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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 473 di martedì 17 maggio 2011

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

La seduta comincia alle 12,05.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 5 maggio 2011.

I deputati in missione sono cinquanta.

Annunzio della nomina di sottosegretari di Stato.

PRESIDENTE. Dà lettura delle lettere inviate dal Presidente del Consiglio dei ministri nelle quali si informa che sono stati nominati sottosegretari di Stato: all'interno l'avvocato Sonia Viale, cessando dalla carica di sottosegretario all'economia e alle finanze; all'economia e alle finanze l'onorevole Bruno Cesario e il senatore Antonio Gentile; allo sviluppo economico gli onorevoli Daniela Melchiorre e Catia Polidori; alle politiche agricole alimentari e forestali l'onorevole Roberto Rosso; all'ambiente e alla tutela del territorio e del mare l'onorevole Giampiero Catone; alle infrastrutture e ai trasporti l'onorevole Aurelio Salvatore Misiti; al lavoro e alle politiche sociali l'onorevole Luca Bellotti; ai beni e attività culturali il senatore Riccardo Villari.

Annunzio della presentazione di un disegno di legge di conversione e sua assegnazione a Commissioni in sede referente.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Consiglio dei ministri ha presentato alla Presidenza il disegno di legge n. 4357, di conversione del decreto-legge n. 70 del 2011, concernente Semestre Europeo - Prime disposizioni urgenti per l'economia.
Il disegno di legge è stato assegnato alle Commissioni riunite V e VI in sede referente ed al Comitato per la legislazione, per il parere di cui all'articolo 96-bis, comma 1, del Regolamento.

Modifica nella composizione della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Senato ha chiamato a far parte della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, il senatore Luigi Compagna in sostituzione del senatore Antonio Gentile, chiamato a far parte del Governo.

Su un lutto del deputato Mauro Libè.

PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore del deputato Mauro Libè, colpito da un grave lutto: la perdita del padre.

Annunzio di petizioni.

MIMMO LUCÀ (PD), Segretario. Dà lettura del sunto delle petizioni pervenute alla Presidenza (vedi resoconto stenografico pag. 2).

Pag. VI

Discussione del disegno di legge S. 2665, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 34 del 2011: Disposizioni urgenti in favore della cultura, in materia di incroci tra settori della stampa e della televisione, di razionalizzazione dello spettro radioelettrico, di moratoria nucleare, di partecipazioni della Cassa depositi e prestiti, nonché per gli enti del Servizio sanitario nazionale della regione Abruzzo (approvato dal Senato) (A.C. 4307).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

GIOACCHINO ALFANO (PdL), Relatore per la V Commissione. Nel rilevare preliminarmente che il Governo ha trasmesso l'aggiornamento della relazione tecnica, conseguente alle modifiche apportate dal Senato al provvedimento d'urgenza, evidenzia che l'articolo 5 del decreto-legge in discussione, come modificato dall'altro ramo del Parlamento, cancella dall'ordinamento una serie di disposizioni in materia di impianti nucleari contenute in più leggi emanate nel quadriennio 2008-2011, prevedendo, tra l'altro, che, al fine di acquisire ulteriori evidenze scientifiche relativamente alla sicurezza nucleare, non si proceda più alla definizione ed attuazione del programma sugli impianti nucleari di cui alla legge n. 99 del 2009. Rileva, inoltre, che l'articolo 6 reca misure a sostegno del personale a tempo determinato e con tipi di contratto di lavoro flessibile, utilizzato dagli enti del servizio sanitario della regione Abruzzo, anche in considerazione degli eventi sismici dell'aprile 2009. Osserva, infine, che l'articolo 7, modificato dal Senato, è volto ad ampliare l'ambito di operatività della Cassa depositi e prestiti spa, consentendole di assumere partecipazioni in società di rilevante interesse nazionale in termini di strategicità del settore, di livelli occupazionali, di entità del fatturato e di ricadute per il sistema economico-produttivo del Paese.

GABRIELLA CARLUCCI (PdL), Relatore per la VII Commissione. Nell'illustrare il contenuto del provvedimento d'urgenza in discussione per la parti di propria competenza, ricorda che l'articolo 1 reca disposizioni volte ad assicurare un sostegno finanziario al settore della cultura, anche attraverso un incremento delle risorse destinate al FUS, dando conto delle modalità individuate per la copertura dei relativi oneri, e che l'articolo 2 prevede misure finalizzate a potenziare le funzioni di tutela dell'area archeologica di Pompei. Precisa, altresì, che l'articolo 3 proroga fino al 31 dicembre 2012 il divieto per i soggetti che esercitano l'attività televisiva in ambito nazionale attraverso più di una rete di acquisire partecipazioni in imprese editrici di giornali quotidiani.

PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si riserva di intervenire in replica.

LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdCpTP). Nell'esprimere un giudizio negativo sul provvedimento d'urgenza in discussione, ne rileva il carattere fortemente eterogeneo e la sostanziale carenza dei prescritti requisiti di straordinaria necessità ed urgenza, lamentando altresì l'indebita compressione dei tempi riservati all'iter in Commissione. Nel ritenere che gli stanziamenti di cui all'articolo 1, per quanto significativi, non compensino i tagli precedentemente apportati dal Governo al comparto della cultura, osserva come l'intervento concernente le accise su taluni carburanti dimostri inequivocabilmente che l'Esecutivo aumenta la pressione fiscale. Manifestate quindi forti perplessità sulle disposizioni inerenti la tutela dell'area archeologica di Pompei, segnatamente in ordine all'appropriatezza della destinazione di risorse derivanti dal Fondo per le aree sottoutilizzate ed alle norme relative all'assunzione di personale, paventa il rischio che dall'attuazione delle disposizioni di cui ai commi 5 e 6 dell'articolo 2 possano derivare allarmanti conseguenze sul piano archeologico-ambientale, nonché pericolose infiltrazioni della criminalità organizzata. Auspica pertanto Pag. VIIl'approvazione di proposte emendative volte a migliorare sensibilmente il testo del decreto-legge in discussione.

ERICA RIVOLTA (LNP). Nel richiamare preliminarmente le principali innovazioni contenute nel decreto-legge in discussione, con particolare riferimento ai settori della cultura e dello spettacolo, esprime soddisfazione per il sostegno assicurato dal Governo alle fondazioni lirico-sinfoniche e per l'incremento delle risorse destinate al FUS, anche al fine di salvaguardare i livelli occupazionali del comparto. Ritiene, inoltre, necessario rivedere i criteri per le concessioni di finanziamenti pubblici e ridefinire, al riguardo, il ruolo dei comuni, con l'obiettivo di evitare sprechi e di valorizzare la progettualità in un'ottica federalista. Richiamate, inoltre, le importanti disposizioni concernenti il divieto di incroci proprietari tra organi di stampa e reti televisive, nonché l'incremento delle risorse destinate al programma di interventi per l'area archeologica di Pompei, ritiene che il provvedimento d'urgenza in esame recepisca la pressanti necessità dei settori della cultura e dello spettacolo.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Nel manifestare l'orientamento contrario del suo gruppo sul decreto-legge in discussione, anche a fronte della ventilata ipotesi della posizione della questione di fiducia, preannunzia la presentazione di proposte emendative volte a limitare le deleterie ripercussioni che potrebbero derivare dall'applicazione delle disposizioni recate dal provvedimento d'urgenza. Giudicato inopportuno l'intervento relativo alle accise petrolifere, che potrebbe innescare una spirale inflazionistica, manifesta altresì netta contrarietà alle disposizioni in deroga concernenti l'urbanistica e gli appalti nell'area archeologica di Pompei, paventando il rischio che possano favorire l'insorgenza di comportamenti ed attività illeciti. Ritenuta condivisibile la proroga disposta dall'articolo 3, ritiene che le disposizioni in tema di frequenze radiotelevisive riflettano l'inaccettabile posizione di conflitto di interessi riguardante il Presidente del Consiglio. Rammentati altresì gli esiti del referendum sul nucleare svoltosi recentemente in Sardegna, richiama le disposizioni di cui all'articolo 5, sottolineando il valore della prossima consultazione referendaria nazionale sul medesimo tema. Auspica infine che le disposizioni concernenti la Cassa depositi e prestiti non la rendano un mero strumento nelle mani del Ministro dell'economia e delle finanze.

PIER PAOLO BARETTA (PD). Nel sottolineare l'evidente fallimento dell'azione dell'Esecutivo nell'affrontare la grave crisi economica del Paese, constatando tra l'altro l'arroganza di un Governo ormai commissariato dal Ministro dell'economia e delle finanze, incapace di risolvere gli sconcertanti dati negativi del bilancio dello Stato, rileva come il provvedimento d'urgenza in discussione, di cui rileva il carattere eterogeneo, dimostri l'evidente vuoto di strategia e la superficialità del Governo, in totale contrasto con le esigenze del Paese. Sottolinea inoltre la mancanza di una costruttiva discussione in merito alle linee di politica industriale ed economica del Paese.

La seduta, sospesa alle 13,55, è ripresa alle 14,40.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono cinquanta.

ALBERTO FLUVI (PD). Nel lamentare preliminarmente l'eterogeneità delle disposizioni recate dal provvedimento d'urgenza in discussione, nonché l'insufficienza dei tempi riservati all'iter in sede referente, anche in considerazione della rilevanza e molteplicità dei contenuti normativi, si sofferma sulle modifiche apportate alla disciplina della Cassa depositi e prestiti, paventando il rischio dell'ennesimo ricorso del Governo alla questione di fiducia, che conculcherebbe il diritto dell'opposizione a Pag. VIIIfornire un contributo su innovazioni alle quali non è pregiudizialmente contraria. Preannunziata, quindi, al riguardo, la presentazione di specifiche proposte emendative volte a precisare i contenuti normativi dell'articolo 7, con particolare riferimento al concetto di strategicità del settore, nonché di livelli occupazionali, di operatività, riducendo la discrezionalità del Ministro dell'economia e delle finanze, rileva l'assenza di un'adeguata politica industriale che accompagni la trasformazione della Cassa depositi e prestiti in un utile ed efficace strumento di sostegno alle imprese. Stigmatizza, infine, la fallimentare strategia economico-finanziaria seguita dal Governo, basata esclusivamente sulla tenuta dei conti pubblici e non sul rilancio dello sviluppo e sulla crescita.

RENATO CAMBURSANO (IdV). Rilevata preliminarmente l'insussistenza dei requisiti di straordinaria necessità ed urgenza costituzionalmente prescritti, evidenzia l'assenza di una reale politica economica ed industriale da parte del Governo, confermata dalla sostanziale inattività del Ministro dello sviluppo economico e dalle dichiarazioni rese dai rappresentanti di Confindustria, lamentando altresì i tagli lineari operati dal Ministro Tremonti, in particolare sul settore della cultura, solo parzialmente compensati tramite l'aumento delle accise su taluni carburanti. Richiamati quindi gli aspetti di maggiore criticità contenuti nel provvedimento d'urgenza in discussione, soffermandosi, tra l'altro, sulle disposizioni inerenti la tutela dell'area archeologica di Pompei mediante l'improprio utilizzo di risorse destinate al Fondo per le aree sottoutilizzate, e sulle norme concernenti il divieto di incroci proprietari tra organi di stampa e reti televisive, fortemente penalizzanti per le emittenti locali, esprime un giudizio negativo sulle misure recate dall'articolo 5, finalizzate unicamente ad impedire lo svolgimento del referendum sul nucleare, nonché sulle disposizioni relative al ruolo svolto dalla Cassa depositi e prestiti Spa, che, a suo avviso, dovrebbe sostenere adeguatamente il sistema delle imprese e rispondere alle legittime esigenze dei comuni.

ALESSANDRO BRATTI (PD). Stigmatizzata anzitutto l'ennesima adozione di un decreto omnibus, si sofferma sull'articolo 5 che manifesta, a suo avviso, le insanabili e deleterie contraddizioni della politica energetica attuata dall'Esecutivo, rivelando altresì l'evidente intenzione dello stesso, censurabile sotto il profilo democratico, di impedire la celebrazione delle consultazioni referendarie convocate per il mese di giugno. Auspica pertanto l'approvazione di proposte emendative che rendano certo e irreversibile il rifiuto di una politica energetica basata sul nucleare, a suo avviso solo strumentalmente sospesa dal provvedimento d'urgenza in discussione. Richiamati, quindi, i rischi possibili e i danni determinati dall'utilizzazione a fini civili dell'energia nucleare, lamenta la penalizzazione del settore in espansione delle energie rinnovabili operata dai provvedimenti adottati dal Governo, con particolare riferimento al fotovoltaico.

PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Stigmatizzata preliminarmente l'eterogeneità dell'ennesimo decreto omnibus emanato dal Governo, nonché la sostanziale insussistenza dei prescritti requisiti di straordinaria necessità ed urgenza, richiama gli aspetti di maggiore contrarietà ad un provvedimento d'urgenza adottato al solo fine di impedire lo svolgimento delle prossime consultazioni referendarie. Nel ritenere altresì che l'incremento delle risorse destinate al FUS, peraltro finanziate tramite l'aumento delle accise su taluni carburanti, non compensi i tagli precedentemente apportati dal Governo al settore della cultura, manifesta perplessità sull'attività posta in essere dalla struttura ALES Spa a tutela dell'area archeologica di Pompei, esprimendo infine un giudizio negativo sulle disposizioni in materia di incroci tra settori della stampa e della televisione che, a suo avviso, evidenziano un palese conflitto di interessi e penalizzano fortemente le emittenti locali.

Pag. IX

LUDOVICO VICO (PD). Ricordato che le disposizioni recate dall'articolo 7 del provvedimento d'urgenza in esame prevedono un nuovo ruolo per la Cassa depositi e prestiti nella partecipazione agli assetti proprietari di imprese nazionali strategiche, evidenzia come tale scelta lascia supporre che il Ministro dell'economia e delle finanze abbia sposato una concezione dell'intervento dello Stato in economia rivolta al passato.

MAINO MARCHI (PD). Evidenziata preliminarmente l'inadeguatezza della politica economica ed industriale del Governo, lamenta lo scarso interesse dimostrato dall'Esecutivo per il settore della cultura, nonostante il lieve incremento delle risorse destinate al FUS dal decreto-legge in discussione, a cui tuttavia corrisponderà un aumento dell'accisa sui carburanti. Sottolineata, inoltre, l'assoluta assenza di strategia relativamente al nucleare, ritiene che la formulazione dell'articolo 5 non escluda il legittimo svolgimento di una consultazione referendaria sulla materia. Prospetta, infine, l'opportunità di espungere dal testo del provvedimento d'urgenza l'articolo 7, relativo all'operatività della Cassa depositi e prestiti.

MARCO CAUSI (PD). Nel sottolineare che l'articolo 7 del decreto-legge in discussione dispone l'ampliamento delle possibilità di intervento della Cassa depositi e prestiti negli assetti azionari di imprese di interesse strategico nazionale, evidenzia che tali disposizioni lasciano intravedere una certa incoerenza nell'azione del Governo, il quale ha precedentemente disposto la privatizzazione forzata dalle aziende municipalizzate italiane. Nel reputare inoltre auspicabile non nascondere ipocritamente le originarie finalità delle predette misure, volte ad intervenire nella vicenda Parmalat per salvaguardarne l'italianità, che a suo avviso non può considerarsi un valido principio di un libero mercato integrato in Europa, prospetta l'opportunità di stralciare l'articolo 7 e di demandare ad uno specifico provvedimento legislativo il varo di una normativa che definisca, sulla base di regole certe e trasparenti, l'ambito di intervento della Cassa depositi e prestiti, preferibilmente ispirandosi alle migliori esperienze straniere; ritiene necessario, al riguardo, analizzare compiutamente l'importante ruolo svolto in passato nel nostro Paese dal meccanismo delle partecipazioni statali e fare chiarezza sull'ambiguo concetto di rilevanza strategica delle imprese interessate dalle predette misure.

MARIA COSCIA (PD). Nel sottolineare preliminarmente che il provvedimento d'urgenza in discussione, dal contenuto eterogeneo, appare perseguire l'obiettivo di evitare il referendum sul nucleare del prossimo giugno, rileva che la decisione di destinare ulteriori fondi, sebbene ancora insufficienti, al settore della cultura e dello spettacolo è da ascrivere alla grande mobilitazione della società civile a fronte dei tagli precedentemente operati dal Governo, giudicando tuttavia un grave errore finanziare tale intervento con l'aumento dell'accisa sui carburanti. Giudicate, inoltre, non del tutto convincenti le disposizioni relative al sito archeologico di Pompei, auspica l'avvio di un proficuo confronto parlamentare sui temi della cultura, nonché la sollecita calendarizzazione del provvedimento in materia di spettacoli dal vivo.

ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD). Nel rilevare una inaccettabile discontinuità tra le disposizioni in materia di impianti nucleari contenute nel decreto-legge in discussione e le posizioni sostenute dal Presidente del Consiglio e dell'Esecutivo nel suo complesso, lamenta l'assenza di una seria ed attendibile volontà politica del Governo e della maggioranza circa l'abbandono dell'opzione nucleare, ritenendo che il vero obiettivo del provvedimento sia da ravvisarsi nel boicottaggio della prossima consultazione referendaria. Giudica pertanto deplorevole il mancato confronto sui costi ed i benefici dell'opzione nucleare e delle scelte alternative, essendosi il dibattito politico limitato all'enunciazione di posizioni pregiudiziali ed all'adozione di Pag. Xscelte dettate da fattori emotivi. Reputa pertanto contraddittorio ed inadeguato il metodo adottato dal Governo, segnatamente lamentando la carenza di una compiuta informazione sui temi relativi all'individuazione di fonti energetiche rinnovabili.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che i relatori ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione del disegno di legge: Proroga dei termini per l'esercizio della delega di cui alla legge n. 42 del 2009, in materia di federalismo fiscale (A.C. 4299-A).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

REMIGIO CERONI (PdL), Relatore per la V Commissione. Illustra il contenuto del disegno di legge in discussione, volto a consentire il completamento della procedura di attuazione del federalismo fiscale garantendo adeguati spazi per l'esame parlamentare dei decreti legislativi attuativi della delega conferita al Governo dalla legge n. 42 del 2009, anche attraverso la proroga dei termini per l'espressione dei pareri da parte delle competenti Commissioni parlamentari. Auspica, quindi, la sollecita approvazione del provvedimento, ricordando lo spirito di condivisione che ha caratterizzato i lavori in sede referente.

GERARDO SOGLIA (IR), Relatore per la VI Commissione. Nel richiamare i contenuti del disegno di legge in discussione, per gli aspetti di competenza della VI Commissione, sottolinea come lo stesso sia volto ad introdurre termini per l'esercizio della delegazione legislativa maggiormente funzionali alle esigenze di approfondimento evidenziatesi nel corso del relativo percorso di normazione. Osservato inoltre che sul provvedimento in esame si è registrato il consenso di tutti i gruppi parlamentari, ricorda che la fissazione di termini più ampi per l'esercizio delle deleghe era stata originariamente prevista dal Governo nel disegno di legge presentato alle Camere in materia di federalismo fiscale.

PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si riserva di intervenire in replica.

MARCO CAUSI (PD). Manifesta l'orientamento favorevole del suo gruppo sul disegno di legge in discussione, sottolineando, tuttavia, l'esigenza di avviare un'attività di verifica e di coordinamento dei decreti legislativi già emanati in attuazione della delega conferita al Governo dalla legge n. 42 del 2009.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

MARCO CAUSI (PD). Sottolinea infine la necessità di garantire la coerenza dei predetti decreti con la complessiva riforma del sistema fiscale.

ROBERTO SIMONETTI (LNP). Nel manifestare l'orientamento favorevole del suo gruppo sul disegno di legge in discussione, del quale richiama il contenuto, rammenta lo stato di attuazione della delegazione legislativa prevista dalla legge n. 42 del 2009 in materia di federalismo fiscale, sottolineando la condivisibile esigenza di garantire il tempo necessario per un'adeguato approfondimento delle complesse problematiche sottese ai provvedimenti in corso di emanazione, anche al fine di raggiungere sugli stessi il più ampio consenso parlamentare. Richiamata quindi la valenza strategica della riforma del federalismo fiscale ai fini della stessa tenuta dell'interno sistema economico, esprime Pag. XIapprezzamento per l'impostazione data dal Governo e dalla maggioranza alla predetta riforma, giudicando tuttavia condivisibile l'esigenza, rappresentata anche da esponenti delle opposizioni, di assicurare un più efficiente coordinamento delle disposizioni finora emanate.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Manifesta l'orientamento favorevole del suo gruppo sul disegno di legge in discussione, preannunziando la presentazione di proposte emendative volte ad estendere la prevista proroga di termini anche ai decreti attuativi già in fase di discussione in sede parlamentare.

AMEDEO CICCANTI (UdCpTP). Nell'esprimere un giudizio fortemente critico sulla riforma del federalismo fiscale, ne sottolinea le gravi ed insanabili criticità realizzative a fronte degli annunci fatti dal Governo e dalla maggioranza in sede di campagna elettorale; ritiene infatti che il modello di federalismo fiscale prefigurato dalla legge n. 42 del 2009 si discosti significativamente da quello preannunziato agli elettori, paventando altresì le gravose conseguenze per gli enti locali derivanti dall'entrata a regime del sistema dei costi e dei fabbisogni standard, con inaccettabili ricadute sul piano sociale, segnatamente nelle regioni del Mezzogiorno. Nell'invitare quindi i rappresentanti delle altre forze di opposizione a riflettere sull'atteggiamento indulgente da loro mantenuto in sede di valutazione dei decreti attuativi, giudica opportuna, benché tardiva, la proroga di termini recata dal provvedimento in discussione, sul quale manifesta l'orientamento favorevole del suo gruppo, stigmatizzando peraltro la caparbietà del Governo nel difendere una riforma che reputa vessatoria per le famiglie.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che i relatori ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

Organizzazione dei tempi di esame dei disegni di legge di ratifica.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per l'esame dei disegni di legge di ratifica iscritti all'ordine del giorno è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

Discussione del disegno di legge di ratifica S. 2538: Convenzione di Oslo sulla messa al bando delle munizioni a grappolo, nonché norme di adeguamento dell'ordinamento interno (approvato dal Senato) (A.C. 4193 ed abbinate).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

FRANCO NARDUCCI (PD), Relatore. Illustra le principali finalità del disegno di legge di ratifica ed esecuzione della Convenzione di Oslo sulla messa al bando delle munizioni a grappolo, delle quali richiama i devastanti effetti sulla popolazione civile, non circoscritti alla mera durata dei conflitti armati. Nell'osservare, al riguardo, che le predette munizioni violano il principio di distinzione e il divieto di attacchi indiscriminati contenuti nel primo Protocollo addizionale alle Convenzioni di Ginevra, sollecita la tempestiva ratifica della Convenzione in oggetto, auspicando che cessino al più presto le attività di sostegno finanziario, da parte di enti economici privati, alle imprese produttrici di tali strumenti bellici.

STEFANIA GABRIELLA ANASTASIA CRAXI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Auspica la sollecita ratifica della Convenzione in discussione, che consentirà al Governo italiano di annunciare all'Assemblea degli Stati-parte, prevista per il prossimo mese di settembre a Beirut, il compimento di questo significativo passaggio da parte dell'Italia, esprimendo soddisfazione per il sostegno unanime delle forze parlamentari al disegno di legge di ratifica in esame.

Pag. XII

ENRICO PIANETTA (PdL). Ricordati gli effetti devastanti sulla popolazione civile e soprattutto sui bambini della deflagrazione delle munizioni a grappolo, richiama l'obiettivo raggiunto dal cosiddetto processo di Oslo, che ha permesso di approdare ad un atto internazionale giuridicamente vincolante volto a promuovere il divieto assoluto di impiego, fabbricazione, acquisto e conservazione delle munizioni a grappolo, sottolineando la rilevanza internazionale della ratifica della Convenzione di Oslo.

AUGUSTO DI STANISLAO (IdV). Nel richiamare le imprescindibili esigenze umanitarie e i fondamentali principi di civiltà sottesi alla Convenzione di Oslo del 2008, osserva che l'Italia è stata tra i principali produttori ed esportatori di munizioni a grappolo e che recentemente ha limitato la destinazione di fondi alle operazioni di bonifica dei territori dalle mine antiuomo e all'assistenza delle vittime. Nel rilevare altresì che importanti gruppi finanziari ed economici italiani hanno investito ingenti risorse in tali produzioni, giudica positiva, anche se tardiva, la ratifica del predetto accordo internazionale, preannunziando al riguardo il voto favorevole del suo gruppo.

ANDREA SARUBBI (PD). Sottolineata l'importanza della Convenzione in discussione, volta a proibire l'uso, lo stoccaggio e la produzione di munizioni a grappolo, ne richiama le condivisibili finalità, invitando peraltro il Governo ad attivarsi in ambito internazionale al fine di sollecitare altri Paesi in tale direzione. Nel preannunziare la presentazione di specifici ordini del giorno, lamenta l'esiguità delle risorse stanziate, rilevando la necessità che la Banca d'Italia vigili sul finanziamento di tali produzioni da parte di istituti di credito.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.

FRANCO NARDUCCI (PD), Relatore. Rinunzia alla replica.

STEFANIA GABRIELLA ANASTASIA CRAXI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Rinunzia alla replica.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione del disegno di legge di ratifica S. 2517: Accordo di cooperazione culturale con il Governo dello Stato del Qatar (approvato dal Senato) (A.C. 4248).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

PAOLO CORSINI (PD), Relatore. Illustra i contenuti del disegno di legge di ratifica in discussione, richiamando anzitutto il proficuo e condiviso lavoro svolto in sede referente. Sottolinea, quindi, la rilevanza dell'Accordo in esame, attesa l'importanza strategica del Qatar per la positiva soluzione delle crisi politiche in Medio Oriente. Auspica infine la sollecita ratifica dell'Accordo in discussione.

STEFANIA GABRIELLA ANASTASIA CRAXI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Sottolinea la rilevanza del provvedimento in esame, anche in considerazione della recente nomina di un addetto culturale con sede in Abu Dabi.

ENRICO PIANETTA (PdL). Nel ricordare la rilevanza strategica e politica del Qatar, la cui azione diplomatica è particolarmente dinamica e pregevole sia in Medio Oriente sia nel Maghreb, osserva che la ratifica dell'Accordo di cooperazione culturale con il predetto Paese risponde all'esigenza di tutelare fondamentali interessi nazionali presenti nelle suddette regioni e riveste pertanto una valenza squisitamente politica.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Richiama gli aspetti salienti dell'Accordo in discussione, che risponde all'esigenza di sanare una lacuna esistente sul versante culturale delle relazioni bilaterali fra i Paesi contraenti, Pag. XIIIsottolineando la crescente importanza del Qatar in ambito internazionale; preannunzia, quindi, il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in discussione.

FRANCO NARDUCCI (PD). Preannunzia il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.

PAOLO CORSINI (PD), Relatore. Auspica la sollecita approvazione del disegno di legge di ratifica in discussione.

STEFANIA GABRIELLA ANASTASIA CRAXI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Si associa all'auspicio di una sollecita approvazione del disegno di legge di ratifica.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione del disegno di legge di ratifica S. 2516: Convenzione con la Repubblica del Libano per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni fiscali (approvato dal Senato) (A.C. 4249).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

FRANCO NARDUCCI (PD), Vicepresidente della III Commissione. In sostituzione del relatore, illustra gli aspetti più qualificanti della Convenzione in discussione, volta in particolare a consentire l'introduzione negli ordinamenti dei Paesi contraenti di strumenti atti a garantire agli operatori idonee condizioni per operare nell'economia libanese, dinamica e in fase di sviluppo, evitando doppie imposizioni fiscali ed assicurando nel contempo un più efficace contrasto all'evasione fiscale.

STEFANIA GABRIELLA ANASTASIA CRAXI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Nel sottolineare la rilevanza di una Convenzione che consolida le relazioni bilaterali fra i Paesi contraenti, ritiene che tale strumento potrà incentivare la presenza di imprese italiane in Libano, ricordando altresì come quest'ultimo stia ampliando le proprie relazioni economiche con alcuni Stati dell'Unione europea.

ENRICO PIANETTA (PdL). Evidenziate le complesse vicende che nei decenni scorsi hanno interessato il Libano, sottolinea l'ingente presenza di imprese italiane in tale Paese, richiamando gli aspetti salienti della Convenzione in discussione, che potrà favorire un ulteriore miglioramento dei rapporti bilaterali tra gli Stati contraenti; auspica pertanto la sollecita approvazione del relativo disegno di legge di ratifica.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Nel condividere l'opportunità di ratificare, pur con notevole ritardo, la Convenzione in discussione, della quale richiama l'alto valore diplomatico, sottolinea la dinamicità della nascente economia libanese, nella quale gli operatori italiani potranno muoversi più agevolmente grazie all'eliminazione delle doppie imposizioni. Preannunzia infine il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame.

PAOLO CORSINI (PD). Nel preannunciare il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica di una Convenzione che presenta un dispositivo sostanzialmente consolidato, ricorda il ruolo svolto dall'Italia nel contesto del Mediterraneo, in particolare nell'ambito della missione UNIFIL II, evidenziando altresì la dinamicità economica del Libano e la significativa presenza in quel territorio di quote di mercato nazionali.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.

FRANCO NARDUCCI (PD), Vicepresidente della III Commissione. Constata Pag. XIVl'ampia condivisione registratasi sul disegno di legge di ratifica in discussione, del quale auspica la sollecita approvazione.

STEFANIA GABRIELLA ANASTASIA CRAXI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Esprime apprezzamento per l'impegno profuso dagli uffici del Ministero degli affari esteri in vista della ratifica della Convenzione in esame e di altri importanti atti internazionali.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Mercoledì 18 maggio 2011, alle 10,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 83).

La seduta termina alle 19,20.