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Resoconti Stenografici delle sedi Legislativa, Redigente e Referente

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Commissione VII
38.
Giovedì 22 novembre 2012
INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:

Ghizzoni Manuela, Presidente ... 3

Variazione nella composizione della Commissione:

Ghizzoni Manuela, Presidente ... 3

Missioni:

Ghizzoni Manuela, Presidente ... 3

Proposta di legge (Discussione e approvazione): Senatori Possa ed altri: Disposizioni per il sostegno e la valorizzazione dei festival musicali ed operistici italiani di assoluto prestigio internazionale (Approvata dalla 7a Commissione permanente del Senato)( C. 5419 ):

Ghizzoni Manuela, Presidente ... 3 6 7 8
Barbieri Emerenzio (PdL) ... 5
Carra Enzo (UdCpTP) ... 5
Cecchi Roberto, Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali ... 4 8
De Biasi Emilia Grazia (PD), Relatore ... 3
Giulietti Giuseppe (Misto) ... 5
Goisis Paola (LNP) ... 4
Zazzera Pierfelice (IdV) ... 4

Votazione nominale:

Ghizzoni Manuela, Presidente ... 8

Proposta di legge (Discussione e rinvio): Moffa ed altri: Equo compenso nel settore giornalistico (Approvata dalla VII Commissione permanente della Camera e modificata dall'11a Commissione permanente del Senato, con l'unificazione della proposta di legge S. 2429, d'iniziativa dei senatori Lannutti ed altri)( C. 3555-B ):

Ghizzoni Manuela, Presidente ... 6 7 8
Carra Enzo (UdCpTP), Relatore ... 6
Sigle dei gruppi parlamentari: Popolo della Libertà: PdL; Partito Democratico: PD; Lega Nord Padania: LNP; Unione di Centro per il Terzo Polo: UdCpTP; Futuro e Libertà per il Terzo Polo: FLpTP; Popolo e Territorio (Noi Sud-Libertà ed Autonomia, Popolari d'Italia Domani-PID, Movimento di Responsabilità Nazionale-MRN, Azione Popolare, Alleanza di Centro-AdC, Democrazia Cristiana): PT; Italia dei Valori: IdV; Misto: Misto; Misto-Alleanza per l'Italia: Misto-ApI; Misto-Movimento per le Autonomie-Alleati per il Sud: Misto-MpA-Sud; Misto-Liberal Democratici-MAIE: Misto-LD-MAIE; Misto-Minoranze linguistiche: Misto-Min.ling; Misto-Repubblicani-Azionisti: Misto-R-A; Misto-Autonomia Sud - Lega Sud Ausonia - Popoli Sovrani d'Europa: Misto-ASud; Misto-Fareitalia per la Costituente Popolare: Misto-FCP; Misto-Liberali per l'Italia-PLI: Misto-LI-PLI; Misto-Grande Sud-PPA: Misto-G.Sud-PPA; Misto-Iniziativa Liberale: Misto-IL.

COMMISSIONE VII
CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE

Resoconto stenografico

SEDE LEGISLATIVA


Seduta di giovedì 22 novembre 2012


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PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MANUELA GHIZZONI

(La Commissione approva il verbale della seduta precedente).

La seduta comincia alle 8,45.

Sulla pubblicità dei lavori.

PRESIDENTE. Avverto che, ai sensi dell'articolo 65, comma 2 del Regolamento, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.

Variazione nella composizione della Commissione.

PRESIDENTE. Comunico che la deputata Giovanna Melandri ha cessato di far parte della Commissione cultura.

Missioni.

PRESIDENTE. Avverto che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2 del Regolamento, il deputato Francesco Colucci è in missione per incarico del suo ufficio.

Discussione della proposta di legge senatori Possa ed altri: Disposizioni per il sostegno e la valorizzazione dei festival musicali ed operistici italiani di assoluto prestigio internazionale (Approvata dalla 7a Commissione permanente del Senato) (C. 5419).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della proposta di legge d'iniziativa dei senatori Possa ed altri «Disposizioni per il sostegno e la valorizzazione dei festival musicali ed operistici italiani di assoluto prestigio internazionale», già approvata dalla 7a Commissione permanente del Senato nella seduta del 3 agosto 2012.
Avverto che l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha definito l'organizzazione della discussione del provvedimento, stabilendo altresì il tempo disponibile, ripartito ai sensi dell'articolo 25, comma 3, del Regolamento.
Ricordo che la Commissione ha già esaminato in sede referente la proposta di legge in titolo, licenziata nel testo approvato dal Senato, sulla quale le Commissioni competenti hanno espresso i prescritti pareri. È stato quindi richiesto il trasferimento alla sede legislativa, deliberato dall'Assemblea nella seduta del 13 novembre 2012.
Propongo che, in considerazione dell'urgenza di approvare in tempi brevi il provvedimento in esame, la Commissione - ove nulla osti da parte dei deputati - possa concludere l'esame nella giornata odierna.
Se non vi sono obiezioni, rimane così stabilito.
(Così rimane stabilito).

Dichiaro aperta la discussione sulle linee generali.

EMILIA GRAZIA DE BIASI, Relatore. Siamo arrivati alla conclusione dell'iter della proposta di legge sul finanziamento di alcuni festival musicali di carattere nazionale e internazionale. Il provvedimento - sarò sintetica perché l'abbiamo già esaminato abbastanza approfonditamente in sede referente - è stato votato dal Senato e pertanto questa è la seconda lettura. Il sostegno a tali festival è fondamentale per la


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loro stessa esistenza. Infatti, data la struttura del bilancio dello spettacolo, siamo a un punto di non ritorno.
È noto che il provvedimento viene finanziato tramite le accise sulla benzina che hanno consentito di incrementare il Fondo unico per lo spettacolo (FUS). Avremmo tutti preferito altri impieghi per il FUS nel suo complesso, tuttavia continuo a ritenere importante questa iniziativa. Parliamo, infatti, del festival di Spoleto, del festival di Ravenna, di quello di Torre del Lago dedicato a Puccini, del festival rossiniano di Pesaro e così via, tutte manifestazioni di indiscusso prestigio internazionale e che, dal punto di vista dell'indotto, portano qualcosa in più.
Detto questo, anche in considerazione del dibattito che si è sviluppato, preferirei di gran lunga che discutessimo e votassimo sulla qualità di questi festival e della cultura italiana. È pur vero che la cultura è foriera di sviluppo economico, ma anche se il mondo istituzionale e politico non sembra accorgersene, noi sappiamo che non è solo un problema di carattere economico. C'è un tema che riguarda il progresso civile di questa nazione e la valorizzazione delle risorse migliori. Quello in oggetto rimane un episodio, seppure fondamentale.
In conclusione, consegno alla prossima legislatura l'impegno di mettere a sistema le risorse meglio di quanto non sia stato fatto fino a oggi. La chiusura della Società per lo sviluppo dell'arte, della cultura e dello spettacolo (ARCUS) - che era una delle strade per il finanziamento dei festival di prestigio internazionale, come ricorderanno i colleghi che hanno visionato il bilancio - ha determinato uno sfasamento nel sistema delle risorse. Penso, quindi, che chi governerà nella prossima legislatura avrà prima di tutto il compito di mettere a sistema e di definire con maggiore chiarezza e minore discrezionalità l'erogazione delle risorse.
Riservandomi di aggiungere qualche altra considerazione in seguito, chiedo ai colleghi un voto positivo e invito i rappresentanti della Lega e l'onorevole Zazzera ad aiutarci a portare in porto il provvedimento.

ROBERTO CECCHI, Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali. Presidente, mi riservo di intervenire in sede di replica.

PAOLA GOISIS. Prendo atto dell'invito del relatore e niente mi spinge a dubitare della sua sincerità e passione nel portare avanti questa iniziativa legislativa.
Pur riconoscendo l'importanza del provvedimento e dei festival in questione, che sono conosciuti e apprezzati in tutto il mondo e costituiscono un elemento portante della cultura italiana, siamo in difficoltà sia per la nostra posizione come Lega Nord sia perché l'impegno richiesto è notevole.
Ieri in Assemblea, prima della discussione degli ordini del giorno ho chiesto alla presidenza di poter intervenire sull'ordine dei lavori per denunciare l'ennesimo suicidio di un altro piccolo imprenditore a causa di un decreto ingiuntivo di 25.000 euro. Si è trattato della goccia che ha fatto traboccare il vaso poiché anche nei confronti di costui vi erano ritardi nei pagamenti da parte della pubblica amministrazione. Il Governo ha sì adottato un decreto-legge per fare in modo che la pubblica amministrazione effettui i dovuti pagamenti entro sessanta giorni, come accade negli altri Paesi europei, ma la norma non è ancora operativa.
Ormai ho perso il conto di questi episodi. Dovendo sostenere la nostra battaglia di fronte alla sofferenza di queste famiglie, posso solo dire che non voteremo contro proprio perché riconosciamo l'importanza e il valore delle manifestazioni interessate.
Non voglio fare polemiche, del tipo nord-sud o di altro genere. La questione è che il Governo non ci dà risposte.

PIERFELICE ZAZZERA. Voglio segnalare, in qualità di rappresentante del gruppo dell'Italia dei Valori, che a fine legislatura giungono all'esame della Commissione una serie di provvedimenti «elettorali», che destinano soldi a pioggia a varie iniziative. Quando parliamo di cultura e di festival lirici, si tratta senz'altro di attività meritevoli. Credo, però, che il


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nostro Paese abbia bisogno non di iniziative particolari, ma di un discorso generale per capire se voglia fare o meno una scelta di investimento sulla cultura.
Ieri sera in una trasmissione televisiva il Direttore generale per lo spettacolo dal vivo, Salvatore Nastasi, ha affermato che non si è fatto niente e che soldi per la cultura non ce ne sono. Questo Paese ha scelto di non investire nella cultura. Trovare risorse per spirito di iniziativa del singolo parlamentare è un sistema che finisce per premiare alcune realtà e per penalizzarne altre che avrebbero pari merito, creando così iniquità.
In questo caso, noi del gruppo dell'Italia dei Valori abbiamo deciso di dare la priorità al Paese, che attraversa un momento di grandissima difficoltà. Se si chiedono sacrifici ai cittadini, credo che i soldi vadano spesi con oculatezza e non per operazioni elettorali. Come ha giustamente detto la collega Goisis, ci sono imprenditori che si suicidano e lavoratori che perdono il posto. Abbiamo, quindi, altre priorità. Se il Governo avesse proposto un'iniziativa generale di promozione delle attività culturali nel Paese, avrebbe trovato l'Italia dei Valori al suo fianco perché avrebbe compiuto una scelta prioritaria. Ma questo non è successo.
Si tratta solo di provvedimenti a pioggia e di soldi spesi male che non servono a far crescere il Paese.

GIUSEPPE GIULIETTI. Comprendo tutte le motivazioni e le valutazioni generali, ma chiedo ai colleghi se, nel caso in cui la Commissione non approvasse la proposta in esame, contribuiremmo a qualche altra battaglia. Mi spiego meglio. Pur condividendo le riflessioni che ho ascoltato, se dovessimo respingere il provvedimento, il risultato finale sarebbe quello di liberare risorse oppure quello di far morire alcuni dei più prestigiosi festival del Paese? Temo che la risposta sia la seconda.
Ha fatto bene il relatore a citare i festival oggetto del finanziamento perché spesso in questi provvedimenti compaiono elenchi dubbi. Segnalo al Sottosegretario Cecchi quanto accaduto, per esempio, con riguardo alla musica jazz, laddove è stata sfilata una grande iniziativa come Umbria Jazz e sono state inserite iniziative singolari, non note né ai critici né agli spettatori. Ho presentato un'interrogazione al riguardo, ma non ho mai ricevuto risposta.
Quelle che sono state indicate dall'onorevole De Biasi sono alcune delle più prestigiose stagioni di questo Paese. Non sono solo importanti in sé per gli artisti italiani e stranieri che ospitano, ma anche per le iniziative collaterali che mettono in movimento dal punto di vista turistico e delle presenze, con ricadute in quei territori. Le critiche fatte sono validissime e molte delle cose dette dagli onorevoli Goisis e Zazzera mi convincono. Tuttavia, non vedo alternativa a un voto favorevole. Sarebbe un aggravamento ulteriore per un settore, quello delle stagioni musicali, dei festival e della musica di qualità, che vive sempre più di nicchia, espulso anche dalle grandi televisioni.
Non mi sento di contribuire alla doppia espulsione dal Paese di questa proposta.

EMERENZIO BARBIERI. Mi ero ripromesso di non intervenire, ma vorrei replicare alla provocazione - perché di questo si tratta - del collega Zazzera.
Non so come si faccia a sostenere che questo è un provvedimento elettorale, anche perché tra i partiti che sostengono l'attuale Governo il PdL e il PD non si presenteranno insieme alle prossime elezioni. Non capisco, quindi, perché questo sarebbe un provvedimento elettorale.
Inoltre, mi domando cosa c'entri il Governo. Questa è una proposta di legge di iniziativa parlamentare, ma forse il collega Zazzera non lo sa. Per la verità basterebbe leggere la convocazione della Commissione. L'atto Camera 5419 è del senatore Possa e proviene dal Senato. Cosa c'entri il Governo non riesco proprio a capirlo.
È legittimo votare contro, ma est modus in rebus. Su un provvedimento di questo genere trovo francamente ridicolo un voto contrario.

ENZO CARRA. Condivido la relazione dell'onorevole De Biasi e aggiungo che siamo favorevoli a questo provvedimento.


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Voglio però raccogliere le osservazioni del collega Zazzera nella loro parte che definirei «sovrastrutturale», pur non ritenendole pertinenti nel caso specifico. Infatti, penso che il Governo debba davvero fare qualcosa e che non possiamo sempre rincorrerlo su questioni che riguardano le principali attività culturali del Paese.
Si potrebbe usare la stessa logica che il Dipartimento per l'informazioni e l'editoria sta adottando nei riguardi dei contributi per giornali e organi di stampa. Il Ministero dovrebbe fare una scrematura in modo che non sia più necessario che il Parlamento discuta di contributi a pioggia o di tagli lineari. Credo che, come osservava l'onorevole De Biasi, il più non sia questo provvedimento, ma qualcosa che deve ancora venire.
Questi festival spesso sono morti e risorti. Del festival di Spoleto, ad esempio, cinque anni fa non avremmo neanche parlato. Il Governo, il Tesoro e il Parlamento devono compiere un grande sforzo per sostenerli. Se non partiamo da questa considerazione, volta per volta ci troveremo nella condizione piuttosto umiliante, anche per i festival stessi, di discutere se dare o non dare un contributo. Non è più questo il discorso da fare.
Pertanto, esortiamo ad approvare rapidamente il provvedimento e speriamo che il prossimo legislatore possa interloquire con un Governo che, anche su vostra indicazione, si muova diversamente.

PRESIDENTE. Nessun altro chiedendo di intervenire, dichiaro conclusa la discussione sulle linee generali.
Propongo che il termine per la presentazione degli emendamenti sia fissato alle ore 9,15 della giornata odierna.
Se non vi sono obiezioni, rimane così stabilito.
(Così rimane stabilito).

Rinvio, pertanto, il seguito della discussione alle ore 9,15.

Discussione della proposta di legge Moffa ed altri: Equo compenso nel settore giornalistico (Approvata dalla VII Commissione permanente della Camera e modificata dall'11a Commissione permanente del Senato, con l'unificazione della proposta di legge S. 2429, d'iniziativa dei senatori Lannutti ed altri) (C. 3555-B).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della proposta di legge d'iniziativa dei deputati Moffa ed altri: «Equo compenso nel settore giornalistico», già approvata dalla VII Commissione della Camera dei deputati e modificata dalla 11a Commissione permanente del Senato nella seduta del 7 novembre 2012, con l'unificazione della proposta di legge S. 2429, d'iniziativa dei senatori Lannutti ed altri.
Ricordo che il provvedimento è stato assegnato in sede legislativa il 13 novembre 2012.
Avverto che l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha definito l'organizzazione della discussione del provvedimento, stabilendo altresì il tempo disponibile, ripartito ai sensi dell'articolo 25, comma 3, del Regolamento.
La Commissione procederà nella seduta odierna alla discussione generale e alla fissazione del termine per la presentazione di eventuali emendamenti. Il testo verrà poi trasmesso alle Commissioni parlamentari di merito per l'espressione del parere di competenza.
Dichiaro, quindi, aperta la discussione sulle linee generali.

ENZO CARRA, Relatore. Il provvedimento nasce da un'iniziativa parlamentare in questa Commissione e ha avuto un iter alquanto travagliato.
Poiché lascerò a disposizione dei commissari il testo della mia relazione, mi concentrerò nel mio intervento sulle indicazioni e sulle correzioni che sono state apportate al testo dal Senato.
Rispetto al testo approvato dalla Commissione cultura della Camera, il Senato ha apportato alcune modifiche motivate con l'adeguamento alle novità introdotte dalla legge sulla riforma del mercato del lavoro (mi fa piacere salutare il professor Martone, qui presente per la prima volta).
Su questa base a noi sembra che il Senato, sappiamo quanto tempo ci ha messo


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per restituirci il testo, abbia fatto il suo lavoro avvalendosi anche dell'aiuto del Governo e del Ministero competente. In sostanza, è stato modificato l'articolo 1, comma 23, che recava una disciplina innovativa del corrispettivo per il lavoratori a progetto. Sotto questo aspetto, possiamo addirittura considerare migliorative le correzioni apportate dal Senato.
C'è un'altra questione, relativa al tariffario, sulla quale sia il Senato, ma anche noi, abbiamo discusso abbondantemente. Rispetto al testo dell'articolo 1, comma 2, è stata sostituita l'espressione «equità retributiva», che noi avevamo scritto, con l'espressione «equo compenso» ed è stato eliminato il riferimento ai requisiti minimi della stessa equità retributiva, avendo la sottocommissione per i pareri della V Commissione del Senato espresso il 7 novembre 2012 un parere contrario, rilevando che l'eliminazione del concetto di compenso minimo può produrre conseguenze negative di carattere indiretto sulla finanza pubblica. Su questo si era sviluppato un lungo dibattito (parliamo di giornalisti titolari di un rapporto di lavoro non subordinato oltre che di quelli che hanno un contratto che con i giornali) che in qualche modo crediamo sia poi stato risolto dal Parlamento europeo che il 12 ottobre 2006, con una risoluzione, ha tra l'altro invitato la Commissione ad approfondire l'analisi delle differenze esistenti tra le diverse categorie professionali di ciascuno Stato membro, sul presupposto che la obbligatorietà di tariffe fisse o minime e il divieto di pattuire compensi legati al risultato raggiunto potrebbero costituire un ostacolo alla qualità dei servizi e alla concorrenza, e ha invitato gli Stati membri ad adottare misure meno restrittive rispetto ai principi di non discriminazione, necessità e proporzionalità.
Tale problema mi sembra che sia stato in qualche modo affrontato, se non del tutto risolto, dal testo che ci è stato trasmesso dal Senato. Per questo motivo, insieme alla congruità degli altri pochi articoli che compongono questa legge, considero questo provvedimento molto importante anche perché credo che possa essere utile ad affrontare meglio più in generale - come il Governo si è proposto di fare e in parte sta già facendo - il rapporto con un mercato del lavoro che è da sempre in difficoltà.
Non mi soffermo sulle altre modifiche - anche quella relativa alla composizione della commissione che sarà poi chiamata ad indicare i requisiti minimi dell'equo compenso - in quanto credo che con degli appositi ordini del giorno si potranno fornire indicazioni ulteriori al Governo.

PRESIDENTE. Ringrazio il relatore per l'intervento sintetico e rinvio il seguito della discussione al termine della votazione nominale sulla proposta di legge senatori Possa ed altri C. 5419.

Si riprende la discussione della proposta di legge C. 5419.

PRESIDENTE. Riprendiamo la discussione della proposta di legge C. 5419, che avevamo precedentemente sospeso.
Passiamo all'esame degli articoli.
Avverto che non sono stati presentati emendamenti.
Passiamo all'esame dell'articolo 1.
Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).

Passiamo all'esame dell'articolo 2.
Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).

Passiamo all'esame dell'articolo 3.
Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).

Passiamo all'esame dell'articolo 4.
Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).

Passiamo alle dichiarazioni di voto sul complesso del provvedimento.


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ROBERTO CECCHI, Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali. Desidero esprimere l'orientamento favorevole del Governo sul provvedimento in discussione.

PRESIDENTE. Nessun altro chiedendo di parlare per dichiarazione di voto finale, la proposta di legge sarà subito votata per appello nominale.
Chiedo, in caso di approvazione, di essere autorizzata a procedere al coordinamento formale del testo, ai sensi dell'articolo 90, comma 2, del Regolamento.
Se non vi sono obiezioni, rimane così stabilito.
(Così rimane stabilito).

Votazione nominale.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale sulla proposta di legge di cui si è testé concluso l'esame.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione:

Proposta di legge senatori Possa ed altri: «Disposizioni per il sostegno e la valorizzazione dei festival musicali ed operistici italiani di assoluto prestigio internazionale» (Approvata dalla 7a Commissione permanente del Senato) (C. 5419):
Presenti 28
Votanti 25
Astenuti 3
Maggioranza 15
Hanno votato 24
Hanno votato no 1

(La Commissione approva).

Hanno votato sì: Bachelet, Barbieri, Carlucci, Carra, Centemero, Coscia, De Biasi, De Pasquale, De Torre, Di Centa, Frassinetti, Ghizzoni, Gianni Pippo, Giro, Giulietti, Granata, Lainati, Levi, Mazzarella, Mazzuca, Murgia, Palmieri, Pes, Rossa.

Hanno votato no: Zazzera.

Si sono astenuti: Cavallotto, Goisis, Rivolta.

Si riprende la discussione della proposta di legge C. 3555-B.

PRESIDENTE. Riprendiamo la discussione della proposta di legge C. 3555-B, che avevamo precedentemente sospeso.
Nessuno chiedendo di parlare, dichiaro chiusa la discussione sulle linee generali.
Propongo di fissare il termine per la presentazione di emendamenti alla proposta di legge, alle ore 12 della giornata odierna.
Se non vi sono obiezioni, così rimane stabilito.
(Così rimane stabilito).

Rinvio il seguito della discussione al altra seduta.

La seduta termina alle 9,20.

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