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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 134 di martedì 17 febbraio 2009

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

La seduta comincia alle 14.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono settanta.

Seguito della discussione delle mozioni La Loggia n. 1-00061, Capodicasa n. 1-00114, Romano n. 1-00115 e Messina n. 1-00116: Compartecipazione della regione Sicilia al gettito d'imposta su redditi prodotti nel proprio territorio.

Nella seduta del 9 febbraio 2009 si è svolta la discussione sulle linee generali.

Sull'ordine dei lavori.

PIER PAOLO BARETTA (PD). Lamentata l'eccessiva ristrettezza dei tempi riservati all'esame presso la V Commissione del provvedimento d'urgenza recante proroga di termini, auspica che il preannunziato ricorso alla questione di fiducia non precluda la possibilità di apportare modifiche migliorative al testo del predetto decreto-legge.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Chiede alla Presidenza di chiarire se sussistano le condizioni per procedere nell'esame del provvedimento recante proroga di termini, atteso che, in assenza della relazione tecnica, non è possibile valutare le conseguenze di carattere finanziario derivanti dalla prevista liquidazione della società SCIP.

DONATO BRUNO (PdL), Presidente della I Commissione. Pur riconoscendo la ristrettezza dei tempi di esame del provvedimento richiamato dal deputato Baretta, lamenta l'atteggiamento pregiudiziale assunto dall'opposizione, precisando altresì che nella giornata odierna il Governo ha presentato la prescritta relazione tecnica.

LUCA VOLONTÈ (UdC). Rinnova la richiesta che il Governo chiarisca le modalità con cui intende impiegare i fondi destinati ad interventi volti a contrastare la crisi economica in atto.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Evidenziato che l'inopinata accelerazione impressa all'iter del cosiddetto decreto-legge mille proroghe non ha consentito, tra l'altro, una compiuta espressione dei pareri da parte delle Commissioni competenti in sede consultiva, chiede al Governo di chiarire se intenda recepire proposte emendative presentate da parlamentari.

PRESIDENTE. Precisa, in riferimento alle osservazioni del deputato Evangelisti, che il Governo ha presentato un'integrazione della relazione tecnica.

Si riprende la discussione.

GIUSEPPE VEGAS, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Precisa che la Ragioneria generale dello Stato ha avviato un'istruttoria per dare attuazione al decreto legislativo n. 241 del 2005, rilevandoPag. IVche non è ancora pervenuto il parere richiesto in materia all'Avvocatura generale dello Stato. Esprime, quindi, parere favorevole su tutti i documenti di indirizzo presentati, proponendo una riformulazione della mozione La Loggia n. 1-00061 (Nuova formulazione).

(Dichiarazioni di voto)

ROBERTO MARIO SERGIO COMMERCIO (Misto-MpA). Nell'evidenziare che i principi sanciti nell'articolo 37 dello Statuto della regione Sicilia prefigurano una forma di federalismo fiscale, sottolinea che la mancata attuazione del decreto legislativo n. 241 del 2005 costituisce una vera e propria violazione dell'autonomia finanziaria della predetta regione, denotando altresì un'impostazione centralista dello Stato. Nell'invitare quindi il Governo a procedere al sollecito trasferimento alla Sicilia delle quote di gettito fiscale ad essa spettanti, dichiara il voto favorevole della sua componente politica sulle mozioni in esame.

IGNAZIO MESSINA (IdV). Rileva che l'obiettivo primario dei documenti di indirizzo in esame è il rispetto da parte del Governo di una legge di rango costituzionale, quale lo Statuto speciale della regione Sicilia, il cui articolo 37 è da sempre disatteso, nonostante il decreto legislativo n. 241 del 2005 abbia ribadito il diritto della predetta regione di usufruire della quota di imposta derivante da redditi prodotti al suo interno. Sottolineata, quindi, l'impropria destinazione del Fondo per le aree sottoutilizzate, che denota la politica antimeridionalista dell'Esecutivo, dichiara il voto favorevole del suo gruppo su tutte le mozioni in esame.

GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE (PD). Nel dichiarare che il suo gruppo esprimerà voto favorevole sulle mozioni Capodicasa n. 1-00114 e Messina n. 1-00116 e si asterrà sulla mozione La Loggia n. 1-00061 (Nuova formulazione), ritiene che lo Stato, non dando attuazione all'articolo 37 dello Statuto della regione Sicilia, non abbia ottemperato a diverse sentenze della Corte costituzionale che hanno riconosciuto alla Sicilia il diritto di usufruire della quota di imposta su redditi prodotti al suo interno, sulla base di una corretta interpretazione del cosiddetto principio di simmetria.

ALESSANDRO SARO ALFONSO PAGANO (PdL). Nel ritenere che un'ampia convergenza parlamentare sulla mozione La Loggia n. 1-00061 (Nuova formulazione) possa favorire una reale riforma in senso federale dello Stato, sottolinea la necessità di riconoscere alla regione Sicilia il diritto di usufruire della quota di imposta derivante da redditi prodotti al suo interno, respingendo altresì la vecchia logica di tipo clientelare sottesa ai cosiddetti aiuti a pioggia provenienti dal Governo centrale. Auspica, quindi, che sul predetto documento di indirizzo si possa registrare il voto favorevole di tutti i gruppi parlamentari.

FRANCESCO SAVERIO ROMANO (UdC). Nel rilevare come la materia trattata nelle mozioni in esame si inserisca nel più ampio contesto della riforma in senso federalista dello stato, ricorda le iniziative in tal senso assunte dalla sua parte politica sin dalle precedenti legislature. Evidenziate altresì le criticità emerse in sede di attuazione della riforma del titolo quinto parte seconda della Costituzione, segnatamente in tema di perequazione tributaria, nonché le problematiche legate all'utilizzo delle risorse stanziate per le aree sottoutilizzate, esprime forti perplessità sull'obiettivo della autosufficienza economico-tributaria della regione Sicilia prospettata da taluni rappresentanti del gruppo del Popolo della Libertà e sul progetto di federalismo fiscale sostenuto dal Governo e alla maggioranza, che giudica disgregante. Dichiara quindi il voto favorevole del suo gruppo sulle mozioni Capodicasa n. 1-00114, Romano n. 1-00115 e Messina n. 1-00116, nonché l'astensione sulla mozione La Loggia n. 1-00061 (Nuova formulazione).

Pag. V

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

LUCIANO DUSSIN (LNP). Nel ritenere che il disegno di legge di delega al Governo in materia di federalismo fiscale possa rappresentare un'opportunità per fronteggiare la grave crisi economica in atto, conseguendo tra l'altro obiettivi di perequazione e di solidarietà, sottolinea la necessità di una gestione oculata delle risorse da parte delle amministrazioni locali, in una logica di piena responsabilità e compartecipazione. Dichiara, quindi, voto favorevole sulla mozione La Loggia n. 1-00061 (Nuova formulazione).

DAVIDE CAPARINI (LNP). Nel deprecare le aberrazioni proprie di una inveterata politica centralistica, che hanno a suo avviso imposto gravi sacrifici ed ingenti penalizzazioni a svariate aree produttive del Nord Italia, esprime sostanziale condivisione per il principio sotteso ai documenti di indirizzo in esame, confermando l'impegno della sua parte politica al perseguimento delle riforma in senso federale anche sul piano fiscale dello Stato, che reputa necessaria ed imprescindibile.

ANGELO CAPODICASA (PD). Nel richiamare le perplessità e le motivazioni sottese al voto di astensione espresso dal suo gruppo sulla mozione La Loggia n. 1-00061 (Nuova formulazione), ritiene che la proposta di riformulazione di tale atto di indirizzo formulata dal Governo, nonché il presumibile intendimento di ricorrere al parere dell'Avvocatura generale dello Stato sull'applicazione della sentenza emessa in materia dalla Corte Costituzionale, denotino la scarsa volontà dell'Esecutivo di dare seguito in tempi brevi alla definizione delle modalità applicative del trasferimento alla regione Sicilia delle quote di competenza fiscale ad essa spettanti ai sensi del decreto legislativo n. 241 del 2005.

SERGIO ANTONIO D'ANTONI (PD). Nel sottolineare come i documenti di indirizzo in esame siano sostanzialmente volti ad impegnare il Governo ad ottemperare ad una pronuncia della Corte costituzionale, ascrive alla responsabilità politica dell'Esecutivo in carica e del precedente Governo di centrodestra la mancata attuazione di un accordo da quest'ultimo assunto con la regione Sicilia. Nel ritenere quindi ultronea la discussione svoltasi sui temi legati alla riforma del federalismo fiscale, sui cui contenuti esprime perplessità e contrarietà, invita la Presidenza della Camera ad attivarsi affinché sia garantito l'adempimento delle pronunce della Corte costituzionale ad opera del Governo.

GIUSEPPE RUVOLO (UdC). Stigmatizzato l'ingiustificato e perdurante protrarsi del mancato riconoscimento alla regione Sicilia del diritto di usufruire della quota di imposta derivante da redditi prodotti al suo interno, giudica un atto dovuto definire al più presto le modalità applicative di tale trasferimento, osservando altresì che il suo gruppo vigilerà attentamente sulla concreta attuazione delle norme in materia di federalismo fiscale, segnatamente per ciò che attiene al potenziamento della rete infrastrutturale del Meridione.

ENRICO LA LOGGIA (PdL). Ricordato che l'articolo 37 dello Statuto della regione Sicilia attribuisce a quest'ultima un diritto costituzionalmente garantito, giudica priva di fondamento l'obiezione secondo cui dall'attuazione di tale norma deriverebbero oneri a carico del bilancio dello Stato. Richiamato altresì il tenore della sentenza della Corte costituzionale n. 145 del 2008, chiede al Governo di chiarire l'esatta portata della riformulazione proposta della sua mozione n. 1-00061 (Nuova formulazione) e dichiara l'astensione del proprio gruppo sui restanti documenti di indirizzo in esame.

GIUSEPPE VEGAS, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Precisa i termini della riformulazione proposta della mozione La Loggia n. 1-00061 (Nuova formulazione).

Pag. VI

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva la mozione La Loggia n. 1-00061 (Nuova formulazione), nel testo riformulato, nonché le mozioni Capodicasa n. 1-00114, Romano n. 1-00115 e Messina n. 1-00116, nelle parti non assorbite.

Deliberazione sulla richiesta di stralcio relativa alle proposte di legge nn. 1764 e 1968.

PRESIDENTE. Ricorda che la XII Commissione, nel corso dell'esame delle proposte di legge n. 1764, recante disposizioni a tutela della vita nella fase terminale e in materia di terapie del dolore, e n. 1968, recante disposizioni in materia di consenso informato ai trattamenti sanitari e di cure palliative, ha deliberato di chiedere all'Assemblea lo stralcio degli articoli da 6 a 13 della proposta di legge n. 1764 e del comma 3 dell'articolo 1 e degli articoli da 15 a 22 della proposta di legge n. 1968.

La Camera approva la richiesta di stralcio relativa alle proposte di legge nn. 1764 e 1968.

PRESIDENTE. Avverte che la proposta di legge risultante dallo stralcio degli articoli da 6 a 13 della proposta di legge n. 1764, con il numero 1764-ter e con il titolo: «Disposizioni in materia di terapia del dolore» è assegnata alla XII Commissione in sede referente; la restante parte della proposta di legge n. 1764, con il numero 1764-bis e con il titolo: «Disposizioni a tutela della vita nella fase terminale», resta assegnata alla XII Commissione in sede referente.
Avverte altresì che la proposta di legge risultante dallo stralcio del comma 3 dell'articolo 1 e degli articoli da 15 a 22 della proposta di legge n. 1968, con il numero 1968-ter e con il titolo «Disposizioni in materia di cure palliative», è assegnata alla XII Commissione in sede referente; la restante parte della proposta di legge n. 1968, con il numero 1968-bis e con il titolo: «Disposizioni in materia di consenso informato ai trattamenti sanitari», resta assegnata alla XII Commissione in sede referente.

Sull'ordine dei lavori.

MASSIMO DONADI (IdV). Ricordato che il tribunale di Milano ha condannato l'avvocato inglese David Mills per essere stato corrotto dall'attuale Presidente del Consiglio, chiede che quest'ultimo riferisca alla Camera sulla vicenda.

GIUSEPPE CONSOLO (PdL). Ricorda il significativo risultato conseguito dalla sua parte politica nelle recenti elezioni regionali svoltesi in Sardegna.

MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Giudicato pretestuoso l'intervento svolto dal deputato Donadi, ricorda che in tutti i Paesi europei è previsto un sistema di immunità per i parlamentari.

BRUNO TABACCI (UdC). Ricorda che le guarentigie cui ha fatto riferimento il deputato Brigandì furono soppresse in Italia per iniziativa della sua parte politica.

FURIO COLOMBO (PD). Rilevato che la sentenza richiamata dal deputato Donadi dimostra le gravissime responsabilità del Presidente del Consiglio, osserva che in nessun altro Paese europeo è in vigore una normativa assimilabile al cosiddetto lodo Alfano.

ANGELO ALESSANDRI (LNP). In qualità di presidente della VIII Commissione, chiede di rinviare ad altra seduta il seguito dell'esame delle mozioni iscritte al punto 3 dell'ordine del giorno.

Dopo interventi dei deputati ERMETE REALACCI (PD), MAURO LIBÈ (UdC) e SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV), la Camera approva la richiesta formulata dal deputato Alessandri.

Pag. VII

Seguito della discussione della mozione Boniver n. 1-00086: Iniziative per la difesa dei diritti umani e per l'affermazione delle libertà democratiche in Birmania.

Nella seduta del 16 febbraio 2009 si è svolta la discussione sulle linee generali.

PRESIDENTE. Avverte che darà ora la parola al deputato Fassino, che ricopre l'incarico di inviato speciale dell'Unione europea per la Birmania, anche al fine di fornire ulteriori elementi di conoscenza sulla materia oggetto della mozione.

PIERO FASSINO (PD). Nel ringraziare la Presidenza per avergli dato la parola in modo irrituale, ricorda come, nonostante la comunità internazionale abbia prestato particolare attenzione alla grave situazione esistente in Birmania, in tale Paese permane un quadro di preoccupante instabilità. Ritiene, pertanto, che si debba continuare a svolgere un'azione concreta a sostegno del dialogo tra le parti interessate ad una rapida transizione verso la democrazia nel territorio birmano, sottolineando che obiettivo prioritario delle istituzioni internazionali dovrà essere quello di pervenire nel 2010 ad elezioni trasparenti. Ringrazia, infine, i presentatori dell'atto di indirizzo, sul quale esprime piena condivisione, nonché il Governo per il sostegno garantitogli in qualità di osservatore speciale dell'Unione europea, preannunziando che, in considerazione di tale funzione istituzionale, non prenderà parte alla votazione.

(Dichiarazioni di voto)

SAVINO PEZZOTTA (UdC). Rilevato preliminarmente che la situazione politica, sociale ed economica in Birmania è notevolmente peggiorata nell'ultimo anno, anche alla luce del fatto che nel corso del ciclone Nargis le autorità birmane hanno impedito l'accesso nel Paese di organizzazioni umanitarie, evidenzia che la giunta militare birmana, alla quale auspica che non vengano più forniti armamenti dai Paesi occidentali, continua a reclutare bambini soldato. Nel dichiarare, quindi, voto favorevole sulla mozione in esame, ritiene necessario che il Governo italiano metta in atto, attraverso lo strumento della cooperazione allo sviluppo, non solo iniziative di aiuto umanitario, ma anche programmi mirati al sostegno ed al rafforzamento delle organizzazioni democratiche birmane in esilio.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Nell'esprimere sostanziale condivisione per le questioni sollevate nel documento di indirizzo in esame ed apprezzamento per l'intervento svolto dal deputato Fassino, sottolinea la necessità di interventi più incisivi e di un atteggiamento più coerente da parte del Governo, che nella legge finanziaria per il 2009 ha tagliato i fondi per la cooperazione allo sviluppo, al fine di superare la grave situazione esistente in Birmania. Dichiara, infine, il convinto voto favorevole del suo gruppo sulla mozione Boniver n. 1-00086 (Nuova formulazione).

GIANPAOLO DOZZO (LNP). Richiamati i recenti e drammatici sviluppi della vicenda birmana, giudica poco incisivo l'atteggiamento assunto al riguardo dalla comunità internazione, rilevando tra l'altro, l'insufficienza delle sanzioni comminate al regime militare birmano ed il ruolo ambiguo svolto dalle maggiori potenze asiatiche. Nell'auspicio che il Consiglio di sicurezza dell'ONU adotti tempestivamente iniziative forti per garantire il rispetto dei diritti umani in Birmania e la transizione di tale Paese verso la democrazia, reputa tuttavia necessario un più attivo e responsabile coinvolgimento dei Paesi del Sud Est asiatico nella gestione della questione birmana. Manifesta infine l'orientamento favorevole del suo gruppo alla mozione Boniver n. 1-00086 (Nuova formulazione)

SANDRA ZAMPA (PD). Osserva che mediante l'approvazione del documento di indirizzo in esame - al quale hanno preannunziato il proprio sostegno tutti iPag. VIIIgruppi della maggioranza e dell'opposizione - il Parlamento italiano si accinge ad esprimere solidarietà alle ragioni di chi si vede negato il diritto a vivere nella democrazia e nella libertà, a manifestare sentimenti di vicinanza al premio Nobel per la pace Daw Aung San Suu Kyj, nonché a chiedere la liberazione dei numerosi detenuti politici birmani. Ritiene, in particolare, che l'approvazione della mozione Boniver n. 1-00086 (Nuova formulazione) - la quale esprime il comune sentire del popolo italiano nonché la consapevolezza che la pace e il progresso civile rappresentano un bene appartenente all'intera comunità internazionale - costituisce un atto di corresponsabilità di tutte le forze politiche nei confronti del dramma del popolo birmano. Auspica infine che il Governo italiano, anche alla luce del nuovo corso che sembra connotare le relazioni internazionali degli Stati Uniti a seguito dell'insediamento del Presidente Obama,, sappia farsi interprete in ogni sede internazionale dei sentimenti e della volontà del popolo italiano, come rappresentati nella mozione in esame.

MATTEO MECACCI (PD). Nel dichiarare il voto favorevole dei deputati radicali eletti nelle liste del Partito Democratico sulla mozione Boniver n. 1-00086 (Nuova formulazione), esprime apprezzamento per la previsione, nel dispositivo della stessa, dell'impegno per il Governo di sostenere le organizzazioni democratiche birmane in esilio. Rilevata altresì la necessità di un concreto impegno non solo in ambito umanitario, da attuare attraverso lo strumento della cooperazione allo sviluppo, auspica l'avvio di un altrettanto proficuo ed articolato dibattito sulla questione sino-tibetana.

MARGHERITA BONIVER (PdL). Rilevato l'ulteriore deterioramento della situazione in Birmania, dove proseguono incessantemente, nonostante le raccomandazioni delle istituzioni internazionali, la repressione politica e le violazioni dei diritti umani da parte delle autorità militari, sottolinea la necessità di intensificare la pressione diplomatica sulla giunta militare e il sostegno umanitario alla popolazione birmana, attesa anche la sostanziale inefficacia delle misure sanzionatorie adottate da alcuni Paesi. Dichiara quindi il voto favorevole del suo gruppo sulla propria mozione n. 1-00086 (Nuova formulazione).

FABIO EVANGELISTI (IdV). Precisa di aver fatto erroneamente riferimento, nel corso della sua dichiarazione di voto, al precedente testo del dispositivo della mozione Boniver n. 1-00086 (Nuova formulazione).

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva la mozione Boniver n. 1-00086 (Nuova formulazione).

Sull'ordine dei lavori

FRANCESCO BARBATO (IdV). Ricorda che ricorre oggi l'anniversario della morte di Giordano Bruno, del quale richiama l'alto profilo umano e morale e l'inestimabile contributo reso al pensiero moderno, auspicando che, sulla scorta del suo esempio, anche la politica contemporanea sappia rinnovarsi.

ENRICO PIANETTA (PdL). Nel ricordare che ha inizio oggi il processo nei confronti di cinque dirigenti del regime comunista di Pol Pot, che ha distrutto la Cambogia economicamente, socialmente e moralmente, rendendosi responsabile di persecuzioni che destano ancora oggi orrore e sgomento, auspica che la sentenza che sarà pronunziata all'esito del dibattimento renda giustizia al popolo cambogiano e sia di monito affinché simili crimini non abbiano a ripetersi.

LUCA VOLONTÈ (UdC). Reitera la richiesta che il Governo riferisca alla Camera in ordine ai numerosi casi di violenza sessuale perpetrati in danno di donne, anche minorenni, auspicando l'avvio di un articolato e proficuo dibattito sui temi connessi alle problematiche che investonoPag. IXil mondo giovanile. Chiede inoltre nuovamente che il Ministro dell'economia e della finanze riferisca alla Camera sugli sviluppi della situazione economico-finanziaria.

MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Chiede alla Presidenza se intenda rendere pubblici i nominativi dei deputati che non accetteranno di depositare le proprie impronte digitali allorché entrerà in funzione il nuovo sistema di votazione.

PRESIDENTE. Rileva che la questione sollevata dal deputato Brigandì dovrà essere affrontata in sede di Ufficio di Presidenza.

MARIO TASSONE (UdC). Esprime perplessità in ordine alla mancata istituzione, ad opera del Governo, del Consiglio nazionale dell'ambiente, ricordando altresì di aver presentato al riguardo atti di sindacato ispettivo, ai quali l'Esecutivo non ha ancora dato risposta.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Mercoledì 18 febbraio 2009, alle 9,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 43).

La seduta termina alle 17,30.