Camera dei deputati

Vai al contenuto

Sezione di navigazione

Menu di ausilio alla navigazione

Cerca nel sito

MENU DI NAVIGAZIONE PRINCIPALE

Vai al contenuto

Per visualizzare il contenuto multimediale è necessario installare il Flash Player Adobe e abilitare il javascript

Strumento di esplorazione della sezione Lavori Digitando almeno un carattere nel campo si ottengono uno o più risultati con relativo collegamento, il tempo di risposta dipende dal numero dei risultati trovati e dal processore e navigatore in uso.

salta l'esplora

Resoconti delle Giunte e Commissioni

Resoconto della XI Commissione permanente
(Lavoro pubblico e privato)
XI Commissione

SOMMARIO

Giovedì 29 gennaio 2009


UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

INTERROGAZIONI:

5-00781 Cazzola: Richiesta di mantenimento degli attuali livelli occupazionali da parte della Ales Spa ... 94
ALLEGATO 1 (Testo della risposta) ... 99

5-00841 Fedriga: Sull'incidente nello stabilimento siderurgico Ferriera del gruppo Severstal-Lucchini ... 95
ALLEGATO 2 (Testo della risposta) ... 101

5-00845 Damiano: Sulla salvaguardia del posto di lavoro dei dipendenti di Eutelia ... 95
ALLEGATO 3 (Testo della risposta) ... 104

5-00812 Mosca: Coordinamento del sistema di formazione professionale con i programmi comunitari ... 96
ALLEGATO 4 (Testo della risposta) ... 106

ATTI DEL GOVERNO:

Proposta di nomina del dottor Giuseppe Stanghini a componente della Commissione di vigilanza sui fondi pensione (COVIP). Nomina n. 30 (Esame e rinvio) ... 96

INDAGINE CONOSCITIVA:

Indagine conoscitiva sull'assetto delle relazioni industriali e sulle prospettive di riforma della contrattazione collettiva (Rinvio del seguito dell'esame del documento conclusivo) ... 98

XI Commissione - Resoconto di giovedì 29 gennaio 2009


Pag. 94


UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Giovedì 29 gennaio 2009.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 10.20 alle 10.40.

INTERROGAZIONI

Giovedì 29 gennaio 2009. - Presidenza del presidente Stefano SAGLIA. - Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali, Pasquale Viespoli.

La seduta comincia alle 10.40.

5-00781 Cazzola: Richiesta di mantenimento degli attuali livelli occupazionali da parte della Ales Spa.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Giuliano CAZZOLA (PdL) si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta del Governo, non tanto per le argomentazioni illustrate dal sottosegretario Viespoli, che ringrazia per la disponibilità mostrata nel seguire la vicenda descritta nell'interrogazione in titolo, quanto per le oggettive difficoltà ed incertezze - anche dal punto


Pag. 95

di vista della disciplina legislativa - che emergono dalla situazione occupazionale dell'azienda Ales Spa, che necessariamente richiederanno la predisposizione di una soluzione complessa ed articolata.
Auspica quindi che il Governo possa continuare nella sua attività di verifica ed approfondimento in ordine alle ricadute occupazionali della crisi aziendale in atto, anche in ragione della particolare tipologia di lavoratori coinvolti in tale situazione - lavoratori socialmente utili - e dell'area geografica interessata da tale vicenda, che è già stata colpita da eventi economici e sociali assai pregiudizievoli.

5-00841 Fedriga: Sull'incidente nello stabilimento siderurgico Ferriera del gruppo Severstal-Lucchini.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Massimiliano FEDRIGA (LNP), nel ringraziare il rappresentante del Governo, si dichiara soddisfatto della risposta, pur sottolineando la necessità di un approfondimento circa le reali intenzioni dell'azienda, descritta nell'interrogazione, di investire sul territorio sotto il profilo della sicurezza sui luoghi di lavoro e del rispetto dei vincoli ambientali, dando seguito anche ad una risoluzione sull'argomento recentemente approvata, all'unanimità, dalla VIII Commissione della Camera. Ritiene, infatti, che gli impianti dello stabilimento siderurgico Ferriera - anche per questioni relative ad esigenze di riconversione ambientale - presentino caratteristiche molto peculiari, che fanno emergere gravi carenze sotto l'aspetto fondamentale della tutela della salute dei lavoratori e dei cittadini di fronte al rischio di infortuni sul luogo di lavoro e, più in generale, dell'inquinamento atmosferico.

5-00845 Damiano: Sulla salvaguardia del posto di lavoro dei dipendenti di Eutelia.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Rolando NANNICINI (PD), cofirmatario dell'interrogazione in titolo, si dichiara soddisfatto della risposta solo nella misura in cui essa fa riferimento, necessariamente, ad una fase iniziale di ricognizione della problematica affrontata nell'atto di sindacato ispettivo, riservandosi tuttavia di valutare in futuro l'effettiva attuazione degli impegni assunti dal Governo. Ritiene infatti che Eutelia, società di grande importanza strategica nel settore delle telecomunicazioni, che ha consolidato negli anni la sua posizione attraverso l'acquisizione di alcune aziende già operanti nel medesimo campo, abbia posto in essere un comportamento quantomeno ambiguo rispetto alla crisi aziendale in atto e all'impegno assunto in merito all'applicazione di un contratto di solidarietà stipulato - con le organizzazioni sindacali e con il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali - per tutelare più di duemila lavoratori impiegati in quell'impresa.
Nel ricordare che gli stessi dipendenti coinvolti nella vicenda, in esecuzione di tale accordo, hanno accettato una riduzione dello stipendio al fine di mantenere il proprio posto di lavoro, fa notare che non sembra possa ritenersi giustificabile la decisione della società di dismettere il settore IT Information Technology, che ha visto messa a repentaglio la sua stessa sopravvivenza, oltre che numerosi posti di lavoro. Auspica al riguardo che il Governo, al fine di far avvertire ai lavoratori coinvolti la presenza dello Stato, possa attivarsi per garantire il rispetto del contratto di solidarietà citato, facilitando altresì la definizione di un nuovo piano industriale e l'avvio di un tavolo nazionale di discussione per la situazione occupazionale, in relazione al quale fa notare che le istituzioni locali della regione Toscana hanno


Pag. 96

già dichiarato di essere disponibili a collaborare. Ritiene, infine, che in quella sede potrà essere più efficacemente affrontato il rilevante problema che concerne la selezione delle committenze nel settore pubblico.

5-00812 Mosca: Coordinamento del sistema di formazione professionale con i programmi comunitari.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Alessia Maria MOSCA (PD), nel ricordare che nella scorsa settimana la Commissione ha deliberato di riferire favorevolmente alla XIV Commissione sul programma legislativo della Commissione europea e sul programma delle Presidenze, sollecitando il Governo a muoversi nel rispetto degli indirizzi definiti in sede comunitaria anche in materia di mobilità di lavoro (settore nel quale l'Italia è agli ultimi posti a livello europeo), rileva che l'adesione ad Europass, il sistema di certificazione della formazione utile a garantire la circolazione dei professionisti nell'area dell'Unione europea, si scontra con le decisioni recentemente assunte dall'attuale Esecutivo in materia di formazione professionale. Ritiene, infatti, che vadano nella direzione contraria a quella indicata dalle istituzioni europee sia la proposta del Ministro Sacconi, contenuta nel cosiddetto «Libro verde», di circoscrivere lo svolgimento delle attività di formazione all'interno dell'azienda - determinando così un svilimento della loro valenza di ammortizzatore sociale funzionale alla riqualificazione professionale del lavoratore in attesa di un nuovo impiego - sia i tagli all'istruzione e alla ricerca decisi con gli ultimi provvedimenti di natura finanziaria adottati dal Governo.
Fa inoltre notare che - a fronte di un processo europeo tendente ad operare una standardizzazione dei criteri di formazione - in Italia, secondo quanto si evince dal contenuto del disegno di legge sul «federalismo fiscale» attualmente all'esame del Parlamento, si assiste invece ad un progressivo decentramento delle funzioni e delle competenze verso gli enti territoriali, che sembrerebbe contrastare con l'obiettivo, indicato a livello continentale, del coordinamento del sistema della formazione professionale. Pur esprimendo apprezzamento per l'attivazione, presso il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, di un tavolo tecnico per la costruzione del sistema nazionale di standard minimi professionali, di riconoscimento e certificazione delle competenze e di standard formativi, sollecita il Governo a svolgere un'attenta attività di monitoraggio sull'andamento di tale tavolo di confronto istituzionale e di informarne prontamente il Parlamento, anche al fine di valorizzare pienamente le figure professionali del Paese e garantire il riconoscimento del loro percorso formativo.

Stefano SAGLIA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 11.20.

ATTI DEL GOVERNO

Giovedì 29 gennaio 2009. - Presidenza del presidente Stefano SAGLIA. - Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali, Pasquale Viespoli.

La seduta comincia alle 11.20.

Proposta di nomina del dottor Giuseppe Stanghini a componente della Commissione di vigilanza sui fondi pensione (COVIP).
Nomina n. 30
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame della proposta di nomina in titolo.

Stefano SAGLIA, presidente e relatore, illustra il profilo del candidato a componente della Commissione di vigilanza sui


Pag. 97

fondi pensione (COVIP), la cui proposta di nomina è stata da poco presentata dal Governo alle Commissioni parlamentari competenti. Segnala, in particolare, che il dottor Stanghini è dirigente regionale di una organizzazione sindacale nel settore del credito e delle assicurazioni, nonché membro di diversi organismi di gestione di fondi pensione ovvero di sorveglianza su istituti bancari e assicurativi, cariche che si presume dovranno essere abbandonate dallo stesso candidato, al momento dell'eventuale nomina.
Fa presente, pertanto, che il curriculum presentato al Parlamento risulta piuttosto ricco, anche sotto il profilo formativo. Si riserva, dunque, di valutare la proposta di nomina in esame anche alla luce del dibattito che avrà luogo nelle prossime sedute.

Maria Grazia GATTI (PD), nel dichiarare l'intenzione di non entrare nel merito della qualificazione professionale del candidato, si limita a rilevare che la proposta di nomina in esame è la nona designazione che - nella corrente legislatura - giunge in Commissione su iniziativa del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, ma è la prima nomina che il Governo presenta dopo che la XI Commissione ha posto, con l'approvazione di una risoluzione, una questione legata alla discriminazione di genere. Ricordato, infatti, che la citata risoluzione - approvata all'unanimità dalla Commissione - contiene un impegno al Ministro a prevedere che le proposte di nomina per gli enti ricadenti sotto la sua competenza tengano conto di un'equilibrata rappresentanza di genere, osserva che l'ennesima proposta di nomina di un candidato maschile prospettata dal Governo rappresenta un problema, poiché dimostra che l'atto di indirizzo adottato dalla Commissione stessa non ha avuto alcun effetto.
Per le ragioni esposte, chiede anzitutto alla presidenza di prevedere una apposita audizione della Consigliera nazionale di parità, quanto meno per acquisire le sue valutazioni - oltre che sulla proposta di nomina in esame - anche sul numero complessivo di nomine fatte dal Governo, nell'attuale legislatura, nel rispetto dei principi di parità di genere. Preannuncia, inoltre, la presentazione di una apposita mozione in Assemblea su tale tematica, auspicando che su di essa possa registrarsi un'ampia convergenza trasversale da parte di tutti i gruppi parlamentari.

Stefano SAGLIA, presidente e relatore, dichiara la piena disponibilità a sottoporre all'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella sua prossima riunione, la proposta di svolgimento di un'audizione della Consigliera nazionale di parità, precisando tuttavia che tale audizione non potrà avere ad oggetto la proposta di nomina in esame, bensì il più generale tema della parità di genere nelle nomine governative. Intende, peraltro, manifestare il proprio personale disappunto per il fatto che il Governo abbia presentato al Parlamento una nomina che non ha tenuto conto degli impegni contemplati nella risoluzione richiamata dal deputato Gatti, il cui contenuto è stato ampiamente condiviso dai gruppi rappresentati in Commissione.

Ivano MIGLIOLI (PD) si domanda se la proposta di nomina in esame rappresenti una sorta di «rimedio» rispetto alla proposta di nomina di un candidato proveniente da un'esperienza sindacale presso la UIL, che era già stata presentata dal Governo nel settembre 2008 e - pur approvata dalla XI Commissione della Camera - non aveva trovato il consenso dell'omologa Commissione del Senato. In particolare, si chiede se il Ministro competente abbia poi nominato definitivamente quel candidato ovvero se sia in corso una nuova procedura diretta a sostituirlo con la nuova candidatura presentata.

Stefano SAGLIA, presidente, conferma che la proposta di nomina in esame è diretta a completare la composizione della COVIP, mediante la nomina di un nuovo candidato in sostituzione del precedente candidato, evocato dal deputato Miglioli, il


Pag. 98

quale non è stato definitivamente designato dal Governo.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 11.30.

INDAGINE CONOSCITIVA

Giovedì 29 gennaio 2009. - Presidenza del presidente Stefano SAGLIA.

La seduta comincia alle 11.30.

Indagine conoscitiva sull'assetto delle relazioni industriali e sulle prospettive di riforma della contrattazione collettiva.
(Rinvio del seguito dell'esame del documento conclusivo).

Stefano SAGLIA, presidente, avverte che l'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella riunione odierna, ha convenuto di sospendere provvisoriamente l'esame della proposta di documento conclusivo e di richiedere l'intesa del Presidente della Camera per una breve proroga del termine dell'indagine conoscitiva in titolo, al fine di avviare un nuovo ciclo di audizioni, che consenta di fare il punto sull'accordo quadro sulla riforma degli assetti contrattuali appena siglato da Governo e parti sociali.

La Commissione prende atto.

Stefano SAGLIA, presidente, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 11.35.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

XI Commissione - Giovedì 29 gennaio 2009


Pag. 99


ALLEGATO 1

5-00781 Cazzola: Richiesta di mantenimento degli attuali livelli occupazionali da parte della Ales Spa.

TESTO DELLA RISPOSTA

ALES spa è una società a capitale interamente pubblico, partecipata per il 70 per cento da Italia Lavoro S.p.A. e per il restante 30 per cento dal Ministero per i beni e le attività culturali, la cui costituzione era stata autorizzata dall'articolo 20 della legge n. 196 del 1997 (Legge Treu) per «stabilizzare» una parte dei 1.800 lavoratori addetti ai lavori socialmente utili da anni assegnati al MIBAC, in cambio di contratti di sevizio quinquennali, da stipulare, ai sensi dell'articolo 10 del decreto legislativo n. 468 del 1997, con i singoli centri di spesa del Ministero, (sia periferici, Sopraintendenze ed Istituti delle Regioni Lazio e Campania, sia dell'Amministrazione centrale).
Dalla costituzione della società, intervenuta nel dicembre 1998, fino al dicembre 2005, i rapporti tra MIBAC e ALES S.p.A. sono stati disciplinati da apposita convenzione quadro, nella quale erano state fissate le modalità per l'esecuzione dei servizi, che venivano dati in affidamento diretto alla società da parte dei singoli committenti, mentre il Ministero garantiva la copertura finanziaria necessaria al pagamento dei servizi resi.
Per il triennio 2006-2008, il MIBAC, in applicazione dei principi dell'in house providing, ha provveduto all'affidamento diretto di servizi alla società, pervenendo alla stipula di un unico contratto di appalto di servizi per un corrispettivo di 14 milioni di euro annui. Il contratto prevedeva la realizzazione di 22 progetti, dei quali 16 presso il Ministero e le sedi periferiche del Lazio e 6 in Campania.
Le attività assegnate con il contratto sono quelle già in precedenza affidate: supporto amministrativo e tecnico agli Uffici; manutenzioni ordinarie, del verde e delle strutture archeologiche; servizi di sorveglianza, accoglienza e biglietteria; servizi di movimentazione presso archivi e biblioteche.
Dal punto di vista economico la società, divenuta operativa nel corso dell'anno 2000, ha registrato risultati positivi fino all'esercizio 2006, tanto da poter effettuare un aumento gratuito del capitale deliberato dall'Assemblea dei soci nell'anno 2002, portandolo da euro 2.600.000 a euro 5.616.000.
Oltre a tale aumento gratuito del capitale, alla data del 31 dicembre 2006 la società era caratterizzata da un valore di Patrimonio netto di euro 10.970.884, di cui euro 4.587.856 a titolo di riserva straordinaria, oltre a riserve legali per euro 764.684.
L'inversione di tendenza nei risultati economici aziendali, fino a quel momento positivi, si registra dal 2004 e da allora i margini di profitto sono andati progressivamente riducendosi.
L'esercizio 2008, appena concluso, vedrà confermate le previsioni economiche del giugno 2008, che indicavano un valore tendenziale di un risultato economico negativo per circa euro 1.700.000 sempre rispetto ad un fatturato di euro 14.000.000.
Sul fronte occupazionale va registrata l'iniziale stabilizzazione, attraverso la costituzione di ALES, di 386 ex LSU per attività svolte presso il MIBAC, che da allora operano presso l'Amministrazione centrale e presso Istituti periferici del Lazio e della Campania, cui se ne aggiunsero


Pag. 100

altri 600 assunti da cinque società private collegate in ATI con ALES S.p.A. e impegnate a loro volta in progetti commissionati dal Ministero.
L'attuale assetto organizzativo di ALES relativamente alle strutture impegnate nelle attività di servizi e di staff per il 2008 è così ripartito: 167 dipendenti operano nel Lazio e 263 in Campania, per un totale di 430 unità.
Il Consiglio di Amministrazione di ALES, a fronte della situazione di grave criticità in cui versa la società, e nell'impossibilità di individuare soluzioni alternative, il 6 agosto 2008 è stata costretto a deliberare la messa in mobilità del personale.
La gravità della situazione ha indotto il Ministero che rappresento a ricercare, sin da subito, ogni possibile soluzione con tutte le parti interessate ovvero il Ministero dell'economia e delle finanze, azionista unico di Italia lavoro S.p.A., la stessa Italia Lavoro e il Ministero dei beni e delle attività culturali, per analizzare le problematiche giuridiche e le prospettive di carattere finanziario del contesto in cui opera ALES S.p.A..
In primo luogo occorre tener conto che, in base ai patti parasociali sottoscritti tra MIBAC e Italia Lavoro S.p.A., all'atto della costituzione di ALES Sp.A., la partecipazione di Italia lavoro doveva essere limitata ad un quinquennio, al termine del quale doveva essere avviata una procedura di evidenza pubblica per l'individuazione di un partner privato, cessionario della quota di Italia Lavoro S.p.A., vincolato da clausole sociali di salvaguardia per l'occupazione, ma questa eventualità è stata resa impraticabile per mancanza di fondi disponibili.
Peraltro, com'è noto, in questi ultimi anni, l'istituto giuridico delle società in house e la possibilità di affidamenti diretti è stata oggetto di ripetute pronunce da parte della giurisprudenza comunitaria, la quale in termini via via più restrittivi ha escluso la possibilità di affidamenti diretti là dove non siano rispettate determinate condizioni. La stessa Corte dei Conti, con una deliberazione del 2008, che ha avuto ad oggetto, tra l'altro, la situazione delle partecipate di Italia Lavoro S.p.A. ha rilevato l'incongruità del caso di ALES, sollecitandone la dismissione da parte di Italia Lavoro e l'acquisizione da parte del MIBAC, che realizza l'affidamento in house nei confronti di ALES S.p.A.
In conclusione, l'impraticabilità di soluzioni alternative, in uno con la necessità di individuare un percorso giuridicamente corretto che, al tempo stesso, consentisse di salvaguardare i livelli occupazionali dei dipendenti di ALES, ha indotto il Governo ad elaborare una proposta emendativa (in fase di avanzato iter). La soluzione individuata, in linea con la ratio di contenimento della spesa pubblica, non comporta oneri a carico del bilancio dello Stato e prevede il trasferimento di ALES S.p.A. al Ministero dei beni e delle attività culturali, soluzione che consentirebbe l'affidamento diretto alla società, ormai in house.
Per parte sua il management aziendale, già dal settembre 2008 e anche su preciso indirizzo dei soci, ha avviato iniziative di contenimento di costi e una procedura di messa in mobilità di tutto il personale, che prevedeva però il contestuale avvio di una procedura di evidenza pubblica per l'assegnazione dei servizi attualmente affidati ad ALES SpA, nella convinzione che non sia più possibile l'affidamento diretto da parte del MIBAC alla società, alla luce delle pronunce comunitarie in materia di in house providing già citate. La tutela dei lavoratori è stata affidata ad una proroga sino al 30 giugno 2009 del contratto di servizi stipulato con ALES SpA, per il tempo necessario a consentire l'espletamento della gara medesima, e all'inserimento della clausola sociale nel bando.
La disponibilità del MIBAC a mantenere ancora per un semestre il valore dei corrispettivi del precedente anno, ha indotto l'assemblea dei soci, all'unanimità, ad approvare un progetto di ristrutturazione aziendale mirato alla ridefinizione degli organici e dei costi aziendali. Rispetto alla precedente ipotesi di messa in mobilità di tutto il personale, il provvedimento dovrebbe limitarsi ad interessare 95 unità lavorative, di cui circa 35 nel Lazio e circa 60 in Campania.


Pag. 101


ALLEGATO 2

5-00841 Fedriga: Sull'incidente nello stabilimento siderurgico Ferriera del gruppo Severstal-Lucchini.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con riferimento all'interrogazione presentata dall'Onorevole Fedriga, che prende spunto dall'incidente mortale avvenuto nello stabilimento siderurgico della Lucchini S.p.a, voglio, in primo luogo, esprimere il mio personale cordoglio per il lavoratore deceduto, e ribadire che il Governo considera la salute e la sicurezza nei posti di lavoro obiettivo di fondamentale rilevanza, nella consapevolezza della loro inscindibilità per ogni Paese civile.
La società in argomento, nel suo impianto di Servola a Trieste, svolge attività di distillazione di carbon-fossile per la produzione di coke e catrame ed altre connesse con la produzione di ghisa ed acciaio da minerali ferrosi, movimentati mediante nastri trasportatori, con l'impiego di 529 dipendenti (dati di gennaio 2009), di cui 470 (89 per cento) con contratto a tempo indeterminato.
Sulla base delle notizie trasmesse dalla competente Direzione provinciale del lavoro, sono in grado di informare che le indagini sull'incidente medesimo, con l'immediato intervento delle Forze dell'Ordine e della Procura della Repubblica, che ha delegato l'Azienda Sanitaria (SCPSAL ASS 1 Triestina Antinfortunistica) ed il Medico Legale, risultano tuttora in corso.
In proposito appare utile evidenziare che la predetta Azienda sanitaria svolge, attraverso l'organo di vigilanza istituzionale, Struttura Complessa Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SCPSAL), attività di prevenzione sul territorio della provincia di Trieste.
L'Azienda sanitaria in questione, a fronte dell'elevato rischio infortunistico presente nella società in parola, oltre ad esercitare attività di vigilanza è intervenuta stimolandone l'organizzazione interna nella direzione di una più efficace gestione della sicurezza sul lavoro. In particolare, l'attività di prevenzione primaria svolta dalla azienda medesima, nell'ultimo triennio, si è basata anche su un protocollo d'intesa, vertente sulla principale attività di lavoro della Ferriera che è quella siderurgica, firmato con l'INAIL, OO.SS e RLS/RSU Lucchini SpA, che ha coinvolto i datori di lavoro, i lavoratori tramite gli RLS e RSU, nonché le OO.SS provinciali - ad attuare l'ottica «tripartitica» della gestione della sicurezza sul lavoro.
Con tale Protocollo sono state poste le basi per l'implementazione nell'azienda di un Sistema di Gestione per la Salute e Sicurezza sul Lavoro (SGSL).
Il Ministero che rappresento, al fine di garantire in ogni luogo di lavoro, su tutto il territorio nazionale, l'uniformità della tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, attraverso il rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti diritti civili e sociali, ha posto in essere attività e interventi, che passo, sinteticamente ad illustrare, volti a contrastare e prevenire il fenomeno infortunistico.
In particolare, insieme all'INAIL, alle Regioni, all'ISPESL e all'IPSEMA, il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, è impegnato nella costruzione del «Sistema Nazionale Informativo Integrato» al fine di condividere metodi di acquisizione e sistematizzazione delle informazioni e relazioni tra operatori


Pag. 102

INAIL, Regioni e Servizi di Prevenzione delle ASL, per orientare azioni ed interventi per la prevenzione sul lavoro.
Al fine di favorire l'efficienza delle attività dei rispettivi uffici in materia di contrasto al fenomeno infortunistico, d'intesa con le Regioni è stato promosso un protocollo in materia di vigilanza e, con direttiva del 23 settembre scorso, sono state fornite specifiche indicazioni agli organi periferici del Ministero medesimo affinché operino in stretto e costante collegamento con le ASL, dando priorità alle verifiche sugli appalti illeciti. Si è, inoltre, proceduto a raccogliere le designazioni dei vari componenti della Commissione consultiva per la salute e sicurezza sul lavoro, alla quale sono riservate importanti competenze in materia (es.: la predisposizione delle procedure semplificate per la valutazione dei rischi nelle Piccole e Medie Imprese e la individuazione dei criteri per la qualificazione delle imprese) e a predisporre il relativo decreto (decreto ministeriale 3 dicembre 2008), pubblicato sul Bollettino Ufficiale del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali n. 12 del 22 dicembre 2008.
Iniziative promozionali in materia di sicurezza sono state attuate anche dall'ISPESL (Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro) che, in qualità di Focal Point italiano nel Network informativo dell'Agenzia Europea per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, gestisce il sito WEB e organizza e coordina il Network nazionale di tutte le sorgenti informative in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
L'INAIL, per quanto di competenza, ha reso noto di avere adottato un Piano di settore, per contrastare il fenomeno infortunistico, nel quale vengono esplicitate le linee di azione che si intende intraprendere nel prossimo triennio.
Tali linee di intervento si basano sulla cooperazione interistituzionale volta a consentire alle Amministrazioni e agli Enti preposti al controllo di migliorare i livelli di programmazione e di attuazione degli interventi, con logiche di confronto e di partecipazione con le Parti Sociali. Particolare attenzione viene posta alla promozione della cultura dell'informazione e della formazione dei lavoratori, finalizzata al riconoscimento dei rischi specifici dell'attività lavorativa a cui possono essere esposti, e alla adozione di misure preventive e protettive più efficaci.
Aree privilegiate di intervento sono la promozione della cultura della prevenzione, che sicuramente rappresenta il collante necessario per realizzare concretamente azioni significative e ottenere risultati tangibili di crescita del sistema Paese, l'informazione, la formazione.
In particolare è prevista la collaborazione dell'istituto con i Comitati Paritetici CPNA e Confapi CGIL-CISL-UIL per la realizzazione di un progetto sperimentale di intervento prevenzionale mirato al rischio specifico delle «Cadute dall'alto», in particolare, ma non solo nel settore dell'edilizia, che, com'è noto determina una rilevante incidenza sul fenomeno infortunistico sia in termini di frequenza che soprattutto di gravità, integrato con il Piano nazionale triennale di prevenzione in edilizia del Coordinamento tecnico delle Regioni, in logica sinergica Istituzioni e Parti Sociali.
È, inoltre, in atto una Campagna informativa/divulgativa in collaborazione con il Ministero che rappresento «Attenzione ai comportamenti sicuri», che si prefigge di sensibilizzare in particolare datori di lavoro e lavoratori, e l'opinione pubblica sulla tematica della prevenzione, quale valore essenziale al quale uniformare i comportamenti e sull'importanza di rispettare gli obblighi imposti dalla legge in materia di sicurezza e salute sul lavoro.
La campagna è partita nel mese di ottobre e si sviluppa in un arco temporale di circa tre mesi e viene veicolata su carta stampata, radio, internet.
L'Inail nel confermare nella sua politica prevenzionale il valore strategico della formazione, è impegnato altresì a sviluppare un piano di azione basato essenzialmente sulla Formazione sul posto di lavoro e sulla Formazione delle figure previste dalla normativa in materia, in particolare


Pag. 103

Responsabili dei Servizi di Prevenzione e Protezione aziendali e Addetti. I corsi hanno interessato fino ad ora circa 2000 Responsabili dei Servizi di Prevenzione e Protezione e Addetti.
Un altro versante su cui l'Inail continua a consolidare la progettualità formativa è costituito dalla formazione sui «Sistemi di gestione della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro» con particolare riguardo ai corsi rivolti alla qualificazione di progettisti e consulenti.
Lo sviluppo dell'attività formativa, anche in interazione con altri soggetti operanti in materia, potrà coprire - in un settore il cui andamento infortunistico è particolarmente critico quale l'edilizia - anche aree particolari come:
gli stranieri migranti coinvolgendoli sulle tematiche del lavorare in sicurezza e professionalizzandoli in tale senso prima del loro arrivo in Italia. Nel 2009 si realizzerà una specifica Campagna informativa;
i lavoratori, e in particolare gli RLS.

Il Ministero che rappresento, inoltre, al fine di contrastare, in specifici contesti produttivi caratterizzati da un elevato rischio, il verificarsi di infortuni, si è attivamente adoperato, per l'adozione in sede locale, di protocolli di intesa per la costituzione di nuclei operativi integrati di prevenzione e vigilanza, che operano in maniera coordinata e continuativa, su base annuale o pluriennale, per migliorare l'efficacia degli interventi di prevenzione posti in essere e monitorarne i risultati (ad es. Intesa per ILVA di Taranto).
Sono in grado di informare, da ultimo, che la sede INAIL di Trieste ha già attivato le misure a sostegno della famiglia della vittima. Nel contempo, in adesione alle richieste pervenute dalle parti sociali, la Prefettura di Trieste ha convocato una riunione per il giorno 30 gennaio p.v. cui parteciperanno tutte le Istituzioni e le Organizzazioni Sindacali.
Presso la Prefettura di Trieste, il prossimo 2 febbraio, si terrà un incontro con il Presidente della Commissione Parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro.
In conclusione vorrei rassicurare l'Onorevole Fedriga in ordine alla costante attenzione del Governo nei confronti della fondamentale materia della tutela e sicurezza nei luoghi di lavoro, impegnandomi, fin d'ora, a fornirgli direttamente ogni notizia in merito all'incidente posto all'attenzione, una volta definite le relative indagini.


Pag. 104


ALLEGATO 3

5-00845 Damiano: Sulla salvaguardia del posto di lavoro dei dipendenti di Eutelia.

TESTO DELLA RISPOSTA

La Società Eutelia, con diverse sedi in Italia ed in altri Paesi europei, opera nel settore dei servizi per l'informatica e le telecomunicazioni.
Con decreto direttoriale del 4 agosto 2008, la società in argomento è stata autorizzata, per il periodo dal 1o luglio 2008 al 30 giugno 2009, ai sensi della legge 19 dicembre 1984, n. 863, alla corresponsione del trattamento straordinario di integrazione salariale, a seguito del contratto di solidarietà stipulato, in data 23 giugno 2008, in favore dei lavoratori dipendenti delle unità produttive di Arezzo, Bologna, Brescia, Calenzano (Firenze), Firenze, Genova, Ivrea (Torino), Lucca, Napoli, Padova, Palermo, Perugia, Prata di Principato Ultra (Avellino), Pregnana Milanese (Milano), Rende (Cosenza), Roma, Torino, Volpiano (Torino).
Nel contratto citato si prevedeva la riduzione massima dell'orario di lavoro da 40,00 ore settimanali - come previsto dal CCNL del settore servizi di telecomunicazioni applicato - a 25,00 ore medie settimanali, nei confronti di un numero massimo di lavoratori di n. 2182 unità, su un organico complessivo di n. 2308 unità, per un periodo di 24 mesi.
Successivamente, in data 7 gennaio 2009, in considerazione di persistenti criticità finanziarie e produttive, la società con un comunicato rendeva pubblica la delibera del CdA con la quale dava mandato all'Amministratore Delegato per la dismissione del Settore IT, ritenendo che questa scelta aziendale potesse rendere possibile la salvaguardia dei livelli occupazionali, senza ulteriore ricorso agli ammortizzatori sociali.
A seguito di tale decisione, in data 12 gennaio 2009, si svolgeva un incontro con le organizzazioni sindacali presso il Ministero dello sviluppo economico, nell'ambito del quale la società rendeva pubblica l'intenzione di aprire la procedura di mobilità per i propri dipendenti occupati nel Settore IT.
In particolare la società in argomento ha reso noto che il piano industriale che definirà le linee operative e le scelte aziendali del prossimo triennio risulta attualmente in corso di approvazione e certificazione e sarà reso pubblico solo nel prossimo mese di febbraio.
Da ultimo, il 22 gennaio scorso, si è tenuto, presso gli uffici della competente Direzione Generale dell'Amministrazione che rappresento, un incontro con i rappresentanti della società in parola e i funzionari del Ministero dello sviluppo economico, durante il quale sono state fornite le informazioni richieste in merito alle procedure e ai requisiti, previsti dalla normativa vigente in materia, per accedere all'intervento di CIGS per cessazione totale o parziale dell'attività. Un ulteriore incontro è previsto nella giornata odierna presso l'Assessorato all'istruzione, alla Formazione ed al Lavoro della Regione Toscana.
In conclusione, vorrei rassicurare l'Onorevole Damiano in ordine all'attenzione con la quale il Governo segue la vicenda societaria in questione che, come illustrato in precedenza, non risulta ancora


Pag. 105

definita per mancanza del piano industriale volto a delineare le future scelte aziendali (dovrebbe essere presentato entro la prima decade di febbraio).
L'esame di detto elaborato, che si svolgerà presso il Ministero dello Sviluppo Economico, consentirà di valutare compiutamente la situazione aziendale al fine di prendere in considerazione tutti gli strumenti volti a consentire una gestione non traumatica delle problematiche societarie.
Sarà mia cura informare l'Onorevole Damiano degli sviluppi della delicata situazione descritta che coinvolge, per i suoi riflessi occupazionali, un elevato numero di lavoratori.


Pag. 106


ALLEGATO 4

5-00812 Mosca: Coordinamento del sistema di formazione professionale con i programmi comunitari.

TESTO DELLA RISPOSTA

L'Onorevole Mosca, nell'atto parlamentare che passo a discutere, sollecita l'attenzione sul sistema Europass, istituito con Decisione n. 2241/2004/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 15 dicembre 2004.
Il predetto sistema, messo a disposizione dei cittadini e delle istituzioni formative per accompagnare i titoli acquisiti in ogni Paese membro, è stato concepito con la finalità, appunto, di facilitare la mobilità geografica e professionale dei cittadini europei, attraverso la valorizzazione del patrimonio di esperienze e conoscenze teoriche e pratiche acquisite. Tale obiettivo è in linea con quanto delineato nel «Libro Verde sul Futuro del Modello Sociale», che, coerentemente alla strategia europea, pone l'individuo al centro di un sistema di opportunità che possono accrescersi solo grazie ad un valido riconoscimento delle competenze possedute da ogni soggetto.
In particolare Europass propone un insieme di documenti aggregati in un dossier e pensati con l'obiettivo di rendere più trasparenti e leggibili i titoli, le qualifiche e le competenze maturate nell'ambito dei diversi contesti d'apprendimento.
Ad oggi, l'insieme dei documenti che costituiscono il portafoglio Europass, è costituito come segue:
Europass Curriculum Vitae (ex Curriculum Vitae Europeo): formato standard di Curriculum Vitae che consente di uniformare la presentazione di titoli di studio, esperienze lavorative e competenze individuali e riguarda l'insieme delle competenze personali;
Europass Passaporto delle Lingue (parte dell'ex Portafoglio Europeo delle Lingue): strumento che accompagna l'individuo nel percorso di apprendimento delle lingue straniere lungo tutto l'arco della vita;
Europass-Mobilità (ex Europass-formazione): libretto individuale che conferisce trasparenza e visibilità ai periodi di formazione e di apprendistato all'estero;
Europass Supplemento al Certificato: certificazione integrativa che accompagna l'attestato di qualifica professionale e fornisce informazioni riguardo il contenuto del percorso formativo, il livello della qualifica e le competenze acquisite;
Europass Supplemento al Diploma: certificazione integrativa del titolo ufficiale conseguito al termine di un corso di studi di tipo accademico contenente una descrizione della natura, del livello e del contenuto degli studi superiori intrapresi e completati con successo.
Tutti i predetti documenti sono disponibili in formato cartaceo e in forma elettronica, il loro schema è identico in tutti i Paesi membri dell'Unione europea, e contengono alcune informazioni aggiuntive rispetto a quelle riportate nei certificati o nelle attestazioni rilasciate a livello nazionale.
In particolare, si fa presente che, in base ai dati CEDEFOP (Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale), l'Italia è il primo Paese europeo per rilascio di certificati Europass-Mobilità (6280 Libretti Europass rilasciati solo


Pag. 107

nel 2008), nonché il primo Paese per il download dal sito Cedefop dell'Europass CV.
Al fine di rendere più fruibile il sistema in argomento, presso ogni Paese europeo è stato istituito un apposito centro di promozione e coordinamento denominato NEC-National Europass Centre che si occupa della promozione, dell'implementazione e della gestione del sistema medesimo.
In Italia, il Ministero che rappresento ed il Ministero dell'istruzione, università e ricerca, coordinano il dispositivo comunitario Europass, mentre gli aspetti operativi sono affidati al NEC istituito presso l'ISFOL, nel 2005.
Il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, in particolare, garantisce la coerenza delle azioni da intraprendere con i processi nazionali di riforma del mercato del lavoro e di ridefinizione dei servizi di incontro domanda/offerta. La sfida è quella di creare uno spazio europeo di libera circolazione dei cittadini per lavorare, studiare, formarsi lungo tutto l'arco della vita, in tutto il territorio dell'Unione.
Nel 2008, l'attività del NEC, nel nostro Paese, si è concentrata principalmente sull'Europass Supplemento al Certificato (Europass Certificate Supplement «ECS»). Attività coerente con le azioni poste in essere, a livello nazionale, che evidenziano l'impegno congiunto di tutti i principali attori istituzionali, per giungere alla definizione di un Quadro Nazionale delle Qualificazioni.
In particolare, il Supplemento al Certificato, che non ha valore legale, rappresenta la «trasposizione», in un format condiviso a livello europeo, dei titoli e delle qualifiche rilasciate dagli organismi competenti nell'ambito di ciascuno Stato membro, con riferimento ai percorsi di istruzione e formazione professionale. La sua funzione principale è, pertanto, quella di rendere visibile, e dunque spendibile, la qualifica rilasciata in ambito nazionale nel territorio dell'Unione.
Nel 2009, invece, l'attività dei NEC si focalizzerà sulle azioni più strutturate di orientamento e promozione alÌEuropass Passaporto delle Lingue. Ciò avviene in un momento particolarmente privilegiato, in quanto la prima valutazione indipendente sui primi tre anni di Europass ha rilevato che i due strumenti in autovalutazione del Portafoglio (ECV ed EPL) sono abbastanza diffusi ed utilizzati ma necessitano di alcuni supporti che li rendano maggiormente fruibili con particolare riferimento all'auto-valutazione delle competenze.
All'interno del NEC opera inoltre, dal 2004, il Punto Nazionale di Riferimento per la trasparenza delle qualifiche e delle certificazioni (PNR Italia).
Le principali funzioni dei PNR sono:
fornire informazioni relative al sistema nazionale di Istruzione e Formazione Professionale e alle certificazioni rilasciate in Italia;
offrire accesso alle principali fonti informative disponibili a livello nazionale sulle qualifiche (supplemento al certificato);
diffondere informazioni sulle politiche della trasparenza nell'Unione europea.

Nell'ottobre 2008, di concerto con il Ministero dell'istruzione, Università e Ricerca è stato inoltre istituito, presso l'Isfol, il Punto Nazionale di coordinamento EQF (Quadro europeo delle qualifiche e dei titoli per l'apprendimento permanente European Qualifications Framework-EQF), per l'Italia, una griglia di riferimento che consente il raffronto e la corrispondenza dei sistemi e quadri di qualifiche dei diversi paesi e che agisce come dispositivo per renderle più leggibili. A livello nazionale, l'EQF intende promuovere lo sviluppo di Quadri Nazionali di Qualifiche e titoli per l'apprendimento permanente che sostengono la formazione lungo tutto l'arco della vita, facilitando gli spostamenti tra differenti strutture educative e formative.
In linea non solo con le sollecitazioni europee ma anche con l'evoluzione del confronto tra soggetti istituzionali e sociali


Pag. 108

in materia di riconoscimento e certificazione delle competenze europee, è attivo presso il Ministero che rappresento un Tavolo Tecnico per la costruzione del «Sistema nazionale di standard minimi professionali, di riconoscimento e certificazione delle competenze e di standard formativi».
Al Tavolo sono impegnati tutti i soggetti istituzionali coinvolti, Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, Ministero dell'istruzione, dell'università e ricerca, Regioni e Province Autonome e le Parti Sociali, ANCI e UPI.
Il Tavolo tecnico rappresenta, quindi, una cabina di regia nazionale che, grazie alla partecipazione e al coinvolgimento attivo di tutti le forze istituzionalmente coinvolte, si prefigge l'individuazione e l'identificazione di un quadro comune condiviso di criteri e di standard.
Nel corso del 2009 è prevista la standardizzazione delle figure professionali individuate, nonché la predisposizione di Linee guida e Manuali operativi a livello nazionale.
In conclusione, posso sicuramente affermare che l'Amministrazione che rappresento è attivamente impegnata, insieme a tutte le diverse componenti istituzionali coinvolte, per garantire piena operatività al sistema Europass, nella consapevolezza dell'importanza che assume, in un mercato del lavoro allargato, la valorizzazione delle conoscenze di cui ogni soggetto è portatore.

Consulta resoconti
Consulta convocazioni