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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 178 di lunedì 18 maggio 2009

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

La seduta comincia alle 16.

La Camera approva il processo verbale della seduta dell'11 maggio 2009.

I deputati in missione sono quarantasette.

Annunzio del conferimento di incarico a un Ministro.

PRESIDENTE. Dà lettura della lettera inviata dal Presidente del Consiglio dei Ministri, nella quale si informa che al Ministro senza portafoglio Michela Vittoria Brambilla è stato conferito l'incarico per il turismo.

Discussione congiunta del disegno di legge S. 1078: Legge comunitaria 2008 (approvato dal Senato) (A.C. 2320-A) e della Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2007 (Doc. LXXXVII, n. 1).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione congiunta sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

GIANLUCA PINI (LNP), Relatore sul disegno di legge n. 2320-A. Espresso preliminarmente apprezzamento per il proficuo lavoro svolto in sede referente, sottolinea l'importanza del disegno di legge comunitaria in discussione, che, costituendo il principale strumento di recepimento e di adeguamento dell'ordinamento italiano a tutti gli obblighi che discendono dall'appartenenza all'Unione europea, rappresenta uno dei passaggi più significativi per la partecipazione del Parlamento al relativo processo di integrazione. Evidenziato, peraltro, il ritardo con il quale l'Assemblea avvia l'esame del provvedimento, imputabile in gran parte allo scioglimento anticipato delle Camere, ritiene opportuno attuare un coordinamento più efficace dei vari livelli di governo e semplificare le procedure inerenti l'esame parlamentare, al fine di ridurre, tra l'altro, il numero eccessivo di procedimenti di infrazione nei confronti dell'Italia.
Nell'illustrare, quindi, il contenuto del disegno di legge comunitaria per il 2008, dà conto delle principali modifiche apportate al testo originario nel corso dell'iter presso la XIV Commissione, osservando che il provvedimento interviene in diversi settori, conferendo deleghe legislative al Governo per l'adeguamento dell'ordinamento nazionale o modificando direttamente la legislazione vigente per assicurare la conformità alla normativa comunitaria.

ELENA CENTEMERO (PdL), Relatore sul Doc. LXXXVII, n. 1. Nel sottolineare come il documento in discussione costituisca un rilevante strumento a disposizione delle Camere sia per intervenire nel processo decisionale comunitario sia per acquisire elementi di informazione e valutazione sulle posizioni assunte e sugli obiettivi conseguiti dal Governo in sede europea, esprime un giudizio complessivamente critico sui contenuti del documento medesimo, che giudica sostanzialmente Pag. IVdatati, ascrivendone la responsabilità allo scioglimento anticipato delle Camere nella precedente legislatura. Nel prospettare quindi l'opportunità di procedere, in futuro, ad un esame di tale documento abbinato a quello degli strumenti di programmazione legislativa e politica della Commissione europea e del Consiglio dell'Unione, auspica un perfezionamento delle modalità di redazione della Relazione stessa ed un suo esame in sede parlamentare più tempestivo ed esaustivo, anche ai fini della valutazione della partecipazione italiana all'integrazione europea, alla luce dell'attuazione del Trattato di Lisbona.
Ribadita inoltre la necessità di rafforzare il ruolo delle Camere nel processo decisionale comunitario, preannunzia la presentazione di una risoluzione nella quale verranno trasfuse le linee di intervento emerse durante l'iter in sede referente e volte a consentire un esame più analitico e pervasivo da parte della XIV Commissione, anche attraverso una revisione dei regolamenti parlamentari. Auspica infine che la discussione parlamentare consenta di superare il constatato e diffuso deficit informativo sull'azione dell'Unione europea che, nell'attuale contesto di crisi economica, reputa alla base di una distorta percezione da parte dei cittadini dell'attività svolta nelle sedi comunitarie.

ANDREA RONCHI, Ministro per le politiche europee. Nell'esprimere apprezzamento per il proficuo lavoro svolto dalla XIV Commissione, rivolge un ringraziamento ai relatori e al presidente Pescante per la stesura di un testo che giudica di particolare importanza, auspicando che il prosieguo del dibattito in Assemblea si svolga nello stesso clima di dialogo costruttivo che ha connotato l'iter in sede referente. Sottolineata, quindi, la necessità di una sollecita approvazione del disegno di legge comunitaria, conferma l'impegno del Governo a colmare il deficit di informazione dei cittadini nei confronti dell'attività svolta dalle istituzioni europee, che, a suo avviso, costituisce una irrinunciabile opportunità ed un'ulteriore occasione di sviluppo.

ENRICO FARINONE (PD). Stigmatizzato il sensibile ritardo con cui la Camera affronta l'esame del disegno di legge e del documento in discussione, ne ascrive la responsabilità al Governo, alla maggioranza ed alle divisioni palesatesi al suo interno nel corso dell'iter presso l'altro ramo del Parlamento, lamentando l'insorgenza di deleterie conseguenze per il Paese in termini di mancato tempestivo recepimento del diritto comunitario nell'ordinamento, nonché l'inevitabile compressione dei tempi spettanti alla Camera per l'esame di questioni di assoluto rilievo. Sottolineata peraltro la disponibilità della propria parte politica a contribuire per assicurare la massima tutela dell'interesse nazionale in sede comunitaria, preannunzia la presentazione di proposte emendative migliorative del testo del disegno di legge in discussione, che auspica siano condivise dal Governo e dalla maggioranza.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Stigmatizzato preliminarmente il ritardo nella presentazione del disegno di legge comunitaria da parte del Governo, di cui sottolinea l'atteggiamento antieuropeista, come testimonia l'approvazione del disegno di legge in materia di sicurezza ed immigrazione che reca disposizioni in palese contrasto con la disciplina comunitaria, ritiene necessario affrontare con serietà, responsabilità e coerenza la sfida posta dal processo di integrazione europea. Richiama, quindi, le proposte emendative presentate dal suo gruppo al provvedimento in discussione, segnatamente con riguardo al recepimento delle direttive 54 del 2006, in materia di parità di trattamento tra uomini e donne nell'ambito di occupazione e impiego, e 50 del 2008 sulla qualità dell'aria, preannunziando che dall'eventuale approvazione delle modifiche proposte dipenderà l'orientamento della sua parte politica nella votazione finale del disegno di legge comunitaria.

Pag. V

SUSANNA CENNI (PD). Nel richiamare preliminarmente le caratteristiche del disegno di legge comunitaria, che recepisce in parte l'atto predisposto nel corso della precedente legislatura, si sofferma sulle disposizioni che intervengono nel settore agroalimentare, sottolineando in particolare il contributo del suo gruppo al proficuo lavoro svolto in sede di Commissione agricoltura. Ricorda, al riguardo, l'approvazione di un emendamento soppressivo del comma 3 dell'articolo 16 del disegno di legge in discussione, presentato dal suo gruppo e fatto proprio dal relatore, che ha corretto una modifica in materia di fauna e caccia introdotta senza adeguata ponderazione durante l'esame svoltosi presso il Senato.

ROBERTO MORASSUT (PD). Nel sottolineare la rilevanza del disegno di legge in discussione, segnatamente con riferimento ai temi relativi all'ambiente ed allo sviluppo sostenibile, ricorda che le procedure di infrazione nei confronti del nostro Paese sono riferite in particolare alla gestione dei rifiuti, alle norme sulla valutazione di impatto ambientale, alla qualità dell'aria, nonché agli appalti, auspicando un'incisiva azione del Governo in carica al fine di risolvere tali contenziosi. Richiamati, quindi, gli emendamenti presentati all'articolo 10 del provvedimento in discussione, esprime un giudizio positivo sulla parte del disegno di legge riguardante i temi ambientali, pur rilevando la contraddittorietà e la superficialità delle politiche attuate dal Governo in tale materia.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione congiunta sulle linee generali e prende atto che i relatori e il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Avverte che, ai sensi dell'articolo 126-ter, comma 6, del Regolamento, sono state presentate le risoluzioni Centemero n. 6-00021 ed Evangelisti n. 6-00022, concernenti la Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea.
Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione della mozione Franceschini n. 1-00165: Iniziative a sostegno del settore manifatturiero.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta del 12 maggio 2009.

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Vietti n. 1-00178, Cota n. 1-00179, Cicchitto n. 1-00180 e Borghesi n. 1-00181 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalla mozione all'ordine del giorno, saranno discusse congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

ANDREA LULLI (PD). Illustra la mozione Franceschini n. 1-00165, richiamando preliminarmente la gravità dell'attuale situazione economica del Paese e stigmatizzando la politica messa in campo dal Governo nella materia oggetto dell'atto di indirizzo in discussione. Invita, quindi, l'Esecutivo a tutelare i lavoratori tramite interventi di sostegno al reddito e le piccole e medie imprese tramite la rinegoziazione dei debiti contratti con il sistema creditizio, quote riservate negli appalti pubblici, procedure amministrative semplificate per la costituzione di nuove attività, misure fiscali premianti negoziate con l'Unione europea, una ridefinizione degli studi di settore e la previsione, a livello europeo, della etichettatura di origine di specifici prodotti industriali, nonché di misure in materia di dazi doganali e di rimozione delle barriere non tariffarie.

GIANLUCA PINI (LNP). Illustra la mozione Cota n. 1-00179, rilevando preliminarmente la necessità che in relazione a problematiche avvertite da tutte le parti politiche, come quelle oggetto dei documenti di indirizzo in esame, si individuino soluzioni ampiamente condivise, senza indulgere in inutili approcci ideologici. Nel ritenere fondamentale, quindi, tutelare dalle negative conseguenze della crisi economica globale il settore delle piccole e Pag. VImedie imprese, in particolare manifatturiere, che giudica nevralgico per l'economia italiana anche in funzione dell'alto numero di posti di lavoro creati, sottolinea i positivi risultati, in termini di produttività, registratisi nell'area del Nord-Est, che ritiene vadano salvaguardati, disincentivando ogni forma di delocalizzazione all'estero degli impianti, posta in essere esclusivamente per abbattere i costi di produzione. Auspica pertanto il varo di un organico quadro di interventi in favore del settore manifatturiero, che si basino principalmente su forme di agevolazione all'accesso al credito e su incentivi economici per aziende che investono in ricerca e sviluppo.

GIULIANO CAZZOLA (PdL). Illustra la mozione Cicchitto n. 1-00180, rilevando come, a fronte della grave crisi internazionale, le misure adottate dal Governo a sostegno di taluni settori produttivi abbiano consentito di contenere gli effetti economici di tale crisi e posto le premesse per un'inversione di tendenza. Sottolineata, inoltre, la rilevanza dell'internazionalizzazione della FIAT, che rappresenta una condizione essenziale per assicurarne lo sviluppo e garantirne la presenza sui mercati, evidenzia come l'estensione della cassa integrazione in deroga alle piccole imprese da parte dell'Esecutivo abbia contribuito alla tenuta dei livelli occupazionali. Invita, dunque, il Governo a promuovere, unitamente agli enti locali e alle parti sociali, conferenze di settore allo scopo di individuare soluzioni ai principali nodi della crisi, nonché a proseguire nell'impegno per garantire la continuità del credito alle imprese.

AURELIO SALVATORE MISITI (IdV). Illustra la mozione Borghesi n. 1-00181, esprimendo apprezzamento per la sostanziale condivisione registratasi nelle analisi presenti nelle diverse mozioni concernenti iniziative volte a sostenere un settore fondamentale per l'economia italiana, quale quello delle imprese manifatturiere e dell'autotrasporto, in grave difficoltà per le conseguenze della crisi internazionale in atto. Ricorda quindi i dati statistici che evidenziano il calo di produttività nei vari comparti del settore manifatturiero, che, unitamente ad una riduzione delle esportazioni e della domanda interna, inducono ad ipotizzare effetti negativi per i livelli occupazionali, soprattutto delle piccole e medie imprese, impossibilitate ad investire in ricerca e sviluppo. Sollecita pertanto l'adozione di adeguate iniziative volte a favorire i diversi settori in crisi, in particolare agevolando l'accesso al credito, alleggerendo il peso degli adempimenti burocratici e riducendo i relativi oneri, nonché introducendo meccanismi premianti. Lamentata infine la scarsa capacità previsionale del Governo, che non ha adottato per tempo politiche adeguate a fronteggiare la grave situazione economica in atto, auspica che l'esame dei documenti di indirizzo in discussione rappresenti un punto di svolta nell'atteggiamento dell'Esecutivo che induca a guardare al futuro con maggiore ottimismo.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.

STEFANO SAGLIA, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Nel ringraziare i deputati intervenuti nella discussione, avverte che il Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Martedì 19 maggio 2009, alle 11.

(Vedi resoconto stenografico pag. 35).

La seduta termina alle 18,50.