L’ intensificarsi della crisi finanziaria nei primi mesi del 2012 ha determinato un peggioramento delle condizioni di offerta del credito alle aziende, dando luogo ad una restrizione creditizia che, aggiungendosi alle tensioni sul lato della domanda derivanti dal perdurare della recessione economica, ha aumentato i fattori di criticità in cui si svolge l’attività d’impresa.
Al fine di contrastare tale situazione, il Governo il 22 maggio 2012 ha presentato un insieme di proposte la cui finalità è quella di fornire liquidità alle aziende mediante il supporto del sistema bancario o attraverso l’accesso da parte delle aziende medesime alla compensazione di crediti e debiti nei confronti delle amministrazioni pubbliche.
L’intervento predisposto dal Governo – che ha costituito la prima fase di una più complessiva azione poi proseguita, nel novembre 2012, con il recepimento della direttiva 2011/7/CE sui ritardi di pagamento - si compone di quattro decreti ministeriali e di un decreto legislativo.
Le nuove regole sulla certificazione dei crediti sono contenute in due provvedimenti emanati dal Ministro dell’economia e delle finanze. Si tratta del Decreto 22 maggio 2012 (su G.U. del 21 giugno 2012), concernente la certificazione dei crediti da parte delle amministrazioni dello Stato e degli enti pubblici nazionali, nonché del Decreto 25 giugno 2012 (su G.U. del 2 luglio 2012) relativamente alla certificazione da parte delle Regioni, degli enti locali e degli enti del Servizio Sanitario Nazionale. Entrambi i decreti sono stati successivamente integrati a seguito di alune nuove norme nel frattempo intervenute nella materia.
I decreti, di contenuto sostanzialmente identico salvo che per alcuni aspetti derivanti dalle diversità tra le amministrazioni centrali (amministrazioni statali ed enti pubblici nazionali) e quelle territoriali (regioni, enti locali ed enti del Servizio Sanitario nazionale), prevedono che:
Entrambi i decreti in esame prevedono infine che tutte le sopradette procedure debbano quanto prima svolgersi mediante piattaforma elettronica, che verrà messa a disposizione dal Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato.
La possibilità di utilizzare eventuali crediti per compensare, da parte del medesimo soggetto, i propri debiti con l’amministrazione, è disciplinata dal Decreto 25 giugno 2012 (su G.U. del 2 luglio 2012), anche esso emanato dal Ministro dell’economia e delle finanze (e, come i due decreti sulla certificazione sopra illustrati, poi integrati in seguito a modifiche normative nel frattempo intervenute), recante le modalità con le quali i crediti maturati nei confronti delle Regioni, degli enti locali e degli enti del Servizio Sanitario Nazionale possono essere compensati con le somme dovute a seguito di iscrizione a ruolo, nei termini seguenti:
Con la finalità di agevolare da parte dei soggetti interessati l’utilizzo dei crediti che gli stessi vantano nei confronti delle amministrazioni pubbliche - ma anche , più in generale, per favorire le operazioni finanziarie destinate all’attività d’impresa - è stato adottato, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, il decreto del Ministro dello sviluppo economico, 26 giugno 2012, che:
Al fine del superamento dei ritardi di pagamento della pubblica ammainistrazione nei confronti delle imprese, è stata adottata la direttiva 2011/7/CE che interviene in tale materia modificando, con disposizioni più di dettaglio e maggiormente cogenti, la precedente direttiva 2000/35/CE, a suo tempo attuata con il decreto legislativo 9 ottobre 2002, n. 231.
La nuova direttiva viene recepita con il decreto legislativo 9 novembre 2012, n.192 che, modificando il precedente provvedimento riferito alla prima direttiva, dispone, per i contratti conclusi a decorrere dal 1° gennaio 2013: