Camera dei deputati

Vai al contenuto

Sezione di navigazione

Menu di ausilio alla navigazione

Cerca nel sito

MENU DI NAVIGAZIONE PRINCIPALE

Vai al contenuto

Per visualizzare il contenuto multimediale è necessario installare il Flash Player Adobe e abilitare il javascript

Resoconto dell'Assemblea

Vai all'elenco delle sedute >>

XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 412 di mercoledì 22 dicembre 2010

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

La seduta comincia alle 9,40.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono sessantacinque.

Seguito della discussione delle mozioni Bersani n. 1-00471, Borghesi n. 1-00497, Cicchitto n. 1-00499, Galletti n. 1-00500, Reguzzoni n. 1-00501, Commercio n. 1-00502, Sardelli n. 1-00505, Tabacci n. 1-00507 e Bocchino n. 1-00509: Iniziative in materia di riforma del sistema fiscale.

Nella seduta del 22 novembre 2010 si è svolta la discussione sulle linee generali.

LUIGI CASERO, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Manifesta preliminarmente apprezzamento per le parti dei documenti di indirizzo in esame in cui si fa riferimento alla compatibilità con i vincoli di finanza pubblica e alla necessità di concordare le azioni previste in sede europea, nonché di condurre una ferma lotta all'evasione fiscale d'intesa con le parti sociali e i contribuenti. Esprime, pertanto, parere favorevole sulle mozioni Cicchitto n. 1-00499, Sardelli n. 1-00505 e Bocchino n. 1-00509 e parere contrario sulla mozione Borghesi n. 1-00497. Esprime, inoltre, parere favorevole sui restanti documenti di indirizzo, purché riformulati.

(Dichiarazioni di voto)

BRUNO TABACCI (Misto-ApI). Nell'accettare la riformulazione proposta della sua mozione n. 1-00507, esprime apprezzamento per la disponibilità manifestata dal Governo sull'atto di indirizzo, auspicando la sollecita e coerente adozione di provvedimenti legislativi che ne attuino i contenuti, segnatamente attraverso una razionalizzazione del sistema fiscale anche mediante l'incrocio delle informazioni raccolte dalle diverse agenzie e il ricorso alle nuove tecnologie, nonché, soprattutto, con più stringenti misure di politica economica e fiscale concertate a livello europeo per una più efficiente difesa della moneta unica.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Manifesta preliminarmente rammarico per l'immotivato e contraddittorio parere contrario del Governo sulla sua mozione n. 1-00497, nella quale si chiede, tra l'altro, di ridurre l'imposizione fiscale compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, nonché di adottare misure a favore delle famiglie, delle piccole e medie imprese e dell'occupazione femminile. Dichiara pertanto che il suo gruppo esprimerà voto contrario sulle mozioni presentate dalla maggioranza e voto favorevole sulla mozione Bersani n. 1-00471.

BENEDETTO DELLA VEDOVA (FLI). Rilevato che le promesse di stampo propagandistico di una riduzione della pressione fiscale contenute nel programma del centrodestra sono state clamorosamente smentite dalla deleteria politica attuata dal Governo, nonché da recenti dati OCSE, richiama le fattive misure proposte nella mozione Bocchino n. 1-00509 a vantaggio Pag. VIdella famiglia e della natalità, solo retoricamente difese dall'Esecutivo. Lamentato, quindi, il preoccupante calo delle entrate tributarie e lo sconcertante ulteriore aumento del debito pubblico, manifesta perplessità in ordine alla eventuale maggiore tassazione delle rendite finanziarie, che colpirebbe anche il risparmio delle famiglie. Dichiara, quindi, il voto favorevole del suo gruppo sulle mozioni Galletti n. 1-00500 e Tabacci n. 1-00507.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

GIAN LUCA GALLETTI (UdC). Richiamata l'esigenza di varare una seria riforma del sistema fiscale italiano, divenuto ormai inadeguato, che si deve necessariamente coordinare con ogni eventuale forma di federalismo, evidenzia che la politica economica del centrodestra, caratterizzata da misure prettamente propagandistiche, come l'abolizione dell'ICI sulla prima casa, si è tradotta in un iniquo innalzamento delle tariffe a danno, in particolare, delle fasce più deboli e delle famiglie. Nel reputare quindi opportuno ridurre la tassazione dei redditi da lavoro, reperendo eventualmente la necessaria copertura finanziaria tramite un innalzamento dell'IVA ed un riallineamento agli standard europei dell'imposizione sulle rendite finanziarie, dichiara che il suo gruppo esprimerà voto favorevole sulle mozioni che pongono al centro il fondamentale tema del sostegno alle famiglie.

MAURIZIO FUGATTI (LNP). Rileva la profonda contraddizione tra i contenuti della politica fiscale attuata dall'ultimo Governo guidato dal centrosinistra e le finalità perseguite dalla mozione Bersani n. 1-00471, segnatamente con riferimento all'introduzione di tariffe sulle importazioni di prodotti e servizi irrispettosi di standard sociali, da sempre proposte dalla Lega Nord e ritenute, invece, retrograde dagli ambienti dell'opposizione. Richiamati quindi i positivi risultati conseguiti, in campo economico e fiscale, dall'attuale Esecutivo, manifesta fermo e radicale dissenso circa le considerazioni, a suo avviso non veritiere, svolte dal deputato Della Vedova sul livello di pressione fiscale esistente nel Paese, che reputa si possa efficacemente ridurre attraverso la maggiore responsabilizzazione degli enti locali nella spesa pubblica che conseguirà dall'attuazione del federalismo fiscale.

FRANCESCO BOCCIA (PD). Nel prendere atto di come il Governo non annetta grande importanza al dibattito sulle mozioni concernenti iniziative in materia di riforma del sistema fiscale, richiama le numerose promesse elettorali fatte dal centrodestra relativamente alla riduzione dell'imposizione, puntualmente disattese e sostituite da misure recanti condoni fiscali. Lamentato quindi che ogni dibattito sul sistema fiscale nel nostro Paese risulta inquinato da una arretrata ed erronea concezione negativa delle tasse, evidenzia la necessità di non disgiungere il dibattito sul federalismo da quello sulla riforma del sistema fiscale centrale, che ritiene debba basarsi su un incremento della tassazione delle rendite finanziarie ed una diminuzione dell'imposizione sui redditi da lavoro. Dichiara quindi il voto contrario del suo gruppo sulle mozioni Cicchitto n. 1-00499 e Reguzzoni n. 1-00501, auspicando invece l'approvazione della mozione Bersani n. 1-00471.

GIANFRANCO CONTE (PdL). Nel rilevare che i possibili contenuti di una futura riforma fiscale sono in larga parte condivisi dalle forze politiche e dal Governo, che ha già avviato al riguardo appositi tavoli istituzionali, ritiene che la predetta riforma sia concretamente attuabile, nonostante le difficoltà presenti a livello europeo e i numerosi vincoli esterni. Dichiara, quindi, l'astensione del suo gruppo sulla mozione Bersani n. 1-00471, auspicando, invece, l'approvazione della mozione Cicchitto n. 1-00499.

GIORGIO LA MALFA (Misto-RAAdC). Ricordato che la riforma fiscale ha sempre costituito un obiettivo prioritario dei Governi Pag. VIIdi centrodestra, che tuttavia è stato finora disatteso, dichiara che esprimerà voto contrario sulla mozione Cicchitto n. 1-00499 e si asterrà sui restanti documenti di indirizzo in esame.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva la mozione Bersani n. 1-00471, nel testo riformulato, e respinge la mozione Borghesi n. 1-00497, nelle parti non assorbite; approva quindi le mozioni Cicchitto n. 1-00499, Galletti n. 1-00500, nel testo riformulato e nelle parti non assorbite, Reguzzoni n. 1-00501, nel testo riformulato e nelle parti non assorbite, Commercio n. 1-00502, nel testo riformulato e nelle parti non assorbite, Sardelli n. 1-00505, nelle parti non assorbite, Tabacci n. 1-00507, nel testo riformulato e nelle parti non assorbite, e Bocchino n. 1-00509, nelle parti non assorbite.

Seguito della discussione della mozione Di Pietro n. 1-00475: Revoca di deleghe al Ministro per la semplificazione normativa, senatore Roberto Calderoli.

Nella seduta del 22 novembre 2010 si è svolta la discussione sulle linee generali.

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Ritiene del tutto infondate le reiterate accuse rivoltegli di avere consapevolmente reso dichiarazioni non veritiere dinanzi alla Camera dei deputati in occasione dello svolgimento di una interrogazione a risposta immediata, confermando l'assoluta correttezza dell'attività istituzionale da lui svolta. Richiamato, al riguardo, l'iter del codice dell'ordinamento militare, sottolinea che l'introduzione nel testo del medesimo codice dell'abrogazione del decreto legislativo n. 43 del 1948 è stata operata dall'apposito comitato tecnico istituito presso il Ministero della difesa, al quale vanno pertanto le eventuali corrispondenti responsabilità.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Esprime, pertanto, a nome del Governo, parere contrario sulla mozione Di Pietro n. 1-00475, ricordando peraltro di avere manifestato disponibilità a presentare, d'intesa con il Ministro della difesa, uno schema di decreto correttivo che reintroduca nell'ordinamento il contenuto del decreto legislativo n. 43 del 1948.

(Dichiarazioni di voto)

LINDA LANZILLOTTA (Misto-ApI). Nel prendere atto della puntuale ricostruzione dei fatti fornita dal Ministro Calderoli, lamenta l'atteggiamento degli altri rappresentanti del Governo, che avrebbero dovuto partecipare al dibattito odierno quale attestato di fiducia nei confronti dello stesso Ministro. Nel sottolineare quindi come quest'ultimo, nella sua attività di Governo, si sia limitato ad abrogare disposizioni di fatto già desuete, vanificando così i propositi di semplificazione della vasta mole di norme che costituisce il fardello più pesante per il funzionamento del sistema Paese, dichiara l'astensione della sua componente politica sulla mozione in esame.

LEOLUCA ORLANDO (IdV). Nel sottolineare preliminarmente che la mozione Di Pietro n. 1-00475 è ispirata al rispetto delle regole che attengono ai rapporti tra Parlamento e Governo, con particolare riferimento all'esercizio della funzione legislativa delegata da parte dell'Esecutivo, giudica grave il comportamento del Ministro Calderoli che, a suo avviso, ha reso dichiarazioni inesatte, atteso che l'abrogazione del decreto legislativo n. 43 del 1948 non risulta sia stata deliberata dal comitato tecnico istituito presso il Ministero della difesa. Auspica, pertanto, che la magistratura proceda agli opportuni accertamenti Pag. VIIIal riguardo e che l'Assemblea approvi il documento di indirizzo in esame.

GIORGIO CONTE (FLI). Pur associandosi alla censura di natura politica nei confronti del Ministro Calderoli presente nella mozione in esame, evidenzia come questa non individui responsabilità dirette in capo allo stesso Ministro, atteso che i fatti citati nel predetto documento debbono, più generalmente, ricondursi all'attività istituzionale dell'interno Esecutivo. Rileva quindi che il suo gruppo non giudica soddisfacente l'attività di semplificazione posta in essere fin qui dal Ministro Calderoli, ma non ritiene comunque di poter condividere la richiesta di sfiducia nei suoi confronti e pertanto si asterrà sulla mozione Di Pietro n. 1-00475.

MARIO TASSONE (UdC). Nel rilevare che la propria parte politica non dubita della correttezza e della buona fede sottese all'operato del Ministro Calderoli, pur riscontrando elementi di discordanza in relazione alla delicata vicenda normativa trattata nel documento di indirizzo in esame, dichiara l'astensione del suo gruppo sulla mozione Di Pietro n. 1-00475; esprime infine preoccupazione per l'attività di organizzazioni di carattere militare che perseguono scopi politici, che dovrebbe essere oggetto di ferma condanna in ossequio ai principi sanciti dalla Costituzione.

MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP). Nel ritenere che l'intervento del Ministro Calderoli abbia fugato ogni dubbio sulla correttezza del suo operato circa i fatti a lui ascritti nella mozione in esame, esprime un giudizio ampiamente positivo sull'attività di semplificazione normativa posta in essere dallo stesso Ministro nell'esclusivo interesse dei cittadini, che auspica peraltro possa proseguire. Dichiara quindi il voto convintamente contrario del suo gruppo sulla mozione Di Pietro n. 1-00475.

ANTONIO LA FORGIA (PD). Nel prospettare l'imprescindibile esigenza che il Governo promuova un'indagine volta ad accertare la responsabilità dell'abrogazione del decreto legislativo n. 43 del 1948 e proceda con urgenza all'opportuna correzione normativa, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla mozione in esame, invitando peraltro il Ministro Calderoli a rassegnare le dimissioni.

ANNA MARIA BERNINI BOVICELLI (PdL). Evidenziata l'assoluta infondatezza della mozione in esame, che appare meramente strumentale, sottolinea la trasparenza dell'attività svolta dal Ministro Calderoli e la correttezza delle procedure seguite per la revisione del codice dell'ordinamento militare, come dimostra anche l'assenza di rilievi sollevati durante il relativo iter. Reputa inoltre priva di fondamento giuridico la prospettata ipotesi di rettifica del decreto legislativo n. 66 del 2010, ritenendo ormai abrogate le disposizioni delle quali si chiede la reintroduzione. Ricordata quindi l'importanza dell'attività di semplificazione normativa posta in essere dal Governo nell'interesse dei cittadini, dichiara il convinto voto contrario del suo gruppo sulla mozione in esame.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Rilevato che le gravissime accuse rivolte al Ministro Calderoli nel documento di indirizzo in esame appaiono generiche e non suffragate da riscontri concreti, dichiara che esprimerà voto favorevole sulla mozione Di Pietro n. 1-00475 conformemente all'orientamento del suo gruppo, pur ritenendo che si tratti di una scelta non condivisibile.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati FEDERICO PALOMBA (IdV) e MAURIZIO TURCO (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge la mozione Di Pietro n. 1-00475.

Pag. IX

Seguito della discussione della proposta di legge: Interventi per agevolare la libera imprenditorialità e per il sostegno al reddito (A.C. 2424-A ed abbinata).

Nella seduta del 22 novembre 2010 si è svolta la discussione sulle linee generali.

Le Commissioni I e V hanno espresso i prescritti pareri.

(Esame dell'articolo 1)

ANTONINO FOTI (PdL), Relatore. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 1.100 della Commissione ed esprime parere contrario sull'emendamento Damiano 1.10. Invita, quindi, al ritiro dell'emendamento Santagata 1.5, esprimendo altrimenti parere contrario.

LAURA RAVETTO, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Concorda.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Damiano 1.10.

GIULIO SANTAGATA (PD). Dichiara l'astensione del suo gruppo sull'emendamento 1.100 della Commissione.

GIOVANNI PALADINI (IdV). Richiamata l'importanza dell'articolo 1 del provvedimento in discussione e lamentata l'esiguità delle risorse di cui si prevede lo stanziamento, dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento 1.100 della Commissione.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 1.100 della Commissione.

GIULIO SANTAGATA (PD). Insiste per la votazione del suo emendamento 1.5.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Santagata 1.5 ed approva l'articolo 1, nel testo emendato.

(Esame dell'articolo 2)

ANTONINO FOTI (PdL), Relatore. Invita al ritiro di tutte le proposte emendative presentate.

LAURA RAVETTO, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Concorda.

GIOVANNI PALADINI (IdV). Illustra le finalità del suo emendamento 2.6, volto ad aumentare le risorse stanziate per il sostegno del reddito di impresa.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Santagata 2.2 e Paladini 2.6 ed approva l'articolo 2.

GIULIO SANTAGATA (PD). Insiste per la votazione dei suoi articoli aggiuntivi 2.01 e 2.02, dei quali richiama le finalità.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli articoli aggiuntivi Santagata 2.01 e 2.02.

(Votazione dell'articolo 3)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 3, al quale non sono riferiti emendamenti.

(Votazione dell'articolo 4)

ALESSIA MARIA MOSCA (PD). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'articolo 4.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 4.

(Votazione dell'articolo 5)

ALESSANDRO BRATTI (PD). A nome del suo gruppo, manifesta profonde e motivate perplessità sull'inserimento, a suo avviso surrettizio, nell'articolo 5, di disposizioni Pag. Xin materia ambientale, segnatamente di certificazione e tracciabilità dei rifiuti pericolosi, che reputa estranee al contenuto proprio della proposta di legge.

GIOVANNI PALADINI (IdV). Nel giudicare incomprensibile l'inserimento delle disposizioni recate dall'articolo 5 nel provvedimento in esame, manifesta contrarietà agli orientamenti dell'Esecutivo in materia ambientale, che reputa assolutamente inaccettabili. Prospetta pertanto l'opportunità di accantonare l'esame dell'articolo 5.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati GIULIO SANTAGATA (PD), ANDREA LULLI (PD), ERMETE REALACCI (PD), SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV) e ALESSIA MARIA MOSCA (PD).

ANTONINO FOTI (PdL), Relatore. Giudica intempestive le obiezioni sollevate dai rappresentanti delle opposizioni sui contenuti dell'articolo 5, il cui impianto normativo appare coerente, tra l'altro, con il parere espresso dalla VIII Commissione. Ritiene quindi opportuno non accedere alla richiesta di accantonare l'esame del medesimo articolo.

ROBERTO TORTOLI (PdL). Manifesta un orientamento contrario all'articolo 5.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati DONATA LENZI (PD), RAFFAELLA MARIANI (PD) e SALVATORE MARGIOTTA (PD).

ANNA TERESA FORMISANO (UdC). Nel sottolineare come la complessità degli adempimenti richiesti dal SISTRI si traduca di fatto in un freno gravoso ed inaccettabile per l'imprenditoria privata, invita il Ministro dell'ambiente ad adottare le opportune disposizioni volte a prorogare i termini per i prescritti adempimenti.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati CESARE DAMIANO (PD), RAFFAELLO VIGNALI (PdL) e SILVIA VELO (PD).

STEFANIA PRESTIGIACOMO, Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Nel rilevare l'estraneità della disposizione in esame rispetto al complesso delle norme introdotte dalla proposta di legge in discussione, reputa opportuno affrontare in altra sede le problematiche attinenti al sistema di tracciabilità dei rifiuti, preannunziando altresì l'adozione di provvedimenti regolamentari per quanto di sua competenza. Manifesta quindi disponibilità ad un più approfondito confronto sulla materia nelle sedi parlamentari competenti.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Prospetta l'opportunità di rinviare il seguito del dibattito ad altra seduta per consentire un ulteriore approfondimento del testo del provvedimento.

SILVANO MOFFA (Misto), Presidente della XI Commissione. Nel richiamare il lungo iter in sede referente seguito dal provvedimento in esame, nonché il contenuto dei pareri espressi dalle competenti Commissioni in sede consultiva, ritiene opportuno proseguire nell'esame dell'articolo 5, del quale richiama le finalità di semplificazione degli adempimenti burocratici imposti alle imprese in tema di tracciabilità dei rifiuti.

GIOVANNI PALADINI (IdV). Richiamati i rilievi formulati dalla VIII Commissione sul testo dell'articolo 5, reputa non condivisibile prevedere per talune imprese la possibilità di derogare alle disposizioni urgenti in materia di tutela ambientale.

BENEDETTO DELLA VEDOVA (FLI). Nel giudicare condivisibili le argomentazioni sostenute dal deputato Vignali, reputa tuttavia più opportuno sospendere l'esame del provvedimento per pervenire ad una soluzione maggiormente condivisa, invitando quindi il presidente della XI Commissione a rivedere il proprio orientamento al riguardo.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati LUDOVICO VICO (PD) e ERMETE REALACCI (PD).

Pag. XI

ANTONINO FOTI (PdL), Relatore. Chiede che si proceda comunque alla votazione dell'articolo 5 ed al seguito dell'esame del provvedimento.

MASSIMILIANO FEDRIGA (LNP). Nell'invitare il gruppo Futuro e Libertà per l'Italia a mantenere un atteggiamento coerente con la posizione assunta in Commissione, ritiene che il testo dell'articolo 5 rappresenti un positivo incentivo all'imprenditoria.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede di sospendere l'esame del provvedimento rinviando il seguito del dibattito ad altra seduta e di passare al successivo punto all'ordine del giorno.

Dopo interventi dei deputati PIER FERDINANDO CASINI (UdC) e DARIO FRANCESCHINI (PD), la Camera, con votazione elettronica senza registrazione di nomi, respinge la proposta di rinviare il seguito del dibattito ad altra seduta.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 5.

(Esame dell'articolo 6)

ANTONINO FOTI (PdL), Relatore. Invita al ritiro dell'emendamento Damiano 6.2, sul quale esprime altrimenti parere contrario.

LAURA RAVETTO, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Concorda.

GIULIO SANTAGATA (PD). Ritiene il testo dell'articolo 6 viziato da errori di tecnica legislativa.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Damiano 6.2 ed approva l'articolo 6.

(Esame dell'articolo 7)

ANTONINO FOTI (PdL), Relatore. Invita al ritiro dell'emendamento Damiano 7.1, interamente soppressivo dell'articolo 7.

LAURA RAVETTO, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Concorda.

GIULIO SANTAGATA (PD). Richiama le ragioni per le quali, con l'emendamento Damiano 7.1, si chiede la soppressione dell'articolo 7.

TERESIO DELFINO (UdC). Nel ritenere che l'articolo 7 del provvedimento in esame tenda a dirimere l'annosa questione dell'inquadramento dei soci lavoratori delle cooperative con qualifica artigiana, manifesta l'orientamento contrario del suo gruppo alla soppressione del suddetto articolo.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato ANDREA LULLI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva il mantenimento dell'articolo 7.

(Esame dell'articolo 8)

ANTONINO FOTI (PdL), Relatore. Esprime parere favorevole sull'emendamento 8.300 (ex articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento).

LAURA RAVETTO, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Concorda.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 8.300 (ex articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento).

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede alla Pag. XIIPresidenza di garantire il rispetto delle intese intercorse in merito al prosieguo della seduta odierna.

MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP). Ritiene che sussistano le condizioni per rispettare le intese richiamate dal deputato Quartiani.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 8, nel testo emendato.

(Votazione dell'articolo 9)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 9, al quale non sono riferiti emendamenti.

(Trattazione degli ordini del giorno)

LAURA RAVETTO, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Accetta tutti gli ordini del giorno presentati.

DARIO FRANCESCHINI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, ritiene che le posizioni assunte dal Ministro Prestigiacomo testimonino il degrado presente all'interno della maggioranza.

(Dichiarazioni di voto finale)

DONATO RENATO MOSELLA (Misto-ApI). Dichiara il voto favorevole della sua componente politica sulla proposta di legge in esame.

GIOVANNI PALADINI (IdV). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di legge in esame, che ritiene inefficace e di stampo meramente propagandistico.

ALDO DI BIAGIO (FLI), NEDO LORENZO POLI (UdC) e EMANUELA MUNERATO (LNP). Dichiarano il voto favorevole dei rispettivi gruppi sul provvedimento in esame.

GIULIO SANTAGATA (PD). Sottolineato l'orientamento favorevole assunto dalla propria parte politica all'inizio dell'iter della proposta di legge in esame, ritiene che nel corso del dibattito il Governo abbia di fatto privato tali disposizioni di ogni aspirazione di carattere riformista. Dichiara quindi il voto contrario del suo gruppo.

GIULIANO CAZZOLA (PdL). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame, che giudica un importante passo in avanti, ringraziando tutti coloro che hanno contribuito al suo iter.

La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva la proposta di legge n. 2424-A.

PRESIDENTE. Dichiara assorbita l'abbinata proposta di legge.

Seguito della discussione della mozione Zamparutti n. 1-00508: Iniziative volte a garantire la produzione e la vendita all'estero di sodio tiopentale esclusivamente per scopi medici.

Nella seduta del 21 dicembre 2010 si è svolta la discussione sulle linee generali ed il rappresentante del Governo ha espresso parere favorevole sulla mozione.

(Dichiarazioni di voto)

MARCO CALGARO (Misto-ApI), FABIO EVANGELISTI (IdV), ALDO DI BIAGIO (FLI) e STEFANO STEFANI (LNP). Dichiarano il voto favorevole dei rispettivi gruppi o componenti politiche sulla mozione in esame.

Pag. XIII

ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD). Nel ringraziare le forze politiche per la disponibilità dimostrata nei confronti della sua mozione n. 1-00508 (Ulteriore nuova formulazione), della quale richiama le finalità, invita il Governo ad estendere il vincolo previsto per il sodio tiopentale anche ad altre sostanze previste nei protocolli degli Stati Uniti.

DOMENICO DI VIRGILIO (PdL). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla mozione in esame.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva la mozione Zamparutti n. 1-00508 (Ulteriore nuova formulazione), come testé ulteriormente riformulata con l'assenso del Ministro Romani.

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Avverte che, secondo quanto convenuto tra i gruppi, l'esame dei restanti argomenti iscritti all'ordine del giorno avrà luogo in altra seduta.

Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD), MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP), DANIELE MARANTELLI (PD), ARTURO IANNACCONE (Misto-Noi Sud-PID), SIMONE BALDELLI (PdL), LEOLUCA ORLANDO (IdV), FRANCESCO BARBATO (IdV) e RENATO FARINA (PdL).

La seduta, sospesa alle 14,45, è ripresa alle 15.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono sessantasette.

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

LUCIO BARANI (PdL). Illustra l'interrogazione Baldelli n. 3-01375, sugli interventi del Ministero della salute in materia di ristorazione ospedaliera.

FERRUCCIO FAZIO, Ministro della salute. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 67). - Replica il deputato LUCIO BARANI (PdL), che si dichiara soddisfatto della risposta, invitando il Ministro ad impegnarsi ulteriormente in materia di ristorazione ospedaliera.

ALDO DI BIAGIO (FLI). Illustra la sua interrogazione n. 3-01376, concernente chiarimenti in merito alle cause dei gravi disagi verificatisi sulla rete stradale e ferroviaria in occasione della recente ondata di maltempo e iniziative per un piano di prevenzione.

ALTERO MATTEOLI, Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 69). - Replica il deputato ALDO DI BIAGIO (FLI), che, nel ringraziare il Ministro per l'articolata risposta, invita il Governo a monitorare la definizione di adeguate forme di coordinamento.

RAFFAELLA MARIANI (PD). Illustra la sua interrogazione n. 3-01377, sugli elementi in merito ai disagi in occasione della recente ondata di maltempo, con particolare riferimento alla situazione verificatasi nel sistema della mobilità della regione Toscana.

ALTERO MATTEOLI, Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 70). - Replica il deputato MICHELE VENTURA (PD), che, nel ringraziare il Ministro per la risposta, osserva come la disfunzione oggetto dell'atto ispettivo abbia provocato l'interruzione dei collegamenti nazionali, sottolineando la necessità di promuovere l'attività di prevenzione e di varare un piano straordinario di ammodernamento infrastrutturale del Paese.

Pag. XIV

CARMELO LO MONTE (Misto-MpA-Sud). Illustra la sua interrogazione n. 3-01378, sulle iniziative per garantire un adeguato servizio di trasporto ferroviario in Sicilia.

ALTERO MATTEOLI, Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 72). - Replica il deputato CARMELO LO MONTE (Misto-MpA-Sud), il quale si dichiara totalmente insoddisfatto della risposta, che giudica emblematica dell'assenza di una seria politica infrastrutturale per il Mezzogiorno.

ANGELO COMPAGNON (UdC). Illustra la sua interrogazione n. 3-01379, sulle iniziative per la proroga dei contratti stipulati dal Ministero dell'interno in relazione alla procedura concorsuale indetta nel settembre 2007 riguardante 650 coadiutori amministrativi.

ROBERTO MARONI, Ministro dell'interno. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 74). - Replica il deputato ANGELO COMPAGNON (UdC), il quale, nel ringraziare il Ministro per una risposta che giudica tuttavia parziale, manifesta preoccupazione per l'evoluzione della vicenda oggetto dell'atto ispettivo, preannunziando che il suo gruppo si attiverà, nel corso dell'iter del decreto-legge cosiddetto milleproroghe, affinché il Governo tenga fede agli impegni assunti.

MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP). Illustra la sua interrogazione n. 3-01380, sulle iniziative per garantire l'effettività delle espulsioni non eseguite con accompagnamento coattivo, in relazione ad una recente sentenza della Corte Costituzionale.

ROBERTO MARONI, Ministro dell'interno. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 75). - Replica il deputato MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP), il quale, nel dichiararsi soddisfatto della risposta, che giudica rassicurante, sollecita una riflessione sull'anomalia rappresentata dalla non impugnabilità delle sentenze della Corte costituzionale.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Illustra la sua interrogazione n. 3-01381, sugli elementi in ordine a recenti dichiarazioni del Presidente del Consiglio dei ministri in occasione di un incontro con parlamentari europei del Popolo della Libertà.

GIANFRANCO ROTONDI, Ministro per l'attuazione del programma di Governo. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 77). - Replica il deputato ANTONIO DI PIETRO (IdV), che stigmatizza le accuse rivolte dal Presidente del Consiglio alla magistratura, richiamando altresì le dichiarazioni non veritiere rese in più occasioni dal Capo del Governo.

In morte dell'onorevole Filomena Delli Castelli.

PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore dei familiari dell'onorevole Filomena Delli Castelli, recentemente scomparsa.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Giovedì 23 dicembre 2010, alle 9.

(Vedi resoconto stenografico pag. 78).

La seduta termina alle 15,50.