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Resoconti Stenografici delle sedi Legislativa, Redigente e Referente

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Commissione IV
6.
Giovedì 8 aprile 2010
INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:

Cirielli Edmondo, Presidente ... 3

Proposte di legge (Seguito della discussione e rinvio) Vannucci e Zucchi: Modifica all'articolo 4 della legge 23 aprile 1959, n. 189, in materia di nomina e revoca del Comandante generale del Corpo della guardia di finanza ( 864 ); Bocchino ed altri: Norme in materia di nomina del Comandante generale del Corpo della guardia di finanza e di attività di concorso del medesimo Corpo alle operazioni militari in caso di guerra e alle missioni militari all'estero ( 3244 ); Di Pietro ed altri: Modifiche all'articolo 4 della legge 23 aprile 1959, n. 189, in materia di nomina del Comandante generale del Corpo della guardia di finanza, e all'articolo 1 del decreto legislativo 19 marzo 2001, n. 69, concernente il Comandante in seconda del medesimo Corpo ( 3254 ):

Cirielli Edmondo, Presidente e Relatore ... 3 5 6 7
Cicu Salvatore (PdL) ... 5
Cossiga Francesco, Sottosegretario di Stato per la difesa ... 7
Di Stanislao Augusto (IdV) ... 4 6 7
Recchia Pier Fausto (PD) ... 3
Rugghia Antonio (PD) ... 6
Speciale Roberto (PdL) ... 5
Sigle dei gruppi parlamentari: Popolo della Libertà: PdL; Partito Democratico: PD; Lega Nord Padania: LNP; Unione di Centro: UdC; Italia dei Valori: IdV; Misto: Misto; Misto-Movimento per le Autonomie-Alleati per il Sud: Misto-MpA-Sud; Misto-Minoranze linguistiche: Misto-Min.ling.; Misto-Liberal Democratici-MAIE: Misto-LD-MAIE; Misto-Repubblicani; Regionalisti, Popolari: Misto-RRP; Misto-Alleanza per l'Italia: Misto-ApI; Misto-Noi Sud/Lega Sud Ausonia: Misto-NS/LS Ausonia.

COMMISSIONE IV
DIFESA

Resoconto stenografico

SEDE LEGISLATIVA


Seduta di giovedì 8 aprile 2010


Pag. 3

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
EDMONDO CIRIELLI

La seduta comincia alle 11,35.

(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

PRESIDENTE. Avverto che, ai sensi dell'articolo 65, comma 2, del Regolamento, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.

Seguito della discussione delle proposte di legge Vannucci e Zucchi: Modifica all'articolo 4 della legge 23 aprile 1959, n. 189, in materia di nomina e revoca del Comandante generale del Corpo della guardia di finanza (864); Bocchino ed altri: Norme in materia di nomina del Comandante generale del Corpo della guardia di finanza e di attività di concorso del medesimo Corpo alle operazioni militari in caso di guerra e alle missioni militari all'estero (3244); Di Pietro ed altri: Modifiche all'articolo 4 della legge 23 aprile 1959, n. 189, in materia di nomina del Comandante generale del Corpo della guardia di finanza, e all'articolo 1 del decreto legislativo 19 marzo 2001, n. 69, concernente il Comandante in seconda del medesimo Corpo (3254).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione delle abbinate proposte di legge di iniziativa dei deputati Vannucci e Zucchi: «Modifica all'articolo 4 della legge 23 aprile 1959, n. 189, in materia di nomina e revoca del Comandante generale del Corpo della guardia di finanza»; Bocchino ed altri: «Norme in materia di nomina del Comandante generale del Corpo della guardia di finanza e di attività di concorso del medesimo Corpo alle operazioni militari in caso di guerra e alle missioni militari all'estero»; Di Pietro ed altri: «Modifiche all'articolo 4 della legge 23 aprile 1959, n. 189, in materia di nomina del Comandante generale del Corpo della guardia di finanza, e all'articolo 1 del decreto legislativo 19 marzo 2001, n. 69, concernente il Comandante in seconda del medesimo Corpo».
Ricordo che nella seduta del 9 marzo 2010 è stato avviato l'esame delle proposte di legge in sede legislativa aprendo la discussione sulle linee generali e che nella seduta del 10 marzo si è dato conto dell'assegnazione alla Commissione in sede referente della proposta di legge Cicu ed altri C.3269.
Do la parola ai colleghi che intendono intervenire.

PIER FAUSTO RECCHIA. Noi ci troviamo di fronte a una serie di provvedimenti che trattano il tema della nomina del Comandante della guardia di finanza. Sono tutti provvedimenti in qualche modo simili, ma non uguali. Infatti, alcuni prevedono che il Comandante generale possa essere scelto tra i generali di corpo d'armata dell'Esercito oppure della guardia di finanza; altri considerano soltanto l'ipotesi di nominarlo tra i generali di corpo d'armata della guardia di finanza; infine, la proposta del deputato di Pietro prevede non solo che il Comandante della guardia di finanza sia scelto tra i generali di corpo


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d'armata della guardia di finanza, ma anche che sia il più anziano.
Ora noi dovremmo approfondire tali temi, poiché mi pare che si stia andando nella direzione di modificare l'attuale sistema. Ciò avviene anche per via della spinta esercitata dalla modifica già introdotta alla disciplina relativa alla nomina del Comandante generale dell'Arma dei carabinieri. Secondo me, quindi, in questo nostro lavoro dobbiamo fare tesoro di quanto già avvenuto cercando di capire, dopo dieci anni che il Comandante generale dell'Arma dei carabinieri viene scelto tra i generali di corpo d'armata della stessa Arma, ciò che non funziona e ciò che può essere migliorato, tenuto conto anche delle differenze che ci sono tra l'Arma dei carabinieri e il Corpo della guardia di finanza in termini di compiti, di organizzazione sul territorio e di volume degli organici.
Penso che il tema principale di queste proposte sia quello di dare al Comandante generale della guardia di finanza un comando pieno e che, quindi, dovremmo approfondire il tema della durata dell'incarico.
Penso anche che questo tipo di approfondimenti debbano essere fatti nell'ambito di un Comitato ristretto e, quindi, invito la presidenza ad accelerare sul punto e a nominare un Comitato ristretto.

AUGUSTO DI STANISLAO. Vorrei rammentare che a suo tempo - come direbbe qualcuno «in tempi non sospetti» - segnalai che la sede più adatta e anche la più spedita potesse essere il Comitato ristretto, anche sulla base di alcune riflessioni e argomentazioni venute fuori, in altra occasione, alla presenza del sottosegretario Crosetto.
Poiché questa Commissione si è sempre contraddistinta per la volontà di non esercitare una funzione di mera ratifica, ma di capire e di dare un contributo positivo e propositivo, ritengo che non ci dobbiamo lasciare sfuggire questa occasione dal momento che potremmo realizzare finalmente un provvedimento omogeneo e condiviso da tutti, piuttosto che procedere a colpi di maggioranza. Sulla scorta di quanto affermato sia dal sottosegretario Crosetto, sia dal deputato Cicu, noi dovremmo scegliere la strada di sviluppare tali argomentazioni all'interno di un apposito Comitato ristretto che potrebbe meglio consentire di valutare la sussistenza delle necessarie condizioni per l'introduzione, nella sede legislativa, dei contenuti di nuove disposizioni. Peraltro, signor presidente, ero convinto che questa mia iniziativa fosse stata accettata e sostenuta da noi tutti.
Se mi spiegate il motivo di questa fretta io me ne faccio una ragione. Ma questa fretta non mi pare che ci debba essere perché a suo tempo - quando fu dichiarato inammissibile un emendamento su questa materia, insieme a quello relativo alla cosiddetta mini-naja - si disse che tutti noi eravamo d'accordo sulla riformulazione organica di tutto il pacchetto, dando mandato alla Commissione affinché si riuscisse finalmente a comporre la materia.
Io sono convinto di questo, però tempi, modi e procedure devono essere condivisi da tutti quanti. Tempi, modi e procedure sono infatti un aspetto non formale perché, in questo caso, la forma è sostanza.
Io vi chiedo di non mettermi in difficoltà perché nella mia attività in questa Commissione ho sempre cercato di usare il buonsenso e di fare sì che la mia presenza sia un elemento di confronto, o anche di scontro, ma comunque tale da portare avanti il dibattito a tutti i livelli. Invece, in questo caso credo che si stia commettendo un grande errore, perché in questo provvedimento si tende ad «accontentare» anziché a far quadrare il cerchio di un intero comparto. Si tratta di un gravissimo errore, già commesso da precedenti Governi e maggioranze.
Io non mi voglio unire a questo coro e voglio, invece, cercare di capire. Per questo ho detto: cerchiamo di fare un Comitato ristretto ed eventualmente anche qualche audizione mirata che ci consenta di capire di cosa stiamo parlando e, soprattutto, che cosa stiamo deliberando. Ancora una volta, quindi, mi appello al buonsenso del


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presidente e a quello dei colleghi della maggioranza affinché si proceda alla costituzione di un Comitato ristretto che rappresenta la sede per avviare un approfondimento del tema sul quale, dal mio punto di vista, non esiste alcuna pregiudiziale.

ROBERTO SPECIALE. Per quanto può valere la mia esperienza ancora fresca di Comandante generale della guardia di finanza, mi sembra che si stia correndo il rischio di allargare un problema che, invece, è semplice nella sua essenza.
Qui bisogna semplicemente discutere se il Comandante generale della guardia di finanza debba continuare a provenire dai ranghi dell'Esercito, oppure debba essere scelto tra i generali di corpo d'armata dell'Esercito e anche della guardia di finanza, oppure ancora debba essere scelto solo tra quelli della guardia di finanza. Per carità di Dio non allarghiamo il tema!
I compiti e le attribuzioni del Comandante generale della guardia di finanza sono sanciti dalla legge n. 189 del 1959 e sono stati modificati e integrati con i decreti legislativi degli anni 2000. I compiti sono quelli. Per carità di Dio non andiamo a mettere mano qui!
Secondo me il deputato Recchia ha centrato benissimo il problema: chi è il Comandante generale e quanto deve durare? Questa è l'essenza del problema.
Se mi è consentito, ritengo che sia offensivo, scusate se il termine è un po' duro, considerare la durata di un Comandante generale, che è un direttore generale di massimo livello, pari ad appena un anno. Ma che cosa ci sta a fare? Prende le consegne, visita quattro reparti, e quindi li passa a qualcun'altro? E poi, anche il tema dell'anzianità. L'autorità politica deve avere la possibilità di poter scegliere su una gamma di candidati: non dobbiamo fossilizzarci sul più anziano. Questo volevo dire per le riflessioni dei colleghi.

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Speciale. Vorrei ricordare che l'Assemblea ha assegnato alla Commissione difesa, in sede legislativa, e, quindi, con un iter che ha il carattere della speditezza, un testo ben preciso, che è quello della proposta Bocchino. Pertanto, ritengo che la costituzione di un Comitato ristretto abbia senso solo dopo che siano stati presentati gli emendamenti e le Commissioni competenti abbiano espresso i pareri sugli emendamenti e sul testo. Una volta che le Commissioni, soprattutto la Commissione bilancio, ci avranno dato un parere favorevole, penso che a quel punto sia giusto, per procedere rapidamente, costituire un Comitato ristretto. Infatti, in questo caso esso diventerebbe uno strumento per accelerare il percorso e non per «imballarlo». Altrimenti verrebbe meno quella rapidità e speditezza che dovrebbe caratterizzare l'iter legislativo deciso dall'Assemblea, che è sovrana, e rispetto alla quale noi abbiamo degli obblighi ben precisi.
Poi c'è un problema successivo e cioè che è stata presentata un'altra proposta, quella del deputato Cicu - che affronta una materia analoga e che non ha seguito il percorso in sede legislativa - rispetto alla quale abbiamo chiesto all'Assemblea di intervenire con lo stralcio di un articolo, per un successivo abbinamento. In questo modo le competenze della Commissione sono ampiamente rispettate, considerata la facoltà dei commissari di presentare degli emendamenti che possono integrare il testo nella misura e nella direzione ritenuta opportuna perché i testi che l'Assemblea ci assegna sono emendabili al cento per cento. Quindi, rispetto alla procedura del Comitato e, dico di più, anche rispetto alle audizioni, se noi avessimo trattato i provvedimenti in sede referente avrebbe avuto anche un senso svolgerle; invece mi sembra che il nostro percorso sia obbligato, ferma restando l'ampia possibilità da parte dei colleghi di presentare tutti gli emendamenti che ritengano opportuni, sui quali la Commissione si esprimerà.

SALVATORE CICU. Presidente, capisco che esiste un'urgenza, peraltro in termini legislativi, tuttavia ritengo che il Comitato ristretto abbia la funzione preliminare di realizzare un confronto tra i diversi testi


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per poi giungere alla proposta di un testo base. Noi non abbiamo già un testo base altrimenti il Comitato ristretto non avrebbe ragione di essere. Il testo base esiste quando il Comitato ristretto lavora e fa alla Commissione la sua proposta di bozza sulla quale, poi, effettuare eventuali integrazioni. Ricordo che, durante l'esame in sede referente della mia proposta, lei stesso aveva avanzato la soluzione che mi sembrava quella più opportuna: costituire un Comitato ristretto per cercare di capire se tra le proposte di legge assegnate in sede legislativa e la mia proposta vi siano elementi omogenei che si possano integrare. Questo, secondo me, è il metodo migliore per verificare questa possibilità e poi procedere speditamente attraverso la presentazione di opportuni emendamenti.

ANTONIO RUGGHIA. A me sembra che le osservazioni del deputato Cicu siano assolutamente condivisibili.
Se è vero che dobbiamo procedere in maniera spedita - su questo non c'è dubbio dal momento che l'Assemblea ci ha assegnato il provvedimento Bocchino in sede legislativa - tuttavia è vero anche che non stiamo discutendo solo di tale proposta, ma di più proposte che si differenziano per aspetti che non sono di così poco conto. Infatti, in una è prevista la possibilità della nomina del Comandante generale della guardia di finanza all'interno del Corpo della guardia di finanza, mantenendo tuttavia anche la possibilità della nomina, come avviene adesso, all'interno dell'Esercito; la seconda proposta, invece, prevede soltanto la nomina del Comandante all'interno del Corpo della guardia di finanza; infine, abbiamo un'altra proposta ancora che interviene nel merito e assegna al più anziano la possibilità di svolgere le funzioni di Comandante generale.
Io penso che, alla fine, si debba fare un Comitato ristretto. Tiriamo fuori una proposta e poi agiamo in maniera spedita per arrivare nel tempo più breve possibile all'approvazione.

AUGUSTO DI STANISLAO. Voglio solo ripetere quanto detto dal deputato Cicu riguardo al fatto che anche lei, presidente, aveva ritenuto che il Comitato ristretto potesse essere costituito in tempi assai rapidi e concludere i suoi lavori in modo altrettanto celere.
Io credo che la rapidità derivi non tanto dal tempo, quanto dalla capacità di elaborare un testo pienamente condivisibile. Velocità spesso non significa andare a 200 l'ora, ma definire un percorso condiviso che possa finalmente fare la fortuna di un comparto piuttosto che di una persona. Tutto qui.

PRESIDENTE. Vorrei chiarire meglio il significato del mio intervento. Confermo, come ho detto in passato, che è necessario un Comitato ristretto al fine di elaborare il testo che dovrà essere messo in votazione, atteso che sono diverse le proposte assegnataci in sede legislativa dall'Assemblea. Io, però, intendevo dire una cosa che mi sembrava trasparisse chiaramente dal mio ragionamento. Per quanto mi riguarda, come relatore, considero testo base la proposta Bocchino, fermo restando che prendo atto dell'intenzione dei gruppi di confrontarsi tramite un Comitato ristretto, che non è un modo per far perdere tempo (nessuno vuole dire questo, ci mancherebbe); tuttavia è chiaro che, a mio avviso, noi abbiamo un mandato abbastanza chiaro circa la proposta sulla quale lavorare e che è stata condivisa dal 90 per cento dei gruppi della Camera dei deputati, tranne il gruppo dell'Italia dei Valori.
Voglio chiarirlo perché risulti dal resoconto stenografico: per quanto mi riguarda quella è la proposta da prendere come testo base. Per tale ragione ritenevo in questa fase superfluo il Comitato ristretto, fermo restando che, a questo punto, i gruppi si confronteranno nel Comitato ristretto per vedere effettivamente quale è il testo base da portare avanti.

AUGUSTO DI STANISLAO. È vero che l'Aula ha fatto questo, ma dire che l'Aula ha assegnato una proposta non vuol dire che questa rappresenta il testo base.

PRESIDENTE. È un'opinione. Io credo che ci sia un mandato politico preciso


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rispetto al quale la Commissione può ovviamente anche esprimere un'altra posizione, attraverso un voto, non c'è dubbio.

AUGUSTO DI STANISLAO. Esatto voglio dire questo. Ciò mi sembra importante perché se ogni volta che l'Aula assegna una proposta questa diventasse un testo base, è evidente che la Commissione non conterebbe più nulla. Io credo, invece, che il Comitato ristretto debba decidere se, come e quando quella proposta diventi un testo base o se produrre un altro testo da cui ripartire.

FRANCESCO COSSIGA, Sottosegretario di Stato per la difesa. Il Governo conferma la condivisione generale degli obiettivi delle proposte di legge in discussione che, peraltro, ricalcano un emendamento del Governo presentato all'atto Camera 3097, e si riserva di svolgere un ulteriore approfondimento riguardo al testo che sarà assunto dalla Commissione come testo base.

PRESIDENTE. Propongo la costituzione di un Comitato ristretto per la redazione di un testo da assumere come testo base.
Se non vi sono obiezioni, rimane così stabilito.
(Così rimane stabilito).

Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvio il seguito della discussione ad altra seduta.

La seduta termina alle 11,55.

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