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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 574 di lunedì 23 gennaio 2012

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

La seduta comincia alle 15,05.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 18 gennaio 2012.

I deputati in missione sono trentotto.

Proposta di trasferimento a Commissione in sede legislativa di proposte di legge.

PRESIDENTE. Comunica che sarà iscritto all'ordine del giorno della seduta di domani il trasferimento alla IX Commissione in sede legislativa delle proposte di legge nn. 3901 e 4663, recanti rispettivamente modifiche all'articolo 173 del decreto legislativo n. 285 del 1992, in materia di uso di apparecchi radiotelefonici durante la guida e norme in materia di circolazione stradale nelle aree aeroportuali.

Proposta di assegnazione a Commissione in sede legislativa di una proposta di legge.

PRESIDENTE. Comunica che sarà iscritta all'ordine del giorno della seduta di domani l'assegnazione alla VII Commissione in sede legislativa della proposta di legge n. 4805, recante disposizioni per la valorizzazione e la promozione turistica della valli e dei comuni montani sede dei Giochi olimpici invernali «Torino 2006».

Discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 216 del 2011: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative (A.C. 4865-A).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

GIANCLAUDIO BRESSA (PD), Relatore per la I Commissione. Lamentato preliminarmente il reiterato utilizzo dello strumento del decreto-legge volto a prorogare i termini previsti da disposizioni legislative, emblematico di un modo disordinato ed inefficace di legiferare, dà atto alle Commissioni di aver svolto un proficuo lavoro su disposizioni connotate da intrinseca debolezza. Illustra quindi le parti di competenza della I Commissione del provvedimento d'urgenza in discussione, soffermandosi, in particolare, sulle norme inerenti l'assunzione di personale a tempo indeterminato nell'ambito dei limiti previsti per il turn over e sulle misure concernenti la proroga di una serie di termini di interesse dell'amministrazione della difesa, nonché in materia di politica estera e di infrastrutture e trasporti.

GIOACCHINO ALFANO (PdL), Relatore per la V Commissione. Illustra il contenuto del provvedimento d'urgenza in discussione per le parti di competenza della V Commissione, associandosi alle considerazioni svolte dal relatore Bressa in ordine al ricorso ai decreti-legge recanti proroghe di termini. Richiama, in particolare, le disposizioni previste nell'articolo 6, concernenti la materia degli ammortizzatori sociali e del lavoro occasionale, nell'articolo 12, relativo alla concessione della miniera di carbone del Sulcis, nell'articolo 20, Pag. IVche dispone la conservazione in bilancio delle somme derivanti dal Fondo per il 5 per mille dell'IRPEF, nonché nell'articolo 29, che proroga una serie di termini in materia fiscale.

PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si riserva di intervenire in replica.

RENATO CAMBURSANO (Misto). Pur reputando il contenuto del decreto-legge in discussione semplificato rispetto ad omologhi provvedimenti adottati in passato, osserva come il costante ricorso allo strumento della proroga dei termini legislativi confermi la sostanziale incapacità di tradurre in norme attuative le misure varate dal Parlamento, sottolineando peraltro l'opportunità di promuovere un'attenta verifica preventiva sulla effettiva possibilità di attuare le suddette disposizioni. Nel ritenere altresì che l'organismo indipendente previsto dal disegno di legge costituzionale di modifica dell'articolo 81 della Costituzione possa rappresentare un valido strumento per una corretta valutazione dell'impatto delle norme legislative sulla finanza pubblica, richiama le finalità recate, in particolare, dagli articoli 6, 11, 19, 20, 22 e 25 del provvedimento d'urgenza in esame, giudicando del tutto prioritario pervenire ad una drastica riduzione dell'utilizzo dei decreti-legge di proroga di termini previsti da disposizioni legislative.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Pur esprimendo un giudizio complessivamente positivo sul provvedimento d'urgenza in discussione, esprime tuttavia forti riserve su talune disposizioni, come quelle concernenti i rimborsi per le elezioni regionali del Molise e le risorse destinate al comune di Pietrelcina, di evidente carattere localistico, le indennità corrisposte ai titolari di alcuni enti, gli investimenti per la creazione di prefetture nelle province di nuova costituzione, nonché il condono previsto dall'articolo 28-bis e la proroga contenuta nell'articolo 6-bis. Preannunzia, infine, il voto favorevole del suo gruppo, ove il decreto-legge non sia oggetto di modifiche peggiorative.

GIUSEPPE GIULIETTI (Misto). Sottolineata preliminarmente la necessità di rendere effettiva l'attuazione dell'articolo 21 della Costituzione, al fine di ampliare l'accesso ai nuovi alfabeti, preannunzia che sosterrà ogni provvedimento volto a ridurre le distanze sociali e ad alleviare qualsiasi forma di disagio, sottolineando altresì la necessità di promuovere disposizioni finalizzate alla liberalizzazione del settore delle comunicazioni, in particolare attraverso la previsione di un'asta delle frequenze e di un assetto autonomo della RAI. Nell'invitare quindi il Governo ad attivarsi fattivamente sulle problematiche inerenti l'editoria e l'emittenza, premiando le nuove esperienze produttive nel settore della multimedialità, prospetta l'esigenza di non modificare surrettiziamente l'articolo 41 della Costituzione e di avviare un'approfondita riflessione sull'articolo 18 della legge comunitaria 2011.

CESARE DAMIANO (PD). Nel ricordare l'impegno profuso del suo gruppo per rendere più equa e graduale la riforma in materia pensionistica varata dal Governo, richiama i parziali risultati conseguiti in tale direzione nell'ambito del decreto-legge in discussione, anche alla luce del parere espresso dalla XI Commissione. Auspica, quindi, che nel prosieguo del dibattito vengano recepite le proposte emendative volte, tra l'altro, ad estendere il previgente regime pensionistico ad una platea più ampia di lavoratori.

SABINA FABI (LNP). Nel rilevare preliminarmente che l'adozione di provvedimenti di proroga di termini è sintomo del malfunzionamento della pubblica amministrazione e costituisce ormai un problema intrinseco del sistema legislativo, ritiene che il decreto-legge in esame presenti, oltre a disposizione doverose e utili, misure nebulose e contraddittorie, pur sottolineandone la portata finanziaria molto contenuta. Auspica, pertanto, l'accoglimento di proposte migliorative del testo che saranno presentate dal suo gruppo.

MARCO FEDI (PD). Assicurato preliminarmente il pieno sostegno del suo Pag. Vgruppo al Governo, ricorda che il decreto-legge in discussione prevede importanti modifiche di norme in scadenza. Nel rammentare, quindi, di aver indicato le criticità riguardanti le politiche per gli italiani nel mondo, sottolinea la necessità di una maggiore equità fiscale, anche mediante analoghe detrazioni, che garantisca pari dignità a tutti i lavoratori italiani, ovunque vivano, ringraziando l'onorevole Di Biagio per l'impegno profuso in tal senso. Richiamati, inoltre, i drastici tagli subiti dal Ministero degli affari esteri, con inevitabili conseguenze negative sulla cooperazione allo sviluppo e sulle politiche per le comunità di italiani nel mondo, evidenzia la drammatica situazione dell'editoria in lingua italiana, auspicando infine un riesame del trattamento economico del personale diplomatico.

RENZO LUSETTI (UdCpTP). Manifesta preliminarmente perplessità circa l'adozione di provvedimenti di proroga di termini, contenenti sovente disposizioni frammentarie, disomogenee e microsettoriali, rilevando peraltro che la prassi di utilizzare lo strumento del decreto-legge non consente adeguati ed approfonditi tempi di esame. Nell'auspicare pertanto in futuro un uso oculato e misurato di simili provvedimenti, esprime un giudizio positivo sulle singole disposizioni contenute nel decreto-legge in esame, sottolineando in particolare la snellezza e la razionalità complessiva del testo rispetto ad analoghi provvedimenti di proroga presentati dal precedente Esecutivo e riconfermando il convinto sostegno del suo gruppo all'attuale Governo.

ROLANDO NANNICINI (PD). Nel ritenere necessaria la proroga prevista dall'articolo 2 del decreto-legge in discussione, giudica insufficiente lo schema di decreto legislativo per il riordino degli enti vigilati dal Ministero della salute, invitando il Governo ad una rivisitazione che preveda l'unificazione di organismi con analoghe funzioni e conferisca ad alcuni di essi poteri di indirizzo e controllo. Osservato, quindi, che il proficuo lavoro svolto in Commissione ha consentito di migliorare il testo dell'articolo 6 in materia pensionistica, sottolinea la necessità di precisare che le disposizioni recate dall'articolo 13-bis sono riferite esclusivamente al demanio lacuale e portuale.

AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-G.Sud-PPA). Nel ritenere il reiterato utilizzo dello strumento legislativo cosiddetto milleproroghe, emblematico dell'inefficacia della pubblica amministrazione nel dare attuazione alle leggi approvate dal Parlamento, esprime tuttavia un giudizio complessivamente positivo sul provvedimento d'urgenza in esame, manifestando particolare apprezzamento, tra l'altro, per l'articolo 1, recante proroghe in materia di assunzione di giovani docenti universitari, nonché per gli articoli 2, 3, 5 e 6 che prevedono proroghe in materia di lavoro, di riordino della Croce rossa italiana, di verifiche sismiche e di impianti di termovalorizzazione. Giudica altresì condivisibile l'articolo 11, in materia di infrastrutture e trasporti, esprimendo, tuttavia, motivate riserve sui commi 5 e 6; segnala, al riguardo, la necessità di dare piena attuazione all'Agenzia per le infrastrutture stradali e autostradali, nonché di assicurare un effettivo controllo di importanti aziende quali ANAS e Ferrovie dello Stato.

ORIANO GIOVANELLI (PD). Nel giudicare necessaria una riflessione sullo strumento dei decreti-legge recanti proroghe di termini, che contengono spesso norme di carattere eterogeneo e clientelare, esprime apprezzamento per la previsione inserita nel provvedimento d'urgenza in discussione di verificare le eventuali eccedenze di personale solo alla fine del processo di riorganizzazione degli enti previdenziali già disposto dall'ultima manovra. Nel ritenere, quindi, che l'INPS non dovrebbe procedere a nuove assunzioni nelle more del suddetto processo, auspica l'approvazione di un ordine del giorno in tal senso. Pur rilevando, inoltre, che le disposizioni concernenti gli enti locali presentano aspetti positivi, segnatamente in materia di servizi educativi, proroga degli Pag. VIsfratti e trasporto pubblico locale, osserva che le tematiche economiche e finanziarie non dovrebbero essere confuse con quelle ordinamentali.

MARIO TASSONE (UdCpTP). Dato preliminarmente atto del proficuo lavoro svolto dalle Commissioni di merito nell'esame di un provvedimento multiforme alla cui elefantiasi legislativa ha contribuito la recente storia istituzionale, esprime compiacimento per il superamento della logica tradizionalmente sottesa all'adozione delle proroghe dei termini previsti da disposizioni legislative, riconducibili in passato ad automatici adempimenti di ordine tecnico-legislativo delle inefficienze amministrative e delle insufficienze normative. Formula, tuttavia, rilievi critici in ordine all'articolo 11, giudicando inadeguate e insoddisfacenti le norme sull'Agenzia per le infrastrutture stradali e autostradali ed evidenziando la necessità di un più incisivo controllo pubblico sull'ANAS. Rivendica, infine, al proprio gruppo il merito di avere contribuito al miglioramento del testo attraverso specifiche iniziative emendative.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Evidenziato il carattere eterogeneo e clientelare delle disposizioni recate dal decreto-legge in discussione, che peraltro contiene impropriamente anche norme di carattere finanziario, manifesta perplessità sulla sanatoria delle affissioni abusive e sulla mancata dismissione di taluni enti inutili. Sottolineata, quindi, la drammatica condizione del sistema universitario, invita il Governo a rimuovere il blocco del turn over previsto per tale settore e a dare attuazione al piano straordinario dell'università di cui alla legge n 240 del 2010, giudicando infine necessario avviare la stabilizzazione dei lavoratori precari nella scuola.

DAVID FAVIA (IdV). Rileva che anche il nuovo Governo, di spessore tecnico, non ha rinunziato ad inserire nel tradizionale ed abusato strumento legislativo del «milleproroghe» norme-mancia, spesso di carattere localistico, stigmatizzando, in particolare, le disposizioni in materia di indennità corrisposte ai titolari di alcuni enti, di gestione degli enti locali, di esercizio in forma associata delle funzioni dei piccoli comuni, nonché le norme in tema di provvidenze disposte a favore dei territori alluvionati e di ulteriori proroghe di reiterati commissariamenti. Nel preannunziare, quindi, la presentazione da parte del suo gruppo di specifiche proposte emendative, anche con riferimento alla materia della difesa e dei COCER, esprime severe critiche sulle norme riguardanti Ferrovie dello Stato e ANAS SpA. Nel manifestare, altresì, indignazione per l'ulteriore proroga in materia di verifiche sismiche, evidenzia la gravità delle lacune normative dell'ordinamento in tale ambito.

FRANCO NARDUCCI (PD). Nel rilevare come l'Esecutivo abbia mostrato un nuovo e migliore approccio nel predisporre talune misure di proroga di termini, tenendo finalmente conto delle esigenze di equità e giustizia sociale, ritiene che l'attenzione prestata alle necessità dei cittadini italiani residenti all'estero, pur costituendo un segnale positivo, non possa ritenersi sufficiente, essendo state disattese le aspettative di molti connazionali che prestano il proprio lavoro fuori dai confini nazionali. Auspica pertanto che nel prosieguo dell'iter del provvedimento siano approvate talune modifiche volte a prorogare le detrazioni per carichi di famiglia in favore dei predetti cittadini, nonché ad estendere la franchigia fiscale per i lavoratori transfrontalieri di nazionalità italiana.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che i relatori rinunziano alla replica.

GIANFRANCO POLILLO, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Nel ringraziare i deputati intervenuti, assicura che il Governo terrà nella massima considerazione i rilievi da essi formulati.

Pag. VII

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione congiunta del disegno di legge: Legge comunitaria 2011 (A.C. 4623-A) e della Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2010 (Doc. LXXXVII, n. 4).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione congiunta sulle linee generali.

MARIO PESCANTE (PdL), Relatore sul disegno di legge n. 4623-A. Evidenziato preliminarmente il tardivo iter del provvedimento in discussione, manifesta apprezzamento per il carattere snello e non eterogeneo del disegno di legge comunitaria, nonché per il rapido e approfondito lavoro svolto in sede referente. Nel dare quindi conto delle principali direttive recepite nell'ordinamento interno, illustra il contenuto degli articoli del provvedimento in discussione e delle modifiche apportate al testo nel corso dell'iter in Commissione, auspicando, infine, la sollecita approvazione del disegno di legge

BENEDETTO FRANCESCO FUCCI (PdL), Relatore sul Doc. LXXXVII, n. 4. Nell'illustrare talune novità legislative intervenute nella disciplina relativa alla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, si sofferma sugli atti che hanno sostituito la precedente Relazione sulla partecipazione del nostro Paese alle politiche comunitarie, e segnatamente sui contenuti delle Relazioni consuntiva e preventiva. Nel rilevare come le predette novità impongano una sostanziale revisione del procedimento legislativo del disegno di legge comunitaria, a suo avviso ormai superato, richiama talune criticità emerse con riferimento ai contenuti della Relazione consuntiva, che non dà pienamente conto delle iniziative assunte dal Parlamento italiano. Esprime quindi l'auspicio che l'Assemblea valuti l'opportunità di forme di valorizzazione del nuovo strumento rappresentato dalla predetta Relazione consuntiva.

PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si riserva di intervenire in replica.

GAETANO PORCINO (IdV). Manifestato apprezzamento per la celerità dell'iter parlamentare del provvedimento in discussione, del quale richiama gli aspetti salienti, auspica l'accoglimento di proposte emendative presentate dal suo gruppo riguardanti, in particolare, il mondo del web e la tutela del diritto d'autore. Giudica inoltre in gran parte condivisibile il contenuto della Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, lamentando tuttavia che la stessa non dà puntualmente conto del seguito dato e delle iniziative assunte in relazione ai pareri, alle osservazioni e agli atti di indirizzo delle Camere. Auspica infine che nella risoluzione che sarà sottoposta all'esame dell'Assemblea si privilegi la valorizzazione di tale Relazione.

ANTONIO RAZZI (PT). Rilevato il forte ritardo con cui si è proceduto all'approvazione in via definitiva del disegno di legge comunitaria per il 2010, il cui iter ritiene debba essere oggetto di un'incisiva riforma, sottolinea come spetti al precedente Esecutivo il merito di aver stabilito che il termine per l'esercizio della delega legislativa non possa superare i termini per il recepimento delle relative direttive comunitarie, ponendo in tal modo il Paese al riparo da onerose procedure di infrazione. Richiama inoltre le rilevanti novità intervenute nel processo di partecipazione dell'Italia alle politiche dell'Unione europea, che a suo avviso contribuiranno a rafforzare le istituzioni comunitarie e a responsabilizzare in misura maggiore il Parlamento.

MASSIMO POMPILI (PD). Richiamata la funzione istituzionale della legge comunitaria nel processo di adeguamento dell'ordinamento Pag. VIIIinterno al diritto comunitario, ne sollecita il rispetto della tempistica annuale, auspicando un comune impegno di Governo e Parlamento in tal senso, anche al fine di evitare contenziosi giurisdizionali con l'Europa. Nel manifestare, quindi, compiacimento per la rigorosa osservanza da parte del Governo del «contenuto proprio» del disegno di legge comunitaria, richiama il distorto e strumentale utilizzo della predetta fonte legislativa da parte del precedente Esecutivo e delle forze politiche che lo sostenevano, al fine di introdurre surrettiziamente nell'ordinamento eterogenee e non condivisibili misure omnibus. Espressa quindi soddisfazione per i miglioramenti apportati al testo originario dalla Commissione di merito, manifesta l'orientamento favorevole del suo gruppo al provvedimento, preannunziando peraltro la presentazione di specifiche proposte emendative, con particolare riferimento alla tutela dei minori vittime del reato di tratta di esseri umani e alla piena estensione ai padri del diritto al congedo parentale.

RENATO CAMBURSANO (Misto). Nell'associarsi ai rilievi critici per il ritardo con il quale il Parlamento esamina il disegno di legge comunitaria, esprime soddisfazione per il recepimento di talune direttive riguardanti, in particolare, le modalità di fatturazione e l'esigibilità dell'IVA, la trasparenza degli strumenti finanziari e gli obblighi previsti per le attività industriali particolarmente inquinanti. Manifesta inoltre perplessità per l'accoglimento solo parziale della disciplina europea in materia di transazioni commerciali, che non consentirà di risolvere l'annoso problema dei ritardi nei pagamenti delle pubbliche amministrazioni, causando numerose difficoltà alle attività imprenditoriali nel nostro Paese.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione congiunta sulle linee generali e prende atto che i relatori ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Avverte altresì che è stata presentata la risoluzione Fucci n. 6-00103, riferita alla relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea.
Rinvia quindi il seguito del dibattito ad altra seduta.

In morte dell'onorevole Francesco De Carli.

PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore dei familiari dell'onorevole Francesco De Carli, recentemente scomparso.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Martedì 24 gennaio 2012, alle 11,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 59).

La seduta termina alle 19,50.