IX Commissione - Marted́ 18 ottobre 2011


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ALLEGATO 1

5-05105 Calvisi: Malfunzionamenti nei collegamenti ferroviari tra il Sulcis-Iglesiente e il resto della Sardegna e necessità di una tempestiva stipula del contratto di servizio tra la regione e Trenitalia.

TESTO DELLA RISPOSTA

Come noto agli onorevoli interroganti, la programmazione dei collegamenti ferroviari regionali è di competenza delle singole Regioni. Il rapporto tra queste ultime e l'impresa ferroviaria è regolato da specifici Contratti di Servizio nell'ambito dei quali vengono stabiliti, fra l'altro, il volume e la tipologia dei collegamenti da effettuare sulla base delle risorse economiche rese disponibili.
Per quanto riguarda la Regione Sardegna, l'offerta ferroviaria è, però, ancora sovvenzionata dal Contratto di servizio stipulato da Trenitalia S.p.A. con il Ministero che rappresento.
Tale offerta sarà trasferita alla Regione Sardegna, secondo le modalità disciplinate dal recente Contratto di programma unitamente alle relative risorse, allorquando saranno ultimate le procedure per il conferimento delle competenze inerenti al trasporto pubblico locale. Sarà quindi, a breve, ricondotta in ambito regionale la definizione dei collegamenti e degli standard di qualità del servizio attualmente assicurati in regime di proroga dal Contratto di servizio pubblico.
Con riferimento ai disagi dell'utenza segnalati dagli onorevoli interroganti, mi preme segnalare che l'offerta ferroviaria regionale, in vigore dal 12 giugno scorso, interessante il territorio del Sulcis/Iglesiente, è stata concordata con gli Enti territoriali interessati e con l'Associazione dei pendolari del Sulcis. In particolare, essa prevede un sistema di collegamenti basato su un servizio cadenzato orario, potenziato con un treno ogni mezz'ora nelle fasce orarie a maggiore valenza pendolare (primo mattino e pomeriggio).
Evidenzio, inoltre, che a differenza del precedente orario in base al quale la maggior parte dei collegamenti diretti erano previsti da/per Iglesias, prevedendo il trasbordo per i viaggiatori diretti a Carbonia, con il nuovo orario estivo sono stati riequilibrati, alternandoli, i collegamenti tra Cagliari e i due più importanti centri del Sulcis Iglesiente, Iglesias e Carbonia.
Per di più, nei giorni festivi, l'offerta regionale è stata notevolmente incrementata con un collegamento ogni due ore al mattino ed ogni ora nel pomeriggio. Inoltre, ai fini di una migliore fruibilità della mobilità locale, nel luglio scorso è stato attivato il nuovo terminal intermodale di Carbonia Serbariu, su cui sono stati attestati tutti i servizi ferroviari e su gomma, urbani ed extraurbani.
Alla luce di quanto sopra, è evidente, dunque, che il trasporto ferroviario nell'area in questione risulta oggetto di una serie di iniziative finalizzate a realizzare il progressivo miglioramento dello stesso.
Il Governo infatti assumerà le necessarie iniziative presso Trenitalia spa per la stipula i un contratto di servizi con la regione Sardegna nei tempi più brevi possibili, al fine di migliorare gli standard qualitativi del servizio, andando incontro così alla necessità di ampliare il dialogo tra l'azienda e il territorio regionale.
Tuttavia, in relazione ad alcuni aspetti specificatamente rilevati dagli onorevoli


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interroganti, faccio presente che con l'attivazione dell'orario del 12 giugno è stato previsto il mantenimento del servizio ferroviario anche per quei collegamenti che nella programmazione estiva degli anni passati venivano sostituiti con servizi gommati.
In ogni caso, laddove esigenze contingenti hanno reso necessario la soppressione di alcuni treni, si è provveduto, per la maggior parte, alla loro sostituzione con un servizio bus.
Infine, in relazione al livello di puntualità dei treni sulla linea interessata, nei mesi di giugno/luglio/agosto, è stata registrata una percentuale di arrivi entro i 5 minuti dall'orario previsto superiore al 91 per cento.


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ALLEGATO 2

5-05203 Garofalo: Carenza di condizioni minime essenziali di funzionamento della stazione ferroviaria di Capo D'Orlando (Messina).

TESTO DELLA RISPOSTA

In relazione alle condizioni della stazione di Capo d'Orlando, con particolare riferimento alla carenza di requisiti essenziali minimi per i passeggeri, e ad integrazione degli elementi informativi già forniti in risposta alla precedente interrogazione n. 5-03597, faccio presente quanto segue.
A seguito dell'impegno assunto, Ferrovie dello Stato italiane ha provveduto a formalizzare, in data 25 novembre 2010, l'atto di consegna, in comodato d'uso, dei servizi igienici, all'attuale gestore del Bar/Tabacchi della stazione ferroviaria in parola.
Tuttavia, dopo l'atto di consegna, a causa di gravi infiltrazioni d'acqua dal tetto, i locali hanno richiesto interventi di manutenzione straordinaria completati dalla società Rete ferroviaria italiana nel maggio 2011.
In base al contratto di comodato d'uso, da tale data, sarebbe stato obbligo del comodatario avviare il ripristino della funzionalità dei servizi.
Orbene, considerato che a metà settembre i suddetti non risultavano ancora fruibili, la società ferroviaria RFI ha diffidato il comodatario, pena la risoluzione automatica del contratto, ad adempiere all'apertura delle toilettes entro il termine del 30 settembre.
Al riguardo, il comodatario ha fatto presente di aver provveduto ad attivare gli interventi di ripristino diretti a restituire alla clientela l'utilizzo dei servizi igienici.
Ed infatti, posso finalmente comunicare che l'utenza può fruire di tali servizi dallo scorso 30 settembre.


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ALLEGATO 3

5-05284 Ghizzoni: Decisione di Trenitalia di non mettere più a disposizione i treni charter necessari alla prosecuzione del progetto ad alto valore educativo «Un treno per Auschwitz».

TESTO DELLA RISPOSTA

Con riferimento all'interrogazione in esame inerente al progetto «Un treno per Auschwitz», Ferrovie dello Stato italiane ha rappresentato che, a seguito della riorganizzazione dell'offerta base di media e lunga percorrenza che sarà attuata con il nuovo orario del prossimo dicembre, nonché della concomitante programmata dismissione di una parte del parco rotabili, divenuta ormai indifferibile in considerazione della sua vetustà, si determinerà una minore disponibilità di materiale rotabile di Trenitalia.
Pertanto, in questa prospettiva, al fine di assicurare la regolare effettuazione dei collegamenti previsti nella programmazione ordinaria dei servizi di trasporto passeggeri, Ferrovie dello Stato ha rappresentato che si è reso necessario ridimensionare i programmi che, considerato il carattere di straordinarietà, non hanno impatti sulla mobilità della clientela abituale, come quelli relativi ai treni «charter» utilizzati, tra l'altro, per il progetto in argomento.
Ferrovie dello Stato ha pertanto rappresentato che, in questa prospettiva, al fine di assicurare la regolare effettuazione dei collegamenti previsti nella programmazione ordinaria dei servizi di trasporto passeggeri, si è reso necessario ridimensionare i programmi che, considerato il carattere di straordinarietà, non hanno impatti sulla mobilità della clientela abituale, come quelli relativi ai treni «charter» utilizzati, tra l'altro, per il progetto citato dagli onorevoli interroganti.
Pur senza omettere di considerare l'indiscutibile valore etico e formativo di tale progetto, devo comunque comunicare che Ferrovie dello Stato, per le motivazioni sopra esposte, non ha potuto dare corso alla contrattualizzazione di tutte quelle richieste che comportavano l'esigenza di disporre di convogli dedicati, soprattutto per periodi di tempo prolungati, tra le quali rientra anche l'iniziativa in parola.
Tuttavia il Governo, data l'importanza etica e culturale del progetto formativo, organizzerà un incontro tra il MIT e Trenitalia spa al quale dono invitati anche gli onorevoli interroganti, al fine di dare una risposta positiva alle richieste che provengono dalle associazioni interessate.


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ALLEGATO 4

5-05335 Capodicasa: Ipotesi di modifica del tracciato del corridoio transeuropeo di trasporto n. 1 Berlino-Palermo e conseguente esclusione della Sicilia dalla rete TEN-T.

TESTO DELLA RISPOSTA

Il progetto Corridoio I Berlino-Palermo rappresenta per questo Governo e per l'intero sistema Paese un'infrastruttura strategica di assoluta rilevanza.
Sin dall'inizio di questa legislatura, è iniziata una fase di rivisitazione della struttura programmatica dei Progetti Prioritari TEN-T definiti nel 2004 e in corso di realizzazione.
In particolare, come più volte affermato, tale progetto risulta strategico per le politiche di trasporto nazionale, sia per la sua estensione da Berlino a Palermo sia per la sua funzione di collegamento tra il sistema comunitario ed il bacino del Mediterraneo.
Palermo rappresenta il nodo più meridionale della rete core nell'intera area del bacino mediterraneo, e assolve quindi al compito di raccordare aree periferiche del continente europeo, adempiendo in pieno al criterio di perifericità.
In ragione di quanto innanzi evidenziato, all'indomani della pubblicazione della proposta di bilancio UE 2020, avvenuta il 26 giugno 2011, nella quale si fa riferimento ad una lista preliminare di 10 corridoi prioritari TEN-T, tra cui il corridoio n. 5 «Helsinki-La Valletta» che modifica il tracciato del Progetto Prioritario 1, il Ministero che rappresento ha espresso con ripetute lettere alla Commissione europea la netta contrarietà per una modifica che comporterebbe l'esclusione dalle rete europee del tratto di ferrovia compreso tra Salerno e Palermo.
Inoltre, presso la citata Commissione europea, si sono tenute ripetute riunioni bilaterali finalizzate alla presentazione di puntuali osservazioni e proposte di modifica al progetto di rete TEN-T, così come è venuto ad articolarsi a partire dalla presentazione del Libro Bianco del 2011.
Mi preme segnalare, in particolare, che lo stesso Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, lo scorso 13 settembre, ha manifestato alle competenti Istituzioni europee la sua ferma posizione sul mantenimento del Corridoio Berlino-Palermo ritenendolo prioritario e non modificabile.
Il Ministro Matteoli ha precisato, inoltre, che anche il collegamento Napoli-Bari era stato indicato come segmento antenna integrato al Corridoio 1 per consentire un possibile collegamento con il Corridoio 8 (Bari-Durazzo-Varna) tuttavia, tale inclusione non doveva in alcun modo pregiudicare l'essenzialità e l'organicità del collegamento Berlino-Palermo.
Come ribadito anche nella elaborazione del Piano per il Sud per la parte che confluisce nel Programma Infrastrutture Strategiche e confermato nel 9o Allegato Infrastrutture e nel Programma nazionale di Riforma, gli interventi di cui sopra sono determinanti per lo sviluppo economico e territoriale del Paese.
In data 20 settembre si è tenuto, a Bruxelles, un ulteriore incontro cui hanno partecipato qualificati rappresentanti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e delle Regioni Sicilia e Calabria e una delegazione del gabinetto del Commissario europeo ai trasporti, Siim Kallas.
Nel corso di tale incontro, prevalentemente incentrato sul corridoio Berlino-Palermo, è stato chiesto, che il nuovo corridoio Helsinki-Valletta sia integrato


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con l'inserimento della direttrice ferroviaria Salerno-Gioia Tauro-Messina-Catania-Palermo.
La Commissione europea ha preso atto degli investimenti già sostenuti su queste sezioni, e quelli programmati e ha assicurato di tenere nella massima considerazione le richieste relative al reinserimento della sezione ferroviaria Napoli-Palermo all'interno della rete prioritaria europea, pur nel rispetto dei criteri metodologici generali che hanno sin qui guidato il processo di revisione della rete TEN-T per il prossimo periodo di programmazione europea 2014-2020.
Successivamente, nel corso del recente incontro del 30 settembre, il Vice Ministro Castelli ha ribadito nuovamente ai rappresentanti del gabinetto del Commissario europeo ai Trasporti l'assoluta priorità per l'Italia di inserire il nodo di Palermo e di Catania all'interno del Corridoio Helsinki-Valletta, per le seguenti argomentazioni:
Palermo soddisfa i requisiti di città «nodo», in quanto la sua area metropolitana supera il milione di abitanti;
il collegamento marittimo più diretto con l'isola di Malta avviene attraversi i porti della Sicilia (Pozzallo, Catania, Palermo);
ingenti investimenti sono già stati sostenuti dall'Italia per dare realizzazione alla parte meridionale del Progetto Prioritario Europeo 1 (PP1), con specifico riferimento alla rete ferroviaria.

Inoltre, è stato chiesto che alla Sicilia, con una popolazione di 5 milioni di abitanti, sia garantito lo stesso «grado di libertà» di collegamento alla terra ferma concesso ad altri paesi europei (come nel caso del collegamento fisso di Malmoe, che collega la Danimarca alla Svezia, che ha goduto di contributi TEN-T).
Le motivazioni tecniche presentate, espressione della forte volontà dell'Italia di mantenere l'attuale conformazione dell'asse, sono state recepite con favore e riconosciute come oggettive dai rappresentanti della Commissione.
Gli esiti della nuova decisione sulla RETE TEN-T dovrebbero essere resi noti dalla Commissione Europea domani 19 ottobre.