Cerca nel sito

dal 29/04/2008 - al 14/03/2013

Vai alla Legislatura corrente >>

Per visualizzare il contenuto multimediale è necessario installare il Flash Player Adobe e abilitare il javascript

MENU DI NAVIGAZIONE PRINCIPALE

Vai al contenuto

Fine contenuto

MENU DI NAVIGAZIONE DEL DOMINIO PARLAMENTO

INIZIO CONTENUTO

MENU DI NAVIGAZIONE DELLA SEZIONE

Salta il menu

Strumento di esplorazione della sezione Documenti Digitando almeno un carattere nel campo si ottengono uno o più risultati con relativo collegamento, il tempo di risposta dipende dal numero dei risultati trovati e dal processore e navigatore in uso.

salta l'esplora

Temi dell'attività Parlamentare

La privatizzazione di Tirrenia Spa

Il DPCM 13 marzo 2009 e la risoluzione n. 7-00033 della Commissione trasporti

Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13 marzo 2009, ha definito i criteri di privatizzazione nonché le modalità di dismissione della partecipazione detenuta dallo Stato, tramite Fintecna S.p.A., nel capitale della società Tirrenia di navigazione S.p.a. autorizzando il Ministero dell’economia e delle finanze ad alienare il 100% della propria partecipazione indiretta nella società insieme alle partecipazioni totalitarie detenute da questa nelle Società marittime regionali e non trasferite gratuitamente alle Regioni.

Il DPCM era adottato sulla base delle disposizioni di cui all'articolo 1, commi 998 e 999, della legge n. 296/2006 (legge finanziaria 2007), i quali prevedono la stipulazione di nuove convenzioni, con scadenza in data non anteriore al 31 dicembre 2012, ai fini di completare il processo di liberalizzazione del settore del cabotaggio marittimo e di privatizzare le società esercenti i servizi di collegamento ritenuti essenziali, nonché nel quadro del processo avviato con l'articolo 57 del decreto-legge n. 112/2008, il quale disponeva a favore delle regioni interessate, su loro richiesta, il trasferimento senza corrispettivo dell'intera partecipazione detenuta da Tirrenia di Navigazione S.p.A. nelle società di cabotaggio regionali.

Anche sulla base dei rilievi mossi dalla Commissione Trasporti della Camera dei deputati, sia con l’approvazione della risoluzione n. 7-00033, sia in sede di espressione del prescritto parere parlamentare reso nella seduta del 3 dicembre 2008 , l’articolo unico del decreto ha posto le seguenti condizioni:

  • l’alienazione della partecipazione deve essere effettuata ricorrendo alla procedura competitiva, trasparente e non discriminatoria con potenziali acquirenti secondo quanto disposto dalla normativa vigente in tema di privatizzazioni;
  • la procedura di dismissione avrà ad oggetto la totalità del capitale di Tirrenia di Navigazione S.p.a.;
  • ai fini della alienazione della partecipazione, il venditore dovrà verificare, anche mediante i propri consulenti, che i piani industriali che verranno richiesti ai potenziali acquirenti risultino coerenti con le convenzioni di servizio pubblico di cui alla legge n. 296/2006 (“legge finanziaria 2007”).
Lo svolgimento della gara

La gara si è conclusa nell'agosto del 2010 con l'accettazione dell'offerta presentata da Mediterranean Holding; tuttavia, per contrasti insorti successivamente fra le parti, la procedura di privatizzazione è stata dichiarata chiusa senza esito e la Tirrenia è stata posta in amministrazione straordinaria secondo la procedure della legge n. 166/2004 (c.d.legge Marzano). Successivamente sono stati pubblicati nuovi inviti a presentare manifestazioni di interesse per l'acquisizione di Tirrenia S.p.a. e per Siremar. Il 25 luglio 2011 è stato infine stipulato il contratto di cessione di Tirrenia alla CIN - Compagnia Italiana di Navigazione, risultata aggiudicataria della procedura di evidenza pubblica, grazie a un'offerta di 200 milioni di euro, a cui si aggiungeranno tre rate da 60 milioni ciascuna da versare all'ottenimento dei contributi pubblici previsti in base alle convenzioni con lo Stato.

La notifica alla Commissione europea

La cessione è stata notificata alla Commissione europea per ottenerne l'autorizzazione. Quest'ultima, nel gennaio 2012, ha avviato un'indagine per accertare possibili effetti distorsivi della concorrenza che sarebbero potuti derivare dalla privatizzazione. Per evitare censure, la compagine sociale di CIN è stata modificata mediante l’acquisizione da parte di Onorato Partecipazioni S.r.l. delle quote precedentemente detenute da Marinvest S.r.l. e Grimaldi Compagnia di navigazione S.p.A.. In conseguenza di questa variazione non è più necessaria l’autorizzazione della Commissione europea.

L'autorizzazione dell'AGCM

La cessione di Tirrenia Spa alla CIN è stata inoltre autorizzata dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) il 21 giugno 2012, con la previsione di alcune condizioni a carico di Tirrenia e dell’operatore Moby (che controlla CIN) relative a:   

  • riduzione dei prezzi sulle rotte da e per la Sardegna;
  • uscita di Moby dalla rotta Genova-Porto Torres,
  • cessazione di Moby dallo svolgimento del trasporto merci sulla rotta Livorno – Cagliari, a fronte dell’eventuale manifestazione di interesse a entrare di un nuovo operatore;
  • obbligo di cedere ad altri operatori il 10% della capacità di trasporto passeggeri e merci sulle rotte Civitavecchia - Olbia e Genova – Olbia;
  • divieto di mantenere e stipulare accordi di code-sharing con operatori concorrenti, o con soggetti a questi riconducibili, relativamente alle rotte Civitavecchia-Olbia, Genova-Porto Torres e Genova – Olbia.
Gli interventi normativi nel corso della Legislatura

In merito alla privatizzazione della Tirrenia e delle società da questa controllate, il Parlamento è intervenuto in più occasioni nel corso della XVI Legislatura. Oltre al già ricordato articolo 57 del decreto-legge n. 112/2008, merita richiamare che:

  • l’art. 26 del decreto-legge n. 185/2008 ha autorizzato la spesa di 65 milioni i euro per gli anni 2009, 2010 e 2011, al fine di attivare le procedure di privatizzazione di Tirrenia e delle sue controllate e consentire la stipula delle nuove convenzioni;
  •  l’art. 26 del decreto-legge n. 207/2008 ha prorogato al 31 dicembre 2009 la durata delle convenzioni in corso con Tirrenia e le sue controllate;
  • l’art. 7-sexies, co. 3, del decreto-legge n. 5/2009 ha disposto che, a parziale copertura del disavanzo 2008 del Gruppo Tirrenia, possono essere utilizzate le somme (6.615.681 euro) rese disponibili per pagamenti non più dovuti concernenti la sovvenzione degli esercizi precedenti in favore del medesimo Gruppo. La norma consente inoltre che le provvidenze in materia di ammortizzatori sociali, previste nel medesimo provvedimento, possano essere riconosciute anche al personale del Gruppo Tirrenia;
  • l’art. 19-ter del decreto-legge n. 135/2009, abrogando il già ricordato articolo 57 del decreto-legge n. 112/2008, ha previsto una nuova procedura di trasferimento a titolo gratuito delle società del Gruppo Tirrenia, Caremar, Saremar e Toremar, rispettivamente alle Regioni Campania, Sardegna e Toscana, e ha stabilito la pubblicazione (entro il 31 dicembre 2009) del bando di gara per la privatizzazione di Tirrenia S.p.A. e Siremar (il bando è stato pubblicato il 23 dicembre 2009). Sono state ulteriormente prorogate, al 30 settembre 2010, le convenzioni in vigore;
  • l’art. 1 del decreto-legge n. 103/2010, nelle more del completamento della procedura di dismissione di Tirrenia, ha previsto la nomina di un amministratore unico per Tirrenia e per Siremar, cui sono attribuiti poteri di amministrazione ordinaria e straordinaria, destinato a restare in carica fino al 30 settembre 2010, ovvero, se anteriore, fino alla data di dismissione del capitale di Tirrenia (l'amministratore unico è stato nominato il 14 luglio 2010);
  • l’art. 1 del decreto-legge n. 125/2010 ha autorizzato le società del Gruppo Tirrenia, per far fronte ad indifferibili esigenze di cassa, ad utilizzare temporaneamente le risorse di rispettiva spettanza destinate all'ammodernamento e adeguamento della flotta ed ha previsto la possibilità di procedere alla cessione separata delle società Tirrenia e Siremar. Lo stesso D.L. ha disposto la proroga delle convenzioni con Tirrenia fino al termine della procedura di dismissione.
La nuova indagine della Commissione europea

Merita ricordare, infine, che il 21 giugno 2012 la Commissione europea ha inviato all'Italia un parere motivato (procedura n. 2007/4609) per non aver rispettato le disposizioni del regolamento (CEE) n. 3577/92 sul cabotaggio marittimo, con particolare riferimento alla proroga della validità di tre contratti di servizio pubblico (scaduti nel 2008) a favore delle società di navigazione "Caremar" in Campania, "Laziomar" nel Lazio, e "Saremar" in Sardegna (appartenenti al gruppo Tirrenia), senza procedere all'indizione di gare per l'aggiudicazione dei nuovi contratti.
In relazione alla procedura di privatizzazione, ancora in corso, delle tre società di navigazione sopra richiamate, sono intervenuti, da ultimo, i commi da 311 a 313 dell'articolo 1 della legge di stabilità 2013 (legge n. 228/2012) che, nelle more del completamento della privatizzazione, hanno autorizzato la corresponsione delle risorse necessarie per garantire, sino al 30 giugno 2013, la continuità territoriale dei collegamenti marittimi che si svolgono nelle regioni Campania, Lazio e Sardegna.
Nel luglio 2012 si è invece conclusa, con la firma della Convenzione tra il Ministero delle infrastrutture e la società Compagnia delle isole, la privatizzazione della società Siremar, operante nella regione Sicilia.