzione delle Alpi, di
assoluta inadeguatezza dell'iter legislativo come configurato oggi dal nostro ordinamento.
Di revisione delle norme in materia di sicurezza stradale abbiamo iniziato a discutere in questa Commissione il 17 aprile 2007. Erano norme urgenti in previsione dell'esodo estivo, ma di quello del 2007, non del 2010. Sono passati tre anni e siamo ancora allo stesso punto.
Probabilmente ci sono accordi perché al Senato non vengano apportate ulteriori modificazioni, però esiste l'autonomia di quel ramo e quindi basterà la modifica di una virgola, di un inciso per ricominciare daccapo un'altra volta.
Siamo tutti consapevoli che non si può proseguire su questa via, ma siamo anche tutti un po' colpevoli nel non affrontare una buona volta alla radice la riforma del sistema. Abbiamo affermato che eravamo d'accordo per riprendere l'ultimo testo, la cosiddetta «bozza Violante», di modifica del nostro ordinamento, del nostro bicameralismo, ma potremmo risalire molto più indietro: si cominciava a parlare di queste questioni nel 1984, con la Commissione Bozzi. Forse è un tema che ci dobbiamo porre una buona volta tutti con la serietà necessaria.
La seconda considerazione, riprendendo temi già affrontati in questa sede nel precedente passaggio, nel giugno 2009, riguarda il rapporto tra cittadino e Stato.
Come minoranze linguistiche, siamo tra coloro che vorrebbero uno Stato che, in una concezione liberale o libertaria, si intromettesse nella vita dei cittadini il minimo indispensabile, non opprimesse i cittadini con una ragnatela di leggi, regolamenti e codicilli, ma andasse, invece, a sollecitare il massimo di responsabilità personale.
Ci pare che in troppe occasioni andiamo in una direzione che è non solo diversa, ma diametralmente opposta. Potremmo porre molti esempi, ma mi limito a due per brevità.
Nello scorso inverno abbiamo cominciato a discutere di norme assurde proposte dal sottosegretario Bertolaso a proposito dello sci fuori pista. Bisognava andare a regolamentare tutto quanto riguarda la montagna e per poco non si approvavano norme volte a prevedere l'intervento dell'esercito.
Venendo a una questione affrontata ultimamente in Assemblea, penso che possiamo fare ugualmente riferimento alla recente discussione sulle cosiddette comunità giovanili, anch'essa molto significativa sul piano dei princìpi, e faccio riferimento a quella che giustamente il collega Della Vedova ha definito «parastatalizzazione dell'associazionismo giovanile».
A noi sembra che stiamo veramente andando in una direzione sulla quale non possiamo essere d'accordo. «Siamo oppressi dai divieti», scriveva in un bell'articolo recentemente sul Corriere della Sera Piero Ostellino, proprio anche in relazione ai nostri lavori.
C'è uno Stato - chiamiamolo Stato Moloch - che vuole regolamentare la vita dei cittadini fin nei minimi dettagli e questo a noi non va bene. Magari questo Stato fa la faccia feroce, ma non è nemmeno in grado di applicare le normative che impone, oppure le applica in modo assai difforme da regione a regione, da area geografica ad area geografica. Credo che, se applicassimo effettivamente su tutto il territorio nazionale le norme già esistenti, avremmo già risolto molti problemi.
Mi pare che anche questo provvedimento abbia alla base questo tipo di filosofia. Ne sono un esempio le norme sul tasso alcolemico. Continuo a chiedermi per quale motivo un giovane o un autotrasportatore che abbia bevuto un bicchiere di vino, se guida correttamente e responsabilmente, debba essere sanzionato.
Inoltre, vi sono le assai discusse e non so quanto definitive - non credo che lo siano - norme sulla vendita di alcol nelle ore notturne. Poi apriamo un giornale e leggiamo che esiste una bibita antietilometro. Non so se quella che effettivamente oggi chiamiamo Rebootizer produca effettivamente tale effetto, ma prima o poi magari ci si arriva e dobbiamo ricominciare il ragionamento.
Da un punto di vista generale, come componenti delle minoranze linguistiche, prendiamo comunque atto dell'importante lavoro svolto e del consenso trasversale su questo testo e, seppure con le perplessità esposte, non vogliamo essere noi a infrangere l'unanimità e quindi voteremo favorevolmente.
ANGELO COMPAGNON. L'unanimità l'altra volta non c'è stata, come non c'è stata sulla richiesta di trasferimento in sede legislativa. Ho già spiegato in Assemblea alcune motivazioni, che avevo esposto anche qui in Commissione. Ritenevo opportuno, per l'importanza della materia e per le aspettative che ci sono su questo tema fuori dal Parlamento, che il percorso fosse diverso.
Comunque prendo atto politicamente che senza dubbio era necessario dare una risposta soprattutto alle morti sulle strade. Mi rendo conto, come ho sempre sostenuto, che legiferare e intervenire sotto l'effetto dell'emotività di solito non è mai positivo al 100 per cento, perché si rischia di perdere di vista la complessità delle cause e dei problemi che alla fine portano a oltre 4 mila morti all'anno sulle strade.
In ogni caso, un provvedimento deve essere finalizzato a fare in modo che tali percentuali, o meglio tali numeri, vadano a diminuire, come peraltro richiesto dall'Europa e anche per raggiungere un obiettivo fissato da tutte le forze politiche che ritengono giusto e opportuno cercare di creare le condizioni per ridurre il numero dei morti, che da anni rimane troppo elevato.
Non entro nel merito delle problematiche, perché questo testo comunque è ritornato alla Camera dopo una prima approvazione. Sappiamo tutti come è finita: al Senato il provvedimento è stato a sua volta modificato in maniera che non si può certo definire marginale.
L'aspettativa, anche se in questi giorni mi pare che il ministero abbia già indicato alcune altre soluzioni da apportare in tempi brevi, è che esso possa essere approvato prima dell'estate.
Ritorniamo, come ha affermato il mio collega, al Senato. Non so che cosa succederà lì, se ci sono accordi o se non ci sono, ma a questo punto è auspicabile - mi rivolgo al presidente e anche ai rappresentanti delle forze politiche di maggioranza, quelle che possono determinare eventuali modifiche - che un segnale venga dato al fine di poter approvare il testo così com'è, senza farlo ritornare alla Camera.
Vengo alle considerazioni finali, per cercare di dare una risposta anche all'auspicio del presidente di un'approvazione unanime del provvedimento, che nella scorsa occasione non c'è stata. Rimaniamo convinti che sia mancato un approfondimento rispetto alla prevenzione, su cui si deve insistere di più e meglio, privilegiandola rispetto all'inasprimento delle pene. Non ho mai creduto, né lo credo oggi, che questa sia la strada per poter far diminuire il numero degli incidenti.
Ieri ne abbiamo avuto un esempio quando parlavamo dell'emendamento con cui si proponeva di portare a 70 anni il limite di età per la conduzione dei mezzi pesanti. Abbiamo visto che basta cambiare l'ottica e si ottengono risultati diversi: si diceva, durante il dibattito, che era possibile elevare tale limite perché le statistiche indicano che i 2 milioni e 400 mila patentati settantenni commettono soltanto il 2-3 per cento di incidenti. Io ho citato le statistiche con riferimento ai morti sulle strade dovuti al tasso alcolico, che sono, a loro volta, poco più del 3 per cento; tuttavia la pressione che è stata fatta rispetto ai rischi prodotti dall'alcol, che è stata giusta e, per certi aspetti, giustissima, non è stata in ugual misura fatta su altre cause, che rappresentano oltre l'80 per cento delle morti su strada, di cui non recito l'elenco.
Credo che in futuro si dovrà cercare di capire fino in fondo quali siano veramente queste cause. Se poi pensiamo alle infrastrutture, alle strade e alla manutenzione ci rendiamo conto che andremmo a
toccare un tasto che non piace, ma che forse è capace più di ogni altra causa di ridurre le morti sulle strade.
Mi auguro che comunque questo testo, lasciato così com'è, dia in tempi brevi alcune risposte e che mi faccia riconoscere di essermi sbagliato e che questa è la via per ridurre drasticamente le morti sulle strade. Ho paura che non sarà così, ma non per questo non dovremmo eventualmente riguardare la nostra legislazione anche in termini diversi.
Concludo, signor presidente, perché credo che sia inutile adesso fare spot o ripercorrere le argomentazioni del mio gruppo e le mie personali. Credo che il senso di responsabilità emerso ultimamente proprio in questa Commissione su diversi provvedimenti, come la risoluzione votata oggi sulla numerazione automatica dei canali della televisione digitale, la mozione unitaria approvata ieri sul settore ferroviario o altri ancora, debba essere preso a riferimento, anche al di là degli argomenti trattati, perché effettivamente in Parlamento si possa ridiscutere con maggiore pacatezza di tematiche di interesse generale.
Per queste motivazioni, diversamente dall'altra volta, e non certo perché avete accolto un emendamento a mia firma, che era serio - finalmente si è ragionato un po' di più su tali tematiche e non si è proceduto velocemente - ma con la speranza che esso produca effetti positivi, il gruppo dell'UdC vota a favore di questo provvedimento.
SANDRO BIASOTTI. Mi collego agli interventi di chi mi ha preceduto, che condivido. Credo che abbiamo svolto un buon lavoro.
Tenevo a specificare in questa sede che era stata già fatta nel 2003 un'importante modifica del codice stradale con l'inserimento della patente a punti, che ha ridotto drasticamente la mortalità da 7 mila a 4 mila o 4 mila 500 persone all'anno. Noi siamo convinti che con questo provvedimento potremo abbattere di un ulteriore 50 per cento tale numero.
Dobbiamo rivolgere alcuni ringraziamenti. Mi limito a due. Dobbiamo ringraziare il presidente della Commissione Valducci, padre putativo di questo testo, che tanto l'ha voluto, tanto ha mediato e tanto ci ha motivato. Il secondo ringraziamento va al sottosegretario Giachino, sempre presente e disponibile a modifiche e a capire nuove o vecchie esigenze.
Credo che abbiamo svolto un buon lavoro; avremmo potuto fare meglio, ma abbiamo dato priorità alla tempestività dell'approvazione. È la seconda volta che diamo un buon esempio; auguriamoci che l'altro ramo del Parlamento capisca che non è più il momento di modifiche, ma di approvare definitivamente la legge. Penso che ogni giorno che recuperiamo possiamo aiutare la sicurezza.
Siamo intervenuti anche nel merito, sulle minicar; ci sarà la prova pratica per il patentino; abbiamo previsto di svolgere formazione e, soprattutto, molta informazione, perché andiamo a toccare l'interesse dei singoli cittadini.
Anticipo, dunque, il voto favorevole del Popolo della libertà e ringrazio tutti i commissari per la collaborazione che hanno prestato.
ALESSANDRO MONTAGNOLI. Oggi dovremo concludere un lavoro importante. Mi fa piacere che anche l'UDC esprima un voto favorevole e penso che approvare all'unanimità questo testo, che molti cittadini e operatori stanno aspettando, sia un segno importante. Oggi, con le problematiche esistenti tra maggioranza e opposizione, diamo un segnale importante come Commissione.
Molte questioni sono state affrontate in prima lettura e il Senato ha compiuto ulteriori interventi che ritengo apprezzabili. Le tematiche, che fin dall'inizio abbiamo messo in piedi, dell'alcol e della difesa dei nostri autotrasportatori, sono importanti. Anche se oggi lanciano un grido d'allarme, con un paventato sciopero, con questo provvedimento diamo una risposta ai nostri autotrasportatori.
Abbiamo, inoltre, previsto l'educazione nelle scuole, una norma forse più di
cultura sul decoro delle strade e sulla pubblicità, atti di indirizzo sul casco elettronico e la scatola nera, nonché la definizione di questioni sulle quali si discuteva da un po' di tempo, come il divieto di somministrazione degli alcolici, che, dopo varie discussioni, siamo riusciti a definire tutti insieme.
Penso che si esca con un buon testo, anche se sicuramente migliorabile. Sappiamo - questo è anche l'impegno del Governo - che si tratta di lavorarci ancora, magari per snellirlo nelle parti tecniche, che non ha senso siano presenti in un codice che dovrebbe disciplinare i comportamenti.
Ritengo che sarà fondamentale compiere una verifica, da ora a sei mesi, degli effetti delle norme che abbiamo inserito.
È, inoltre, fondamentale che ne diamo anche conoscenza all'esterno. Parlando con molti cittadini, accennavo per esempio ai pedoni. Sappiamo che il 10 per cento degli incidenti mortali riguardano i pedoni, ma nessuno sa che si prevede una decurtazione di otto punti sulla patente. Quando lo si saprà, si starà più attenti.
È essenziale, dunque, che dalla Commissione, dal ministero e dalla Presidenza del Consiglio, che tiene campagne di stampa anche sulla sicurezza stradale, emergano concetti che i cittadini capiscano immediatamente. Penso che sia un aspetto importante che possiamo sfruttare fin da subito, nella speranza che il Senato possa approvare queste norme prima delle vacanze.
Ringrazio tutti i colleghi del lavoro svolto insieme, nonché il presidente e il Governo, ed esprimo il voto favorevole del gruppo della Lega Nord.
PRESIDENTE. Richiamo l'attenzione della Commissione su alcune correzioni di forma da apportare al testo, ai sensi dell'articolo 90, comma 1, del Regolamento, che sono in distribuzione (vedi allegato 3).
Se non vi sono obiezioni, le do per lette e le pongo in votazione.
(Sono approvate).
Avverto che la proposta di legge sarà subito votata per appello nominale.
Chiedo, in caso di approvazione, di essere autorizzato a procedere al coordinamento formale del testo.
Se non vi sono obiezioni, rimane così stabilito.
(Così rimane stabilito).
PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 19, comma 4, del Regolamento, il deputato Cesaro è sostituito dal deputato Tortoli.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco, quindi, la votazione nominale sul provvedimento di cui si è testé concluso l'esame.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:
Proposte di legge Zeller e Brugger; Contento; Formisano Anna Teresa e Testa Nunzio Francesco: Meta ed altri; Carlucci; Lulli ed altri; Conte; Velo ed altri;Boffa ed altri; Velo ed altri; Vannucci; Lorenzin ed altri; Moffa ed altri; Minasso ed altri; Giammanco; Dussin Guido ed altri; Cosenza; Barbieri; Consiglio regionale del Veneto; Consiglio regionale del Veneto; Stasi; Bratti e Motta: Disposizioni in materia di sicurezza stradale (Approvata, in un testo unificato, dalla IX Commissione permanente della Camera e modificata dal Senato) (C. 44-419-471-649-772-844-965-1075-1101-1190-1469-1488-1717-1737-1766-1998-2177-2299-2322-2349-2406-2480-B):
Presenti e votanti 30
Maggioranza 16
Hanno votato sì 30
(La Commissione approva).
Hanno votato sì: Barbareschi, Bergamini, Biasotti, Boffa, Bonavitacola, Buonanno, Cardinale, Compagnon, Crosio, Desiderati, Fiano, Antonino Foti, Garofalo, Ginefra, Iapicca, Lovelli, Mereu, Meta, Montagnoli, Nicco, Nizzi, Proietti Cosimi, Simeoni, Terranova, Testoni, Tortoli in sostituzione di Cesaro, Toto, Tullo, Valducci, Velo.
Risulta, pertanto, approvato il testo unificato delle proposte di legge C. 44 e abb.-B, recanti disposizioni in materia di sicurezza stradale.
Ringrazio gli uffici, che in questi mesi ci sono stati molto vicini e hanno fornito un importante supporto che ci ha consentito di arrivare a questo punto. Ringrazio anche tutti i gruppi che hanno dato il loro contributo alla redazione di questo importante provvedimento e il sottosegretario Giachino che ha seguito costantemente i lavori della Commissione. L'augurio di tutti noi è che il provvedimento venga approvato prima dell'estate.
La seduta termina alle 16,35.