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Temi dell'attività Parlamentare

L'attuazione dell'Agenda digitale europea

Nel quadro dell’Agenda digitale europea, la Commissione europea ha presentato, a settembre 2010, un pacchetto di misure finalizzate al raggiungimento dell’obiettivo, nel quadro dell’agenda digitale, di fornire ai cittadini europei l’accesso alla banda larga (base per il 2013 e veloce per il 2020).

Il pacchetto è composto da una comunicazione per promuovere gli investimenti nella rete di bandalarga (COM(2010)472) , una raccomandazione sull’accesso regolato alla rete Next Generation Access (NGA) (C(2010)572) , pubblicato in G.U.U.E. L, n. 251 del 25.9.2010) e una proposta di decisione sulla creazione di un programma per la politica dello spettro radio (COM(2010)471) (approvata definitivamente e pubblicata in G.U.U.E.: decisione n. 243/2012/CE del 14 marzo 2012).

Comunicazione sulla banda larga

La comunicazione “La banda larga in Europa: investire nella crescita indotta dalla tecnologia digitale” (COM(2010)472) indica come obiettivo, da raggiungere entro il 2020, quello di assicurare l’accesso a internet per tutti i cittadini ad una velocità di connessione superiore a 30 megabit per secondo, e per almeno il 50% delle famiglie la disponibilità di un accesso a internet con una velocità superiore a 100 Megabit per secondo.

Secondo la Commissione il ruolo che la rete svolgerà nella ripresa economica, costituendo sostegno all'innovazione in tutti i settori economici, è paragonabile al ruolo cruciale svolto a suo tempo dall’energia elettrica e dai trasporti.

La diffusione di reti veloci e superveloci, aperte e competitive, stimolerà un circolo virtuoso nello sviluppo dell'economia digitale, perché permetterà il decollo di nuovi servizi che richiedono grandi capacità di banda, alimentando la domanda crescente dei cittadini, che a sua volta favorirà lo sviluppo della banda larga.

La comunicazione indica alcuni obiettivi di prestazione fondamentali nel settore della banda larga, tratti essenzialmente dal Benchmarking framework 2011-2015 (quadro di valutazione comparativa 2011-2015) approvato dagli Stati membri dell'UE nel novembre 2009:

  • Banda larga di base per tutti entro il 2013: copertura con banda larga di base per il 100% dei cittadini dell'UE. (Valore di riferimento: nel dicembre 2008 la copertura totale DSL (espressa sotto forma di percentuale della popolazione dell'UE) era pari al 93%).
  • Banda larga veloce entro il 2020: copertura con banda larga pari o superiore a 30 Mbps per il 100% dei cittadini UE. (Valore di riferimento: nel gennaio 2010 il 23% degli abbonamenti a servizi di banda larga prevedeva una velocità di almeno 10 Mbps).
  • Banda larga ultraveloce entro il 2020: il 50% degli utenti domestici europei dovrebbe avere abbonamenti per servizi con velocità superiore a 100 Mbps. (Nessun valore di riferimento).
Obblighi degli Stati membri

Gli Stati membri sono chiamati a: elaborare e rendere operativi, entro il 2012, piani nazionali per la banda larga per raggiungere gli obiettivi in materia di copertura, velocità e adozione definiti nella strategia Europa 2020, utilizzando finanziamenti pubblici conformi alle norme UE in materia di aiuti di stato e di concorrenza; adottare misure per facilitare gli investimenti nella banda larga, ad esempio assicurando che le opere di edilizia coinvolgano sistematicamente i potenziali investitori, eliminando i diritti di passaggio, procedendo alla mappatura delle infrastrutture passive disponibili che si prestano al cablaggio e aggiornando il cablaggio degli edifici; utilizzare i fondi strutturali e per lo sviluppo rurale già accantonati per investimenti in infrastrutture e servizi TIC; mettere in atto il programma sulla politica europea in materia di spettro radio, in modo che le frequenze dello spettro siano assegnate in modo coordinato per raggiungere il 100% di copertura di internet a 30 Mbps entro il 2020, e adottare la raccomandazione sulle reti NGA.

Spettro radio

La decisione n.243/2012/CE del 14 marzo 2012 che stabilisce il primo programma relativo alla politica in materia di spettro radio (proposta (COM(2010)471) ) espone orientamenti per la pianificazione strategica e l'armonizzazione dell'uso dello spettro radio per realizzare il mercato interno; mira a garantire l'uso e la gestione efficiente dello spettro radio, la promozione della neutralità della tecnologia e del servizio, l'applicazione di un sistema di autorizzazione più snello.

Fra gli obiettivi da perseguire da parte degli Stati membri e della Commissione vi sono: favorire il più possibile la disponibilità, la flessibilità, l’efficienza dello spettro radio, evitare distorsioni della concorrenza, nonché interferenze e disturbi nocivi, armonizzare le condizioni tecniche e garantire la tutela della salute; migliorare la visibilità dell'UE nelle trattative internazionali e offrire un ausilio agli Stati membri nelle trattative con i paesi terzi.

Entro il 2015 la Commissione dovrà trasmettere una relazione al Parlamento europeo e al Consiglio e gli Stati membri dovranno attuare la decisione.

 Si ricorda che il la Commissione europea il 3 settembre 2012 ha adottato una comunicazione COM(2012)478 final, volta a promuovere l'uso condiviso delle risorse dello spettro radio nel mercato interno. In linea con il programma strategico in materia di spettro radio (RSPP), adottato con la decisione di cui sopra, la Commissione mira a ottenere il più ampio consenso politico possibile al fine di sostenere le innovazioni senza fili nell'UE e di garantire che lo spettro attualmente assegnato sia pienamente valorizzato.

Reti di nuova generazione

Del pacchetto sulla banda larga fa parte anche la raccomandazione relativa all'accesso regolamentato alle reti di accesso di nuova generazione (NGA) (C(2010)572) con lo scopo di favorire lo sviluppo del mercato unico rafforzando la certezza del diritto e promuovendo gli investimenti, la concorrenza e l'innovazione sul mercato dei servizi a banda larga, in particolare nella transizione alle reti di accesso di nuova generazione (NGA).

Le reti di accesso di nuova generazione (NGA) sono reti di accesso cablate costituite in tutto o in parte da elementi ottici e in grado di fornire servizi d'accesso a banda larga con caratteristiche più avanzate (quale una maggiore capacità di trasmissione) rispetto a quelli forniti tramite le reti in rame esistenti.

Il documento indica una serie di misure relative all’accesso all'ingrosso alle infrastrutture fisiche di rete, all’accesso a larga banda all’ingrosso, alla migrazione, ai criteri per la fissazione dei prezzi per l’accesso alle reti NGA, alle infrastrutture di ingegneria civile, al nodo metropolitano, alla rete in rame, ai criteri per la determinazione del premio di rischio.

Quadro di valutazione dell'agenda digitale

Il 18 giugno la Commissione europea ha adottato il quadro di valutazione annuale sull'agenda digitale che ne analizza i progressi compiuti e le questioni critiche nonché lo stato del mercato delle telecomunicazioni dell'UE, e la competitività digitale europea.

Tra le problematiche analizzate: la scarsa conoscenza e il modesto utilizzo di internet da parte di circa la metà della forza lavoro e la totale assenza di competenza per circa il 25%; il ricorso limitato allo shopping online e al commercio elettronico e l'alto prezzo delle tariffe in roaming.

Telecomunicazioni e TIC

Nell’ambito del pacchetto di misure “Meccanismo per collegare l'Europa” (Connecting Europe Facility), presentato ad ottobre 2011, la Commissione europea aveva previsto 9,2 miliardi di euro (ridotti a 1 miliardo di euro in seguito all'accordo raggiunto in seno al Consiglio europeo del 7 e 8 febbraio 2013) per sostenere gli investimenti in reti a banda larga veloci e ultraveloci e in servizi digitali paneuropei. Il finanziamento del meccanismo potrà attrarre altri finanziamenti privati e pubblici, dando credibilità ai progetti infrastrutturali e riducendone i profili di rischio. Basandosi su stime relativamente prudenti, la Commissione ritiene che il finanziamento per le infrastrutture di rete promuoverà investimenti pari a oltre 50 miliardi di euro.

Per quanto riguarda i servizi digitali, il meccanismo prevede sovvenzioni per costruire le infrastrutture necessarie per l'identificazione elettronica, gli appalti pubblici elettronici, le cartelle cliniche elettroniche, Europeana , eJustice e servizi doganali. I fondi serviranno a garantire l'interoperabilità e a finanziare i costi di gestione e di interconnessione delle infrastrutture a livello europeo.

UE: priorità per la società digitale

Il 18 dicembre 2012 la Commissione europea ha adottato sette nuove priorità per l'economia e la società digitali (COM(2012)784): creazione di un nuovo contesto normativo stabile per la banda larga nonchè nuove infrastrutture per servizi digitali pubblici attraverso il Meccanismo per collegare l’Europa, di una grande coalizione sulle competenze e i posti di lavoro in ambito digitale, predisposizione di una strategia UE in materia di sicurezza informatica, aggiornamento del quadro UE relativo al mercato unico del digitale con riferimento anche ai diritti d'autore (COM(2012)789), accelerazione del "cloud computing" attraverso il potere d'acquisto del settore pubblico, avvio una nuova strategia industriale per l'elettronica.

UE: aiuti di Stato nel settore della banda larga

Il 19 dicembre 2012 la Commissione europea ha adottato una comunicazione (pubblicata in Gazzetta ufficiale UE del 26 gennaio 2013) in cui vengono illustrati gli orientamenti dell’Unione europea per l’applicazione delle norme in materia di aiuti di Stato in relazione allo sviluppo rapido di reti a banda larga. La comunicazione segue una consultazione pubblica lanciata nel mese di giugno 2012 allo scopo di adattare le linee guida in vigore agli obiettivi dell'Agenda digitale UE per costruire un quadro normativo dinamico in questo settore strategico che incentivi gli investimenti, razionalizzi le regole e favorisca decisioni più rapide.