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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 124 di lunedì 2 febbraio 2009

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

La seduta comincia alle 16,05.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 29 gennaio 2009.

I deputati in missione sono quarantotto.

Sull'ordine dei lavori.

MARINA SERENI (PD). Esprime, a nome del suo gruppo, piena solidarietà al deputato Rita Bernardini per i gravissimi insulti e le inaccettabili minacce di cui è stata oggetto per essersi recata, esercitando un diritto-dovere connesso alle funzioni parlamentari, nel carcere di Guidonia. Rivolge, quindi, un appello ad un responsabile impegno di tutte le forze politiche contro ogni forma di violenza, razzismo e xenofobia.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Nell'associarsi, a nome del suo gruppo, alle espressioni di solidarietà per le minacce rivolte al deputato Rita Bernardini, chiede che il Governo riferisca alla Camera sul grave episodio di violenza verificatosi ieri a Nettuno, emblematico, a suo avviso, del clima di intolleranza che si sta alimentando nel Paese.

PRESIDENTE. Nell'associarsi alle considerazioni svolte dal deputato Sereni, assicura che riferirà al Presidente della Camera affinché interessi il Governo.

Annunzio di petizioni.

ANGELO SALVATORE LOMBARDO (Misto-MpA), Segretario. Dà lettura del sunto delle petizioni pervenute alla Presidenza (vedi resoconto stenografico pag. 2).

Nomina dei nuovi componenti della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi.

PRESIDENTE. Comunica i nominativi dei deputati e dei senatori nominati componenti della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi (vedi resoconto stenografico pag. 3).
Avverte altresì che, d'intesa con il Presidente del Senato, la Commissione è convocata per mercoledì 4 febbraio 2009 per procedere alla propria costituzione.

Modifica nella composizione della Delegazione presso l'Assemblea parlamentare della NATO.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Senato della Repubblica ha chiamato a far parte della Delegazione presso l'Assemblea parlamentare della NATO il senatore Giovanni Torri in sostituzione del senatore Sergio Divina, dimissionario.

In morte dell'onorevole Nicola Capria.

PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore dei familiari dell'onorevole Nicola Capria, recentemente scomparso.

Pag. IV

Discussione della mozione Laboccetta n. 1-00005: Iniziative per la rimozione del sindaco e per lo scioglimento del consiglio comunale di Napoli.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Avverte che è stata presentata l'ulteriore mozione Di Pietro n. 1-00101 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalla mozione all'ordine del giorno, sarà svolta congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

AMEDEO LABOCCETTA (PdL). Illustra la sua mozione n. 1-00005 (Nuova formulazione), volta alla rimozione del sindaco della città di Napoli per gravi motivi di ordine pubblico ed al conseguente scioglimento del consiglio comunale, attesa la corresponsabilità nella cattiva gestione del ciclo dei rifiuti, la gravissima condotta omissiva in quanto massima autorità sanitaria locale, nonché la pendenza di procedimenti penali a carico di tanti amministratori, sottolineando i preoccupanti intrecci tra questi e gli ambienti malavitosi. Nel giudicare, quindi, il Governo della città di Napoli incapace di affrontare anche l'ordinaria amministrazione, invita il Governo a non rinnovare gli importanti poteri straordinari attribuiti al sindaco di Napoli, auspicando sulla mozione in discussione un voto libero dei parlamentari napoletani, indipendentemente dagli schieramenti politici di appartenenza.

PRESIDENTE. A norma dell'articolo 59 del Regolamento, invita il deputato Laboccetta a non pronunziare parole sconvenienti.

AMEDEO LABOCCETTA (PdL). Richiamati i poteri straordinari conferiti dal precedente Governo al sindaco della città di Napoli al fine di fronteggiare, tra le altre, l'emergenza della viabilità urbana, rileva, a fronte dei costi emergenti, che reputa esorbitanti, la mancata adozione di provvedimenti risolutivi lamentando altresì la lentezza nella realizzazione degli interventi progettati. Nel giudicare fallimentari i risultati finora conseguiti, che ascrive alla incapacità gestionale dell'amministrazione comunale napoletana in carica, ritiene altresì che i poteri straordinari siano stati esercitati in modo anomalo ed irregolare, anche alla luce della sanatoria recata da un provvedimento correttivo emanato dal precedente Presidente del Consiglio. Ribadisce, quindi, le conclusioni recate dal dispositivo della sua mozione 1-00005 (Nuova formulazione), sulla quale auspica lo svolgimento di un ampio ed obiettivo confronto parlamentare.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Illustra la mozione Di Pietro n. 1-00101, inerente la situazione di profonda crisi che affligge da diversi anni la città di Napoli, in particolare nel settore dello smaltimento dei rifiuti, una vera e propria emergenza irrisolta, che testimonia la debolezza etica e morale dell'intero sistema politico della città e della regione, pur confermando la personale stima nei confronti del sindaco Jervolino. Nell'evidenziare quindi il carattere strumentale della mozione Laboccetta n. 1-00005 (Nuova formulazione), attese le paradossali motivazioni addotte a giustificazione della richiesta di scioglimento del consiglio comunale di Napoli, ritiene inaccettabile che taluni esponenti politici, anch'essi sotto inchiesta, pretendano le dimissioni dei soli amministratori locali, secondo uno schema che vede ascrivere ad altri le proprie responsabilità. Nel preannunziare l'orientamento contrario del suo gruppo sul documento di indirizzo della maggioranza, ricorda che la mozione Di Pietro 1-00101 chiede che il Governo adotti le necessarie iniziative affinché sia data alla cittadinanza la possibilità di esprimersi con un voto.

ROBERTO ZACCARIA (PD). Nel rilevare il carattere spiccatamente eterogeneo delle questioni evidenziate nella parte motiva della mozione Laboccetta 1-00005 Pag. V(Nuova formulazione), giudica le medesime del tutto incongrue ed inconferenti rispetto ai gravi motivi di ordine pubblico per cui i proponenti di detta mozione auspicano la rimozione del sindaco e lo scioglimento del consiglio comunale di Napoli. Sottolineato altresì il carattere straordinario ed eccezionale dei poteri a tal fine previsti dal testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, reputa il documento d'indirizzo in discussione essenzialmente finalizzato a conferire alla situazione in essere nella città di Napoli una risonanza mediatica ed istituzionale meramente strumentale all'acuirsi dello scontro politico. Manifesta infine l'orientamento contrario del suo gruppo sulla mozione Laboccetta 1-00005 (Nuova formulazione).

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito, che rinvia ad altra seduta.

Discussione della mozione Livia Turco n. 1-00094: Prevenzione e cura delle patologie femminili.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Barani n. 1-00097, Laura Molteni n. 1-00099 e Palagiano n. 1-00100 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalla mozione all'ordine del giorno, saranno svolte congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

ANNA PAOLA CONCIA (PD). Illustra la mozione Livia Turco n. 1-00094, evidenziando preliminarmente che le condizioni di salute della donna indicano il reale livello di civiltà di un Paese e sottolineando la necessità di una migliore tutela della scelta della maternità, anche attraverso la piena attuazione della legge n. 194 del 1978. Nel richiamare quindi l'importanza di un'adeguata campagna di prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale nelle donne, sempre più spesso vittime di contagio dal proprio partner, ritiene necessario rivolgere la dovuta attenzione alla tutela della salute e dei diritti delle donne immigrate. Evidenziato altresì l'alto valore strategico di un'efficace lotta ai tumori, in particolare al seno, da realizzarsi principalmente grazie ad una campagna di prevenzione e di diagnosi precoce basata su un programma di esami medici garantiti, ricorda i preoccupanti dati relativi agli episodi di violenza sessuale, di cui denuncia le conseguenze per la salute delle vittime. Richiama infine l'esigenza che il Governo adotti una politica di tutela della salute delle donne, fondata sulla prevenzione e sulla promozione di comportamenti virtuosi per arginare tutte le patologie la cui incidenza è in aumento nelle donne.

MELANIA DE NICHILO RIZZOLI (PdL). Illustra la mozione Barani n. 1-00097, evidenziando che - in una situazione complessivamente soddisfacente del nostro sistema sanitario nazionale, la cui efficienza è stata oggetto di valutazione positiva, anche recentemente, da parte dell'Organizzazione mondiale della sanità - la differenza sessuale investe tutti gli ambiti della vita, determinando una profonda diversità di problematiche e di condizioni nell'esperienza personale di uomini e donne. Nel richiamare, quindi, i dati relativi alle patologie che colpiscono prevalentemente le donne, tra le quali l'ipertensione arteriosa, la cataratta, l'artrosi, l'osteoporosi, nonché il progressivo aumento dell'infertilità e della sterilità, sottolinea la necessità, nell'ambito di un'azione complessiva volta a migliorare l'efficienza e l'efficacia del Servizio sanitario nazionale, di dedicare maggiore attenzione e più cospicue risorse alla prevenzione e cura delle tipiche patologie femminili. Nel rilevare, infine, che occorre affrontare i problemi della sicurezza del parto e della prevenzione delle patologie prenatali, invita il Governo, tra l'altro, a Pag. VIfavorire e incentivare la ricerca clinica e farmacologia relativa alle patologie femminili, e potenziare il sistema di screening con particolare riferimento alle patologie oncologiche, a promuovere una campagna capillare sui problemi dell'osteoporosi, dell'endometriosi, dell'infertilità e della sterilità, a migliorare l'informazione e la prevenzione in ordine alle malattie sessualmente trasmesse, nonché ad implementare le reti territoriali di servizi a sostegno della non autosufficienza, il cui peso ricade prevalentemente sulle donne, e la rete degli asili nido.

LAURA MOLTENI (LNP). Illustra la sua mozione n. 1-00099, rilevando che il Ministero della salute si è attivato per informare le donne su alcune problematiche sanitarie emergenti, con l'obiettivo di consolidare una cultura improntata alla prevenzione delle principali patologie che colpiscono in prevalenza le donne. Ricorda, inoltre, che il Senato ha approvato strumenti di indirizzo che impegnano il Governo ad adottare opportune misure volte a contrastare la diffusione dell'osteoporosi. Invita, quindi, l'Esecutivo a promuovere il consolidamento di un approccio mirato al tema della salute della donna che attribuisca il dovuto rilievo alle problematiche relative alla procreazione come strumento chiave per la promozione del benessere femminile, nonché ad avviare campagne informative finalizzate a favorire sistemi di diagnosi precoce e programmi integrati in ambito sociale e sanitario atti a fornire una risposta effettiva agli stati di disagio psico-sociale delle donne.

ANTONIO PALAGIANO (IdV). Illustra la sua mozione n. 1-00100, rilevando preliminarmente che la comunicazione della Commissione europea al Parlamento europeo e al Consiglio, dell'8 marzo 2007, ha sottolineato come la parità tra uomini e donne sia un valore essenziale di crescita e di riduzione della povertà, nonché una delle chiavi per raggiungere gli obiettivi di sviluppo del millennio. Ricordato, quindi, che un numero crescente di studi conferma quanto le donne risultino svantaggiate rispetto agli uomini sotto il profilo della tutela della salute, attesa anche la sussistenza di fattori di rischio intrinsecamente connessi al ruolo sociale delle donne medesime, invita il Governo, tra l'altro, a garantire una diffusione capillare, a livello regionale, che consenta la riduzione del prezzo del vaccino contro il Papilloma virus umano - incentivando in tal modo lo sviluppo di politiche di prevenzione integrale -, a riconoscere l'endometriosi come malattia sociale, ad incentivare la ricerca scientifica relativa ai metodi che favoriscono la gravidanza anche dopo chemioterapia, nonché a consentire a tutte le donne che vivono o soggiornano, anche temporaneamente, nel nostro Paese di fruire di un'assistenza sanitaria adeguata.

SIMONE BALDELLI (PdL). Invita il Governo a promuovere adeguate campagne volte a favorire la prevenzione delle malattie dell'apparato riproduttivo, anche mediante l'attribuzione di un ruolo più incisivo alla medicina scolastica, che consenta di disporre di un specifico osservatorio epidemiologico.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni e prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito, che rinvia ad altra seduta.

Discussione della mozione Marchignoli n. 1-00095: Questioni connesse con l'avvio dell'esercizio della linea ferroviaria di trasporto alta velocità Milano-Bologna.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Vietti n. 1-00098, Misiti n. 1-00102 e Valducci n. 1-00103 Pag. VIIche, vertendo su materia analoga a quella trattata dalla mozione all'ordine del giorno, saranno svolte congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Illustra la mozione Marchignoli n. 1-00095, evidenziando i disagi causati dall'attivazione del servizio di trasporto veloce sulla linea ferroviaria Milano-Bologna, a seguito della quale si sono determinati non soltanto allungamenti dei tempi di percorrenza dei treni utilizzati dai pendolari per raggiungere quotidianamente il posto di lavoro, ma anche aumenti dei costi del servizio regionale ed interregionale.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

ROBERTO GIACHETTI (PD). Nel ritenere, quindi, non corretto addossare sui cittadini e sulle regioni interessate le gravi conseguenze di una mancata politica di programmazione trasportistica, invita il Governo ad intervenire sulle società del gruppo Ferrovie dello Stato al fine di garantire la piena compatibilità degli orari relativi alle due tipologie di servizio, in continuità con gli assetti preesistenti e la presentazione, in coerenza con gli accordi stipulati in sede di Conferenza di servizi sull'alta velocità Milano-Bologna, di un progetto di trasporto ferroviario regionale, nonché a prevedere che le risorse per i servizi ferroviari siano adeguatamente incrementate, al fine di mantenere anche nel 2009 lo stesso livello dei servizi del 2008. Ricorda, infine, che il suo gruppo ha presentato una proposta di legge volta a migliorare la qualità delle tratte ferroviarie regionali mediante l'utilizzo di una quota delle accise sulla benzina.

TERESIO DELFINO (UdC). Illustra la mozione Vietti n. 1-00098, sottolineando come l'entrata in esercizio della tratta ad alta velocità Milano-Bologna abbia oggettivamente arricchito l'Italia di un'indispensabile opera infrastrutturale. Ritiene, altresì, necessario garantire la piena compatibilità di tale nuovo servizio con le esigenze del trasporto ferroviario locale e regionale, in favore del quale dovrebbero, tra l'altro, essere stanziate adeguate risorse finanziarie. Invita, inoltre, il Governo a promuovere la realizzazione della tratta ad alta velocità Torino-Lione nel rispetto dei tempi previsti, procedendo nel contempo ad una definitiva interlocuzione che consenta di acquisire al riguardo il consenso degli enti locali interessati.

AURELIO SALVATORE MISITI (IdV). Illustra la sua mozione n. 1-00102. rilevando come il sollecito avvio di talune tratte ferroviarie ad alta velocità, di cui per il futuro auspica il prolungamento in tutto il Mezzogiorno, abbia comportato deleterie ripercussioni sul servizio ferroviario regionale e sulla relativa utenza pendolare. Sottolinea quindi l'esigenza di individuare un assetto globale della mobilità ferroviaria tale da consentire una più efficiente coabitazione delle nuove tratte ad alta velocità con un imprescindibile sviluppo del trasporto ferroviario locale, in modo da evitare la marginalizzazione di interi territori e contribuire al contenimento del traffico su strada. Evidenziata altresì la necessità di investire sulla qualità del materiale rotabile in funzione sulle tratte regionali, reputa opportuno l'effettivo utilizzo delle risorse stanziate per gli investimenti del gruppo Ferrovie dello Stato nel rispetto delle quote riservate al Mezzogiorno. Ricordata infine la proficua attività svolta sul tema da maggioranza e opposizione nell'ambito della IX Commissione, auspica la convergenza di tutte le forze politiche su un unitario e condiviso documento di indirizzo.

SILVANO MOFFA (PdL). Illustra la mozione Valducci n. 1-00103, sottolineando l'elevato ammontare di risorse investito dallo Stato per lo sviluppo dei servizi di trasporto ferroviario. Nell'evidenziare come l'attivazione del trasporto ferroviario veloce sull'asse Milano-Bologna comporti potenziali effetti indesiderati per i servizi ferroviari regionali, destinati in Pag. VIIIparticolare al traffico pendolare, ricorda che i costi delle soluzioni individuate da Trenitalia per fronteggiare tale situazione graveranno ingiustamente sulle regioni e sui cittadini, già penalizzati dall'impiego di materiale ferroviario inadeguato. Richiamata quindi l'attività conoscitiva delle competenti Commissioni parlamentari, finalizzata alla definizione di un intervento normativo che garantisca una programmazione finanziaria pluriennale per le Ferrovie dello Stato ed assicuri il mantenimento di livelli di servizio adeguati, in particolare nel trasporto ferroviario regionale, ricorda che la mozione della maggioranza impegna il Governo ad adottare le opportune iniziative nei confronti delle Ferrovie dello Stato al fine di garantire il completamento degli investimenti in corso di realizzazione, la verifica della compatibilità degli orari e l'individuazione di ulteriori risorse da destinare ai servizi regionali. Nell'apprezzare infine il comune obiettivo sotteso alle diverse mozioni presentate su un tema particolarmente delicato, sul quale auspica non si registrino divisioni politiche, richiama la necessità di definire un ruolo dello Stato idoneo ad assicurare il superamento del ritardo infrastrutturale, nonché lo sviluppo e il completamento del processo di liberalizzazione del trasporto ferroviario nel nostro Paese, rivolgendo particolare attenzione ai sistemi intermodali.

MARIO VALDUCCI (PdL). Ricordato che la IX Commissione ha avviato un approfondito esame delle questioni relative alla riorganizzazione e all'ammodernamento del trasporto ferroviario, al quale si è accompagnata un'ampia attività conoscitiva, sottolinea l'esigenza di affrontare e risolvere le questioni evocate nelle mozioni in discussione, nonché di salvaguardare l'industria nazionale, segnatamente con riferimento a talune asimmetrie determinatesi in ambito europeo. Nell'auspicare l'approvazione da parte dell'Assemblea di un documento di indirizzo condiviso da tutte le forze politiche, evidenzia altresì la necessità di assumere iniziative normative finalizzate al proseguimento del processo di liberalizzazione, nonché alla compiuta definizione delle competenze dei diversi soggetti operanti nel delicato settore dei trasporti.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni e prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito, che rinvia ad altra seduta.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Martedì 3 febbraio 2009, alle 14.

(Vedi resoconto stenografico pag. 40).

La seduta termina alle 19,15.