X Commissione - Giovedì 17 febbraio 2011


Pag. 320

ALLEGATO 1

5-03366 Siragusa: Interventi a sostegno della continuità produttiva dello stabilimento Keller Elettromeccanica Spa di Carini, in provincia di Palermo.

5-04042 Pili: Piano industriale dell'azienda Keller Elettromeccanica Spa, in relazione allo stabilimento di Villacidro nel Medio Campidano.

TESTO DELLA RISPOSTA

La Keller Elettromeccanica SpA è, come noto, una tra le più importanti aziende private attive nella progettazione e costruzione di veicoli e materiale rotabile.
La situazione economico-finanziaria del Gruppo e le condizioni del mercato sono state tali da imporre un piano di ristrutturazione che ha comportato inevitabili sacrifici.
A tal fine presso il Ministero dello Sviluppo Economico, lo scorso 26 gennaio 2011, alla presenza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, della Presidenza della Regione Siciliana e dell'Azienda, è stato concordato un percorso che prevede, in considerazione delle difficoltà manifestate dalla Keller per il sito di Carini, di attivare percorsi di qualificazione e sostegno del programma di riconversione, già presentato dalla stessa.
Il MISE si è impegnato a supportare ogni azione utile all'individuazione e alla localizzazione di nuovi investimenti industriali, utilizzando, se del caso, gli strumenti già disponibili o in fase di realizzazione, avvalendosi a tale scopo del supporto tecnico e operativo di Invitalia.
La Regione Siciliana integrerà con propri strumenti, come già avvenuto in relazione ad analoghi progetti e programmi di valorizzazione produttiva in aree interessate da crisi industriali, i progetti individuati per la reindustrializzazione di Keller.
A valle di tale incontro è stato, inoltre, riavviato il confronto tra le parti - azienda e OO.SS. - presso la Regione Siciliana per la presentazione del programma d'intervento e per valutare le misure di sostegno al reddito che si renderanno necessarie.
Si segnala, infine, per il sito di Villacidro, sempre della Keller Elettromeccanica SpA, la quale aveva presentato, come noto, in data 5 luglio 2010, domanda di accesso al «Fondo per il finanziamento degli interventi consentiti dagli orientamenti UE sugli aiuti di Stato per il salvataggio e ristrutturazione delle imprese in difficoltà»; richiedendo la garanzia statale finalizzata a una ristrutturazione aziendale pari a un importo di 15 milioni di Euro.
A supporto di tale domanda ha presentato un piano di ristrutturazione industriale che prevede una serie di azioni atte al ripristino entro 36 mesi della redditività aziendale.
In data 24 gennaio 2011 il Comitato di Valutazione Tecnica del Ministero dello Sviluppo Economico ha espresso il proprio parere favorevole alla domanda di accesso al fondo della Keller, notificando successivamente la richiesta di Aiuti di Stato alla Commissione europea.


Pag. 321

ALLEGATO 2

5-03659 Trappolino: Sviluppo industriale del polo chimico di Terni.

TESTO DELLA RISPOSTA

A seguito dell'impegno profuso dal Ministero dello Sviluppo Economico al fine di addivenire ad una soluzione delle problematiche relative al Polo Chimico Ternano, Novamont, azienda chimica italiana con sede a Novara e stabilimento all'interno del Polo chimico, ha comunicato di aver deliberato in un recente Consiglio di Amministrazione, una proposta vincolante per l'acquisizione dell'impianto Lyondell Basell di Terni.
Attualmente, il MISE sta verificando se questa importante decisione di Novamont sarà accolta da Basell e di conseguenza verrà avviato il confronto conclusivo che dovrà portare alla riapertura degli impianti per la produzione di polipropilene.
La soluzione prospettata, infatti, rappresenterebbe un esito positivo della vicenda sia dal punto di vista della continuità occupazionale sia, come correttamente sottolineato dagli Onorevoli interroganti, dal punto di vista dell'ammodernamento e dell'eco-compatibilità del ciclo produttivo dell'ex Polo Chimico Ternano, in quanto il progetto di Novamont è basato sulla graduale sostituzione del polipropilene derivato da prodotti fossili, con materiale nuovo derivato da prodotti della catena agricola. Inoltre, la soluzione prospettata è di grande interesse poiché si fa carico anche di altre criticità presenti nel Polo Chimico Ternano, altrimenti destinate ad accentuare le tensioni sociali per il venir meno di molti posti di lavoro.
Per ciò che attiene alle misure di sostegno al reddito e all'occupazione, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha comunicato che, con provvedimento n. 56872 dell'08/02/2011, la BASELL POLIOLEFINE ITALIA S.r.l., Società appartenente alla Lyondell Basell Industries Holding B.V., con sede legale in Milano ed unità produttiva in Terni, è stata autorizzata, per il periodo dal 1o agosto 2010 al 31 luglio 2011, ad usufruire del trattamento straordinario di integrazione salariale, per crisi aziendale, conseguente alla cessazione di attività del sopra citato stabilimento di Terni, in favore di un massimo di 91 unità lavorative.
Come accennato, pertanto, sia il Governo che, nel suo ambito, lo stesso Ministero per lo Sviluppo Economico, seguono attentamente gli sviluppi della situazione, al fine di garantire la continuità produttiva sul sito ternano e l'auspicabile ammodernamento del ciclo produttivo in un'ottica marcatamente più eco-compatibile.
In questo quadro, il Ministero interverrà presso l'Head Quarter di Basell per chiedere chiarimenti e sollecitare una soluzione positiva, qualora si dovesse verificare - come purtroppo già avvenuto in altre occasioni - un ulteriore rinvio o, peggio, il rifiuto a confrontarsi sulle concrete e - a parere del MISE - positive proposte formulate da Novamont.
Resta confermato l'impegno del Governo a supportare con strumenti adeguati, come già avvenuto in altre realtà, quali ad esempio A. Merloni, l'iniziativa.


Pag. 322

ALLEGATO 3

5-03806 Fadda: Ripresa produttiva degli impianti della società Euroalluminia Spa.

TESTO DELLA RISPOSTA

Lo scorso 31 gennaio si è tenuto presso il MISE, con la partecipazione della Regione Sardegna, della Provincia competente, delle Organizzazioni Sindacali e dell'Azienda, un tavolo di verifica sulla situazione della società Euroallumina.
L'incontro si è concluso con un verbale condiviso che prevede la riconvocazione del «tavolo» al fine di esaminare l'addendum al protocollo sottoscritto il 27 marzo 2009.
Tale aggiornamento sarà necessario per adattare il precedente accordo alle mutate condizioni produttive.
Nell'ambito di detto «tavolo», le parti saranno anche aggiornate sugli sviluppi relativi sia al reperimento di olio combustibile, per consentire il riavvio immediato degli impianti, sia alla creazione della società mista pubblico/privata, che dovrà costruire il nuovo impianto per la fornitura di vapore.
Sempre in detto ambito è previsto che siano analizzate le problematiche ambientali relative al bacino di deposito dei fanghi rossi.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, per parte sua, comunica che non risulta pervenuta alcuna richiesta di trattamento straordinario di integrazione salariale, sia in base alla vigente normativa, sia in deroga alla stessa.
Da quanto esposto, è evidente che sarà cura del Governo e, in particolare, del Ministero dello Sviluppo Economico, mettere in campo ogni misura idonea a garantire il presidio ed il reale rilancio di un settore strategico quale quello della produzione nazionale di ossido di alluminio e dell'intera filiera dell'alluminio stesso.


Pag. 323

ALLEGATO 4

5-03852 Gatti: Progetti industriali per la continuità produttiva dello stabilimento Eaton di Massa.

TESTO DELLA RISPOSTA

L'On. Gatti, richiama l'attenzione sulla situazione aziendale dello stabilimento di Massa Carrara della Eaton srl, società operante nel settore metalmeccanico.
In primo luogo faccio presente che la citata società a causa della crisi economico-finanziaria che ha investito i mercati mondiali, e nello specifico il settore automobilistico, ha cessato l'attività produttiva nello stabilimento toscano. In particolare, con accordo sottoscritto presso gli uffici della Provincia di Massa-Carrara, alla fine del 2008, è stata prevista la cessazione dei rapporti di lavoro e la collocazione in mobilità dei dipendenti, al termine del periodo di godimento della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria.
In concreto, il trattamento straordinario di integrazione salariale è stato concesso, con decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il 13 febbraio del 2010, per 340 lavoratori e per un periodo di dodici mesi decorrenti dal 15 dicembre 2008. Tale misura è stata successivamente prorogata di ulteriori dodici mesi, fino al 14 dicembre 2010.
Nel maggio 2010 è stato, inoltre, siglato tra il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e la Regione Toscana un accordo con il quale è stato previsto uno stanziamento, in favore di tale ultima, di 100 milioni di euro da destinare alla concessione o proroga di trattamenti straordinari e ordinari di integrazione salariale, di mobilità e di disoccupazione speciale, in deroga alla vigente normativa.
La Società, nell'ambito di diversi incontri tenutisi presso il Ministero dello sviluppo economico alla presenza dell'Azienda e delle Organizzazioni sindacali, ha manifestato in ogni caso l'intento di dar seguito all'accordo del dicembre 2008 non intendendo ricorrere alla Cassa Integrazione in deroga.
Nel dicembre scorso, i 294 lavoratori licenziati hanno presentato richiesta di mobilità ordinaria al locale Centro per l'Impiego e la corresponsione del relativo trattamento sarà effettuata dal prossimo mese di marzo.
Vorrei rassicurare l'On. Gatti in merito all'attenzione del Governo per una vicenda occupazionale così rilevante per il territorio toscano e per il settore metalmeccanico. In tal senso è operativo presso il Ministero dello sviluppo economico un Tavolo di confronto con l'obiettivo di individuare una soluzione condivisa che possa rivelarsi - per quanto possibile - meno traumatica sia dal punto di vista produttivo che occupazionale.
In proposito, informo che lo scorso 19 gennaio si è svolto un incontro, presso il Ministero dello sviluppo economico, nell'ambito del quale è stata illustrata una proposta di Protocollo d'intesa, propedeutico alla stipula di un Accordo di programma volto alla reindustrializzazione del territorio provinciale di Massa Carrara. L'8 febbraio scorso è stata inviata dal Ministero dello sviluppo economico una prima bozza del Protocollo d'intesa che attualmente è al vaglio delle competenti


Pag. 324

Istituzioni locali. Aggiungo anche che per tale area, insieme a quella del distretto tessile di Prato, la Regione Toscana ha già presentato istanza al predetto Ministero per il riconoscimento di crisi industriale. Inoltre, presso gli uffici della Regione Toscana sarà istituito un tavolo permanente, per monitorare l'evolversi della situazione aziendale, che si riunirà con cadenza mensile alla presenza dei rappresentanti del comune di Massa e dei lavoratori.


Pag. 325

ALLEGATO 5

5-03869 Martella: Mantenimento e rilancio dell'industria chimica a Porto Marghera.

TESTO DELLA RISPOSTA

In considerazione dell'importanza strategica che il settore chimico riveste per la crescita e lo sviluppo dell'intero sistema produttivo nazionale, la politica del Ministero dello Sviluppo Economico per il settore è finalizzata a riqualificare i poli chimici e a promuoverne processi di reindustrializzazione compatibili con l'ambiente, attraverso il consolidamento della chimica di base e lo sviluppo delle filiere a valle.
Lo strumento scelto a tal fine è l'accordo di programma.
Il petrolchimico di Marghera assume rilevanza strategica per l'intera chimica nazionale, in quanto, tramite pipe-line, serve, con i suoi prodotti, impianti localizzati in altri grandi poli chimici italiani - quelli di Ferrara, Ravenna e Mantova - che, insieme a Marghera, costituiscono il cosiddetto quadrilatero padano, nel quale si concentra gran parte della chimica di base del Centro-Nord.
Tra le produzioni presenti a Marghera, particolare rilievo assumono quelle legate alla filiera del cloro-dicloretano-cvm-pvc, presente, oltre che a Marghera, anche a Ravenna e in Sardegna, a Porto Torres e ad Assemini. Il pvc (polivinil cloruro) in Italia è utilizzato come input di produzione da circa 1200 trasformatori a valle, appartenenti a diversi settori produttivi - ad esempio, edilizia, imballaggi, calzature, elettrodomestici, trasporti, telecomunicazioni, mobile - e che occupano circa 24.000 addetti. La pervasività di questa produzione nell'intero sistema industriale fa sì che tutti i Paesi industrializzati ospitino tali impianti, la cui presenza sul territorio nazionale, oltre ad alleggerire il deficit della bilancia commerciale di settore, si tradurrebbe, per le imprese trasformatrici, in maggiore competitività.
Di qui l'estrema attenzione con cui il MiSE segue le vicende legate a tale filiera.
La prima parte del ciclo - saline, impianti di cloro e di dicloretano - è di proprietà Eni (Syndial); l'ultima parte - impianti di cvm (cloruro di vinile monomero) e di pvc - fa capo a Vinyls, oggi in amministrazione straordinaria.
Il fondo svizzero Gita Holding AG ha manifestato interesse all'acquisizione degli impianti di Vinyls per realizzare un piano industriale che, attraverso gli investimenti previsti negli accordi di programma di Marghera e della Sardegna, garantirebbe, nel medio-lungo periodo, il consolidamento e lo sviluppo dell'intera filiera produttiva in ciascuno dei due territori, assicurando, inoltre, i livelli occupazionali.
Gli investimenti previsti nel campo delle nanotecnologie e il centro di ricerca applicata che Gita intende realizzare a Marghera in tale ambito, consentirebbero inoltre di modificare alcune caratteristiche del pvc stesso e di garantire nuove applicazioni, oltre che occupazione aggiuntiva.
Poiché il ciclo del cloro assorbe significative quantità di etilene prodotte dal cracking - l'impianto principale del petrolchimico - presente a Marghera, il riavvio di tali produzioni migliorerebbe inoltre l'equilibrio del cracking stesso, favorendo un consolidamento non soltanto del polo di Marghera, ma dell'intero quadrilatero padano, approvvigionato, come detto, via pipe-line, da Marghera.


Pag. 326


La possibilità di realizzare il piano industriale e quindi lo stesso interesse di Gita è subordinato all'acquisizione degli assets di proprietà Eni.
A tal riguardo, il 21 dicembre u.s., presso il Ministero dello Sviluppo Economico, è stato raggiunto un accordo molto importante tra le Parti, in cui viene fissata al 10 marzo la data per il passaggio definitivo della proprietà degli assets Eni e Vinyls a Gita.
Attualmente la trattativa tra Eni e Gita è nella fase conclusiva.
In particolare, nel corso dell'incontro tecnico svoltosi presso il MiSE in data 11 febbraio u.s., con i rappresentanti di Gita per monitorare l'andamento delle trattative tra Gita e le società del Gruppo Eni, Gita ha comunicato che la firma del contratto preliminare avverrà entro il 27 febbraio 2011.
Nel corso dell'incontro, inoltre, è stata studiata una modalità tecnica per assicurare che Vinyls possa corrispondere le retribuzioni di febbraio ai lavoratori.
Il Ministero del Lavoro fa sapere, per quanto di sua competenza e per ciò che attiene alla situazione di Vinyls Italia SpA, che le Parti Sociali non hanno richiesto alcun incontro per l'esame della situazione occupazionale, né è pervenuta altra segnalazione al riguardo.


Pag. 327

ALLEGATO 6

5-03977 Brandolini: Potenziamento del trasformatore della cabina primaria di Quarto di Sarsina in provincia di Forlì-Cesena.

TESTO DELLA RISPOSTA

Sia il Piano di Azione Nazionale per le Energie Rinnovabili, trasmesso dal Governo italiano a Bruxelles lo scorso luglio, sia lo schema di decreto legislativo predisposto per la sua attuazione ed attualmente in corso di parere da parte delle Commissioni parlamentari, dedicano ampio spazio agli interventi di potenziamento e sviluppo della rete elettrica, ponendo in capo alle imprese concessionarie delle attività di trasmissione e distribuzione nuovi compiti di programmazione e intervento infrastrutturale.
Anche sul piano del sostegno territoriale, il Ministero dello Sviluppo Economico sta finanziando interventi aggiuntivi di rafforzamento della rete e di adeguamento del sistema di gestione verso un modello di smart grid, in particolare nelle aree più interessate allo sviluppo dell'energia distribuita, tra cui l'energia fotovoltaica.
A tal fine, nell'ambito del POI energia - Piano Operativo Interregionale - sono stati finora stanziati circa 200 milioni di euro.
In particolare, per quanto riguarda gli interventi nella Valle del Savio, si forniscono le seguenti informazioni, acquisite anche da Enel Distribuzione.
Le potenze richieste in immissione sulle reti di distribuzione a media tensione e bassa tensione nei Comuni della Valle del Savio risultano per il 2010 pari a 65 MW.
La Valle del Savio è alimentata principalmente dalla cabina primaria alta tensione/media tensione di «Quarto», sulla quale ricadono richieste di connessione pari a circa 30 MW, di cui 5 MW già connessi e 4 MW già impegnati per l'allacciamento di una preesistente centrale idroelettrica, ubicata nei pressi della stessa cabina.
A fronte di tale contesto, Enel Distribuzione ha già attivato, il 18 agosto scorso, la procedura per la sostituzione dei due trasformatori, AT/MT, da 16 MVA (megavolt amper) con due da 25 MVA segnalando a Terna la necessità che tale intervento venga inserito nei Piani di sviluppo dell'Emilia Romagna;
Enel Distribuzione sta sviluppando la progettazione, comprendente gli interventi nella cabina primaria di sostituzione dei due trasformatori citati, nonché l'ampliamento della sezione, in sezione in media tensione e la realizzazione di nuove linee in media tensione in uscita dalla cabina primaria medesima.
I tempi di esecuzione dei suddetti lavori, escludendo quelli occorrenti per autorizzazioni e servitù, in capo alla Regione, che può delegare alla Provincia competente, sono dell'ordine di 420 giorni lavorativi;
Per quanto riguarda invece i conseguenti interventi sulla rete di trasmissione nazionale (RTN), a carico di Terna, la Società interessata ha precisato di aver risposto a Enel Distribuzione il 15 settembre scorso, comunicando la soluzione tecnica minima generale di connessione alla RTN, che prevede la realizzazione di una nuova stazione a 132 kV in doppia sbarra, cui raccordare le linee a 132 kV della RTN provenienti dai nodi di «Isola


Pag. 328

Ridracoli» e «Talamello» e cui ricollegare la Cabina primaria «Quarto», mediante due brevi elettrodotti.
I tempi necessari per la realizzazione di tali interventi risultano pari a 16 mesi per la nuova stazione elettrica a 132 kV; ad oggi Terna attende che Enel Distribuzione accetti la soluzione di connessione elaborata al fine di avviare le procedure autorizzative; se l'intervento assume il valore di opera connessa ad uno o più impianti di produzione da fonti rinnovabili, potrà essere attivato il procedimento unico previsto dal D.Lgs. 387/03 e dalle recenti Linee Guida sulle fonti rinnovabili.