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CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 21 luglio 2010
356.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

DL 78/10: Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica (C. 3638 Governo, approvato dal Senato).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea),
esaminato il disegno di legge di conversione del decreto-legge 78/10, recante «Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica, approvato dal Senato»;
visto l'articolo 40-bis del provvedimento, introdotto nel corso dell'esame presso il Senato, recante disposizioni in materia di quote latte, che prevede la proroga al 31 dicembre 2010 del pagamento delle rate dovute dai produttori di latte a titolo di prelievo supplementare per il latte da essi prodotto in eccesso, che vengono a scadere il 30 giugno 2010;
ricordato, in particolare, che il decreto-legge 28 marzo 2003 n. 49, convertito in legge, con modificazioni, dall'articolo 1 della Legge 30 maggio 2003, n. 119, ha stabilito un piano di rateizzazione senza interessi per consentire ai produttori di estinguere i propri debiti per l'eccesso di produzione lattiera nei periodi dal 1995/96 al 2001/02;
ricordato altresì che la Decisione 2003/530/CE ha considerato tale piano di rateizzazione un aiuto di Stato «eccezionalmente compatibile con il mercato», a condizione che l'importo fosse interamente rimborsato mediante rate annuali di uguale importo e che il periodo di rimborso non superasse 14 anni, a decorrere dal 1o gennaio 2004;
tenuto conto che una richiesta di dilazione del pagamento della sesta rata prevista dal piano di rateizzazione, avanzata nell'ottobre 2009 dal Ministro pro tempore delle politiche agricole è stata respinta dalla Commissione europea nel dicembre 2009;
considerato che con lettera del 9 luglio 2010 trasmessa al Ministro delle politiche agricole, il Commissario europea all'Agricoltura Dacian Ciolos ha segnalato che le disposizioni di cui all'articolo 40-bis contrastano con la decisione 2003/530/CE e sarebbero altresì non coerenti con i ripetuti impegni assunti a livello politico dal Governo italiano di imporre una rigorosa ed efficiente applicazione del regime delle quote latte in Italia;
visto inoltre il comma 6-ter, lettera b) dell'articolo 15, introdotto nel corso dell'esame presso il Senato, che modifica l'articolo 12 del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79, stabilendo, in materia di concessioni idroelettriche, che «al fine di consentire il rispetto del termine per l'indizione delle gare e garantire un equo indennizzo agli operatori economici per gli investimenti effettuati ai sensi dell'articolo 1, comma 485, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (Legge finanziaria 2006), le concessioni di cui al comma 1 sono prorogate di cinque anni»;
rilevato che tale disposizione potrebbe risultare in contrasto con la disciplina dell'Unione europea in materia di tutela della concorrenza e di affidamento delle concessioni mediante gara e che su analoga questione, relativa alle concessioni idroelettriche delle province di Trento e di Bolzano, la Commissione europea avrebbe avanzata una richiesta di chiarimenti;

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esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni:
1) sopprima la Commissione di merito il comma 6-ter lettera b), dell'articolo 15, ovvero provveda a subordinare l'effettiva attuazione della disposizione alla verifica positiva da parte dei competenti organi dell'Unione europea;
2) sopprima la Commissione di merito l'articolo 40-bis, ovvero provveda a subordinare l'effettiva attuazione della disposizione alla verifica positiva da parte dei competenti organi dell'Unione europea.

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ALLEGATO 2

Sugli esiti della riunione dei Presidenti COSAC svolta a Bruxelles il 4 e 5 luglio 2010.

RELAZIONE

Il 5 luglio scorso si è svolta a Bruxelles, presso il Senato belga, la riunione dei Presidenti COSAC, in preparazione della Conferenza plenaria, che avrà luogo il 25 e 26 ottobre 2010. La Camera dei deputati era rappresentata dall'on. Enrico FARINONE, Vicepresidente della Commissione Politiche dell'Unione europea; per il Senato era presente la sen. Rossana BOLDI, Presidente della Commissione Politiche dell'Unione europea.
Dopo il benvenuto del Presidente della Camera e co-presidente della Commissione consultiva federale sugli affari europei, Herman De Croo, ha svolto una breve allocuzione il Presidente del Senato, Armand De Decker, il quale ha in particolare sottolineato l'importanza di organizzare un controllo interparlamentare sulla politica europea di sicurezza e difesa. Secondo il mandato ricevuto dalla Conferenza dei Presidenti dell'Unione europea di Stoccolma, la Presidenza belga della Conferenza prenderà iniziative perché questo settore particolarmente sensibile della politica europea sia ampiamente dibattuto nelle sedi di cooperazione interparlamentare, in modo da poter arrivare a prospettare soluzioni nella prossima conferenza dei Presidenti.
Il Presidente De Croo è quindi passato ad illustrare la proposta di ordine del giorno definita dalla troika, che è stata approvata. Alla COSAC di ottobre saranno discussi i seguenti argomenti, su ciascuno dei quali verrà inviato un questionario:
sviluppo sostenibile nell'ambito della strategia 2020;
controllo parlamentare sulla politica europea di sicurezza e difesa;
ruolo futuro della COSAC.

Sono previsti, inoltre, interventi del Presidente del Consiglio europeo, Herman Van ROMPUY, e del Presidente della Commissione europea, José Manuel BARROSO.
Il Segretario di Stato per gli affari europei, Olivier CHASTEL, ha illustrato gli elementi programmatici della Presidenza belga dell'Unione europea, annunciando che il programma completo sarà presentato dal Primo Ministro alla sessione plenaria del Parlamento europeo il 7 luglio:
uscita dalla crisi e ritorno alla crescita economica;
progresso sociale e lotta contro la povertà e l'esclusione sociale;
rilancio dei negoziati su clima e ambiente;
approfondimento dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia;
dimensione esterna dell'Unione e allargamento;
applicazione del Trattato di Lisbona.

Per uscire dalla crisi la Presidenza belga punterà a una stretta cooperazione con il Consiglio e con il Parlamento europeo, affinché le iniziative legislative miranti a rafforzare la sorveglianza sul settore finanziario siano operative per il 1o gennaio 2011. Si adopererà, inoltre, per trovare un accordo in seno al Consiglio

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per una profonda riforma della disciplina dei servizi finanziari.
La Presidenza belga parteciperà anche ai lavori della Task Force creata dal Consiglio europeo di primavera per rafforzare la governance economica dell'Unione, le cui due prime riunioni hanno già consentito di trovare un accordo di principio sul rafforzamento del Patto di stabilità e crescita, sulla riduzione delle divergenze economiche e su meccanismi efficaci per la soluzione della crisi. L'obiettivo è che risultati positivi possano essere presentati nella relazione della Task Force al Consiglio europeo di ottobre.
Sul piano della crescita, la Presidenza belga perseguirà la realizzazione della strategia 2020, in particolare attraverso le «iniziative faro». Ricerca e sviluppo, innovazione e politica industriale saranno al centro dell'attenzione, insieme al buon funzionamento del mercato interno. Dando seguito al «rapporto Monti», si cercherà di rimuovere gli ostacoli al suo buon funzionamento.
Stimolo al progresso sociale e lotta contro la povertà significherà essenzialmente mettere in atto la strategia europea per l'impiego, per arrivare ad adottare in Consiglio le linee direttive per il lavoro.
In particolare, il Consiglio proseguirà i lavori sulla proposte di direttiva che mirano a promuovere la sicurezza e salute dei lavoratori.
Per il rilancio dei negoziati su clima e ambiente, in continuità con l'azione intrapresa dalle Presidenze precedenti il Belgio sosterrà la realizzazione del pacchetto clima-energia, in particolare dell'Accordo di Copenaghen in vista della Conferenza sui cambiamenti climatici di Cancun (29 novembre-10 dicembre 2010.
Proseguirà inoltre il lavoro di riflessione sull'avvenire della politica agricola comune dopo il 2013, sulla base dei risultati della consultazione pubblica organizzata dalla Commissione.
Sul piano dell'approfondimento dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia, proseguirà il lavoro per la realizzazione del Programma di Stoccolma, ed attenzione particolare sarà dedicata alla cooperazione giudiziaria penale, nonché alle misure per la protezione delle vittime e sulla tratta degli esseri umani. Quanto all'immigrazione, la Presidenza belga darà priorità a tutto ciò che favorisca la realizzazione di una vera politica comune dell'immigrazione, e l'armonizzazione del diritto di asilo nel quadro della revisione del regolamento «Dublino II».
Per quanto riguarda la lotta al terrorismo, grazie agli sforzi della Presidenza spagnola, si potrà pervenire all'approvazione dell'accordo internazionale sul trasferimento dei dati dalla UE agli stati Uniti.
L'attività dell'Unione nella sua dimensione esterna dovrà tenere conto delle profonde modifiche apportate dal Trattato di Lisbona nell'organizzazione delle relazioni esterne. Nel quadro della PESC , il Presidente del Consiglio europeo e l'Alto rappresentante assicurano ormai la rappresentanza dell'UE sulla scena internazionale. Il Vertice Asia-Europa, ospitato dal Belgio nell'ottobre 20210, sarà presieduto dal Presidente permanente del Consiglio europeo e dall'Alto rappresentante, a disposizione del quale sarà posto il personale diplomatico belga.
Per quanto riguarda l'allargamento, la Presidenza belga proseguirà i negoziati in corso, in funzione dei progressi di ciascun Paese candidato. La Presidenza belga aprirà anche alla concretizzazione del ravvicinamento dei Balcani occidentali.
Nell'attuazione del Trattato di Lisbona l'obiettivo essenziale della Presidenza belga sarà quello di rafforzare l'efficacia e la coerenza dell'Unione allargata. Oltre alla proposta di regolamento sull'iniziativa legislativa dei cittadini, alla procedura per l'adozione del bilancio dell'Unione per il 2011 e alla proposta di regolamento sugli atti d'esecuzione, la Presidenza belga considera di prioritaria importanza la realizzazione del Servizio europeo d'azione esterna, sul quale, dopo l'approvazione della decisione di base, occorrerà ancora assicurare l'adozione di tre proposte operative.
In conclusione, CHASTEL ha sottolineato che la Presidenza belga sarà sobria, ma

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ambiziosa, e che si ispirerà al metodo comunitario ogni volta che si tratterà d'interpretare il nuovo Trattato e di esplorarne le possibilità per far progredire la costruzione europea.
Nel dibattito seguito all'illustrazione di CHASTEL, sono stati chiesti chiarimenti soprattutto in ordine all'organizzazione della governance economica, all'assetto del Servizio europeo d'azione esterna e alla politica dell'immigrazione. Numerose domande sono state poste anche su temi relativi all'azione esterna dell'UE, come i rapporti con gli USA e con il MERCOSUR, il rilancio dell'Unione euromediterranea, la partnership orientale e il progresso della politica di allargamento. Chiarimenti sono stati anche chiesti sulle nuove regole riguardanti i servizi finanziari.
Rispondendo brevemente al complesso delle domande poste, il Sottosegretario CHASTEL ha sottolineato che, nelle relazioni esterne, la responsabilità d'iniziativa è ormai nelle mani del Presidente permanente del Consiglio e dell'Alto Rappresentante, e che quindi sono volutamente assenti nel programma della Presidenza belga temi di politica estera, come ad esempio per i rapporti con gli Usa e la politica di vicinato; in ogni caso ci sarà un interessamento della Presidenza belga, affinché siano organizzati sia il Vertice UE-USA, sia il Vertice dell'Unione euro mediterranea. Quanto all'allargamento ha specificato che l'apertura di ulteriori capitoli negoziali con la Turchia è subordinata all'adozione di provvedimenti legislativi da parte di quel Parlamento, mentre l'avanzamento del dossier sulla ex Repubblica jugoslava di Macedonia è legato alla decisione sul nome di quel Paese.
Quanto all'organizzazione della governance economica, occorrerà attendere il rapporto della Task Force, mentre ha manifestato ottimismo sulla possibilità che si raggiunga l'accordo con il Parlamento europeo sulla decisione di base riguardante l'istituzione del Servizio europeo d'azione esterna. Sull'immigrazione ha sottolineato l'importanza dell'azione di FRONTEX, e ha rimandato alla responsabilità dell'Ecofin la definizione di nuove regole sui servizi finanziari.
È di seguito intervenuto il Vicepresidente della Commissione europea, Maros SEFCOVIC, che si è inizialmente soffermato sull'Accordo interistituzionale tra la Commissione e il Parlamento europeo, siglato lo scorso 29 giugno. Ha dato piena rassicurazione che tale Accordo rispetta pienamente le disposizioni del Trattato, e che risponde all'equilibrio istituzionale tracciato dal Trattato stesso. L'entrata in vigore, prevista per l'autunno, dovrebbe consentire anche un miglior funzionamento della programmazione legislativa dell'UE, in quanto essa coinvolgerebbe anche il Parlamento europeo, come co-legislatore.
Il Vicepresidente SEFCOVIC è passato poi ad illustrare la Relazione annuale 2009 sui rapporti tra la Commissione europea e i Parlamenti nazionali, che presto sarà inviata a tutti i Parlamenti nelle rispettive lingue ufficiali. Dalla Relazione emerge l'ottimo funzionamento sia dell'early warning, sia del «dialogo politico», il che è anche di stimolo ad una sempre più stretta collaborazione tra Parlamenti nazionali e Commissione europea, da parte della quale c'è la più ampia disponibilità ad ampliare gli incontri con gli organi parlamentari, sia nelle capitali, sia a Bruxelles.
SEFCOVIC ha anche precisato che la Commissione tiene conto dei pareri inviati dai Parlamenti, che ha comunque invitato ad esaminare i documenti pre-legislativi della Commissione (libri verdi, libri bianchi), in quanto i pareri espressi su di essi possono essere tenuti nel dovuto conto nella fase stessa di redazione delle proposte legislative
Quanto alla natura delle proposte legislative, il Vicepresidente della Commissione ha rilevato che il Trattato non lascia spazio a dubbi interpretativi: ricadono in questa definizione soltanto le proposte di atti, la cui base giuridica fa riferimento alla procedura legislativa ordinaria o a quella speciale.

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Rispondendo, poi, ad alcune domande poste nel corso del breve dibattito seguito alla sua esposizione, SEFCOVIC ha concordato sull'opportunità di una migliore informazione ai cittadini sulle iniziative delle istituzioni UE, e a tal fine ha ribadito l'importanza di una stretta cooperazione con i Parlamenti nazionali, che - a suo avviso - dovrebbero essere coinvolti anche nel controllo del bilancio dell'UE. Ha inoltre condiviso l'opportunità che la COSAC discuta sui documenti strategici dell'Unione europea, ed ha assicurato che i Parlamenti nazionali saranno consultati, con le dovute cautele, sulle proposte di regolamento concernenti il controllo parlamentare su Europol e Eurojust, come pure sull'attuazione del Programma di Stoccolma. A questo riguardo ha ricordato le conclusioni della recente Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti dell'UE di Stoccolma.
Con la replica del Vicepresidente della Commissione europea si è conclusa la riunione.