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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 81 di venerdì 7 novembre 2008

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

La seduta comincia alle 9,40.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono settantaquattro.

Seguito della discussione congiunta dei disegni di legge: Legge finanziaria 2009 (A.C. 1713); Bilancio di previsione dello Stato per il 2009 e bilancio per il triennio 2009-2011 (A.C. 1714).

Nella seduta del 6 novembre 2008 è iniziata la discussione congiunta sulle linee generali.

SAVINO PEZZOTTA (UdC). Osserva preliminarmente che il complesso delle scelte di politica economica del Governo, e da ultimo la debole manovra di finanza pubblica, non affrontano adeguatamente le difficoltà che si profilano a seguito della crisi economica e finanziaria internazionale e, tra l'altro, non introducono misure a sostegno dei soggetti più deboli e delle famiglie, sempre più in difficoltà nel far fronte ai debiti contratti; ricorda quindi le soluzioni prospettate dal suo gruppo, quali l'introduzione del cosiddetto quoziente familiare e degli aiuti economici per i figli a carico e per i nuovi nati.
Rilevata altresì la necessità di contrastare con decisione il preoccupante incremento della povertà nel nostro Paese, preferibilmente attraverso il riallocamento della spesa sociale, paventa il rischio del ricorso da parte dell'Esecutivo alla questione di fiducia, sulla quale esprimerebbe voto contrario.

IVANO STRIZZOLO (PD). Evidenziata l'incapacità del Governo - la cui azione appare connotata dalla tendenza all'autoreferenzialità e alle dichiarazioni roboanti non seguite da iniziative concrete - di far fronte alla gravissima crisi economica e finanziaria che il Paese attraversa, sottolinea l'assenza, nel disegno di legge finanziaria in discussione, di misure atte a rilanciare la domanda interna e ad alleggerire la pressione fiscale.

DARIO GINEFRA (PD). Lamentati i drastici tagli delle risorse a disposizione del settore della cultura e dello spettacolo, complessivamente ridotte rispetto al bilancio precedente, paventa il rischio della perdita del posto di lavoro per tutti gli addetti operanti nel predetto settore. Ricordate quindi le promesse fatte dal Ministro Bondi all'inizio della legislatura ed ora disattese, rileva che i tagli in un comparto fondamentale per la vita del Paese come la cultura, unitamente alla riduzione delle risorse destinate all'istruzione, minano le basi dell'identità del Paese.

MARCO CAUSI (PD). Giudicate sbagliate, sia sotto il profilo del metodo sia dal punto di vista del merito, le scelte compiute dall'Esecutivo con la manovra di finanza pubblica approvata nello scorso mese di luglio, ritiene urgente la predisposizione, a fronte dell'emergenza economica in atto, di interventi volti a sostenere il potere d'acquisto delle famiglie e i consumi, ad ampliare l'ambito di applicazione degli ammortizzatori sociali, a rilanciarePag. IVle politiche infrastrutturali, nonché a rivisitare il quadro finanziario programmatico delineato in estate e a rivedere gli obiettivi del Patto di stabilità e crescita.

CARMEN MOTTA (PD). Nell'esprimere preliminarmente un giudizio decisamente negativo sulla manovra economica in discussione, che non affronta in alcun modo le tematiche dell'ambiente e delle infrastrutture necessarie per il Paese, non salvaguarda adeguatamente il potere d'acquisto delle famiglie né pone le basi per una riduzione del carico fiscale per i soggetti più deboli, lamenta il totale disinteresse del Governo per le grandi opere strategiche e per alcuni settori nevralgici del Paese come i trasporti pubblici, attesa la consistenza dei tagli complessivamente operati ai relativi stanziamenti. Nel preannunziare la presentazione, da parte del suo gruppo, di alcune proposte emendative volte a sopperire a tali lacune, auspica che il prosieguo dell'iter dei provvedimenti in esame possa essere caratterizzato da un clima costruttivo.

GIULIO SANTAGATA (PD). Ritiene che la blindatura del disegno di legge finanziaria in discussione sia da ricondurre alla necessità, per il Governo, di nascondere gli errori compiuti quando è stata varata una manovra triennale anticipata imperniata su un ampio differenziale tra l'inflazione programmata e quella reale. Evidenziato, quindi, che il predetto differenziale scarica i costi della manovra stessa sui lavoratori subordinati, esprime forte preoccupazione per il trasferimento della spesa assistenziale dallo Stato all'INPS, paventando il connesso rischio di iniziative volte ad elevare l'età pensionabile e a revisionare i coefficienti pensionistici.

LINO DUILIO (PD). Lamentato il sostanziale esproprio delle prerogative parlamentari nella gestione dei conti pubblici posto in essere dal Governo con il surrettizio stravolgimento delle procedure che disciplinano la sessione di bilancio, di cui pure condivide la necessità di una riforma, ricorda che la V Commissione non ha potuto procedere ad un esame accurato e puntuale delle leggi di bilancio e finanziaria, auspicando che nel prosieguo dell'iter in Assemblea il Ministro Tremonti intervenga per comunicare le reali intenzioni dell'Esecutivo in materia di finanza pubblica, atteso che lo stesso, a suo avviso, ha proceduto finora esclusivamente operando tagli indiscriminati. Lamentata inoltre la mancanza di qualsiasi indicazione delle linee guida cui il Governo intende attenersi nel fronteggiare le preoccupanti conseguenze che la crisi economica internazionale determinerà nel nostro Paese, destinato ad una fase di recessione economica, ritiene fondamentale rafforzare il sistema degli ammortizzatori sociali. Stigmatizzato inoltre il giudizio negativo espresso da esponenti della maggioranza sulla gestione economica del precedente Governo di centrosinistra, auspica che l'attuale Esecutivo non ricorra al voto di fiducia, nella ferma convinzione che il Parlamento sia il luogo naturale di discussione della manovra di finanza pubblica.

MARCO FEDI (PD). Lamentata la drasticità dei tagli lineari frettolosamente operati dal Governo attraverso la manovra economica, esprime contrarietà e preoccupazione per la significativa riduzione delle dotazioni finanziarie destinate, tra l'altro, alla cooperazione allo sviluppo ed alla direzione generale per gli italiani all'estero, paventando il serio rischio di insostenibili ripercussioni sui cittadini italiani indigenti residenti al di fuori del territorio nazionale. Ricordato il voto contrario espresso dal suo gruppo durante l'esame in sede consultiva del disegno di legge finanziaria presso la III Commissione, richiama altresì gli emendamenti presentati dalla sua parte politica, volti a sostenere le iniziative in favore dei giovani, confermando il giudizio negativo sulle scelte compiute dal Governo attraverso i documenti di bilancio.

ANGELO ZUCCHI (PD). Giudica del tutto inadeguata la complessa manovraPag. Veconomica varata dal Governo, che, tra l'altro, non affronta la grave crisi dell'economia reale e non tutela adeguatamente il potere d'acquisto delle pensioni e degli stipendi, stigmatizzando i tagli indiscriminati operati senza un valido progetto di razionalizzazione ed eliminazione degli sprechi. Lamenta, in particolare, la scarsa attenzione mostrata dall'Esecutivo alle esigenze del comparto agroalimentare, come denota il mancato rifinanziamento del Fondo di solidarietà nazionale.

DONATO RENATO MOSELLA (PD). Alla luce dei preoccupanti dati forniti dall'Istat e dalla Caritas in merito alla diffusione della povertà tra le famiglie italiane, ritiene necessario non far gravare sui ceti sociali più deboli gli effetti negativi della crisi finanziaria incipiente, che paventa possano conseguire dalla manovra economica del Governo. Esprime quindi forte riprovazione e contrarietà per i tagli disposti in numerosi settori sociali, segnatamente nei comparti della sanità e della ricerca - contrariamente a quanto disposto dal Governo Prodi - nonché la riduzione dei fondi destinati alle politiche sociali.

MARCO CARRA (PD). Esprime un giudizio negativo sul disegno di legge finanziaria, che giudica irresponsabile e non rispondente alle legittime aspettative del Paese reale, sottolineando la necessità di tutelare il potere d'acquisto delle pensioni e degli stipendi e di sostenere il sistema delle imprese. Stigmatizzati altresì i tagli indiscriminati operati, in particolare, sul comparto agricolo, come evidenzia il mancato rifinanziamento del Fondo di solidarietà nazionale e del Fondo per il sostegno al made in Italy, giudica del tutto inadeguata la complessiva manovra economica varata dal Governo che, tra l'altro, denota incapacità nell'adottare un'efficace politica di contenimento dei prezzi.

ROBERTO ZACCARIA (PD). Esprime forte contrarietà per la grave lesione delle prerogative del Parlamento operata dal Governo attraverso il continuo e diffuso ricorso alla decretazione d'urgenza ed al voto di fiducia anche in occasione dell'approvazione della manovra economica, nonché attraverso le numerose violazioni del principio della riserva di legge, a seguito delle quali numerose voci di bilancio potranno essere modificate in via amministrativa, senza la prescritta deliberazione parlamentare. Nel sottolineare le criticità manifestatesi nel rapporto tra il Governo e la maggioranza, rileva il mancato stanziamento delle auspicate ulteriori risorse finanziarie per le Forze dell'ordine, stigmatizzando al riguardo l'atteggiamento assunto dal Ministro dell'economia e delle finanze.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito della discussione congiunta ad altra seduta.

Sull'ordine dei lavori.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Richiamate talune dichiarazioni offensive recentemente rese dal Presidente del Consiglio, chiede ironicamente che il Ministro dell'istruzione chiarisca alla Camera se intenda trarne le dovute conseguenze nell'ambito della preannunciata riforma dell'Università.

Ordine del giorno della prossima seduta.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della prossima seduta:

Lunedì 10 novembre 2008, alle 9,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 21).

La seduta termina alle 11,10.