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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 212 di giovedì 30 luglio 2009

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

La seduta comincia alle 9,40.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono settantasette.

Discussione congiunta dei disegni di legge: S. 1645 - Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per il 2008; S. 1646 - Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per il 2009 (approvati dal Senato) (A.C. 2632 e 2633).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta del 29 luglio 2009.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione congiunta sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

PIETRO FRANZOSO (PdL), Relatore. Richiamata preliminarmente la finalità precipua del rendiconto di fornire una «fotografia» della situazione reale del bilancio dello Stato e costituire così la base sulla quale impostare la successiva programmazione economico-finanziaria, osserva che tale documento contabile è stato valorizzato a seguito dell'introduzione della nuova articolazione in missioni e programmi del bilancio. Illustra, quindi, i dati di consuntivo dei principali saldi di finanza pubblica, segnatamente l'indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni, il fabbisogno del settore statale, le variazioni nel rapporto tra debito pubblico e PIL, il saldo delle operazioni correnti, l'avanzo primario di bilancio ed il ricorso al mercato. Precisa, al riguardo, che tali dati di consuntivo, pur risentendo del peggioramento del quadro macroeconomico, si sono mantenuti entro i limiti massimi fissati dalla legge finanziaria per il 2008.
Illustra, infine, le variazioni alle previsioni di bilancio apportate, in termini di competenza e di cassa, dal disegno di legge di assestamento, soffermandosi sulla particolare rilevanza rivestita, ai fini di tale documento contabile, dal decreto-legge n. 78 del 2009 che, agli articoli 9 e 9-bis, ha rinviato al disegno di legge di assestamento il reperimento delle risorse necessarie per consentire il pagamento dei debiti vantati delle imprese verso le pubbliche amministrazioni e l'esclusione dal Patto di stabilità interno dei pagamenti per spese in conto capitale effettuati da enti locali virtuosi.

GIUSEPPE VEGAS, Viceministro dell'economia e delle finanze. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.

RENATO CAMBURSANO (IdV). Nell'osservare che il caotico e non condivisibile processo legislativo seguito dall'attuale maggioranza, costellato di errori grossolani ai quali occorre porre tempestivamente rimedio, mette in cattiva luce il nostro Paese a livello internazionale, sottolinea l'andamento dei conti pubblici nel 2008, soffermandosi in particolare sulla positiva situazione finanziaria conseguita dal precedente Governo di centrosinistra, grazie alla quale è stata possibile la cancellazione della procedura d'infrazione avviata Pag. VIdall'Unione europea. Evidenziato quindi che l'Esecutivo in carica non ha saputo confermare il richiamato andamento positivo dell'economia e, dinanzi alla crisi internazionale in atto, ha adottato misure inadeguate, varando discutibili provvedimenti propagandistici - quali ad esempio l'abolizione totale dell'ICI - che determineranno un grave disavanzo dei saldi di finanza pubblica, denunzia l'inaccettabile indebolimento della lotta all'evasione fiscale e la limitazione dei poteri di controllo della Corte dei conti. Nel ritenere altresì allarmante il taglio apportato ai fondi destinati all'istruzione, alla ricerca e alle Forze dell'ordine, rileva l'inaccettabile depauperamento del Fondo per le aree sottoutilizzate. Nell'evidenziare infine che le continue dichiarazioni ottimistiche del Presidente del Consiglio appaiono ingiustificate alla luce della grave situazione economica in cui versano molte famiglie italiane, preannunzia l'orientamento contrario del suo gruppo ai disegni di legge in discussione.

MASSIMO VANNUCCI (PD). Sottolinea l'accresciuta rilevanza del rendiconto in considerazione degli effetti congiunti della grave crisi economico-finanziaria, delle misure recate dal decreto-legge n. 112 del 2008, della nuova struttura della classificazione del bilancio e della riforma delle leggi sulla contabilità di Stato, attualmente all'esame del Parlamento. Stigmatizza, quindi, il grave peggioramento di tutti i principali dati contabili, segnatamente il deleterio aumento delle sole spese correnti, finanziato con un deprecabile e massiccio ricorso all'indebitamento pubblico. Ricordati, altresì, i rilievi critici formulati dalla Corte dei conti circa le incongruenze contabili, le anomalie e le utilizzazioni delle risorse del FAS in deroga alla legge, esprime forte sconcerto per le misure previste nel decreto-legge n. 78 del 2009 con riferimento alla competenza del giudice contabile nell'accertamento del danno erariale, a suo avviso caratterizzate da intenti di ritorsione. Giudica inoltre grave il mancato rispetto, nell'assestamento di bilancio, di vincoli di legge e di limiti fissati dalla legge finanziaria, soffermandosi in particolare sul peggioramento del saldo netto da finanziare e sullo spostamento del limite massimo di emissione dei titoli pubblici. Ritiene infine che la politica economica attuata dal Governo si sia caratterizzata per i tagli lineari alle spese, anziché per il contenimento e la qualificazione delle stesse, per l'aumento della pressione fiscale e per il contestuale indebolimento della lotta all'evasione e all'elusione fiscale.

GIAN LUCA GALLETTI (UdC). Nel ritenere preliminarmente che l'esame del decreto-legge cosiddetto anticrisi abbia stravolto le procedure regolamentari del Parlamento, osserva che le misure contenute nel disegno di legge di assestamento prefigurano una vera e propria manovra finanziaria correttiva del bilancio statale, evidenziando, a suo avviso, una forzatura delle regole di contabilità nazionale. Rilevato quindi che l'aumento della spesa pubblica, finanziato tramite l'innalzamento del debito, non è stato utilizzato per incentivare gli investimenti, stigmatizza la forte penalizzazione subita dal comparto istruzione, nonché la riduzione dei trasferimenti agli enti locali, invitando altresì il Governo ad operare in modo selettivo senza affrontare tagli lineari.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Segnalate preliminarmente le numerose incongruenze del disegno di legge di assestamento, rispetto alle quali ritiene imprescindibile un chiarimento da parte del Governo, stigmatizza le ottimistiche previsioni del Presidente del Consiglio sull'andamento dell'economia italiana. Evidenziati, altresì, i notevoli tagli adottati con riferimento agli stati di previsione dei Ministeri dell'istruzione e dell'ambiente, nonché la crescita dell'indebitamento pubblico, ritiene che l'azione dell'Esecutivo, segnatamente con l'approvazione delle misure relative al cosiddetto scudo fiscale, abbia favorito l'evasione e la criminalità organizzata. Rilevato, quindi, che il disegno di legge di assestamento configura una vera e propria manovra correttiva, dalla Pag. VIIquale emerge il fallimento della politica dei «tagli lineari» adottata con il decreto-legge n. 112 del 2008, lamenta l'assenza di risorse da destinare allo sviluppo del Mezzogiorno. Preannunzia, infine, l'orientamento contrario del suo gruppo sui disegni di legge in discussione.

ANTONIO MISIANI (PD). Nel ritenere che i disegni di legge in discussione evidenzino il deterioramento dei saldi di bilancio, si sofferma, in particolare, sui dati negativi concernenti il saldo primario, il risparmio pubblico e il saldo netto da finanziare, osservando che la disastrosa situazione inerente i dati di cassa è correlata alla crisi economica in atto, alla perdita del controllo sul versante delle entrate e delle uscite, nonché alla tardiva adozione di misure anticrisi contenute nel disegno di legge di assestamento in discussione. Stigmatizzato, quindi, l'aumento del preoccupante fenomeno dell'evasione fiscale, incentivato dall'approvazione di deleteri provvedimenti quali, ad esempio, il decreto-legge sullo scudo fiscale, rileva che l'aumento della spesa pubblica conferma il sostanziale fallimento delle misure finora varate dal Governo in materia economica, ricordando che altri Paesi, preso atto della gravità della crisi finanziaria, hanno reagito con prontezza, stanziando risorse adeguate.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Premesso che la legge di assestamento, in ottemperanza all'articolo 17 della legge n. 468 del 1978, aggiorna, sulla base dei risultati accertati dal rendiconto, le previsioni di bilancio relativamente alle entrate e alle spese, osserva che il documento contabile di assestamento per l'anno finanziario 2008 non si attiene alla legislazione vigente ma la modifica, ridefinendo, di fatto, il saldo netto da finanziare.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Richiama, quindi, i dati di consuntivo contenuti nel rendiconto, in particolare quelli concernenti il peggioramento del debito pubblico, del risparmio pubblico e dell'avanzo primario. Preannunzia, infine, il voto contrario del suo gruppo sui documenti contabili in discussione qualora il Governo e la maggioranza non vi apportino sostanziali ed incisive modifiche, eventualmente rinviandone l'esame alla riapertura dei lavori parlamentari dopo la pausa estiva.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione congiunta sulle linee generali e prende atto che il relatore rinunzia alla replica.

GIUSEPPE VEGAS, Viceministro dell'economia e delle finanze. Nel ritenere infondati i rilievi critici formulati in merito ai supposti impropri contenuti del disegno di legge di assestamento, che si configurerebbe come una vera e propria manovra correttiva di bilancio, richiama le disposizioni della legge n. 468 del 1978, che consentono adeguamenti di cassa e della massa spendibile, nonché variazioni di competenza, come peraltro risulta confermato da altri assestamenti approvati negli ultimi anni. Dà quindi conto in dettaglio dell'andamento di talune voci di spesa e di entrata, rilevando in particolare che si registra un minore gettito IVA dovuto ad una rimodulazione dei consumi verso beni di lusso e all'esigenza di pagare taluni debiti della pubblica amministrazione. Giudicate inoltre destituite di fondamento le critiche rivolte all'Esecutivo relativamente alla supposta incapacità di tenere sotto controllo la spesa pubblica, atteso che tali giudizi appaiono del tutto decontestualizzati e non tengono conto delle conseguenze della grave crisi economica e finanziaria in atto, esprime rammarico per il preannunziato orientamento contrario dell'opposizione, che interrompe una prassi consolidata e che ritiene sia dovuto ad una rivisitazione del giudizio sulla politica economica fallimentare attuata dallo stesso centrosinistra. Evidenzia infine l'importanza del ruolo svolto dalla legge di assestamento, che consente al Parlamento di esprimere la propria valutazione sull'operato del Governo.

Pag. VIII

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
Per consentire il decorso dei termini regolamentari di preavviso, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 11,45, è ripresa alle 12,05.

(Esame degli articoli - A.C. 2632)

GABRIELE TOCCAFONDI (PdL). Richiama le finalità del disegno di legge di rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato, che risulta valorizzato a seguito della nuova classificazione del bilancio e fornisce una rappresentazione attendibile della situazione reale dei conti pubblici.

ROBERTO SIMONETTI (LNP). Richiamate in dettaglio talune importanti variazioni contenute nell'assestamento di bilancio, esprime apprezzamento per l'allentamento del Patto di stabilità interno, fortemente voluto dalla sua parte politica al fine di premiare gli enti locali più virtuosi.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli articoli da 1 a 5, l'articolo 6, con il relativo allegato 1, nonché gli articoli da 7 a 18, ai quali non sono riferiti emendamenti.

(Dichiarazioni di voto finale)

RENATO CAMBURSANO (IdV). Stigmatizzato il grave peggioramento dello stato dei conti pubblici, dimostrato tra l'altro dal sostanziale fallimento delle misure recate dal decreto-legge n. 112 del 2008, dichiara il voto contrario del suo gruppo sia sul disegno di legge recante il rendiconto generale per l'anno 2008, sia sul disegno di legge recante disposizioni per l'assestamento del bilancio per l'anno 2009.

GIAN LUCA GALLETTI (UdC). Giudicate non convincenti le dichiarazioni rese in sede di replica dal Viceministro Vegas, che a suo avviso confermano il fatto che il contenuto del disegno di legge in discussione è estraneo alla legislazione contabile, ritiene che gli interventi delineati prefigurino una vera e propria manovra finanziaria, evidenziando un aumento della spesa finanziata con l'innalzamento del debito pubblico. Dichiara, quindi, il voto contrario del suo gruppo sul provvedimento in esame.

ALESSANDRO MONTAGNOLI (LNP). Nel ritenere che il disegno di legge in esame sia stato valorizzato a seguito dell'introduzione della nuova articolazione del bilancio in missioni e programmi, richiama i dati di consuntivo dei principali saldi di finanza pubblica che, pur risentendo del peggioramento del quadro macroeconomico, si sono mantenuti entro i limiti massimi fissati dalla legge finanziaria per il 2008. Dichiara, infine, il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame.

MICHELE VENTURA (PD). Giudicate non condivisibili le dichiarazioni rese dal Viceministro Vegas sull'atteggiamento assunto dall'opposizione sul provvedimento in esame, ritiene vergognose, incomplete e precarie le misure di politica economica varate dal Governo. Nel constatare, quindi, il peggioramento dello stato dei conti pubblici, soffermandosi, in particolare sull'aumento della spesa primaria, sulla riduzione del risparmio pubblico e sull'inefficace lotta al fenomeno dell'evasione fiscale, denuncia i tagli lineari effettuati dall'Esecutivo in settori fondamentali per il Paese, quali la cultura, la ricerca e l'istruzione. Dichiara, infine, il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge in esame.

MICHELE TRAVERSA (PdL). Ricordati i contenuti dei disegni di legge di Pag. IXrendiconto ed assestamento del bilancio dello Stato, osserva in particolare che quest'ultimo prevede il reperimento delle risorse necessarie per consentire il pagamento dei crediti vantati dalle imprese verso le pubbliche amministrazioni e la deroga al Patto di stabilità per gli enti locali più virtuosi.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge n. 2632.

(Esame degli articoli - A.C. 2633)

La I Commissione ha espresso il prescritto parere.

PIETRO FRANZOSO (PdL), Relatore. Esprime parere contrario su tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 1.

GIUSEPPE VEGAS, Viceministro dell'economia e delle finanze. Concorda, invitando il deputato Di Biagio a trasfondere il suo emendamento Tab. 6.10 in un ordine del giorno di analogo contenuto.

LAURA GARAVINI (PD). Richiama le finalità del suo emendamento Tab. 6.1, del quale auspica l'approvazione.

MIRKO TREMAGLIA (PdL) e GIUSEPPE ANGELI (PdL). Dichiarano di voler sottoscrivere l'emendamento Garavini Tab. 6.1.


La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Garavini Tab. 6.1.

FABIO PORTA (PD). Illustra il contenuto del suo emendamento Tab. 6.3.

MIRKO TREMAGLIA (PdL), DOMENICO SCILIPOTI (IdV) e GIUSEPPE ANGELI (PdL). Dichiarano di voler sottoscrivere l'emendamento Porta Tab. 6.3.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Porta Tab. 6.3.

FRANCO NARDUCCI (PD). Chiede al Governo di accogliere un ordine del giorno che recepisca il contenuto del suo emendamento Tab. 6.2.

GIUSEPPE VEGAS, Viceministro dell'economia e delle finanze. Manifesta disponibilità ad accogliere un ordine del giorno di contenuto analogo a quello dell'emendamento Narducci Tab. 6.2.

ALDO DI BIAGIO (PdL). Ritira il suo emendamento Tab. 6.10, preannunziando la presentazione di un ordine del giorno di analogo contenuto.

MARCO FEDI (PD). Illustra le finalità sottese al suo emendamento Tab. 6.4, sottolineando la necessità di recuperare risorse al fine di sostenere le comunità degli italiani nel mondo.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Fedi Tab. 6.4 ed approva l'articolo 1, con le annesse tabelle, nonché gli articoli 2 e 3, con il relativo allegato 1, ai quali non sono riferiti emendamenti.

(Trattazione degli ordini del giorno)

GIUSEPPE VEGAS, Viceministro dell'economia e delle finanze. Accetta gli ordini del giorno Quartiani n. 2, Fogliato n. 4. Simonetti n. 5, Di Biagio n. 7, Narducci n. 8, nonché gli ordini del giorno Contento n. 1 e Bernardo n. 3, purché riformulati; accoglie infine come raccomandazione l'ordine del giorno Borghesi n. 6.

Intervengono il deputato ANTONIO BORGHESI (IdV) e il Viceministro dell'economia e delle finanze GIUSEPPE VEGAS.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Borghesi n. 6.

Pag. X

(Dichiarazioni di voto finale)

ANTONIO BORGHESI (IdV). Dichiara il voto decisamente contrario del suo gruppo sul disegno di legge in esame, esprimendo preoccupazione per le gravi ripercussioni che potrebbero in futuro derivare dalla critica situazione economico-finanziaria del Paese.

PRESIDENTE. Autorizza, sulla base dei criteri costantemente seguiti, la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo della dichiarazione di voto finale del deputato Forcolin, che ne ha fatto richiesta.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge n. 2633.

Per la risposta ad uno strumento del sindacato ispettivo.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Sollecita la risposta ad un atto di sindacato ispettivo da lui presentato.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera perché interessi il Governo.

Sull'ordine dei lavori e per un richiamo al Regolamento.

LUCIA CODURELLI (PD). Esprime riprovazione per l'avvenuto rinvio dello svolgimento di una sua interpellanza urgente previsto per la seduta odierna, motivato dalla indisponibilità. del competente rappresentante del Governo.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Lamentato che, nonostante il considerevole numero di sottosegretari di cui dispone, il Governo si sottrae spesso al suo dovere di rispondere agli atti di sindacato ispettivo, invita l'Esecutivo a designare un proprio rappresentante che dia risposta all'interpellanza citata dal deputato Codurelli.

MARIO TASSONE (UdC). Espressa preoccupazione per la qualità del servizio offerto da Alitalia, paventando in proposito il rischio di un abbassamento degli standard di sicurezza, nonché per i prospettati esuberi del personale di Telecom, lamenta una sostanziale discordanza tra le dinamiche di tali accadimenti e gli intendimenti manifestati dal Governo in risposta ad atti di sindacato ispettivo.

MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP). Manifestato apprezzamento per il lavoro svolto dal Governo, ritiene che l'Esecutivo dovrebbe rispondere in tempi più rapidi ad atti di sindacato ispettivo vertenti su temi importanti, quali le recenti alluvioni verificatesi nel nostro Paese o il futuro della società Alitalia.

Svolgimento di interpellanze urgenti.

SAVINO PEZZOTTA (UdC). Rinunzia ad illustrare la sua interpellanza n. 2-00433 sulle misure a favore del personale del Corpo forestale dello Stato assunto con contratto di diritto privato.

ANTONIO BUONFIGLIO, Sottosegretario di Stato per le politiche agricole, alimentari e forestali. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 50). - Replica il deputato SAVINO PEZZOTTA (UdC), che si dichiara insoddisfatto della risposta, sottolineando la necessità di provvedere sollecitamente a sanare le riscontrate sperequazioni nel trattamento giuridico-economico del personale del Corpo forestale dello Stato con contratto di diritto privato.

CARLO CICCIOLI (PdL). Illustra la sua interpellanza n. 2-00427 sulle iniziative per la difesa dei diritti umani e delle libertà democratiche in Iran.

ENZO SCOTTI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Risponde all'interpellanza Pag. XI(vedi resoconto stenografico pag. 53) - Replica il deputato CARLO CICCIOLI (PdL), che, espressa riprovazione per le gravi e reiterate violazioni delle libertà democratiche in Iran, auspica una più decisa posizione del Governo italiano in vista di eventuali ripercussioni sul regime iraniano della crisi istituzionale in atto.

PRESIDENTE. Avverte che lo svolgimento dell'interpellanza Ruvolo n. 2-00442 è rinviato ad altra seduta.

Sull'ordine dei lavori.

LUCA RODOLFO PAOLINI (LNP). Chiede alla Presidenza di attivarsi presso il Governo in merito alla difficile situazione verificatasi nel carcere di Pesaro, dal quale sarebbe stato erroneamente rimesso in libertà un pericoloso detenuto.

PRESIDENTE. Invita il deputato Paolini a presentare un atto di sindacato ispettivo sulla questione sollevata.

Modifiche nella composizione di gruppi parlamentari.

PRESIDENTE. Comunica che il deputato Giuseppe Giulietti, già iscritto al gruppo parlamentare Italia dei Valori, ha aderito al gruppo parlamentare Misto.
Comunica altresì che il deputato Gabriella Mondello, già iscritta al gruppo parlamentare Popolo della Libertà, ha aderito al gruppo parlamentare Unione di Centro.

Sul calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Comunica l'articolazione dei lavori dell'Assemblea nella seduta del 14 settembre 2009 e nelle giornate successive definita a seguito della riunione di ieri della Conferenza dei presidenti di gruppo ed il conseguente aggiornamento del programma (vedi resoconto stenografico pag. 55).

Ordine del giorno della prossima seduta.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della prossima seduta:

Lunedì 14 settembre 2009, alle 16,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 55).

La seduta termina alle 14.10.