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Resoconti Stenografici delle sedi Legislativa, Redigente e Referente

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Commissione I

4.
Giovedì 11 dicembre 2008
INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:

Bruno Donato, Presidente ... 3

Sostituzioni:

Bruno Donato, Presidente ... 3

Seguito della discussione della proposta di legge Barbareschi:
Istituzione della Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia (C. 1493)

Bruno Donato, Presidente ... 3 5 6
Davico Michelino, Sottosegretario di Stato per l'interno ... 3 4
Stasi Maria Elena (PdL), Relatore ... 3
Stracquadanio Giorgio (PdL) ... 6
Tassone Mario (UdC) ... 5 6
Zaccaria Roberto (PD) ... 4 6

Votazione nominale:

Bruno Donato, Presidente ... 6

ALLEGATO: Emendamento ... 8

COMMISSIONE I
AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI

Resoconto stenografico

SEDE LEGISLATIVA


Seduta di giovedì 11 dicembre 2008



Pag. 3


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DONATO BRUNO

La seduta comincia alle 14,50.
(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.

Sostituzioni.

PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 19, comma 4, del Regolamento, i deputati Bocchino, Fontanelli, La Loggia, Lanzillotta, Minniti e Verdini sono sostituiti, rispettivamente, dai deputati Ascierto, Gatti, Lo Presti, Touadi, Madia e Massimo Parisi.

Seguito della discussione della proposta di legge Barbareschi: Istituzione della Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia (C. 1493).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione della proposta di legge d'iniziativa del deputato Barbareschi: «Istituzione della Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia».
Ricordo che nella seduta del 4 dicembre 2008 si è svolta la discussione sulle linee generali ed è stato adottato, come testo base, il nuovo testo della proposta di legge C. 1493, risultante dall'esame degli emendamenti in sede referente.
Ricordo altresì che nella seduta di ieri, 10 dicembre, il seguito della discussione è stato rinviato ad oggi per l'assenza del rappresentante del Governo, la cui partecipazione è richiesta nelle sedute in sede legislativa, e in considerazione del fatto che sembravano essere emerse all'interno del Governo perplessità in ordine alla proposta di legge C. 1493.
Chiedo pertanto al rappresentante del Governo se conferma l'assenso all'esame della proposta di legge in sede legislativa.

MICHELINO DAVICO, Sottosegretario di Stato per l' interno. Il Governo conferma l'assenso all'esame del provvedimento in sede legislativa.

PRESIDENTE. Ricordo che il termine per la presentazione di emendamenti è scaduto alle ore 18 di martedì 9 dicembre 2008.
Passiamo all'esame degli articoli e degli emendamenti ad esso riferiti (vedi allegato).
Passiamo all'esame dell'articolo 1 e dell'emendamento ad esso riferito.

MARIA ELENA STASI, Relatore. Esprimo parere contrario sull'emendamento Zaccaria 1.1, perché la giornata a tutela dell'infanzia esiste da vari anni ma il tema oggetto della proposta di legge finora non è stato mai trattato. Inoltre, anche se venisse inserito, non avrebbe quella rilevanza conferitagli da una giornata specifica, dedicata a un problema così rilevante di tutela dei minori e degli adolescenti, problema che finora non dico sia stato trascurato, ma non è stato trattato nel modo dovuto.


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MICHELINO DAVICO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Il Governo concorda con il relatore.

ROBERTO ZACCARIA. Questo emendamento non è originale: è stato suggerito da una condizione posta dalla XII Commissione che l'emendamento riprende quasi testualmente. Non è quindi tutta farina del mio sacco. Anche la Commissione cultura aveva posto un problema analogo, sebbene non in forma di condizione.
Vorrei che per un momento riflettessimo su due profili, importanti per valutare questo emendamento.
La prima considerazione riguarda il proliferare delle giornate istituite per legge.
Ho già detto, quando all'inizio della discussione ho chiesto chiarimenti alla relatrice e al proponente, che più si va avanti con l'istituzione e con l'elencazione di un numero sempre più elevato di giornate - non mi soffermo a descrivere quali siano, ma ci sono giornate dedicate per esempio ai nonni, ai naviganti, una serie infinita che si può trovare sulla nota preparata dal Servizio studi - più, paradossalmente, aumenta l'incompletezza dell'elenco. Questo è abbastanza evidente.
Avevo sottolineato emblematicamente come ci sia il problema della violenza alle donne - di cui abbiamo parlato in qualche modo nell'esame del provvedimento precedente - che non è oggetto di giornate particolari che io ricordi. Mi è stato obiettato che il problema viene affrontato l'8 marzo, nell'ambito della giornata dedicata alla donna: è allora che si parla anche di quel tema.
Avevo sottolineato come esista un altro problema, un'emergenza gravissima, che è quella delle morti bianche. Due giorni fa ci sono stati cinque morti sul lavoro; si tratta di una assoluta emergenza nazionale ma non abbiamo giornate dedicate alla riflessione su questi temi. Mi è stato detto che delle morti bianche se ne parla durante la giornata del 1o maggio, dedicata al lavoro.
Sono queste le obiezioni che mi avete fatto quando ho posto il problema della proliferazione di queste giornate. Adesso abbiamo all'esame della Commissione anche la giornata dedicata a Nassiriya, che tra l'altro è in qualche modo una replica o un'alternativa ad un'altra giornata istituita per legge lo scorso anno.
Allora, se ci sono alcuni fenomeni di cui bisogna parlare di più, parliamone quando c'è la giornata deputata. Osservando la legislazione, c'è la legge del 1997 - che ha istituito la Commissione parlamentare per l'infanzia - che all'articolo 1, comma 6, istituisce la giornata italiana per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, da celebrare il 20 novembre, nella ricorrenza della firma della convenzione di New York. Allora mi pareva che, mantenendo tutte le motivazioni che abbiamo dato, sostanzialmente si potesse fare un'operazione simile a quelle che voi avevate suggerito a me: parliamo di questi fenomeni, della loro gravità, nell'ambito di una giornata nazionale e mondiale, quella per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. Mi pare che sia una cosa estremamente logica, come d'altronde proposto nella condizione della XII commissione.
La seconda considerazione riguarda quali risposte dare al problema.
Intervenendo nell'esame in sede referente, avevo auspicato inasprimenti di pena per questo tipo di reati: ci sono delle proposte di legge che stanno affrontando con grande serietà questo problema. Lo affrontano inasprendo le pene, dando una risposta sostanziale. Attenzione, però: ci sono alcune proposte - mi dispiace che una sia firmata dall'onorevole Lussana - dove si introduce una precisa fattispecie penale costruita sullo schema del reato di opinione. È importante che noi facciamo una seria riflessione in materia perché, essendo in sede legislativa, è come se fossimo in Aula e non in Commissione. Quando parliamo di istigazione è giusto dare la sanzione più grave immaginabile per reprimere il fenomeno. Ma la collega


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Lussana istituisce l'apologia del reato. Attenzione. È legittimo domandarsi come si pone tale proposta rispetto all'atteggiamento di questo Parlamento, che in passato ha eliminato i reati di opinione e ha tolto le varie forme di apologia?
Dice il collega Barbareschi che la lotta a questo fenomeno parte dal controllo sul sistema delle telecomunicazioni, monitorando i contenuti delle programmazioni televisive nonché, più specificamente, sul sistema della telefonia. Vorrei dire con grande franchezza che già oggi c'è il pericolo di forme di un controllo improprio sulla televisione. Barbareschi ha detto che non dovremmo più vedere delle fiction dove si parla di certi argomenti. Io ricordo che recentemente c'è stato il caso di una fiction su Caravaggio dove tutto il dibattito verteva sul fatto se Caravaggio potesse in qualche modo essere raccontato nella sua omosessualità - qui si parla di gay, una situazione diversa - e se in tale caso bisognasse circoscrivere tali aspetti.
C'è stato un altro caso - non di censura perché io penso che abbia ragione Cappon quando parla di errore tecnico - quello di Brokeback mountain: è stato messo in onda sostanzialmente tagliato, anche se successivamente andrà in onda senza tagli. Dobbiamo stare molto attenti a non creare un clima: mi domando se verrà fatta una fiction su Socrate o sulle abitudini dei filosofi dell'antica Grecia. È considerato un fenomeno in qualche modo da reprimere o un fenomeno che in qualche modo attiene a una dimensione di tipo culturale, ideale o di altra natura? Se non riusciamo a distinguere tra loro queste diverse tipologie, rischiamo di fare di tutta l'erba un fascio. La retorica su questo argomento è pericolosissima, è più pericolosa del fenomeno che si vuole reprimere.
Ritengo in conclusione che sia giusto stigmatizzare determinati fenomeni e parlare di ciò in una giornata di riflessione, ma che sia estremamente sbagliato creare una giornata ad hoc per un fenomeno grave, gravissimo ma che lascerebbe sostanzialmente scoperte analoghe e più gravi situazioni. Cerchiamo di concentrarci sul valore di certe giornate e di dare risposte concrete ed efficaci senza correre il rischio di reprimere implicitamente un valore ancora più alto che è quello della libertà di espressione.

MARIO TASSONE. Su questo emendamento, sarei portato ad astenermi in quanto non condivido la proposta di legare il tema della lotta alla pedofilia a quello dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, trattando l'argomento nell'ambito di un'unica giornata.
In termini generali, non credo in questo proliferare di giornate della memoria, che molte volte sono ipocrite e strumentali. Non dico che questa sia una proposta strumentale o ipocrita, ma certamente molte volte in questo modo si perdono di vista i temi, il significato degli obiettivi che ci dovremmo porre, che ci prefiguriamo anche per quanto riguarda la lotta alla pedofilia e alla pedopornografia.
Mi asterrei quindi anche sul complesso del provvedimento in termini di perplessità, di problematicità, volendo rivolgere un invito alla Commissione ad affrontare il tema degli argomenti da prendere in considerazione, che l'onorevole Zaccaria ha posto alla nostra attenzione.
Ad esempio credo che l'ONU abbia ormai occupato tutti i giorni dell'anno. Nella giornata dedicata dall'ONU alla fame nel mondo si fanno pianti e ci si strappa le vesti, quando sappiamo che la FAO è gestita in un certo modo. Ritengo quindi che dobbiamo essere più attenti e più argomentati, quando facciamo certe valutazioni.

PRESIDENTE. Avverto che l'emendamento Zaccaria 1.1. sarà posto in votazione in linea di principio, per cui, in caso di approvazione, sarà trasmesso alle competenti Commissioni per l'espressione del prescritto parere.
Pongo in votazione in linea di principio l'emendamento Zaccaria 1.1.
(È respinto).


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Pongo in votazione l'articolo 1.
(È approvato).

Passiamo all'esame dell'articolo 2, al quale non sono stati presentati emendamenti.
Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).

Passiamo all'esame dell'articolo 3, al quale non sono stati presentati emendamenti.
Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).

Passiamo alle dichiarazioni di voto sul complesso del provvedimento.

MARIO TASSONE. Presidente, modificando il precedente avviso, dichiaro il voto contrario del mio gruppo.

ROBERTO ZACCARIA. Rinvio alle argomentazioni e motivazioni che ho espresso nel mio precedente intervento. Il mio voto sarà di astensione critica rispetto al proliferare di queste giornate, con riferimento, insisto, alla motivazione culturale che viene data di questa giornata. Ritengo estremamente pericoloso un atteggiamento che miri ad enfatizzare il problema ventilando pericolose forme di censura che potrebbero arrivare a colpire anche legittime manifestazioni del pensiero riguardanti pagine della nostra storia, di quella greca e di quella romana.

GIORGIO CLELIO STRACQUADANIO. Dichiaro il mio voto di astensione, ma per ragioni opposte a quelle del collega Zaccaria.
Sono complessivamente contrario all'istituzione di giornate «dedicate a». Auspicherei che il calendario fosse rispettato per ricordare i fatti di rilevanza storica. Per esempio, la giornata di Nassiriya va inserita in calendario perché è accaduto un fatto storico. Invece i temi di carattere generale e sociale dovrebbero essere alla nostra attenzione tutti i giorni, compreso il tema degli incidenti sul lavoro di cui ha parlato prima il collega Zaccaria.
Temo la deriva del politically correct che sta in qualche modo insinuandosi in tutto il nostro vivere civile. Ho dato il mio assenso al trasferimento dell'esame della proposta alla sede legislativa, e confermo la mia firma, perché ritengo sia giusto dare la possibilità di esaminare il provvedimento in tale sede.
La mia opposizione nasce da una valutazione di carattere generale, non riguarda ovviamente le motivazioni che si pongono alla base della proposta di legge in esame; credo che il porre l'attenzione sulla violenza nei confronti dei bambini non sia un atto censorio, come l'onorevole Zaccaria lo ha definito, o non possa prefigurare atti censori. Dobbiamo piantarla di definire comportamenti auspicabili o comportamenti che debbano essere negati sulla sfera privata e portarli sul piano della decisione dello Stato. Io credo che lo Stato debba tenersi per quanto sia possibile al di fuori dei rapporti tra persone maggiorenni e consapevoli, mentre debba essere molto presente a difesa di chi è in condizione di maggiore debolezza.

PRESIDENTE. Nessun altro chiedendo di parlare, la proposta di legge sarà subito votata per appello nominale.

Votazione nominale.

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale sulla proposta di legge di cui si è testé concluso l'esame.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione.
Proposta di legge Barbareschi: «Istituzione


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della Giornata nazionale contro la pedofilia e pedopornografia» (C. 1493):
Presenti 33
Votanti 26
Astenuti 7
Maggioranza 14
Hanno votato 25
Hanno votato no 1
(La Commissione approva).

Hanno votato sì: Amici, Ascierto, Bertolini, Bianconi, Bordo, Bruno, Calderisi, Dal Lago, De Girolamo, Dussin Luciano, Ferrari, Gatti, Giovanelli, Laffranco, Lo Moro, Madia, Massimo Parisi, Pastore, Pecorella, Pollastrini, Santelli, Sbai, Stasi, Touadi e Volpi.

Hanno votato no: Tassone.

Si sono astenuti: D'Antona, Distaso, Piccolo, Stracquadanio, Vanalli, Vassallo e Zaccaria.

La seduta termina alle 15,15.


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