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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 326 di lunedì 24 maggio 2010

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

La seduta comincia alle 15.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 17 maggio 2010.

I deputati in missione sono sessantuno.

Annunzio delle dimissioni e della nomina di un sottosegretario di Stato.

PRESIDENTE. Dà lettura della lettera invita dal Presidente del Consiglio nella quale si comunica che il Presidente della Repubblica ha accettato le dimissioni dell'onorevole Daniele Molgora dalla carica di sottosegretario per l'economia e le finanze ed ha nominato l'avvocato Sonia Viale sottosegretario di Stato al medesimo Dicastero.

Annunzio della presentazione di un disegno di legge di conversione e sua assegnazione a Commissione in sede referente.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Consiglio dei ministri ha presentato alla Presidenza il disegno di legge n. 3496, di conversione del decreto-legge n. 72 del 2010, recante misure urgenti per il differimento di termini in materia ambientale e di autotrasporto, nonché per l'assegnazione di quote di emissione di CO2.
Il disegno di legge è stato assegnato alla VIII Commissione in sede referente ed al Comitato per la legislazione, per il parere di cui all'articolo 96-bis, comma 1, del Regolamento.

In morte dell'onorevole Giuseppe Reale.

PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore dei familiari dell'onorevole Giuseppe Reale, recentemente scomparso.

Discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 63 del 2010: Disposizioni urgenti in tema di immunità di Stati esteri dalla giurisdizione italiana e di elezioni degli organismi rappresentativi degli italiani all'estero (A.C. 3443-A).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

FIAMMA NIRENSTEIN (PdL), Vicepresidente della III Commissione. In sostituzione del relatore , illustra il contenuto del decreto-legge in discussione, che reca disposizioni urgenti in tema di immunità di Stati esteri dalla giurisdizione italiana, prevedendo in particolare, la sospensione dell'efficacia dei titoli esecutivi nel caso in cui sia pendente un giudizio innanzi alla Corte internazionale di giustizia, nonché specifiche norme volte a prorogare ulteriormente il termine di rinnovo dei COMITES e del CGIE, organismi rappresentativi degli italiani all'estero. Dà quindi conto delle modifiche apportate al testo nel corso del proficuo lavoro svolto in sede referente, finalizzato a recepire le osservazioni Pag. IVe le condizioni contenute nei pareri espressi dalle Commissioni competenti in sede consultiva, nonché dal Comitato per la legislazione, rilevando altresì l'importanza del delicato contenzioso italo-tedesco relativo alle richieste di risarcimento da parte dei lavoratori internati in Germania durante il secondo conflitto mondiale, che, a suo avviso, andrebbe analizzato e risolto anche sul piano politico. Auspica, infine, la sollecita approvazione del disegno di legge di conversione in esame.

LAURA RAVETTO, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.

MARIO BARBI (PD). Nell'esprimere forti dubbi e perplessità in ordine al contenuto del provvedimento d'urgenza in discussione, che giudica eterogeneo e privo dei requisiti prescritti dall'articolo 77 della Costituzione, evidenzia la portata generale dell'articolo 1, che in realtà trae origine dal contenzioso relativo alla richiesta di risarcimento da parte dei lavoratori coatti internati in Germania durante il secondo conflitto mondiale. Manifesta, altresì, il giudizio critico del proprio gruppo su tale disposizione, a suo avviso emblematica di un modo superficiale e tardivo di agire, che non tiene nel debito conto la necessaria tutela delle vittime delle violenze naziste, alle quali non viene assicurato un adeguato risarcimento morale a causa dell'insufficiente azione politica e diplomatica del Governo.

ROBERTO RAO (UdC). Giudicato condivisibile l'intervento svolto dal deputato Barbi, sottolinea l'inopportunità di ricorrere alla decretazione d'urgenza in materie di estrema delicatezza che, tra l'altro, avrebbero richiesto un più compiuto coinvolgimento della II Commissione. Rilevata altresì l'eterogeneità del provvedimento d'urgenza in discussione, in palese contrasto con il recente monito del Presidente della Repubblica, richiama gli aspetti di maggiore criticità delle norme in esso contenute, soffermandosi, in particolare, sulla necessità di tutelare i diritti dei lavoratori italiani internati in Germania durante il secondo conflitto mondiale. Nel ritenere, infine, non convincenti le disposizioni volte a prorogare il termine per il rinnovo dei COMITES e del CGIE, che, di fatto, recano un vulnus al loro funzionamento, auspica che nel prosieguo del dibattito possa essere migliorato un testo che suscita notevoli dubbi e perplessità.

AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-MpA-Sud). Sottolineata l'opportunità di procedere ad un approfondimento e ad eventuali correzioni in ordine alle tematiche oggetto del decreto-legge in discussione, evidenzia la rilevanza tecnico-giuridica della disposizione contenuta nell'articolo 1, che costituisce una novità significativa nei rapporti tra ordinamento interno e ordinamento internazionale. Manifesta, quindi, l'orientamento non pregiudizialmente contrario della sua componente politica, auspicando, tuttavia, che si possa procedere all'adozione di un testo largamente condiviso, al fine di superare le perplessità suscitate dall'attuale stesura del provvedimento.

MARCO FEDI (PD). Sottolineata l'eterogeneità delle norme recate da un decreto-legge che non presenta i requisiti di straordinaria necessità ed urgenza costituzionalmente prescritti, esprime un giudizio negativo su un provvedimento che cancella il diritto ad un risarcimento per i lavoratori internati in Germania durante il secondo conflitto mondiale ed indebolisce il ruolo e le funzioni degli organismi rappresentativi degli italiani all'estero, i quali, a suo avviso, andrebbero invece adeguatamente potenziati. Preannunzia, infine, la presentazione di un emendamento soppressivo dell'articolo 2.

GUIDO MELIS (PD). Evidenziato il carattere eterogeneo delle misure oggetto del provvedimento d'urgenza in discussione, ritiene, in relazione alle disposizioni recate dall'articolo 1, che debba sempre prevalere il diritto al risarcimento morale delle vittime Pag. Vdel nazismo rispetto al rischio di eventuali ripercussioni negative nei rapporti tra gli Stati. Rilevata, altresì, l'inadeguatezza dello strumento del decreto-legge per intervenire sulla materia, concorda con i rilievi della II Commissione in ordine all'opportunità di una revisione organica della disciplina relativa all'immunità giurisdizionale degli Stati.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Sottolineato preliminarmente il carattere eterogeneo del testo in esame, che a suo avviso si pone in aperto contrasto con il quadro normativo vigente in materia di qualità della legislazione, manifesta la ferma convinzione che le disposizioni recate dal provvedimento non avrebbero dovuto essere adottate attraverso lo strumento del decreto-legge, essendo palesemente prive di qualsiasi requisito di straordinaria necessità ed urgenza. Esprime quindi perplessità in ordine alle misure recate dal provvedimento d'urgenza in materia di immunità giurisdizionale di Stati esteri, paventando le possibili negative conseguenze in ordine al contenzioso tra Italia e Germania risalente al secondo conflitto mondiale. Nel ritenere preferibile pertanto che l'Italia sottoscriva e ratifichi una Convenzione dell'ONU in materia di immunità giurisdizionale, auspica che le disposizioni contenute nel decreto-legge non si traducano in un deprecabile colpo di spugna. Giudicata altresì eccessiva la proroga delle elezioni degli organismi rappresentativi degli italiani all'estero, che teme possa tradursi in una delegittimazione degli stessi eletti, sollecita il Governo a chiarire in tempo utile le questioni di copertura finanziaria ancora aperte del provvedimento in discussione. Preannunzia infine che il suo gruppo presenterà alcuni ordini del giorno volti ad affrontare le predette criticità.

FRANCO NARDUCCI (PD). Sottolineata la centralità delle funzioni assolte dalle forme di rappresentatività delle comunità italiane all'estero, esprime netta contrarietà all'ulteriore proroga della durata dei COMITES e del CGIE disposta dall'articolo 2 del decreto-legge in discussione, paventando il rischio che da tale disposizione possano derivare effetti deleteri per la sopravvivenza e la vitalità dei predetti organismi di rappresentanza, basati sulla volontarietà dell'impegno da parte degli eletti. Nel ritenere che i suddetti collegi debbano essere utilmente mantenuti in essere, benché riformati, preannunzia la presentazione in Assemblea di una proposta emendativa volta a prevedere un più ravvicinato termine di proroga. Nel manifestare infine l'orientamento contrario del suo gruppo ai contenuti dell'articolo 1, auspica la sollecita ratifica della Convenzione ONU sulle immunità giurisdizionali internazionali, rilevando come il decreto-legge in discussione risulti eterogeneo e carente del requisito della straordinaria necessità ed urgenza.

SIMONE BALDELLI (PdL). Nel reputare condivisibili ed ispirate a buon senso le disposizioni concernenti l'immunità giurisdizionale di Stati esteri, che deve essere intesa secondo una logica finalizzata alla tutela di interessi legittimi degli stessi cittadini italiani, si dichiara convinto che il Governo mostrerà la giusta sensibilità nei confronti delle esigenze dei nostri connazionali coinvolti in un contenzioso con la Germania risalente alla seconda guerra mondiale. Sottolinea altresì la ragionevolezza del rinvio delle elezioni degli organismi rappresentativi degli italiani all'estero, atteso che presso il Senato è in corso l'iter di un progetto di riforma del meccanismo elettivo dei predetti istituti. Ritiene infine eccessive le critiche relative all'eterogeneità del provvedimento d'urgenza in discussione, sul quale esprime l'orientamento convintamente favorevole del suo gruppo.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.

FIAMMA NIRENSTEIN (PdL), Vicepresidente della III Commissione. Nel ringraziare quanti sono intervenuti nella discussione, dà atto del proficuo confronto svoltosi in Commissione tra il rappresentante del Governo ed i gruppi della maggioranza e delle opposizioni, assicurando l'attenzione Pag. VIdella Commissione stessa nei confronti delle delicate problematiche sottese ai contenuti del decreto-legge in discussione.

PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo rinunzia alla replica e rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Annunzio della convocazione di una Commissione per l'elezione del presidente.

PRESIDENTE. Comunica che la X Commissione sarà convocata mercoledì 26 maggio, alle 14, per l'elezione del suo presidente.

Discussione della proposta di legge: Incentivi fiscali per il rientro dei lavoratori in Italia (A.C. 2079-A).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

ALESSIA MARIA MOSCA (PD), Relatore. Illustra il contenuto della proposta di legge in discussione, con la quale si introducono incentivi di carattere fiscale, finalizzati a favorire il rientro in Italia dei lavoratori di età inferiore ai quaranta anni, impiegati all'estero, con l'obiettivo di contrastare il preoccupante processo di impoverimento del Paese derivante dalla perdita di capitale umano specializzato; sottolineato inoltre che il provvedimento in esame si inserisce in un organico progetto volto ad incentivare la mobilità dei lavoratori, che costituisce un fattore determinante per garantire la competitività del sistema produttivo nazionale, ricorda le significative modifiche apportate, nel corso dell'iter in Commissione, al testo della proposta di legge, sulla quale si è registrata un'ampia convergenza delle forze politiche.

LAURA RAVETTO, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.

ROBERTO RAO (UdC). Nel sottolineare la particolare rilevanza del rientro in Italia di giovani connazionali professionalmente qualificati, che hanno scelto di lavorare all'estero, a suo avviso fondamentale per garantire al sistema produttivo nazionale un'adeguata competitività, sottolinea come il predetto fenomeno migratorio incida in particolare nel Meridione a causa del persistere in tale area di gravi ritardi infrastrutturali. Evidenziato inoltre il carattere bipartisan della proposta di legge in discussione, esprime rammarico per il forte ridimensionamento della sua portata, dovuto alle modifiche apportate al testo nel corso dell'iter in Commissione. Sottolineato pertanto che le predette disposizioni non sembrano ricevere il gradimento dei destinatari delle stesse, auspica che il provvedimento in esame costituisca un primo passo in vista di ulteriori e più incisive riforme che perseguano il medesimo obiettivo.

PAOLA DE MICHELI (PD). Nel sottolineare che la proposta di legge in discussione risulta condivisa da tutte le forze politiche, ricorda che il testo originario aveva una portata più ampia, segnatamente con riguardo alla platea dei beneficiari, giudicando comunque adeguato anche il testo licenziato dalla Commissione, di cui richiama gli aspetti maggiormente significativi. Rilevato, quindi, che il provvedimento va considerato come l'inizio di un percorso volto ad agevolare giovani di talento a rientrare nel nostro Paese, il quale ha bisogno di modificare le condizioni socio-economiche generali per superare la grave crisi in atto, auspica che nel prosieguo del dibattito si riscontri sul testo la medesima ampia condivisione che ha caratterizzato l'iter in Commissione.

Pag. VII

MAURIZIO DEL TENNO (PdL). Nell'esprimere apprezzamento per il proficuo lavoro svolto in Commissione nel corso dell'iter del provvedimento in discussione, del quale evidenzia il carattere bipartisan, sottolinea il condivisibile obiettivo di arginare il crescente flusso all'estero di giovani laureati tramite l'introduzione di incentivi fiscali e di benefici residenziali in loro favore. Nel richiamare quindi le principali finalità delle predette misure, nonché la platea dei soggetti interessati, che si è reso necessario ridimensionare a seguito delle condizioni poste dalla V Commissione a causa della negativa congiuntura economica, ricorda che tali disposizioni sono rivolte anche a cittadini comunitari. Manifesta quindi la convinzione che la proposta di legge in esame, sebbene di portata non risolutiva, avrà positive ripercussioni per il sistema Paese e la sua economia.

AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-MpA-Sud). Sottolineata la dimensione abnorme assunta dall'annoso problema dell'emigrazione dei laureati, soprattutto più giovani e competenti, manifesta un orientamento favorevole alla proposta di legge in discussione, pur ritenendo che essa dovrebbe essere collegata ad interventi finalizzati ad un adeguamento strutturale delle aree del Mezzogiorno, anche al fine di attrarre investimenti di capitale che favoriscano l'occupazione.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.

ALESSIA MARIA MOSCA (PD), Relatore. Nel ringraziare i deputati intervenuti per il positivo contributo offerto alla discussione, pur dichiarandosi consapevole dell'insufficienza delle risorse destinate agli incentivi finalizzati a favorire il rientro in Italia dei nostri connazionali emigrati all'estero per ragioni di lavoro, sottolinea l'importanza di varare le misure in esame, sia per dimostrare che tale grave problema è all'attenzione del legislatore sia nell'auspicio che si tratti solo del primo passo in vista di successivi provvedimenti più incisivi.

STEFANO SAGLIA, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Sottolinea l'attenzione con cui il Governo segue la proposta di legge in discussione, sulla quale esprime un giudizio complessivamente positivo, atteso che, compatibilmente con i vincoli di bilancio, essa costituisce uno strumento importante per creare nuova occupazione, nonché per attrarre giovani lavoratori dall'estero.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione della proposta di legge: Concessione di un contributo per la realizzazione di un programma per il rinnovo del materiale rotabile della società Ferrovie dello Stato Spa e altre disposizioni in materia di trasporto ferroviario (A.C. 2128-A).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

MICHELE POMPEO META (PD), Relatore. Richiamate le consolidate criticità palesate dal traffico ferroviario pendolare del Paese, segnatamente in relazione all'obsolescenza ed all'inefficienza del materiale rotabile, sottolinea la necessità di promuovere un sistema di mobilità pubblica moderno e sostenibile, anche in chiave di crescita economica e di progresso sociale, segnatamente nelle comunità locali decentrate. Rammentate altresì le caratteristiche salienti della crescente domanda di trasporto pubblico locale, illustra il contenuto della proposta di legge in discussione, volta a garantire il rinnovo del materiale rotabile mediante l'acquisto di nuovi treni da destinare al traffico pendolare, attraverso l'introduzione di un'accisa di un centesimo di euro per litro di benzina. Nel dare ulteriormente atto delle favorevoli ripercussioni, tra l'altro Pag. VIIIsull'industria ferroviaria in crisi, derivanti dalla predetta misura, che reputa una tassa di scopo volta ad affermare principi solidaristici anche in tema di sviluppo sostenibile, auspica l'approvazione del provvedimento in esame, anche alla luce dell'ampia condivisione delle relative finalità manifestatasi durante l'iter in Commissione.

PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire in replica.

DANIELE TOTO (PdL). Rilevato che il suo gruppo condivide le finalità generali della proposta di legge in discussione, segnatamente con riferimento al potenziamento dei mezzi destinati al trasporto pendolare ed alla garanzia del buon funzionamento dell'Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria, giudica opportuno l'impegno assunto dal relatore a chiedere, dopo la discussione sulle linee generali, il rinvio in Commissione del provvedimento per individuare una diversa copertura finanziaria, auspicando inoltre che vengano prefigurate ulteriori importanti misure a sostegno del sistema ferroviario.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

FULVIO BONAVITACOLA (PD). Rammentata l'apprezzabile convergenza delle forze politiche di maggioranza e di opposizione sulle finalità sottese alla proposta di legge in discussione, auspica il superamento delle criticità tecniche relative all'individuazione della più opportuna copertura finanziaria. Sottolineato inoltre che l'eventuale approvazione del provvedimento consentirebbe di tutelare gli interessi dei ceti socialmente più deboli e nel contempo di promuovere una crescita economica sostenibile, sulla scia dei processi già da tempo in atto presso altri partner europei, osserva che uno sviluppo omogeneo della rete ferroviaria sul territorio nazionale concorre ad assicurare nell'intero Paese il rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali.

CARLO MONAI (IdV). Sottolineato il grave deficit infrastrutturale del nostro Paese, rileva che il trasporto pendolare metropolitano nonché il trasporto merci risultano fortemente arretrati rispetto agli standard degli altri Paesi europei. Osservato, quindi, che il diritto alla mobilità dei cittadini, richiamato dall'articolo 16 della Costituzione, vincola lo Stato a costituire un sistema di mobilità pubblico moderno ed efficiente, evidenzia le discrepanze attualmente esistenti tra il Nord ed il Sud del Paese, quest'ultimo caratterizzato da un trasporto pendolare maggiormente inefficiente ed obsoleto. Ritiene, altresì, che la proposta di legge in discussione meriti maggiore attenzione da parte del Governo, pur condividendo l'ipotesi di modificare le modalità di reperimento della copertura degli oneri da essa recati.

AURELIO SALVATORE MISITI. Nel ritenere che le perplessità sollevate durante l'iter in Commissione circa la copertura finanziaria della proposta di legge in discussione siano legate all'attuale difficile congiuntura economica, reputa necessario rimodulare il meccanismo delle accise previsto dal provvedimento, segnatamente per il primo biennio; giudica comunque opportuno perseguire gli apprezzabili obiettivi sottesi alla proposta di legge in esame.

GREGORIO FONTANA (PdL). Nell'evidenziare i notevoli benefici derivanti all'economia dalla realizzazione di un sistema di trasporto ferroviario ad alta velocità, giudica necessario affrontare il problema rappresentato dalle pessime condizioni in cui versa il trasporto locale e pendolare, utilizzato da un numero elevato di cittadini. Nel ritenere quindi che gli apprezzabili e condivisibili obiettivi del provvedimento in discussione debbano essere perseguiti individuando, per la copertura dei relativi oneri finanziari, soluzioni diverse dall'ipotizzato prelievo di accisa sulla benzina, richiama l'impegno del Governo Pag. IXin favore delle esigenze di trasporto dei pendolari, testimoniato dalle considerevoli risorse stanziate per tale settore. Nel giudicare altresì preferibile individuare criteri alternativi per il riparto delle previste risorse, che non siano limitati alla suddivisione per aree del Paese, reputa necessario un ulteriore approfondimento in Commissione sul provvedimento in esame.

DARIO GINEFRA (PD). Sottolineata la necessità di implementare il servizio di trasporto ferroviario passeggeri, segnatamente nel Mezzogiorno, richiama le deleterie conseguenze sulla qualità della vita e sulla produttività derivanti da un sistema di mobilità spesso obsoleto. Richiamata altresì la valenza strategica del trasporto ferroviario nell'ottica di uno sviluppo sostenibile, anche alla luce del progressivo decentramento urbanistico in atto in varie aree del Paese, ritiene che il sacrificio economico richiesto ai contribuenti dalla proposta di legge in esame risulti adeguatamente compensato dai benefici provenienti da un più efficiente trasporto ferroviario.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.

MICHELE POMPEO META (PD), Relatore. Pur condividendo l'esigenza di affrontare il problema dei costi e dell'aumento delle tariffe derivanti dal provvedimento in esame, nonché di tenere conto della manovra che il Governo si accinge a varare, reputa improrogabile attuare una idonea politica di incentivi al trasporto ferroviario, che sappia ridurre il non più sostenibile ricorso al trasporto su strada. Ringrazia quindi i deputati intervenuti per il contributo offerto al dibattito.

PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo rinunzia alla replica e rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Proposta di trasferimento a Commissione in sede legislativa di una proposta di legge.

PRESIDENTE. Comunica che sarà iscritto all'ordine del giorno della seduta di domani il trasferimento alla XII Commissione in sede legislativa della proposta di legge n. 2713 ed abbinata, recanti misure per il riconoscimento dei diritti delle persone sordocieche.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Martedì 25 maggio 2010, alle 11,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 54).

La seduta termina alle 19,15.